martedì 22 dicembre 2015

LA CENA DI NATALE - LE PAGELLE

Epic Joga

L'ORGANIZZAZIONE 9: Possiamo sbagliare una partita, anche due, difficilmente stecchiamo una cena. Il lavoro sporco è tutto del mister che con messaggi motivazionali di riciclo contatta tutta la truppa ed infine il ristorante. Niente è come esserci, ma il fuso orario di Zola è sballato e la sua "buca"è l'imprevisto dell' ultimo minuto. Un panettone caro come una costola di Canavacciuolo è invece la trovata finto-miliardario del presidente.

IL LOCALE 7,5: Tutte le volte che ci sono stato mettevano i tavoli pure in obliquo sui muri per farci stare tutti, sempre il pienone. Ma domenica, perfetto in ottica cena, il posto è mezzo vuoto e la facciamo da padroni. Ho apprezzato il conto camaleontico, in barba ai 19 euro in giro per il mondo: chi ha preso la carne ha speso il giusto, chi ha scelto la pizza ha speso talmente poco da ricevere un buono sconto e un pieno alla Tamoil.

IL MISTER 9,5: Paga l'intero aperitivo con una classe innata, se saltava lui toccava al capitano sia chiaro. Ma la cosa importante è che arriva al taglio del panettone. Un passo indietro, però. Prima di campionato, annuncia la formazione e scandisce "Nik, punta davanti". In quanti in quel momento hanno pensato che avrebbe affondato il coltello tra uvetta e canditi? Il Nik, no.

LE DONNE 10: In campionato spesso ci hanno snobbato come un compagno sovrappeso e brufoloso ma che bello averle tra noi. Nel parcheggio qualcuno ha notato un cordone di polizia, abbastanza insolito, paura degli attentati? No, di Carlo Dante. Le escort erano tutte ad un convegno, a Verona.

CASAROLI 10: Molesta le cameriere con un paio di "scusiii" giusto per sondare il terreno ma è nel rap in freesto che da il meglio di sè. Risate grasse che raddoppiano durante i racconti vacanzieri decantati alla Buffa. Il Simo, autore dell' inno ufficiale, gli ha già chiesto il featuring.

ARFANI 7,5: Ci mancava un sacco l'Arfo, non siamo ancora entrati e già ha postato le foto della cena su tutti i social del mondo. Re, per una notte, è proprio il caso di dirlo quando racconta la  Forte dei Marmi proibita, quella dei nove kilometri che il contapassi memorizza ma non chiarisce.

TARTARO 8: Se Fabio è il cantastorie lui è quello che infila i gettoni, pian piano saltano fuori aneddoti clamorosi che strappano applausi. Tra l'altro le accoppiate puzzetta-ascensore e pullman-guasto al motore sono clichè da cinepanettone (in tema) eppure fanno sempre ghignare la folla.

BOSELLI 7,5: Al momento del conto si assenta un attimo ma a sua insaputa è pedinato e microcippato, difficile scamparla stavolta. Lo troviamo in bagno che tenta di fuggire dalla grata dell'aria condizionata per non pagare il filetto al sangue. Un aneddoto nell'aneddoto: è l'unico che sia alla pizzata quest'estate sia alla cena dicembrina esibiva lo stesso outfit, maglietta attillata e tatuaggi al vento.

VENEZIANI 7+: Ho scampato Dante, ma mettere la mia morosa di fianco allo "sgranocchiapassere" Vene non è stata la mossa del secolo. Scherzi a parte sono contentissimo ci fosse anche lui, ormai un vero Joga dalla testa ai piedi. A fine serata ha passato i compiti di mate al figlio del Gigi.

SILEO N. 7,5: Il più elegante della serata, mi ha fatto morire quando ha ordinato la bottiglia di Prosecco ben sapendo che Dade avrebbe abboccato alla sua trappola, così vicino al panettone non poteva mica tirarsi indietro. Per la prima volta da quando conosco i suoi acciacchi non gli ho visto prendere la pizza coi wurstel, evolution.

ORSI 8: Il presidente per un attimo rischia di diventare lo zimbello della serata, la testa da mettere alla gogna. Abbassa la zip esibendo un maglione anni 80 (in America, dice Ioana, si dice maglioni brutti..) con palle di natale e musichetta incorporata. La metafora che lo Joga ha cento palle non inganna nessuno ma sul più bello, per salvarsi in corner, Ale chiede ad un'ignara cameriera se il suo orgoglio in acrilico facesse così cagare. La risposta " ma no è bello, a me piace" chiude molte bocche, il presidente ingrigisce e sfoltisce di pelo ma ancora abbaia.

STILO 7+: Qualcuno ha incrociato lo sguardo della Jo durante tutta la cena? No, vero? Il merito è tutto di quell'omaccione del Simo che si frappone tra la sua donna ed il resto del mondo, fidarsi è bene non fidarsi è da calabrese. Le sue risate durante il rap di Fabio infrangono il muro del suono.

MAROTTA 7: Anche il Gigi, solitamente di un portamento anglosassone, alla vista del maglioncino variopinto del presidente inizia a dire le peggio cose su quella mise inappropriata. Convinto di trovarsi in una filiale distaccata della Bell'Aria prova ad ordinare la solita focaccia, ma delusissimo deve ripiegare su un panozzo beef, comunque sia la pietanza più calorica del locale.

PICCOLO CHRISTIAN 8: Alle prime battute appare come il più composto dei bimbetti, carino e coccoloso. Dopo due orette con noi però, all' uscita, è  già un altro. Non si ferma neanche a sparargli, parla un linguaggio incomprensibile a noi babbani, un misto di bielorusso ed elfico che solo la mamma con pazienza (e Google translate) riesce a decifrare. Gigi, se puoi, tienilo lontano da noi anche se già mi ci sono affezionato.






venerdì 18 dicembre 2015

JOGA MALITO - BAR NIGHT & DAY 7 - 4


Joga Malito: il risveglio della forza. I diavoli superano l'ultimo ostacolo prima della pausa invernale e blindano un meritatissimo secondo posto del podio.
Siamo a metà del percorso, consapevoli che tutto potrebbe cambiare due curve più in là ma intanto passiamo un natale coi fiocchi, anche se non nevica. Il nostro ruolino di marcia conta otto vittorie, un pari ed una sconfitta ( che poi è di tutti): difficile non applaudire i ragazzi.
Dopo la sosta non era per niente facile riprendere il filo del discorso, peraltro interrotto dopo una prestazione così così e infarcita di assenti. Ci siamo riusciti, nonostante una gara tutt'altro che stellare, eccetto quei primi dieci minuti alla vecchia maniera che hanno tramortito il Night & Day.
Sul risultato di quattro a zero abbiamo smesso di fare le cose semplici, ci è sembrato tutto dovuto, tutto in discesa ma non è stato così.
Mi ripeto. Se smettiamo di giocare diventiamo una squadretta da oratorio, ed invece non lo siamo, noi per primi non la vogliamo essere. Va detto che sul quattro a zero è inevitabile tirare un pò il freno, forzare certe giocate per la gloria personale, ma gli avversari, almeno ieri, si sono rifatti sotto e noi per diversi minuti, abbiamo incassato il colpo.
Complice un rigore allo zenzero, apparso come un regalo natalizio anticipato, la prima frazione si chiude sul quattro a uno. Partita in pugno,ok, ma Joga con il fiato corto.
La ripresa ripropone inizialmente il quintetto più in forma e la musica torna fedele allo spartito.
Qualche brivido di deconcentrazione dietro ma poi Fabio, Simi e Luca mettono la quinta: arrivano altre tre reti, intervallate da un gol ospite.
La pancia è piena anche se manca molto, caliamo noi, crescono gli avversari. Il finale non è ansioso ma nemmeno la passerella illuminata che ci si aspetta, un paio di distrazione e il vantaggio si assottiglia, sotto i colpi delle urla del Gigi in porta.
Non c'è più tempo però, i Jm conquistano i tre punti e l'ennesimo scalpo, ora stacchiamo la spina (cena Joga a parte) e poi ripartiamo, allenandoci, verso il lungo countdown che scandisce 28 gennaio, Antares, at home.
Quasi dimenticavo... ho letto e condiviso le due righe di sfogo sulla pagina social degli Australian, proprio oggi. Non so e non penso nemmeno ci leggano ma appoggio il pensiero, anche se poi non è che cambia nulla.
Detto in modo più aulico forse ma è un pensiero passato anche di qui e un pò dappertutto. Buon Natale.

Le Pagelle:

MAROTTA 7: Anche il mite Gigi dopo ripetuti passaggi a vuoto dei compagni perde la consueta calma zen: tremano i muri quando mi si infervora pure il Gigione. Nel primo tempo è superbo nel deviare una conclusione da mezzo palmo sulla traversa e nell' indirizzare col pensiero indù il rigore sul palo. Trafitto ma incolpevole nella ripresa, ROAR.

SILEO C. 6,5: Del pacchetto arretrato il più in forma, agevolato anche da un assetto di squadra che permette di tenere sempre noi la palla tra i piedi. Nessun brivido anche nella ripresa, fosse un film verrebbe da sbadigliare, ma fortunatamente...ELISIR.

SILEO N. 6: Dietro solita spavalderia e sicurezza. Per l'arbitro pure troppa e lo condanna per un calcetto (ma al pallone) più bon ton di un film di Pieraccioni. Bene ma non benissimo da esterno: manca un pò di smalto e la squadra non supporta, LEGITTIMA DIFESA.

GARLI 5,5: Dopo pochi minuti dal suo ingresso in campo salta un avversario in corsa e sfiora il palo; sempre l'alba di un super Garli invece è già il tramonto. La stamina è poca e da esterno non spinge mai, meglio dietro anche se più rude e pasticcione del solito, TIME.

ORSI 5,5: Qualcosa di buono combina, tra un passaggio impreciso e un discreto tocco ma si ferma sul ciglio di una partita che non lo coinvolge mai appieno. La squadra è in apnea, un pallone che uno per tentare il tiro non arriva, lui sbuffa... niente arrosto rimane il brodino, A LETTO SENZA CENA.

CREMONA 7: Ecco l'ingrediente segreto e spesso sottovalutato per impiattare una buona prestazione. Corre, ci mette dinamismo, ruba palloni e segna. I gol tipici suoi, inizia l'azione e la va a concludere, IN & OUT.

TARTARO 7: C'è una cosa che mi fa impazzire di lui. Potrebbe essere quello che ti guarda traverso con la puzza sotto al naso se gli sbagli un appoggio, con la faccia di Carlo Cracco quando assaggia, se lo potrebbe permettere, no? Ed invece è il primo che ti incoraggia, che scrolla il testone e riparte da capo. E' uno dei tanti leader di questo team, magari non manifesto ma leader nel midollo, STELLA COMETA.

BOSELLI 5+: Incappa in una serata sfortunata dove le giocate non riescono e più sforzi e più non escono da quel cilindro. Sanguinoso il pallone perso che innesca un gol ospite nel secondo tempo ma nonostante tutto premio la generosità nell'inseguire gli avversari fin dove serve, verranno serata più brillanti, INDISCUTIBILE.

CASAROLI 7,5: Quando gioca così, con questa testa con questa voglia, il Condor non teme confronti, con nessuno. Belli e rabbiosi i gol (Zaza docet) che alla fine saranno tre, ma il suo copione recita anche tanti appoggi indietro, tanto lavoro sporco al servizio della squadra. La storia di conquistare la tipa della sua vita con una brioche farcita vale la palma di migliore in campo, SERENATA RAP.

MIGLIORINI 6 +: La squadra è abbastanza sulle gambe dopo quindici giorni di relax forzato. Eppure con la formazione iniziale maschera il tutto e la squadra vola. I cambi in blocco non aiutano ma li ripropone anche nella ripresa. Il risultato alla fine ci sorride, vuoi che ha azzeccato anche questa? Il panettone è vicinissimo.

