domenica 25 febbraio 2018

COMPLEANNO "JOGA" DI EMA - LE PAGELLE


IL GIRO PIZZA 6,5: Non me ne voglia Ema e tanto meno il leone che è in lui ma ho mangiato in una sera quello che al giro ufficiale, quello di casa Stilo, trangugio in dieci minuti, Zola e antipasti ipercalorici permettendo. Però onore alla leggerezza: burrata e salmone a casa Stilo non arrivano nemmeno allo zerbino, lì la fetta leggera potrebbe essere un "nduja e pomodorini sott'olio".

IL KARAOKE 7: Gli anni novanta stanno tornado con prepotenza e il karaoke ne è un simbolo indiscusso. Abbiamo cantato "Su di noi" di Pupo e credevo pure con maestria...nulla di vero, ospiti della serata mi hanno riferito che avevamo l'effetto di un lacrimogeno. La canzone dopo era Baila come il Papu, ma un Dome più in onda di un risotto si sbaglia e canta "baila come il Pupo".

ZAZA (IL FRONTMAN) 7+: Odio la categoria degli animatori peggio delle zanzare tigre però devo dire che Zaza, ribattezzato così per errore, non era molesto e ci sapeva decisamente fare.
Da navigato one man show intuisce presto che siamo il viagra della soirèe e che senza di noi il karaoke poteva colare a picco quindi ci lancia microfoni come non ci fosse un domani. Il guanto di sfida lanciato al Condor lo poteva affossare, il nostro è un colosso quando intravede un palcoscenico. Infine rischia il linciaggio quando ci presenta come il Chero fc....per rimediare si fa profeta e ci predilige successi in serie: mi sono toccato ogni cimelio, si sa mai.

MENTO 7,5: Visibilmente commosso l'abbiamo udito gridare "resterò agli Joga a vita" e il presidente nell'oscurità di uno spigolo del tavolo se la gongola, dopo il Vene ecco un altro pezzo da novanta pronto alla firma eterna. In una serata dove al massimo, per esercizio, poteva scazzare con una cameriera per poco sfiora la rissa col presentatore, aveva chiamato il Simo "capitano" una volta di troppo.

GARLI 10: Ancora oggi a due giorni dal compleanno che fu resta nella lista degli incerti, farà sapere. Memorabile appunto quando un ora prima della festa ha inviato un messaggio enigma: tenetemi in forse. Simi ha sperato di vederlo uscire dalla torta fino all'ultimo, restandoci malissimo.

STILO 7,5: Per il mister la sfida karaoke era una formalità, gli sono bastate due note per far capire allo Zaza che non ce n'era per nessuno. Per mezza sera è stato il capitano del Chero, per l'altra mezza l'allenatore degli Joga.

DI SESSA 8: Sale di tono dopo alcuni bicchierini e da lì in poi è una valanga incontrastabile. Il balletto featuring Meli lo scalda fino a bruciacchiarlo ma è con il duetto in "Vivo per lei" che sbanca: una vocina cherubina che potenzialmente può ingrifare gli indecisi.

CASAROLI 7+: Doveva fare il rap Joga ma lo Zaza non mollava il microfono leader neanche a sparargli, lui scalpitava ma quello niente. Poi abbiamo fatto un'amara scoperta: con il karaoke si seguono le parole sullo schermo, non si può improvvisare una cippa....e quindi è rimasto all'asciutto, un pò come in campionato.

SILEO N. 7: Il capitano (the real) se marca la punta degli Smart così come ha tallonato la sua donna venerdì ci fa chiudere imbattuti, sono "speranzosissimo". Un rottweiler....e non era l'unico.

TARTARO 7,5: Voi non lo avevate vicino. Ha descritto ogni situazione surreale (e ce ne sono state) con sentenze epocali ma al momento del canto era uno dei più lanciati, Pupo è materia sua.

LO JOGA FEMMINILE 10: A bellezza battiamo tutte le squadre, a cantare...beh non so. Confermo: la Meli era nel regalo.

