giovedì 29 novembre 2018

PIPA INVERSA - JOGA MALITO 7 - 3


Maiday. I diavoli cadono ancora una volta sull'odiato campo cittadino e sbriciolano in una sola sera un primo scorcio di stagione pieno di certezze.
A noi mancava mezza squadra, avevamo assenze in ogni reparto, figure determinanti in campo e nello spogliatoio. Ma questo aspetto non deve essere un'alibi, si poteva e si doveva fare meglio.
Invece ci riscopriamo ancora una volta mentalmente fragili, l'approccio alla gara è stato un incubo senza fine, un black out inspiegabile ma allo stesso tempo inammissibile per una squadra che gioca insieme da anni ed ha centinaia di partite alle spalle.
Più del pallone dal rimbalzo perfetto dovremmo preoccuparci di portare la testa al campo o almeno di controllare che il cavo sia collegato. Che poi la sconfitta potesse celarsi proprio dietro l'angolo non è un mistero: se ci crediamo in quattro su una rosa di quindici... allora i sogni è meglio lasciarli agli altri.
Perché martedì qualcuno non ci ha dormito su. Per qualcun'altro invece gli Joga sono l'ultimo dei passatempi e niente più, salvo poi avere in tasca la medicina ai prossimi colpi di tosse.
E' una sconfitta che fa male ma la laveremo via, se non molliamo possiamo tornare a respirare aria alpina, e saremo sempre quei quattro cinque a spingere dal fondo per la risalita.
Pochissimo Joga, nonostante la partita ne abbia da raccontare: siamo partiti tesi, impauriti e anche un po' distratti e ci siamo ritrovati sotto di tre reti in pochi minuti.
I gol sono stati errori individuali mixati alla sfortuna più nera (ennesima autorete da far gola alla Gialappa's) e se è vero che mancava ancora una partita intera sfido chiunque a vedere a tinte rosa dopo un avvio così. Ci abbiamo provato, dopo un primo tempo di stenti abbiamo reagito lottando nel secondo alla pari (o quasi) ma senza mai dare la sensazione o comunque avvicinarci all'idea di riprenderla. Le assenze hanno pesato come macigni: una storia è partire male ma avere la forza di rispondere al fuoco, un conto è voler fare il cenone con il frigo mezzo vuoto.
E comunque non abbiamo difeso bene. Ad Alseno arrancando nel finale ci siamo battuti comunque uno a fianco all'altro, ieri no, errori su errori che hanno minato ogni tentativo di rimetterla in bolla. E tutto questo a fronte di un avversario dal blasone intatto, sicuramente organizzato, ma che non era il Barcellona.
E' presto per dire se questa debacle ci farà bene o se ci potrà affossare, viviamo alla giornata e ripartiamo dalle poche note liete della serata. Non fossimo partiti in quel modo sono convinto ce la saremmo giocata....invece ci siamo scavati la fossa ancora prima di ricevere l'estrema unzione. Il campionato non prevede soste, come li abbiamo persi noi i punti li possono dilapidare chiunque, la classifica vedrete che si accorcerà... Pipa e Tavernetta risaliranno, mentre qualcun'altro sta scendendo come un airone in sovrappeso.
Sconfitta a parte il post gara è stato uno dei più divertenti di sempre, hall of fame. La scena dei grissini, unita a quella del ghiaccio già erano una combo mortale, ma l'inseguimento da film poliziesco con tanto di fermo a lampeggianti e sirene spiegate è stato da sballo. E Cesco un vero napoletano onesto...un cavaliere normanno.

FONTANA 6: Avere tre portieri in rosa e tesserarne un quarto, fossero un italiano, un francese e un tedesco ( i tre..) sarebbe una barzelletta. Non può nulla di fronte alle dormite dei suoi difensori, forse sul primo e sull'autogol non è una molla di torsione, ma poi salva l'onore con qualche buona respinta, WHY ME?

SILEO N. 5: Il capitano per una sera non ruggisce, anzi miagola come un micetto spaurito. La loro punta è svelta, lui limita i danni per qualche minuto, poi viene sovrastato. Solo la seconda rete lo macchia di colpe ma non sprigiona sicurezza in nessun momento, A VUOTO.