TIFOSERIA 6: Non tanto pubblico ma i soliti fedelissimi. Il clima non è infuocato ma il coro " Joga Joga" di  Fabio nella ripresa non mi è certo sfuggito.

AVVERSARI 5,5: Squadra di centro classifica con alcune vittorie alle spalle e quindi comodamente fuori dalle zone calde. L'approccio alla partita è da cenone della vigilia, poi recuperano credito ma l'impressione finale è quella di una compagine altamente battibile.

MI PIACE: Noi maglia bianco rossa, loro pettorine color abete. Mancavano i festoni e due palline dorate...il problema era dove infilare il puntale.

NON MI PIACE: Saremmo in testa ai seniores (avessi detto...) ma......





sabato 5 dicembre 2015

JOGA MALITO - ASD XXX 4 - 3


I diavoli tornano al successo in una serata nefasta che, tre punti a parte, ha ben pochi motivi per strapparci sorrisi. Mi riferisco ovviamente al grave infortunio di Simo: spalla lussata, possibile operazione in vista e tempi di recupero indefiniti.
In campo, contava vincere e lo abbiamo fatto, ma sul piano del gioco non abbiamo disputato una grande partita, anzi abbiamo faticato come non mai per venirne a capo.
Le attenuanti ci sono. Tanti assenti, acciacchi vecchi e nuovi, un clima surreale dopo lo switch off Simo ma è onesto dire che la prestazione Joga è stata sottotono (anche per merito degli avversari) e ci è andata di lusso in termini di risultato, fosse stato un pari non ci sarebbe stato nulla da eccepire.
Ottenere il massimo risultato con il minimo sforzo è evidente che non è nelle nostre corde. Se non siamo sempre concentrati, se non siamo al completo, se non andiamo sempre a mille incontriamo difficoltà, rischiamo e rischieremo sempre.
Non devo spiegarlo io che se vogliamo mantenere lo status di nobiltà restando seduti al tavolo dei grandi, dobbiamo mantenere la compattezza delle prime sette-otto giornate.
Al netto delle dovute critiche, abbiamo vinto tra mille difficoltà, il carattere certo non ci manca. In una serata complicata abbiamo tirato fuori energie e attributi, la vecchia guardia non delude mai e trascina gli altri... i tre punti sono il premio a questa lotta nella fanghiglia.
Bravi anche i nostri giovani. Vedere un Vene colpito ma non affondato che stringe i denti e rientra in campo è motivo di grande orgoglio, lo spirito Joga esiste sul serio.
Il menu della partita propone un brodino insipido per tutto il primo tempo. Bravi gli ospiti a chiudersi dietro e ripartire, noi pigri e compassati nella manovra.
Andiamo in vantaggio ma gli avversari ci riprendono subito sfiorando più volte il raddoppio.
La ripresa è sicuramente più elettrica. Gli XXX trovano il vantaggio due volte ma la rimediamo con un grande Davide (bentornato fenomeno) che da lì a poco diventerà il salvatore della patria.
Sul tre pari l'episodio che spacca in due la gara... e spacca in due anche il Simo.
Rigore per gli ospiti, palla fuori; il nostro portiere si volta per abbracciare il pallone e rilanciare e si accascia a terra. Arriva l'ambulanza e la partita si interrompe per una ventina di minuti.
Si riprende che ormai sono le undici e chi ha giocato sa bene che ricominciare a freddo rompe tutti gli schemi, può succedere di tutto. Ci va bene che segniamo noi con la terza meraviglia della serata di Davide e la portiamo a casa battagliando fino alla fine su ogni pallone.
Ora il turno di riposo prima dell'ultima tappa già in odore di panettone. Ricarichiamoci e mettiamo nel mirino anche quella.
Un inciso. Dopo i mal di pancia dell' ultima settimana entro in clima pre-natalizio e mi sparo un po di pagelle zuccherose. Voglio la pace nel mondo.

Le pagelle:

STILO 7+: Fino al crack è la nostra ancora di salvezza, il nostro appiglio nella burrasca di una partita  inaspettatamente complicata. Prodigiosi alcuni interventi nel primo tempo, incolpevole sui gol e provvidenziale anche se esce a valanga sul rigore procurato. Speriamo di rivederlo al più presto in campo, SPALLA COTTA.

MAROTTA 6,5: Non è facile viverla da spettatore, subentrare a freddo con il risultato appeso a un filo e risultare comunque determinante. Non tradisce emozione, come la Ceres c'è e quando andiamo sopra irradia sicurezza, CYBER.

GARLI 6,5: In difesa non delude mai, è concentrato, cattivo, tignoso. Non che dovesse dimostrare nulla ma non è una partita in panca che cambia il suo status di leader silenzioso di questa squadra, FONDAMENTA.

SILEO N. 6: Il capitano nella lotta ci sguazza, ci va a nozze. Da esterno il passo è buono ma gli avversari sono chiusi a riccio e lui, come altri, non ha le chiavi per aprire il portone. Nel momento clou è costretto ad arrendersi dopo uno scontro con un avversario, VANGELO.

SILEO C. 6: Meno minuti del solito ma rendimento costante. Sempre abile in marcatura si spinge anche in avanti nel momento buio della partita nel quale andiamo sotto due volte. La corsa in ambulanza comprende anche lui e in un colpo solo ne perdiamo due, 2X1.

ORSI 6: Scocca qualche freccia, sia nel primo che nel secondo tempo ma si accende e si spegne come le lucine dell'albero senza entrare mai veramente nelle giocate decisive. In termini di lotta e rottura del gioco non ha bisogno di presentazioni ma, in generale, può fare di meglio, TIEPIDO.

VENEZIANI 6+: Nei primi minuti è il solito fattore wow, tra gli sbadigli di una gara che non decolla irrompe e fa uno a zero. Poi come un motorino ingolfato inizia a perdere giri fino ad uscire per un dolore all'inguine. Rientra a puntate come una serie tv ma si vede che soffre più di un uomo costretto a guardare Twilight, META' PREZZO.

CASAROLI 6: Tanti buoni spunti. La partita è complicata perchè mancano i rifornimenti e da terminale avanzato deve rientrare a sgomitarsi qualche pallone da solo. Un colpo di tacco e un paio di conclusioni sventate il suo biglietto da visita, ma come un cartomante io ci vedo anche altro, ad esempio quei minuti finali da esterno basso, con la lama tra i denti, DRUGO.

MIGLIORINI 7,5: Decimati già ai nastri di partenza, perdiamo uomini su uomini in battaglia e decide gettarsi nella mischia. Non giocando da mesi la sua condizione è approssimativa ma trabocca di classe e nel momento topico decide con una tripletta. Da infarto l'aggancio di tacco che poi spreca spedendo a lato, BOMB.

TIFOSERIA 7: Ringrazio Loris e Patrick ma anche Luca e Savo e tutti i presenti. Vogliamoci bene.

AVVERSARI 6,5: Delle squadre di centro classifica quelli che mi hanno impressionato di più per organizzazione e gioco. Noi ci abbiamo messo del nostro ma il pari (almeno) l'avrebbero meritato. Pagano un pò di imprecisione davanti ed un rigorista improvvisato. Ringrazio il loro leader carismatico per gli apprezzamenti sul blog.

MI PIACE: Chi vive di Joga. A volte, per difendere una bandiera, bisogna chiedere dopo scusa non prima per favore, ma è tutto calcolato.

NON MI PIACE: La maledizione della prima luna che incombe sui nostri portieri.



















venerdì 27 novembre 2015

JOGA MALITO - BAR AGNELLO 5 - 9




Nella sfida al vertice contro l'Agnello arriva la prima sconfitta stagionale per i diavoli. Scivoliamo al secondo posto, ma è difficile chiedere di più e non ringraziare questi ragazzi per la grande partita di ieri sera.
Abbiamo tenuto testa alla corazzata del campionato, una squadra senza difetti che solo uno che fa il Cai merita di non temere. Ma non solo, rinforzata all'inverosimile per la sfida "scudetto" con gente che mai nel corso di questa stagione aveva calcato i campetti Uisp, insomma non l'Agnello di per sè già supersonico che hanno affrontato tutti gli altri ma una versione 2.0 elaborata e truccata come un motorino a Pimp my Ride.
Eppure abbiamo tenuto botta, eppure siamo usciti a testa alta, riducendo al minimo il gap di valori e anzi giocandocela alla strapari per tutta la ripresa alla ricerca di una storica remuntada.
Non credete alla frottole e a chi ve le racconta. Quelle quattro mura (quasi un fast food ultimamente) di partite così belle ne hanno viste poche. Due squadra capaci di impegnarsi a vicenda e di rispondersi colpo su colpo, con i favori del pronostico alla fine rispettati ma non offesi dal nostro coraggio sul campo di battaglia.
Siamo cresciuti parecchio in questi pochi mesi e questo era il primo vero banco di prova. Superarlo era arduo e sicuramente troppo presto, ma non abbiamo fretta, l'importante è rendersi conto della distanza, poi spiccheremo il salto.
Detto di questo Joga, per me super, due parole sugli avversari. Ammetto candidamente di essermi sbagliato. Uno pensa che nel grigiore dei seniores questi si annoino a morte, che vincere facile li appaghi meno di un poster della Camusso in doccia, niente di così falso.
E' bastato un piccolo Joga per attivare i sensori di paura e sono arrivati col pulmino. Ci sta, ci mancherebbe, ma la cosa tanto mi sorprende quanto mi fa sorridere, senza polemica of course.
Tornando sulla partita catalogo positivamente il nostro primo tempo anche se abbiamo avuto la colpa di giocarcela a viso aperto senza quel surplus di grinta che invece serviva per contenere l'onda d'urto degli ospiti. Loro, nella formazione tipo, quasi mai ritoccata, hanno calcato pesante e anche se l'abbiamo tenuta sul 4-2 per un pò, sul finire del tempo hanno preso il largo colpendoci di rimessa con azioni corali di un'altra categoria.
Un gol di Simi e uno di Ale inaugurano il nostro piccolo capolavoro: siamo sotto di tre e se vuoi ancora in partita nonostante un dispiego smisurato di energie.
Il secondo tempo infatti rimane combattutissimo fino ai minuti conclusivi. Da una parte l'Agnello incapace di segnare e visibilmente nervoso, dall'altra uno Joga intento a cercare la scintilla giusta per riaccendere il fuoco; non arriverà, ok, ma ho ancora nelle orecchie gli incitamenti delle tribune che ci accompagnavano ad ogni ripartenza.
Ora lo so, gufetti, che morite dalla voglia di dire che gli avversari corricchiavano, che controllavano la gara...dite pure che uno guardava l'ipad e che l'altro puliva vetri al semaforo ma la realtà è che siamo andati a mille anche se il sorpasso non era certo in traiettoria.
Nel finale la resa: due gol dei rivali ed uno nostro, a ritoccare il tabellino, forse fin troppo severo per quanto visto.
Archiviamo subito e ritorniamo a vincere già da giovedì prossimo, è il modo migliore per curarsi le ferite del giorno dopo.

Le Pagelle:

STILO 7,5: Se restiamo vivi fino agli ultimi scampoli di gara è grazie a un Super Simo, fondamentale con alcuni interventi istintivamente folli. Dove non arriva il suo ingombro il palo ci salva. Sull' ultima rete, ininfluente, va in ritardo ma era coperto, SANTO SUBITO.

SILEO C. 6: Serata complicatissima, gli avversari davanti sono quasi immarcabili, puoi limitarne uno, non due o tre alla volta. Mette tante pezze abbinando foga agonistica e lingua lunga ma in un paio di reti incassate lascia troppo spazio al fuoco nemico, SOTTO TIRO.

SILEO N. 6,5: Nel nostro momento migliore è strepitoso nel giocare d'anticipo; gli avanti avversari abituati al solito gioco "sgomita e tira" soffrono parecchio la sua animosità. Si spinge anche in avanti: un assist non sfruttato e un tap-in mancato di un nonnulla, FIGHTER.

