lunedì 21 maggio 2018

IL PAGELLONE DEL CAMPIONATO


MIGLIORINI 7,5: La sorpresa, ma nemmeno troppo, del campionato Joga. Tra i pali più sicuro di un codice pin, ha abbinato divise di dubbio gusto a baffi da pistolero improponibili ma sempre parando anche le mosche. Con uno stile tutto suo si è dimostrato bravo sia nelle uscite sia coi piedi sventando anche qualche tiro libero. Il suo apice in trasferta contro gli XXX.

MAROTTA 6,5: Due partite del monumento Gigi, la prima e l'ultima di campionato. Bene in entrambe, con parate salva risultato e zero colpe a sporcare la fedina. Mi mancano però le serate a base di focacce sempre uguali e le sue birre scelte sempre a caso.

SILEO N. 7: Grande stagione, l'ennesima, per un capitano che a trent'anni voleva portare la squadra in cima al mondo ma che invece ancora una volta deve spolverare le mensole vuote della bacheca trofei. Il solito marcatore implacabile con il vizietto del gol alla Manolas (ne ha piazzati una decina..). La sua partita perfetta? ce ne sono state tante, da vero capitano è stato l'ultimo a mollare nel match point fallito contro gli Smart.

SILEO C. 6,5: La carta d'identità mente. Il Bonucci Joga è in età da passeggio lato cantiere con il giornale sotto al braccio ma in campo assicura un rendimento a tasso fisso, sempre. Ha blindato molti risultati spesso partendo dalla panchina, è stato una forza nel gruppo perchè sempre pronto ad aiutare tutti e a rimproverare gli arbitri divorati dalla sua personalità. Il top match nei playoff contro i Matadores, un bulldozer difensivo.

MENTO 8: Il solo acquisto, seppur faraonico, della scorsa campagna acquisti capace di ribaltare l'impacciata squadra del campionato scorso in una corazzata, sconfitta solo da un avversario, gli Smart, semplicemente marziano. Insuperabile dietro, devastante palla al piede e nelle conclusioni, l'unico difensore che assicura i gol di un attaccante ics (non Fabio però). Non ha riposato mai e le troppe partite ce lo hanno frullato come un milkshake: nel finale ha arrancato pure lui. Contro Bme e Cagnoni al ritorno i suoi match supersonici.

ARFANI 6+: Un discreto apporto quello del sindaco che tuttavia non ha toccato le vette della prima stagione Joga. Nello scorcio iniziale del campionato, quando abbiamo camminato su petali di rosa asfaltando avversari ha fatto il suo dovere poi nella seconda parte di torneo si è visto di meno, poche apparizioni e non tutte da ricordare. Ma la sua importanza nel gruppo non si scalfisce, la legge è dalla nostra, Batman.

GARLI 7: Stagione da incorniciare e appendere in salotto. Un Max scintillante che ha trasformato le prime panchine a muso lungo in spezzoni sempre più consistenti anche perchè il suo olio trentuno puzzava da morire e il mister preferiva tenerselo a distanza. C'è stato un momento della stagione, da fine gennaio a marzo inoltrato che pareva Cristiano Ronaldo: tocchi di prima, assist volanti....per il Simi era da pallone d'oro. Contro gli Australian (andata) il suo match da ricordare.

ORSI 6,5: Si è ritagliato una buona stagione Ales Sandro anche se forse il grido di battaglia della sua maglietta è rimasto in parte inespresso. Pochi gol ben distribuiti e tanto lavoraccio sporco sull'esterno, dove non è arrivato con il fisico ha tamponato con l'esperienza ed i suoi passaggi a vuoto sono stati rari come la nebbia a Salerno. I suoi super match sono stati i derby contro il Morfasso, ahhh se si giocasse sempre contro di loro...

CREMONA 7: L'infaticabile Cremo è da tre stagioni suonate uno dei punti di forza Jm. Ha toccato i livelli dei suoi esordi supportato da una fisicata bonsai che gli permette di essere in forma da agosto a giugno senza mai fondere il suo motorino. Tante le partite da ricordare, coi Cagnoni al ritorno ad esempio, ma da punta centrale ha assicurato meno reti di Kalinic.