IL MOMENTO EPICO 8,5: Ancora una volta è Simi a spuntarla. La scena è questa: un Dome visibilmente in ebollizione gira tra i tavoli con uno smartphone in mano per riprendere uno ad uno tutti i presenti. Passa lo scoglio Simi ed esclama "sto facendo una storia di Instagram..", puntuale la sentenza rivolgendosi al resto della tavolata..."tranqui anche se vi riprende, sta registrando una nota vocale...". 

mercoledì 21 febbraio 2018

MONTEREGGIO - JOGA MALITO 3 - 9


Missione compiuta. I diavoli sbancano senza sorprese l'inedito campo di Vigolzone e conquistano tre punti fondamentali per la corsa al titolo. Il motivo è presto detto: i nostri rivali a questo giro riposavano ed ora li abbiamo agganciati lassù in testa.
I pronostici sono stati rispettati in pieno, Montereggio con il suo desolante punticino conquistato fino a qui non rappresentava certo la scalata dell'Everest però le partite vanno giocate e vinte sul campo quindi, per fortuna, nessuno di noi si è sentito con le tasche piene prima di allacciarsi gli scarpini.
Tolti quaranta secondi, i primi, nei quali siamo stati superficiali e più irascibili della Panicucci abbiamo comandato il gioco con una gara diligente, accorta, senza patemi. Quando volevamo spingere sfondavamo sempre ma il discreto vantaggio iniziale (un parziale di sei a zero a fine tempo) ci ha portato a limitare gli sforzi cambiando spesso la nostra muta con quintetti sempre diversi.
Il fondo in erba sintetica non ci piace e credo non ci piacerà mai. Abbiamo gente tecnica, veloce di piede e di pensiero...davvero un peccato vedere il pallone che scintilla con un discreto attrito su ogni zolla low cost rallentando tutte le giocate. Ma a parte il freddo pungente e ribadito che il fondo era uguale sia per noi sia per gli avversari paragonandolo alla Tenso di Podenzano mi è apparso più grande della piazza di Marrakech quindi per una sera non lamentiamoci, è grasso che cola quest'altro tendone circense.
La partita vive di pochi sussulti, un battibecco in avvio, qualche gol pregevole e davvero poco altro. Il secondo tempo comincia come era finito il primo: noi in avanti e gli avversari in contropiede ma senza mai rendersi pericolosi. Onesto dire che da metà ripresa in poi però abbiamo mollato, uno Joga con la testa già negli spogliatoi, quasi già seduto al compleanno di Ema. Controllare il match non è la nostra merce migliore, ci proviamo ma senza correre siamo vulnerabili.
Montereggio ci mette prima coraggio e poi orgoglio e trova tre reti (ma potevano segnarne il doppio) che fanno arrabbiare l'ottimo Miglio tra i pali.
Peccato perché nel secondo tempo il mister ha spremuto come un mandarancio chi aveva giocate meno in stagione, non proprio una chance sprecata ma nemmeno fulmini e saette.
Poco male, tenere la tensione alta alla lunga gioca brutti scherzi, ci sta un pizzico di spensieratezza (a proposito, uno spasso il torello a soldi pre-partita...) in un'annata compressa dove non puoi distrarti un attimo.
La capocchia, per dirla alla Dome, deve già sintonizzarsi su giovedì prossimo, avremo gli Australian a domicilio, sarà sfida dura, non certo un cioccolatino da scartare. Ma siamo pronti, anzi prontissimi.

MIGLIORINI 7: Dopo il primo tempo, visto il clima da "era glaciale" del palazzetto lo avrei mandato a farsi una doccia calda, di pericoli alla sua porta nemmeno l'ombra. Ma lui è sul pezzo e nel secondo dimostra estro e bravura: merito suo se non rimettiamo in discussione una partita già sotterrata , SURVIVOR.

SILEO N. 7: Il capitano sta attraversando un buon momento di forma e onestamente gli attaccanti, anzi l'attaccante, ieri faceva meno paura della casa di Prezzemolo di Gardaland. Non si scompone, trova pure il modo di fare male con la rete numero sei, DIABLO.

MENTO 6,5: Bene come al solito, il black out di inizio match è un po' il suo tallone d'Achille, ai punti aveva anche ragione ma è inutile rischiare grosso quando non serve. Nel siparietto negli spogliatoio versus mondo arbitrale però è tenerissimo e in loop, meritava la grazia, IL PENTITO.

SILEO C. 6: Nel secondo tempo deve chiudere una per una tutte le falle che si creano, la squadra è stanca e poco volenterosa e così il centrale dietro è spesso lasciato solo. Soffre ma regge, SPARATUTTO.

GARLI 6,5: Ci sono segnali che non vanno trascurati. Era al palazzetto alle diciasette punto zero zero, sopralluogo e conta degli abitanti di Vigolzone per ingannare l'attesa. Poi si mette l'olio canfora: gli altri tremano dal freddo, lui sputa fuoco come se avesse mangiato piccante. E in campo tutto questo peperoncino si nota (bello il gol), HOT.