CREMONA 7: Si calcola abbia percorso in cinquanta minuti riscaldamento incluso due volte la circonferenza del globo terrestre, mica spiccioli. Dove c'è un autogol poi, trovi anche lui, immancabile come una duck face nei selfie. Scherzi a parte la solita certezza, non sfigura di fronte ai colossi avversari, RUN.

ORSI 7: Dieci minuti di furore agonistico, l'out sinistro si ingolfa e da lì non si transita più, Police Department. Suggella il tutto con il gol dell' illusorio meno tre, utopistico, ma mancava ancora quasi mezza partita, ALWAYS.

TARTARO 7+: Innervositi gli avversari devono metterlo faccia a terra in modo sistematico perchè lui ti punta, ti salta, ti mette a nudo. Ne segna due, ma quello che conta è come gioca da leader: è l'ultimo ad alzare bandiera bianca, MOET.

VENEZIANI 6,5: Il dieci sulle spalle, le ragazzine che incitano il suo nome tanto che il palazzetto vibra e lui che gioca di spada e di fioretto senza tuttavia trovare la stoccata vincente. Era difficile polverizzare i difensori nemici come nelle sfide precedenti, si muove bene certo, ma gli avversari lo blindano, IN TRAPPOLA.

BOSELLI 6,5: Minutaggio ridotto ma aveva avuto guai ad una caviglia in settimana, sfidando i colleghi ad una partita di "acchiappa la morosa del tuo miglior amico". Li fa comunque bene, rincorrendo gli avversari fino alla sua area se necessario. Protagonista di un battibecco in panchina subisce un'ammonizione tragicomica quanto immeritata, GIOSADA.

MIGLIORINI 7+: Ha portato questa squadra dalle ceneri di una ricostruzione a giocarsela quasi alla pari contro i galattici del Bar Agnello, messaggi strappalacrime e musica rock inclusi nel prezzo.
Ieri si affida ad un blocco di pochi uomini e cambi mirati, non senza patirne lui stesso, credetemi.

TIFOSERIA 8: Non so se è stato il record di sempre in fatto di presenze per una partita Joga ma c'era il pienone. Grazie a tutti.

AVVERSARI 7: Non capisco lo spavento, giuro che bastava la formazione solita... invece è dream team. Male per noi, ma ci sta in fondo eravamo la squadra da battere (da non leggere seriamente). Bravi in tutto ma alcuni spocchiosi fino alla noia, non è che se ti chiami Agnello gli altri ti devono far passare stendendoti il tappeto rosso.

MI PIACE: Le pernacchie.
                   Quando restiamo uniti, nel bene e nel male.

NON MI PIACE: Raccogliere i soldi del campo. Chi mi paga a 60 giorni, chi in dollari poi tanto vai a farteli cambiare, chi mi fa il bonifico, chi non ha spicci e paga coi cinquanta euro, chi mi da ancora le lire sperando che non me ne accorga, chi come me non sa contare più di due monete alla volta.

venerdì 20 novembre 2015

REAL PODENZANO - JOGA MALITO 4 - 10


Joga corsaro al Bernabeu. I ragazzi di Mister Migliorini agguantano il sesto successo consecutivo e restano in solitudine al comando della classifica.
Di giovedì in giovedì abbiamo tenuto un ruolino di marcia importante, non ci siamo mai voltati, dritti per la nostra strada con un solo obbiettivo in mente. L'appetito iniziale si è ben presto tramutato in fame e ora che la tavola è imbandita, ci proveremo fino in fondo.
Detto questo, keep calm, sappiamo chi è favorito e chi no. Qui si tratta di sovvertire il pronostico, di scoperchiare l'inimmaginabile, ma ci avrei messo non una ma due firme insanguinate per arrivare al big match avanti di un punto.
E per arrivarci abbiamo moltiplicato per mille lo sforzo di ogni singolo non sottovalutando nessuna delle battaglie in agenda. Ieri l'esempio più calzante: non uno Joga sfavillante, ma uno Joga pratico, quello si, quasi ansioso di sbrigarsela in fretta per pensare fin da subito a quello che ci aspetta tra sette giorni.
La corsa degli avversari ma soprattutto qualche assenza nel nostro reparto avanzato ci hanno impantanato in acque basse nei primi venticinque minuti; abbiamo creato il minimo sindacale (lungo fino alla noia l'1-0 iniziale) e siamo stati puniti alle prime avvisaglie dalle nostre parti andando addirittura sotto nel punteggio.
La reazione dei diavoli non è veemente ma non si fa attendere; Zola e compagni continuano a snocciolare palle gol ma è il coast to coast del difendente Silko a confezionare il pari.
E' un gol che rompe gli equilibri e a fine tempo conduciamo 4 a 2. Non è abbastanza però: un'autorete fantasma che solo gli occhialetti 3D dell'arbitro certificano come "buona" ed il Real accorcia di nuovo. E' l'ultimo sussulto però, Ale finalmente esce dal tunnel come Caparezza e mette la tripla, Zola, Garli ed il capitano guarniscono il tutto, Bake Off Italia.
Il finale è accademico, giochicchiamo senza patemi con la testa già in viaggio destinazione giovedì prossimo, è umano. Il tempo di un rigore contro che non fa troppo male (seh ditelo al Gigi...) e la partita scivola sui titoli di coda, siamo al sesto Oscar, qualcuno vuole fermarsi qui?
Comunque vada, e potrebbe anche non andare, non sarà certo un capolinea, ma un punto di arrivo.
E non è scaramanzia spicciola (giuro, ho le mani sulla tastiera), è piuttosto consapevolezza che ci si gioca molto al motto di "non succede ma se succede.." ma comunque un rendez-vuos onirico  con Diletta Leotta resterà sempre il vero obbiettivo stagionale.

Le Pagelle:

MAROTTA 6,5: Esordio in campionato col delay ma non so perchè il Gigi è come se ci fosse da sempre, come la pianta di ficus in ufficio, come se non ci fosse mai stato un a.g. (avanti Gigi) e un d.g. (dopo Gigi). Ieri positivo nelle uscite basse e nei tiri ravvicinati: per batterlo servono un rigore e due autogol, MAGNETICO.

ARFANI 6,5: Se il punteggio rimane a lungo ancorato sull'uno a zero è merito anche dell'Arfa nazionale. Mirino rosso in testa sul centravanti madrileno, un bisonte buono, e zero pericoli nella nostra area. Nella ripresa sfiora prima il gol poi si annebbia e procura il rigore ininfluente dei rivali, MURILLO.

 SILEO C. 6,5: E' il difensore meno puro in rosa, nel senso stretto del termine, ma per questo il più adatto al calcio a cinque. Ama sganciarsi, basta vedere il treno sul quale sale in corsa in occasione del secondo gol: un sunto di tutte le sue doti "futsalistiche", MAESTRO.

SILEO N. 6,5: Il capitano non delude mai. Dopo un primo tempo in naftalina entra nel ring con la rabbia che pulsa sotto pelle; elegante e puntuale in marcatura, scarica in rete un missile per il gol della tranquillità, ANIMAL.

GARLI 7: Partita di una continuità impressionante la sua, forse, da quando lo acquistai in saldo al mercatino delle pulci di Olgiate Olona, il picco più alto in termini di rendimento. Due gol facili ma non casuali: segue l'azione e sotto porta stavolta non sbaglia, IL VOLO.

ORSI 7: Sembrava un vorrei ma non posso, spinge tanto anche nel primo tempo perchè gli spazi stavolta ci sono, ma la mira è sballata. Nella ripresa però si incendia, tre gol (potenza, precisione e culo) abbelliscono un piatto da ristorante, BASTIANICH.

CREMONA 6+: L'atleta in attività con più autogol sul groppone esibisce la solita prestazione generosa ma lucida, non segna ma l'assist per il primo gol di Garli ad esempio, vale quanto una marcatura. Esibisce anche un paio di ginger baffetti discutibili, ma dopo la pallonata nelle zone d'ombra di giovedì scorso serviva una mascolina risposta, NON LE MANDO A DIRE.

ZOLA 7: Non ripete le magie delle ultime quattrocentosei giornate ma è sempre quello più ispirato, i piedi buoni a cui appoggiarsi, specialmente nel combattuto primo tempo. Alla fine ne segna tre, ma ricama anche nel finale servendo un paio di assist sette piani di morbidezza, TENDERLY.

CASAROLI 6,5: Neanche il tempo di leggere le formazioni ed un rimpallo (assist di Arfo al vaglio degli inquirenti) lo catapulta davanti al portiere, mira da cecchino serbo e siamo avanti. Non si risparmia mai il Condor anche se il tanto lavoro spalle alla porta spesso gli toglie energie per concludere a rete e un paio di palloni ghiotti li ciabatta miseramente. Re incontrastato in ogni pizzeria del globo, A.A.A. cameriere cercasi, SCACCIA..PENSIERI.

MIGLIORINI 6,5: Gestione tranquilla, ormai sa quanto chiedere e fin dove spingere sul piano motivazionale. Questo era l'antipastino, ora arriva il piatto forte.

TIFOSERIA 6,5: Un gradito ritorno, quello della Sara, che immortala più azioni lei in mezzo tempo che il Gigi in otto partite. Anche degli amici di Zola in tribuna, e poi Loris...tanti.

AVVERSARI 6-: Una squadra sportiva come non ne vedi tante in giro: lottano, per un tempo e oltre pienamente in partita poi cedono il passo ma senza isterismi e bollori adolescenziali. Dietro da brividi però.

MI PIACE: Il minuto di silenzio. Non sempre è così forte e sentito.
                    Fabio in extra-beat (sulle punchlines deve ancora perfezionarsi...)

NON MI PIACE: Dunque, un arbitro neanche malvagio, ma che pignolissimo prova il rimbalzo del pallone sull' indoor come in Perugia-Juve nel fango. No, non si può sorvolare...




venerdì 13 novembre 2015

JOGA MALITO - GRUPPO PINCO PALLINO JOE 4 - 2


Gimme five. Ancora un grande Joga ieri, vittorioso sui Pinco Pallino terzi in classifica, e saldamente al comando del campionato dopo un filotto di cinque successi consecutivi.
Una partita dai mille contorni: sicuramente non la nostra miglior performance, ma un'altra prova di maturità e carattere al cospetto di una squadra di vecchie volpi dell' indoor capaci di giocarsela alla pari solo due settimane fa contro l'Agnello.
Non ci vogliamo fermare e, se dovremo farlo, sarà perchè qualcuno è stato più bravo di noi; questo deve essere il punto di partenza e deve essere chiaro a tutti. Meglio dirlo ora che il vento è favorevole, l'urlo di battaglia arriverà prima alle orecchie dei nemici.
E non parlo per una volta delle altre squadre, parlo di chi, vede tutto facile, come se fosse semplice essere in testa dall'inizio del campionato ad oggi, come se fosse l'ovvio vincerne cinque di fila, casa e trasferta, un' ostacolo dopo l'altro, olio Cuore.
Chi vede sempre il bicchiere mezzo vuoto, chi non vuole soffrire neanche cinque minuti contro la terza forza del torneo, chi non sa riconoscere i meriti altrui, c'è di tutto; ma chi vede tutto scontato...beh è al Fidenza Outlet Village non a vedere i Jm.
Qui si soffre, la si porta a casa lottando con le unghie e con i denti, giocando prima bene poi male poi ancora bene. Che se fosse così facile stare quassù ci starebbe qualcun'altro adesso e invece ci siamo noi. C'è stato prima? Non mi risulta, nemmeno nello sgangherato e bistrattato Uisp.
Alla fine la cosa più bella è che il sogno continua, zzz zzz, do not disturb.
Venendo alla partita io archivierei il primo tempo sotto la voce "stratosferico". Arcigni dietro, rapidi e sempre imprevedibili sulle fasce, pungenti davanti con il trio Casaroli-Zola-Veneziani in grande spolvero.
Il punteggio di tre a zero a metà tempo ci va pure stretto, abbiamo come al solito creato tanto e concretizzato poco ma comunque siamo padroni del nostro destino.
La riprese comincia benino, sfioriamo il quattro a zero due volte e poi, quasi a sorpresa, ci riscopriamo rinunciatari. Gli avversari fiutano il momento e pressano alto, perdiamo campo. Segnarci è sempre difficile di questi tempi ma prima una punizione dal limite poi un corner allegro e i viola accorciano, tre a due.
Lo sbandamento dura pochi minuti, alcuni cambi danno nuova linfa ma non è più lo Joga della prima frazione, ci si muove poco e la paura della beffa è dietro l'angolo come i "pr" in riviera.
A dirla tutta poi non è che corriamo chissà quali pericoli, anzi, ma dove occorre Simo mette sempre la pezza giusta. Nel finale gli ospiti ne hanno meno di noi, batti e ribatti arriva la quarta rete, quella della tranquillità che manda di traverso anche lo spuntino, ops.
Potremmo segnare ancora, ma diversi errori di mira rinviano la quinta rete a data da destinarsi: giusto così, un punteggio più largo non avrebbe reso giustizia alla battaglia in campo.
La prossima è sfida al Real, di Podenzano. La testa deve essere lì e solo lì, al dopo ci penseremo.