SILEO C. 6: Chiude diverse falle ma ormai la frittata è in cottura, siamo sotto e disordinatamente proviamo a pareggiarla, logico che si aprono voragini. A conti fatti però con cinque Cristian avremmo fatto zero a zero, SURFACE.

ORSI 5+: Inizio da incubo, sarebbe il suo programma su Fox. Perde l'avversario sul corner della prima marcatura e spiazza Patrik sul terzo gol, tutto in un fiato come fosse tequila. Poi si risolleva provandoci almeno: una traversa, un gol, un secondo tempo di spinta con poche sbavature, TORNO SUBITO.

ARFANI 6-: In una partita così mal giocata Arfa non perde la bussola, niente di eclatante ma tiene uomo e posizione, anche se dobbiamo spingere e lui ha altre carte nel suo mazzo. Poteva essere l'eroe della serata: se impattava quel pallone avrebbe centrato il palo...con la testa: un trauma cranico poteva sospendere la partita e rinviare i nostri patemi, CARL BRAVE.

CREMONA 5,5: Il un primo tempo avaro di gioie realizza il gol della bandiera, un'azione personale ostinata conclusa con il classico tocco di punta very futsal. Rimarrà ahimè l'ultima sua giocata degna di nota, nel secondo ci prova ma non sfonda mai e poi mai, BIRRA MORETTI.

BOSELLI 5,5: Rimedia con un ottimo finale, gol incluso, una gara di stenti, a metà tra l'essere poco servito e il tanto è inutile passargliela. Dalla sua bisogna dire che aveva avuto la febbre in settimana, e comunque non si è piegato o pianto addosso, LIGHT.

DI SESSA 5: Una serata-no che lo lascia a secco e lo rende più nervoso di Higuain il giorno che hanno comprato CR7. A parte i battibecchi e un paio di pali sfortunati non combina nulla di buono; si fida solo del suo destro ma non trova sbocchi, come il manichino del crash test finisce sempre contro il muro, SBAM.

AVVERSARI 6,5: Solo quattro punti in  cascina ma temevo che la classifica fosse bugiarda, avevano fatto sudare quasi tutti senza racimolare punti. Noi eravamo incerottati ma bravi loro a partire forte: la partita la vincono in cinque minuti, nonostante poi dimostrino anche qualche limite difensivo.

ATMOSFERA 6,5: Ema e Cesco al seguito, ci hanno incitati a dovere, quasi annichiliti da una partenza Joga più falsa di una banconota da sedici euro. Come al solito al Poli ci sono i supporters piacentini (Cremo's wife) ma è un campo che non regala mai soddisfazioni.

La frase della serata (pensiero): Prendiamo tre gol in tre minuti, i primi della partita. Il Nik si gira verso Ale e gli altri compagni ed esclama "ragazzi c'è ancora tutta la partita..." Ale fa due conti e pensa "quanti cazzo ne prendiamo stasera..."







