martedì 19 dicembre 2017

JOGA MALITO & SILVER BAR


La squadra più blasonata del pianeta featuring il bar più figo di tutti i tempi...un sodalizio iniziato in estate, proseguito durante il campionato e culminato con torta e spumante, per festeggiare (nonostante il primo stop) l'ottimo inizio di stagione.
Difficile descrivere a parole quello che Samanta, Michele e le loro fantastiche bariste hanno fatto per noi. Essendo una squadra famosa in tutto il mondo ci capita spesso che fior fior di brand conosciuti ci avvicinino per strappare un contratto, una collaborazione al solo scopo di accaparrarsi diritti d'immagine e fare in poco tempo migliaia di euro... i classici soldi facili. Di questo mondo di squali, di arroganti giacche e cravatte... il Silver non fa parte.
Ci hanno fatto sentire importanti, ci hanno aperto quando erano chiusi e hanno chiuso quando potevano restare aperti (ma per venirci a vedere). Non si sono fatti intimorire dagli orari marziani del palazzetto, non si sono spaventati nel rappresentare il top del calcio mondiale...perché fanno tutto spontaneamente, con il sorriso.
Martedì scorso però si sono superati. Per festeggiare il primo posto (quanto mi manca) una torta con la nostra foto di squadra (chissà cosa gli sarà costata di diritti d'immagine..) e fiumi di spumante. Noi per ripagarli abbiamo perso subito, giusto per non abituare troppo bene.
Per questo e per tanto altro, ringraziando ancora Samy and Friends offriamo ai lettori ben dieci curiosità, veri e propri aneddoti sul Silver, come detto il miglior bar del mondo per la rivista " Bar Leggendari".

1 Solo il Vene è più immenso di loro.
2 E' talmente cazzuto che fatto fallire il Golden Bar.
3 Gli interni sono disegnati da Renzo Piano, Samanta ha solo spostato qualche mobile per dare un tocco femminile.
4 Non è possibile ordinare una bevanda con ghiaccio e limone, solo ghiaccio (questa è da sorseggiare).
5 Nel 2016 il Silver ha ricevuto con onore la Regina Elisabetta. La testa coronata ordinò una piadina con il cotto ma per un disguido in cucina le arrivò un panino con la coppa. La regina, si inchinò, porgendo le sue scuse.
6 Nel momento in cui sto scrivendo la proprietaria ha 14 pargoli. Potrebbe riempire il bar tutte le sere e tra qualche anno fondare una squadra per sfidarci a calcetto.
7 Carlo Cracco ha iniziato a spadellare nelle cucine del Silver.
8 Prima della costruzione del Silver lì era tutta campagna (non c'era nemmeno il municipio).
9 Al posto della maglia di Kakà, di fianco al televisore, metteranno quella di Carlo Dante.
10 E' il primo bar nel mondo che ha rilevato un locale gestito da cinesi, pagando cash.