ORSI 6,5: Entra e si fa ammirare per due cose (in venti secondi): un volo assurdo inciampando da solo, un gol facile ma che mostra il suo volto killer, spietato. Sbucciato dalla caduta sanguina come una vergine ma continua a lottare, calando nel finale, REAL.

ARFANI 6: Ormai è un esterno a tutti gli effetti, e spinge, senza paura, complice una difesa avversaria in versione scolapasta. Bene in proiezione offensiva arranca invece nei ripiegamenti, quando gli avversari ripartono sembra il più imballato della compagnia, DIESEL.

TARTARO 7: Gli bastano dieci minuti scarsi, ancora una volta ottimi, per chiarire che lui con questa partita non centra una mazza, quindi si va a sedere in panca a seguire la Champions, di tanto in tanto butta un'occhiata per incoraggiare le gesta di Garli e per proferire la perla della serata (coming soon), UTILE COSI'.

CREMONA 7: Gli altri calpestano il sintetico e si imbrigliano, lui leggero come una ballerina dello Schiaccianoci, zompetta tra un filo d'erba finto e l'altro, creando tutti i maggiori pericoli. Un paio di reti e altrettanti assist anche nell'ormai sua seconda pelle, il falso nueve, EMICRANIA.

DI SESSA 7-: Finalizzatore della serata, ed è la notizia migliore, se torna a segnare come ad inizio stagione prevedo sfracelli. L'unica "waglionata" è a inizio gara ma la rimedia (moralmente) inventandosi dei parenti a Sciacca, CUGGINO.

CASAROLI 6: Un assist per il gol del Nick e tanto impegno che meritava almeno lo straccio di un gol, invece vacche magrissime anzi anoressiche. Eppure stavolta aveva minuti e avversari dalla sua parte. Se mi ha tenuto sotto traccia le giocate migliori, tipo il gol scudetto, per una serata a caso verso la fine di marzo beh allora lo perdono, GORDO.

STILO 7: Serata facile? Non per lui, non ne esistono da qui a maggio. Ma riesce con maestria a far giocare tutti, dosando i minuti con la precisione di un alchimista. Il paragone con Rino Gattuso (ora non ricordo chi lo ha detto) mi ha messo i brividi. Però un pochino..

AVVERSARI 5+: Ho apprezzato la partita, specie il secondo tempo abbondantemente sotto nel punteggio. Ho assimilato meno il ritardo alla partita, lo spegnere le luci quando eravamo ancora in campo...oh nessuno ci obbliga, men che meno il Deca. Il nuovo stadio scelto, migliore del predecessore, ha portato meno auspicio che un crisantemo il due di novembre.

IL MOMENTO EPICO: Il Simi nel commentare la scarsa mira del Condor ieri: "Oh se ci fosse un palo nel deserto lui lo colpirebbe".

