domenica 22 aprile 2018

UOVO JOGA: ESTRAZIONE DEL VINCITORE


Pasqua 2018. Il Silver Bar aveva fatto appositamente per noi un gigante uovo di pasticceria con la  nostra foto impressa sopra. L'iniziativa prevedeva una riffa e un vincitore ma la prevendita dei biglietti era stata piuttosto fiacca e purtroppo erano stati assegnati pochi numeri...ora ci siamo, possiamo trovare finalmente un proprietario all'uovo di cioccolato più Joga di sempre.

Assegnazione del vincitore (primo numero estratto sulla ruota di Milano): estrazione del lotto di martedì 24 aprile 2018 - ore 20.00.






venerdì 20 aprile 2018

Playoff: JOGA MALITO - MATADORES CSG 7 - 3


Superjoga. Con una grande prestazione i diavoli ribaltano il verdetto dell'andata accendendo ai quarti di finale ed eliminando un osso duro come i Matadores.
E' stata una partita scrigno di emozioni, una serata perfetta con attore protagonista uno Joga che ha mostrato i muscoli ad un opinione pubblica che forse in noi crede sempre un po' troppo poco. Ma è stata soprattutto la vittoria di un gruppo di ragazzi che non hanno mai mollato in una stagione che a parte l'incubo Smart è stato un lungo sogno ad occhi aperti.
Ed ora siamo lì, tra le otto più forti, nel posto dove giustamente meritiamo di stare. Il gioco si fa sempre più difficile ma non ci poniamo limiti  pur sapendo che ci sono squadre più attrezzate di noi per centrare lo slam.
La prova la dovevamo dare prima di tutto a noi stessi. La mazzata-scudetto è ancora una ferita aperta, in parte ingiusta, ma in fondo si è trattato di un singolo episodio, prima e dopo avevamo fatto bene. Poi arrivano i playoff e un'altra sconfitta, i dubbi sono venuti a tutti quanti. E invece abbiamo fatto tesoro dei nostri errori ed in settimana è cresciuta l'autostima, innaffiata dal secondo tempo remuntada del primo match.
Ieri l'adrenalina scorreva nelle vene. Andata e ritorno, differenza reti... ai miei occhi fanno la Champions e ho pure la musichetta in testa; per alcuni è il livello più basso dello sport, per me è ossigeno, aria pulita.
Giochiamo con autorevolezza, dobbiamo vincere con due gol di scarto e quindi fare noi la partita. Ma gli avversari sono giovani, corrono tanto e sono ben messi in campo, difficile stanarli. Anzi passano in vantaggio loro, la pareggiamo con un gol da playstation ma poi ci rimontano sempre fino al tre a due (tiro libero) con cui si conclude la prima frazione.
Sotto di un gol e sotto nel doppio confronto ma con la netta sensazione di avere il pedigree per ribaltare di nuovo tutto. Cosa ce lo fa pensare? Il primo tempo lo abbiamo dominato sul piano del gioco ed il risultato è più bugiardo di un venditore d'auto (o di una recensione di Walker Burger). In più gli avversari hanno visibilmente speso tanto per tener botta e già una settimana fa, nella ripresa, ad energie erano colati a picco, Costa Crociere.
Un conto sono le intenzioni, un conto è afferrare il toro per le corna e vincere questo duello. Ci riusciamo con un secondo tempo esemplare, con il diavolo in corpo.
Il gol del Cremo è una pallina da flipper impazzita che carambola in rete, il vento della buona sorte finalmente soffia alle nostre spalle spingendo l'impresa. I Matadores accusano il colpo e una volta centrato il sorpasso il risultato non ci sfuggirà più. Simi è qualcosa di sublime ma tutti fanno il loro e giocando da squadra vera anche dietro non concediamo nulla.
Finisce in gloria e peccato per un paio di egoismi che limati potevano gonfiare ancora il punteggio come dopo il chirurgo plastico. Giusto così, sarebbe stato un verdetto troppo severo per una squadra super corretta e dal sicuro avvenire come i nostri avversari.
Grandioso il post match, con un Silver Bar da incorniciare che ci affida la missione uovo di pasqua- riffa dei biglietti & saldi estivi (o si squaglia). Ci sarà un capitolo a parte, promesso.
Ora, come detto, arrivano i quarti: tutto quello che questo Joga saprà meritarsi...arriverà; ma intanto godiamoci questo piccolo traguardo, è già la migliore stagione di sempre e questa coccarda ormai non possono più levarcela.