venerdì 15 dicembre 2017

JOGA MALITO - SMART 014 5 - 7


Niente dolciumi, solo carbone per questo Joga Malito. I diavoli dopo un ottimo primo tempo si eclissano incredibilmente perdendo in un colpo solo big match e primato in classifica.
Una sconfitta difficile da spiegare, un film di David Lynch, una doccia gelata. Nessuno ha snobbato l'impegno anzi, ci abbiamo dato dentro in settimana aspettando un recupero che non arrivava mai. L'abbiamo azzannato subito l'avversario, quasi sorpreso, quasi stordito, senza pietà alcuna abbiamo urlato la nostra forza. Ma è stato un grido solitario, finito quello, ci siamo sgonfiati, impauriti, a un metro dal traguardo. E ci siamo voltati inciampando, appena in tempo per farci superare, ciao ciao.
Adesso è tempo di leccarsi le ferite: giusto così, il calcio è anche questo, affascinante nel suo essere spietato.
Tra poche righe, analizzando la partita, dirò tutto quello che ha stonato, tutto quello che non ha funzionato ma prima allungo le mani verso il fuoco con il rischio di rimanere scottato: vittoria o sconfitta non sarebbe cambiato nulla per noi. Anche un arbitro (tanto per citare un soggetto inevoluto..lol) capirebbe che i tre punti erano tanta roba ma abbiamo due avversari fortissimi per la corsa al titolo e in un caso o nell'altro non avrebbero mollato.
Quindi non cambia che fino alla fine dovremo lottare gomito a gomito e battendoli si può ancora fare la storia, nulla è perduto. Se invece saranno più bravi di noi applaudiremo chi, tra le due, si sarà appollaiata sul ramo più alto.
Abbiamo sbagliato un tempo, il secondo di ieri, in un intero girone d'andata. Direi pochino per farci già il funerale: credo in questo Joga più che in tutti gli Joga precedenti messi assieme.
Now, e magari sarà anche un vantaggio, non siamo più la lepre da cacciare, ci tocca inseguire. Ottimo per chi deve tenere alta la concentrazione...la croce di dover vincere sempre e comunque ora è sulle spalle di altri, speriamo che aiuti, perchè ieri un pò di tremarella in fondo ci è venuta.
Eppure era iniziata alla grande. La musica pre match (poteva essere un boomerang) ci aveva invece messo le ali: azioni di prima, spettacolari, ai mille all'ora. Nonostante un dominio chiaro e tondo davanti abbiamo sbagliato l'impossibile, prima spia accesa di una serata da prendere con le pinze.
Se hai dieci occasioni limpide da gol e ne butti dentro solo quattro (gollonzi tra l'altro) allora sono onesto, non so se puoi vincere un campionato. Eh si, perchè è bastato un micro errore difensivo, il solo nel primo tempo, per chiudere sul quattro a due e sgretolare le nostre certezze.
La ripresa dei diavoli infatti non comincia con lo stesso piglio deciso con il quale avevamo affrontato il primo tempo. E gli Smart, ai quali va dato il merito di essersi aggrappati con le unghie e con i denti alla partita, riordinano le idee alzando il loro baricentro. E calano l'asso: un player davanti arrivato a match in corso. Non era né Icardi e neppure Higuain ma non so perché troviamo sempre il modo di farci del male da soli...e un onesto attaccante diventa lo spauracchio della nostra serata.
Con un paio di zampate ci pareggiano e noi accusiamo il colpo. Al triplice fischio manca del tempo e tutti sperano in un'impennata di orgoglio che invece tarda ad arrivare. Quando incontri delle difficoltà devi rispondere da squadra, in coro, non come cinque solisti che provano a risolvere la partita ognuno con un piano diverso. Eravamo stati squadra contro la Bme, ad esempio, ieri invece no, siamo andati a sbattere contro il muro dei rivali, innervosendoci perché le cose non riuscivano come volevamo.
E allora ecco il finale thrilling. Da autentici pivellini (è l'unico rammarico) ci riversiamo in avanti, come se il pari fosse una vergogna, senza la pazienza di aspettare il momento buono per colpire. E così un contropiede loro ci castiga, siamo sotto.
Come detto ci pieghiamo ma nell'unico lampo di una ripresa da incubo Manuel segna il cinque pari, sembra fatta...e invece no: palla al centro e gli ospiti pescano il jolly dal mazzo. Un tiro da centrocampo che nove volte su dieci fa rima con astri, stelle & galassie parte invece dritto come una sassata da un cavalcavia e si infila nell'angolino basso.
E' il colpo che ci tramortisce e tra una decisione sbagliata e quella dopo... anche dell'arbitro arriva il sette-cinque e la prima sconfitta stagionale. Pazienza, è andata; bella in questo senso la festa/auguri natalizi del dopo gara...il sorriso non si è spento, solo che i canini la prossima volta dovranno essere più affilati ragazzi.
Una postilla finale. Spostare le gare a noi porta una sfiga allucinante, pari a un gatto nero che passa sotto una scala in concomitanza con una suora vestita di viola. Quindi dato che due indizi fanno una prova e voglio vedere se la cabala esiste con questa chiudiamo i battenti delle partite rinviate, d'ora in avanti, tutti avvisati amici avversari, si giocano come da calendario...chi c'è c'è, chi non c'è la perde.

MIGLIORINI 5,5: Non sarà un tiro, peraltro bastardo anche se da lontano, a cambiare la mia percezione di avere un super portiere a guardarci le spalle. Prima aveva salvato il salvabile...forse solo sulla prima rete (corner) poteva fare qualcosina di meglio, NO FEAR.

SILEO N. 6+: Entra bene in partita, ma d'altronde nel primo tempo siamo il solito Joga, tutti per uno uno per tutti, difficile vedere sbavature. La sua grinta sarebbe servita nel finale se avessimo dovuto difendere il primato invece ci tocca rimontare, STANDARD.

MENTO 5,5: Pesa come un incudine il retropassaggio che provoca il secondo gol degli Smart, cose che possono capitare ma è lo spartiacque della partita: prima il solito Ema mostruoso, dopo molto meno con qualche patimento di troppo dietro. Nel finale ad alta tensione (l'arbitro gli conta anche i respiri che fa..) trova comunque il gol che poteva farci risorgere, ANTICRISTO.

SILEO C. 5,5: L'inizio della ripresa è in assoluto il nostro momento peggiore e come se non bastasse loro trovano schemi e fortuna, di botto. Onesta la marcatura sul loro uomo più pericoloso, però non riesce a mettergli il bavaglio, MUSACCHIO.

CREMONA 6,5: Dieci minuti di altissima intensità, da destra a sinistra come la ola negli stadi. Esce segnando un gol e sbagliandone un un paio, ma sembra tutto sotto controllo, arriviamo al tiro con molta facilità...poi succede quel che non deve succedere. Avrei visto bene la sua corsa a compensare minuti e minuti di generale appannamento, ESCE PULITO.

ORSI 6-: Minuti finali per lui: ok non sono molti però ancora tutto può accadere... la scintilla non arriva, si porta un minimo d'ordine, nessuna grossa colpa, ma il suo match è tutto qui, poteva fare di più. L'arrembaggio stile Pirati dei Caraibi rimane per lui solo un film della Disney, NOTTURNO.

TARTARO 6: Lo aspettavamo come i Magi, se gira lui nessun traguardo è impossibile. E Simi la inizia alla grande abbinando i muscoli al solito tocco di palla felpatissimo. Nel tonfo della seconda frazione la stamina gli cala di brutto, ci prova ma non riesce a incidere, UP & DOWN.

VENEZIANI 7: Due spanne sopra tutti, Lorenzo Licitra. Disegna calcio spaziando per tutto il suo repertorio: tocchi di prima, assist, finalmente i gol. Tra i migliori anche nella ripresa Jm vissuta col fiatone: è suo l'appoggio ad Ema per il gol dell'illusorio pareggio, TRAVOLGENTE.

BOSELLI 6,5: Va subito vicino al gol, dribbling stretto sull'ultimo difensore e tiro a giro sul palo corto: eravamo nel bel mezzo della nostra furia, vai a sapere che quell' occasione avrebbe pesato come un macigno sul verdetto finale. Ma "perfect body" Dante regala una decina di minuti assolutamente tonici e non avrei certo sputato sopra un suo impiego alla disperata nei minuti conclusivi, CARLO MAGNO.

DI SESSA 6: Veniva da un periodo poco prolifico, ma il  Dome è giocatore di spessore, al primo tentativo toglie le ragnatele dall'incrocio per il gol del due a zero. Sembra l'inizio delle danze e invece un' uscita assassina del portiere ospite lo manda al tappeto (tibia e perone amo perso entrambi...) mentre il direttore di gara ignorava il tutto, CRACK.

STILO 5,5: L'unico modo che avrebbe Simo per farci giocare tutti quanti è affittare un campetto e dividerci in due squadre quindi, traducendo, qualsiasi scelta di uomini faccia è buona e giusta, sempre. Martedì il quintetto del primo tempo ha pagato, quelli del secondo molto meno...ma siamo noi ad averlo tradito, in campo, CI AVEVA AVVISATI.

AVVERSARI 6,5: Per mezzora buona non mi dicono granché ma deve essere stato un abbaglio mio perché anche nella sofferenza sono rimasti attaccati alla partita limitando i danni. Nel secondo tempo trovano la quadra e ci battono: talento zero, mentalità vincente uno.