VENEZIANI 7,5:Ormai si è fatto uomo, dalla cantera alla sua era il passo si sta compiendo. Ho studiato ogni suo tocco di palla senza capirne la formula, una Pepsi che cerca di imitare la Coca-cola, anche se è il successo con le young girls che tutti gli invidiamo a bestia. In campo un faro, soprattutto nella prima parte di stagione. Leggera flessione nel finale quando un infortunio l'ha tolto di mezzo sul più bello. All'andata contro gli Stadio la sua mattanza: immarcabile.

TARTARO 8: Ha saltato il primo scorcio di campionato nel quale ci siamo fatti largo a spallate e quasi sembrava un orpello, un ghirigoro in più... niente di più sbagliato. E' tornato imponendo il suo talento smisurato a furia di prestazioni da leader prima in campo e poi fuori. Dalla Bme ai playoff un crescendo inarrestabile condito da sentenze indimenticabili. Impossibile farne a meno.

DI SESSA 8: E' stato il nostro bomber , un timbro, re del gol e delle trattative impossibili con gli sponsor: ancora mi arrivano salamelle a casa, abbiamo tre mute di maglie e sei palloni sgonfi...devo ancora capire il giro di capitali e se per il Fisco è tutto in regola, j'espere. In campo ha sverniciato incroci e trafitto portieri come totani su uno spiedino di pesce in frittura, con quel tiro secco che è stato il suo marchio nero, l'ultima parola. Devastante nel derby di ritorno, meno bene ai playoff: la benzina era finita.

ZOLA 6+: Man of the season un anno fa e bersagliato da infortuni a catena quest'anno con un ginocchio che ha fatto crac troppo presto, abbandonandoci come un auto in panne. Solo pochi sprazzi della sua classe suddivisi in una manciata di partite, dopo i fasti contro gli Stadio (e i primi gol) non l'abbiamo più rivisto... in campo. Alla cena ci sarà, fidatevi.

BOSELLI 6: Non è riuscito a ripetere le ultime stagioni nelle quali anche se giocava a singhiozzo trovava sempre il modo di fare bottino di reti... i suoi gol brutti, sporchi e cattivi. Non si è difeso male in campo ma queste apparizioni rateizzate hanno limato i suoi artigli da rapace.

CASAROLI 6+: E' cresciuto nelle prestazioni:meno minuti ma più qualità, zero passaggi a vuoto quest'anno. Pochi anzi pochissimi i gol, il pallone aveva la calamita sui portieri avversari ma il Condor non si è mai incupito portando buonumore e scroccando a più non posso (se un debito non si può estinguere allora va allargato), io ti capisco business man.

STILO 7+: Ha dovuto ingoiare un boccone amarissimo con il campionato che doveva ancora emettere il primo vagito: spalla rotta di nuovo e arrivederci torno (forse) tra un anno. Smaltita la delusione è stato la mano che ha portato gli Joga vicino al sogno, a due passi dal sole prima di sentire puzza di bruciato, Icaro. Scelte sempre condivise con la società e palle cubiche per guidare una truppa numerosa e bella tosta.


sabato 5 maggio 2018

Playoff: YOUNG BOYS - JOGA MALITO 7 - 5


Che spreco. Finisce ai quarti il sogno dei diavoli, sconfitti di misura e nei minuti finali da uno Young Boys tutt'altro che imbattibile. Dobbiamo recitare un mea culpa enorme, siamo arrivati al momento clou della stagione in apnea e con molti, troppi, assenti ma nonostante questo la partita si è rivelata alla portata e non siamo stati abbastanza bravi per cogliere l'occasione e staccare il biglietto per la semifinale.
Peccato, ma era una gara secca e queste partite o si vincono o si perdono, non esiste sfumatura. Per quanto visto in campo avrei pagato oro per un doppio confronto andata e ritorno, noi le "finali" le soffriamo peggio della Juve...ma il verdetto è questo, un capolinea che comunque non macchia in nessun modo la grande stagione di questi ragazzi.
Evitando di calpestare un terreno minato urge un chiarimento. Conoscevamo la forza e il blasone di un avversario che aveva stritolato il proprio girone vincendolo sul velluto. Per questo alla vigilia li temevamo con doveroso rispetto pur non avendoli mai affrontati.
Al triplice fischio i rimpianti però sono giganteschi; ok erano giovani e ben disposti in campo ma uno Joga al completo e più attento l'avrebbe comunque portata a casa. Invece ancora una volta l'abbiamo persa nei dettagli, ci siamo giocati il passaggio del turno con qualche leggerezza di troppo e con un'emotività che ci porta a voler strafare quando invece non serve.
Almeno una consapevolezza questa stagione ce la porta: finalmente siamo al livello delle squadre più blasonate, ora tocca a noi fare l'ultimo balzo in avanti. Due anni fa arrivammo lo stesso ai quarti di finale ma con meno spinta. Detto questo per colmare il gap ci vuole quella mentalità e quello spirito di squadra che ad inizio anno avevamo e che poi via via abbiamo perso per strada, forse ancora prima dello scivolone Smart.
Ieri, ad esempio, siamo andati sopra per tre volte, con azioni da capogiro. Gli avversari hanno risposto al fuoco, è vero, ed il nostro vantaggio è durato meno di un gatto in tangenziale ma ce li potevamo sbranare come nell'Africa più nera e invece...
E invece ci disuniamo, perdiamo la calma, tentiamo di risolverla individualmente o partendo palla al piede come ci fossero i binari. In quel momento, complici un paio di disattenzioni siamo andati sotto chiudendo il primo tempo sul cinque a tre per gli Young.
Nel secondo, ma già sul finire del primo abbiamo assediato di tiri il loro portiere (ottimo) ma direi  che anche la fortuna ci ha abbandonati talmente presto che potremmo tranquillamente essere una squadra di orfani.
La ripresa Joga però la salvo in blocco. Con foga e disordine ma ci abbiamo provato a riprenderla e grazie ad un rigore (intervento folle di un difensore avversario) siamo stati a lungo sotto di una sola rete. La partita ha vissuto poi una fase di nervosismo che l'arbitro raramente è riuscito a domare.
I nostri dirimpettai hanno usato le cattive maniere in più di un occasione (ci sta) salvo poi esagerare con le sceneggiate quando subivano il minimo contrasto.
 Alti momenti di comicità, penso che avrei riso di meno andando a vedere Pintus a teatro. Ne raccontiamo uno che vale per tutti gli altri: fallo nostro al limite dell'area, il loro attaccante si rotola come se lo avessero gambizzato per un regolamento di conti. A sorpresa, con il compagno ancora a terra un genio degli avversari calcia in porta cercando il gol più beffardo che si sia ma non gli riesce e noi ripartiamo in contropiede. Proteste a non finire: a detta sua, abbiamo ripreso il gioco con uno a terra, antisportivi, cattivoni e coi baffi da siciliani.
In questo momento il gol del pari poteva ribaltare emotivamente la partita. Invece Max prende il palo, Dome si fa cacciare per una reazioncina e Ale commette un fallo al limite dell'area che ci costerà carissimo; punizione degli Young la barriera si apre e siamo di nuovo con la testa sott'acqua.
Riusciamo a segnare nonostante l'inferiorità numerica ma loro sono più freschi e colpiscono in contropiede per il sette a cinque finale che chiuderà la nostra stagione.
Ora... testa alla cena di fine anno che come sempre vale dieci campionati, enjoy.

MIGLIORINI 7+: Chiude con una grande prova una stagione tra i pali a mio parere strepitosa. Non devono ingannare i gol presi, ne evita almeno il doppio con interventi felini, quando ci sbilanciamo lui è sempre pronto a coprirci le spalle. Finisce da quinto uomo di movimento in uno Joga alla disperata, MODERN.

