martedì 19 dicembre 2017

JOGA MALITO & SILVER BAR


La squadra più blasonata del pianeta featuring il bar più figo di tutti i tempi...un sodalizio iniziato in estate, proseguito durante il campionato e culminato con torta e spumante, per festeggiare (nonostante il primo stop) l'ottimo inizio di stagione.
Difficile descrivere a parole quello che Samanta, Michele e le loro fantastiche bariste hanno fatto per noi. Essendo una squadra famosa in tutto il mondo ci capita spesso che fior fior di brand conosciuti ci avvicinino per strappare un contratto, una collaborazione al solo scopo di accaparrarsi diritti d'immagine e fare in poco tempo migliaia di euro... i classici soldi facili. Di questo mondo di squali, di arroganti giacche e cravatte... il Silver non fa parte.
Ci hanno fatto sentire importanti, ci hanno aperto quando erano chiusi e hanno chiuso quando potevano restare aperti (ma per venirci a vedere). Non si sono fatti intimorire dagli orari marziani del palazzetto, non si sono spaventati nel rappresentare il top del calcio mondiale...perché fanno tutto spontaneamente, con il sorriso.
Martedì scorso però si sono superati. Per festeggiare il primo posto (quanto mi manca) una torta con la nostra foto di squadra (chissà cosa gli sarà costata di diritti d'immagine..) e fiumi di spumante. Noi per ripagarli abbiamo perso subito, giusto per non abituare troppo bene.
Per questo e per tanto altro, ringraziando ancora Samy and Friends offriamo ai lettori ben dieci curiosità, veri e propri aneddoti sul Silver, come detto il miglior bar del mondo per la rivista " Bar Leggendari".

1 Solo il Vene è più immenso di loro.
2 E' talmente cazzuto che fatto fallire il Golden Bar.
3 Gli interni sono disegnati da Renzo Piano, Samanta ha solo spostato qualche mobile per dare un tocco femminile.
4 Non è possibile ordinare una bevanda con ghiaccio e limone, solo ghiaccio (questa è da sorseggiare).
5 Nel 2016 il Silver ha ricevuto con onore la Regina Elisabetta. La testa coronata ordinò una piadina con il cotto ma per un disguido in cucina le arrivò un panino con la coppa. La regina, si inchinò, porgendo le sue scuse.
6 Nel momento in cui sto scrivendo la proprietaria ha 14 pargoli. Potrebbe riempire il bar tutte le sere e tra qualche anno fondare una squadra per sfidarci a calcetto.
7 Carlo Cracco ha iniziato a spadellare nelle cucine del Silver.
8 Prima della costruzione del Silver lì era tutta campagna (non c'era nemmeno il municipio).
9 Al posto della maglia di Kakà, di fianco al televisore, metteranno quella di Carlo Dante.
10 E' il primo bar nel mondo che ha rilevato un locale gestito da cinesi, pagando cash.



venerdì 15 dicembre 2017

JOGA MALITO - SMART 014 5 - 7


Niente dolciumi, solo carbone per questo Joga Malito. I diavoli dopo un ottimo primo tempo si eclissano incredibilmente perdendo in un colpo solo big match e primato in classifica.
Una sconfitta difficile da spiegare, un film di David Lynch, una doccia gelata. Nessuno ha snobbato l'impegno anzi, ci abbiamo dato dentro in settimana aspettando un recupero che non arrivava mai. L'abbiamo azzannato subito l'avversario, quasi sorpreso, quasi stordito, senza pietà alcuna abbiamo urlato la nostra forza. Ma è stato un grido solitario, finito quello, ci siamo sgonfiati, impauriti, a un metro dal traguardo. E ci siamo voltati inciampando, appena in tempo per farci superare, ciao ciao.
Adesso è tempo di leccarsi le ferite: giusto così, il calcio è anche questo, affascinante nel suo essere spietato.
Tra poche righe, analizzando la partita, dirò tutto quello che ha stonato, tutto quello che non ha funzionato ma prima allungo le mani verso il fuoco con il rischio di rimanere scottato: vittoria o sconfitta non sarebbe cambiato nulla per noi. Anche un arbitro (tanto per citare un soggetto inevoluto..lol) capirebbe che i tre punti erano tanta roba ma abbiamo due avversari fortissimi per la corsa al titolo e in un caso o nell'altro non avrebbero mollato.
Quindi non cambia che fino alla fine dovremo lottare gomito a gomito e battendoli si può ancora fare la storia, nulla è perduto. Se invece saranno più bravi di noi applaudiremo chi, tra le due, si sarà appollaiata sul ramo più alto.
Abbiamo sbagliato un tempo, il secondo di ieri, in un intero girone d'andata. Direi pochino per farci già il funerale: credo in questo Joga più che in tutti gli Joga precedenti messi assieme.
Now, e magari sarà anche un vantaggio, non siamo più la lepre da cacciare, ci tocca inseguire. Ottimo per chi deve tenere alta la concentrazione...la croce di dover vincere sempre e comunque ora è sulle spalle di altri, speriamo che aiuti, perchè ieri un pò di tremarella in fondo ci è venuta.
Eppure era iniziata alla grande. La musica pre match (poteva essere un boomerang) ci aveva invece messo le ali: azioni di prima, spettacolari, ai mille all'ora. Nonostante un dominio chiaro e tondo davanti abbiamo sbagliato l'impossibile, prima spia accesa di una serata da prendere con le pinze.
Se hai dieci occasioni limpide da gol e ne butti dentro solo quattro (gollonzi tra l'altro) allora sono onesto, non so se puoi vincere un campionato. Eh si, perchè è bastato un micro errore difensivo, il solo nel primo tempo, per chiudere sul quattro a due e sgretolare le nostre certezze.
La ripresa dei diavoli infatti non comincia con lo stesso piglio deciso con il quale avevamo affrontato il primo tempo. E gli Smart, ai quali va dato il merito di essersi aggrappati con le unghie e con i denti alla partita, riordinano le idee alzando il loro baricentro. E calano l'asso: un player davanti arrivato a match in corso. Non era né Icardi e neppure Higuain ma non so perché troviamo sempre il modo di farci del male da soli...e un onesto attaccante diventa lo spauracchio della nostra serata.
Con un paio di zampate ci pareggiano e noi accusiamo il colpo. Al triplice fischio manca del tempo e tutti sperano in un'impennata di orgoglio che invece tarda ad arrivare. Quando incontri delle difficoltà devi rispondere da squadra, in coro, non come cinque solisti che provano a risolvere la partita ognuno con un piano diverso. Eravamo stati squadra contro la Bme, ad esempio, ieri invece no, siamo andati a sbattere contro il muro dei rivali, innervosendoci perché le cose non riuscivano come volevamo.
E allora ecco il finale thrilling. Da autentici pivellini (è l'unico rammarico) ci riversiamo in avanti, come se il pari fosse una vergogna, senza la pazienza di aspettare il momento buono per colpire. E così un contropiede loro ci castiga, siamo sotto.
Come detto ci pieghiamo ma nell'unico lampo di una ripresa da incubo Manuel segna il cinque pari, sembra fatta...e invece no: palla al centro e gli ospiti pescano il jolly dal mazzo. Un tiro da centrocampo che nove volte su dieci fa rima con astri, stelle & galassie parte invece dritto come una sassata da un cavalcavia e si infila nell'angolino basso.
E' il colpo che ci tramortisce e tra una decisione sbagliata e quella dopo... anche dell'arbitro arriva il sette-cinque e la prima sconfitta stagionale. Pazienza, è andata; bella in questo senso la festa/auguri natalizi del dopo gara...il sorriso non si è spento, solo che i canini la prossima volta dovranno essere più affilati ragazzi.
Una postilla finale. Spostare le gare a noi porta una sfiga allucinante, pari a un gatto nero che passa sotto una scala in concomitanza con una suora vestita di viola. Quindi dato che due indizi fanno una prova e voglio vedere se la cabala esiste con questa chiudiamo i battenti delle partite rinviate, d'ora in avanti, tutti avvisati amici avversari, si giocano come da calendario...chi c'è c'è, chi non c'è la perde.

MIGLIORINI 5,5: Non sarà un tiro, peraltro bastardo anche se da lontano, a cambiare la mia percezione di avere un super portiere a guardarci le spalle. Prima aveva salvato il salvabile...forse solo sulla prima rete (corner) poteva fare qualcosina di meglio, NO FEAR.

SILEO N. 6+: Entra bene in partita, ma d'altronde nel primo tempo siamo il solito Joga, tutti per uno uno per tutti, difficile vedere sbavature. La sua grinta sarebbe servita nel finale se avessimo dovuto difendere il primato invece ci tocca rimontare, STANDARD.

MENTO 5,5: Pesa come un incudine il retropassaggio che provoca il secondo gol degli Smart, cose che possono capitare ma è lo spartiacque della partita: prima il solito Ema mostruoso, dopo molto meno con qualche patimento di troppo dietro. Nel finale ad alta tensione (l'arbitro gli conta anche i respiri che fa..) trova comunque il gol che poteva farci risorgere, ANTICRISTO.

SILEO C. 5,5: L'inizio della ripresa è in assoluto il nostro momento peggiore e come se non bastasse loro trovano schemi e fortuna, di botto. Onesta la marcatura sul loro uomo più pericoloso, però non riesce a mettergli il bavaglio, MUSACCHIO.

CREMONA 6,5: Dieci minuti di altissima intensità, da destra a sinistra come la ola negli stadi. Esce segnando un gol e sbagliandone un un paio, ma sembra tutto sotto controllo, arriviamo al tiro con molta facilità...poi succede quel che non deve succedere. Avrei visto bene la sua corsa a compensare minuti e minuti di generale appannamento, ESCE PULITO.

ORSI 6-: Minuti finali per lui: ok non sono molti però ancora tutto può accadere... la scintilla non arriva, si porta un minimo d'ordine, nessuna grossa colpa, ma il suo match è tutto qui, poteva fare di più. L'arrembaggio stile Pirati dei Caraibi rimane per lui solo un film della Disney, NOTTURNO.

TARTARO 6: Lo aspettavamo come i Magi, se gira lui nessun traguardo è impossibile. E Simi la inizia alla grande abbinando i muscoli al solito tocco di palla felpatissimo. Nel tonfo della seconda frazione la stamina gli cala di brutto, ci prova ma non riesce a incidere, UP & DOWN.

VENEZIANI 7: Due spanne sopra tutti, Lorenzo Licitra. Disegna calcio spaziando per tutto il suo repertorio: tocchi di prima, assist, finalmente i gol. Tra i migliori anche nella ripresa Jm vissuta col fiatone: è suo l'appoggio ad Ema per il gol dell'illusorio pareggio, TRAVOLGENTE.

BOSELLI 6,5: Va subito vicino al gol, dribbling stretto sull'ultimo difensore e tiro a giro sul palo corto: eravamo nel bel mezzo della nostra furia, vai a sapere che quell' occasione avrebbe pesato come un macigno sul verdetto finale. Ma "perfect body" Dante regala una decina di minuti assolutamente tonici e non avrei certo sputato sopra un suo impiego alla disperata nei minuti conclusivi, CARLO MAGNO.

DI SESSA 6: Veniva da un periodo poco prolifico, ma il  Dome è giocatore di spessore, al primo tentativo toglie le ragnatele dall'incrocio per il gol del due a zero. Sembra l'inizio delle danze e invece un' uscita assassina del portiere ospite lo manda al tappeto (tibia e perone amo perso entrambi...) mentre il direttore di gara ignorava il tutto, CRACK.

STILO 5,5: L'unico modo che avrebbe Simo per farci giocare tutti quanti è affittare un campetto e dividerci in due squadre quindi, traducendo, qualsiasi scelta di uomini faccia è buona e giusta, sempre. Martedì il quintetto del primo tempo ha pagato, quelli del secondo molto meno...ma siamo noi ad averlo tradito, in campo, CI AVEVA AVVISATI.

AVVERSARI 6,5: Per mezzora buona non mi dicono granché ma deve essere stato un abbaglio mio perché anche nella sofferenza sono rimasti attaccati alla partita limitando i danni. Nel secondo tempo trovano la quadra e ci battono: talento zero, mentalità vincente uno.