Le Pagelle:

STILO 6,5: Serata movimentata, pochi tiri ma tutti ben indirizzati. In situazioni così di equilibrio il portiere è spesso l'ago involontario della bilancia e lui in un paio di respinte ravvicinate è strepitoso. Sulla punizione, molto centrale, forse un uomo in più in barriera poteva aiutarlo, ma era una bordata, COSTANTE.

SILEO C. 7: Mestierante giramondo della difesa, ne ha viste troppe, ne sa troppe. Gli attaccanti rivali sono tutti bravi e tecnicamente agili, lui li affronta uno alla volta vincendo ogni duello. Quando si lancia in avanti e per poco non colpisce su lancio millimetrico del portiere mi ha ricordato la scena del motorino nel Ciclone di Pieraccioni, CULT.

SILEO N. 6,5: E' attore protagonista nel momento migliore della partita, riesce a difendere alto prendendosi il lusso ad esempio di impostare l'azione tambureggiante che porta al secondo gol, il più figo della serata, CHIC.

ORSI 5,5: Parte avanti, stupore, come trovare un inedito di Mozart in una soffitta di Vienna. Manca il feeling ma il best off della sua gara è racchiuso lì, in una sponda elegante nell' occasione di Garli e in due tiri generosi purtroppo neutralizzati. Il secondo tempo è affannoso, non si risparmia ma combina poco, irruento infine sulla punizione del gol, MANDZU.

ARFANI 6+: Come un matador ha la palla buona per infilzare a morte il match, la finta che lo porta al tiro è tanta roba, ma il portiere respinge. Da lì in poi i primi sbandamenti, un paio di palloni persi per troppa foga tra mille interventi chirurgici e azzeccati. Sui gol presi zero colpe, SOLIDO.

GARLI 6: Dopo la prova multicolor di Ponte esce dall' oblò un capo più ingrigito ma ugualmente utile alla causa. I minuti a disposizione non sono tanti, nel mezzo l'occasione per firmare il tabellino per la seconda volta di fila, sbaglia da due passi, ANNI 60.

CREMONA 6,5: Altra partita energy drink, sei in difficoltà atletica? Calo di zuccheri? Arriva lui, corre anche per te, e recuperi i sali minerali dilapidati. Meglio il primo tempo (assist per il Vene) che il secondo dove la corsa è continua ma confusa. Nei minuti conclusivi, una pallonata nelle parti basse mette la Bea sul mercato, VAI DANTE.

VENEZIANI 7,5: E' il più piccolo di tutti ma già trascina gli Joga; il primo tempo è pazzesco, dall'assist per la prima rete all' incursione che porta al raddoppio c'è tutto il suo mondo, Veneland, fatto di giocate impossibili che a lui risultano semplici semplici. Più macchinoso nella ripresa, trova pochi sbocchi fino al gol che mette in ghiaccio il risultato, COCCOLE.

ZOLA 7: Ha il merito di sbloccare la sfida, sembra un tortellino Giovanni Rana ma è una molla quando c'è da lasciare il segno anticipando i difensori avversari. Non so se siamo Zola-dipendenti o no ma il suo ingresso nella ripresa anche se meno graffiante del primo tempo mette comunque pepe sul finale: salta anche il portiere e calcia a lato, INSIGNE.

CASAROLI 6,5: Nel primo tempo il volo del Condor riprende quota, il primo mezzo pallone sporco che passa di lì lo scaraventa in gol e siamo tre a zero. Gli esterni lo cercano sempre, lui difende e scarica, tutto giusto. Nella ripresa perde un pò di smalto ma è tutta la squadra che non gira, PISTOLERO.

MIGLIORINI 6,5: La formazione iniziale gli strizza l'occhio, è un arsenale rifornitissimo, togli uno metti l'altro e la resa è identica. Quando la squadra si affloscia corre ai ripari, difficile giudicare se poteva fare qualcosa prima o se i primi quintetti non hanno funzionato a dovere, ma alla fine si vince, non dico in scioltezza ma con pieno merito.

TIFOSERIA 6,5: Un buon clima, da partita di cartello. Il Condor è il più acclamato anche se le vendite della sua maglietta no number (o 19?) ancora non decollano.

AVVERSARI 6+: Tolti gli Antares, dove il clima ostile, l'arbitro e l'ansia da debutto ci hanno un pò frenato, direi gli avversari più completi. Ricordo a tutti, espertoni e non, che gli avversari di ieri anche se con altro nome in passato hanno vinto campionati...non a parole, sul serio. In difesa non incantano ma reggono, davanti poco pericolosi.

MI PIACE: "No raga stavolta non mangio, prendo solo un caffè.." Zola.
Chi non gioca, infortunato o appena recuperato, ma è più in fissa di chi suda in campo, chi è al lavoro e  vuole sapere tutto in tempo reale, la forza del gruppo.

NON MI PIACE: Da tredici a quindici a diciannove euro. Volutamente enigmatico ma ci siamo capiti.








venerdì 6 novembre 2015

PIZZERIA LA VILLA - JOGA MALITO 6 - 10


The Show must go on. I Jm calano il poker espugnando il difficilissimo campo di Ponte e restano in vetta al campionato, con pieno merito.
Non è stata certo una scampagnata. Partita tesa, ribollente, con un'accoglienza al filo spinato, proprio quello che ci aspettavamo. Colpi di scena arbitrali e non ad insaporire il tutto ma, alla fine, gara assolutamente tinta di biancorosso, non avessimo vinto sarebbe stato il furto del secolo, come uscire dal Louvre con la Gioconda sotto braccio.
E' stata la prova più bella, l'atto di forza più puro in questo primo scorcio di campionato. Ma la cosa che più rende fieri e comunque ottimisti per il futuro è che abbiamo ancora tanti margini di miglioramento. Possiamo fare ancora meglio di così: possiamo essere più cinici ed uccidere prima le partite, dobbiamo restare sempre connessi senza staccare pericolosamente la spina, possiamo e dobbiamo restare più calmi, ma con questo cuore e questa unione si va lontano.
Per fermarci non sono bastati due rigori microscopici subito concessi. Nemmeno un arbitro più grottesco di Oronzo Canà (traduco: nel pallone) che ha tentato addirittura di toglierci un gol dal taccuino; abbiamo dominato in lungo in largo e di traverso e abbiamo portato a casa l'intera posta.
Per l'ennesima volta l'abbiamo riacciuffata per i capelli, in rimonta, nonostante un primo tempo nel quale abbiamo creato almeno una ventina di palle gol. Tanto gioco, tante conclusioni da una parte, palla lunga e pedalare dall' altra... eppure siamo sotto.
Davvero superlativo il portiere di casa, ci ha negato tutto il possibile. L'inizio della ripresa sembra confortante ma il loro quarto gol, inaspettato, è un bel contraccolpo.
Lo Joga di questi tempi però è un drago a troppe teste, non puoi tagliarle tutte. La panchina lunga e le mosse del mister ci riportano a galla.
Altro giro altro regalo, rigorino quasi effervescente e "Villans" ancora avanti. Zola e Simi però sono stratosferici, confabulano un sortilegio tremendo ed in pochi minuti ribaltiamo la partita.
Manca ancora tanto tempo, vero, ma l'inerzia della gara non è che dice Joga, lo grida proprio.
Sopra di tre, il fattaccio. Ci assopiamo e gli avversari accorciano, tutto normale? Ehm no. L'arbitro si perde nel suo mondo fiabesco e dimentica di aggiornare la pagina: manca un gol, per lui il vantaggio è solo di una lunghezza e nulla pare possa scalfirlo.
La partita, già rovente, esplode definitivamente. Noi in cerchio a bloccare la partita come i No Tav, gli sportivoni degli avversari a far finta di niente, se l'arbitro ha scritto così... ma per piacere!
Il bello è che qualcuno di loro aveva anche il coraggio di lamentarsi che non si riprendeva in fretta a giocare, oltre al gol levato volevano pure due coccole forse? La nostra perseveranza, dopo dieci minuti di caos generale, riporta finalmente il tabellino in salvo e si può riprendere. Segniamo ancora, gli avversari cedono il passo ed il triplice fischio è sempre più vicino, pokeerrr.
Non ci dobbiamo fermare qui, vincere questa non sarà servito a nulla se non replichiamo giovedì prossimo. Nel mirino, un altro avversario dei piani alti, ci faremo trovare pronti.

Le Pagelle:

STILO 6,5: Quanta personalità, quanta esuberanza. Sembra perfino troppa quando si scontra con un avversario che stramazza a terra come fulminato: rigore è quando arbitro fischia, ma l'uscita era nei limiti. Sicuro tra i pali, dall' inizio alla fine, WALL.

SILEO C. 6 +: Buona prova, l'unica sbavatura, ininfluente peraltro, è nel finale quando tarda un disimpegno e confeziona il rimpallo dell'ultima rete nemica. Il suo extra però se lo guadagna nella mediazione con il sistema arbitrale: riavvolge il nastro rispolverando vecchi aneddoti e ricordi d'infanzia e alla fine salta fuori anche il ricordo cristallizzato del gol, MEMORY.

SILEO N. 6,5: Sempre sul pezzo in chiusura, non gioca tanti minuti ma li gioca tutti alla morte, come non ci fosse un domani. La squadra è schierata in modalità coraggio, anche lui si spinge in avanti e concretizza l'azione corale più bella della partita, quella del due a due, INGRANAGGIO.

ORSI 6: Partenza incoraggiante ma una pallonata a bruciapelo gli mozza il fiato più della Nargi, potrebbe farcela ma decide di chiedere il cambio che nello Joga multi assortito di oggi equivale a rientrare dopo Natale. Scherzi a parte nel secondo tempo fa voto alla prudenza ma non sbaglia quasi nulla, esce solo per dare spazio a compagni più offensivi, KHEDIRA.

ARFANI 6: Cliente difficile, di quelli larghi come un camper in sosta, Arfa scannerizza e decide per l'anticipo sistematico: scelta azzeccata. Sulla quarta rete l'attaccante lo frega con una giocata fortunosa, la palla passa beffando Simo in uscita, CONVINCE.

GARLI 7,5: Il Garli 5.0 sta alzando l'asticella, da gregario porta borracce a primo scalatore il passo è breve; ok non corriamo troppo, ma ieri si prende l'onere e l'onore di pareggiare la gara con un inserimento perfetto e tocco sotto per battere l'estremo difensore in uscita. Poi tanti contrasti vinti e infine quell'arpionata sulla riga di fondo che pareva un fenicottero, GOURMET.

CREMONA 7+: Altra partita prepotente, non è tanto la quantità nella corsa a risaltare ma la qualità: mai un taglio a vuoto, mai una sovrapposizione fine a se stessa, sembrava di giocare in superiorità numerica, UBIQUITA'.