MIGLIORINI 6,5: Dispensa sicurezza anche in un primo tempo dove concediamo le briciole eppure bussano tre volte alla nostra porta: colpe sottozero. Come una settimana fa però nella ripresa chiude la serranda, DOMENICA MATTINA.

MENTO 7,5: Può tutto, come un eroe della Marvel. Giganteggia in difesa (e non erano attaccanti da due soldi..) e solca i mari alla ricerca del gol, non ha la fascia al braccio ma è il termometro emotivo della salute della squadra: ribolle per un tempo poi esplode con un gol squarcia partita, LA TOCCO PIANO.

SILEO N. 7: Aveva annaspato giovedì scorso, inizia che deve rincorrere anche stavolta, bruciato in velocità sul secondo gol... ma è il difensore purosangue più forte che abbiamo, da lì in poi rasenta la perfezione, deciso ma sempre pulito, TENTACOLARE.

SILEO C. 6,5: Entra con la squadra in vantaggio per blindare il risultato e puntare su di lui è una scelta fin troppo facile, non quotabile alla Snai. Con esperienza guida la difesa nei minuti finali anche se gli assalti degli avversari vanno via via diradandosi come i capelli del Pres, VIGILANTES.

GARLI 6: Pochi ottimi minuti, quelli che bastano per testare che il suo mal di schiena riposa in pace. Il colpo di tacco no-look valeva il prezzo del biglietto (se si pagasse un biglietto), IDONEO.

ORSI 6,5: Nel quintetto base e quindi con il morale a mille: vince contrasti, prova a concludere, insomma una sostanziosa zuppa e non un brodino da ospedale. Esce che siamo sotto ma in piena lotta, CONVINCENTE.

TARTARO 8: Se il Simy fake, quello che gioca a Crotone, sapesse che nonostante le rovesciate esiste al nord un Simi più buono di lui penso che si mangerebbe le mani come fossero barrette di cioccolato (non ridete..).Un extraterrestre, capace di numeri circensi ma anche di tanta sostanza. Gli si perdona stra volentieri l'eccesso di foga che causa il tiro libero, MARZIANO.

CREMONA 7: Ha corso come non ci fosse un domani, perché per l'esattezza senza il suo motorino incessante forse non ci sarebbe stato per noi un domani. Finalmente decisivo anche in zona gol: ci crede e va a pressare anche il portiere rivale, ne nasce una carambola di rara bruttezza ma è il gol del tre pari, THE BEGIN.

CASAROLI 6: Un paio di minuti, ci stava il suo ingresso un pelo prima anche perché il Condor non ha quasi mai tradito quest'anno, digiuno di reti a parte. Vederlo uscire dal campo ed esultare come se l'avesse giocata tutta (una pompetta pre-caricata di acqua gli facilitava una sudorazione da maratona newyorkese) è un gran segnale, materia grigia...ne abbiamo, ESEMPLARE.

DI SESSA 7-: Buono il primo spezzone, non segna ma gioca con carattere il dies. Nella ripresa basta una scintilla per infuocarlo come un pezzo di diavolina: arriva una doppietta con tanto di esultanze rabbiose a seppellire il match ed il ricordo di due contropiedi non sfruttati; il Dome vive per il gol...e per fare affari, CALIBRO.

STILO 7: Ogni mossa calcolata, un campione di scacchi. La squadra iniziale è bilanciata, quella dopo pure, tutti rendono e lui cambia il meno possibile. Nel finale mischia le carte ma il suo orologio non è in sincro con quello dell'arbitro, gli ultimi cambi arrivano sul gong, VAMOS.

AVVERSARI 6,5: Ottimo il primo tempo poi ancora una volta si schiantano, a questo giro con meno demeriti rispetto alla gara di andata nella quale si ero costruiti un bel margine. L'impressione che mi hanno lasciato comunque è quello di un buonissimo team.