IL MOMENTO EPICO: Una musica romena, poi una ballata di Jake, subito dopo Coez con la sua più bella canzone d'amore. Che siamo partiti assatanati e non gesticolando bacetti agli avversari è già tanto, grazie Ema per una tracklist azzeccatissima...se vuoi rimorchiare.

venerdì 1 dicembre 2017

AUTOSCUOLA STADIO - JOGA MALITO 5 - 10


Victory. Uno Joga corsaro espugna Cortemaggiore e compie un altro passettino in avanti nella corsa al titolo: la strada è ancora lunga e piena di pericoli però al traguardo ne manca uno di meno.
Dobbiamo tenerci stretta questa fame, questo senso di incompiutezza. Non abbiamo ancora fatto nulla ma siamo padroni del nostro destino e lo saremo finché terremo tra le mani il timone, finché saremo in vetta. Le inseguitrici vincono più o meno sempre e sappiamo che non molleranno, quindi l'unica cosa da fare è darci dentro e non concedergli nemmeno un'occasione per agganciarci.
Venendo al match di ieri possiamo dire che è stato un pò un esame di maturità per i diavoli, superato a pieni voti ma con qualcosina da migliorare sotto diversi aspetti, soprattutto nella gestione della gara una volta in vantaggio. A differenza di altre compagini gli Stadio sono una squadra giovane, spavalda, che impone ritmi frenetici senza quelle paure che attanagliano i trentenni ( le chiamo paure ma per capirci sono gli strappi, il subdolo colpo della strega, una milza bovina dopo tre scatti...) quindi sono da prendere con le molle. Li abbiamo affrontati con la massima attenzione imponendogli una decina di minuti marziani nei quali abbiamo preso immediatamente le distanze.
In un inedito completo bianco purezza gli Joga (più che diavoli sembravamo angioletti) comandano la partita ma si specchiano un pizzico troppo colpendo due legni e sbagliando qualche gol oltre il dovuto; poco male, dopo un sussulto dei padroni di casa riprendiamo a marciare a pieno regime ed a fine primo tempo siamo cinque a uno per noi, rassicurante come un conto di Ennio Doris.
La ripresa è più stropicciata, la vogliamo gestire e non ci riusciamo perché come detto gli avversari non ci stanno, hanno ardore ed energie per provarci e noi corricchiamo incerti come avessimo il tacco dodici.
Il nostro super portiere, vigile ma quasi spettatore nel primo tempo, deve superarsi per sventare tre o quattro pericoli, ma invece di svegliarci ci accartocciamo, vorremmo già festeggiare ed invece la partita ha ancora tanto da dire.
Non dico che la rischiamo però a furia di scherzare col fuoco ci facciamo riprendere fino al sette a cinque. Ho brontolato cose irripetibili: un dominio totale nel primo tempo sporcato da una ripresa pigrissima. Eravamo la miglior difesa del campionato ed abbiamo preso cinque gol quasi tutti per disattenzione.
Sopra di due gli Stadio ci credono ed il pubblico li spinge all'impresa...fine dei sogni, i diavoli si risvegliano dal torpore e da grande squadra piazzano la zampata vincente: tre gol per mettere la museruola ad un avversario uscito comunque a testa alta.
Buona la prima per la divisa "di scorta" dunque: ci faceva mediamente più grassi (il Vene stava benissimo) ma è innegabile che ci donava quel senso di leggendario che solo le maglie regalate ti possono dare.
Ora testa all'ultima di campionato prima della pausa natalizia, l'avversario è la terza forza de campionato e verrà per fare il colpaccio... per noi è un banco di prova, l'ennesimo, e sinceramente non vediamo l'ora che arrivi.

MIGLIORINI 7,5: Chi pensava non dovesse diventare un punto di forza della squadra è un intenditore...si, ma di freccette. Sicuro tra i pali, esplosivo in uscita, mai banale nelle parate; alcune sono per i fotografi ma ci sta. Ecco, il baffo anni ottanta ci sta molto meno...senza colpe sui gol, JULIO CESAR.

SILEO C. 6,5: Una certezza vestito di nero tenebra, una certezza in bianco candeggio, il Sile non ne vuole proprio sapere di mollare il colpo. In sincro totale con i compagni di reparto, se lui si sgancia gli altri gli guardano le spalle e viceversa. Ottimo il rientro nei minuti finali, serviva legna da ardere, BRACIERE.

MENTO 7: Devastante, i primi minuti sono forsennati, è il primo a difendere e il più pericoloso davanti. La scena madre è questa: finisce il pallone sul palchetto degli spogliatoi...Ema si fa tutte le scale, recupera il pallone finito là in alto, riscende, battiamo l'angolo e lui fa gol. Stupenda le rete al volo nel secondo tempo che fa media però con un paio di palloni persi così, a ca...so, SACRO.

GARLI 6: Parte a razzo anche stavolta: ruba un pallone mal difeso e serve a Cremo un assist delizioso. Poi, sul più bello, come un amante focoso dopo un piatto di polenta e cinghiale si spegne, limitandosi al compitino e perdendo un pò troppi contrasti nell'opporsi alla baldanza rivale, YES OR NOT.

ARFANI 6: Ormai è un esterno a tutti gli effetti: devastante contro il Morfasso sette giorni fa, normal-one ieri...non una furia, a dirla tutta. Capendo che la serata non promette fuochi d'artificio si mette a fare interdizione, alla vecchia maniera, e si guadagna la pagnotta, SOLDATO SEMPLICE.

ORSI 6,5: Entra per dare equilibri e la squadra tac.. li trova, non è una bacchetta magica ma dopo anni a calpestare parquet e linoleum (con scarsi risultati tra l'altro..) qualcosa sa fare. E' nella ripresa però che spicca il volo: un assist per il gol di Ema ed il suo timbro nel finale (omaggio del portiere nemico)..ringraziamenti particolari? Si, alle Mizuno giallo canarino del Simi. L'ECLETTICO.

VENEZIANI 7+: Mamma mia ( anzi un sentito grazie a mamma sua) i primi minuti sono da Cristiano Venaldo. Il gol che sblocca la gara è una perla, il secondo è astuzia, altre giocate di prima invece sono solo per palati fini. Cosa manca ancora? Quel briciolo di cattiveria in più (vedi il palo) ma è uno dei leader silenziosi di questo gruppo... poche parole, mai fuori posto, per lui parlano i piedi, FETISH.

CREMONA 6,5: Entra nel momento di arrembaggio dei rivali, lui sempre preciso nelle movenze patisce il disordine in campo e ci mette del tempo prima di trovare la quadra. Dal gol in poi si scioglie ed è sicuramente il solito motorino instancabile per noi insostituibile. Nelle maglie bianche mono-taglia si perdeva un pò, assomigliando a un gelataio sardo, MIRTO E VANIGLIA.

DI SESSA 6,5: Il re dei cannonieri per una sera resta all'asciutto ma che ci crediate o no gioca una delle migliori partite in maglia Joga perchè con gli altri tenori si intende al volo e ne esce un suono purissimo, cherubino. Peccato che col passare dei minuti l'astinenza finisce per innervosirlo (per un attaccante segnare è respirare), ma fino a lì aveva fatto benissimo, HIGUAIN.

ZOLA 7,5: Quando il Deca ha fatto uscire la classifica cannonieri (lo zio Ago la promise nel '93) ho visto che Zolinho non l'aveva ancora messa, ma come? Abbiamo segnato per cinque campionati...ed infatti il digiuno, termine ostile allo Zola, non poteva durare. La serata è di gala, lui segna e fa segnare, BENTORNATO.

STILO 6,5: Il mister alla fine è quello che lavora più di tutti il giovedì sera. Un attimo corriamo come cavalli l'attimo dopo siamo spompi, ci adagiamo, poi ci risolleviamo...yeee. Cambio più cambio meno riesce a dare un discreto minutaggio a tutti, certo che se non ci inguaiavamo da soli con quei dieci minuti di spocchia...

AVVERSARI 6+: Allora, chiariamo, la partita è stata in discussione si e no quel minuto sul sette a cinque e forse dopo al bar, però per quanto acerbi mi hanno fatto un'ottima impressione. Guai a sottovalutarli in futuro, la rosa è giovane e credo abbiano molti margini di miglioramento. La fase difensiva è invece rivedibile.

IL MOMENTO EPICO: L'arbitro, durante il riscaldamento, si avvicina alla panchina ed esclama "Ma a calcetto non si gioca in cinque?" alludendo al fatto che eravamo una dozzina lì a bordo campo tra mister, infortunati e giocatori. La gag è che lo stesso arbitro, sullo stesso campo, ci aveva propinato la stessa battuta da osteria un anno fa, quando eravamo in sei contati, lui compreso. Mi sa che gli viene difficile toglierla dal repertorio.

venerdì 24 novembre 2017

JOGA MALITO - MORFASSO 7 - 3


E' nostro. I diavoli si aggiudicano il derby della Valdarda e conservano il primato in classifica al termine di una partita combattutissima e di grande intensità.
Come è nel dna di ogni derby si è giocato un match senza esclusioni di colpi, senza calcoli e ne è uscita una partita vibrante, molto fisica, per noi un trappolone insidiosissimo.
Potevamo giocare cento volte meglio. Dovevamo avere più pazienza e forzare meno le giocate ma quando capitano partite del genere il cuore conta più delle gambe e della testa, a volte ti tradisce, ma è lui che comanda.
Bene così quindi, sono arrivati i tre punti e con loro il segnale che se c'è da sudarsela, se c'è da lottare sporcandosi nel fango, beh noi ci siamo. Forse alcune gare prima di questa, scivolate via come sul velluto potevano aver imborghesito questo Joga... niente di più sbagliato, abbiamo una fame da squalo bianco dopo una dieta di plancton. Vorrei avere la pancia piena di successi ma non ho mai vinto nemmeno alla tombola delle suore, the time is now.
Onore e merito a un avversario, il Morfasso, che ci ha complicato non poco la vita ieri, mettendo in campo una fisicità e un ardore incredibile supportato da un pubblico space invaders che ha preso d'assalto gli spalti.
Penso senza paura di essere smentito che se affrontassero tutte le gare con questo animo guerriero avrebbero ben più di quel misero punticino. Oh io ci spero con in mano la letterina da spedire a Babbo Natale che il Morfasso di ieri replichi anche con le inseguitrici. La sensazione però è che contro gli Joga sia per loro un capitolo a parte, un dentro o fuori che fa calcio-nostalgia ed è stupendo ma che puff svanisce al triplice fischio scoppiando come una bolla di sapone.
Che poi, scazzi finali a parte, ok è un derby ma nemmeno così stretto (siamo una famiglia numerosa..), ci teniamo ma non da perderci il sonno... però inutile prendersela, che derby sia e quindi alla fine anche noi abbiamo abbassato l'elmetto tentando, anzi riuscendo, a rendergli questo friday ancora un pò più black.
La partita: inizio balbettante  dei diavoli ed al primo tentativo gli ospiti passano su punizione. Riordiniamo le idee scontrandoci però contro l'organizzazione di un Morfasso quasi eroico, ci vuole tutto il primo tempo per trovare il vantaggio (poi 4-2 all'half time).
Davanti creiamo il giusto ma non la chiudiamo mentre dietro i pericoli si contano sulle dita di una mano aliena, è un equilibrio che ci può stare; ma alla fine manca ancora quasi un tempo ed una leggera flessione Joga è mascherata da un Miglio superlativo che tuttavia deve capitolare su un diagonale perfido: siamo ancora sopra ma le pile sembrano scariche.
Qui vengono fuori le nostre qualità più importanti:tenuta mentale di acciaio inox e panchina lunga, rientra il Dome e con una doppietta secca il match, one kill one shot.
Il gol della sicurezza è una magia. Punizione dal limite, tutti si aspettano la soluzione di potenza mentre il waglione accarezza la sfera Givova e col più improbabile dei pallonetti manda in visibilio tutto il mondo Joga.
Ne i minuti conclusivi della battaglia i rivali accusano il colpo e segniamo ancora, ma quanto è stata dura stavolta...
Che bella la festa negli spogliatoi. Erano due anni che non tremavano i muri così...sono queste le gioie che rimangono, tutto il resto, comprese le polemiche da sala giochi volano via, leggere leggere.