martedì 20 novembre 2018

ALSENO GOMME - JOGA MALITO 1 - 1


La grande beffa. I diavoli sfiorano il colpaccio ad Alseno ma vengono raggiunti al fotofinish e devono dire addio al quinto successo consecutivo.
Per come è arrivato il pari è evidente come nell'aria ci sia più olezzo di sconfitta che profumo di buona prestazione: abbiamo dominato per un tempo e oltre, non l'abbiamo chiusa mancando il raddoppio e alla fine stringiamo tra le mani un misero punticino.
Ma il campionato non è finito ieri e non finisce dopodomani, si arriverà fino ad aprile quindi continuiamo sulla rotta percorsa. Che è la strada giusta, dobbiamo solo smussare certi spigoli che sono il nostro tallone d'Achille da sempre.
Partite come quelle di ieri sono un banco di prova, non credo che tutti verranno ad Alseno con le scarpette da passeggio. E' un campo ostile, maleducato, quasi quanto l'allenatore (più montato di un armadio Ikea) delle pallavoliste dell' ora prima. Più in generale, è un campionato anomalo, nel quale non si gioca...ci si spinge e si fanno melodrammi, se va bene ci si insulta e basta... tutto tranne giocare a futsal. Ma si sa, ognuno usa le armi che ha. Un rinoceronte non ruggisce fiero come un leone, abbassa il testone e ti carica alla cieca.
Quindi, abituiamoci e alla svelta, please, ogni partita sarà una battaglia, ogni sfida sarà nervosa, alla lunga insopportabile... il giovedì già mi manca più delle ferie estive. Ma dobbiamo farlo, perché due li hanno azzoppati, un altro si è azzuffato e qui perdiamo pezzi uno dopo l'altro, sembrano le nominations.
La nostra colpa è stata quella di non chiuderla, perché le occasioni le abbiamo avute. I pali e la bravura della difesa di casa hanno fatto il resto, non era facile sfondare. Come già detto nel primo tempo si è giochicchiato (a parte una zuffa epica buttata in piedi dai gommisti) nel secondo quasi mai.
Tra una sceneggiata e quella dopo noi ci siamo innervositi fino a cadere nel loro trabocchetto e nel finale abbiamo pensato solo a difenderci.
In questo clima rovente siamo stati bravi fino alle battute conclusive anche se loro spingevano a più non posso e noi non uscivamo quasi mai dalla nostra metà campo. Ma non erano mai pericolosi, purtroppo una jellata deviazione scaturita da una punizione dubbia spiazzava Dade e regalava il pari ai padroni di casa, festanti come al carnevale a Rio. Peccato, a conti fatti il pareggio lo meritavano pure ma senza quel colpo di fondo schiena sono convinto che avrebbero segnato nel duemilaecredici.
Pazienza, viviamo di emozioni e quelle non sono mancate. Ora torniamo subito sorridenti e tutti per uno uno per tutti così come siamo nella foto di squadra: vivremo altre difficoltà come queste, ma saremo pronti.
Nota a margine. Dio mio che girone dell' inferno. Lo avevo battezzato così perché le squadre di blasone erano tante. Adesso ne ho la prova ma per altri motivi: è un'accozzaglia di squadracce disperate: ok belle le risse, ma ogni sera che palle. Alla lunga è un logorio, ecco perché altre federazioni si sono ripulite di questa gentaglia.
Nota a margine numero due. Mai mi era capitato che il genio dell' ora prima imponesse mezz'ora di ritardo a tutti quanti incurante del rispetto minimo per chi tanto quanto lui si sbatte per il proprio sport. Alseno, non ci siamo.

MIGLIORINI 7: Difendendo bene concediamo poco ma ogni volta che si apre uno spiffero Dade è pronto a chiudere il portone di casa. Nel finale le parate si sommano una all'altra e sembra invalicabile, solo lo stinco diabolico del Nik, il solito Nik, poteva trafiggerlo, PAMPLONA.

SILEO N. 7,5: L'autorete è un capitolo a parte ed è sfortuna purosangue. Il resto del libro racconta di chiusure epiche e doti da condottiero in una retroguardia che per poco non esce imbattuta dalla bolgia alsenese. Il ritorno del capitano a questi livelli sarà determinante nelle prossime difficili uscite, GIGANTESCO.

MENTO 6: La prestazione era da sette, forse qualcosina in più. Purtroppo alla lunga, stuzzicato per tutta la gara, cede al suo nemico invisibile e casca nel tranello di provocazioni dei rivali. Un leader che non si discute, si ama, però per diventare immortale deve vincere anche questo limite umano, RED.

SILEO C. 6+: Un gladiatorio lavoro difensivo soprattutto quando la zuffa scombina schemi e schieramenti. Certo perdiamo in spinta ma senza quella deviazione staremmo qui a parlare di una barricata perfetta, VICHINGO.

ORSI 6+: Entra part-time alla "barzaglione", non manca tantissimo e la sua esperienza può fare comodo. AS è sveglio in un paio di salvataggi determinanti. Non trova modo e tempo di spingere, REPEAT.

CREMONA 6,5: Finché reggono le gambe è un motorino inesauribile anche se tanta corsa non viene poi finalizzata a dovere infrangendosi sul muro dei locali. Nel finale da una grossa mano però di essere pericoloso neanche a parlarne. Le perle proferite quando ha scoperto di condividere lo spogliatoio con le girls pallavoliste sono da parental control, V.M.

ZOLA 6: Una serata di luci e ombre dopo i fuochi d'artificio della scorsa prestazione. Non si discute lo stato di forma: corre tantissimo e ogni volta che parte in serpentina sembra sempre sul punto di scoccare la scintilla che incendi il match, invece nulla.. tutto rimandato. Nel secondo tempo boccheggia come una carpa di Sampei però non molla, avrebbe meritato il gol della ghigliottina, MEZZOSANGUE.