sabato 17 febbraio 2018

JOGA MALITO - CAGNONI IPOCRITI 10 - 4


On fire. I diavoli vincono il "clasico" contro i Cagnoni e continuano la propria corsa al gradino più alto: ormai è sfida a due lassù e per non avere rimpianti bisognerà spingere fino in fondo senza mai voltarsi.
E di pietà ieri lo Joga non ne ha avuta nemmeno un briciolo, in pieno controllo della situazione e avanti nel punteggio dall'inizio alla fine al cospetto di un avversario sempre tonico e da prendere con le pinze. Vincere non è mai facile e ripetersi è ancora più complicato. Chiedetelo alla Bme che dopo un girone intero tra le regine del torneo ora paga gli sforzi con un periodo di black out. Sembra sempre tutto facile...se stai sul divano, ma gli avversari ci sono e spesso sono in tenuta da sommossa.
Bravi i ragazzi di mister Stilo dunque a mantenere quell'umiltà che serve, assieme alla qualità della rosa, a spianare avversari come fossero piadine romagnole.
Avversari, i dogs, che lottano per i playoff, non saranno i favoriti alla scalata ma comunque un team che all'andata, ok aiutato da un campo miniaturizzato, ci avevano fatto patire più di tutti in questa stagione. E rapportandoci a quella gara capisco sia il nostro rispetto sia il loro coraggio ma ieri nada, c'è stata meno storia che in un film porno.
Non siamo stati perfetti, questo no, tanti sono gli aspetti migliorabili. La gestione della gara, fuori uno. Siamo in vantaggio e ci appisoliamo sempre un pò, con quella falsa convinzione di poter essere superiori, che tanto nulla di pericoloso può accadere. Così il nostro portiere inizia a parare in serie... allora ci diamo una sistemata e torniamo a spingere maledetti noi.
Ieri ad esempio i primi minuti sono stati di ottima fattura. Avevamo in campo gente che ti dribbla anche Rodi eppure giocavamo scolastici, passaggi di prima e dritti in porta. Poi, a pancia piena, iniziamo a passarcela di meno e via dicendo, ok sono piccolezze ma io voglio tutto, mi promettono un reame beh io voglio un impero.
Quello che non cambia di partita in partita però è lo spirito di questo gruppo. Anche ieri eravamo un corpo solo, dagli spogliatoi al dopocena, difficile da spiegarlo su un blog, molto più appagante viverlo, respirarlo a pieni pomoni. E questo spacca le partite, ha spezzato le nostre catene anche ieri, una belva che tutto si divora o almeno ci prova... poi se vinceremo o meno alla fine passa anche in secondo piano ad un certo punto.
Nel giorno che consacra la terza divisa (la sognavo fin da bambino) non c'è molto altro da aggiungere se non omaggiare Ale (now AS12) che ritorna al gol dopo un lungo digiuno e la mamma del Vene, professionista cameraman sottopagata che lo riprende pure: merce rara da vendere ai collezionisti.
Il tempo per brindare non è molto, giochiamo in anticipo, martedì contro il Montereggio. Ok è un testacoda, non posso mentire davanti ai numeri, però se vogliamo essere maghi in questo campionato babbano dobbiamo sudarci e lottare anche questa... non vedo l'ora.

MIGLIORINI 7+: Sempre meglio, cresce di gara in gara e ogni volta alza l'asticella spingendosi sempre un pò più in là. Ieri tranquillo il primo tempo, molto più burrascosa la ripresa: respinge da campione e si arrende solo ad un paio di tocchi ravvicinati su nostre pennichelle difensive, DI RAZZA.

SILEO N. 7: Ormai mi ripeto, ho finito le rime come un rapper di quart'ordine. Nessuna sbavatura, il tempismo nelle chiusure sempre e comunque, la robustezza del marmo di Carrara. Il San Valentino "loco" non lo ha lasciato con le gomme a terra, IL SUDAMERICANO.

SILEO C. 6+: Lottatore ma allo stesso tempo elegante e "bonucciano" nell' interpretare il ruolo. Vive una serata senza grattacapi, si segnala solo per un fallo dove ha preso tutto, ma proprio tutto, meno che l'avversario, CORRETTO.

MENTO 8: De-va-stan-te. Una furia dal primo all' ultimo scampolo di partita, ma senza gli eccessi adrenalinici che a volte si concede. Decide lui come e quando segnare, solo la traversa gli nega il ruggito più bello, O SOLE MIO.

CREMONA 7: Sta disputando un campionato senza pause, l'ha cominciato bene e non rischia cali, alta pressione come le previsioni meteo di luglio. Da sottolineare uno dei suoi gol nella ripresa: mezzo campo palla al piede e nessun compagno che lo segue, indeciso sul da farsi calcia di punta e la mette all'incrocio: in pratica l'autogol di Ale al contrario, FLASHBACK.

TARTARO 7,5: In grandissimo spolvero e udite udite niente più magie a volte belle ma fumose, solo cose concrete: passaggi di prima e ripiegamenti difensivi che nemmeno capitan Zanetti. Solo nel finale si concede il lusso di un sombrero su un avversario nello spazio di venti centimetri, mi ha ricordato quelli che parcheggiano un camion in un posto auto dove io faticherei a incasellare una Smart, FUORILEGGE.

ORSI 6+: Carino il gol, con quel diagonale perfidia dieci, benino (ma a voler essere larghi di manica) tutto il resto anche se le gambe, è evidente,in questo momento non girano a mille. Nessun danno sia chiaro ma a parte il gol fuori dai radar di tutte le giocate più importanti, CI STA.

VENEZIANI 7,5: Quando unisce la classe cristallina alle giocate che seppelliscono il nemico sprigiona un senso di sicurezza che non lo toglieresti mai. Nel secondo tempo prova a far segnare tutti, poi alla fine, anche se non lo ammetterà mai, si stufa e inizia a segnare lui...con la costanza di un cecchino serbo, MATADOR.