MIGLIORINI 6,5: Sulla bilancia della sua prestazione va pesata da una parte la sicurezza e la sfrontatezza di certi suoi interventi, dall'altra il minimo dubbio se su un paio di gol poteva fare qualcosa di più...non scherziamo le parate pesano il triplo e ci tengono in alto, MONGOLFIERA.

SILEO N. 6,5: La partita è piena di spine, lui la maneggia lì in difesa anche se il momento della partita è quello della resistenza, gli avversari caricano come bisonti e deve metterci ruvidità e mestiere. Ci prova dalla distanza ma il tiro non è il piatto forte della sua carta, GOURMET.

MENTO 7: Avversari duri a morire, che problema c'è Ema è una roccia, più duro di loro. Il primo contrasto lo perde che siamo già a festeggiare al bar e alla fine da finto ultimo (in realtà spinge come un pornoattore) ne piazza tre. Sul secondo gol l'unica incertezza, è generosamente fuori posizione, SERGIO RAMOS.

ORSI 6,5: Nei primi disordinati minuti è l'eccezione, difende e attacca con intelligenza affondando il contrasto quando serve. Il secondo gol (saltato) fa media con l'assist a scavetto per la prima rete di Ema. Il suo finale è una passerella, gradita, sui resti dell'avversario, L'AVVOLTOIO.

GARLI 6,5: Ma porca miseria qui siamo all'alba di un mistero, Carlo Lucarelli lo definirebbe un giallo: è lui o non è lui quello che infila avversari in slalom, quello che non sbaglia un appoggio neanche a sparargli alle ginocchia, quello che controlla un pallone in corsa e poi si bulla per esserci riuscito? Se è un falso d'autore vabeh, me lo tengo, l'originale lasciamolo a prendere polvere in soffitta, PENSAVO DI CONOSCERLO.

ARFANI 7-: Piazzato esterno destro, nel momento di sofferenza, ti aspetti un sindaco sulla difensiva, raggomitolato e pronto a mordere come un cobra...invece gioca alto, spavaldo, irriverente, e prima sfiora il gol (rigida come la rigor mortis quella gambetta..) poi serve due assist onorevoli. L'ammonizione è un cadeau ai suoi fans: la dichiara e con poche parole, piccantissime, la mette in ghiaccio, EMIS KILLA.

VENEZIANI 6,5: Queste partite alta tensione gliele risparmierei, aggraziato come un fenicottero delle Galapagos il nostro Vene stride con le  dispute così azzuffate ma, anche se non segna, lotta e ruggisce, INDOMABILE.

DI SESSA 7,5: Fossimo un mazzo di carte sarebbe l'asso pigliatutto, dopo la sua punizione non è più cresciuto un filo di rimonta, Attila. Eh si che non era cominciata benissimo, tanta fatica, il primo gol di rabbia e poi un pò di sana panchina...rientra una belva. Protagonista di rimbalzo del piccolo battibecco sull'uscio degli spogliatoi: perdonatelo, ha visto tutte le puntate di Gomorra, RIP.

BOSELLI 6,5: Bentornato. Tanta naftalina ma non si è dimenticato l'antico mestiere, quello di gonfiare la rete. Non bello da vedere forse (in senso calcistico) ma una mannaia, una sentenza: primo pallone toccato: gol. Poi ne sbaglia uno tremendamente più semplice tardando talmente la conclusione da perdere una coincidenza, ITALO.

CASAROLI 6,5: La partita è una lotta negli inferi e lui partecipa, di gusto. Non l'ho mai visto rincorrere tanto un avversario, sgomitare per farsi spazio tra difensori grossi come dei Suv quattro per quattro. Meritava il gol, PANZER.

STILO 7+: Si merita gli allori e la ribalta, se è vero che parlano i risultati beh finora i nostri sono dei gran chiacchieroni. Più dei cambi (perfetti) mi è piaciuta però la calma imposta alla squadra, era un attimo sentire la partita oltre il dovuto, per poco è successo, ma poi ci ha ripresi per il colletto rimettendoci in strada, MAESTRO.

AVVERSARI 6,5: Non mi spiego la classifica, contro di noi mostrano sempre tanti valori, prima di tutto un grande cuore. Ma il campionato non si ferma agli Joga, passa e va come una hit estiva alla radio.

IL MOMENTO EPICO : Premessa: la loro squadra la prendo a modello e il loro Pres è un gran signore (grazie per l'Agla) ma il bodyguard è inadeguato come un uomo barbuto nel bagno delle donne. Vederlo immolarsi davanti al cancello sotto la faccia incredula dei giocatori ospiti alle ventidue zero zero fa quasi tenerezza, dai che ce la fai.

mercoledì 15 novembre 2017

AUSTRALIAN - JOGA MALITO 1 - 10


Joga forza dieci. I diavoli si impongono nell'anticipo di giornata contro i canguri degli Australian balzando al comando di questo campionato. Una vittoria inequivocabile contro un avversario di sicuro valore:se dovevamo dare un segnale a questo torneo, una prova di forza, allora non abbiamo mancato l'appuntamento, just married.
L'Italia, anche quella che non va al mondiale, resta un Paese di santi poeti e navigatori...e naturalmente allenatori. Quindi mentre cerchiamo di arrampicarci sul podio con la nostra rosa oceanica che mi tengo stretta come un portafoglio in metro guardiamoci sempre alle spalle ben attenti a dove appoggeremo i piedi da qui in avanti. La strada è ancora lunga, anzi lunghissima. Vincerne una aiuta a vincere quella dopo ma ogni sforzo, ogni vittoria anche extra-large non sarà valsa a nulla se non riusciremo a tagliare il traguardo prima di tutti.
L'adrenalina che percorre il sogno ci deve sempre accompagnare ma niente ansie, pensiamo a divertirci battaglia dopo battaglia. Perché, mi ripeto, ancora non si è fatto nulla e tutto può crollare se smettiamo di lottare con il diavolo in corpo come in questo primo scorcio di stagione.
Ieri, tolti dieci minuti di studio e sostanziale equilibrio, abbiamo dominato una gara ostica, abbiamo domato un buonissimo Australian che negli anni si è costruito con merito la fama di ammazza grandi.
Non mi tiro mai indietro nel risaltare le cose che non vanno ma passando ai raggi X la prestazione di ieri faccio veramente fatica, Tavecchio che non si scolla dalla poltrona.
Bene dietro, concentrati, spigolosi, a tratti esuberanti. Discreti nel palleggio anche se i ritmi alti degli avversari nei primi minuti ci hanno creato qualche prurito. Ma abbiamo ragionato  con la calma zen del Gigi facendo giro palla e colpendo non appena si è ripresentata l'occasione.
Il nervosismo iniziale (generosissimo però..) si è trasformato in consapevolezza e da metà primo tempo in poi non c'è stata più partita. Il punteggio conta poco, quando giochi così.
Gli avversari si demoralizzano (quante volte è capitato a noi), a te riesce tutto con la mente libera tipo il primo giorno di vacanze. Ma le partite vanno sudate e combattute e vederci strepitare dopo l'unico gol preso mi piace da matti. E' la fame, umile ma sincera, di chi non ha mai vinto e vorrebbe riuscirci.
Esaltazione del collettivo, difficile parlare dei singoli. Potrei narrare del Simo che ci pilota dalla panca e divora deodoranti a furia di sbracciarsi per trapiantarci il suo credo. Potrei dire di Simi che infagottato nella sua sciarpa british ci incita a bordo campo, con classe (lui suggerisce...).
Potrei portare in trionfo Garli, potrei sbandierare Ema ma farei un torto a tutti gli altri anche ai non convocati.
Finisce in festa dunque nonostante l'orario ci impedisca una cena seria come da tradizione nelle trasferte in città. Negli spogliatoi si è comunque festeggiato il giusto riavvolgendo il nastro di un match che ha proposto almeno due o tre scene epiche: il Dome in versione "amo perso" che si fa ammonire perchè sbaglia risposta al quiz test dell'arbitro è giù cult...inarrivabile.
Ora testa a giovedì, ospitiamo il Morfasso in un derby sempre insidioso e denso di significati. Non vediamo l'ora... ed è la cosa più bella.

MIGLIORINI 7+: La risposta è nel nome, miglio-ra partita dopo partita diffondendo sicurezza come un diffusore Airwick. Si esalta sulle conclusioni ravvicinate ed è sicuro sulle bordate dalla distanza, per poco non esce illeso, SCUDO.

SILEO N. 6,5: Gira che ti rigira al via parte quasi sempre lui, il capitano di mille e una battaglia è l'usato sicuro, una Visa Gold in mezzo ai poveracci. Ieri quasi annoiato lì dietro si sgancia una volta si e una..anche...a briglia sciolte come un puledro di razza, IMBIZZARRITO.

MENTO 7,5: Come un flipper da sala giochi ha il suo minuto di tilt, per fortuna dialettico, prendendosela col polemico di turno della squadra avversaria ma in campo è un totem; talmente mostruoso dietro da addomesticare in poche mosse la loro temuta punta, irrispettoso davanti (gol dalla distanza piegando le mani al portiere), DOUBLE FACE.

GARLI 8: Aver visto questo Garli dopo novanta minuti di Parolo-Candreva-Jorginho mi ha fatto ricredere nel Dio pallone, scusa altissimo se ho dubitato. In stato di grazia: corre, lotta, suggerisce (ma gli altri si scansano apposta o ha guardato un tutorial youtube sugli assist..) e infine segna, PALLONE D'ORO.

ORSI 7: Di tutto e di più nella sua partita, è mancato solo il gol (su dieci ..). Corre tanto, frena i canguri sulla fascia sinistra ed ha forza nella gambe per spingere due o tre contropiedi coast to coast. Gli si perdonano quindi un paio di controlli sbagliati che sembrava avesse legata una saponetta umida sotto le suole Mizuno, DECOLLO.

VENEZIANI 7,5: Gli abbiamo consegnato le chiavi del gioco Joga, lo scrigno che contiene la nostra forza va all'eletto (come lo chiama Lele Adani in telecronaca). Gli riesce tutto e tutto gli riesce bene, giusto farlo rifiatare un pochino a risultato acquisito. Un aneddoto: negli spogliatoi un umile compagno, suo servitore, aveva dimenticato l'accappatoio. Lui, mosso da compassione, glielo ha prestato, pulendolo da ogni peccato, DIVINO.

CREMONA 6,5: In emergenza punte ormai è il piano "b", la soluzione pronta all'uso e decisamente efficace. Si, perché Cremo, alto quanto una sorpresina Kinder svaria su tutto il fronte offensivo e non lascia punti di riferimento. Ieri un gol ed alcuni controlli difficili, in una serata comunque abbastanza esaltante per tutti, DOVE LO METTI STA.

DI SESSA 7: Inizio adrenalinico, col fuoco dentro. La rabbia andava solo incanalata, segnato il primo, tutto gli viene più facile e amo perso...la prossima, di certo non questa. Nel finale sbaglia un gol fatto ma ne segna altri, SBREMM.

STILO 6,5: L'inizio col freno a mano tirato non lo soddisfa e quando il mister pretende così tanto e soprattutto cacchio è così grosso di costituzione...beh devi accontentarlo. Quindi la squadra ci da dentro e nel finale amministra le forze, MAX ALLEGRI.

AVVERSARI 6-: Avevano qualche defezione, inutile negarlo. Nonostante il punteggio avverso ed un pizzico di normale scoramento a tratti è stato un buon Australian; impensabile per chi legge il punteggio ma loro in campo ci sanno stare e ci sono stati.