DI SESSA 7: Imprescindibile per gli Joga. Perché lui la porta la vede eccome, in 4K Hdr. Primi minuti che per quanto difficili annotano sul suo conto le nostre uniche conclusioni: un miracolo del portiere, un palo clamoroso e infine il gol, rabbioso quanto un pitbull a digiuno.
Nel secondo tempo sarebbe servito? Certo che si, ma la partita si complica maledettamente dopo la baruffa e lì serviva Merlino il Mago e un pizzico di polvere di buona sorte, che non abbiamo avuto, KILL BILL.

BOSELLI 6+: Un ottimo spezzone, in un momento della partita stanco, quasi noioso, senza battibecchi. Lui si muove bene ma gli spazi sono ridotti e stavolta manca la zampata decisiva, quel graffio sulla partita che è da sempre la sua firma, SIMEONE.

ARFANI 7,5: Non aveva giocato la scorsa, tassativo non doveva saltarla....questa. La partita si ingarbuglia e anche se toccava a lui, preferisce far giocare un compagno (che lo stima troppo) in quel momento più a fuoco. Possiamo stare senza bomber o senza portiere ma mai senza gente così, TOP.

AVVERSARI 6: Ci hanno messo in difficoltà, difensivamente il miglior team incrociato fino a qui e alla fine ci siamo annullati a vicenda. Il pareggio ci sta, poi per come è avvenuto sa tanto di grazia divina, ma bravi loro a crederci. Su tutto il resto stendiamo un velo pietoso, per certe scene dovrebbero giocare all'Uci Stadium, spettacolo delle 22.30.

ATMOSFERA 7: Pubblico local caldo come la lava, al gol del pari è tremato il palazzetto. Noi ci facciamo sentire, grazie anche allo "stampellato" Cesco , un mega supporto al seguito.

La frase della serata: " E mettiti una camicia..." L'Arfo, numero uno assoluto, nel commentare (di risposta) il look casual anni novanta dello scatenato mister nero-verde.





martedì 13 novembre 2018

JOGA MALITO - OTTONE 6 - 3


Poker d'assi. Gli Joga conquistano il duello casalingo di alta classifica contro l'Ottone e si issano momentaneamente in testa al campionato.
Classifica a parte, che dopo sole cinque giornate è mutevole come il tempo a Londra, mi piace sottolineare gli occhi della tigre, la voglia di spuntarla di questi ragazzi. Una vittoria voluta e meritata, conquistata attraverso il gioco ma anche lottando nel torbido, al cospetto di un avversario forte fisicamente e per nulla rinunciatario.
Che non sarà un torneo facile lo si vede da queste partite. Non ho ancora visto un avversario (in passato si) già sconfitto ai nastri di partenza. Ogni squadra ribolle di esperienza ed è un campionato che ti spinge all'estremo: ho (ri)-visto delle scorrettezze alla Pasquale Bruno che profumano di anni ottanta e maglie in lanina, altro che futsal bailado.
Noi, in passato, in questo clima da battaglia abbiamo spesso cavalcato l'onda ma anche bevuto acqua salata. Ieri, come venerdì, abbiamo incassato qualche "entrataccia" muti come dei sub, continuando a macinare gioco col solo pensiero di spolpare l'astice fino alla carcassa.
I diavoli hanno una super rosa, ma perdere Cesco, già sotto di una rete, poteva affossare chiunque.
Invece l'abbiamo ripresa e poi abbiamo cinto in assedio gli ospiti, calciando da qualsiasi posizione come una mitragliatrice in Fortnite.
Ottone forte e corazzato ma non particolarmente veloce. Così, entrano Zola e Cremo, due terribili nanetti, e la partita si spezza... loro soffrono ogni nostro taglio e finalmente i gol arrivano.
Al termine della prima frazione siamo tre a uno: tutto e niente in una partita di calcio a cinque, bisogna calare di nuovo l'elmetto e tornare in battaglia.
Ma il secondo tempo, almeno l'inizio, è se possibile ancora meglio. Ema è un sottovuoto e dietro non passa nulla, mentre davanti siamo una spina nel fianco: si arriva al cinque a uno in pieno controllo e con più benzina degli avversari.
Non manca tanto alla fine ma una punizione ingenuamente concessa consente all'Ottone di accorciare e noi sbandiamo come un Apecar sulla neve. Arriva il loro terzo gol e i primi sudori freddi, ma ci sta, quando un avversario lancia l'ultimo grido disperato bisogna essere pronti.
E lo siamo. Un contropiede dello spietato Dome chiude i giochi e ci fa volare, come canta Rovazzi.
Queste due gare ravvicinate hanno detto chi siamo, accendendo i fari su di noi. Per quanto mi piaccia viaggiare sotto traccia sono talmente contento di aver ritrovato il vero Joga che non mi voglio nascondere, è da un anno buono che siamo  più maturi di un melograno al sole.
La prossima fermata del bus fa tappa ad Alseno. Svuotiamo l'infermeria dopo gli ammacchi di ieri e proviamo ad infilarne un'altra...vamos.
Ops...quasi dimenticavo. Ma perché nessuno vuole più usare i nostri palloni di marca? Anche ieri smorfie e riluttanza ospite...boh, vai a capire. Deve essere la moda di quest'autunno, ricordo che fino a pochi anni fa tutti avevamo il Kipsta... ed era già grasso colato.

MIGLIORINI 6,5: qualche minuto per togliersi di dosso un po' di ruggine e torna subito a parare come sa, da vicino o da lontano i nemici trovano spesso la porta ma lui respinge ogni minaccia, antivirus. Sulla punizione nulla può, parte in ritardo coperto da un'orgia di gambe, YES MAN.

MENTO 7,5: Avversario caterpillar, di quelli che non sposti facile... ma a lui basta anticiparlo sempre, rendendolo cucciolo e coccoloso. Si spinge anche in avanti, ben coperto dai compagni e serve a Zola l'assist da sballo per il gol più bello della serata. E' lui il termometro della squadra: quando è in serate simili non esiste nessuno che può guardarlo negli occhi, BIG.

SILEO C. 6: La partita è incanalata, per lunghi tratti controlla e prova anche il tiro dalla distanza poi nei cinque minuti di sbandamento Jm vede le streghe perché difendiamo troppo bassi e ci facciamo schiacciare. Ma a conti fatti non demerita, GRINGO.

ORSI 6: Inizia bene, sfiorando il gol e coprendo Ema nei suoi sganciamenti. Proprio in una di queste circostanze si trova vis a vis con la punta ospite e rimedia una figuraccia (0-1): ok che l'avversario sbaglia lo stop e si ritrova in porta ma serviva un minimo di ostruzione. Errore compensato con una discreta spinta nel finale, SLIMER.

CREMONA 7+: Quel baffo made in Germany ancora non lo reggo ma in campo è un forza della natura. Spinta costante bilanciata da una concentrazione difensiva mai esibita prima... un godimento, CURSORE.

GIORDANO 6: Pochi minuti che lasciano intravedere una serata alla diavola, poi lo stendono in area e lui resta nella morsa dell'avversario che lo travolge. Deve gettare la spugna, per fortuna a parte il gonfiore non sembra nulla di serio. Ho tirato giù un rosario di perline però, SAN GENNARO PENSACI TU.

ZOLA 8: Lo ricordavo forte, non così tanto. Lo vedo arrivare e non ha le stampelle di uno storpio, jesus sei immenso...penso. Entra al posto di Cesco e spacca la partita: imprendibile per i monolitici difensori avversari: due gol e nemmeno un centimetro di lingua fuori, FALSO INVALIDO.

DI SESSA 6,5: Che figata il ritorno del bomber. Ho vissuto al suo fianco tutto il rammarico delle gare perse e giuro sul Morfasso che avrei sofferto meno a saltarlo io il primo scorcio di stagione. La sua partita è nei numeri: rigore che pareggia i conti e gol della sicurezza finale. Nel mezzo tante cose buone ed altre meno, con quella generosità mista irruenza che lo porta talvolta a strafare, HIGUAIN.

BOSELLI 7: E' talmente in fi...in forma che se inciampa per strada trova un portafoglio. Ma la fortuna se la crea lui con giocate semplici ma sempre pro-team e mettendoci fisico e ardore. L'istinto del gol beh quello non lo ha mai abbandonato: in spaccata, deviando il tiro di un altro, ribattendo sulla traversa ma lui è lì,sempre, come il fiorista davanti alla Conad, OCCHI DI GATTO.

