sabato 24 dicembre 2016

BUON NATALE JOGA MALITO

                                      Estratto dalla cena di Natale 2015, to be continued?

venerdì 23 dicembre 2016

AUTOSCUOLA STADIO - JOGA MALITO 4 - 7


E sono tre. Gli Joga vincono l'ultima del 2016 e si regalano un gran bel natale, finalmente un pò di dolce dopo l'amaro di inizio campionato.
Una cosa su questi ragazzi bisogna dirla: non hanno mai mollato, nemmeno per un istante, nemmeno quando tutti o quasi stavano davanti sulla Libertà del mercoledì. Mai avuta la sensazione che saremmo sprofondati ma bisognava ingranarla: ora che l'abbiamo fatto... stay tuned.
A raccontarla tutta abbiamo giocato meglio molte partite di inizio stagione rispetto a ieri, eppure solo i punti in tasca strappano sorrisi... ieri potevamo fare pubblicità alla Mentadent, grandi ragazzi.
Ci portiamo dietro difetti storici come adattarsi al ritmo dell'avversari, come andare difensivamente in panico senza un perchè oppure perdere le staffe urlando come al mercato del pesce di Tokio.
Si è visto tutto questo è vero, ma si è vista anche una squadra che la voleva vincere ad ogni costo, si è visto uno Joga capace di fare muro nel momento decisivo della partita e di pungere in contropiede, zanzara tigre.
Il vantaggio degli avversari che scuote un avvio di gara alla camomilla è un tiro dalle retrovie che passa tra diverse caviglie e si insacca all'angolino basso. I diavoli ci mettono parecchio per trovare la quadra sbandando in più occasioni. Ci sarebbe tutto il tempo del mondo ma succede che ci innervosiamo ingarbugliando una partita tutt'altro che insormontabile...Simo salva la baracca con parate d'autore, davanti iniziamo a buttarla dentro e il peggio sembra alle spalle.
Il gol al volo di Dante (che ritorno col botto) timbra il vantaggio dopo la lunga rincorsa (2-3) e nel finale di tempo abbiamo diverse occasioni per incrementare: errori di misura e qualche leziosità non ce lo consentono.
L'inizio di secondo tempo ricalca gli stenti del primo con l'aggiunta di effetti speciali che nemmeno al Cirque du Soleil: siamo sempre preoccupati a dircele tra di noi mentre gli "Stadio" a testa bassa ci attaccano da ogni lato. Un gollonzo ancora da lontano e un contropiede ci ributtano in mare aperto e con la testa sott'acqua; di una reazione Joga neanche l'ombra.
La scintilla che cambia le sorti del match è un rigore natalizio ( che generosità...) per i padroni di casa che Simo è abile a sventare a mano aperta...allora non è destino.
Iniziamo a crederci e finalmente a giocare come si deve, chiusi dietro e pungenti dalla metà campo in sù. Arrivano le solite magie di Dome, le imperversate di uno Zola a tutto campo ed il gol di Ale che discende palla al piede incontrastato come Mosè sul Mar Rosso, the football is died.
Nel finale gli avversari calano, noi la controlliamo subendo poco e niente...tolti quei dieci minuti di tilt & anarchia direi un ottimo secondo tempo.
Ora la cena, un pò di meritato riposo e poi sguardo fisso al ventisei gennaio per il recupero coi Cagnoni...Buon Natale.

STILO 8: Era cominciata in salita, colpito a freddo da un missile partito da troppo lontano, finisce che ipnotizza tutti come un incantatore di serpenti con gli avversari in coda a fargli complimenti e quasi a chiedere autografi. Le parate sono tante e quasi non catalogabili ma è sul rigore, il momento chiave, che salva il natale a tutta la dirigenza Joga, SANTA CLAUS.

ARFANI 6,5: Arriva vestito da barbone, lascia il palazzetto con indosso il valore di un Audi A6, questo per spiegare un Arfo senza mezze misure che in campo ha grinta da vendere ma a volte la riversa un pò troppo platealmente. In marcatura è solido e non si fa sovrastare quasi mai tranne sul gol del loro sorpasso dove si appisola un pelino. Prende male la sostituzione...alla fine è un segnale di lotta, quindi positivo, RIBOLLITA.

GARLI 6,5: Il voto media un primo tempo moscio come una "erre" a Fidenza ed una ripresa cuor di leone nella quale difende alto e permette alla squadra di alzare il baricentro di una quindicina di metri. Considerato che è stato il recupero dell'ultimo minuto strappato dalle grinfie dell' infermeria...BEH.

ORSI 7-: Partenza lenta, non trova ritmo, lo si nota solo per i recuperi difensivi e per un giallo sacrosanto che spezza un contropiede tre contro uno dei rivali: deve essere chiaro a tutti che al giovedì si scende in campo per vincere altrimenti fino a marzo c'è Masterchef in tivù. Buono il secondo tempo con quel gol in discesa solitaria atipico quasi quanto la sua esultanza, CREMOSO.

ZOLA 7: Ai più salteranno agli occhi alcuni gol sbagliati ( un palo clamoroso). A me, miope nella vita, ma calcisticamente un dodici decimi, non è sfuggita una gara col coltello tra i denti, il primo a ripiegare nei momenti di difficoltà, il primo a nascondere la palla ai rivali una volta in vantaggio, i gol arriveranno più in là, AMAZON PRIME.

DI SESSA 7: La squadra si è modellata sulle sue giocate, un falso nueve capace di aprire varchi per i compagni oppure di concluderla lui con quel piedino barbecue che ha già arrostito più di un portiere. Nel primo tempo è abbastanza pigro e si divora qualche chance aggiungendo sempre un ricamo di troppo, nella ripresa però è devastante ed il gol del vantaggio è un cioccolatino, MERTENS.

BOSELLI 7: Diavolo d'un Dante, avrei voluto averlo sempre e non doverlo tirar fuori come una ghirlanda a Natale. Tocca tre palloni e fa tre gol (uno annullato) con quell'istinto killer che è il suo marchio di fabbrica, BANG BANG.

FONTANA 6,5: Non ha giocato ok, ma ha incitato i compagni all time...un gruppo unito lo si vede anche da questi dettagli, MR. CONSIGLIO.

TIFOSERIA 7+: Beh tanta roba, erano tutti i nostri. Potrei parlare del lato femminile ma voglio invece soffermarmi sul gatto e la volpe (Simi e Dade) capaci di video che finiranno dritti nel dvd 2017. Simi ma da quando hai la passione per i pelati?

AVVERSARI 6: Squadra giovane con alcuni player tanto talentuosi quanto acerbi. Perdono alla distanza ed è giusto così ma non hanno sfigurato.

La frase della serata " Se stavamo lì ancora venti secondi morivamo di overdose" Simi. 

Nell'intento di trovare sia il palazzetto giusto, sia il cancello giusto, abbiamo avuto l'idea di chiedere ad un gruppetto di presunti tossici lì nei paraggi.


venerdì 16 dicembre 2016

JOGA MALITO - MONTEREGGIO 17 - 2


"Joga Goloso.." recitava una famosa pubblicità di qualche anno fa. I diavoli stendono il malcapitato Montereggio e danno un pò di slancio alla propria classifica, ancora bugiarda ma terribilmente più vicina ai nostri desideri rispetto a qualche settimana fa.
Un successo che significa continuità e se guardiamo appena oltre ci aspettano ancora una battaglia prima del panettone ed una dopo lo spumante, a gennaio: con due vittorie si raddrizzerebbe ancora di più...ma avremo tempo e modo di pensarci.
Ieri la partita ha preso quasi subito la giusta piega ma voglio pensare che oltre ai demeriti degli avversari, inizialmente in partita poi inevitabilmente senza fiato e motivazioni, ci sia anche una spruzzata di vero Joga. Quella voglia di mettere la bestia nel recinto il prima possibile, di dire al mondo che ok ci siamo ammalati ma stiamo tornando, più forti che mai.
Il primo tempo si è attestato su buoni ritmi e come detto i rivali hanno provato a contenere lo strapotere dei diavoli, pareggiando i conti e restando in partita almeno fino al terzo gol. Certo, in pochi uomini e con amnesie difensive imperdonabili il destino era lì in agguato pronto a compiersi. Il tridente Dome-Zola-Condor alterna qualche egoismo a ripetuti fraseggi altruisti e la via della porta è illuminata a giorno, basta percorrerla.
Non tutto è filato liscio; a volte ci siamo lanciati all'arrembaggio rischiando l'uno contro uno dietro, a volte ci siamo intestarditi palla al piede quando sui lati era il deserto dei Gobi, ma sono tutti piccoli peccati d'ingordigia, in fondo era da tempo, dalla stagione scorsa, che sognavamo una serata senza freni, una sera così.
Il primo tempo dice 5-1 ma è nella ripresa che il punteggio si gonfia come un canotto complice un'arrendevolezza dei rivali che in certi momenti quasi faceva venire i sensi di colpa. Nel finale loro tirano i remi in barca noi il fiato: lo spettacolo è quello che è...cenone anticipato per il Condor che si lancia sulla carcassa Montereggio, legge della savana.
Nota di merito per l'arbitro: un Malesani due punto zero oltre il logorroico ma dallo spiccato senso ironico sempre nel momento meno opportuno. I suoi "must have" sono deridere i colleghi, spiegare le regole del futsal reinterpretate a suo modo e chiedere consigli stradali come se fossimo dei Tom Tom viventi. Il cambio delle panchine però lo rinnega...e io penso (nonostante un arbitraggio impeccabile) ah non farà mai carriera.

STILO 7: Leggendo il tabellino si potrebbe pensare ad una serata tranquilla, niente di più sbagliato, più generosi della Caritas qualcosa dietro concediamo sempre e comunque, Simo c'è, con la sua mole è insuperabile ed agli ospiti restano solo le briciole, NOTHING.