BOSELLI 6: E' un bomber nella vita (chiedetelo all' universo femminile se non ci credete..) ma giocare con il contagocce lo penalizza. Non tanto nel passo,corre e anche tanto, quanto nella lucidità sotto porta. La traversa gli nega un gol di rimpallo che per anni è stato il suo marchio di fabbrica, A SECCO.

DI SESSA 6,5: Il dies la mette anche stavolta, poteva toccarla piano e invece per poco non ammacca il cemento armato dietro alla porta. Lui borbotta dentro (ieri anche fuori) perchè qualche mese fa i gol arrivavano a grappoli e adesso no ma pace, il Dome attuale mi gusta quasi di più, gioca sempre per i compagni e ieri i primi minuti sono stati vicini alla perfezione, SANGUE FREDDO.

STILO 7: Ha in pugno la squadra e quindi la pilota senza strapazzarla, accompagnandola con gesti d'intesa. Alla favola del giuramento in quaresima credo non gli abbia creduto nessuno, vecchia volpe d'un mister.

AVVERSARI 6: La stima per loro mi annebbia sempre un pò il giudizio tuttavia anche se anno dopo anno si fanno sempre più attempati io li vedo migliorare. Rispetto all'andata ieri hanno giocato a viso aperto, attaccato, concedendo però molto. Mi ricordano il Tottenham...e speriamo che queste parole siano una profezia.

IL MOMENTO EPICO: Uno dei più belli di sempre, all time. Simi indietreggia con la palla, pressato alle spalle da un avversario, non è certo che possa passarla indietro al Miglio confuso dalle nuove regole (è chiaro solo il cambio panchina a noi). Quindi, sempre con l'attaccante avversario incollato dietro inizia a chiedere a tutti "Posso?", "Raga ma posso?" E nessuno che gli risponde....fantastico.

venerdì 9 febbraio 2018

ASD XXX - JOGA MALITO 4 - 8


L'obbligo di vincere. I diavoli passano a Carpaneto e si consolidano al secondo posto in classifica portando a casa lo scalpo di un avversario organizzato e tradizionalmente ostico.
Non è stata la nostra miglior partita in senso assoluto, anzi, ma la capacità di soffrire è un talento che in passato a volte ci è mancato quindi ben vengano i successi "sporchi" strappati in mezzo alle difficoltà. Verranno serate più luccicanti, ieri contava principalmente vincere per dare seguito ai fuochi d'artificio di sette giorni fa...per tutto il resto c'è tempo.
I tre punti, chiariamolo, non sono mai sembrati in discussione però l'inizio sbiadito di uno Joga piuttosto indolente ha infuso coraggio ai padroni di casa capaci di trovare il vantaggio deviando in rete in maniera casual un tiraccio dalle retrovie.
Ci abbiamo messo un quarto d'ora buono per capirci qualcosa (Simi per trovare lo specchio dei selfie ci ha messo molto ma molto meno..) scontrandoci contro il muro XXX. Le occasioni fioccavano ma non voleva entrare e noi, da autentici pivellini, ci innervosivamo peggiorando le cose.
Il gol del Dome, al termine di una bella azione corale, apre però la prima crepa... siamo là in alto e non ci siamo per caso, bastano dieci minuti di furia Joga per scolpire un "cinque a uno", scettro in mano e il popolo è ai nostri piedi.
Il match non ci sfuggirà più anche se ci accendiamo a sprazzi, quando spingiamo tutto bene, appena rallentiamo sono dolori. Il Miglio in versione ultraterrena si supera, strozzando in gola i desideri di rimonta dei rivali e noi colpiamo ancora mantenendo sempre quel vantaggio che non può alimentare dubbi.
Detto e ribadito che non è stato facile spuntarla dobbiamo trarre più di un insegnamento da queste battaglie. Il primo è che nessuno ti regala nulla: ieri nei primi minuti tiravamo indietro il piedino mentre gli avversari, giustamente, martellavano come un fabbro di Dalmine.
Il secondo è che con con questa unione d'intenti possiamo andare lontano, ma sempre restando umili e sul pezzo. Infine, fatemelo dire, abbiamo un mostro in panchina, mai una parola sbagliata, il discorso pre partita avrebbe caricato di vitalità un emo, seguiamolo come su Twitter e ne vedremo delle belle.
Con il risultato in cassaforte nel finale abbiamo assistito a più di una scena epica, una di queste non può non essere menzionata: Garli, talmente in palla da sembrare dopato, fa un passaggio no-look mentre si incanta a guardare Sanremo in tv, nello schermo adiacente il campo...teatrale ma scena divertentissima.
La testa scorre già alla prossima battaglia, sarà durissima ma non abbiamo alternative, la bestia è scappata, seguiamone le orme e andiamocela a prendere.