La frase della serata "Arbitro al posto del cuore hai una pattumiera.." Sembra una frase inflazionata anche se d'attualità. Ma se a pronunciarla è la first lady e la giacchetta nera è il nostro spauracchio (ieri alla fine ha arbitrato con accortezza..) beh allora cambia tutto.




venerdì 13 aprile 2018

Playoff: MATADORES CSG - JOGA MALITO 5 - 4


E' ancora possibile. Uno Joga dai due volti perde di misura la sfida di andata degli ottavi playoff ma conserva ancora discrete possibilità di passaggio del turno. Tra sette giorni, al J Stadium, servirà una vittoria con due gol di scarto ed una prestazione uguale o superiore al secondo tempo di ieri.
Gli avversari, ma lo sapevamo, sono un ottimo team, molto coeso e rodato da almeno un paio d'anni di Cai a buonissimi livelli. E ci hanno messo in difficoltà  fin dai primi minuti pressandoci alti e non facendoci ragionare. Ritmi vertiginosi e un'area indoor ribollente, troppo per uno Joga timido come una liceale che fino a pochi minuti prima ancora discuteva sulla sensibilità di Gigi Buffon (sai noi ce lo possiamo concedere...). E infatti ci hanno tramortiti, aiutati anche da alcune leggerezze difensive davvero impagabili che solitamente non commettiamo o comunque non quando ancora abbiamo energie fisiche e mentali in saccoccia.
Mentirei se poi dicessi che da metà tempo in poi lo Joga è stato lo stesso brutto anatroccolo. Ci siamo pian piano ritrovati, non abbiamo perso la bussola disunendoci, ma sempre troppo intimoriti da un avversario che si spingeva a mille ma non dava l'impressione di essere così marziano.
Purtroppo, come spesso accade, ci facciamo dei film che nemmeno Netflix è tanto rifornito. Se ci mettiamo in testa che tanto gli altri sono di più beh per cinque dieci minuti li guardiamo giocare con religioso rispetto salvo poi accorgerci di non essere da meno e iniziando la partita con colpevole ritardo.
Il campionato, Smart esclusi, dove anche se non eri in giornata di grazia comunque la portavi a casa lo stesso è finito e come tutte le cose belle è durato poco; questi sono i playoff tra le migliori, chi sbaglia lascia, adieu.
Scritto dei nostri demeriti va aggiunto che ultimamente non siamo nemmeno circondati dalla buona sorte.Ogni nostro tiro (e ne abbiamo fatti) era un miracolo del portiere o un palo, non ho tenuto il conto dei legni ma ci mettevi su una segheria a tenerli da parte tutti.
Loro invece, come ogni grande squadra non ci hanno perdonato nulla e nonostante un sostanziale equilibrio una nostra dormita su corner ed un contestato tiro libero fissavano il punteggio sul cinque a zero, allucinante. Cinque spari che avrebbero tramortito chiunque tranne questo diavolo, ferito sul campo ma non nell'orgoglio (meglio tardi che mai).
Nella ripresa, tutto si ribalta, come nella casa degli specchi. Ora la sola squadra in campo siamo noi e i Matadores, visibilmente in riserva, iniziano a sbandare.
E' una rimonta difficoltosa, i gol arrivano uno dopo l'altro ma uno schieramento a trazione anteriore ci espone a qualche contropiede. Monumentali sia Cristian sia Dade a non concedere più di qualche "tiraccio" dalla distanza.
Recuperiamo terreno fino al cinque a quattro trascinati da un Simi devastante e meritavamo almeno il pari. Traversa e palo nella stessa azione precedono di pochi secondi il triplice fischio....il rammarico di aver giocato un tempo su due è e deve essere enorme.
La reazione rabbiosa vale però il prezzo del biglietto, questo è lo Joga che noi stessi vogliamo. Non servono calcoli, il passaggio del turno si basa sul doppio confronto e la porta resta aperta: bisogna giocare per vincere; difficile fare previsioni ma ripartire dal secondo tempo non sarebbe una bestemmia. Ribaltiamolo.

