sabato 24 dicembre 2016

BUON NATALE JOGA MALITO

                                      Estratto dalla cena di Natale 2015, to be continued?

venerdì 23 dicembre 2016

AUTOSCUOLA STADIO - JOGA MALITO 4 - 7


E sono tre. Gli Joga vincono l'ultima del 2016 e si regalano un gran bel natale, finalmente un pò di dolce dopo l'amaro di inizio campionato.
Una cosa su questi ragazzi bisogna dirla: non hanno mai mollato, nemmeno per un istante, nemmeno quando tutti o quasi stavano davanti sulla Libertà del mercoledì. Mai avuta la sensazione che saremmo sprofondati ma bisognava ingranarla: ora che l'abbiamo fatto... stay tuned.
A raccontarla tutta abbiamo giocato meglio molte partite di inizio stagione rispetto a ieri, eppure solo i punti in tasca strappano sorrisi... ieri potevamo fare pubblicità alla Mentadent, grandi ragazzi.
Ci portiamo dietro difetti storici come adattarsi al ritmo dell'avversari, come andare difensivamente in panico senza un perchè oppure perdere le staffe urlando come al mercato del pesce di Tokio.
Si è visto tutto questo è vero, ma si è vista anche una squadra che la voleva vincere ad ogni costo, si è visto uno Joga capace di fare muro nel momento decisivo della partita e di pungere in contropiede, zanzara tigre.
Il vantaggio degli avversari che scuote un avvio di gara alla camomilla è un tiro dalle retrovie che passa tra diverse caviglie e si insacca all'angolino basso. I diavoli ci mettono parecchio per trovare la quadra sbandando in più occasioni. Ci sarebbe tutto il tempo del mondo ma succede che ci innervosiamo ingarbugliando una partita tutt'altro che insormontabile...Simo salva la baracca con parate d'autore, davanti iniziamo a buttarla dentro e il peggio sembra alle spalle.
Il gol al volo di Dante (che ritorno col botto) timbra il vantaggio dopo la lunga rincorsa (2-3) e nel finale di tempo abbiamo diverse occasioni per incrementare: errori di misura e qualche leziosità non ce lo consentono.
L'inizio di secondo tempo ricalca gli stenti del primo con l'aggiunta di effetti speciali che nemmeno al Cirque du Soleil: siamo sempre preoccupati a dircele tra di noi mentre gli "Stadio" a testa bassa ci attaccano da ogni lato. Un gollonzo ancora da lontano e un contropiede ci ributtano in mare aperto e con la testa sott'acqua; di una reazione Joga neanche l'ombra.
La scintilla che cambia le sorti del match è un rigore natalizio ( che generosità...) per i padroni di casa che Simo è abile a sventare a mano aperta...allora non è destino.
Iniziamo a crederci e finalmente a giocare come si deve, chiusi dietro e pungenti dalla metà campo in sù. Arrivano le solite magie di Dome, le imperversate di uno Zola a tutto campo ed il gol di Ale che discende palla al piede incontrastato come Mosè sul Mar Rosso, the football is died.
Nel finale gli avversari calano, noi la controlliamo subendo poco e niente...tolti quei dieci minuti di tilt & anarchia direi un ottimo secondo tempo.
Ora la cena, un pò di meritato riposo e poi sguardo fisso al ventisei gennaio per il recupero coi Cagnoni...Buon Natale.

STILO 8: Era cominciata in salita, colpito a freddo da un missile partito da troppo lontano, finisce che ipnotizza tutti come un incantatore di serpenti con gli avversari in coda a fargli complimenti e quasi a chiedere autografi. Le parate sono tante e quasi non catalogabili ma è sul rigore, il momento chiave, che salva il natale a tutta la dirigenza Joga, SANTA CLAUS.

ARFANI 6,5: Arriva vestito da barbone, lascia il palazzetto con indosso il valore di un Audi A6, questo per spiegare un Arfo senza mezze misure che in campo ha grinta da vendere ma a volte la riversa un pò troppo platealmente. In marcatura è solido e non si fa sovrastare quasi mai tranne sul gol del loro sorpasso dove si appisola un pelino. Prende male la sostituzione...alla fine è un segnale di lotta, quindi positivo, RIBOLLITA.

