lunedì 30 settembre 2019

NON C'E' PIU' IL FUTURO DI UNA VOLTA

SETTEMBRE 2006: Lo Zio Ago impera. L'era è preistorica se pensiamo ad oggi. Per iscriverti devi prender su la tua macchinina euro zero (ma chissenefrega Greta Thunberg non esisteva) parcheggiare a pagamento in zona Cheope e farsi quelle due rampe di scale maleodoranti con il cuore in gola sperando che il tuo modulino di carta, onestamente compilato a chiazze, non facesse adirare la malmostosa impiegata di turno (che poi era sempre quella).
Delle altre squadre non sapevi nulla, già tanto era sapere che avevano due braccia e due gambe come te. Non esistevano social, non esisteva whatsapp e soprattutto il comitato decideva tutto, per te e per gli altri. Quindi tutto era al buio, almeno quanto quello stanzino della vecchia sede Uisp, ma era bello così.
A fine settembre compravi il quotidiano e pam, i gironi, e dovevi conservare quelle pagine che sbiadivano più veloci di Leclerc, perché altro non c'era. La mail si, ti arrivava, ma conteneva meno dettagli di un telegramma polacco: il calendario, a volte i numeri delle altre squadre. A metà anno ti arrivava il regolamento, visto e piaciuto...tanto non si capiva una mazza e comunque ogni anno veniva rabberciato alla meglio.
I gironi mettevano d'accordo tutti... nel senso che non andavano bene mai a nessuno. Ma con chi protestavi? Parlare con lui, l'altissimo, era come discutere con le tue ciabatte....si puoi ma è poco produttivo. E poi era abile a camuffarli...ad inventarsi squadre fake tanto da renderli omologabili (l'Agosti Team lo creo sempre anch'io quando gioco alla playstation).
Non tutto però era da cestinare. L'abbondanza di squadre ti garantiva lunghe e spensierate stagioni e alla fine spendevi tutto come in una boutique di lusso, ti rimaneva giusto la cauzione.
La voglia d'innovarsi c'era. Ricordo quando ci chiamò per l'almanacco. Voleva una foto e il logo, avrebbero creato questa enciclopedia del sapere e poi ce le avrebbero vendute a copie...giusto per fotterci anche la cauzione.
Per mesi, aspettando l'anno nuovo, ho sognato di annusare quelle pagine più di quelle del calendario di Adriana Volpe (oh quelli erano i tempi). Avrei speso la pensione dei nonni per acquistarmi tutte le copie e sapere ogni cosa sui Cagnoni Ipocriti, piuttosto che sul'Ottica Fagnola e la sua storia.
Non ne seppi più nulla, ma a quei giorni era normale, e fu così fino alla fine del regno.

SETTEMBRE 2019: l'impiegata è sempre quella, ha solo più rughe, che però le donano. Ancora s'incazza (o finge di farlo) se sbagli a compilare qualcosa, ma ormai anche lei non è più indispensabile, fa ornamento come un angioletto Thun.
Puoi iscriverti per mail, puoi farlo su whatsapp, puoi farlo a marzo, così paghi meno (o prima...boh).
Ma da quest'anno, squillino le trombe, ah c'è la app....guarda Cai come mi diverto.
Tutto automatizzato, è tutto lì, nella rete. Questo almanacco 2.0 mi fa una paura che neanche Ribery nella penombra. E ci hanno chiesto il logo e la foto di squadra, come l'anno prima, come il decennio prima...ormai la nostra foto è più in giro che quelle della Leotta.
I tuoi avversari ormai non sono più un segreto. Si sa tutto di loro. E ogni anno si fa la conta per vedere chi non è emigrato di là.
Tutti possono dire (anzi scrivere) la loro e dire cagate su cagate, tanto siamo solo un logo e una foto di squadra...mica ci si incontra davvero. Ma la passione vince su tutto e tanto tra un anno saremo ancora qui tra il tecnologico e il mitologico.

SETTEMBRE 2031: L'impiegata è stata sostituita da un robottino che complice una voce metallica nemmeno lui riesce a scandire bene la pronuncia "sgioga malito". Si paga con lo sguardo e ti danno un chip che devi infilare sotto pelle al tuo dirigente. Il chip comunicherà con la sede centrale e così saprà in tempo reale se Alseno Razzi Atomici*- Ceascar è ancora bloccata sullo zero a zero.
*le gomme verranno rimpiazzate nel 2026
Il Cai nel frattempo è fallito. Ha cercato di delocalizzare giocando nello spazio ma la navicella che caricava gli iscritti aveva inserito poco carburante e si è persa in una galassia lontana, probabilmente insieme all'almanacco.
Il robot che con un algoritmo gestisce la nuova app ancora mi chiede foto e ologramma di squadra, così io carico tutto in un file zip (si quello è intramontabile) e invio, contento di far parte di questo sistema infallibile. Lo zio Ago è ancora attivo, gestisce una pagina Instagram vuota, così per dare un senso di continuità con il passato, e dalla sua base segreta, una grotta tipo ufficio di Batman (o prima sede Uisp) medita il gran ritorno, in barba a tutti questi megabites di progresso.