BOSELLI 6: L'ho scritto altre mille volte, vale più una partita di sacrificio così, anche se all'asciutto, che una tripletta contro il Bar Bagianni di turno ultimo in classifica . Tante sponde, punizioni conquistate, è mancato il guizzo non il lavoro oscuro al servizio della squadra. Il filetto però si paga, GENOVA.

TARTARO 9: Se mi metto nei panni degli avversari immagino questa scena: driin, suona il campanello, apro e mi trovo davanti una figura ricurva, cappuccio e falce in mano. Le prime cartucce le spara a salve intenerito dai colori interisti del portiere ma poi mette a fuoco e sono dolori. Il taco de Dios che affonda i rivali era una pazzia anche solo pensarlo, TOTTI.

CASAROLI 6: Solo chi non capisce di calcio non noterebbe i progressi del Condor partita dopo partita, e io, fortuna sua, ne mastico. Anche in una partita per lui avara di occasioni riesce a fare da boa, liberando sempre l'esterno per il tiro. Abbiamo cominciato nell'anarchia tattica e già siamo alle scuole medie, PILASTRO.

ZOLA 8,5: E' in grande spolvero, gli riesce tutto e di più mettendo a nudo le crepe di una difesa, quella di casa, tutt'altro che imperforabile. La sfortuna nel primo tempo svanisce in fretta come un kebab al taglio, nella ripresa sarà tripletta, l'ultimo addirittura in surplace dribblando il portiere in uscita, EDEN.

MIGLIORINI 7,5: Ha portato la squadra lassù contro ogni pronostico, nessuno prima di lui. Il difficile, la sfida, sarà restarci ma...appunto, niente è come esserci. Ieri, lezione di tattica: squadra sempre equilibrata, cambi difficili (tutti meritano di giocare al momento) ma sempre azzeccati.

TIFOSERIA 7: Per una volta avrei recensito volentieri la fanzine ospite, ma non saranno certo due mammine coi leggins ad impietosirmi. Noi zero seguito ma abbiamo fatto chiasso lo stesso, ci seguivano in modalità silenziosa il Vene via wifi e la Bea in pizzeria.

AVVERSARI 6: Sempre ostici, anche se schiacciati nella morsa nonostante un punteggio rimasto in bilico a lungo. Non mi soffermo sulla simpatia ne sulla sportività, evito, perchè Marc Marquez a confronto sarebbe Don Bosco.

MI PIACE: La calma Zen del Gigi. Certi comportamenti valgono più di una respinta all' incrocio dei pali.
Il siparietto: " A cena mi trattengo, promesso..." Ale Zola. Gli arriva un panino più alto di Luca Cremona (di 3 cm).

NON MI PIACE: Chi non si arrabbia mai (la prossima volta che mi tolgono un gol ritiro tutte le squadre Uisp in Italia). Chi vorrebbe i nostri giocatori (vi vedo...)



venerdì 30 ottobre 2015

JOGA MALITO - AUSTRALIAN 5 - 1


Non so quanto durerà ma io mi auguro il più a lungo possibile.
I diavoli conquistano il terzo successo consecutivo aggirando l'ostacolo Australian e restano lassù, soli al comando, almeno un'altra settimana.
Consapevole al quadrato che quattro partite non fanno primavera anche se, egoisticamente, nemmeno l'aspetterei la primavera, la farei giusto finire così... ma ieri è stato un super Joga, non tanto per la prestazione in sé quanto per la maturità nel badare al sodo portando a casa i tre punti senza troppi affanni. Forse per la primissima volta, nonostante il passo falso dell' iniziale vantaggio ospite, ho visto uno Joga che sa ragionare da grande, che si sente forte e lo dimostra in campo.
Volevamo i punti, volevamo spuntarla noi, volevamo far capire al mondo intero che il primo tempo contro il Morfasso è stato un colpetto di tosse e non una bronchite. Direi che ci siamo riusciti, pur senza incantare, togliendo un pò di poesia ma mettendoci tanta ferocia.
Passi che l'opinione pubblica ci aspetta al varco: non vedono l'ora che si spezzi l'incantesimo ma intanto, scodinzolando, ti ricordano che potevi vincerla meglio. Niente di più abbagliante: gli avversari ci sono e più ti vedono in alto e più cercano di farti cadere.
I Canguri ieri sera hanno fatto il loro, ma noi, tolti dieci minuti scarsi sotto ritmo, abbiamo fatto meglio. Mi è piaciuta la manovra ragionata che ci ha visti pareggiare, andare sopra e poi fissare sul 3 a 1 il primo tempo con il rimpianto di un paio di occasioni non sfruttate che potevano rimpolpare il tabellino.
Azioni corali, cinque marcatori diversi, nessun mugugno nella girandola delle sostituzioni, beh tutti segnali che stiamo remando in toto dalla stessa parte, finora a vele spiegate.
Si può sempre fare meglio, chiaro, ma la gestione della partita è stata ottimale anche nella ripresa quando abbiamo segnato e tirato poco ma abbiamo subito ancora meno, finalmente.
Che aggiungere. Il dopo gara sarebbe una parentesi succulenta, parte dai cori di Fabio negli spogliatoi e termina con Dante che aggiunge una cameriera nei contatti Fb all'ora dei cornetti caldi.
Bello... ma ora si resetta tutto di nuovo. Troppo importante la sfida verità che ci attende tra sei giorni.
Li conosciamo, sappiamo che sono una compagine da primi posti e li rispettiamo, ma dobbiamo andare a prenderci quella vittoria che vorrei diventasse un pò la nostra amante del giovedì sera (tranquillo Garli in senso figurato, e comunque...gratis).

Le Pagelle:

FONTANA 6,5: Conferma quanto di buono aveva fatto vedere alla prima contro Antares: il nero lo slancia e lui si aggroviglia su pallone e avversari per togliere anche le briciole dalla tavola dei rivali. Incolpevole sul gol preso, il tiro era lento ma chirurgico, OPTIONAL.

SILEO N. 7: Altra gara da incorniciare. Non cede un millimetro, imposta l'azione a testa alta come un libero vecchia maniera, ci manca solo che ritrovi in uno spigolo del palazzetto l'antico vaso ed è pronto per una pubblicità dell'Amaro Montenegro. Sua l'idea di cambiare schema all'ultimo sulla punizione: l'uomo contro la macchina, HUMAN.

ARFANI 6,5: Sempre affidabilissimo in marcatura, gioca spavaldo e con il piedino caldarrosta, prima o poi arriverà il gol, me lo sento. Sembra giochi con noi da una vita ed è solo alla quarta partita ufficiale, non sarò Smaila ma...COLPO GROSSO.

GARLI 6,5: Parte con il piede leggero, quasi timoroso, ma lievita come un calzone con il passare dei minuti. Impressionante per continuità e corsa nella ripresa, gli capitano tra gli alluci due palloni buoni in contropiede ma arriva con la lingua a penzoloni e scaglia a lato, STURARO.

ORSI 7: Era già salito sull'ascensore per i piani alti da un paio di partite, ieri è arrivato quantomeno davanti allo zerbino del loft, welcome. Non perde un contrasto, sempre tonico. Sulla punizione gol voto alto per il tiro, "enneci" per i vuoti di memoria, PIACERE.

CREMONA 7: E' un pò il riassunto Wikipedia del percorso Joga fino a qui, cura maniacale dei dettagli, mai rifiatare, sempre combattere. Bene tutti, premio lui però per il gol del pari (batti e ribatti rabbioso) e per l'assist al Condor nella ripresa, PUSH.

TARTARO 7: Voto alto per le scarpe taggate Jm, standing ovation. Scherzi a parte altra prova sontuosa, meno ricamini, più sostanza e...un pizzico di utopia. Fa male più della carne rossa in occasione del quinto gol e se arrivava anche quello di tacco al volo, SLURP.

VENEZIANI 6,5: Oh non ne sbaglia una, Justin Bieber. Il suo ingresso sposta l'ago della bilancia nettamente a nostro favore, la fluidità delle sue giocate lo porta a siglare il due a uno ed a sfiorare ripetutamente il gol del k.o. già nel primo tempo, PAZZESCO.

BOSELLI 6,5: Non segna ma il lavoro che fa mimetizzando la palla tra i suoi tatuaggi è impagabile. Gli avversari non gli risparmiano cruditè, lui battaglia come può e la serpentina che porta alla punizione capolavoro del terzo gol è il suo morso di vendetta, SQUALO.

CASAROLI 6,5: Stravedo per il Condor, uno dei miei sedici uccelli preferiti, direbbe Aldo Busi. Tanto lavoro di sponda, nelle prime partite non gli veniva così naturale, ma è il suo gioco più redditizio. Rapace sul quarto gol, BOOM.

MIGLIORINI 7+: Basta lo schema su punizione per illuminare a giorno la situazione? Forse no perchè è ogni dettaglio all'apparenza insignificante che sta facendo la differenza tra una semplice gestione dei cambi e la sua leadership, VINCENT.

TIFOSERIA 6: Meno pubblico, meno calore ma squadra più tranquilla (all' inizio anche troppo).

AVVERSARI 5,5: La squadra che finora ci ha messo meno in difficoltà. Non sono male, abbastanza completi in ogni reparto ma si arrendono e crollano sotto i colpi di mortaio Joga. Nella ripresa il morale è sceso sotto i tacchetti e non combinano più nulla.

MI PIACE: Il giorno prima (corrispondenza personale): sono contento perchè tutti mi ascoltano.
Il giorno dopo (alla partita): Schema uno, ok? Schema due, gol.

NON MI PIACE: Lasciare i sogni a metà (top...).




venerdì 23 ottobre 2015

MORFASSO - JOGA MALITO 3 - 8


Amalo, pazzo Joga amalo. I diavoli conquistano il derby dell'Alta Valdarda e si issano momentaneamente al primo posto solitario in classifica. La parola "momentaneo" la voglio scrivere a caratteri cubitali: dopo tre giornate non ha proprio senso parlarne e non è questione di vertigini, ma di buon senso.
La soddisfazione  comunque, per quanto effimera, è tutta nostra anche se ieri siamo stati bravi ma non bravissimi, tanto strabilianti nel secondo tempo quanto ansiosi e stropicciati nel primo.
Tiro le orecchie alla squadra ma non posso non apprezzare la reazione rabbiosa e un pò pazza che ci ha portati a ribaltare sottosopra un immeritato tre a zero trasformando la classica serata down in un trionfo.
Questo è il carattere che ci deve sempre accompagnare da qui alla fine: ci hanno dati per morti troppo presto, gli avvoltoi a dieta e noi che come zombie ci siamo risollevati dalle tenebre, President Evil.
Le partite però durano cinquanta minuti, non venticinque. Ficchiamocelo in testa perchè non sempre poi ti va così liscia, anche se sei più forte.
Non so dire se eravamo deconcentrati, se la pensavamo facile o se le prime difficoltà ci hanno annebbiato le idee. In campo ci sono anche gli avversari ed il Morfasso di ieri, almeno nel primo tempo, è stato un signor avversario.
Fino alla remuntada ce la siamo vista davvero brutta, colpa di quella prima frazione vegana nella quale non siamo stati né carne né pesce e, sotto 1-0, generosamente ci siamo spinti avanti tutta per recuperarla, subito. La foga ci ha giocato un brutto tiro e con due contropiedi i rivali ci hanno infilzato altre due volte.
Il fischio finale del primo tempo è stato un vero toccasana: abbiamo azzerato tutto e partorito uno Joga feroce, capace di azzannare la partita e di ridurla a brandelli con il passare dei minuti.
Gli avversari sono calati alla distanza e noi finalmente liberi dagli spettri e un pò meno legnosi abbiamo giocato come sappiamo, niente di eclatante, ma quanto basta per elettrizzare la serata.
Fatemelo dire, senza lo Zola XXL di ieri sarebbe stata molto meno agevole. Difficile che mi sbilancio sui singoli ma quei sei gol in pochi minuti, sfruttando in lungo e in largo il suo smisurato bagaglio tecnico sono grasso che cola.
Ora una settimana in vetta, Messner, a riflettere però su quel primo tempo horror che non deve più ripetersi. Dobbiamo continuare a restare in bilico su questo filo, senza guardare in basso, sospesi tra il sogno e la realtà. Non sarà il Cai... ma è una sensazione bellissima.

Le Pagelle:

STILO 6,5 : Solita debordante sicurezza in una serata strana, poco decifrabile. Nel primo tempo ne prende tre ma oltre ad essere incolpevole è poi bravo nelle uscite alte in contrasto al lancio lungo dei padroni di casa. Nel secondo la vive da spettatore ma è comunque determinante nel tenere sulla corda i compagni: memorabile il suo ringhio per qualche sorriso di troppo in panchina, LA FALCE.

SILEO C. 6: Gli capita un altro bestione, quegli attaccanti che ti nascondono la palla meglio di Silvan e cercano sempre il duello fisico. Lo soffre parecchio ma tutto sommato regge botta. Esce sull' uno a zero quando il meglio e il peggio devono ancora venire, BEFORE.

ARFANI 6+: Subisce lo scotto di una partita folle che ci vede premere senza trovare sbocchi con il rischio di sbilanciarsi troppo. Nel momento del ciclone è tra i migliori, difende alto, trova il tiro un paio di volte con buon esito, insomma niente male. Nel terzo gol si spinge in zone inesplorate e salta la copertura, difficile dargli colpe, a verbale direi solo eccesso di generosità, HEART.

SILEO N. 7,5: Ritorno sontuoso, bronzo di Riace in una difesa che al suo ingresso smette immediatamente di tossire. Il duello con la piazzata punta nemica è presto vinto ed il finale è meno infuocato, POMPIERE.

ORSI 6,5: Vive gli estremi: l'inizio alla camomilla, dove peraltro è tra i più combattivi dei suoi, ed il finale passerella quando il punteggio non si schioderà più. Sfiora il gol sia nel primo tempo sia in coda al match su punizione, sento che è vicino. Losco trafficante nel dopo gara, SPONSORED BY.

GARLI 6,5: Per lui una partita nella partita e lo capisci dal dettaglio più sfuggente: si è fatto la barba, cosa che accade puntuale a Natale e nei derby. In campo ci mette un pò per carburare, i primi minuti farebbero sembrare Bambi uno spaccone, ma la ripresa è sfavillante, lui è su tutti le palle, SOFIA GUCCI.

CREMONA 7: Fatica ad entrare in partita ma quando ci entra lo fa dal portone principale. Sgretola con le sue incursioni il muro nemico che seppur crepato aveva retto ad oltranza: un gol è tutta farina del suo sacco, l'altro è il più moviolistico degli autogol ma per gli almanacchi è sempre suo, SARA'.

VENEZIANI 7: Vederlo giocare è un massaggio alle pupille. Anche nel primo tempo, dove ne incanta ne sfigura, non perde mai la calma, pesca sempre dal mazzo la carta buona anche se il tavolo piange. Nel crescendo generale della rimonta è tra i protagonisti più limpidi anche se non timbra, ENFANT PRODIGE.

TARTARO 6,5: Nella prima frazione è la mossa che da i primi scossoni ad uno Joga in hangover ma il portiere avversario, un autentico catalizzatore, gli nega il gol. Nella ripresa è sublime, meglio come suggeritore che come finalizzatore, un paio di conclusioni erano (per lui) facili ma si specchia troppo, ZLATAN.

CASAROLI 6: Dopo l'abbuffata di giovedì scorso trova la serranda dell'osteria chiusa e l'insegna spenta, lo ingabbiano e un Condor in gabbia non è per definizione un bel vedere. Nel finale gli spazi ci sono e prova ad approfittare dei saldi: un paio di conclusioni sporche meritavano il colpo grosso, DYBALA.

ZOLA 8,5: In tempi non sospetti ho scritto che potenzialmente lui è il migliore di tutti. E sono convinto che possa segnare tanto tanto tanto come cantava il Jova. Il nome sulle spalle pesa, il dieci pesa, se mangia quel panino dei record anche lui pesa, ma per ora godiamocelo così, primo tempo bruttino e poi capace di inventarsi sei gol uno in fila all'altro che ci tengono in vita come un defibrillatore, GUARITORE.

MIGLIORINI 7: Nel primo tempo gira, mescola, rimpasta, ma la squadra non è sul pezzo e per un attimo anche lui si affloscia. Poi riordina le idee e con la calma dei vincenti manda in campo undici autentiche belve. Ok Zolashow da una grossa mano ma lui muove i fili dello spettacolo, CIRCUS.

TIFOSERIA 6,5: Il clima è quello delle grandi occasioni: spalti pieni ma attenzione, giocavamo in trasferta, al terzo gol preso ho sentito baldoria. Poi è finita come è finita.

AVVERSARI 6,5: Tanto rispetto per una squadra temuta e capace di stare in campo come poche. Per un tempo ci hanno fatto vedere i sorci verdi come J.Ax ma alla lunga è venuta fuori la nostra maggior freschezza e la rimonta ha pesato sul morale. Ottimo l'estremo difensore.

MI PIACE: lo spogliatoio in festa dopo una vittoria così.
 La casacca dell'arbitro tutta zigrinata che sembrava quando non prende il segnale del digitale terrestre.

NON MI PIACE: la salsina con sedici ingredienti ma per ragioni di marketing devo dire che era favolosa.

venerdì 16 ottobre 2015

JOGA MALITO - CAGNONI IPOCRITI 9 - 4


Arriva il primo convincente successo per i diavoli Jm, bravi ad imporsi nel "clasico" contro i Cagnoni. Un debutto casalingo che equivale ad un pieno di fiducia, ma piano con i facili entusiasmi: sono stati tre punti voluti, consapevoli quanto meritati ma non per questo semplici da conquistare.
Abbiamo dominato per lunghi tratti e nel finale abbiamo controllato la partita senza correre rischi, segnali positivi per una squadra che ambisce a recitare un ruolo da frontman e non da comparsa. Nel mezzo però ci siamo presi qualche pausa di troppo e quando non restiamo connessi alla gara ci riscopriamo piccoli piccoli come "quello" dei cinesi.
Sul tre a zero ci siamo rilassati e ci siamo fatti rimontare in poche mosse, imperdonabile.
Però devo essere sincero, come mai in passato questo Joga mi da la sensazione di avere grande cuore e fede nei propri mezzi, nei suoi dodici apostoli. Contro Antares ma soprattutto ieri non c'è stato un solo istante nel quale ho temuto di non farcela, il fatidico braccino corto in gergo tennistico.
Merito assoluto di questi ragazzi, consapevoli che essere in tanti può essere penalizzante nell' immediato ma una garanzia di successo a lungo termine. Merito di una gestione del parco uomini finora perfetta: olio agli ingranaggi, ogni pezzo incastrato nell'altro e nessuna vite fuori posto, Ikea Family.
Sul piano mentale dobbiamo crescere ancora, il difetto di staccare la spina di tanto in tanto rimane ed è un pidocchio difficile da debellare con pochi lavaggi shampoo. Ma ci stiamo lavorando e questo è importante.
Voglio tenere i piedi di tutti per terra, come Dargen io odio volare. I Dogs però non sono un boccone facile, l'abbiamo imparato sulla nostra pelle in passato con un paio di sconfitte epiche. Sarà stato anche calcio estivo ma proprio qualche mese fa abbiamo faticato parecchio contro di loro.
Anche ieri non hanno deluso. Tre pali all'attivo, un pò di sfortuna sotto rete, insomma tutto tranne che una passeggiata, quindi bravi noi.
Finalmente poi una serata dove tutto è filato liscio, una serata dove l'arbitro non era nei pensieri di nessuno, dove si è sbraitato solo negli spogliatoi e in pizzeria, ma per ben altri motivi.
Ora ci attende una trasferta a km zero, una sottospecie di derby contro Morfasso. Una settimana per prepararla al Miglio...ops... al meglio.

Le Pagelle:

STILO 7-: Rientrante tra i pali nonostante un dito a rischio amputazione, gioca come sa comandando una squadra che specie nei momenti di sbandamento ha bisogno di una voce leader. Diverse le parate importanti, intervallate da lunghi momenti di calma. Sulla punizione, udite udite, per una volta vede bene la giacchetta nera, RECOVERY.

ORSI 6,5: Torna difensore centrale, nudo e crudo come una fetta di sashimi. Direi bene in termini di concentrazione e cattiveria, Un solo tiro verso la porta avversaria, scordiamoci i ventiquattro gol di un anno fa, giusto così, ad offendere quest'anno ci pensano altri, SOLDATO.

GARLI 6,5: Possiamo discutere l'alveare o chi è stata l'ape regina, mai un dubbio però sull'ape operaia Garli, dove lo metti sta, lottando sempre con la lama tra i denti. Diligente sulla corsia di destra, non trova il gol ma lo sfiora in un paio di circostanze, BZZZ.

SILEO C. 7: Mi aveva convinto alla prima perchè nella tempesta non aveva perso la rotta come invece tanti altri. Ieri la partita prende una piega più dolce ma lui ha il merito di non strafare, VECCHIA VOLPE.

ARFANI 6,5: Gettato nella mischia nell' unico momento di tilt del flipper Joga, poteva essere game over ed invece ne esce alla grande alzando subito il baricentro della squadra che si stava facendo schiacciare troppo. Subentra di nuovo nel finale con il solo compito di scortare gli ultimi scampoli di partita, ATTO DI FORZA.

CREMONA 6,5: Inutile sottolineare ancora che gli altri corrono e boccheggiano mentre lui sembra avere due monopattini al posto degli scarpini. Si incarta come un origami sulla rete del pareggio ma si rifà con gli interessi da lì in avanti. Non trova il gol ma il piede scotta, tanto che servono le presine, HOT.

VENEZIANI 7,5: Esordio folgorante, start, salto l'ingresso in campo come a Fifa e siamo già sopra di tre: due gol e un assist, niente male ragazzino. Non sbaglia nulla nemmeno dopo, rifiata solo nel finale a risultato in cassaforte. La cantera Joga ne ha sfornato un'altro? PREMONIZIONE.

TARTARO 6,5: Primo tempo panchinaro fisso, brufolosa rivincita per quelli scarsi, brutti e cattivi come me (hihi). Quando entra nella ripresa siamo a fine pop corn ma non ancora ai titoli di coda, contribuisce con un gol da cineteca, appunto, e tanta accademia, REGISTA.

ZOLA 6,5: Alla faccia dei nutrizionisti. Prima dell' incontro ammette che il kebab trangugiato alle sei ha preso vita e vuole entrare anche lui in distinta. Ale il turco però non tradisce mai, prima calcia sul portiere in uscita poi lo trafigge dopo un assolo palla al piede. Esce stremato dal ritorno, improvviso, della cipolla, STRONG.

BOSELLI 7: Nell' unico momento della partita con il punteggio in bilico, dove il gol non pesa doppio, ma triplo, lui sfonda di strafottenza e batte a rete. Non combina molto altro ma il suo unico morso è letale, VELENO.

CASAROLI 7,5: Ognuno ha il suo triplete. Quello del Condor è la prima scorpacciata di gol in maglia Joga, e potrebbe farne addirittura altri perchè la serata lo mette davanti al portiere in loop quasi una decina di volte. La sua corsa esteticamente parlando fa rabbrividire, ma ha l'onda d'urto di un carrarmato russo, RALPH SPACCATUTTO.

MIGLIORINI 7+: Niente è come esserci...e dover decidere chi schierare pescando da un ampolla zeppa di pesci rossi. Non scontenta nessuno, dosa le forze di tutti e porta a casa una vittoria solo all'apparenza comoda come un Mc Drive.

TIFOSERIA 6+: Mi aspettavo più pienone e più bolgia ma va bene così. Noi siamo talmente tanti lì in panca che se vogliamo ci scappa anche la ola.

AVVERSARI 6: Sempre ostica con i Cani, e non sono frasi di circostanza. Mi aspettavo di soffrire dietro con il John Carew visto quest'estate, meglio così. Come al solito, da qui in avanti, gli auguro il meglio.

MI PIACE: I cori negli spogliatoi, non li sentivo dal derby. Fanno molto calcio nostalgia, pane e salamella.
Diletta Leotta ( non succede, ma se succede).

NON MI PIACE: Lo schema due nelle punizioni. Cioè ho vuoti di memoria.





venerdì 9 ottobre 2015

ANTARES - JOGA MALITO 5 - 5



Debutto sfortunato per uno Joga battagliero come non mai letteralmente "placcato" da un arbitraggio raccapricciante. Un pareggio che lascia l'amaro in bocca non tanto per la partita in sé (ci stava benissimo il pari) ma per l'indecenza di una somma di fattori che, purtroppo per noi, hanno pilotato il risultato.
E' la prima di campionato e già ci dovrebbe far capire a cosa andremo incontro.
Che lavorrrooo mi viene da esclamare, con la cadenza del topo Parmareggio. Non c'è tempo di piangersi addosso, teniamoci stretto il punto, comunque ottenuto in trasferta, e guardiamo avanti.
Il clima del palazzetto di Castello è sempre stato ostile, condizionante, ma lo sapevamo.
Due anni fa vincemmo proprio contro questo Antares e ricordo ancora gli echi di quella battaglia ed i capricci di un avversario sportivo quanto una Panda station wagon.
Ci aspettavamo un arbitraggio incerto, non questo scempio. Bravi noi a non cedere, a non ammutinare ma non così superbi per spuntarla lo stesso, nonostante fossimo manifestamente più forti.
Ci siamo arrovellati tutta la sera per capire dove sono iniziati i nostri demeriti, per capire se nonostante tutto potevamo comunque portare a casa il bersaglio grosso. Ci siamo andati vicino ma onestamente ieri proprio ci è stato impedito di vincere.
Partita durata un tempo (solo nel primo si è giocato) rovinata da una direzione arbitrale che più che casalinga definirei una colf di Manila.
Nel secondo si è parlato, si è discusso, sono volati calci ma la preoccupazione della giacchetta nera era sempre la stessa... il cambio delle panchine state dicendo, no stavolta era finirla prima possibile, possibilmente senza scontentare nessuno, tantomeno i piagnucolosi padroni di casa.
Venendo a noi analizziamo un discreto primo tempo chiuso sotto di un gol e con la consapevolezza di poter dare molto ma molto di più. Ordinati ma distratti prima su corner e poi in una facile ripartenza, Antares non ci ha perdonato nulla.
Nella ripresa il piglio è più combattivo: pareggiamo, ci sorpassano di nuovo, poi ancora pari; tra una protesta e l'altra (un paio di avversari facevano tranquillamente il culo a Buffa) andiamo anche sopra.
L'arbitro ha già perso ogni tipo di credibilità ma resta lucido nel fischiare anche i sospetti così da arrivare al sesto fallo in cinque minuti scarsi.
Alla fine i tiri liberi saranno due più un rigorino omaggio. L'ultima prodezza del nostro cuor di leone avviene a tempo già scaduto, dopo aver sbandierato un minuto di recupero che in realtà raddoppia come per magia, arbitrocadabra.
Finale agitato ma per fortuna senza strascichi, mi tengo stretto questo Joga con l'elmetto, leone in campo ma corretto fuori, nonostante un insensato clima da saloon.

Le Pagelle:

FONTANA 7: Esordio boom, terzo portiere per emergenza ma sulla rampa di lancio con una prestazione all'altezza in ogni frangente. Scelgo due istantanee: il tiro libero parato, arpionando uno scavetto da pensionato in bocciofila e la respinta sul palo sempre nella seconda frazione, HULK.

SILEO N. 6: Parte davanti, scelta audace ma sorprendente quanto una nevicata a luglio. Fa del suo meglio, più sicuro però quando torna nei ranghi, in trincea a comandare la difesa. Soffre parecchio la punta rivale, abile nel pararsi davanti per poi crollare fulminato, ZEUS.

SILEO C. 6,5: La sua esperienza, soprattutto nel primo tempo, paga parecchio, come il formaggio Galbani, Sile dietro vuol dire fiducia. Nella ripresa non si scompone, entra pulito ma l'arbitro lo condanna lo stesso, GUARDINGO.

ARFANI 6,5: Ottimo l'approccio alla partita, maestro nel tentare l'anticipo, limita parecchio le velleità dell'avversario. Sul gol annullato ai rivali è visibilmente spinto ma è la scintilla che accende la voglia di compensazione del direttore di gara. Un leone in gabbia nella bolgia del secondo tempo, gli ho visto perfino azzannare il braccio del suo compagno seduto in panca, MURILLO.

GARLI 5,5: Dopo il miglior precampionato della sua vita e dopo un'avvicinamento disteso alla partita, cantando i Finley, diciamo che stecca sul palco o meglio non entra in sintonia con una gara che gli passa davanti senza coinvolgerlo pienamente. Tanta corsa ma pochi palloni giocati, gli capita anche un' occasionissima ma sbuccia da pochi passi un invitante assist di Simi, MR. GREY.

ORSI 6: L'iceberg della sua partita è quella sciabolata per Simi che poteva indirizzare le sorti del match già a metà ripresa. Nel mezzo un primo tempo difficile nel quale a suo confronto Bradipo Hernanes è Usain Bolt ed invece un secondo buono, nel quale si è spremuto parecchio sfiorando anche il gol, SLOW MOTION.

CREMONA 6: Il giocatore più calcio a cinque che abbiamo in rosa, capace di movimenti e di tagli che neanche dal parrucchiere.. ieri molto abbottonato, tiene la posizione, raddoppia su tutti ma poco appariscente dalla metà campo in su. L'entrata killer ai suoi danni: se quella non era un entrata per far male allora anche l'Isis è un collegio pastorale, AMMACCATO.

TARTARO 8:  Il campo è un tavolo verde e lui il primo tiro, quello che spacca la partita in mille pezzi, come nel biliardo. Inutile girarci intorno senza quei quattro gol, belli quanto dannatamente utili, staremmo qui a leccarci le ferite. Ironia della sorte sbaglia il più facile, solo da spingere dentro sull'assist di Ale, ATOMICO.

CASAROLI 6: Minutaggio ridotto ma preziosissimo, dato che il suo gioco basato su sponde e fisicità non è nelle corde di nessun altro in squadra. Un paio di tocchi ben riusciti liberano i compagni a rete, poca gloria invece quando prova direttamente dalla distanza. Il re incontrastato nella prenotazione locali a nome Joga Malito Fc nell'after match, PR.

ZOLA 6+: Il gol è una pennellata d'autore e confortante rimane la sua prestazione generale anche se pesa sul conto al tavolo quel passaggio a vuoto che costa il secondo gol (in compartecipazione). Ovvio che in lui sono riposti i sogni e i traguardi impossibili perchè potenzialmente è il più forte di tutti. Asso pigliatutto al Mc Donald, POLDO.

MIGLIORINI 6,5: Gestire un parco di dieci giocatori e tenere tutti sulla corda fino al triplice fischio è missione ardua. Lui ci riesce, prendendosi i suoi rischi, come quella formazione iniziale impronosticabile ma che in campo non sfigura. Squadra in crescendo però con le mosse del secondo tempo, la grinta dei ragazzi in campo è la sua, FINO ALLA FINE.

TIFOSERIA 7: Partiamo con il piede giusto e per quanto distanti anni luce mi ammaliano sia l' incitamento sofficioso del Gigi che si è sparato kilometri al seguito della squadra sia quello più street di Loris che inveisce contro l'arbitro invadendo addirittura il campo.

AVVERSARI 6+: Meno simpatici dello spray urticante dritto in faccia, non tanto per l'agonismo che se vuoi è anche lecito in partite così tirate quanto per la lacrimuccia facile mista al fare da gangster che manda in tilt un arbitro già sulla buona strada anche senza dottrina. Per il resto discreti davanti e onesti nelle retrovie, punto.

MI PIACE:
"Pronto Roadhouse? Si sono Assunta, Ah mi fa piacere..." Fabio.
Camminare a piedi con la squadra in fila indiana sullo spartitraffico di due strade a                             doppia corsia.

NON MI PIACE:
Il fondo dell'area indoor, velocizza la corsa del pallone Kipsta del 27%.
Le calze vintage del Simi e la divisa presa alla bancarella di fianco al paninaro di                                 Zola.
                           







martedì 6 ottobre 2015

INSIDE OUT


Il periodo più bello dell'anno per un presidente? Fatemi pensare.. Non è scartare tutti quanti i regali dei dipendenti Joga sotto l'albero di natale. E nemmeno chiudere l'ufficio presidenziale l'ultimo giorno di lavoro prima delle ferie nooo. Il periodo top è quello tra gli ultimi passi in infradito e i primi raffreddori da pianura, il periodo dei calendari Uisp.
Nulla a che vedere con il Cai che martella più di Infostrada, loro si chiudono nel più riserbo dei riserbi e io mi assaporo l'attesa, giorno dopo giorno.
Pazienza anzi meglio se quest'anno le voci di corridoio erano nuvoloni neri all'orizzonte: il Cai si è mangiato tutto, come il mare si divora le spiagge, come al City Wok dopo le nove e mezza di sera.
Io invece ci credevo, come sempre. Prima dell'evento, nel torpore dell'incerto, il fattaccio.
Squilla il cell! Leggo quel nome che sembra il plurale di un mese vacanziero a caso (agosto) e sudo freddo. Rispondo.
Apro una piccola parentesi perchè magari non ci avete mai parlato al telefono...due sono le cose che balzano all' orecchio: la prima è che anche se ti chiama lui non parla mai per primo, lascia passare quei tre barra cinque secondi che tu ti chiedi," è morto per caso?"
Ma a questo ritardo nella cornetta c'è una spiegazione. Lui è là in Lapponia, nel suo cottage innevato che legge l'almanacco che mai fu e con le sue renne prepara i pacchi per ogni squadra affiliata.
La seconda, che se non ci sei un minimo abituato paralizza la lingua come un sorso di tequila al colpo è che i suoi toni al telefono sono uguali a quelli di un supporter del Leeds in trasferta.
Risposte secche, spigolose, vorrebbe dirti tremila cose in centoventi caratteri tipo Twitter e tu zitto che non vorresti farlo più incazzare di così ma in realtà allo stesso tempo muori dalla voglia di farlo.
Beh chiusa parentesi... mi dice "Xkè (l'ho detto che conta i caratteri..) non vi siete ancora iscritti quest'anno?" Ho avuto la mia occasione, dritto o rovescio, colpo vincente, Flavia Pennetta.
Perchè la tua lega farlocca non mi frega più, basta affiliazioni, basta tasse gara, basta polpettone da settecentocinquanta carte e basta Bar Agnello, giocaci te contro quel team geneticamente modificato...questo è quello che avrei voluto dirgli ma ci eravamo iscritti due giorni prima e fine del sogno.
Quindi abbasso il capo e confermo, noi ci siamo, anche quest'anno. Lui gongola.
A quel punto ho pensato: se mi chiama burbero e poi scoppia di gioia e i calendari non escono...tre indizi fanno una prova, questo sta raschiando il fondo del barile, allora è vero che di squadre ne sono rimaste pochine, allora i presagi di un crollo dell'impero sono reali.
Mi faccio coraggio e chiedo. Lui mi sorprende una volta di più. Dopo il solito pathos silenzioso durato qualche secondo rilancia...diverse squadre del Cai sono tornate indietro, this year ce ne sono eccome. Il mio cuore si scalda, prendo sempre più coraggio e mi spingo dove non osano le aquile.
Gli chiedo diretto come un Frecciarossa, c'è anche la promozione  vero? Non ci sarà un Agnello-bis è? Mi è un pò indigesto. Sia chiaro non per loro, ma non centrano un...coi seniores del giovedì.
Lui mi rassicura, ci sarà la promozione.
Premo il tasto rosso con il cuore che pompa, tutum tutum...ingenuo io a credergli più di una moglie cornuta. L'uscita dei calendari mi ha azzerato ogni emozione, Inside Out.
Di malumore in giro ne ho sentito parecchio e non è per un sito che non si aggiorna dai dinosauri, è per la mancanza di buon senso che ogni anno invece di raddrizzare la barca la affossa un pò di più.
Prima di inabissarmi cerco le alternative e purtroppo non le trovo.
La concorrenza non sta certo meglio. L'esodo non è stato così massiccio e sinceramente che sia apertura, chiusura, serie B o Lega Pro se penso a otto squadre idealizzo un fantacalcio, non il mio campionato.
Hanno i video le pagelle e pure i loghi di ogni team? Wow, peccato che noi li abbiamo già, da sempre.
Il campionato è alle porte, so già chi lo vince ma non so chi arriverà ai playoff, basta questo per formicolare il mio interesse. O forse no.
I playoff sono l'ennesimo aggeggio spilla soldi, un finto piano rialzato in questo castello di cartapesta che ogni anno crolla e si deve ricostruire da capo.
Cosa sono serviti l'anno scorso? Chi è andato in promozione? Aspetta fammi controllare...nessuno, perchè la promozione è un pò come l'almanacco, come quella squadra, forse tramutata in renne, che un dicembre qualunque nella testa dello zio Ago avrebbe fatto un favore a tutti.
Capitolo money, un sorbetto per mandar giù tutto. Puoi passare un pomeriggio di algoritmi a decifrare se costa più l'Uisp il Cai o il Csi, tanto ti frega comunque.
Conti alla mano sembra convenire, poi ti accorgi che l'offerta è sempre più spoglia, spendi meno ma giochi meno, très facile.
Meno male che tra poche ore tornerà a rotolare un pallone, rigorosamente Kipsta, e ci dimenticheremo ancora una volta di questi magheggi perchè il calcio resta sempre il più forte degli incantesimi.