Grazie Allegra per i video, gli audio sono molto belli...da condividere.

MIGLIORINI 7,5: Capisce subito che non sarà una serata di sbadigli, gli avversari calciano spesso e lo fanno pure bene; nei primi venticinque è bravo e fortunato a mettere sopra la traversa un paio di palloni deviati all'ultimo ma è nella ripresa che sforna una parata dietro l'altra (alcune sono capolavori), BARNI.

MENTO 7: La favola di Ema e il Leone voglio leggere a mio figlio prima di andare a dormire. Eh si perchè tolti sei sette minuti in rodaggio Ema ritrova il ruggito che spaventa, azzannando una disputa durata fin troppo (gol e assist). Vive da spettatore la ripresa e tira un pò il fiato...in realtà doveva solo far asciugare il tatuaggio (romantico finchè vuoi ma resta una topona Ema..), RE LEONE.

SILEO N. 6,5: Un muro insuperabile, ormai imposta il pilota automatico alla sua prestazione, anche in una serata relativamente tranquilla non scende mai sotto la tacca del minimo in termini di rendimento. La finora miglior difesa del campionato si spiega anche così, BENATIA.

SILEO C. 6,5: Entra quando il tavolo è già apparecchiato ma la sfida non è ancora vinta e un gol potrebbe rinvigorire i rivali...nessun problema agente, si mette di pattuglia e non lascia spiragli. Serve il miglio Sile, maestro di esperienza, per il rush finale...ben vengano partite come queste per aggiungere minutaggio, SENZA PAURA.

ARFANI 6,5: Il ritorno del sindaco è positivo: le gambe sono sciolte, la corsa pure...non più quel Big Hero  post "Vacanze di Natale" delle amichevoli. Anche se non deve strapazzarsi con la partita se non in discesa quantomeno in pendenza, gioca pulito e deciso, SPAZZINO.

GARLI 7,5: Come una lucciola (intendo l'insetto) brilla nel buio di uno Joga senza lo smoking delle serate migliori. Gioca di prima senza sbagliare un passaggio e più si addentra nella partita più si carica. Al momento del no look, nel quale incrocia lo sguardo con Claudio Baglioni, mi sono quasi commosso, SENZA TEMPO.

VENEZIANI 6,5: Un primo tempo sonnolento nel quale non sfigura ma nemmeno incanta (detto questo il Vene gioca bene anche quando gioca male, punto). Una ripresa più rock nella quale rincorre tutti, non segna ma illumina il cammino, LANTERNA.

TARTARO 7+: E' maledettamente in forma e quindi prende per mano la squadra dopo l'abominio dei primi minuti. Il terzo gol, il più bello della nottata, sembrava l'apice...ma non avevo ancora visto né il Garli-show né il Vene ordinare un panino da 800 kilocalorie, TERZO POSTO.

DI SESSA 6,5: Soffre la marcatura stretta dei difensori XXX, ma è normale, lui rappresenta il pericolo numero uno...e gli avversari "o sanno" wagliò. Quindi i primi minuti sono da incubo e sembra incupirsi ma i gol sono la medicina più potente, fatto il primo (pareggio) ne arriveranno altri due nella ripresa, CANNIBALE.

CASAROLI 7: Aveva la febbre eppure, piuttosto che lasciare spazio al suo Pres quasi ammuffito in panchina, no.. ha voluto giocare....e pure in un certo modo. Bravo nelle sponde, nel rientrare, trova di nuovo il feeling con il gol...molto bene, RESURRECTION.

STILO 7: Dovrà tenerli sulla corda fino alla fine: sotto c'è il vuoto e si cade, sopra nessun'altro ma bisogna arrivarci per primi. Ci sta riuscendo per adesso.

AVVERSARI 6+: Organizzati, duri a morire, accesi agonisticamente ma sempre iper-corretti...meritano di sicuro più credito in termini di classifica. Certo, dietro concedono parecchio ma a differenza dell'andata ieri hanno lottato fino al triplice fischio rimanendo in partita.

IL MOMENTO EPICO: "Arbitro a quanti falli siamo?" Risposta..." