venerdì 31 marzo 2017

JOGA MALITO - CAGNONI IPOCRITI 11 - 9


Crazy Joga. I ragazzi portano a casa la sfida coi Dogs al termine di un incontro pirotecnico e tornano al successo dopo tre turni di digiuno; ai punti la vittoria ci sta tutta... solo luci? No, anche tante ombre nella serata dei diavoli.
Purtroppo ci trasciniamo dietro come un carretto di gelati alcuni problemi da inizio anno: un attimo siamo lucidi e ordinati, un istante dopo siamo allo sbaraglio: i mali sono noti ma ancora non abbiamo trovato la cura.
Ieri il rimedio è stato l'orgoglio, quella rabbia che ci ha morso le caviglie quando eravamo all'angolo e ci ha permesso di disputare un seconda parte di gara a dir poco furiosa, ma non possiamo sempre regalare un tempo (a volte più) a qualsiasi avversario. Senza togliere i giusti meriti agli ospiti i padroni del nostro destino, tolti gli Antares, siamo soltanto noi e un primo tempo come quello di ieri che tra l'altro fa il bis con giovedì scorso è assolutamente inaccettabile.
Le parole spese in settimana non sono servite. Già nel riscaldamento si notava uno "scazzo" da ultimo giorno di scuola che poi, al fischio d'inizio, è proseguito in una prestazione da far invidia alla pietà di Michelangelo. Certo, un secondo tempo simile mi riempie il cuore, è lo Joga che vorrei sempre vedere, ma non oso immaginare cosa sarebbe successo se avessimo perso.
Questa vena di pazzia che non ci abbandona. Ok, le vittorie sono belle così sudate, ma vorrei evitare sia la cardiopatia sia le urla spaccavetri del Simo tra un tempo e l'altro.
La cronaca è farcita di gol e contraccolpi anche se, come detto, l'inizio dei diavoli è tutto meno che forsennato. Il ping pong si interrompe sul due pari, da lì in avanti per tutto il primo tempo sarà un monologo dei Cani.
Inspiegabile la nostra involuzione, cambia chi vuoi, ma nessuno recepisce i comandi, in tilt peggio di un flipper da sala giochi. L'incubo finisce sul cinque a due e il duplice fischio è un toccasana per il riordino delle idee. Tra gol presi in modo assurdo ed errori vari disseminati in ogni spigolo del campo il vaso sembra già colmo.
Un merito (grosso a mio parere) va dato anche agli avversari: poche squadre hanno tiratori simili, ogni pertugio per loro sembra sempre quello buono mentre noi abbiamo rimbalzato sulle manone di un Pero in odore di beatificazione per tutto il primo tempo.
La ripresa è un'autentica corrida ma finalmente non siamo più il torero spaurito, ora siamo il toro, incazzato, che vede rosso dappertutto. I primi minuti sono voraci e recuperiamo subito il distacco, con foga, i like it.
Il quintetto in campo abbina qualità e quantità, guai a toccarlo...ma ci pensa la malasorte: prima un infortunio poi un'autogol, poi una raffica di occasioni che ci sbraniamo...la partita rimane in bilico anche se è uno Joga dalla fauci spalancate più di Jaws, l'intera serie.
Si risolve tutto nella fase conclusiva, un paio di contropiedi con l'avversario sbilanciato e prendiamo il largo arrivando a un rassicurante + 4, in una partita, dobbiamo ammetterlo, spudoratamente offensiva ma con le difese allegre come un addio al celibato.
Riusciamo infatti nell' impresa di prendere altri due gol prima di un finale rovente (ma nulla che oltrepassi una solida friend zone) complice anche un arbitro sempre gasatissimo quando c'è un battibecco nell'aria.
E' vinta....verranno tempi migliori ma se una reazione doveva arrivare beh, anche se tardiva, è arrivata.

STILO 6,5: Hanno tirato più in una sola sera che probabilmente in un intero campionato e non è che noi dietro siamo stati il muro di Trump quest'anno. Le reti subite sembrano tutte ben indirizzate anche se resta l'impressione che da vicino sia imperforabile, da lontano qualcosa si può fare. Un paio di parate sono capolavoro, quasi fosse cosparso di colla, UHU.

SILEO N. 6,5: Ha sempre fatto il suo il capitano e anche ieri, anche nel tribolato primo tempo, non aveva demeritato. Ma lo spirito Jm lo emana quando suona la carica nella ripresa, una cornamusa che chiama gli altri alla battaglia. Occhio della tigre in alcuni frangenti anche se si divora un paio di chances (uno lo piazza però), FIRE.

ARFANI 6: La sua prima con la toga, penso non dorma da sessantasei notti di fila, eppure in campo è bello sveglio anche quando deve strillarne quattro in faccia ai compagni disattenti. Gli unici micro errori sono un paio di rischi inutili nel primo tempo e si... anche quel rotolino di troppo...ma a cena l'avrei voluto eccome, PAGA DA BERE ARFO.

GARLI 6-: Controcorrente come un salmone del Danubio. Veniva da diverse partite buone in uno Joga dal fiato corto, ieri è lui a non essere pimpante anche se non gli si può negare il solito impegno misto a dedizione alla causa. Anche quando rientra nel finale in discesa resta nell'anonimato, PALLIDO.

ORSI 6,5: L'autogol e qualche passaggio annebbiatissimo limano una prestazione sontuosa, finalmente, è quasi finito il campionato bello mio. Ma la riscossa ha il suo volto, stampato ovunque come una maglietta del Che: doppietta tagliagole e spinta inesauribile per tutta la ripresa...sembrava ringiovanito, BENJAMIN BUTTON.

TARTARO 6+: Ha piedi diamantati, quando decide di mettere il turbo nessuno gli sta dietro, però eccetto qualche scossone il primo tempo è pigro, piatto. Fuoco in corpo nella ripresa, serve l'assist per il secondo gol di Ale e poi rifiata. Fatemelo sottolineare: lui il gol l'aveva già segnato in settimana con quel messaggio sul gruppo, FIGO.

BOSELLI 6: Dante? Chi?? Si chiedeva qualche curioso all'ingresso dello stadio. Mah si quello palestrato Mediashopping coi tatuaggi, un bomber in pratica. Ci ha messo un po' per ingranare anche se la dote di proteggere palla cercando il tiro "as soon as possible" sembra rimasta intatta. Ottima la seconda metà di gara, da esterno alto, SCONOSCIUTO.

DI SESSA 7,5: Ira d'Iddio. Comincia con un gol capolavoro poi la squadra deraglia e lui segue l'onda; abbastanza indolente per diversi minuti non perde la calma e nella ripresa si macchia di un orrendo omicidio: uccide la partita con altri quattro gol, KILL BILL.

CASAROLI 6,5: Nel primo tempo non ne azzecca una, gli spalti lo acclamano come un gladiatore ma la partita è confusionaria e il suo gioco generoso ma arruffone non aiuta. Nella ripresa non solo è letale, non solo timbra una doppia con gol del sorpasso ma gioca per la squadra, WILD.

TIFOSERIA 7+: Forse sarà pura casualità ma in casa, tolto il debutto amaro con gli Antares, abbiamo sempre fatto bene... il merito è anche loro, il sesto uomo in campo.

AVVERSARI 6+: L'hanno sottolineato loro stessi sul forum (e io condivido), i Cagnoni targati 2016-17 sono tanta roba. L'upgrade è evidente e l'ennesima salvezza meritata. I soliti problemi dietro vanificano una prova niente male anche se il loro portiere ha parato l'impossibile stavolta.

La frase della serata: "Dante ha cercato il campo con Maps..." Ale per sottolineare l'assenza di Dante in questi mesi.



sabato 25 marzo 2017

USTARIA PUGRERA - JOGA MALITO 8 - 5


Che botta. Uno Joga spaurito stra-perde lo scontro di metà classifica coi Pugrera e si inabissa sempre più  nel sottobosco di un torneo, quello dei diavoli, giocato al ribasso e sotto le aspettative.
La barca è in bilico, ma si può ancora raddrizzare, ancora una volta tutto dipende da noi.
Una cosa è certa, se giochiamo con le motivazioni e la ferocia di questo giovedì da qui alla fine saremo il tacchino nel giorno del ringraziamento per qualsiasi avversario;nella più meritata delle sconfitte è dura persino cercare la lezione, il lato positivo. Rialzeremo la testa, si spera, ma di alibi questa volta non ne rimane proprio nemmeno uno, strike.
Ora più che guardare avanti (ma visto l'approccio di stasera è chiaro che i sogni erano già in fondo al cassetto..) bisogna guardarsi le spalle non con due ma con tre occhi, come se ti cade la saponetta in cella; quelle dietro fanno passettini sempre più convinti e noi, anche se abbiamo due gare da recuperare, siamo più immobili di un cartellone stradale.
Non mi punge tanto la sconfitta che coi Pugrera ci può stare in qualsiasi momento, mi irrita l'approccio alla partita, la non voglia, il grigiore con il quale abbiamo affrontato il match. Ok, è una partitella tra amici...dicono... è la scusa dei perdenti raga (dico io): anche la volpe che non arrivava all' uva alla fine disse che era l'uva ad essere acerba.
Fino a ieri la squadra aveva sempre lottato. Avevamo perso, anche maluccio, ma sempre vendendo cara la pelliccia. Stavolta no. Ci siamo consegnati al nemico prima ancora di vedere se aveva il fucile, prima ancora che due-tre cambi sbagliati rovinassero una serata liscia come la vodka.
Le motivazioni non devono sempre arrivare dall'alto, non ci devono sempre imboccare una dose di voglia...dobbiamo andarcele a cercare noi, ovunque. Un esempio? C'erano le telecamere, un privilegio direi. Se la prima volta con la Tv avevamo fatto bene ma non benissimo, poteva bastare questo stimolo per metterci sull'attenti, per vedere quello Joga che non tanto tempo fa un minimo incuteva timore.
Invece niente....falsa partenza e subito sotto due a zero (dormite imperdonabili). Dopo la scossa arriva il nostro miglior periodo: seppur lenti come bradipi alle due del pomeriggio teniamo palla e riprendiamo in mano la partita, il tre a zero loro è una punizione troppo severa.
Tre sberle che ci fanno reagire, il Nik prima urla di tutto ai compagni e  poi accorcia...le parate del portiere e due legni fossilizzano il punteggio (3-1) ma tutto appare recuperabile.
La ripresa invece prende invece tutta un'altra piega. La partita è sostanzialmente in equilibrio, scendiamo giù noi e l'azione dopo loro, ma è evidente come non riusciamo a difenderci in modo ordinato. Al contrario i padroni di casa sono molto più organizzati, sbandano, ma appena recuperano la sfera lanciano lungo e trovano praterie... il quarto e il quinto gol Ustaria chiudono le ostilità ben prima del triplice fischio.
Qualche impennata d'orgoglio in un fritto misto di errori che proseguono fino al termine, nemmeno il tempo di accorciare che subito ci facciamo infilzare...un disastro completo.
L'immagine finale è quella di Ale che serve Simi a centro area che si libera e la piazza come meglio non potrebbe, miracolo del portiere e tutti noi allarghiamo le braccia sconsolati... "non è tempo per noi" cantava il Liga, meglio non aggiungere come proseguiva la canzone.

STILO 5: Capita anche ai giganti di cadere. Fino a giovedì con parate folli aveva mascherato di volta in volta tutti i nostri limiti, il vero fuoriclasse noi lo avevamo tra i pali, Ac Milan. Ieri sia il terzo che il quinto gol lo beffano, per il resto para quello che può mal protetto da una difesa che agli avversari stende il red carpet, HUMAN.

SILEO N. 5,5: In termini di grinta e rabbia agonistica il capitano è tre spanne sopra a tutti. Allergico alle sconfitte dal suo primo vagito sbraita e prova a scuotere i compagni e da un corner timbra il gol della riscossa, tutto inutile. Sui primi due gol tuttavia e poi anche nel finale non appare insuperabile, SGUARDO BASSO.

GARLI 6-: Timido ma ordinato da esterno, da un po' di gare la sua connessione alla partita è totale, limita al minimo gli errori di posizione e non è mai semplice scardinarlo, nemmeno quando si posiziona ultimo con la squadra tutta in avanti. Bello rivederlo a cena, l'ultima volta gli avevo fatto gli auguri per il natale dell'86, AL SERVIZIO.

ORSI 5,5: Il suo ingresso è positivo, non crea sconquassi ma un paio di azioni personali con cui si libera al tiro certificano una corsa molto più sciolta; siamo nel  nostro momento sì, sotto di due reti, sanguinanti, ma ancora vivi. Nella ripresa benino fino al quarto gol ma la difesa scricchiola lo stesso, poi rientra nel minuti finali, inutilmente...ESILE.

CREMONA 5: Serataccia. Non che faccia meno di altri, intendiamoci, ma dal Cremo abituato a ben altri palcoscenici e a ben altre prestazioni è normale aspettarsi di più. La sua corsa è affannosa fin da subito e non riesce a garantire copertura dietro. Si vede che scalpita, generoso e meritevole nella ripresa ma i binari non cambiano, LOST.

TARTARO 5,5: E' ingiusto pensare che te la possa risolvere sempre lui, e quando non succede ti guardi smarrito "e adesso cazzo faccio?" ma è chiaro che se nel vortice di apatia viene risucchiato anche il suo estro la strada si fa in salita. I piedi buoni ci sono, manca tutto il resto, non riesce mai a sfondare e quando ci prova il loro portiere è monumentale, NINNOLO.

BRAUNER 6: Fi-nal-men-te. Aspettato come un reduce dalla guerra in Vietnam, prima di poterlo schierare ho dovuto togliergli il cartellino col prezzo, era ancora nel cellophane. Incappa in una serata Joga difficilissima: entra sul due a zero, ci prova, sgomita, ma qui gli avversari sono grossi,brutti e cattivi, e quando prova il dribbling spesso viene stoppato, pallacanestro. Nella ripresa però morde, due gol, qualche sgroppata, insomma il talento è cristallino, E TU CHI SEI.

CASAROLI 6,5: Primi cinque minuti abulici, la volontà c'è, il resto latita, ma quando rientra è affamato come un lupo nella tana del bianconiglio: prima una traversa, poi il gol, poi diversi tentativi (quasi tutti suoi) per cercare di riaprire una partita appesa a un filo come un paio di mutandoni messi a stendere, BELOTTI.

TIFOSERIA 6,5: Che bello rivedere una lady che riprende le nostre gesta (igga..). Ha fatto solo foto e niente video... o è molto intelligente oppure è una veggente.

AVVERSARI 7: Tutta un'altra storia rispetto all'andata, sembrano al completo, giustamente elettrizzati dalla presenza delle telecamere, ci asfaltano con merito e senza pietà.

La frase della serata " Stasera voglio essere come Ciccio Guardiani"  Fabio, durante il riscaldamento. Un tributo a uno degli attaccanti più forti della provincia.





martedì 14 marzo 2017

PROFUMERIA DUOMO - JOGA MALITO 4 - 2


Di Joga belli e sfortunati? Ne abbiamo. L'impresa è solo sfiorata, vincono i Duomo, seconda forza del campionato, al termine di una sfida avvincente, corretta e senza padroni fino alle battute finali.
Il rammarico è proprio quello di non riuscire mai a staccare il pass per le zone alte, di non riuscire ad emergere da un anonimo posto di centro classifica aprendo ogni volta il grande libro dei rimpianti, delle imprese compiute...dagli altri.
Anche questa volta ci abbiamo provato, ce la siamo giocata alla pari, come sempre siamo andati in vantaggio per poi farci rimontare, un deja-vù.
I conti, adesso, li fanno solo i sapientoni, io so che abbiamo un punto meno rispetto all'andata (manca all'appello proprio il pari con la Profumeria) e tanto ma tanto potenziale ancora inespresso.
So che possiamo fare di più e non lo nascondo ma gettare la spugna non è la nostra storia, non è roba per noi. Dopo questa sconfitta anche i terzi quarti posti sono diventati off limits, diciamo difficilissimi, ma so che lotteremo fino alla fine, zero dubbi sull'argomento, conosco questi diavoli meglio delle categorie di Pornhub.
La partita ai nastri di partenza si presentava quantomeno insidiosa. Loro non sono male e se ricordate all'andata fu la nostra miglior performance, giocammo le carte buone del mazzo eppure non riuscimmo ugualmente a vincerla.
La differenza di punti in classifica, specialmente nella prima frazione, non si è proprio vista anche se è onesto ammettere che i padroni di casa sembravano ben più raffazzonati rispetto a un girone fa. Al netto dei primi cinque sei minuti nei quali abbiamo mostrato un po' troppo timore reverenziale abbiamo espresso le nostre migliori qualità, un crescendo costante che ci ha permesso di chiudere addirittura in vantaggio.
Orfani del capitano abbiamo trovato nuova linfa alternando dietro l'accoppiata Cristian-Ale e schierando spesso due o più elementi offensivi con il povero Cremo a far da collante tra un reparto e l'altro. Il primo tempo come detto è una lunga rincorsa: loro vanno in vantaggio ma noi abbiamo la pazienza dei saggi e sfruttando due palle inattive la ribaltiamo proprio allo scadere.
Il rigore assegnato ai diavoli è sacrosanto, le proteste a contorno fuori luogo come un eschimese a Copacabana.
Il guaio è che con Simi sprechiamo clamorosamente la chance dell' uno a tre, colpendo il palo a portiere battuto. In partite così bloccate, giocate colpo su colpo, occasioni del genere fanno la differenza, sigh.  La ripresa inizia sulle stesse note del primo tempo, ma i padroni di casa sono molto più convinti ed iniziano a premere sfruttando la loro esperienza.
Il nostro fortino sembra reggere, anzi nelle ripartenze siamo pericolosi, ma loro hanno ottimi tiratori: Simo nel primo tempo era stato da sballo ma nulla può su due conclusioni dalla distanza che ribaltano le sorti del match. Il primo è un capolavoro e toglie la vernice dall'incrocio dei pali ma il secondo è un pugno dritto in faccia dalla sfortuna... palo,schiena e pallone pilotato sui piedi del loro centravanti, il tap-in è semplicissimo.
Il tempo di rimediare ci sarebbe pure ma il miglior Joga (fisicamente parlando) sembra al tramonto e la quarta rete dei Duomo ci affossa definitivamente. Il finale è avaro di emozioni: loro controllano, noi ci proviamo ma senza creare nulla che possa provocare rimpianti, peccato.
Mi sono tormentato se parlare o no del chiasso post gara...ho deciso di no, laveremo i panni sporchi in famiglia, come si è sempre fatto.

STILO 6,5: Il primo vero tentativo dei rivali è già quello buono, ma è l'inizio della sua prolungata imperforabilità, tutto sembra rimbalzargli addosso come un tavolo da ping pong. L'incantesimo si spezza al secondo gol (incolpevole), forse solo sulla quarta rete, sfortuna a parte, poteva andarci più duro, GIGIO DONNARUMMA.

ORSI 6+: Ultimo dietro non lo si vedeva da un pezzo ma un ritorno all'antico che convince. La squadra è ordinata e corta, lui come un polpo allunga i tentacoli un po' dappertutto e non è un caso che i gol loro arrivano da tiri da lontano...tranne il quarto: il bombolone alla crema offerto dall'attaccante è tutto per lui, OFFRE LA CASA.

SILEO C. 6,5: Ottimo il primo tempo, rude quando serve, tiene la linea difensiva alta senza rischiare imbarcate, non semplice al cospetto dei secondi in campionato. Buono lo spezzone nella ripresa (zero gol subiti), la sua uscita è solo il tentativo, disperato, di riacciuffarla sbilanciando un po' la squadra, CLARO.

GARLI 6: Prova onesta, pochi merletti e tanta sostanza, in fin dei conti esce che siamo in partita e rientra che forse non lo siamo già più, pensare che l'ultimo sussulto è proprio il suo...avesse segnato...CENT.

CREMONA 6,5: Il primo tempo è uno scossone continuo, ogni giocata parte da un suo recupero, un suo pressing un suo contrasto vinto. Su è giù peggio di una corriera perde molte energie, il secondo tempo è meno brillante anche se ampiamente positivo. L'arbitro non gli perdona niente fischiandogli dei falli che nemmeno a "un due tre stella"...ti sei mosso... OVUNQUE.

TARTARO 7: Grande partita, quando unisce la sostanza alla classe ha pochi rivali. Il primo gol è una sua punizione missile deviata dal Condor, il secondo è un rigore che si procura e poi trasforma con la freddezza di un iglù..gli rimprovero solo la purezza sulla rimessa della seconda rete, l'hai toccata? Giammai...LO SPAGNOLO.

ZOLA 6: Sempre pericoloso, sempre pronto a mordere, ma ingabbiato nella tela di una difesa molto prestante fisicamente. Finché riceve la palla sui piedi è tra i migliori ma alla distanza cala come jerry, nulla di buono e tanti dribbling inghiottiti dal nulla, UP & DOWN.