IL MOMENTO EPICO: Una musica romena, poi una ballata di Jake, subito dopo Coez con la sua più bella canzone d'amore. Che siamo partiti assatanati e non gesticolando bacetti agli avversari è già tanto, grazie Ema per una tracklist azzeccatissima...se vuoi rimorchiare.

venerdì 1 dicembre 2017

AUTOSCUOLA STADIO - JOGA MALITO 5 - 10


Victory. Uno Joga corsaro espugna Cortemaggiore e compie un altro passettino in avanti nella corsa al titolo: la strada è ancora lunga e piena di pericoli però al traguardo ne manca uno di meno.
Dobbiamo tenerci stretta questa fame, questo senso di incompiutezza. Non abbiamo ancora fatto nulla ma siamo padroni del nostro destino e lo saremo finché terremo tra le mani il timone, finché saremo in vetta. Le inseguitrici vincono più o meno sempre e sappiamo che non molleranno, quindi l'unica cosa da fare è darci dentro e non concedergli nemmeno un'occasione per agganciarci.
Venendo al match di ieri possiamo dire che è stato un pò un esame di maturità per i diavoli, superato a pieni voti ma con qualcosina da migliorare sotto diversi aspetti, soprattutto nella gestione della gara una volta in vantaggio. A differenza di altre compagini gli Stadio sono una squadra giovane, spavalda, che impone ritmi frenetici senza quelle paure che attanagliano i trentenni ( le chiamo paure ma per capirci sono gli strappi, il subdolo colpo della strega, una milza bovina dopo tre scatti...) quindi sono da prendere con le molle. Li abbiamo affrontati con la massima attenzione imponendogli una decina di minuti marziani nei quali abbiamo preso immediatamente le distanze.
In un inedito completo bianco purezza gli Joga (più che diavoli sembravamo angioletti) comandano la partita ma si specchiano un pizzico troppo colpendo due legni e sbagliando qualche gol oltre il dovuto; poco male, dopo un sussulto dei padroni di casa riprendiamo a marciare a pieno regime ed a fine primo tempo siamo cinque a uno per noi, rassicurante come un conto di Ennio Doris.
La ripresa è più stropicciata, la vogliamo gestire e non ci riusciamo perché come detto gli avversari non ci stanno, hanno ardore ed energie per provarci e noi corricchiamo incerti come avessimo il tacco dodici.
Il nostro super portiere, vigile ma quasi spettatore nel primo tempo, deve superarsi per sventare tre o quattro pericoli, ma invece di svegliarci ci accartocciamo, vorremmo già festeggiare ed invece la partita ha ancora tanto da dire.
Non dico che la rischiamo però a furia di scherzare col fuoco ci facciamo riprendere fino al sette a cinque. Ho brontolato cose irripetibili: un dominio totale nel primo tempo sporcato da una ripresa pigrissima. Eravamo la miglior difesa del campionato ed abbiamo preso cinque gol quasi tutti per disattenzione.
Sopra di due gli Stadio ci credono ed il pubblico li spinge all'impresa...fine dei sogni, i diavoli si risvegliano dal torpore e da grande squadra piazzano la zampata vincente: tre gol per mettere la museruola ad un avversario uscito comunque a testa alta.
Buona la prima per la divisa "di scorta" dunque: ci faceva mediamente più grassi (il Vene stava benissimo) ma è innegabile che ci donava quel senso di leggendario che solo le maglie regalate ti possono dare.
Ora testa all'ultima di campionato prima della pausa natalizia, l'avversario è la terza forza de campionato e verrà per fare il colpaccio... per noi è un banco di prova, l'ennesimo, e sinceramente non vediamo l'ora che arrivi.

MIGLIORINI 7,5: Chi pensava non dovesse diventare un punto di forza della squadra è un intenditore...si, ma di freccette. Sicuro tra i pali, esplosivo in uscita, mai banale nelle parate; alcune sono per i fotografi ma ci sta. Ecco, il baffo anni ottanta ci sta molto meno...senza colpe sui gol, JULIO CESAR.

SILEO C. 6,5: Una certezza vestito di nero tenebra, una certezza in bianco candeggio, il Sile non ne vuole proprio sapere di mollare il colpo. In sincro totale con i compagni di reparto, se lui si sgancia gli altri gli guardano le spalle e viceversa. Ottimo il rientro nei minuti finali, serviva legna da ardere, BRACIERE.

MENTO 7: Devastante, i primi minuti sono forsennati, è il primo a difendere e il più pericoloso davanti. La scena madre è questa: finisce il pallone sul palchetto degli spogliatoi...Ema si fa tutte le scale, recupera il pallone finito là in alto, riscende, battiamo l'angolo e lui fa gol. Stupenda le rete al volo nel secondo tempo che fa media però con un paio di palloni persi così, a ca...so, SACRO.