IL MOMENTO EPICO: "Sembravi Fausto Brizzi..." Ale, coglie l'attualità rivolto ad Evil Ema per sottolineare il suo sguardo da assatanato durante il piccolo diverbio in campo.



venerdì 10 novembre 2017

JOGA MALITO - MONTEREGGIO 17 - 3


Joga-show. I diavoli strapazzano il Montereggio centrando la terza vittoria consecutiva e allungando a dieci punti in classifica.
Tutto facile? Beh per una volta diciamo di sì, complice un avvio scoppiettante abbiamo subito azzannato la preda, allentando la presa solo quando era ormai ridotta a brandelli.
Bravi noi comunque, i testacoda nascondono sempre insidie e stavolta avevamo la testa giusta. Qui non è il black friday, di scontato non c'è nulla. E ce lo siamo detti dritto negli occhi dopo la vittoria importante ma sofferta di giovedì scorso. Il brontolio è servito, avevamo fame e si è visto ( verso le undici e trenta..). Ho già sentito qualcuno cinguettare sul valore al ribasso di avversari e campionato, mah, tutti Zico e Pelè in famiglia.
Facciamo il campionato di sempre ed è quello che fanno anche gli altri, mica ne giocano uno diverso. E ci facciamo un culo così da anni per cercare di ottenere qualcosina da abbinare al sano divertimento. Quindi, coi piedi piantati a terra, santifico ogni vittoria eh si pure questa...anche se si è rivelata più agevole del previsto.
Sulla partita metto un like gigante, i primi dieci minuti sono stati furiosi. Ed il risultato si è subito delineato, tutto liscio come la pelata del nostro arbitro preferito.
Quando sei sopra di sette barra otto reti dopo una manciata di minuti il rischio è quello di sedersi, di sentirsi onnipotenti e di smettere di giocare da squadra. In questo frangente il mister, hashtag vecchia volpe, è stato astuto rimodellando più volte il quintetto per tenerlo sempre sulla corda.
In certi momenti soprattutto a cavallo tra il primo ed il secondo tempo non l'abbiamo gestita benissimo, ci siamo fatti prendere dalla foga di segnare ancora, ingolositi dagli spazi che un frastornato Montereggio ci concedeva minuto dopo minuto. Non solo, ci siamo fatti attaccare quando bastava far girar palla, addormentare un match ormai spolpato di contenuti come una carcassa nella  savana.
Ma sono inezie di fronte ad uno Joga unito, compatto, che non ha comunque smesso di lottare nemmeno a pancia piena. E nel finale, dopo alcune parate del Miglio siamo tornati a darci dentro, arrotondando lo score.
Se mi è piaciuto il piatto principale beh figuriamoci il contorno. Giochiamo alle dieci eppure il palazzetto si riempie, ci sono le donne, ci sono i parenti... me le ricordo bene quelle partite a spalti vuoti che se butti un urlo senti l'eco come nel Grand Canyon.
Mi godo un arbitro stile Benny Hill quasi surreale ma super simpatico: bel gol numero undici disse al Dome (numero dieci) voltato di spalle.
Mi gusto il ritorno del Gigi quasi quanto Ema che viene anche imbottito di farmaci. Mi esalto quando allo spuntino di mezzanotte ci siamo tutti...e senza il ritiro delle patenti.
La testa va già a martedì, contro il temibile Australian. Vincere non sarà affatto semplice ma alternative non ne abbiamo.

MIGLIORINI 7: Serata tranquilla? Non se ne parla. Gli avversari sono un colabrodo ma riescono a creare pericoli, lui si oppone in tutti i modi che conosce, pazzesco quando respinge di grugno una conclusione ravvicinata. Aveva gli occhi di vetro ed era color vinaccia, ma l'aveva presa lui, VICTIM.

SILEO N. 6,5: Dominatore incontrastato della nostra area di rigore, al cospetto, dobbiamo ammetterlo, di avversari davvero poco ispirati. Alla sagra del gol si iscrive pure lui: palo del Dome e il capitano è lì come un avvoltoio ( credevo fosse più rapace il Condor...) EASY NIGHT.

SILEO C. 6+: Nel piccolo momento di flessione dopo un avvio folgorante lui è quello che non perde la bussola e dietro basta la sua esperienza per non prendere quei due o tre gol che avrebbero macchiato non poco lo smoking della serata, EXPERIENCE.

GARLI 7: Mamma mia ma è Garli coi piedi del Simi o Simi con gli occhialetti da ufficio contabilità del buon Max? Non sbaglia un passaggio e complice la morbidezza dei rivali trova il coraggio per giocare di fino: un paio di sventagliate di esterno sono da leccarsi i baffi. E corre tanto, non va dimenticato, NEW ERA.

VENEZIANI 7,5: Come un leader coreano qualsiasi decide di sganciare missili, gli bastano pochi minuti per timbrare parecchie volte...e fin qui nulla che già non sapete sul Vene. Rifiata e nel finale castiga ancora, DISCO INFERNO.

ORSI 6: Serata di luci e ombre. Poco ispirato e poco servito, un paio di conclusioni iniziali e un mezzo gol (autorete goffissima di un avversario ma lui si è preso peggio di uno sciacallo pure dei meriti) intervallati da una dormitina sul secondo gol ospite. Di buono c'è che non si fa prendere dalla foga di segnare a tutti i costi, difatti non la mette, DE SCIGLIO.

MENTO 6,5: Pochi minuti, la mannaia del turnover stavolta tocca proprio lui ma in settimana aveva avuto febbre, inutile rischiarlo dall' inizio. Gli bastano pochi attimi per timbrare, attimi che gli saranno fatali: il Pres già lo aveva aggiunto all'elenco dei paganti del campo. Gigi peccato non sei voluto entrare...SOPRAMMOBILE.

DI SESSA 8: Ok, gli avversari gli apparecchiano la tavola ma lui è un cecchino, un tiro un gol, con una media del cento per cento. Alla fine saranno sette. Re dei waglioni quando per un pomeriggio vende una pasta al ragù come un'amatriciana di chef Rubio, IL VENDITORE.

ZOLA 6,5: Non ancora il titano della scorsa stagione ma la strada è quella giusta. Corre, segna, si diverte. Per poco non inaugura la prima non convocazione da convocato attentando le coronarie del presidente: calzino corto per fortuna in tinta...viene escluso dal quintetto base poi con una buona dose di fondoschiena fruga nel borsone e trova le calze giuste, MIRACOLATO.

CASAROLI 6: In una serata di fulmini e saette il Condor resta all'asciutto pur provandoci in ogni maniera. Pazienza, gioca per la squadra e con la squadra, i gol arriveranno tutti in blocco, come accendere il wifi dopo una settimana, NISBA.

STILO 7: Partita in discesa ma fa il pieno di meriti anche se a metà primo tempo i tanti cambi ci inceppano un pelo. Ma aveva ragione lui, la squadra si rigenera e torna a colpire nel finale, LO STRATEGA.

AVVERSARI 5,5: Pagano un inizio shock, subito colpiti e affondati, quasi sepolti. Il resto della gara non è così male, il punteggio non lascia scampo ma hanno tenuto il campo in modo onorevole.

IL MOMENTO EPICO: L'arbitro preciso che si fa certi scrupoli. Avete i cartellini? "Si, li vuole vedere?" Risposta: "No, no, chiedevo così..." 





venerdì 3 novembre 2017

CAGNONI IPOCRITI - JOGA MALITO 6 - 8


Joga take away. I diavoli si aggiudicano la difficile sfida contro gli eterni"rivali" Cagnoni espugnando un campo che per noi è sempre sinonimo di fatica e patimento.
Emozioni contrastanti: se da una parte siamo stati bravi a volerla spuntare ad ogni costo lottando e combattendo fino all'ultimo pallone, dall'altra abbiamo commesso tanti piccoli errori (anzi orrori..) che potevano pregiudicare una gara e un risultato che doveva invece essere il nostro trampolino di lancio.
Abbiamo le qualità, gli uomini e soprattutto il dovere di fare meglio ma riconosciamo gli indubbi meriti a un avversario che ci ha creato più di un grattacapo. E lo sapevamo. Conosciamo come le nostre tasche lo spirito battagliero dei dogs eppure ci siamo fatti sorprendere sbagliando di tutto e di più specialmente nelle retrovie.
Se sul piano della prestazione abbiamo fatto due balzi indietro è innegabile però che un pò di fuoco sotto i piedi ci ha fatto e ci farà bene; se pensiamo che gli altri si scansino non abbiamo capito niente, il Dome di fronte alla nuova regola del retropassaggio.
Abbiamo dovuto tirare fuori gli attributi facendo a pugni con un campo che non ci piace (beh ora non lo dico neanche più) e che comunque non favorisce il bel gioco.
Altro aspetto, ce l'ho sullo stomaco, devo scriverci su due righe. Ok siamo in tanti, si troppi, ma nonostante la tribuna (che poi ieri era solo virtuale) viva l'abbondanza.
Eh si, perchè ieri l'abbiamo vinta anche e soprattutto con i cambi, con le forze fresche. Il Sile che registra una difesa che fino a lì aveva ballato come Fred Astaire o il buon Max Garli che mette ordine nei minuti finali dove ancora volevamo strafare ne sono l'esempio. Quando vedo in panchina il Simi è come se nel mio garage fosse parcheggiata una Lamborghini, non vuoi sentire il rombo del motore?
Venendo alla partita si è capito dalle prime battute che avremmo incontrato difficoltà. Invece di ragionare ci siamo arruffati e innervositi al cospetto di un avversario molto più pratico e concreto. Gli svarioni hanno fatto il resto: il primo gol, calciando un borsone a bordo campo invece del pallone racchiude un pò il mood della nostra serata-no dietro.
Quindi il match è un tira e molla continuo, vantaggio loro, la ribaltiamo, ci superano di nuovo. Potremmo concretizzare molto di più ma i gol che mettiamo in saccoccia non sono male: tre passaggi e tocco facile sotto misura sono il sunto del futsal, pagina cinquantadue del manuale.
Ma dietro ci facciamo sempre infilare ed al sei a cinque dei Cani scattano un pò tutti gli allarmi, l'orologio è avaro di minuti e siamo sotto.
Qui nasce la vittoria. Coi cambi giusti, con il leggero calo dei padroni di casa (hanno tenuto ritmi altissimi) e con la qualità dei singoli. Ci fermiamo sull'otto a sei, potevamo segnarne qualcuno in più ma loro hanno preso un legno clamoroso quindi giusto così.
Detto tutto? Ah no..ma il pallone alla fine era sgonfio oppure no? Mi tengo il dubbio.
Giovedì arriva il Montereggio, fermarci adesso sarebbe un delitto.

MIGLIORINI 6,5: Serata sfortunata, una volta il retropassaggio è più corto di quello di un cinese, la volta dopo scivola e viene beffato in uscita...tutto vero, ma nel momento clou della partita salva il risultato con due parate ai limiti delle leggi fisiche e anche sulla traversa è reattivo a riabbracciare la sfera. Un vero portiere para quando più conta, SOTTO TIRO.

SILEO N. 6-: Bene, anzi tra i migliori, fino alla prima rete, incredibile anche da narrare. Nel calciare una rimessa inciampa in una borsa Givova e dà il via al primo regalino della serata, se non è jella nera beh poco ci manca. Perde un minimo di tranquillità anche se nei contrasti fa sentire la presenza, LUNA NERA.

SILEO C. 7: Il gol, segnato con sessantacinque tocchi consecutivi, per essere più sicuro di un codice Pin di metterla in fondo al sacco, è solo la cima della vetta. Alla base troviamo una prestazione senza il minimo vacillo, entra lui e dietro ci siamo dati una sistemata, MAKE UP.

ARFANI 5,5: Entra nel momento più complicato della partita, una fase nella quale proviamo a vincerla e ci scopriamo al contropiede rivale. Lasciato un paio di volte uno contro uno ne esce ammaccato, MELINDA.

GARLI 6,5: Giocando così (e due indizi ne fanno una prova) arriverà il suo momento, Howedes. Minuti preziosi, di ordine e cattiveria, sopra di due lui contiene e gioca semplice, non serve andare a mille, bisogna addormentarla, NINNA NANNA.