AVVERSARI 6+: Si presentavano con la coccarda di primi della classe e per dieci minuti mostrano muscoli e autorità. Poi si sgretolano ma devo dire che è più merito Joga che demerito loro. Oh ruvidi sono ruvidi, è nel loro dna... però se trovi un arbitro permissivo il secondo tempo lo giochi nel corridoio del pronto soccorso.

ATMOSFERA 7: Pubblico caldo e folta rappresentanza ospite. Mi esalta però il nostro vociare, l'applaudire le gesta di un compagno, con Arfo e Ale ultras in panchina, giustamente ammoniti dal tibetano Gigi.

La frase della serata: " Ma fanno tanto schifo i nostri palloni?" Ale incredulo quando per la seconda volta in tre giorni ha subito il marchio del rifiuto. La moda del momento è portarselo da casa e imporlo alla massa.




domenica 11 novembre 2018

ALL BLACKS - JOGA MALITO 1 - 11


Un, due...tre...Joga! I diavoli vincono il posticipo della quarta giornata centrando così il terzo successo consecutivo. Dopo il passo falso Agrifarma il crescendo dei ragazzi è stato evidente ma ieri, nella prima trasferta stagionale, abbiamo fatto un ulteriore passettino avanti.
Una prova di maturità, al cospetto di un avversario inedito e molto agguerrito che un paio di settimane fa aveva fermato sul pari una compagine esperta e favorita al titolo come l'Ottone.
La partita però non ha avuto storia, l'abbiamo sbloccata e indirizzata subito e per i nostri avversari si è fatta impossibile, un autentico black friday.
Tanto odio quando siamo leziosi (fortunatamente non capita spesso) tanto adoro quando siamo pratici e concreti, spietati come un killer professionista. Abbiamo giocato semplice, senza fronzoli anche quando la pancia era piena e si poteva fare un ricamo in più ed una corsa in meno senza il rischio di compromettere il risultato. Finalmente siamo stati squadra, superiori anche se i nostri dirimpettai hanno provato a scaldare l'atmosfera con qualche atteggiamento da saloon, da gangsta coi brufoli.
E' con questo atteggiamento che si fa strada. E' con queste prove che si tiene alto il morale, la fatica non pesa e le assenze si dimenticano in fretta. Anche quest'anno cari miei è uno Joga pirata che naviga a vista ma con il vento a favore e le scorte piene di rum e riccanze dorate: beato chi lo vive 24/24, Dio perdoni ogni pecorella smarrita.
Sulla partita poco altro da aggiungere, un parziale di sei a zero nel primo tempo bastava per capire padrone e inserviente ma direi che siamo stati bravi anche nella ripresa, chiudendoci in difesa e ripartendo approfittando dei tanti spazi concessi dagli All Blacks.
All you can eat quasi per tutti quindi, con Dante Cesco ed Ema autentici mattatori della serata. Un rigore fallito dagli avversari è l'ultimo sussulto che scorre sulla schiena del Gigi, la partita è vinta e il risultato al triplice fischio è una scorpacciata inattaccabile.
Bello quello che ho visto in campo, spaziale il contorno: dopo polemiche, regolamenti, mail e calendari sballati che spasso vedere una squadra ruspante, sanguigna, surreale, animosa, autentica.
Sono impazzito come una maionese quando li ho visti impuntarsi per usare il loro pallone e non il nostro ma sul sei a zero....ah ecco cosa stava creando quel divario lì, scemo io a non capire che lo sporco brutto e cattivo era il nostro pallone.
A parte questa disputa (alla fine abbiamo smezzato... un tempo il nostro, un tempo il loro, in regalo con il Calippo Algida) tanti altri spintoni a gioco fermo, entrate fintamente assassine...ma tutto così, pour parler, tanto il risultato non era in discussione e finito il match (arbitrato benissimo) non sono rimaste scorie.
Non c'è il tempo di crogiolarsi al sole. Incombe la sfida di lunedì, chi la spunterà mirerà alle stelle....speriamo di essere noi.

MAROTTA 6,5: Gigi c'è. Anche ieri, due o tre parate prima che il risultato perdesse i connotati allargandosi come il Pokemon Snorlax. Sta migliorando sensibilmente anche sui rinvii: i primi due finiscono dritti nelle grinfie nemiche ma poi corregge il tiro e diventa un suggeritore, SICUREZZA.