MIGLIORINI 6,5: Nel primo tempo non credo si sia divertito, cinque tiri cinque gol, ma assolutamente incolpevole, lasciato solo da una difesa più fragile di un savoiardo inzuppato nel caffelatte. Strepitoso nella ripresa, soprattutto in uscita bassa, impossibile perforarlo, REVERSE.

SILEO N. 5,5: Il capitano veniva da finale di stagione impetuoso, una spanna sopra tutti per rendimento e cattiveria. Ieri però si sfalda nell'avvio impacciato dei nostri: la seconda rete (scavalcato) e la punizione lo chiamano in causa ma sono tranquillo in vista del ritorno, il capitano (o era il postino..) non stecca mai due volte, ZEBRA A POIS.

MENTO 6,5: Anche per lui un avvio complicato, non chiude sul tiro della prima rete, guarda impietrito il lungo lancio che innesca il secondo gol. Ma Ema è un leone e stringe i denti cambiando il look della sua gara nella ripresa: trascinante per quanto lotta, segna e difende...come fai a chiedergli di più, FIERO.

SILEO C. 7: Entra a fine primo tempo, la burrasca sembra stia per finire ma siamo già zuppi e manca tutto il secondo spezzone. Regge da solo o quasi il peso di una squadra sbilanciata e lo fa con mestiere ma anche fisicità con una chicca, è l'unico difensore che di media subisce 3-4 falli a partita con annesse polemiche da bar, SERGIO RAMOS.

CREMONA 6+: Corre tantissimo, ok lo ammetto le tabelle con i battiti cardiaci di un defunto erano reali e tanto moto libera spazi ai compagni e crea comunque...qualcosa. Poi certo, l'inizio ad handicap coinvolge anche lui e nelle conclusioni è tutto meno che un cecchino, ma le sue qualità sono altre, FUEL.

ORSI 6+: Entra sul tre a zero in uno Joga frastornato. Senza troppa qualità riesce a tamponare l'out sinistro mettendoci quantità e finalmente la prima sfumatura di reazione della serata. Nell'intervallo mette virtualmente i compagni spalle al muro, a conti fatti funziona. Onesto spezzone anche nella ripresa, la remuntada inizia appena dopo, NEL MEZZO.

TARTARO 7: Dopo la bambola iniziale è la sua qualità che ci trascina fuori dall'oltretomba. Lo subiscono per tutta la partita e solo i pali fermano la sua furia cieca. Ne segna due ma io voglio sottolineare altro: siamo in difficoltà e lui predica calma, follow me....beh doti da leader. Una nota legale: per sminuire i gobbacci menziona ancora la parola triplete....non fosse che l'Arfo è interista ci sarebbero gli estremi per la denuncia, STARGATE.

DI SESSA 6+: Per un tempo soffre la corsa dei rivali che attaccano e difendono in blocco. Lui gioca per la squadra ma non trova spazi per sfoderare la sua arma migliore, un tiro che è una sentenza di morte. La ripresa però è rock, sempre meglio fino a trovare il gol, una magia delle sue, DIABATE'.

CASAROLI 6: Meriterebbe di più: per quanto lotta, per quel tiro al volo che era sana follia (cit.) solo provarci, perché vorrebbe fissare due barra tre appuntamenti anche intanto che sgomita in area. La dormita sul loro quarto gol è quasi imperdonabile, lo salva un impegno mai visto. Il gol manca dai tempi delle truppe naziste, ma io lo aspetto, MA QUANDO SEGNA.

AVVERSARI 6,5: Quando si sfidano le squadre migliori non devi distrarti un attimo. Noi lo abbiamo fatto e loro, giustamente spietati, ci hanno fatto male. Validi in tutti i reparti ma in netto calo nella ripresa; e meno male perché nei primi minuti non l'abbiamo mai vista...

IL MOMENTO EPICO: Un arbitro mai visto, bravo nei contenuti (non ha sbagliato quasi nulla) ma spaurito di fronte alla bolgia di questo ottavo di finale...e quindi in tilt. Memorabile quando un rilancio lungo tocca il soffitto della palestra e cambia traiettoria...tutti si fermano ma lui non fischia..."e non avevo visto" si giustifica. Per poco Ema non implode, lui odia miopia e giustificazioni da pochi decibel.