CREMONA 7,5: Un gigante. Ok sembra un paradosso ma è in un momento di forma che ricorda il Cremo di due anni fa e non la copia sbiadita dell'anno scorso: a ragion veduta viene impiegato un pò ovunque, anche falso nueve. I gol sono spavaldi e importanti, me ne aspetto altri, BINGO.

MENTO 7+: Più la battaglia si fa aspra e più lui si esalta, anche se per tenerlo a bada ci vorrebbe la camicia di forza (è a rischio cartellino h24, praticamente dal momento in cui appoggia un alluce giù dal letto). Segna, non si ferma un istante, non molla mai l'osso fino a che non è spolpato. Se vogliamo fargli un appunto dietro nemmeno lui vive la sua serata migliore, BOSS.

VENEZIANI 7,5: Fatica a trovare le crepe nel muro avversario ma quando le trova, da metà ripresa in poi è incontenibile. Il gol del sorpasso ha la sua firma e io gongolo perchè gli ho fatto firmare un contratto di ottantadue anni spiegandogli che noi eravamo il suo punto d'arrivo (ok, avrò mentito ma a fin di bene..), O SOLE MIO.

TARTARO 6,5: Rientrava da un lungo stop, cameriere pardon, vorrei un debutto soft; invece la partita è ingarbugliata e servono i suoi lampi. Detto-fatto, il primo strappo è subito vincente, discesa, palla in mezzo e gol. Qualche pausa dovuta all'inattività ma dio solo sa quanto gli ho invidiato quelle Mizuno, POSITIVE.

DI SESSA 6: La butta subito dentro e la serata sembra milionaria, invece si impoverisce col passare dei minuti, non che giochi male tutt'altro, ma esce dai radar delle giocate decisive anche se tre o quattro tiri sfiorano il montante e potevano essere capolavori. La questione del pallone sgonfio, rispiegata negli spogliatoi con logica elementare mi chiarisce l'arcano, aveva ragione lui, NO TAV.

CASAROLI 6: Pochi minuti ottimamente spesi, l'assicuratore sa sempre dove investire i suoi denari. Generoso nei movimenti, divide la paternità con il primo gol del Cremo (suo il tiro deviato sotto porta) anche se all'anagrafe lui è la mamma. Si divora un altro gol prima di uscire ma ha il fuoco dentro, BERNARDESCHI.

STILO 6,5: Le azzecca tutte il Mister, anche se la partita in bilico lo mette alla gogna: spostare gli equilibri per dirla alla Bonucci può essere rischioso. Alla fine la spuntiamo anche grazie ad alcune mosse tattiche e ad alcuni urlacci dei suoi, ALE SIAMO TROPPI.

AVVERSARI 6,5: A memoria una delle migliori prestazioni dei Dogs contro di noi e sottolineo che un paio di volte ci hanno battuti fragorosamente. Hanno tenuto ritmi alti e un buon palleggio, fosse entrata la traversa-riga ci sarebbe stato un altro finale?

IL MOMENTO EPICO 7: L'arbitro sembra un cartonato, fischia il calcio d'inizio giusto per amore dello sport, ma è in dormiveglia, pigiama e pantofole, occhi socchiusi come a Taipei e stessa voglia di vivere di un condannato al patibolo. Un avversario, agli sgoccioli del primo tempo, chiede "arbitro quanto manca?" Lui non risponde e fischia la fine. Se non chiedi non sai mi dicevano da bambino.

sabato 28 ottobre 2017

JOGA MALITO - ASD XXX 11 - 1


Bentornato Diavolo. I ragazzi superano l'ostacolo XXX con una pioggia di reti e si regalano un esordio casalingo pieno zeppo di conferme e segnali positivi.
E' stata una serata perfetta. Dopo il pareggio contro Bme volevamo i tre punti più di ogni altra cosa ma spesso il rischio è quello di voler strafare, di cercare la via più breve per togliersi lo sfizio e non soffrire. Invece ci voleva calma, feroci e affamati ma allo stesso tempo pazienti, sornioni; avevamo più ricambi di Norauto...e qualità a pacchi per vincere la sfida, così è stato.
Gli XXX erano avversari noti: quasi mai è stato velluto con loro, soprattutto l'anno scorso avevamo sudato freddo per scardinare una dignitosissima organizzazione difensiva.Ieri però i ragazzi sono stati bravissimi nello scendere in battaglia con umiltà e voglia, se non c'è stata partita per una volta il merito è soprattutto nostro.
Joga straripante ma i complimenti adesso valgono meno di una conferma whatsapp di Dante, il profilo va tenuto basso e bisogna pedalare perché le salite sono appena iniziate.
Se ci specchiamo compiaciuti allora non abbiamo capito nulla, ma non succederà, sappiamo cosa dobbiamo fare, come dice Guè Pequeno "non abbiamo sogni, abbiamo un piano".
Il risultato abbaglia e luccica come neve al sole ma il primo tempo (terminato tre a uno) è stato più combattuto di quanto si possa pensare anche se il pallino del gioco è sempre rimasto saldamente nelle mani Joga. Quante volte siamo partiti alla camomilla in passato, magari andando sotto con la pigrizia di un impiegato di Poste Italiane? Ieri l'estremo opposto: subito aggressivi, subito voraci, sbagliando anche qualcosina di troppo là davanti...ma aggiusteremo la mira.
Le conferme arrivano ancora una volta dalla tenuta difensiva; due sole partite non fanno vangelo ma cambiando gli interpreti lo spartito è rimasto lo stesso, un mix di cattiveria e concentrazione a rischio zero: gli avversari in porta proprio non hanno tirato.
La ripresa ci vede subito segnare il quarto gol, è quello della tranquillità perché da lì in avanti l'impotenza dei rivali si tramuta in resa e tutto diventa più facile. Noi comunque sempre sul pezzo: pochi personalismi o giocate da diva, tre passaggi e si cercava di andare in porta.
Tra un gol capolavoro del Vene e un rigore disinnescato dal pompiere Miglio (unico brivido del secondo tempo) mister Stilo rivolta più volte la squadra come un calzino ma è difficile parlare dei singoli, per una sera elogio al collettivo (toccando ferro).
Archiviata questa pensiamo già al giovedì che verrà. Noi siamo il funambolo, questo campionato è un filo sottilissimo sospeso nell'aria e sotto il vuoto, lo stiamo percorrendo e tutti tenteranno di farci inciampare.
Nota finale: abbiamo messo a libro paga  anche la mitica mamma del Vene (professione fotografa ufficiale del team). Dopo anni di carte d'identita con "fotine" minuscole ecco l'occasione da cogliere, ci stupirà.

MIGLIORINI 7: Non ci poteva essere esordio miglio(re). Da un primo tempo in naftalina, spettatore incolpevole sul gol, al ruggito nel secondo: una zampata felina ed il rigore è neutralizzato. Sicuro e padrone fino alla fine ma come ca...era vestito? LION KING.

ARFANI 7: Che rientro per il sindaco, subito catalizzatore di ogni pallone spiovente in area arriva in anticipo sulla punta nemica con la puntualità di un treno giapponese. Nel primo tempo sfiora anche il gol con una discesa niente male, quel dommage. Nota di merito per un paio di stop di petto inutili ma molto coreografici, MANOLAS.

SILEO N. 6,5: L'avversario, quando entra lui, è già piuttosto scoraggiato ma il capitano quest'anno ha occhi della tigre che spaventano, si puntella dietro e non lascia passare nemmeno uno spiffero. Un colpo di tacco da menzionare ed un assist con dedica per il gol del fratello, THAT'S AMORE.

SILEO C. 6,5: Carrozzeria nuova e neanche un filo di ruggine, nella girandola dei cambi entra per ultimo ma la squadra resta più tonica di una Schweppes anzi è proprio nel finale che esprime il miglior calcio a briglia sciolte. Taglia la difesa come una lama nel burro e mette a segno il primo squillo stagionale, OLD FOX.

MENTO 7-: Mostruosamente superiore sul piano fisico, schiaccia il rivale di fascia come un camion schiaccerebbe una lattina vuota e sfonda oggi,sfonda pure domani trova il diagonale del terzo gol. Segnerà ancora nel finale ma quasi per protesta contro il sistema arbitrale (suo nemico giurato) si ingegna nel procurare un rigore minuscolo ma comunque evitabile, diavolo d'un Ema, BULLDOZER.

CREMONA 6,5: Ha una voglia matta e quindi corre per lui e anche per gli altri, con quelle gambette gnomiche sembra non arrivare mai ed invece sul pallone giunge sempre prima di tutti e te la soffia via. Bello lo strappo del primo gol, segue l'azione e si fa trovare pronto per il tap-in vincente, LO SVELTO.

ORSI 7: Entra rabbioso come un dogo argentino, la partita è incanalata ma lui non stacca mai gli occhi dalla preda . La sua prestazione raggruppa tante cose: un discreto passo, tanta interdizione e qualche minuto di furore, tre o quattro saette (gol incluso) che fanno ben sperare, RED PASSION.

VENEZIANI 7: Nel far ripartire la squadra palla al piede non ha eguali, ha già stile quando si allaccia gli scarpini prima di entrare figuriamoci quando salta avversari in serie come birilli. Il gol però sembra non arrivare e la mira è quella di un ubriacone fuori da un pub londinese poi, d'incanto, arriva il gioiello: lancio dalle retrovie stop alla Mertens e tocco morbido, FINESSE.

DI SESSA 7,5: Il suo inizio di campionato fa più paura della maschera di IT, il waglione è in palla, quindi  come l'uomo Del Monte dice sì ad una corsa in più se bisogna difendere, sempre graffiante quando bisogna offendere. Il piede è caldo rovente, prova il tiro da ogni spigolo, alla fine saranno quattro i centri, BOWLING.

ZOLA 6+: Zolinho è sempre in movimento ma veniva da un piccolo infortunio e non straripava di condizione. Per questo il suo estro rimane un pelo in ombra in una serata dove tra un pò segna una doppietta pure Rodi. Lo aspettiamo con l'ansia che ci divora per rivederlo asfaltare portieri e gli consigliamo una doccia pre-gara. "Profumava" quasi come un sarcofago egizio appena scoperchiato...ed eravamo nel riscaldamento, ABRE MAGIQUE.

STILO 7: La partita è quasi subito una discesa, lui ha il merito di infondere sempre il coraggio di aggredirla facendo rifiatare tutti gli interpreti. Non può decidere le sorti del campionato in campo ma può farlo dalla panchina, LASCIA O RADDOPPIA.

AVVERSARI 5,5: Buono il primo tempo XXX, ordinati e fisicamente imponenti hanno lottato su ogni pallone anche se la gara stava prendendo una piega poco piacevole. Nel finale crollano, un calo più emotivo che fisico. Sempre di una correttezza esemplare comunque.

IL MOMENTO EPICO 7,5: Il Simo fa un paio di cambi ed Ale un paio di conti: usciti due giovani per due vecchie carcasse dure a morire Ale (now AS12) si gira verso il mister ed esclama "con due cambi ci hai aggiunto vent'anni", risate generali.


mercoledì 18 ottobre 2017

BME VERNICIATURE - JOGA MALITO 2 - 2


Bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto? La prima risposta è quella più fresca, l'esordio dei diavoli è stato positivo, peccato non averla impacchettata e portata a casa. Ci è mancato il colpo del k.o., l'allungo decisivo ma la prestazione è stata indiscutibilmente di livello.
Inquadriamola bene. Per noi era il debutto mentre gli avversari avevano già lo scalpo di una squadra, loro giocavano in casa in un campo sempre ostico e claustrofobico per chi arriva con la qualifica di "visitors"; infine Bme era e resta senza dubbio una delle pretendenti al titolo, una delle più quotate e attrezzate, da sempre.
In un contesto così infarcito di insidie ho visto coi miei occhi uno Joga battagliero, subito padrone del campo senza arretrare di un millimetro di fronte alla forza dei padroni di casa.
La partita è stata bella, ben giocata da entrambi ma se c'era una squadra che doveva spuntarla beh eravamo noi. Non ci siamo riusciti, nonostante un secondo tempo arrembante giocato solo nell'altra metà campo, nonostante un assedio al portiere rivale (il migliore) che nemmeno a Raqqa...pazienza.
Abbiamo avuto le occasioni per infilzarli, non le abbiamo sfruttate a dovere e alla fine queste partite a volte le perdi anche, quindi portiamoci a casa vagonate di convinzione e il punticino con l'appunto però di chiudere i conti quando ci dimostreremo ancora i più forti.
Le teste basse, non appagate, contrapposte alla fiesta avversaria che profuma di scampato pericolo mi fanno ben sperare, la fame è tanta e di certo non ci siamo saziati.
Poi va detto che il campo era difficile e l'avversario temuto e rispettato... non dico che avrei firmato a priori per un pari ma non ci avrei neanche sputato sopra.
Il tabellino si riempie e si completa già nel primo tempo, un botta e risposta (sempre avanti Bme ma con due contropiedi) dopo una decina di minuti di studio e tanti falli o presunti tali fischiati contro i diavoli. Noi bene sotto tanti punti di vista, in particolare la tenuta difensiva, il vero tallone d'achille della stagione scorsa. I gol sono una punizione capolavoro del Dome e un'azione corale finalizzata da un Nick sgusciante come un sottaceto in proiezione offensiva.
La ripresa è molto più focosa e spezzettata ma gli Joga continuano a giocare con cuore e cervello e pian piano prendono metri su metri agli avversari (anche se parlare di metri in quel bugigattolo di campo..) asserragliandoli in trincea. Loro dietro sono bravi e pure grintosi, il micro-campo non aiuta, ci abbiamo provato ma serviva un episodio che purtroppo non è arrivato anche per demerito nostro.
Questo campionato già mi eccita, è corto come un maglione dopo un lavaggio sbagliato, non si può sbagliare nulla o sono guai seri.
Ho già visto scene epiche, tipo la sedia con appoggiati i cartellini che viene colpita da una pallonata e li fa svolazzare un pò ovunque... ma non divaghiamo, sotto con la prossima, Joga Malito c'è.

Le Pagelle:

MAROTTA 6,5: Un gradito ritorno per sostituire lo sfortunato Simo. Fiducia cieca nel Gigio, direi ben riposta: tanta sicurezza e un paio di uscite salva risultato. Al collega è andata molto peggio in termini di lavoro ma tanta inoperosità non lo fossilizzano sui gol, incolpevole dai, RITORNO AL FUTURO.

MENTO 7: Beh signori acquisto coi fiocchi. Difensore senza macchia e paura, dinamicità pura, se decide di partire dalle retrovie palla al piede difficile porvi rimedio. Abbastanza agitato nel finale, battibecca e rischia ma è adrenalina, ELETTRICO.

ORSI 6,5: Non forza mai la giocata, pulito e ordinato come il Canton Ticino. Questo campo lo ha sempre messo in difficoltà nel palleggio, ieri no, non molti minuti ma lui attento e tonico fino all' ultimo scorrere di lancetta, FILIPPINO.

SILEO N. 7+: Prestazione sontuosa, non si passa e non si passa, inutile provarci. Si toglie anche lo sfizio di sganciarsi sfruttando le coperture dei compagni: bella mossa, la palla arriva con il contagiri e lui in spaccata realizza, L'ATLETICO.

GARLI 6,5: Il primo Garli dell'anno è pepato e arrogante come piace a me. Entra e si cala nella bolgia sputando fuoco, vince contrasti, non perde avversari e bussola. Il primo tempo in naftalina ma sornione a ghermire la giovane preda in tribuna gli ha fatto bene, anzi benissimo, IL RISVEGLIO.

VENEZIANI 6,5: Anche in un campo che affossa il talento riesce comunque a disegnare calcio, ricami sempre utili attorniato da avversari appiccicosi come piranha in un acquario. Peccato quel gol fallito nel finale (uno coi suoi piedi..): poteva essere l'arma del delitto, CLUEDO.

CREMONA 6,5: Corsa e sacrificio, l'unico che per conformazione fisica si esalta negli spazi angusti. Tante giocate ordinate e tagli sapienti, anche da punta, solo che lì non ha l'istinto del killer, 360 GRADI.

DI SESSA 7: L'ho odiato (di corazon) solo nell'appello quando l'arbitro tentava di spiegare una regola nuova e lui capiva meno di un canadese a Chinatown. Ma in campo è ovunque, corre come un pazzo, prende botte e punizioni e realizza da fermo, decisivo come solo i numeri dieci, DECA.

ARFANI 6,5: Incitare la squadra tutta la partita è come essere in campo a difenderne i colori, merita una pagella anche perchè la tuta Givova qualcuno doveva pur esibirla a favore di telecamera, BRAND.

STILO 7: La spalla continua a fare i capricci, lui si mette in panchina e dirige. C'era Carletto Ancelotti libero...appunto c'era.

AVVERSARI 6+: Strappano il punto con le unghie e con i denti (e un pizzico di buonasorte stavolta). Inutile dire però che saranno un'osso duro per chiunque, per blasone sono i favoriti, quelli da battere, soprattutto a Podenzano.


IL MOMENTO EPICO 7,5: Il Dome si rivolge alla panchina (al Simo) e urla "Simou non facciamo gol..." Pronta la risposta " Va che in attacco ci giochi te..." Fantastico.






venerdì 18 agosto 2017

LAVORI IN CORSO...


Si realizza un sogno. Dalla prossima stagione Givova vestirà i diavoli (andrà pronunciato alla latinos...sgivova quindi).
Un ringraziamento particolare va al Dome per il suo lavoro instancabile, lungo tutta un'estate. Poi, un giorno, gli spiegheremo che non sono le maglie del Boca...

sabato 17 giugno 2017

CENA JOGA 2017


L'EVENTO 9,5: Da perfezionista non voglio dare il massimo perché non ci dobbiamo sedere, ma nell'organizzazione delle cene siamo galacticos como el Real Madrid (non riesco a togliermelo dalla testa...). Un esempio? Per evitare un filetto-bis il buon Dante paga anticipato, come un bonifico. Ma poi tutto il resto, dall'angolo cocktail al baffo del Simo passando per il 55 pollici...forse dovremmo veramente reinventarci: un campionato di cene e poi alla fine farci una partitella di fine anno.

IL MOMENTO ANSIA 7,5: Breve flash back...volevamo regalare una pala da forno al padrone di casa (meritatissima). Rettangolare, come tanto la desiderava. Detto fatto, ai tempi di Amazon tutto è a portata di mano. Arriviamo trionfanti come l'Arfo post elezione...e cacchio la pala è esattamente uguale a quella già in uso, rettangolare ma non troppo. E' solo qualche centimetro più corta...in una cena di squadra, mascolina come poche, averla meno lunga...beh un po' pesa...ma l'abbiamo fatto col cuore, perdonaci Seba.

LA CUCINA 10: Ok era un giro pizza, e quella è sempre il top, ma non avevo mai visto una cosa simile: 35 pizze una in fila all'altra coi ceppi che tornavano indietro più spogli di una betulla a gennaio ( tranne un paio che per sbaglio Patrik si è mangiato..). E poi le polpette, le torte salate, le torte dolci, la panna cotta, il tiramisù....persino la tonno e cipolla non ha spaventato stavolta, in barba agli aliti che sanno di mentine.

L'ASSENTE 6,5: C'eravamo quasi tutti, ho fatto due conti con le dita...come diamine fa una squadra di calcetto  a riempire una tavolata di venticinque persone, sembrava un team di giochi senza frontiere. Ne mancava uno, colui che pur di non mancare si sarebbe fatto infornare peggio di una cotto e funghi...ci sei mancato Garli (ma nel dvd ti abbiamo reso giustizia).

IL SEBA 9: L'ho visto sudare...e non era per il forno a legna, che in una giornata così bollente dava quasi refrigerio, era per i ceppi di portata che tornavano vuoti, le pizze da infornare non erano poi molte e Zola "stomaco de oro" non era ancora arrivato. Accontentate tutte le bocche da sfamare si rilassa e anche la pala nuova, vista così, gli è sembrata più rettangolare di quella vecchia.

LA SILVANA 10: Ho capito la tattica: stavolta li faccio scoppiare così ce li togliamo di mezzo una volta per tutte questi qui... la Chapecoense. Non ha sbagliato una mossa...infallibile. Certo che dopo 35 pizze mettere sul banco due dolci, il tiramisù e la temuta torta ai tre cioccolati (però è senza farina) è come dare a un vegano due etti e mezzo di bresaola....ma abbiamo spazzolato tutto, quel tiramisù vale il rischio e molto di più.

IL DVD 8: Dopo sei anni di dvd uno pensa di aver visto tutto o quasi...e invece no...il presidente ha ancora assi nelle maniche, la massoneria e le somiglianze su tutto. Fantastico il Dome che in quarantadue minuti di dvd unisce i puntini come un novello Sherlock Holmes e si spiega il perchè di tanti video e foto durante la stagione. Una grande Joga Malito's Karma precede di poco l'applausone finale.

ENRICA/JO 9: Quanto hanno lavorato per la realizzazione della serata, dalla preparazione delle pizze all'allestimento di una location che passano gli anni e a me sembra sempre più figa...L'Enrica oltre a questo sforzo ha anche pulito, imbiancato, fatto la cyclette ecc...

STILO 7,5: In grande spolvero, con quel baffo gabbaniano che già poteva dare indizio della sua performance nel dvd. Si è trattenuto a tavola...chi ha mangiato anche la sua razione? (io qualche sospetto ce l'ho..).

ARFANI 7+: Tutti l'aspettavano al varco, con donna Allegra al suo fianco a ribadire che ok lui sarà pure sindaco ma dietro un grande uomo ci sta sempre una grandissima donna...e invece arriva solo, avvolto da una luce celeste. Gli ho visto trasformare la Pepsi in vino, camminare sulle acque della piscina degli Stilo e diventare invisibile quando io e il Dome gli chiedevamo sponsorizzazioni varie e permessi per costruire lo stadio Joga al posto del centro commerciale di Carpaneto.

BOSELLI 7,5: la sua serata era compressa e complessa: un oretta e via si va a lavorare. In tutto questo turbine doveva anche preoccuparsi di trovare un lavoro serale alla sua donna, che altrimenti, non aveva motivi per non restare con noi. Ogni minuto che passa è una fetta in meno... ma il suo giro pizza si ferma al tonno e cipolle...no dai forse alla salsiccia e phila c'è arrivato.

DI SESSA 8+: Beh elegantissimo, camicia slim fit non testata, evidentemente, per una cena Joga a casa Stilo. I taglieri che gli sfilano davanti e i bottoni che diventano sempre più serrati...ho temuto che uno di questi potesse partire come una pallottola colpendo Dante che si abbuffava lì di fronte con tutti che gridavano "attentato" (ormai c'è la psicosi). Sapientemente i dolci li salta, tutti.

FONTANA 8: Dove tutto finisce, la fermata degli autobus, il cimitero degli elefanti. Il tavolo, proprio dove era seduto lui faceva una deviazione, una leggera pendenza che permetteva ai piatti di finire solo lì....le ragazze in fronte a lui hanno digiunato, dovremo rimborsarle.

ZOLA 9: Arriva per ultimo, fintamente abbacchiato per un torneo estivo andato male. Si butta sul cibo e finisce ogni mezzo piatto, un paio di avanzi e anche la ciotola di Artù (un labrador). Il Seba a quel punto convoca un consiglio di emergenza, ordine del giorno:  e adesso? una pastasciutta?
Ci pensa come al solito il presidente; scopre che alla parola "polpetta" lo Zola cade in stato di sonnambulismo e ne inghiotte una, finendo pure quelle.

CASAROLI 8,5: Quanto sia importante per il gruppo lo testimonia un dvd quasi monotema nel decantare le sue gesta. Come sempre il suo rap finale è attesissimo anche se tanto la base è sempre quella, da generazioni. Ma le rime no, sono graffianti come al solito anche se l'ora tarda, l'assenza della musa ispiratrice Allegra e un cappellino imbarazzante lo smorzano un pò.

TARTARO 7,5: Alla scena del benzinaio l'ho visto quasi commosso, cose che possiamo capire solo noi...buon sangue non mente.

ORSI 7,5: Ha firmato contratti, ha fatto proclami, ha detto tutto e tutto il contrario ma soprattutto ha chiarito all' Arfo che il Vene rimane il suo pupillo, fino a che non entriamo in borsa prosciugando le casse comunali.

VENEZIANI 7: Classe anche a tavola, lui non mangia....assaggia. Della torta ai tre cioccolati lui ne ha assaggiati due.

SILEO N. 7+: Il capitano è il mio braccio destro, ad ogni deal ho lui a fianco ad addolcire la pillola. Nel tentativo di vendere il Condor agli Australian lui inserisce la formula del prestito. Il mio motivatore anche quando sono indeciso sulla forma della pala: rettangolare con angoli smussati quasi tondeggianti erano proprio le parole che volevo sentirmi dire.

SILEO C. 7: Un tenero papà, fortunato ad avere una bimbetta stupenda, buona e zitta tutta la sera...tranneeee...quando nel dvd parte il video registrato con l'audio più basso. Lì il presidente, che notoriamente odia i bambini, specie quelli di Gropparello, ha sudato freddo e minacciato di vendere anche il Silko.

CREMONA 7: Per lui il gol più bello della serata nel dvd e un'intesa perfetta con il sindaco nel giudizio sulla parte femminile del tavolo. Il lupo perde il pelo, cambia morose, ma non il vizio.

La frase della serata " Ma chi è sto Nik?" Dome.



sabato 6 maggio 2017

IL PAGELLONE DEL CAMPIONATO


STILO 8: L'anno del suo ritorno (anche inaspettato), anno di grazia calcisticamente parlando. I traumi post operazione spazzati via come dopo un uragano in Texas, subito capace di parate mostruose, in serie, roba da farci un cofanetto di dvd. I passaggi a vuoto si contano sulle dita di una mano extraterrestre (saponetta contro i Duomo) mentre i picchi verso l'alto sono stati molti di più, quasi ininterrotti. Peccato aver sprecato tanta abbondanza con una stagione Jm così scialba.

FONTANA 6,5: Chiariamolo subito, non ci fosse stato l'exploit Simo e non ci fossero stati quei due mesi di assenza forzata probabilmente avrebbe finito la stagione così come l'aveva cominciata ovvero con i galloni di portiere titolare. E con merito, visto che l'inizio di torneo era stato positivo ed in crescendo ( un bunker nel primo tempo contro Bme). Grande persona comunque, mai una polemica oppure una parola fuori posto.

SILEO N. 7+: Un capitano tornato agli antichi splendori, in controtendenza rispetto all'andazzo generale non certo da raccontare ai nipotini. Lui la pagnotta l'ha sempre portata a casa, in qualsiasi stagione, ma quest'anno ha unito la solita grinta ad una prolificità non indifferente (una decina di gol brutti glieli ho visti fare...). La difesa quest'anno era di burro (113 gol subiti) ma il capitano si porta addosso colpe non solo sue...gli acciacchi? regolari come un treno svizzero,quando piombano i primi freddi padani il Nik un' influenzina la mette in calendario.

SILEO C. 6: Non ha giocato tanto, la father life ce lo ha diluito...un peccato vista la sua esperienza e la sua saggezza tattica in campo. Contro Bme e Duomo al ritorno le sua partite migliori, in altre ha arrancato alla ricerca di una condizione accettabile ma senza tonfi. Re delle polemiche nei dopo gara.... noo malpensanti che avete capito? Intendo con gli arbitri, il primo nemico non si scorda mai.

GARLI 6,5: Soldato semplice sempre valoroso, quest'anno a mio parere ha alzato l'asticella prestazionale: alcuni gol anche pesantucci, pochi errori dietro, se togliamo quel quarto d'ora da incubo nell'esordio contro Antares dove venne asfaltato come una strada piena di buche. Il suo top nella sera più nefasta: sconfitti e umiliati contro i Pugrera lui propone un Mc Donald's assassino e la folla lo segue...leader maximo anzi Massimo.

ARFANI 6,5: Non ha giocato tantissimo soprattutto nel girone di ritorno ma quando è sceso in campo, tra gli inferi, lo ha fatto bene con quel surplus di grinta che quella barba pulciosa certo non può nascondere. Non è riuscito a segnare, ma se a giugno va.... beh sarà comunque il suo anno.

ORSI 6: Stagione complicata, assorbito da mille compiti gestionali, è finito in una centrifuga che ha penalizzato non poco le sue prestazioni in campo. Tolti gli alibi, rimane una stagione non indimenticabile, chiusa con soli sette gol, messi a segno quasi tutti nel buon finale di stagione. Il suo meglio contro i Cagnoni al ritorno e contro Autoscuola Stadio all' andata, la sua kryptonite i dogs all'andata... un disastro.

CREMONA 7: Insostituibile com'è per caratteristiche tecniche, la sua mancanza si è sentita come non mai, lo dimostra il suo finale di torneo (contro Montereggio e Stadio è stato semplicemente devastante). Buoni spezzoni anche all'andata (vedi Australian) ma la debacle contro i Pugrera contamina anche lui, sembrava ma non era, come il fratello di Pogba.

VENEZIANI 6+: Una stagione sotto le aspettative la spieghi anche così: il tuo fenomeno che inizia la stagione così così, sembra riprendesi e poi si fa male saltando purtroppo l'intero finale di stagione. Bellissimo però vederlo in tribuna,marcato stretto, il sultano e il suo harem. La sua vetta all'andata  contro i Duomo, lì aveva dimostrato tutta ma proprio tutta la sua forza.

TARTARO 6,5: Da metà stagione in poi è stata l'ancora di salvezza Joga, i piedi buoni a cui aggrapparsi per la risalita. Tanto peso sulle spalle e risalita mancata...ma il suo lo ha fatto (marziano contro la Villa all' andata e l'unico a non sfigurare contro Antares). Qualche partita no soprattutto nello stanco finale di stagione, ma tolto il suicidio di massa contro i Pugrera non è mai sprofondato anche se la sua classe sterminata a volte si è solo intravista.

DI SESSA 7: In punta di piedi si è imposto (anche nel cuore di tutti) per umiltà e devozione alla causa. L'impatto è stato devastante, bomba H, toccava la palla e segnava...trascinandoci fuori dai bassifondi al termine del girone d'andata. Più normale il suo ritorno ma le volte che è mancato ce ne siamo accorti ( trasferte Australian e Pugrera su tutte). Memorabili alcune sue scene post match: vederlo litigare con i bytes della macchinetta del Mc non ha tuttora un prezzo.

ZOLA 7,5: L'anno della sua consacrazione, anche se ha giocato di più e segnato di meno rispetto a un anno fa. Ma tutti gli avversari lo hanno sofferto e spesso incoronato omaggiandolo di complimenti. Il suo top  davanti alle telecamere quando per poco non stende da solo gli Australian: chissà che piega avrebbe potuto prendere la stagione Joga.

BOSELLI 6: Ha giocato meno di tutti, più misterioso di un disco volante atterrato sulla spiaggia di Riccione, All' andata ha fatto in tempo ad assaporare l'esordio poi ci ha fatto gli auguri di natale (tripletta contro Autoscuola Stadio). Nel ritorno è ricomparso quasi ai titoli di coda, un paio di spezzoni e poi di nuovo materia per  "Chi l'ha visto".

BRAUNER 6,5: Lo abbiamo sorseggiato solo per due partite, decisamente poco, ma abbastanza per intuire che si trattava di un vinello eccezionale, Purtroppo il mondo è fatto di contratti ed il suo era un contratto a tempo, un autentico patto col diavolo. Tre gol nella mazzata del Polisportivo e gol con prestazione la settimana dopo contro Montereggio. Un ragazzo d'oro comunque: due partite e un fantastico ricordo.

CASAROLI 6: Un anno di transizione, non malvagio anzi.. ma non ha sfondato...come avrei pronosticato (ok io ad agosto lo vedevo già "re dei bomber" come Bobo Vieri.. ma sono un esaltato e non faccio testo). I gol ci sono stati (decisivo ad esempio quello nelle remuntada ai Cagnoni) ma anche alcune prestazioni sottotono e purtroppo quando le cose non girano è il primo ad incupirsi. Nella serata storta coi Pugrera, crocevia del nostro campionato, era stato il migliore, segno che il potenziale è intatto, tocca solo a lui decidere in cosa tramutarlo.





sabato 29 aprile 2017

JOGA MALITO - PIZZERIA LA VILLA 6 - 7


E venne la fine. Gli Joga escono sconfitti anche dall' ultimo recupero contro la terza forza del campionato al termine comunque di una gara combattuta e ben giocata da entrambe le squadre.
Parlando di classifica, per una santa volta, non sarebbe cambiato nulla: sesti eravamo e sesti saremmo rimasti anche in caso di sconfitta in quel limbo di anonimato che ci siamo costruiti ahimè giornata dopo giornata con la pazienza di un monaco tibetano.
Non per questo però i ragazzi l'hanno affrontata con rilassatezza, si voleva chiudere in bellezza un campionato agrodolce e avremmo dato una costola come Marilyn pur di spuntarla e fare bella figura di fronte al nostro pubblico.
La cosa grave se vuoi è che nonostante le intenzioni non ci siamo riusciti, nonostante gli avversari fossero contati (seppur bravi) e noi talmente tanti che potevamo invadere il Vietnam...rien a faire, questo campionato è stato un vorrei ma non posso fino alla fine.
Joga motivato quindi, nulla da rimproverare in termini di agonismo, tuttavia dal punto di vista tattico, difensivo e mentale ci siamo dimostrati ancora una volta un gradino sotto le squadre davanti a noi.
Siamo andati in svantaggio giocando meglio dei rivali, ci siamo ripresi e siamo andati sopra tre a uno...tutto perfetto; poi nel momento in cui dovevamo controllare la gara, far girare la palla e quindi stancare un avversario ridotto all'osso ci siamo incaponiti nel fare tutto il contrario.
Tentavamo azioni personali improbabili palla al piede (ma neanche ci fossero giù dei birilli..), passaggi difficoltà mille al limite della nostra area e via discorrendo...con il risultato di andare in confusione e di rimettere in discussione una partita che sembrava indirizzata.
I minuti di sbandamento sono cinque o sei in tutto ma consentono agli ospiti di andare in doppio vantaggio e se non fosse stato per un Simo con la mantella di Superman dietro la schiena poteva sfociare in catastrofe, roba da pallottoliere. Sul finire di tempo un Ale più legnoso del solito riesce comunque ad accorciare le distanze e siamo vivi, serve solo un secondo tempo da leoni.
La ripresa l'ho vista equilibrata, nessuno mi convincerebbe del contrario. E' onesto dire che gli avversari in campo sono disposti meglio, difendono con ordine mentre noi quando attacchiamo tutto bene, quando ci dobbiamo chiudere invece scopriamo sempre il fianco, il lato debole.
Il nostro portiere però para di tutto, gli avessero lanciato addosso una lavastoviglie forse avrebbe bloccato in presa pure quella! E così una prodezza di Luca Cremona quasi dalla riga di fondo ci regala il pareggio, la parola d'ordine diventa crederci.
Inizia una fase di stallo, il primo che segna vince...una frase fatta che però nasconde verità e lo si mormora anche in panchina. Vuoi che tocchi a noi? No, quando mai.. anche se passa la squadra che ha meritato di più: punizione magistrale che svernicia l'incrocio dei pali e siamo di nuovo sotto nel punteggio.
Joga a trazione anteriore nel finale ma il gol subito ci svuota di colpo la dispensa delle energie e la Villa, in contropiede ci punisce di nuovo; accorciamo con Fabio ma non c'è più tempo, il campionato è finito andate in pace.

STILO 9: Un muro. Quel parruccone di Donald lo vorrebbe nel suo arsenale per bloccare in presa i missili coreani, lui si allena con la Villa anche se è tanto talento sprecato perchè alla fine in un modo o nell'altro non racimoliamo mai nulla. I complimenti, in coro, di tutti i giocatori avversari sono il giusto tributo ad una stagione a rendimento altissimo, ANTIATOMICA.