GARLI 6,5: Ok, gli avversari combinano poco ma la prova è convincente e nella scorpacciata di reti ci mette pure il suo zampino, amen se era il gol del novantasei a uno, con la porta sguarnita e un' insegna luminosa lampeggiante a forma di freccia indicava "put me", BENE COSI'.

SILEO C. 6,5: Sarà che tra gli omogeneizzati della figlia manca sempre il boccetto al gusto spinaci ma anche giocando a singhiozzo è sempre fresh, il primo tempo in particolare è da incorniciare: la squadra si sbilancia, gli toccano un paio di recuperi fisicamente logoranti. Cala nel finale, in apnea ma resiste, SUB.

ORSI 6,5: Sfrutta la sua arma migliore, il tiro da fuori, al primo tentativo coglie il palo, al secondo il bersaglio, evviva, di questi tempi anche un misero golletto è da festeggiare come un diciottesimo compleanno. Nel mezzo tanto ardore che si spegne fino a smorzarsi, il secondo tempo non è incantevole, ma non si è risparmiato mai, BRONZO.

CREMONA 7+: Arrivo dopo raga ed invece nove e dieci è già lì che ribolle per entrare in campo, buon segno, perchè è un Cremo in serata, mai fermo, sempre propositivo. Alto come un bicchiere dell' Oktober Fest l'ho visto persino colpire di testa avvitandosi come un delfino a Gardaland. Entra nel tabellino marcatori, non chiedetemi con quanti timbri però, PUTIFERIO.

ZOLA 7: Averlo in campo ti centuplica le forze, quando poi l'avversario non è il Real Madrid e lui può scorrazzare in fascia libero come un esibizionista a playa desnuda...chi lo ferma? Segna con ogni parte del corpo ma verranno partite più dure, TEMPORALE.

DI SESSA 8: Giù il cappello signori miei, questo è un rinforzo con la erre maiuscola. Al di là dei gol, un paio sono strepitosi, mi fa impazzire una cosa.. tecnicamente potrebbe guardare tutti dall'alto come un astronauta, invece è il primo che ti incoraggia se sbagli un passaggio..recuperiamo anche Simi e gli altri e ne vedremo delle belle, MOULIN ROUGE.

CASAROLI 7: Clac..si è sbloccato. Poker di reti per un bomber smarrito ma solo a livello di finalizzazioni perché piaccia o no in campo aveva sempre detto la sua, giocandosela sempre con il canino affilato. Il primo gol è forza e bravura: per l'esaltazione trascorre dieci minuti buoni cercando di non passarla a nessuno come se avesse preso la stella dell' invincibilità di Super Mario, GOD.

SILEO N. 6,5: Torna mister per una sera, quasi si bulla di averla vinta lui, mentre era l'arbitro che passava tutte le dritte...

TIFOSERIA 7,5: La partita non è di cartello eppure il colpo d'occhio è notevole. Da Luca a Loris fino a scendere...non vi ringraziamo mai abbastanza.

AVVERSARI 5,5: Giocare in cinque non è mai facile, appena calano le forze diventa un massacro, specie se non hai un impianto di gioco collaudato ad ogni evenienza. L'atteggiamento finale però è da resa al tappeto.

La frase della serata: " Chi vi arbitra di solito in casa?...Noi rispondiamo...Uhhh". Arbitro-idol.



venerdì 2 dicembre 2016

JOGA MALITO - USTARIA PUGRERA 6 - 5


Che bello tornare a vincere. Era l'ultimo treno e gli Joga dovevano prenderlo al volo, con o senza biglietto si doveva salire, un nuovo passo falso e saremmo davvero sprofondati. Vittoria doveva essere e così è stato ma quanta fatica diavolo.
Diciamolo subito, di buono ieri c'è stato solo il risultato ma guarda un pò è la cosa che più conta. Ci sono venute le orecchie di Dumbo a furia di sentire complimenti ma alla fine festeggiavano gli altri mentre stavolta al cospetto di una prestazione mignon con più ombre che luci abbiamo incassato punti e morale, i'm lovin it.
Da questa prestazione salviamo il salvabile che è ben poco. Doveva essere la partita del dentro o fuori, dovevamo sbranarla tanta era la rabbia accumulata ed invece ci siamo limitati al compitino, timidi e impacciati come quattordicenni alla prima cotta.
Non vincevamo un contrasto eppure fin da subito si è capito che il talento in campo stava solo da una parte, con un Vene in grande spolvero a capeggiare l'avanzata.
Solo alle prime battute gli ospiti tengono il passo ( fino al 3-2) poi, pur senza strafare, gli Joga prendono il sopravvento chiudendo la prima frazione sopra di tre reti. La sensazione per una volta è quella che si possa passare un secondo tempo senza patemi, non dico controllando la partita (sia mai..) ma almeno evitando le sciagurate rimonte degli ultimi ottocentoventisette incontri...e invece no. Se il primo tempo non è stato eccezionale beh la ripresa è molto molto peggio.
Una squadra pigra, sfilacciata, con la pancia piena e dura nei contrasti come una spada di cartapesta in battaglia. Mancando ancora un tempo gli avversari tornano a crederci, noi ci intimoriamo presagendo l'ennesima beffa e ci mettiamo lì in trincea quando basterebbe far circolare la palla per arrivare in porta una volta si e quella dopo anche. La fortuna non è certo nostra amica, succede che un paio di conclusioni sporche ci infilzano ed il risultato è clamorosamente ancora in bilico ma mentre noi siamo visibilmente stanchi i Pugrera caricano come bisonti per l'ultimo assalto.
Un palo a portiere battuto mi fa scorrere un brivido lungo la schiena e l'abbiamo pensato tutti....adesso ci pareggiano. Invece il Dome toglie le castagne dal fuoco sfruttando una ribattuta da corner: sopra di due (anche se per poco) il risultato non ci sfuggirà più.
Ora ci aspetta un turno di stop dato che il match clou coi Cagnoni è stato rinviato a gennaio per permettere alla "bellissimissima" Tensostruttura di ampliare le tribune da 20 a 45 mila posti (riscaldati) a sedere. Faremo fruttare questo periodo per ripassare qualche concetto e per ritrovare un pò di condizione...ripartire da una vittoria è sempre la miglior cura.

STILO 6,5: Poteva essere una serata tranquilla se non altro perché sul cinque a due tutto faceva pensare ad una discesa senza ostacoli e lui qualche parata importante l'aveva già compiuta. Invece la ripresa è un escalation di orrori: si oppone come può soprattutto nelle uscite basse, alla fine solo una rete lo macchia di responsabilità, DIXAN.

SILEO N. 6,5: La retroguardia con lui non vacilla, anzi, ha modo di spingersi in avanti trovandosi, come un Rovazzi qualunque, al posto giusto nel momento giusto, ed è vantaggio. Più complicata la ripresa, le grane aumentano e deve ricorrere alle misure forti: il fallo che gli costa il giallo è censurabile nel calcio ma nel kung fu sarebbe "la mossa", DIPENDE.

SILEO C. 6: Non giocava da Podenzano, tiene la posizione senza correre rischi ma l'autonomia è risicata, finché il palleggio è nostro maschera il fiato corto in tutti i modi, ma nel momento di spinta degli ospiti la fatica nel contenerli un pò affiora, FAR.

GARLI 5,5: Non era al meglio, ha stretto i denti, ma la corsa tradiva gli acciacchi e sia da ultimo che da esterno non ha convinto. Nessun disastro intendiamoci, ma ho troppa fiducia nel soldato Garli, questo era un fuocherello, lui può essere incendio, 115.

ARFANI 6+: Comanda lui la difesa nello spezzone di vero Joga e ricalca un pò quanto già detto, basta la sua grinta anche senza piedi bon ton per inchiodare lì un avversario che non può fare paura. Ringhia, a volte anche fuori dal suo cortile (per poco non si fa ammonire per un'entrata nella loro area...) ma come fai a non apprezzarlo, GONZALO RODRIGUEZ.

VENEZIANI 7+: Si è acceso a sprazzi, ma con i suoi colpi è stato una lanterna nel buio di una prestazione che definire tenebrosa è voler offendere l'oscuro signore. Chirurgico il diagonale del primo gol, di gran classe il secondo mettendo a sedere l'intera difesa avversaria. Ne sbaglia qualcuno più facile ma sta tornando sui livelli monstre di un anno fa, IN ALTO.

CREMONA 6: Solita generosità nel rincorrere come un pitbull ogni avversario ma è chiaro che dal Cremo tutti si aspettano anche qualche giocata importante, d'altronde l'abbiamo pagato caro anche se è grande come una statuina del presepe. Nonostante una prestazione abbastanza piatta, molto meglio avere quei due polmoni lì in più, SEI SOLO NOSTRO.

ORSI 6+: Sarà la fortuna di entrare nel momento propizio, noi in crescita e loro in calo, ma dà la scossa ad una gara che, fino all'arrivo della donna del Dome, era da sbadigli, uno dietro l'altro. Due assist e qualche buona giocata mentre nella ripresa cala parecchio: ok in interdizione ma in avanti è legnosissimo oltre che poco servito, FOPPAPEDRETTI.

DI SESSA 6,5: La classe non si discute, gli bastano tre occasioni e timbra tre volte, come all'ufficio anagrafe. Per il resto vivacchia dalla metà campo in su, quando gli dai la palla sai che è in cassaforte, ma tra un colpo di tacco e un contrasto morbido non sempre riesce a fare la differenza. Comunque sia anche stavolta e la regola del tre continua, L'ALCHIMISTA.

CASAROLI 6: Gioca per la squadra, addirittura troppo, con eccessi di generosità che neanche Luce Caponegro ai tempi d'oro, ma è proprio questo lavoro extra che lo allontana dalla porta e gli annebbia la mira. Qualche gol da lui è lecito aspettarselo, BOMBER (IL PIUMINO PERO').

TIFOSERIA 6,5: Ho apprezzato Zola che con un piede solo scende dal divano e viene a sostenere lo Joga. Non mancano i soliti affezionati ma il clima è abbastanza freddo, ovattato...si può fare di meglio.

AVVERSARI 6: Alla fine, avessero strappato il pari, non avrebbero rubato nulla, perchè il primo tempo ok meglio noi, ma le partite durano almeno cinquanta minuti. Li conoscevamo del resto: compatti in ogni reparto ma senza elementi in grado di vincerla in solitario.

La frase della serata " Fabio sottoporta sei come un diabetico in pasticceria..." Simi, incoraggiamento a distanza.





domenica 27 novembre 2016

PIZZERIA LA VILLA - JOGA MALITO 7 - 6


Black Friday. Non è un bel venerdì, diavoli ancora sconfitti e ora la classifica inizia davvero a mettere i brividi. Ieri non era facile: infarciti di assenze nella tana dei secondi della classe, abbiamo sfiorato l’impresa ma ancora una volta torniamo a casa con un pugno di mosche.
Mai capitato un avvio di stagione così balordo. Lasciamo perdere l’anno scorso quando guardavamo ancora tutti dall’alto verso il basso, sarebbe masochismo, sadomaso puro. Dico invece che in passato sono capitati eccome filotti di partite storte, si giocava male e si perdeva, tutto scorreva sul filo della logica. Quest’anno no, un rompicapo.
Giochicchiamo, mettiamo sotto l’avversario e non andiamo oltre il pareggio, lottiamo ad armi pari contro la seconda in classifica ma ancora non basta. Commettiamo tanti errori, quello si, e per il momento stanno facendo la differenza, always. 
La partita di giovedì non fa eccezione; uno Joga timido in avvio che cresce di tono e sembra azzannare la gara, più volte in vantaggio sempre a un soffio dallo sferrare il montante del k.o. e sempre raggiunti per una disattenzione, un errore, una fatalità. Ci sono stati momenti, fino a metà secondo tempo almeno, che il colpaccio si toccava quasi, stava materializzandosi lì sotto ai nostri occhi. Uniti, concentrati, spavaldi…andrei avanti ore, di aggettivo in aggettivo, ma poi il risveglio è brusco perché gli avversari in un modo o nell’altro ci hanno rimontati, fino al rigore purtroppo più soler di Alvaro, del 7-6 finale. 
Onesto ammettere che poteva vincerla chiunque, non che la Villa non meritasse quanto noi (il Simo si è spellato le mani ieri) ma la costante è che noi per segnare dobbiamo scalare l’Everest controvento mentre agli altri basta poco e niente e puff, diventa realtà. Il gol che passa sotto le gambe di tutti è già virale sul tubo credo, mai visto nulla di simile!
Sotto immeritatamente gli Joga non ci stanno e si riversano in attacco, concedendo più di un contropiede. Il tempo è tiranno ma le occasioni più ghiotte sono ancora una volta tutte  nostre. Fabio che calcia due volte sul portiere può essere catalogato sotto la voce “errore sottomisura” ma quando Simi, in versione Corea del Nord, sgancia il missile che prende la traversa, impatta la riga e poi esce…grrr. 
Peccato perché questi ragazzi meriterebbero ben altro, ormai a furia di pacche sulle spalle mi sono abbassato di venti centimetri, vorrei i punti…come all’Esselunga. 
La classifica, anche se guardarla ora non serve a molto, è deficitaria. Cinque punti sono pochini, da qualunque prospettiva. Certo è che le sfide di alta classifica sono finite e con una vittoria, toh due, balzi già nella metà che conta ma è ora di darsi una mossa, non vorrei di venerdì in venerdì scrivere sempre lo stesso ritornello “vorrei ma non posso”. 
Credo in questo gruppo e non mi nascondo adesso che siamo nelle sabbie mobili, crediamoci tutti, o risalita o morte. Stavolta non c’è pareggio, non c’è zona grigia, deve andare.

STILO 6,5: Le parate, nel suo caso, non mi sorprendono anche se alcune sfiorano l’impossibile che diventa possibile (anche se non so come). Mi lasciano dubbi il primo gol, preso sul palo amico, e quello da lontano anche se passa nel sottobosco di gambe e solo apparentemente sembrava semplice opporsi. Ma sul ring restano in piedi i suoi miracoli e a terra le piccole imperfezioni, STINCO DI SANTO.

SILEO N. 7: Il capitano che realizza una doppietta, si fa notizia, ma è il giusto merito ad una prestazione rabbiosa, vikinga, specialmente nella ripresa quando si vede lo Joga più brillante, quello con l’elmetto. In marcatura soffre la bravura degli avanti di casa e ricorre alle maniere forti, nel primo tempo è obbligato nel secondo un pizzico irruento, CRUDO.

GARLI 5,5: Una settimana fa di fronte ad avversari tecnicamente oversize aveva mostrato i canini, questa volta invece rimane schiacciato dalla spinta dei rivali anche se l’unica macchia è la chiusura mancata sul terzo gol che prende le sembianze della pillola del giorno dopo. Fatale si, ma l’unico errore, piena fiducia nel Max, RUGANI.

ARFANI 6: E’ il difensore Jm che soffre meno i corpo a corpo, ispido come la sua barba non disdegna battibecchi e maniere forti, vedi la quasi scazzottata nel secondo tempo. Meno bene da esterno, corre da una parte all’altra senza trovare la posizione, FLIPPER.

ORSI 6-: Galleggia sull’out sinistro senza affondare mai il colpo, non un tiro, non una discesa, solo tanta densità e giocate lineari. Talmente compassato che il suo sponsor è la Compass sta pagando un momento poco brillante sul piano fisico. Calcia senza decoro e alle stelle l’ultima punizione una manciata di secondi dal triplice fischio, ORIZZONTALE.

TARTARO 7: Lo scoglio a cui aggrapparsi prima della deriva e del mare aperto. La serata inizia in salita, il più bravo dei Villans lo mette spesso sulla difensiva ed i primi due gol arrivano dalla sua parte. Ma poi si riprende lo scettro e tutto il reame, un gol quasi dalla riga di fondo, tanti assist e la traversa, ziodog.. GOLD.

DI SESSA 7: Seconda presenza assoluta in maglia Joga ed altri tre gol, pesanti, perché per diversi minuti tengono la seconda forza del campionato stretta nella nostra morsa.  Nel secondo tempo è one man show ma proprio sul più bello, quando dai suoi piedi sembrano uscire solo ricami, stende in area un avversario girato di spalle, è il rigore che ci frega, GHIACCIO BOLLENTE.

CASAROLI 6,5: E’ sempre più coinvolto dalla manovra della squadra che vede in lui il terminale perfetto per chiudere ogni azione. Si perché il Condor lotta, pressa, gioca di sponda, tutte cose che un anno fa poteva mettere in rima ma non replicare sul campo. E’ vero manca il gol (egoista/bravo il portiere) ma se le prestazioni sono queste non potranno non arrivare a grappoli…delizioso quando chiede alla cameriera milf in carriera un consiglio spassionato sulla pizza zucchine e gamberetti, SALAS.

TIFOSERIA 7,5: Grande il Miglio in trasferta, non poteva mancare l’appuntamento con un campo che tradizionalmente offre una corposa presenza femminile ma invece della solita Zumba prima del match una partita di bassa lega con delle panze impietose.

AVVERSARI 6+: La solita Villa: con loro sempre sfide tirate e spesso sopra le righe. Forse avevano un paio di elementi in più rispetto all’anno scorso ma la sensazione è che stavolta vincano con il minimo sforzo e che si potevano tranquillamente battere.


La frase della serata “  Le nigeriane sul loro gruppo Whatsapp hanno appena scritto, stasera si va a Garli ragazze?” Simi, freddura.

venerdì 18 novembre 2016

JOGA MALITO - PROFUMERIA DUOMO 4 - 4


Un grande Joga. E' un altro pareggio casalingo che muove appena la classifica ma la prova dei diavoli è stata da dieci e lode mettendo alle corde la forte Profumeria Duomo e sfiorando più volte il colpo del k.o.
Quindici giorni fa il pareggio contro i canguri aveva lasciato solo malumori e rimpianti. Ieri, nonostante il risultato assolutamente identico, nonostante una vittoria sfuggita di mano, le sensazioni sono diametralmente opposte.
Va così, produciamo cento raccogliamo dieci. Peccato perchè i ragazzi avrebbero meritato l'intero malloppo, anche se alla fine poteva vincere chiunque: davanti ai miei occhi due grandi squadre e una partita bellissima.
La fama degli avversari parla per loro, sono sempre stati competitivi, in qualsiasi annata o girone. Un rivale ostico, in questo seniores B infernale che per adesso ci ha messo di fronte un ostacolo dietro l'altro senza un attimo di sosta. Ma li abbiamo fronteggiati a viso aperto, con questo cuore e con queste prestazioni si va lontano.
All' appello, come già detto, mancano i punti e qualche gol nella casella reti segnate, ma ci arriveremo. La nostra crescita passa attraverso partite a così alto voltaggio e le scosse stavolta solo soltanto benefiche.
Ora dobbiamo continuare e comunque migliorare perché con un pelo di cinismo in più si vinceva e saluti e baci. Invece siamo belli ma non concreti, siamo forti, a tratti fortissimi, ma non continui. E alla fine la fortuna ci volta le spalle come in un film xxx, un anno fa di questi tempi all' ultimo secondo uno stinco deviava un pallone nella porta ospite e tutti in pizzeria, hasta la victoria.
La cronaca del match è un sussulto continuo, una partita vibrante che scorre fluida dall' inizio alla fine, merito dei dieci in campo e di un arbitro finalmente old school: se ha fischiato cinque volte per tempo è tanto (chapeau).
Gli ospiti giocano il vero calcio a cinque ma per dieci minuti buoni non escono dalla loro area, pressing costante dei nostri ma senza sbloccarla. Così il primo affondo loro ci fa più male dell' olio di palma, 0-1.
Il pari passa attraverso il gioco,il gioco Jm; tanto per essere chiaro, non baratterei mai il taglio giusto di un qualsiasi avversario con una sgroppata palla al piede, in barba ad ogni legge del futsal, del Simi di turno.
Che poi ieri l'abbiamo modellato su quello avversario è un dato di fatto, ma la definirei accortezza tattica (per una volta che succede). L'equilibrio del primo tempo concluso sull'uno a uno non cambia nemmeno nella ripresa, nuovo vantaggio ospite e nuovo pareggio Joga.
Il finale è scenografico... facciamo un applauso a Luca Tommasini. Una punizione di Simi deviata in barriera da una piuma del Condor ci regala il vantaggio, subito annullato però da una frittatona difensiva sfruttata a dovere dai rivali. E' uno Joga epico però, pagheremo lo sforzo nei minuti conclusivi, ma rialziamo il baricentro, li andiamo a prendere altissimi e Zola, scartando mezza difesa, ci ributta sulla corsia di sorpasso.
Sembra fatta ma manca il colpo di grazia. Imprecisi e poco feroci noi ma anche un portiere-molla pronto a sfidare le leggi della fisica sull'altro versante.
Un mani non visto (ma ci sta) avvia l'azione del pareggio Duomo, non abbiamo più energie e tempo per andarla a riprendere. Appagante l'applauso finale del nostro pubblico, abbiamo dato tutto e ci è stato riconosciuto.

STILO 5,5: Fino a metà ripresa innaffia di sicurezza ogni spigolo del campo, vero, il secondo gol spiove da lontano ma era coperto, mentre sui tiri ravvicinati beh non teme rivali. Il terzo gol purtroppo lo inchioda: la palla gli scivola dai guantoni come una panetta di burro, punizione dal limite e... DOCCIA GELATA.

GARLI 7: La sua miglior esibizione stagionale, in smoking alla serata di gala. Annulla le temute punte nemiche con le sua armi predilette, concentrazione e gioco d'anticipo. Deve aver trovato su Google maps un nuovo centro massaggi, REVIVAL.

SILEO N. 7: In collisione con gli avversari come sotto una pioggia di meteoriti, sembra avere la peggio (metà secondo tempo) ma poi si rialza e torna in battaglia, troppo utile alla causa la sua fisicità in una squadra che trabocca di talento ma che a volte gioca in punta di piedi, LION KING.

VENEZIANI 7-: Passato presente e futuro degli Joga, l'abbiamo impiegato ovunque ieri, anche da ultimo, difficile dire dove ha reso di più. Ha corso tantissimo, ha procurato la seconda rete ma pesano alcuni gol che si divora, con i piedi educati che si ritrova, quando va al tiro, la porta dovrebbe piegarsi in due come una piadina a Riccione, QUASI PERFETTO.

ORSI 6: Uno spezzone di gara gestito con sapienza, così potrà giocare fino a 153 anni senza accusare fatica. Pochi palloni giocati (bene peraltro) e tanta devozione tattica per allentare la pressione ospite sul finire del primo tempo. Nel.. molto.. tempo libero si occupa dei cambi, con il profitto di una Spa, OPTIONAL.

TARTARO 7,5: Approfittane e spremilo quando c'è, ok missione compiuta. Scherzi a parte al momento è insostituibile, trovatemene uno meglio e portatemelo qui davanti. Il primo gol, la punizione.... sostanza e qualità nel palleggio. Sul quarto gol (preso) tenta una giocata impossibile, ecco lì avrei preferito che avesse due cassette da ortolano al posto dei piedi e che non rischiasse così tanto, ma siamo al pelo nell'uovo, IMMENSO.

CASAROLI 6,5: Siamo arrivati al punto che entra e spacca le partite, una freccia al nostro arco che in certi momenti è quasi  un obbligo scoccare. Crea scompiglio, sgomita, fa rifiatare la squadra, quando si piazza spalle alla porta è d'ingombro ad ogni difesa. Sulla punizione-gol è maledettamente furbo: rimproverato da tutti perchè alza il gomito si professa pubblicamente astemio, gli avversari si rilassano e lui...beh i meriti si fermano qui, viene colpito e insacca, PROVVIDENZA.

ZOLA 7,5: Devastante. Il kebap delle cinque lo rende invincibile, come gli spinaci per braccio di ferro. Immarcabile per lunghi tratti ha solo la "colpa" di non freddare il portiere in un paio di circostanze anche se sfortuna e bravura dell'estremo difensore appunto vanno a braccetto. La quarta rete però è un capopopopolavoro come canterebbe Rita Pavone, MATADOR.

TIFOSERIA 7+: Calda, appassionata, non mancano mai (voi sapete chi siete), sempre così. Ieri ripagata alla grande.

AVVERSARI 7: Partita per palati fini ed il merito è anche loro (per me i migliori affrontati fino a qui) giocano bene ma ti lasciano salire almeno fino alla trequarti, l'ordine chiama ordine, per forza. Quest'anno è un girone che non scontenta gli haters Uisp, soddisfatti finalmente?

La frase della serata: " Guardava quel motore fissandolo, come se stesse guardando un muro..." Simi. 
Tratto dal libro " Sono perito meccanico" Edizioni Miglio Verde.





mercoledì 9 novembre 2016

BME VERNICIATURE - JOGA MALITO 7 - 4


Joga sconfitto ma non ridimensionato nella sfida con la Bme; ancora una volta paghiamo a caro prezzo alcuni black out ma la prestazione c'è stata, non potrà andarci sempre storta.
Logico, dopo il passo falso casalingo di giovedì ci si aspettava una riscossa, volevamo tornare dalla trasferta coi punti in tasca, invece rimaniamo a bocca asciutta, Hillary.
Nulla da rimproverare ai diavoli: impegno, lotta, coraggio non sono mancati. La prestazione, anche se a corrente alternata, l'abbiamo fatta ma in questo momento ci manca qualcosa, gli altri riescono sempre a metterci in difficoltà e se attrezzati (e ieri lo erano) a vincerla sotto i nostri nasi.
Non possiedo la sfera di cristallo: ho visto partenze slow motion come questa trasformarsi in autentici naufragi mentre altre volte è bastata una scintilla per ribaltare le sorti, per cambiare tutto finendo nei primi posti. Sarei preoccupato se non vedessi i ragazzi crederci, se non vedessi la rabbia, segnali di reazione ogni volta che annaspiamo. Sarebbe allarme rosso se non ci vedessi a cena, nonostante un pareggio beffa o una caporetto al gelo.
Per rialzarci basta poco ma quel poco va fatto. Anche ieri abbiamo pagato a caro prezzo certe amnesie, certi svarioni che gli altri non commettono e che noi invece ripetiamo con l'ossessività di un maniaco seriale. Giocare bene non basta se poi un passaggio, un movimento sbagliato, un liscio difensivo vanificano minuti e minuti di possesso palla.
A vederla da fuori (appiccicato a quel sudiciume di tendone da circo) vedevi un'azione Joga ed un'azione Bme, nessun dominatore e nessun dominato. Però loro davano l'impressione di poter segnare in qualsiasi momento e dietro erano una muraglia mentre noi scricchiolavamo, in bilico su un equilibrio sottile: una fatica immonda per buttarla dentro e ansia a pacchi ogni volta che ribaltavano il fronte.
Capita così che l'arbitro sorvoli su una falciata in piena area Bme (una scivolata a piedi uniti degna del kung-fu) e sul ribaltamento dopo sbagliamo noi e lo prendiamo. Capita che sfioriamo il palo, poi lo colpiamo proprio mentre gli avversari due passaggi, un rimpallo e vanno in porta.... ma tutto è la sintesi di un periodo no che spero passi al più presto.
Tornando sulla prestazione, discreto il primo tempo, siamo andati in vantaggio poi un gol loro e uno noi fino al parziale quattro a tre per i padroni di casa. Ai punti non meritavamo di essere sotto ma gli episodi non li abbiamo sfruttati e loro si.
Più confusionaria la ripresa Joga. Ci mettiamo furore e maggiore spinta esponendoci però a rischi colossali specie quando gli avversari lanciavano lungo una punta carrarmato sempre libera di puntarci uno contro uno. Simo (bentornato) le para tutte e ci tiene in corsa, così a poco dal termine siamo sotto di una rete pronti a giocarcela.
Come già detto il finale è un minestrone ricco di ingredienti.. il rigore non dato ha del clamoroso, come clamorosi sono alcuni nostri svarioni e invece di pareggiarla andiamo sotto di due e poi di tre...nemmeno il tiro libero, concesso in ultimo, ci dice bene: parato.
Capitolo campo "da giuoco", lo lascio per ultimo, un pò perchè non voglio farlo passare da scusante un pò perchè almeno ci facciamo due (amare) risate.
In una solo parola: raccapricciante. Entrando in quella ghiacciaia mi è sembrato di scivolare indietro di anni, a quei tornei di parrocchia brutti. Eh si, per giustizia ci sono anche i tornei di parrocchia belli.
Stretto, angusto, grosso come un fazzoletto Tempo piegato a metà (tutto è troppo). Nulla è norma, passi il riscaldamento ma quei pali della tensostruttura a centimetro zero dalla riga di fondo reclamano sangue e vittime.... arriveranno (ahimè).
Il terreno è sconnesso, in pendenza, con quel sintetico talmente low cost che ho fin paura che da un momento all'altro si apra una voragine e mi inghiotta negli inferi più profondi.
Inutile dire che ci siamo abituati a quelle misure a metà secondo tempo. Non vuole essere un piagnisteo ma un campo del genere penalizza tecnica, bel gioco, tutto...ti ci puoi abituare ok, ma che schifo fa.
Ora, fermi a quattro punti, il calendario ci propone altre salite (Duomo e La Villa). Dura, ma la scalata la tenteremo, anche dovessimo cadere rovinosamente.

FONTANA 7: In un campo grosso quanto un quadratino Loacker alla nocciola è cosa normale che i tiri arrivino da tutte le parti, pioggia di meteoriti. Una conclusione da centrocampo è un tiro dentro l'area in un campo normal size ma un Patrick così sveglio non lo sorprendi. Tante le parate, nulla può sulle azioni Bme che liberano gli attaccanti a uno sputo dalla porta, SCUDO.

STILO 7,5: Mamma mia che rientro. Il detto entrare "a freddo" non è mai stato così azzeccato visto il clima, ma nel secondo tempo Joga, all'attacco, sforna parate come merendine la Mulino Bianco, alcune davvero eccezionali, ALTO VOLTAGGIO.

ARFANI 5,5: Inizio positivo, deve marcare un perticone, lo soffre ma non subisce. Con il passare dei minuti però gli avanti dei rivali prendono il sopravvento e spesso è preso in mezzo ai tiki taka prolungati dei nemici. Ne esce con le ossa rotte anche se grossi errori non ne fa, anzi è uno dei più battaglieri, BADABUM.

GARLI 6-:Dopo due gare ai box un rientro difficoltà dieci; in certi momenti compaiono ancora le streghe post Antares, ma a differenza di allora non abbassa il capo, tiene d'orgoglio e di muscoli, forse rinvigorito dal tour della Cina che da lì a poco l'avrebbe atteso. Non è stato un partitone ma nemmeno una via Crucis, NEL MEZZO.

SILEO C. 5+: La prestazione generale non è stata una malvagità, anzi, pesano tuttavia i due errori che spianano la strada alla vittoria Bme. Capiamoci: la sfortuna ci mette più di uno zampino, ad esempio sul secondo gol un mezzo fallo dell'attaccante poteva starci, però una vecchia volpe come lui doveva vendere più cara la pelliccia, UNDER.

ORSI 5,5: Il più in difficoltà su quel campo da Barbie & Ken, è sempre con il sedere a terra, non trova spazi e libertà d'azione calpestando la fascia senza concludere nulla. Dietro da una mano, ma non basta, eppure la sua partita poteva svoltare a metà primo tempo: inserimento alla Khedira e palo secco, l'ennesimo, DANNATO.

TARTARO 7: Il solito trascinatore. Il campo stretto non lo aiuta ma nemmeno lo limita perchè palla al piede fa quello che vuole e non c'è avversario che tenga. Il primo gol è fantascienza: traversata oceanica del campo (tre bracciate) e tocco sotto a battere il portiere. Di rapina il secondo, nel mezzo, il lancio ciofeca che innesta una rete avversaria, SUPERPOTERE.

ZOLA 6+: Sprazzi del miglior Zola? Ne abbiamo, e non solo in hamburgeria. Segna il terzo gol con il suo marchio di fabbrica, dribbling secco e saetta scagliata in porta. Nella ripresa le tenta tutte, c'è sempre qualcosa ad impedirgli di cogliere il bersaglio, CARAMELLATO.

CASAROLI 6,5: Il miglior Condor della stagione, inaspettato come Trump alla Casa Bianca ruba palla e si invola a rete, uno a zero. Poi tante sponde, tanto lavoro sporco che a volte lo annebbia quando va al tiro. Aspettiamo altre prove così e altri gol... si spera decisivi, ALTA QUOTA.

SILEO N. 6,5: Stavolta tocca a lui sedersi sulla sedia del regista. I cambi sono giusti dall' inizio alla fine e anzi, approvo questa continua ricerca del quintetto migliore a seconda delle fasi della partita. Di più non poteva....l'unico rimpianto è non averlo avuto in campo, SCIENZIATO.

TIFOSERIA NG: E dove la mettevi? Non ci sono le panchine figuriamoci le tribune. Si risparmiano del freddo, bahh.

AVVERSARI 6,5: Beh che dire, compatti, spigolosi, astuti...come me li aspettavo. Peccato perchè non avevano nulla più di noi se non un gioco meno improvvisato ma al contrario più paziente e ragionato, pronto a colpirci senza pietà. E non è poco.

La frase della serata: " Voglio un recinto di patatine, cottura... tanta..." Fabio, il cliente ha sempre ragione.

sabato 5 novembre 2016

JOGA MALITO - AUSTRALIAN 4 - 4


Due punti persi per strada. Gli Joga gettano via una sfida già in pugno e così la prima vittoria casalinga è rimandata. Spesso nel calcio il risultato diventa arbitro di ogni possibile commento, la linea sottile che divide il bene e il male come nel simbolo tao.
Abbiamo giocato una buona gara, credo la migliore prova da inizio stagione, avessimo vinto staremmo qui a parlare di uno Joga al decollo ed invece dall'urna è uscito un pareggino (imprecazione libera, a scelta del lettore).
Giovedì siamo stati anche sfortunati; se la rigiochi dieci volte forse ne vinci nove, ma gli avversari non hanno rubato nulla sia chiaro: chi sbaglia paga e noi abbiamo sbagliato tanto davanti e dietro, anche se dopo altri due pali clamorosi un pò di sale dietro la schiena proferendo una santeria forse lo inizierei a buttare.
Si è detto anche in conferenza stampa (che per noi è una pizzeria), un anno fa una partita come questa l'avremmo vinta, e anche comodamente. Quante volte abbiamo sofferto nei primi venticinque per poi dilagare nella ripresa, quante volte i nostri campioni l'hanno risolta man mano che ci si avvicinava al sole e non ci siamo scottati.
In questo momento manca quel fattore lì, sul quattro a due per noi sembravamo pronti a marchiarla a fuoco questa partita, un quinto gol poteva aprire il varco invece l'epilogo lo sapete, è arrivato il quattro a tre con un carico di paure e poi un "gollonzo" finale a completare la beffa.
Ecco dobbiamo essere più bravi noi però, detto delle sfighe, è anche vero che la buona sorte bisogna andarsela a cercare, passarla a prendere sotto casa, va corteggiata (gratis Garli..).
Bisogna avere quella fiducia che a volte sembra un pò mancare, quella ferocia che ti fa uccidere le partite, che non permette agli avversari di rialzarsi ogni volta. E' successo a Carpaneto (rimonta uguale) ed abbiamo rimediato, ieri non c'è stato il tempo, ed abbiamo pianto.
Non credo che nel finale abbiamo sbagliato nel gestire il risultato. Credo che non avendola chiusa prima, dopo la terza rete dei canguri è venuta un pò di tremarella, ma non dovevamo essere lì, per come abbiamo giocato potevamo già averla depositata in banca.
Vedo gli altri risultati e un pò mi incupisco, spesso sono parziali tennistici, tra un pò da NBA.... gli Joga fanno fatica con chiunque. Eppure ho visto un signor Australian, soprattutto dietro si sono compattati alla grande, anche avessero perso avrei detto le stesse cose.
Quindi ogni giornata sarà una lotta, che almeno questa sia la lezione della serata. Martedì arriva presto, avanti diavolo.

FONTANA 6+: Non è un portiere per rotocalchi e fotografi, bada al sodo e anche ieri si leva i guanti esente da colpe sui gol. Non deve parare tanto ma lo fa bene, sull'autorete non sembra reattivo ma la deviazione è da pochi passi, ci voleva l'occhio bionico, HUMAN.

SILEO C. 6: Gli attaccanti avversari non pungono, il "Papi" come lo chiamano i tifosi tiene unite le fila dietro anche se sembra meno esplosivo rispetto a giovedì scorso. Meglio il secondo tempo, comunque sui primi due gol (inserimenti centrali) non poteva fare più di tanto, A GALLA.

ARFANI 6,5: Gioca gli spezzoni nei quali soffriamo meno, la chiusura di primo temo e l'inzio della seconda frazione. L'impressione è quella di una crescita verticale in termini di rendimento, Skyline.
Certo i piedi sono spigolosi come un mobiletto di design, però compensa il tutto con una grinta affamata e ieri ha sfiorato anche il bersaglio grosso in un paio di occasioni, WALL.

SILEO N. 6: Anche il capitano cammina sul filo di queste pagelle, non è la sua miglior gara in carriera però non fa certo male. Sul conto pesa l' occasione fallita nel primo tempo che poteva tramortire il match mentre sull'autogol è sfortunato e punto...una rimessa laterale che tipo flipper da bar gli impatta sulla caviglia e rotola in rete fino a ieri era soltanto una trama da film di fantascienza, LUNA NERA.

CREMONA 6,5: Non il best actor in senso assoluto (ricordo versioni del Cremo decisamente migliori) però è un motorino perpetuo che sbaglia tanto, appoggi, tiri, ma che c'è sempre. Il gol, il quarto, sembrava l'allungo decisivo e Luca si sarebbe meritato questa copertina, PECCATO.

ORSI 6,5: Ha il sinistro bollente, lo sgancia subito ed è uno a zero. Poi due dormite, specialmente sul secondo gol, come un pallido Dani Alves di provincia si dimentica che bisogna anche difendere. Molto molto bene invece nella ripresa: altri due legni, sulla punizione, fosse entrata, sarebbe venuto giù il J- Stadium, BIFASE.