GARLI 6,5: Il voto media un primo tempo moscio come una "erre" a Fidenza ed una ripresa cuor di leone nella quale difende alto e permette alla squadra di alzare il baricentro di una quindicina di metri. Considerato che è stato il recupero dell'ultimo minuto strappato dalle grinfie dell' infermeria...BEH.

ORSI 7-: Partenza lenta, non trova ritmo, lo si nota solo per i recuperi difensivi e per un giallo sacrosanto che spezza un contropiede tre contro uno dei rivali: deve essere chiaro a tutti che al giovedì si scende in campo per vincere altrimenti fino a marzo c'è Masterchef in tivù. Buono il secondo tempo con quel gol in discesa solitaria atipico quasi quanto la sua esultanza, CREMOSO.

ZOLA 7: Ai più salteranno agli occhi alcuni gol sbagliati ( un palo clamoroso). A me, miope nella vita, ma calcisticamente un dodici decimi, non è sfuggita una gara col coltello tra i denti, il primo a ripiegare nei momenti di difficoltà, il primo a nascondere la palla ai rivali una volta in vantaggio, i gol arriveranno più in là, AMAZON PRIME.

DI SESSA 7: La squadra si è modellata sulle sue giocate, un falso nueve capace di aprire varchi per i compagni oppure di concluderla lui con quel piedino barbecue che ha già arrostito più di un portiere. Nel primo tempo è abbastanza pigro e si divora qualche chance aggiungendo sempre un ricamo di troppo, nella ripresa però è devastante ed il gol del vantaggio è un cioccolatino, MERTENS.

BOSELLI 7: Diavolo d'un Dante, avrei voluto averlo sempre e non doverlo tirar fuori come una ghirlanda a Natale. Tocca tre palloni e fa tre gol (uno annullato) con quell'istinto killer che è il suo marchio di fabbrica, BANG BANG.

FONTANA 6,5: Non ha giocato ok, ma ha incitato i compagni all time...un gruppo unito lo si vede anche da questi dettagli, MR. CONSIGLIO.

TIFOSERIA 7+: Beh tanta roba, erano tutti i nostri. Potrei parlare del lato femminile ma voglio invece soffermarmi sul gatto e la volpe (Simi e Dade) capaci di video che finiranno dritti nel dvd 2017. Simi ma da quando hai la passione per i pelati?

AVVERSARI 6: Squadra giovane con alcuni player tanto talentuosi quanto acerbi. Perdono alla distanza ed è giusto così ma non hanno sfigurato.

La frase della serata " Se stavamo lì ancora venti secondi morivamo di overdose" Simi. 

Nell'intento di trovare sia il palazzetto giusto, sia il cancello giusto, abbiamo avuto l'idea di chiedere ad un gruppetto di presunti tossici lì nei paraggi.