ORSI 5,5: Rispolverato dietro non convince appieno anche se l'inizio di gara con lui in campo è stato comunque lo Joga più ordinato e più efficace della serata. Un po' di legnosità e un po' di ruggine sono le uniche colpe e anche sul fallo della punizione decisiva a tradirlo è proprio la sua poca grazia. Il suo errore più grosso però lo commette dimenticando il nostro pallone nel baule della macchina di Ema, abbiamo giocato con un 4 da calcio (viva il futsal a rimbalzo controllato) che pareva un super tela, BARZAGLI.

MENTO 6-: Ci mette l'anima e anche di più ma eccetto i primi dieci minuti di furia ragionata se la gioca quasi da solo provando a sfondare sempre centralmente e sempre e solo palla al piede. La sua tecnica gli permette questo ed altro ma non è serata e non è avversario. La colpa è anche nostra: lo abbiamo spremuto come un bergamotto per tutta la stagione e lui ha giocato zoppo, con la febbre, ha giocato sempre, AL VAPORE.

TARTARO 7+: Altra prestazione stellare, segna tre dei cinque gol Jm, ed è il solo che a tanta individualità abbina anche la riuscita, prendendo per mano la squadra. L'ultimo ad arrendersi dopo aver lottato come un gladiatore romano. Il tocco suicida che innesca il contropiede del terzo gol dei rivali era forse troppo morbido ma divide le colpe con il cuginastro, NAINGGOLAN.

CREMONA 5,5: Non sono le sue partite. E non gliene faccio una colpa...se la squadra smette di cantare in coro provando un assolo dopo l'altro, il Cremo fatica, i suoi tagli senza palla cadono nel vuoto e la sua corsa infaticabile va sprecata. Davanti però è tanto leggero da sembrare inconsistente e la serata non svolta mai, PAVESINO.

GARLI 6,5: Un ottimo spezzone per il conte Max e poteva essere gloria eterna se quel suo perfido diagonale fosse entrato in rete invece di stamparsi sul palo. Mette ordine, prova la giocata personale solo quando non ci sono pericoli all'orizzonte. Gli tolgo sadicamente mezzo voto per la mancata rincorsa al contropiede che ha chiuso i giochi: ok era impossibile riprendere l'attaccante ma girarsi dall'altra parte...INCOMPIUTO.

DI SESSA 5,5: I primi dieci minuti sono perfetti, ha gamba, vince contrasti, segna al volo il gol più bello della serata su imbeccata di Simi, poi...sprofonda. La partita lo inghiotte e lo risputa, perde palloni in zone pericolose, prova il tiro da qualsiasi spigolo senza trovare mai la porta. Sull'espulsione sono combattuto: lui poteva evitare la mini-reazione in una zona di campo pericolosa come un Teletubbies ma l'arbitro esagera con lo zelo: per la stessa reazione aveva appena graziato uno degli avversari, DANGER.

STILO 6,5: La squadra la deve raffazzonare perché le defezioni sono tante e le ultime arrivano poco prima del match, in tempo reale come una google news. La formazione era ben costruita e comunque l'ha rimodellata anche in corsa ma la squadra è in modalità anarchia e non ascolta...andrebbe santificato per la pazienza tibetana.

AVVERSARI 6: Vincono senza convincere. Mentirei se dicessi che non sono un buon team ma non mi hanno impressionato. Il loro estremo difensore è tanta roba, per il resto spicca il collettivo...ma con la "c" minuscola. Ora vedrete che verrò smentito e alla fine vincono loro.

IL MOMENTO EPICO: Siamo a cena. La cameriera prova a spiegare al Dome (in forma smagliante) un concetto semplice: abbiamo la Coca-Cola ma solo in bottiglietta, non in lattina. Il Dome ordina ogni bibita con gas esistente sul mercato ma rigorosamente in lattina. Sudori freddi per la cameriera, sorridente solo alla richiesta di un chinotto. Alla fine il nostro eroe conclude così: "wagliò non avete neanche la Coca-Cola, state proprio inguaiati stasera eh?....".