SILEO N. 6,5: Ottima prova condita dal primo gol stagionale: segue l'azione (tre vite fa era un bomber..) e conclude a porta sguarnita. Quando gli animi si scaldano e volano colpi proibiti il capitano non si tira indietro...ho sentito un paio di "ciaff" altezza caviglia che domani sono ematomi viola cardinale, IL GIGLIATO.

SILEO C. 6+: Il risultato è in cassaforte ma il Sile vuole mantenere la sua porta blindata e ci mette mestiere e arguzia. Sul rigore non ho capito la dinamica ma non gli attribuisco grosse colpe: è stata una carambola pazzesca, EXPERIENCE.

MENTO 7,5: In una partita che si arroventava ogni minuto di più come un pollo infilzato sullo spiedo, ho tremato per l'Ema-psyco che è in lui, invece da vero leader incassa colpi e non fiata, sono le sue gesta in campo che parlano più di Lodo Guenzi: quattro gol e tutti a nanna. Fantastica la sua lotta personale per non usare il pallone degli avversari, a parte bucarlo con uno spillo le ha provate tutte, WALT DISNEY.

ARFANI 7: Prestazione sontuosa e spavalda, iniziata con un salvataggio sulla linea che poteva accendere le speranze avversarie e proseguita con chiusure e interventi sempre puliti ma decisi. Da esterno ha anche l'occasione per segnare, evento più improbabile di uno tsunami in Svizzera, ma non ci riesce...DE VRIJ.

ORSI 6: La prestazione tutto sommato c'è: copre, sbaglia pochi passaggi, resta zen in una serata inspiegabilmente elettrica. Ma il piede è da registrare, comincia con un tiro libero di rara bruttezza e prosegue con un paio di tiri meno pericolosi dei gattini su Facebook. Nel mezzo il contropiede per l'ultima rete (di tacco) di Ema, MOSSO.

CREMONA 7: Non segna ma corre tanto, si inserisce, crea scompiglio in una retroguardia che già aveva dei guai a capirsi tra i suoi interpreti. Almeno due o tre assist sono farina del suo sacco; se tuttavia, si ripresenta con quel ginger-baffo....giuro che lo vendo su Ebay, categoria "cose brutte", DURACELL.

GIORDANO 7+: E' in un ottimo momento di forma e anche se potrebbe fare giochi di prestigio lui rende semplice il difficile, giocando per la squadra, preferendo il passaggio alla conclusione personale. Ne realizza tre, ma potevano essere anche di più...da urlo quando confessa agli avversari le sue origini "mediterranee", chiarendo però che rispetto a loro era di Trento, INSOSTITUIBILE.

BOSELLI 7,5: Per dieci minuti buoni della ripresa sembrava un marziano, tocchi di prima, gol al volo, giocate di suola... poi ho capito: il pallone da spiaggia che stavamo usando, coi rimbalzi di una cavalletta alata, favoriva il buon Fante e lo rendeva invincibile. Allora, per non illudere il ragazzo, i tre saggi lo hanno tolto subito, quasi punitivi. Poco male, nel borsone era già pronta la camicia del party, IL MONDANO.

AVVERSARI 6-: A fine gara quattro chiacchiere con loro. E' la prima volta che si cimentano con i campionati e stanno pagando lo scotto del debutto in un girone che forse non doveva essere il loro (io non ho dimenticato la categoria Amatori..). A parte qualche atteggiamento sopra le righe hanno un buon telaio, al momento tuttavia sono ancora troppo acerbi e improvvisati.

ATMOSFERA 6+: Il Poli è un campo che mi mette una tristezza infinita. A parte il ricordo ancora fresco, purtroppo, di un paio di sconfitte storiche dico che se il nostro non è ben illuminato, qui si gioca al buio. Noi abbiamo un paio di tifosi, loro qualcuno in più...ma il clima è da fine stagione.

La frase della serata. " Hai mai visto giocare una partita di futsal con un pallone Adidas? Te si,arbitro? No perché io mai...." Esilarante siparietto tra Ema e l'arbitro per spiegare che un pallone se non è a rimbalzo controllato....va beh lasciamo perdere. In ogni caso per queste dichiarazioni siamo in causa con il colosso americano delle tre righine.