DI SESSA 6: C'era una volta un Dome che toccava due palloni e faceva tre gol, contro le leggi della fisica e della matematica. Ora sta attraversando un periodo meno sgargiante: oh intendiamoci gioca per la squadra, nei primi venticinque è utilissimo ma manca la stoccata vincente, GREY.

CASAROLI 6+: Il gol sembra casualità allo stato puro, in realtà è nel posto giusto al momento giusto, Gabriele Paolini. Peccato che rovini tutto con un'esultanza alquanto discutibile. Io l'ho visto bene anche nella ripresa, se mette questa voglia lo difenderò sempre...abituatevi, IL CONTESO.

TIFOSERIA 6-: Verranno tempi migliori....anche lei aiuta ed ha aiutato ad ottenere risultati. Ma i primi tifosi di noi stessi dobbiamo essere noi stessi.

AVVERSARI 6,5: Un buon team, anche se all'andata mi erano parsi molto più completi e temibili.La vincono nei dettagli e con un pizzico di fortuna (terzo e quarto gol). Un aspiratutto il loro estremo difensore.

La frase della serata: " Il Barcellona ha segnato tre gol in otto minuti, possiamo farlo anche noi" Ale, versione mister. Il motivatore da quattro soldi (che pensa in grande).

mercoledì 8 marzo 2017

ZONA CALCIO - LE PAGELLE


E' il resoconto di una serata storica, la prima volta degli Joga in tv. Noi, abituati alla visibilità di un documentario sui fagiani, noi riconosciuti ai più per non giocare nel..ehm.. Baracca.. in mondovisione, l'abbiamo vissuta così.

IL PRE 6-: Che ansia tutto il prequel del nostro debutto nel mondo dello spettacolo. Il Deca, ci aveva dato meno "info" di una caccia al tesoro, ingolositi a puntino come dinanzi a una torta al cioccolato e poi lasciati lì con uno stitico sms stile telegramma: via benedettine ore 20, stop. Che lo zio Ago si sia impossessato anche del suo smartphone? Bah non lo so, avrebbe scritto via carmelitane ore 23...comunque non ci spaventiamo e tiriamo in piedi una bella truppa. Poi accade l'imponderabile, da Zola a Simo passando per Simi sembrano tutti usciti malconci da un film di Terence Hill...ciliegina sulla torta la coda per strada con il presidente che ha perso colore man mano che veniva l'ora e nessuna Opel varcava l' orizzonte.

ZOLA 7: Doveva essere dei nostri, ingaggiato un pò per merito un pò perchè avendo segnato nel match proiettato sui teleschermi speravamo che importunassero lui e non noi, poco avvezzi ai gelati (termini tecnici please). Invece finisce fuori causa per una gomitata del giorno prima che lo sfregia peggio di Frankestein junior, LO SFREGIATO.

L'ARRIVO 7: L'arrivo negli studi è tanta roba. Nessuno ci caga di pezza (a parte una receptionist vaga come la nebbia.."siete in sei? No in quattro, vabbuono..") tranne uno. Il bomber dei bomber, re degli infortuni (no non Appio..) dai trascorsi nella massima serie. Arriva per ultimo come giustamente fanno i vip e ci impatta appena varcata la porta. Ci saluta... ma nessuno, a parte Nik il milanista, lo riconosce al colpo e nel marasma nessuno di noi risponde al saluto pensando fosse il quinto attaccante della Viarolese. Ci saremmo rifatti poco dopo, ma intanto uno a zero per noi.

L'OSPITALITA' 8,5: Uno staff super, ci ha messo subito a nostro agio e quando dico subito intendo subito, perchè il tempo di due domande e tutto comincia, Meno male che non eravamo in sei e che eravamo digiuni perchè occupiamo il nostro spazio quasi sottovuoto,non passava uno spillo. Solo a metà soirèe ci allungano una sedia, è divina provvidenza...

LA TECNOLOGIA SOCIAL 7,5: Noi siamo in diretta e io dimentico acceso il 4G, fanculo Vodafone e Patrick Dempsey. La tasca dei jeans inizia a vibrarmi come un sex toy, sono i milleduecentoquindici messaggi di notifica che certificano che siamo in diretta. Alla pausa controllo: arriva ogni tipo di immagine fai da te: ora conosco le marche di tutti i vostri televisori catalogate anche per numero di pollici.