LA ROSA 2015 -2016


venerdì 25 settembre 2015

Amichevole: JOGA MALITO - JUNIORES BARACCA

A vele spiegate verso il campionato (Zio Ago batti un colpo..) spariamoci le prime pagelle dell'anno, le primissime in assoluto per alcuni di noi.

MAROTTA 6,5: Un acquisto con la "A" maiuscola, nel discount dei portierini di oggi un peso massimo del ruolo e non parlo della stazza vichinga. Ieri non lo bombardano ma lui risponde presente su tutto il fronte sfoderando anche un paio di parate da urlo in faccia agli sbarbatelli avversari, ZALANDO.

ARFANI 6,5: E' qui da due giorni e già è l'idolo delle masse, peggio di Fedez. Si porta il pubblico da casa, come andare al ristorantino sul lungomare portando gli spaghetti allo scoglio. Fatto sta che entra lui e gli applausi scrosciano, Ok l'acquisto è giusto. In campo ha il piglio di un veterano e francobolla gli avanti rivali senza patemi, PIACIONE.

GARLI 7,5: Non so se dietro c'è l'inganno ma prima beveva e inquinava ora macina kilometri sulla fascia, Das auto. In grande spolvero ieri, pimpante di gambe e veloce di pensiero, mai un passaggio a vuoto in una ventina buona di minuti. Un paio di gol apocalittici slalomeggiando tra quei tappetti, WOW.

ORSI 6,5: Mira ancora in ferie e piedi ruvidi come la barba del Gigi ma tanta corsa prolifica sulla destra, una novità per lui. Fisicamente tiene botta, in una sua falcata ci stanno tre avversari distesi per il lungo, già tanto che non ci passa sopra, SUV.

SILEO C. 7-: Troppa esperienza per non domare con un solo sguardo i pesi piuma avversari. Rispetto ad un anno fa, dove riprendeva confidenza con il calcio che conta, quest'anno il lusso è averlo tirato a lucido già per l'inizio campionato. Questo Silko è un pezzo rock, puoi ascoltare tutta la musica che vuoi ma lui non può mancare nel tuo mp3, EVERGREEN.

CREMONA 7: Instancabile lì a sinistra, un pescecane affamato al cospetto di un branco di tonni. Verranno avversari meno soft, logico, ma per ora godiamoci tanto fosforo iniettato in una squadra non certo abituata alle corse perdifiato, PERPETUO.

VENEZIANI 6,5: Il nostro Pogba, all'anagrafe il più piccolo, in campo un gigante. Non si danna l'anima dopo trentadue ore di allenamento ed una partita già scritta: con la palla fa ciò che vuole ma non eccede nei virtuosismi preferendo la giocata semplice rispetto al colpo ad effetto. Ricordiamolo, aveva l'età dei competitors ma se li mangia a colazione, NESQUIK.

BOSELLI 7: Quando gioca per la squadra senza l'avidità di un broker a Wall Street è luccichio per le mie orbite. Segna, crea varchi, gioca di sponda. Quando si fa goloso invece combina poco e arruffa ogni conclusione a rete. Due note di colore: spettacolare la trovata anti-febbre di giocare con un Moncler sotto la casacca e addirittura subliminale quando attiva l'occhio dell'aquila (R3) per captare figliuole in tribuna, IL CREDO.

CASAROLI 6,5: Prima della partita pensavo fosse lui Moreno e noi la nazionale cantanti. Poi sgancia la zip della sua felpa da ingresso (ragazzi ne sentiremo ancora parlare..)  e irrompe nella partita siglando la rete che apre le danze. I difetti sono i soliti, a volte si dimentica che ci sono i compagni e vede solo la porta, solo lei. Ma una rondine non fa primavera, POLIFONICO.

MIGLIORINI 7: Un mister indecifrabile: occhialetto trendy alla Klopp, camicia jeans alla Villas Boas e l'esperienza dello Strama ma con carisma da vendere e idee chiare sotto al cuoio capelluto. La truppa lo segue come si fa con un generale a cavallo ma serviranno test veri per marchiarlo a fuoco, AL COMANDO.

martedì 23 giugno 2015

JOGA SAPONATO


Ecco le pagelle più attese dell'estate. I nostri diavoli si sono cimentati nel primo (e penso ultimo..) torneo di calcio saponato della nostra storia. Riviviamo tutto.

L'ORGANIZZAZIONE 6: Metto piede a Gropparello e respiro l'aria dei grandi tornei, quelli una volta ogni quattro anni come la coppa del mondo. Noi non facciamo il Boccio, siamo underground. Nel parcheggio dei pullman manca solo l'addetto Fifa pronto ad accoglierci con i pass per la manifestazione, Wow. Ma a poco a poco che mi addentro nel torneo  le magagne affiorano come pesci all'uranio nel Po. Il gonfiabile è bello da vedere ma palesemente in pendenza e l'acqua confluisce tutta in uno spigolo; invece di toglierla da lì, le menti brillanti dello staff pensano bene di riempire il catino dal lato opposto, chi glielo spiega che con il campo in pendenza è una fatica inutile?
Chi gioca coi calzini, chi con le infradito, chi con le carte dei Gormiti, dopo il calcio femminile il caos è il vero protagonista e tutto si sgonfia (davvero).

GROPPARELLO 7,5: Un colpo di fulmine. Pensavo fosse il posto più inutile dell' universo, pronto a giocarsi il titolo con Caronno Pertusella o Carate Brianza. Invece tutto il contrario: clima tropicale, tutto in discesa o in salita, dipende dai gusti, bariste che sembravano uscite da una rivista glam. Anche il saponato femminile... da perderci la vista.

L'ARBITRO (IL BARBETTA) 4: Mafia Capitale a confronto è un furto di noccioline al bancone del bar. Il barbetta riesce a toppare anche in un torneo dove i falli non esistono perchè scivolare è obbligatorio. Durante la mattina è anche lucido, sembra crederci, il pomeriggio invece è in confusione come la domenica all'Ikea, forse ha battuto la testa pure lui? Vede gol che non ci sono, rigori inesistenti, e intanto ti guarda ridendo compiaciuto. Ok che era una tutto quanto buffonata goliardica, ma così è troppo.

LA SQUADRA DI BAMBINI 5: Diventerete grandi, le fidanzatine vi lasceranno per il vostro miglior amico, scoprirete che Babbo Natale non esiste e Brazzers diventerà il vostro motore di ricerca. Sempre se non vi incrocio prima...

STILO 7: Prende quindici gol ma ne sventa tre volte tanto, per me il miglior portiere della manifestazione. I bambini lo sbeffeggiano con gol assurdi ma lui se la ride nel vedere Ale che bisticcia con quei cosini, ASSO PIGLIATUTTO.

SILEO N. 6,5: Dopo venti secondi e con già tre voli all'attivo ho pensato, tra me e me, "va' il Nik come sta in piedi" l'avessi mai detto...da lì in poi un bisonte al pattinaggio sul ghiaccio, instabile come il tempo a Londra. Nonostante tutto due assist e un gol nella prima partita e la palma di più credibile in una difesa bucata come uno scolapasta, HOMBRE ORIZONTAL.

ORSI 6,5: Primi minuti da incubo, gli altri cadono e si rialzano, lui cade e poi ricade. Il gol dopo un uno due con la sponda lo rianima e nel derby con i bambini è un vero one man show. Non vuole dargliela vinta e da vero bastardo segna due gol impossibili, uno in rovesciata dalla sua metà campo (con tanto di cinque a gente sconosciuta a bordo campo). Si macchia degli unici falli fischiati in tutto il torneo con i bambini avversari che lo insultano feroci, IL CATTIVO.

CASAROLI 7: Vera sorpresa del torneo, in campo e fuori. Nel terreno di gioco si fa valere e sgomita come non ci fosse un domani: tre i gol convalidati, quelli buoni erano quattro, ma il Barbetta è inflessibile, la partita è più venduta degli spiedini allo stand accanto. Da antologia il primo gol (tocco morbido sul portiere in uscita), avevo il sapone negli occhi e per un attimo ho pensato.. ma è Fabietto o Neymar Jr.? Fuori è un vero istrione, quegli occhiali da intellettuale non mi ingannano, è un cazzaro autentico, NUMBER ONE.

SCONOSCIUTO X 6: Grande Iron Man, quando sarò nonno racconterò ai nipoti di averti conosciuto, Jesus ti ringrazio. Ribattezzato Storpy dagli amici (dopo un quarto d'ora lo eravamo già..) bagna il suo debutto con un gol facile facile. anche troppo, penso, per uno che sfida avversari e sapone senza una vertebra. Il giallo nella pausa. Si ripresenta in stato confusionale, ha perso la memoria tra una partita e l'altra. Tento di dirgli che siamo amiconi e che mi deve cinquantamila petrodollari, sto per dargli l'iban ma un passante lo urta e trattengo il fiato...qui si rischia la vita ohh. Gioco non gioco, si gioco alla fine dall' urna esce la biglia vincente, gioca. In condizioni di scarso equilibrio, con una vertebra in meno e con la mente annebbiata realizza un gol e poi si risparmia nel lato asciutto del campo, IDOLO.

SCONOSCIUTO Y 6+: Si presenta e subito fa spogliatoio perchè deride la città natale del Nik definendo Guastalla con epiteti irripetibili. E l'ultimo arrivato ma vaglielo a dire te al rugbista che deve partite fuori. Beh in campo è un mastino, il più in equilibrio sul saponato, niente da dire. Nella seconda partita però si intenerisce di fronte ai piccoli mostri e il suo apporto alla causa è ininfluente, CUORE DI PANNA.

MIGLIORINI 6+: Mister a tutti gli effetti con potere decisionale illimitato, non si vuole perdere questo Joga da PaperIsissima e fa bene, lo spettacolo è assicurato. Perchè a 47 gradi all'ombra sfoggiava una camicia di jeans misto flanella? INIMITABILE.