VENEZIANI 6,5: Buonissima prova, non solo per i due gol, ma il passaggio avventato che rimette in corsa Australian affossa una prestazione super. E' lui che cambia passo alla squadra però, con maggior cattiveria segnerebbe cinque gol a partita. E questa cattiveria io gliela chiedo. Per il resto...invidiatecelo pure, STATUS SYMBOL.

ZOLA 6: Sta giocando sempre, su più fronti, e non si risparmia mai, ovvio che il dispendio di tante energie prima o poi ti presenta il conto. Arriverà il momento di farlo rifiatare ma per ora è ciò che più luccica nell'argenteria Joga e rimane lì in bella vista. Quattro gol giovedì scorso, a secco ieri, eppure se mi chiedete quale ha giocato meglio io non ho dubbi...certo i gol sbagliati creano nuvoloni di rimpianti ma non toccatemi Zolino, DON'T TOUCH.

CASAROLI 6,5: Un attaccante che non fa gol è come un meccanico senza officina, come un pizzaiolo senza forno a legna, come un barbiere senza forbici...ma se gioca così Fabio è inattaccabile, perchè ci mette l'anima, perchè l'assist per il secondo gol in effetti vale una marcatura. Certo ne sbaglia almeno tre clamorosi, una spruzzatina di spietata freddezza non guasterebbe, specialmente se poi non si vince, BASTONE E CAROTA.

TARTARO 6,5: In versione mister "posizione vacante" se la cava alla grande: squadra solida, che lo segue, impone tutto senza urlare. Non aver vinto ed essere stati più belli che bravi sono le uniche  colpe, ESTETA.

TIFOSERIA 7: I soliti supporters che non finirò mai di ringraziare e la mamma del Vene, che personalmente adoro (non solo perchè scarrozza quà e là il bimbo prodigio). Gli regaleremo una gioia prima o poi?

AVVERSARI 6+: Si difendono in cinque, con le unghie e con i denti, anche nei momenti dove noi spingevamo i "canguri" hanno barcollato più di Arisa a X-Factor però sono rimasti in partita. Il finale gli sorride a quarantasei denti, fortuna o no, strappano il punto, chapeau.

La frase della serata: " Sono ben stempiato..." Patrick uscendo dalla doccia con il capello zuppo ed un ciuffo mai visto prima.





sabato 29 ottobre 2016

ASD XXX - JOGA MALITO 5 - 6


Il diavolo che rialza la testa. I Jm tornano alla vittoria sul  sempre difficile campo di Carpaneto e si schiodano dalla casella zero punti. Sono state due settimane interminabili: non c'è cura peggiore dopo un debutto amaro leccarsi le ferite con un turno di riposo, vorresti rigiocartela il giorno dopo o la notte stessa.
Attesa incalcolabile ma abbiamo ricaricato le pile e giovedi, ok non sarà stato lo Joga più bello di sempre... però onore al carattere di questi ragazzi. Eh si, perchè la vittoria è arrivata nel finale, sul filo di lana, e per questo forse è stata ancora più speciale e saporita.
Fino ad un minuto dal termine eravamo sotto di una rete e potremmo essere qui a piangerci addosso ma non ci sarebbe verità più bugiarda, la partita l'abbiamo fatta noi dall'inizio alla fine ed avessimo perso sarebbe stato il furto della Gioconda in pieno giorno.
Hanno pesato le assenze e quei dieci minuti black out del secondo tempo (staccare la corrente è la specialità della casa) dove siamo andati sotto nel risultato attanagliati da paure ingiustificate.
Il primo tempo è stato un monologo Joga pur senza fare cose marziane. In campo con ordine, attenzione, grinta, concedendo un solo tiro nello specchio della porta ai rivali. Un tiro purtroppo fatale.
Sull'altra sponda noi creiamo tanto e raccogliamo poco complici un palo, una traversa e una flebile cattiveria quando ci presentiamo a tu per tu con il portiere.
Esempio lampante quando uno Zola funambolico parte in slalom, evita tutti anche l'estremo difensore, tu mentalizzi come un telecronista sudamericano "èd è gol golazo golazo goool.." ed invece la palla gli resta incollata al piede e si rifiuta di varcare la linea. Il risultato quindi è uno striminzito 1-2 con un tempo ancora davanti.
L'inizio di ripresa, come accennato, diventa inaspettatamente il nostro tracollo. Vero che gli avversari trovano due eurogol che neanche alla PS4 (però bravi loro) ma il punteggio è ribaltato come i sedili di un auto in camporella.
E lì torniamo a giocare, siamo più stanchi, facciamo il triplo della fatica ma si vede che non la vogliamo perdere. Gli XXX non stanno a guardare e sulle ali della rimonta ci infilzano ancora, cinque a tre.
Il finale come detto è vietato ai deboli di cuore. Si scatena il Cremo, Nik e Ale sono invalicabili e negli ultimi istanti Zola presenta il conto: portiere seduto e  sorpasso Jm.
Non c'è neanche tempo per soffrire oltre, la partita è finita andiamo in pace.

FONTANA 6,5: La vive da spettatore per un tempo, bravo a comandare i suoi dietro ma senza grattacapi. La partenza camomilla di inizio ripresa e dei gol di rara bellezza sembrano la sua condanna ma è proprio quando più conta che estrae dal cilindro un paio di parate importanti, che ci tengono in vita, DEFIBRILLATORE.

SILEO N. 6,5: Très bien questo capitanò direbbero i francesi. Il primo tempo è uno scudo umano poi perde un pò di lucidità e nel momento di affanno calcola male i tempi su un lancio dalle retrovie e concede agli avversari la quarta rete. Non è la parola fine, quando rientra è una belva umana: urla ai compagni di crederci, anche a pochi millimetri dal burrone, ed aveva ragione lui, IL SAGGIO.

ARFANI 6,5: Come tutta la truppa un primo tempo sugli altari, di una precisione chirurgica negli interventi, piedino sensibile anche nell' impostazione. E come tutti l'hashtag del suo secondo tempo è cazzostiamofacendo, ma devo dire che non ha colpe specifiche, solo appannamento, CLEAN.

ORSI 7:  Tartaro mister in seconda lo piazza a destra, come dire a Bubblè di non cantare sotto natale ma a maggio, eppure dopo pochi minuti taglia in area e si procura il rigore che spacca l'equilibrio iniziale. Devastante anche dopo pur senza segnare, un palo dalla distanza ed il pallone recuperato per il sesto gol sono farina del suo sacco, TRASLOCATO.

SILEO C. 6,5: Esordio stagionale, la prima da padre, dio che emozione. E' il solito leone, non cede di un millimetro anche se la condizione non è e non può essere al top. La chiave della sua partita è quando si aggrappa ad un avversario lanciato a rete, prima l'uovo... poi anche la gallina, NEL NOME DEL PADRE.

CREMONA 7: La leggenda narra che quando il Cremo entra a partita in corsa gioca meglio, sarà vero? L'inizio è complicato, gli avversari imperversano, lui, come un pugile all'angolo para i colpi. Cresce (nel suo caso si fa per dire...) fino a travolgere tutto da metà ripresa in poi: doppietta e assist al bacio per il gol vittoria, SENTENZA.

CASAROLI 6+: Il Condor non si blocca ancora, ma ci va molto molto vicino. I detrattori più infimi potrebbero sostenere che in realtà il gol lo ha fatto (autorete) ma a parte questo è la prestazione che è incoraggiante. Perchè il bomber pennuto ha spalle larghe come quelle di un culturista, la traversa presa giovedì ancora sta tremando e presto ogni sfiga si trasformerà in gioia. Il solito genio a cena, importunare una cameriera (la solita) con l'elenco dei dolci è il suo cavallo di battaglia, BELFAST BOY.

ZOLA 7: Sono calcisticamente innamorato del folletto Zola e anche se la prestazione è un'alternarsi di alti e bassi non posso non notare che dei sei gol, quattro li ha messi a segno lui, su rigore, da opportunista, scartando il portiere. Fatico ad immaginare uno Joga senza Zola, come una cinquecento senza una gnocca al volante, ICARDI.

TARTARO 6,5: Mister in seconda per necessità (il Simo aveva febbre) ci mette animo e novità tattiche. La squadra nel primo tempo è perfetta poi rifiata pericolosamente e la gestione dei cambi per un attimo scricchiola...per un attimo però perchè il finale è di quelli importanti, PEP.

TIFOSERIA 6: Facciamo tutto noi e anche se ai gol XXX sentivi il boato mentre ai nostri ehm no..io mi sono sentito a San Siro, il fascino della remuntada...

AVVERSARI 6 +: Mai facile contro XXX. Nel primo tempo meglio noi, per buona parte del secondo direi loro anche se la vittoria forse era un tantino troppo. Complimenti alla solita sportività (oh a me stanno simpatici) e al difensore che ha siglato il gol più bello di sempre.

La frase della serata: " Domani vado ad una festa di Halloween e indovinate da cosa mi vesto? Da Gianlu Vacchi..." Arfo, orrore puro.

sabato 15 ottobre 2016

JOGA MALITO - ANTARES 3 - 8


Non ci poteva essere un esordio peggiore. Diavoli k.o. senza appello, non all'altezza del faccia a faccia con un avversario quotato ed in questo momento sicuramente più rodato.
Sconfitta giusta. E sono otto cazzotti che fanno male perchè il vero Joga non è questo, lo sappiamo tutti.
Raccogliamo tutti i fischi di una prestazione ghostbuster e ripartiamo, c'è un campionato davanti, inutile fare processi oggi, o peggio, rimpiangere quello che non si è fatto.
Proprio come un anno fa, alla prima, gli Antares, uno scherzetto del calendario poco gradito: non ci può essere peggior avversario nascosto tra le insidie del debutto. Sono esperti, sono bravi ( innegabile) e calcisticamente parlando, non li mandiamo giù neanche col Brioschi.
Il bilancio dell'anno scorso parla di un pari-rapina nella gara di andata e di una disfatta simil ieri al ritorno. Le coincidenze "lucarelliane" proseguono: un autogol a rompere gli equilibri oggi come allora. Una buccia di banana ma lo avevamo annullato...azione spettacolo sull'asse Simi-Vene ed il pareggio è confezionato. Siamo a metà primo tempo e gli affanni di inizio gara sembrano dissolversi ma è un abbaglio. I diavoli si disuniscono, perdono distanze tra i reparti e doti di palleggio, prestando il fianco ad un avversario che ti fa sfogare e poi ti castiga.
Sono dieci minuti di follia, quelli che concludono il primo tempo. L'arbitro spezzetta ogni giocata e fischia tutto contro, noi ci innervosiamo, loro ci massacrano.
Dietro è la sagra degli orrori, siamo al tiro libero ogni due per tre ed invece di temporeggiare entriamo duro, segnale che testa e gambe non sono in sincro tra loro.
Finisce 1-5, un parziale se vuoi severo (tanta fortuna ospite nelle conclusioni) ma da accettare.
Io li ho incrociati gli sguardi all' intervallo. Qui tutti ci tengono un botto, anche chi non vorrebbe ammetterlo, anche chi arriva coi calzini scondizionati o dimentica le scarpe (avessi detto un polsino..).
La ripresa è un altra musica, è un altro Joga sullo spartito. Un pò di furore e rientriamo in partita, accorciando subito di due. Ci sarebbe il tempo per una remuntada storica, ma le gambe sono imballate e davanti sbagliamo tante occasioni, troppe.
Troppe per non essere puniti al primo ribaltone: errore nelle marcature e uomo libero di battere a rete, il sesto gol ci taglia in due come una motosega.
Poi ci si mette l'arbitro, il nervosismo collettivo e salta tutto, ma credo che gol più gol meno (anche l'ultimo arriva su tiro libero ed è l'ennesimo regalino) avremmo stra-perso comunque e non l'avremmo mai e poi mai riacciuffata.
E' andata così, oltre i nostri demeriti nel punteggio ma è una legnata che non può non servire in chiave futura.
Capitolo arbitrale: stendiamo il solito velo pietoso, burqa. Ogni volta alza l'asticella del mal arbitrio, ormai siamo al punto di non ritorno. Quello che è purtroppo chiaro è che siamo al punto di non ritorno: lui odia noi, il posto, si innervosisce, si fa pavone. Anche gli spalti lo prendono di mira e lui sbaglia, poi sbaglia ancora, poi risbaglia. Ieri ha detto e fatto cose irripetibili, ahinoi.

FONTANA 6: Tutto il parabile e anche qualcosa in più sul carnet, sui tocchi ravvicinati due versus uno e sui tiri liberi che piovevano a dirotto nulla può. Anche lui perde le staffe quando "giacca nera" (ieri fluo) prima annuisce quando chiediamo le distanze e poi lascia battere ai rivali la punizione che avvia il settimo gol, FURIA.

SILEO N. 6,5: Non inganni l'autogol, ok sporca la fedina, ma poi è il migliore dietro, forse in assoluto. In termini di grinta ci vorrebbero  altri quattro cloni del capitano, l' ultimo a concedersi, come le belle fi...GHEDDAFI.

GARLI 5: Una serataccia, inaspettatamente. Entra che siamo in partita, esce trasformato come a Casablanca. Sbaglia sempre i tempi dell'anticipo e gli avversari, autentici marpioni, crollano a terra al primo spostamento d'aria. Ha tutto il tempo e le qualità per rifarsi ma esordio da cestinare, UNDER.

ORSI 5,5 : Pochi minuti di nulla, o meglio, puro contenimento, con il più bravo degli avversari che transita da quelle parti ad inchiodarlo lì, sulla difensiva. Scappa una sola volta, mette in mezzo un cross innocente come una vergine ma ci costa il gol. Chiede lui il cambio, rientrerà solo nei minuti conclusivi dove l'odore acre del cadavere Jm è già nell'aria, TESTACODA.

ARFANI 6,5 : Stesso discorso, entra per ultimo e diciamolo, troppo tardi. Ci mette ardore, fisico, poi ok siamo al sesto fallo (che bordello) sempre e difendere col pensiero è difficile per chiunque da Bonucci in giù, +++.

VENEZIANI 5,5: Bello anzi stupendo il gol, una pennellata di colore in una tavolozza di grigi però. Troppo timido l'avvio, i piedi sono oro puro, non si discute, ma anche nell'amatoriale Uisp certe squadre ti possono sbranare come in un safari finito male, WILD.

TARTARO 6,5: Perde un paio di palloni sanguinari ma è l'anima della squadra, quello a cui aggrapparsi nei momenti di buio pesto (e ieri ce ne sono stati). Al solo pensiero che ci sarà ma non sempre mi escono frasi che non posso scrivere quindi immaginatele soltanto. Il tacco del primo gol, la seconda rete, tanti lampi in una serata storta come le case ad Amsterdam, LIGHT.

CREMONA 6: Che gli vuoi rimproverare. Ci mette corsa, anima, movimenti azzeccati, nulla di trascendentale eh, ma basta poco per sganciarsi dal vagone della pochezza Joga di ieri. Poi gli manca il guizzo, che non necessariamente doveva essere un gol, mi sarei accontentato di quel salvataggio nel primo tempo ma è troppo corto il Cremo anche allungato tutto, MIGNON.

ZOLA 5,5: E' tirato a lucido come un pavimento cerato e penso stasera la spacca in due lui. Si muove tanto, crea scompiglio e uno lo segna, ma il rapporto occasioni-reti segnate è sanguinoso e purtroppo per noi, al ribasso. L''ho sempre ripetuto come un motivetto, è il più forte di tutti, ora tocca a lui farcelo vedere, L'ALE BUONO.

CASAROLI 6: Buona la prima. Ci mette fisicità, tenta la sorte con una punizione che per poco non piega le mani al portiere. La partita si mette in salita e gli avversari ci schiacciano nel palleggio, esce per far entrare gente più tecnica ma è stato un discreto Condor, MA SI.

BOSELLI 5,5: Nell' ultima amichevole l'avevo visto talmente in palla che al posto dei tatuaggi gli era spuntata persino la valvolina dell'aria...mi aspettavo fracassi, oh non demerita, conquista qualche punizione qua e là ma non riesce a trovare la porta, ANTIPASTO.

STILO 5+: Il mister è in parte tradito dai suoi (una cosa aveva chiesto, non duecento, una..) ma non possiamo assolverlo. La squadra è preoccupantemente scarica, lui la infarcisce di talento e pochi muscoli, avremmo fatto così tutti ma la rotta è segnata e andiamo a sbattere, Titanic. Meriti distinti e certificati però per la formazione e le tattiche da leggere sul Galaxy Note col pennino, IL MODERNO.

TIFOSERIA 10: Ci hanno spinto fino alla fine, e non era scontato visto il poco anzi pochissimo spettacolo offerto. L'arbitraggio volgarmente contro li indispone...Loris forever.

AVVERSARI 7: Un anno fa, cavalcata eccezionale Joga e...terzo posto, davanti sono arrivati loro. Questo spiega perchè era una sfida di cartello e  Antares non era lì a fare una gita in collina. Poi noi gli facilitiamo il compito ma con il portiere nuovo e lo straniero sono ancora più tosti.

FRASE DELLA SERATA: " I video falli corti, di pochi secondi, come quando fai l'amore..." Ale rivolto alla Bea, presidente irrispettoso.

sabato 1 ottobre 2016

STIAMO TORNANDO...

In attesa di informazioni dai piani alti su gironi e calendari ecco le prime pagelle del nuovo anno (amichevole di lusso).

FONTANA 7: Quest' anno lo scettro è tutto suo e, se le premesse sono queste, non ci deluderà. Tante parate importanti soprattutto nella seconda parte del match quando le energie collettive calano in picchiata e si aprono prima crepe e poi voragini. Parentesi styling: col capello medio corto e nell'armadio le divise improbabili color corallo è quasi un figurino, ALVARO SOLER.

SILEO N. 7: Da maggio a giovedì scorso aveva nelle gambe un allenamento soltanto. La causa? un infortunio mistero che gli ha permesso di scolarsi mojito tutta estate mentre gli altri Joga lì a...sorseggiare pure loro (oh per noi il riposo è sacro). Eppure in campo è un leone, regge l'urto e l'usura dei minuti, bene da esterno e pure da ultimo, KOMBAT.

ARFANI 6,5: Grande personalità e lo dimostrano quelle scarpe bicolor blu cobalto-giallo fastidio, senza nemmeno appoggiare un alluce in campo. Scherzi a parte, molto bene, in marcatura ma anche nell' impostare. Si libera sempre velocemente del pallone irraggiando sicurezza, quello scivolone killer che innesca un gol avversario nel secondo tempo è figlio unicamente della stanchezza, MIRANDA.

GARLI 6+: Sempre ligio al dovere nelle retrovie, ormai il ruolo di difensore centrale gli sta cucito su misura addosso. Da laterale soffre i ritmi alti come un islandese in spiaggia, ma tiene botta. Il taglio marines e la barba lo incattiviscono (bene), manca solo qualche tatuazzo quà e là, FEDEZ.

ORSI 6,5: L'inizio è folgorante, dopo due partitelle resident evil le gambe iniziano a girare e alla prima occasione sgancia un sinistro dalla trequarti e fa uno a zero. Non si fa dispiacere fino agli ultimi spezzoni poi la fatica lo annebbia e lo avvolge, MALEDETTO.

DADOMO 6,5: Era il prestito della serata, di fronte ad un avversario a più teste abbiamo pensato che un cambio in più poteva solo farci bene. Ma non è stato solo turnover, il gol del due pari è una coltellata al "nemico", ZINGARO.

TARTARO 6,5: Distante dal top della forma ma, ai campioni, bastano pochi lampi di classe per illuminare a giorno. I gol che segna sono il clou della serata in entrambe le direzioni, per il resto alterna passaggi geniali a piroette non sempre calibrate e talvolta pericolose, ma suvvia è un'amichevole mica la finale di Cardiff. Fantastico negli spogliatoi quando spiega ad Ale e ai vecchietti come lui che quello che fanno non è correre, ci assomiglia, ma non lo è, BASTARDO DENTRO.

CASAROLI 7- : Se in Cina è l'anno della scimmia, in Italia sarà l'anno del Condor, si accettano scommesse. Voglioso, combattivo, sempre nel vivo dell'azione, ne segna tre ma avrebbe anche potuto esagerare con un pizzico di mira/fortuna in più. A volte polemizza un pò troppo coi compagni, le critiche lo devono fortificare e maturare, non incendiare, FUEGO.

giovedì 14 luglio 2016

OLIMPIADI DELLA VALDARDA - LE PAGELLE



MAROTTA 7+: La nascita della figlia l'ha tirato più a lucido della pelata di Collina, nessuna occhiaia da nottata insonne ma un occhio da grande fratello su tutto quello che transita dalle sue parti. Nelle prime due partite evita punteggi indicibili ma è nel derby che si esalta: una parata tira l'altra. Perle di saggezza di vita domestica nel dopo gara, IL SAGGIO.

ORSI 6-: Non giocava dal crack di inizio maggio quindi il fatto che sia sopravvissuto è già un regalo della volta celeste. Primi cinque minuti discreti, poi il luglio rovente di quel tendone lo scioglie come un ghiacciolo al sole. La credenza della nonna ha più mobilità ma il derby è il derby anche giocassimo a freccette in spiaggia ed allora impennata d'orgoglio e tanto credo tattico, RECOVERY.

GARLI 6: L'autonomia è per pochi giri, con sacrificio, animo e senso della posizione tiene su la cintura quando lo attaccano uno alla volta ma quando arrivano in massa è un'altra storia.
Bello di notte come Zibì Boniek, icona pop per quell'abbigliamento casual che esalta rotondità mai viste... nella prima foto (giusto perchè mi aveva chiesto di non farlo notare), GRAVIDO.

ARFANI 7: Barba vikinga come outfit che si ritrasmette anche in campo, non molla un centimetro il ragazzo. Nelle prime due partite aleggia tra il positivo ed il compitino ma nella terza, quella che contava, con una prestazione affamata aiuta gli Joga ad arrivare al bronzo, PIQUE'.

VENEZIANI 7: Se nelle olimpiadi avessero contemplato quale disciplina anche il "saluto alla gnagna" forse avremmo vinto i giochi anche per le edizioni a venire. In campo parte dietro, molta classe poca gamba nei contrasti. Però cresce di minuto in minuto, alla terza spacca la partita con una prestazione delle sue, VENEMON GO.

CREMONA 6,5: Il nostro tramite con il comitato olimpico. Del torneo in sè ne sapeva meno di Pedro da Amadeus, ci aveva venduto il tutto come una sagra della frittella mentre in realtà le squadre erano col pedigree. In campo il solito corridore, a discapito dell'abbronzatura spiaggesca è il solito marines, IN FORMA.

CALI 6,5: New entry della serata, un tuffo di umiltà e chiede subito la maglia numero 7 (old version), quella del buon Cristiano. Le movenze sono quelle, passo felpato e dribbling secco ma nelle prime partite non graffia, doppietta invece nella terza, CATTIVISSIMO ME.

BRAUNER 7-: Conteso da tutte le big d'Europa ma noi ci speriamo, Brexit. In campo l'intesa con Vene è evidente ma nelle prime due la gemellanza non porta gol, nemmeno uno. Il derby però lo ribalta lui, IL BOTTO.

STILO E SILEO 7,5: I Cip e Ciop delle panchina. Fantastico vederli confabulare di fronte al "thiago mottismo" di Ale ad esempio, staffetta pura (allena tu) quando prendiamo dei gol scellerati, in fotocopia. Il capitano è pronto al rientro mentre per il Simo è alle porte un'altra stagione di fuoco, DIAVOLINA.

TARTARO 6,5: Lo vorrei in campo ma ha la strada spianata verso un ruolo da dirigente. I complimenti saggiamente distribuiti suonavano più balbettanti dell' inglese di Conte, ma fanno gruppo un casino.

sabato 18 giugno 2016

CENA JOGA 2016 - GIRO PIZZA


Pagelliamo l'ennesima serata da incorniciare...

PADRONI DI CASA 10: Ragazzi qui siamo di fronte alla perfezione pura, solo il famoso tiramisù potrebbe contendere il podio all'ospitalità made in sud di questa famiglia.
In memoria della pizzata di agosto dove sudarono freddo rischiando la resa, ieri hanno stravinto con talmente tanta pizza da sfamare il continente nero.
Professionisti del forno a legna, Garli li ammirava infornare così come un bambino povero appanna la vetrina del negozio di giocattoli, poi tanto altro, l'ingaggio del pasticcere e dulcis in fundus....il mega scontone finale. Grazie di cuore....un' ultima cosa...la barba hipster del Seba era da 10+.

LA PIZZA 9,5: Sarà che il mio cervello ha meno scomparti di memoria di quello di un fagiano ma io questa pizza la ricordo sempre buonissima e l'anno dopo... è ancora meglio! Ma come fanno?
Il pizzaiolo ha parlato di farine segrete, io sospetto che Dante abbia aggiunto qualche goccia di pozione dalla sua fabbrica di medicinali per ingolosirci tutti e anche la pizza con la cipolla sembrava leggera come un Giaccherini qualunque.

IL MOMENTO RAP  (CASAROLI) 7,5: A Fedez basta una scoreggia per fare milioni di views ma Fabietto deve ancora affermarsi, è nel pieno della gavetta e questo era solo il secondo live della sua carriera. Ora come calciatore si potrà anche discutere ma come rapper pettinato è imbattibile. Tra l'altro ha bruciato il finale canoro del dvd ma ha fatto il pieno di applausi...fantastico infine che alcuni hanno capito di quale canzone fosse la cover solo dal balletto.

LE TORTE 8: La torta con il diavoletto era il top ma diamo merito anche alla torta menta-cioccolato dell' Enrica che si batteva assolutamente ad armi pari. Per Marotta (non Gigi, l'altro..) infatti vale già 140 milioni.

STILO 7,5: Posizionato nel collo dell' imbuto, dove tutte le pizze prima o poi cadono, tra una fetta speck e zola ed una ai peperoni butta lì già qualche indicazione tattica futura ed il bersaglio preferito è il buon Fabio. Memorabile la scena in cui tenta di convincerlo che un anno in prestito ai Night and Day sia un passo decisivo in carriera per spiccare il volo...

GARLI 8: Credo che da piccolo avesse il dolce forno tra i suoi giocattoli perchè è affascinato da quella cornice di fuoco più di Daenerys Targaryen e isuoi draghi. Tanto è indisciplinato in campo tanto è organizzazione e movimenti perfetti attorno a un tavolo, maestro indiscusso nel far passare i taglieri (da pieni a vuoti) ad una velocità supersonica. L'unico con la divisa Joga, la sua seconda pelle.

ARFANI 8,5: Barba da naufrago, sigaro, polo fucsia, occhiali da sole in notturna... devo continuare? L'unico, forse assieme a Simi, che farebbe brutto a Graziano Pellè in quanto a "fashioneria" spicciola per calciatori moderni. Bevicchia come all'Oktober Fest ma mantiene sempre una certa classe, c'è chi può e chi non può, lui può.

ZOLA 9: Se invece di giocare a calcio facessimo il campionato interregionale dei giri pizza oltre a vincerli, lui non mancherebbe mai. Dimagrito come dopo una pestilenza mette su kili fetta dopo fetta ed arriva alle torte, mangiate in un boccone solo, con più rotoli di un venditore di carta igienica.
Nell'enfasi gli ho sentito dire "rimarrò a vita negli Joga", aspetto altri testimoni...

ORSI 8+: La solita volpe, per gli altri le cene sono svago e divertimento, per il Pres invece accordi sotto banco e losche trattative negli spigoli al buio. Scolpite nell' eternità due scene: vede il Pibe de Oro Vene ghiotto di ciliegie e raccoglie tutte le ciotole del tavolo quasi imboccandolo in adorazione poi, a fine serata, capendo di non pagare neanche uno scellino, tenta di alzare il prezzo a cranio per ottenere una plusvalenza...malvagio, ok, ma è così che da cinque anni siamo sulla cresta dell'onda.

MIGLIORINI 7: Il mondo si sta dividendo sulla sua camicia fiorata, o si ama o si odia. A meno che non viene Chiara Ferragni a dirmi che spacca però...

BOSELLI 7,5: Come i grandi campioni a lui bastano pochi minuti per fare la differenza, ancora meno per importunare le poche morose presenti. La scena è questa, giudicate voi. Arrivi alle 21.30 (ritardo programmato) e ti trovi davanti un campanello, che fai suoni e ti fai aprire? Lui no, prima manda un messaggio sul gruppo whatsapp, poi urla "Simoo" come al mercato del nasello, un bomber.

CREMONA E CONSORTE 7,5: Un solo chiodo fisso, quello, riproposto in tutte le salse, con domande più scomode di un entrata dal retro (eddai). Racconti boccacceschi e spirito da caserma, irrefrenabili.

PATRICK 8: Non ha ancora girato il cubo verde....