SILEO N. 6+: La punta degli ospiti è fortissima, qualcosa gli toglie qualcosa gli concede, specialmente sul secondo gol ma l'impressione è che sia il nostro difensore più corazzato. Non dimentichiamoci il tap-in vincente per la rete del nostro primo vantaggio, come al solito è scaltro come una faina,  PRESENZA.

SILEO C. 5,5: Non entra male in partita, entra solo nel momento sbagliato, gli avversari pressano alto e dietro andiamo in tilt: la sua fisicità frena a fatica le molestie degli avversari, poco aiutato da esterni appannati come vetri a novembre, FUORI ORARIO.

GARLI 6: Pochi minuti ma assolutamente all'altezza. In una squadra arruffona come la nostra la semplicità delle sue giocate viene poco sottolineata ma è determinante: tutti fanno quello che gli salta in mente, lui fa quello che gli è stato detto, CANTON TICINO.

ARFANI 6-: Subentra da esterno basso per fare densità e saldare le tenute Joga, in fondo un gol lo possiamo trovare ma fin lì siamo andati anche molto vicini a prenderlo: pochi istanti ed arriva il vantaggio ospite, politicamente scorretto. Viene tolto per camuffare la squadra in modalità ultra-offensiva, Arfa non può perdere il suo sorriso colgate pre-elettorale ma in quel momento un supermercato Hao Mei di ninnoli cinesi davanti al cancello di casa me lo avrebbe edificato volentieri. TUTTO POTRA'.

ORSI 5,5: Non riesce a dare il suo consueto contributo, la corsa sembra pesante e nel momento di calo Joga un elefante a passeggio lì sull'out sinistro non serve a molto...la dormita sul corner del loro vantaggio la rimedia con il gol della speranza, COSI' COSI'.

TARTARO 5,5: Non è il suo magic moment, tutto qui. Ci prova, ha talento, passo, numeri per fare ciò che vuole ma non gli riesce nulla di speciale a parte un paio di saette scagliate dalla distanza dove il loro portiere si supera. Errore da matita blu sul quinto gol ospite: tenta un passaggio impossibile in un pertugio più stretto di una pussy thailandese.. il risultato è palla intercettata e mercì beaucoup, NASRI.

CREMONA 6,5: In un finale di stagione calante lui è l'eccezione. Sempre in movimento, sempre vigile, non fossimo stati in ventisettemila in panchina non era da levare nemmeno sotto tortura. Il gol è un mix di bravura e sedere, peccato non sia servito, TO BE CONTINUED.

ZOLA 6,5: Quando la squadra gira lui è l'elemento sorpresa, palla tra i suoi alluci e tutto può succedere. Il terzo gol è suo...sembra cominci la discesa invece il secondo tempo è un'arrampicata, si fa male a un piede e non riesce più a incidere. L'ultimo ad arrendersi comunque, sia agli avversari sia al dolore, IRON.

DI SESSA 6+: Un primo quarto d'ora arrogante (nella ripresa inciderà meno), falso nueve capace di sottrarsi alla marcatura dei rivali indietreggiando e provandoci dalla distanza con quel suo tiro secco come un grissino torinese. Il primo gol è da cineteca, purtroppo rimarrà l'unico lampo, GOMORRA.

CASAROLI 5,5: Primo spezzone quasi allarmante per ritardo di condizione, fatica a proteggere palla e per quanto si dia da fare ogni giocata lì si interrompe come un telefono senza fili. Meglio nella ripresa, ok il gol è elementare Watson ma riaccende l'ultimo fuocherello di speranza, subito rispento dal triplice fischio, IN CODA.

TIFOSERIA 7: Incredibili, fino alla fine. Dade, Vene (purtroppo...) Loris...ieri anche la Jo, meritavano tutt'altro Joga, se avranno la pazienza di aspettare io credo che arriverà.

AVVERSARI 6,5: Erano contati e con molte defezioni (buona guarigione Amerigo..) però ben amalgamati e soprattutto con una tenuta fisica eccellente. Alla fine il risultato li premia, considerato tutto compiono un'impresa.

La frase della serata: "Oh no la mia morosa si è seduta poco lontano dal Vene, Ale chiama anche la tua così...." Simo.
" si così ci prova con tutte e due, poi va a casa, e posta hashstag milf..." Ale.

venerdì 21 aprile 2017

JOGA MALITO - BME VERNICIATURE 3 - 6


Atterraggio. I diavoli escono battuti dallo scontro casalingo contro la Bme ed abbandonano così ogni residua speranza di raggiungere il quinto posto; a cinquanta minuti dalla fine del campionato certifichiamo così una sesta posizione, inattaccabile ma nemmeno migliorabile.
La sfida di ieri, al di là dei punti, per noi contava moltissimo in termini di orgoglio. Non siamo riusciti a portarla a casa ma l'abbiamo combattuta fino all' ultimo pallone e quindi non si può rimproverare nulla ai ragazzi, ci farei la firma per altri mille Joga così.
Con questa vittoria Bme scatena un terremoto nelle zone alte: sorpasso agli Australian e playoff proprio a scapito di questi ultimi che avevano già finito gli slot a loro disposizione.
Non entro più di tanto nel merito della polemica social che da un po' sta impazzando, chi ha più punti ha sempre la ragione dalla sua parte. Certo è che se la guardo dal punto di vista degli sconfitti beh forse anch'io scriverei le stesse cose, magari con meno retorica e più "cruditè", ma è chiaro che se una o più squadre, a campionato finito, hanno ancora quattro partite da giocare qualcosa nei piani alti non ha funzionato, tra la rigidità di prima e i cin cin di oggi forse una via di mezzo...
In casa abbiamo sempre mostrato i muscoli, ieri abbiamo fatto lo stesso ma la forza degli avversari non è stata da meno: ne è uscita una partita bellissima dove ciascuna squadra poteva vincerla o perderla da un momento all'altro.
Alla fine, come purtroppo questa stagione insegna, abbiamo solo sfiorato il colpaccio, gli ospiti sono stati più scaltri, meno ingenui ed hanno trovato i gol, le giocate, per risolvere a proprio vantaggio le sorti di un match incertissimo.
Il nostro più grosso rammarico è che dopo un primo tempo super attento, nel quale abbiamo corso tantissimo per reggere la"gamba" dei rivali, siamo andati in doppio vantaggio ed abbiamo avuto le occasioni (una miriade) per dilagare.
L'equilibrio della prima frazione (1-1) spazzato via da uno Joga furioso ma come al solito troppo sprecone sotto porta. Con l'avversario alle corde non chiudere la partita è una colpa imperdonabile, come imperdonabili sono alcuni regali (vedi il rigore concesso) dei nostri uomini più navigati.
Il tre a due ed il successivo tre pari riportano la parità ma il vento in poppa ora è tutto degli ospiti che scampato il pericolo hanno sicuramente più energie da spendere nel finale di gara.
Lo stallo dura parecchi minuti ed in campo è schierato uno Joga più offensivo che mai: segnale che a costo di prenderlo abbiamo provato senza remore a vincere.
Sprechi e individualismi ci portano solo vicino al vantaggio e l'inevitabile contrappasso è il gol Bme: da un corner (ennesimo cadeau dei nostri) il più talentuoso degli avversari trova lo spiraglio giusto.
E' strano da spiegare, solo chi ha giocato lo può percepire...quando sperperi e vieni punito il contraccolpo è pesantissimo. Non ci riprendiamo più, la quinta rete è una fotocopia (altro calcio d'angolo fatale) mentre la sesta, in contropiede, serve solo a rendere più amara la pillola prima della meritata festa dei rivali.
Bravi loro, polli noi anche se una partita così si può vincere tanto come si può perdere, se guardiamo la prestazione il sonno resta tranquillo, le basi per il futuro sono ottime. Ho sentito, percepito commenti da nasino all 'insù...ci hanno rimontato due gol...ok.. ma se parliamo di futsal due gol si possono recuperare in un attimo, Luis Enrique dreams.
Capitolo arbitrale: ennesima direzione isterica anche se alla fine non ha inciso sul risultato, con un sedere pazzesco le decisioni importanti le ha prese: niente rigore su Zola, generoso ma fischiabile quello contro di noi.
Semmai il problema di fondo è perché sempre lui, ma dorme lì? E' in dotazione alla palestra? Alle partite, quest'anno, ho visto più lui di Carlo Dante..molte spine e poche rose. Basta, dateci un po'di varietà.

STILO 7: Per una sera capitano, dovrebbe avere almeno il permesso di dialogare con l'arbitro ma la situazione si scalda quasi subito e poi si fa rovente, lui per poco non lo sbrana e rischia parecchio (anche se non so chi azzardava di più). Tra i pali è sempre superbo, gli avversari concludono parecchio, per superarlo occorre un rigore e tanta tanta mira, FULMINI.

SILEO C. 6,5: Grande partita, di quelle che ti fanno capire che l'esperienza ha un peso determinante, specie contro certi avversari. L'attaccante nemico è un grattacielo, ma il Sile lo oscura dal primo all' ultimo minuto. Partecipa al crollo finale ma senza grosse colpe, GIANT.

GARLI 7-: Tornava dietro dopo diverso tempo, le insidie erano nascoste ovunque peggio di un agguato nel barrio. Invece gioca con l'elmetto sul volto impreziosendo una prova gagliarda con un lancio bonucciano, testa di Zola e gol dell' illusorio tre a uno. Per contro sulla rete del pareggio si fa saltare come un birillo, ma è l'unico smacco, MAGIC.

ORSI 6,5: L'impressione della serata è che il suo aiuto nei raddoppi ci tiene in vita, a sinistra non si passa e se si creano spazi lui si infila, un paio di cross rasoterra erano perfetti ma non vengono capitalizzati. Arriviamo al giallo, il penalty: troppo imprudente e troppo vistoso, quasi fluorescente anche se l'avversario inciampa con l'agilità di un ottantenne lui gli plana addosso, CHICKEN.

TARTARO 6,5: Il suo primo tempo è fight club, la rasata lo rende leggero e aggraziato ma quando deve puntare i piedi non si fa pregare e non si fa piegare. Il gol del vantaggio è il giusto premio, poi cala ed inizia a perdere qualche pallone in più...arriviamo al finale, l'opposizione sul quinto gol è fiacca, ma fino a lì la luce aveva prevalso sull'ombra, CONTROLUCE.

DI SESSA 6: L'inizio è spacconeria allo stato puro, da qualsiasi spigolo riesce ad essere pericoloso ma la bravura del portiere Bme e la sfortuna sono l'antagonista da sconfiggere. L'assist per la prima marcatura è il suo ultimo scoppio, poi ciabatta un paio di occasionissime e si perde sul quarto gol, quello della remuntada, TEVEZ.

CASAROLI 5,5: Parte col piede giusto, ha voglia di esplodere e si vede ma gli avversari non sono sprovveduti, servirebbe la pazienza e la freddezza di un sicario... l'occasione arriva ma pecca di egoismo e si fa rimpallare. Difficile il suo rientro in un momento di sofferenza, una ghigliottina il pallone che perde e finisce in corner..quel corner. Nessun dubbio, si rifarà la prossima, SFORTUNATO.

ZOLA 7,5: Si arrende per ultimo, dopo una partita stratosferica in termini di qualità e quantità. Gli avversari lo vedono doppio, triplo come dopo una bevuta...addirittura lo vedono segnare di testa...no stop un attimo.. è tutto vero. La punizione è un piccolo grande capolavoro, PARENTE SERPENTE.

TIFOSERIA 6,5: Tanta gente come ultimamente succede, chiassoso anche il settore ospite. Il tifo è incessante ma non so quanto sia stato percepito lo sforzo dei ragazzi in campo, abbiamo davvero dato tutto.

AVVERSARI 7-: Erano al completo, quindi molto ben assortiti e decisamente competitivi. Per lunghi tratti rischiano il tracollo ma hanno il merito, e la forza, di superare il momento no e nel finale ci presentano il conto, più salato del ristorante di Cracco.

La frase della serata: " Mi è scappata la macchinetta..." Simi con un cappellino alla Neymar molto sospetto.