TARTARO 6,5: Indubbiamente il più social. L'unico che riesce a postare lo screen capture di Fabio versione "adesso mi taglio le vene". Doveva essere della spedizione ma rinuncia per conflitto d'interesse, meglio non apparire. Fantastico quando Fabio, appena comincia a fare la telecronaca del nostro match butta lì con cadenza alla Cerqueti un "palla a Simone Tartaro.." Ma noo...

LA NICO 9: Che bomba di conduttrice. La D'Amico delle tv squattrinate. Per noi è già un mito quando ci presenta come Joga Milito alludendo al Principe, ma l'apice lo tocca quando le spieghiamo che Joga va pronunciato in modo sibillino, un po' carioca. Lei ci marcia come a New York, e allo stacco successivo si lancia in uno "sscioga" da capogiro. Il problema è che poi aggiunge..."lo dico alla brasiliana, ho parlato con Josè Altafini"...ma si aggroviglia in un Al Fahimi che fa arabia saudita e riderissimo. Subito perdonata, si fa i selfie con noi a fine diretta, dopo Diletta nessun dubbio...arriva lei.

IL NICO 8: Abbiamo passato tutta la sera o perlomeno le prime tre pause a farci coraggio tra noi, adesso chiediamo a bomber Pozzi di farsi una foto con la casacca Joga. Questi i fatti nudi e crudi, poi spazio ai ricami e alle leggende. Qualcuno giura di averlo sentito pronunciare le parole "ho sempre sognato di indossarla", altri sostengono che sia stato addirittura lui a riconoscere noi e chiederci un selfie, i più malefici pensano che ci abbia scambiato per il Lanerossi Vicenza, fatto sta che con umiltè sacchiana ha chiesto di poter disputare almeno un tempo con noi uno dei prossimi giovedì...strepitoso.

LE PAUSE PUBBLICITARIE 8+: Un oasi nel Sahara. Me le sono godute un sacco, il contrario della tv (paradosso). Un po' perchè ti sgranchivi, un po' perché Fabio tentava, senza riuscirci, di mandare i messaggi che poi scorrevano in diretta ed infine perché ho assistito alla scena delle scene.

LA SCENA DELLE SCENE 10: Oltre ai calciatori, quelli veri, c'era anche il patron dei patron...ma sii quello dei supermercati e delle rotonde sulla via Emilia. Ebbene al termine del suo intervento viene verso di noi, punta Fabio come un cane da tartufo, lo guarda compassionevole e poi si blocca " ma tu sei...tu sei.. io ti ho già visto..." Fabio sbianca come un paio di mutande Kelvin Klein (in effetti è un omaccione..) ma poi tutto finisce in una bolla di sapone, il patron aveva sbagliato individuo!
Che bello sarebbe stato: ma tu sei.. ma tu sei...il nostro milionesimo cliente, hai vinto un pelapatate.

SILEO 7: Mr. Perfettino tutta la sera, non sbaglia una mossa, attira nella tela prima il bomber e poi la conduttrice, ciiss. Ecco parliamone della scena finale: dopo le foto di rito chiede alla Nico anche un bacio-saluto, lei accetta e lui voom le balza al collo come un vampiro di Twilight, ASSETATO.

STILO 7-: La sua stazza in tv fa da sempre figo palestrato ma lo espone a un problema, non rientrare in nessuna inquadratura, nemmeno la grandangolo. Non ci mettono mai a fuoco, spesso ci prendono senza testa, il mistero di Sleepy Hollow. Il Simo allora inizia una personalissima battaglia con la camera, una danza tribale molto simile a un limbo per rimpicciolirsi ed abbassarsi a favore di ripresa...SUPERLATIVO.

ORSI 6,5: Mi hanno inquadrato solo il naso per due ore poi nel finale ho capito che il problema non era il regista ma proprio... il naso. Il motivatore di Fabio, dietro ogni boutade c'era la sua mano oscura ed invisibile, IL TELECOMANDO.

CASAROLI 10+: Mai dato un voto così alto, ma bravo Don Fabio, il nostro portavoce. Ha tenuto in scacco un intero studio televisivo con il suo surrealismo, colpendo al cuore quella patina di frasi fatte del tipo la palla è rotonda e rotola, si vince e si perde in undici e via discorrendo. Alla battuta sul quid, termine della discordia, ho raggiunto la pace dei sensi, il gol di Grosso in Germania-Italia, ENJOY.

La frase della serata " Ci è mancato il quid.." Fabio.