GARLI 6: Parte a razzo anche stavolta: ruba un pallone mal difeso e serve a Cremo un assist delizioso. Poi, sul più bello, come un amante focoso dopo un piatto di polenta e cinghiale si spegne, limitandosi al compitino e perdendo un pò troppi contrasti nell'opporsi alla baldanza rivale, YES OR NOT.

ARFANI 6: Ormai è un esterno a tutti gli effetti: devastante contro il Morfasso sette giorni fa, normal-one ieri...non una furia, a dirla tutta. Capendo che la serata non promette fuochi d'artificio si mette a fare interdizione, alla vecchia maniera, e si guadagna la pagnotta, SOLDATO SEMPLICE.

ORSI 6,5: Entra per dare equilibri e la squadra tac.. li trova, non è una bacchetta magica ma dopo anni a calpestare parquet e linoleum (con scarsi risultati tra l'altro..) qualcosa sa fare. E' nella ripresa però che spicca il volo: un assist per il gol di Ema ed il suo timbro nel finale (omaggio del portiere nemico)..ringraziamenti particolari? Si, alle Mizuno giallo canarino del Simi. L'ECLETTICO.

VENEZIANI 7+: Mamma mia ( anzi un sentito grazie a mamma sua) i primi minuti sono da Cristiano Venaldo. Il gol che sblocca la gara è una perla, il secondo è astuzia, altre giocate di prima invece sono solo per palati fini. Cosa manca ancora? Quel briciolo di cattiveria in più (vedi il palo) ma è uno dei leader silenziosi di questo gruppo... poche parole, mai fuori posto, per lui parlano i piedi, FETISH.

CREMONA 6,5: Entra nel momento di arrembaggio dei rivali, lui sempre preciso nelle movenze patisce il disordine in campo e ci mette del tempo prima di trovare la quadra. Dal gol in poi si scioglie ed è sicuramente il solito motorino instancabile per noi insostituibile. Nelle maglie bianche mono-taglia si perdeva un pò, assomigliando a un gelataio sardo, MIRTO E VANIGLIA.

DI SESSA 6,5: Il re dei cannonieri per una sera resta all'asciutto ma che ci crediate o no gioca una delle migliori partite in maglia Joga perchè con gli altri tenori si intende al volo e ne esce un suono purissimo, cherubino. Peccato che col passare dei minuti l'astinenza finisce per innervosirlo (per un attaccante segnare è respirare), ma fino a lì aveva fatto benissimo, HIGUAIN.

ZOLA 7,5: Quando il Deca ha fatto uscire la classifica cannonieri (lo zio Ago la promise nel '93) ho visto che Zolinho non l'aveva ancora messa, ma come? Abbiamo segnato per cinque campionati...ed infatti il digiuno, termine ostile allo Zola, non poteva durare. La serata è di gala, lui segna e fa segnare, BENTORNATO.

STILO 6,5: Il mister alla fine è quello che lavora più di tutti il giovedì sera. Un attimo corriamo come cavalli l'attimo dopo siamo spompi, ci adagiamo, poi ci risolleviamo...yeee. Cambio più cambio meno riesce a dare un discreto minutaggio a tutti, certo che se non ci inguaiavamo da soli con quei dieci minuti di spocchia...

AVVERSARI 6+: Allora, chiariamo, la partita è stata in discussione si e no quel minuto sul sette a cinque e forse dopo al bar, però per quanto acerbi mi hanno fatto un'ottima impressione. Guai a sottovalutarli in futuro, la rosa è giovane e credo abbiano molti margini di miglioramento. La fase difensiva è invece rivedibile.

IL MOMENTO EPICO: L'arbitro, durante il riscaldamento, si avvicina alla panchina ed esclama "Ma a calcetto non si gioca in cinque?" alludendo al fatto che eravamo una dozzina lì a bordo campo tra mister, infortunati e giocatori. La gag è che lo stesso arbitro, sullo stesso campo, ci aveva propinato la stessa battuta da osteria un anno fa, quando eravamo in sei contati, lui compreso. Mi sa che gli viene difficile toglierla dal repertorio.