venerdì 16 dicembre 2016

JOGA MALITO - MONTEREGGIO 17 - 2


"Joga Goloso.." recitava una famosa pubblicità di qualche anno fa. I diavoli stendono il malcapitato Montereggio e danno un pò di slancio alla propria classifica, ancora bugiarda ma terribilmente più vicina ai nostri desideri rispetto a qualche settimana fa.
Un successo che significa continuità e se guardiamo appena oltre ci aspettano ancora una battaglia prima del panettone ed una dopo lo spumante, a gennaio: con due vittorie si raddrizzerebbe ancora di più...ma avremo tempo e modo di pensarci.
Ieri la partita ha preso quasi subito la giusta piega ma voglio pensare che oltre ai demeriti degli avversari, inizialmente in partita poi inevitabilmente senza fiato e motivazioni, ci sia anche una spruzzata di vero Joga. Quella voglia di mettere la bestia nel recinto il prima possibile, di dire al mondo che ok ci siamo ammalati ma stiamo tornando, più forti che mai.
Il primo tempo si è attestato su buoni ritmi e come detto i rivali hanno provato a contenere lo strapotere dei diavoli, pareggiando i conti e restando in partita almeno fino al terzo gol. Certo, in pochi uomini e con amnesie difensive imperdonabili il destino era lì in agguato pronto a compiersi. Il tridente Dome-Zola-Condor alterna qualche egoismo a ripetuti fraseggi altruisti e la via della porta è illuminata a giorno, basta percorrerla.
Non tutto è filato liscio; a volte ci siamo lanciati all'arrembaggio rischiando l'uno contro uno dietro, a volte ci siamo intestarditi palla al piede quando sui lati era il deserto dei Gobi, ma sono tutti piccoli peccati d'ingordigia, in fondo era da tempo, dalla stagione scorsa, che sognavamo una serata senza freni, una sera così.
Il primo tempo dice 5-1 ma è nella ripresa che il punteggio si gonfia come un canotto complice un'arrendevolezza dei rivali che in certi momenti quasi faceva venire i sensi di colpa. Nel finale loro tirano i remi in barca noi il fiato: lo spettacolo è quello che è...cenone anticipato per il Condor che si lancia sulla carcassa Montereggio, legge della savana.
Nota di merito per l'arbitro: un Malesani due punto zero oltre il logorroico ma dallo spiccato senso ironico sempre nel momento meno opportuno. I suoi "must have" sono deridere i colleghi, spiegare le regole del futsal reinterpretate a suo modo e chiedere consigli stradali come se fossimo dei Tom Tom viventi. Il cambio delle panchine però lo rinnega...e io penso (nonostante un arbitraggio impeccabile) ah non farà mai carriera.

STILO 7: Leggendo il tabellino si potrebbe pensare ad una serata tranquilla, niente di più sbagliato, più generosi della Caritas qualcosa dietro concediamo sempre e comunque, Simo c'è, con la sua mole è insuperabile ed agli ospiti restano solo le briciole, NOTHING.

GARLI 6,5: Ok, gli avversari combinano poco ma la prova è convincente e nella scorpacciata di reti ci mette pure il suo zampino, amen se era il gol del novantasei a uno, con la porta sguarnita e un' insegna luminosa lampeggiante a forma di freccia indicava "put me", BENE COSI'.

SILEO C. 6,5: Sarà che tra gli omogeneizzati della figlia manca sempre il boccetto al gusto spinaci ma anche giocando a singhiozzo è sempre fresh, il primo tempo in particolare è da incorniciare: la squadra si sbilancia, gli toccano un paio di recuperi fisicamente logoranti. Cala nel finale, in apnea ma resiste, SUB.

ORSI 6,5: Sfrutta la sua arma migliore, il tiro da fuori, al primo tentativo coglie il palo, al secondo il bersaglio, evviva, di questi tempi anche un misero golletto è da festeggiare come un diciottesimo compleanno. Nel mezzo tanto ardore che si spegne fino a smorzarsi, il secondo tempo non è incantevole, ma non si è risparmiato mai, BRONZO.

CREMONA 7+: Arrivo dopo raga ed invece nove e dieci è già lì che ribolle per entrare in campo, buon segno, perchè è un Cremo in serata, mai fermo, sempre propositivo. Alto come un bicchiere dell' Oktober Fest l'ho visto persino colpire di testa avvitandosi come un delfino a Gardaland. Entra nel tabellino marcatori, non chiedetemi con quanti timbri però, PUTIFERIO.

ZOLA 7: Averlo in campo ti centuplica le forze, quando poi l'avversario non è il Real Madrid e lui può scorrazzare in fascia libero come un esibizionista a playa desnuda...chi lo ferma? Segna con ogni parte del corpo ma verranno partite più dure, TEMPORALE.

DI SESSA 8: Giù il cappello signori miei, questo è un rinforzo con la erre maiuscola. Al di là dei gol, un paio sono strepitosi, mi fa impazzire una cosa.. tecnicamente potrebbe guardare tutti dall'alto come un astronauta, invece è il primo che ti incoraggia se sbagli un passaggio..recuperiamo anche Simi e gli altri e ne vedremo delle belle, MOULIN ROUGE.

CASAROLI 7: Clac..si è sbloccato. Poker di reti per un bomber smarrito ma solo a livello di finalizzazioni perché piaccia o no in campo aveva sempre detto la sua, giocandosela sempre con il canino affilato. Il primo gol è forza e bravura: per l'esaltazione trascorre dieci minuti buoni cercando di non passarla a nessuno come se avesse preso la stella dell' invincibilità di Super Mario, GOD.

SILEO N. 6,5: Torna mister per una sera, quasi si bulla di averla vinta lui, mentre era l'arbitro che passava tutte le dritte...

TIFOSERIA 7,5: La partita non è di cartello eppure il colpo d'occhio è notevole. Da Luca a Loris fino a scendere...non vi ringraziamo mai abbastanza.

AVVERSARI 5,5: Giocare in cinque non è mai facile, appena calano le forze diventa un massacro, specie se non hai un impianto di gioco collaudato ad ogni evenienza. L'atteggiamento finale però è da resa al tappeto.

La frase della serata: " Chi vi arbitra di solito in casa?...Noi rispondiamo...Uhhh". Arbitro-idol.



venerdì 2 dicembre 2016

JOGA MALITO - USTARIA PUGRERA 6 - 5


Che bello tornare a vincere. Era l'ultimo treno e gli Joga dovevano prenderlo al volo, con o senza biglietto si doveva salire, un nuovo passo falso e saremmo davvero sprofondati. Vittoria doveva essere e così è stato ma quanta fatica diavolo.
Diciamolo subito, di buono ieri c'è stato solo il risultato ma guarda un pò è la cosa che più conta. Ci sono venute le orecchie di Dumbo a furia di sentire complimenti ma alla fine festeggiavano gli altri mentre stavolta al cospetto di una prestazione mignon con più ombre che luci abbiamo incassato punti e morale, i'm lovin it.
Da questa prestazione salviamo il salvabile che è ben poco. Doveva essere la partita del dentro o fuori, dovevamo sbranarla tanta era la rabbia accumulata ed invece ci siamo limitati al compitino, timidi e impacciati come quattordicenni alla prima cotta.
Non vincevamo un contrasto eppure fin da subito si è capito che il talento in campo stava solo da una parte, con un Vene in grande spolvero a capeggiare l'avanzata.
Solo alle prime battute gli ospiti tengono il passo ( fino al 3-2) poi, pur senza strafare, gli Joga prendono il sopravvento chiudendo la prima frazione sopra di tre reti. La sensazione per una volta è quella che si possa passare un secondo tempo senza patemi, non dico controllando la partita (sia mai..) ma almeno evitando le sciagurate rimonte degli ultimi ottocentoventisette incontri...e invece no. Se il primo tempo non è stato eccezionale beh la ripresa è molto molto peggio.
Una squadra pigra, sfilacciata, con la pancia piena e dura nei contrasti come una spada di cartapesta in battaglia. Mancando ancora un tempo gli avversari tornano a crederci, noi ci intimoriamo presagendo l'ennesima beffa e ci mettiamo lì in trincea quando basterebbe far circolare la palla per arrivare in porta una volta si e quella dopo anche. La fortuna non è certo nostra amica, succede che un paio di conclusioni sporche ci infilzano ed il risultato è clamorosamente ancora in bilico ma mentre noi siamo visibilmente stanchi i Pugrera caricano come bisonti per l'ultimo assalto.
Un palo a portiere battuto mi fa scorrere un brivido lungo la schiena e l'abbiamo pensato tutti....adesso ci pareggiano. Invece il Dome toglie le castagne dal fuoco sfruttando una ribattuta da corner: sopra di due (anche se per poco) il risultato non ci sfuggirà più.
Ora ci aspetta un turno di stop dato che il match clou coi Cagnoni è stato rinviato a gennaio per permettere alla "bellissimissima" Tensostruttura di ampliare le tribune da 20 a 45 mila posti (riscaldati) a sedere. Faremo fruttare questo periodo per ripassare qualche concetto e per ritrovare un pò di condizione...ripartire da una vittoria è sempre la miglior cura.

STILO 6,5: Poteva essere una serata tranquilla se non altro perché sul cinque a due tutto faceva pensare ad una discesa senza ostacoli e lui qualche parata importante l'aveva già compiuta. Invece la ripresa è un escalation di orrori: si oppone come può soprattutto nelle uscite basse, alla fine solo una rete lo macchia di responsabilità, DIXAN.

SILEO N. 6,5: La retroguardia con lui non vacilla, anzi, ha modo di spingersi in avanti trovandosi, come un Rovazzi qualunque, al posto giusto nel momento giusto, ed è vantaggio. Più complicata la ripresa, le grane aumentano e deve ricorrere alle misure forti: il fallo che gli costa il giallo è censurabile nel calcio ma nel kung fu sarebbe "la mossa", DIPENDE.

SILEO C. 6: Non giocava da Podenzano, tiene la posizione senza correre rischi ma l'autonomia è risicata, finché il palleggio è nostro maschera il fiato corto in tutti i modi, ma nel momento di spinta degli ospiti la fatica nel contenerli un pò affiora, FAR.

GARLI 5,5: Non era al meglio, ha stretto i denti, ma la corsa tradiva gli acciacchi e sia da ultimo che da esterno non ha convinto. Nessun disastro intendiamoci, ma ho troppa fiducia nel soldato Garli, questo era un fuocherello, lui può essere incendio, 115.

ARFANI 6+: Comanda lui la difesa nello spezzone di vero Joga e ricalca un pò quanto già detto, basta la sua grinta anche senza piedi bon ton per inchiodare lì un avversario che non può fare paura. Ringhia, a volte anche fuori dal suo cortile (per poco non si fa ammonire per un'entrata nella loro area...) ma come fai a non apprezzarlo, GONZALO RODRIGUEZ.

VENEZIANI 7+: Si è acceso a sprazzi, ma con i suoi colpi è stato una lanterna nel buio di una prestazione che definire tenebrosa è voler offendere l'oscuro signore. Chirurgico il diagonale del primo gol, di gran classe il secondo mettendo a sedere l'intera difesa avversaria. Ne sbaglia qualcuno più facile ma sta tornando sui livelli monstre di un anno fa, IN ALTO.

CREMONA 6: Solita generosità nel rincorrere come un pitbull ogni avversario ma è chiaro che dal Cremo tutti si aspettano anche qualche giocata importante, d'altronde l'abbiamo pagato caro anche se è grande come una statuina del presepe. Nonostante una prestazione abbastanza piatta, molto meglio avere quei due polmoni lì in più, SEI SOLO NOSTRO.

ORSI 6+: Sarà la fortuna di entrare nel momento propizio, noi in crescita e loro in calo, ma dà la scossa ad una gara che, fino all'arrivo della donna del Dome, era da sbadigli, uno dietro l'altro. Due assist e qualche buona giocata mentre nella ripresa cala parecchio: ok in interdizione ma in avanti è legnosissimo oltre che poco servito, FOPPAPEDRETTI.

DI SESSA 6,5: La classe non si discute, gli bastano tre occasioni e timbra tre volte, come all'ufficio anagrafe. Per il resto vivacchia dalla metà campo in su, quando gli dai la palla sai che è in cassaforte, ma tra un colpo di tacco e un contrasto morbido non sempre riesce a fare la differenza. Comunque sia anche stavolta e la regola del tre continua, L'ALCHIMISTA.

CASAROLI 6: Gioca per la squadra, addirittura troppo, con eccessi di generosità che neanche Luce Caponegro ai tempi d'oro, ma è proprio questo lavoro extra che lo allontana dalla porta e gli annebbia la mira. Qualche gol da lui è lecito aspettarselo, BOMBER (IL PIUMINO PERO').

TIFOSERIA 6,5: Ho apprezzato Zola che con un piede solo scende dal divano e viene a sostenere lo Joga. Non mancano i soliti affezionati ma il clima è abbastanza freddo, ovattato...si può fare di meglio.

AVVERSARI 6: Alla fine, avessero strappato il pari, non avrebbero rubato nulla, perchè il primo tempo ok meglio noi, ma le partite durano almeno cinquanta minuti. Li conoscevamo del resto: compatti in ogni reparto ma senza elementi in grado di vincerla in solitario.

La frase della serata " Fabio sottoporta sei come un diabetico in pasticceria..." Simi, incoraggiamento a distanza.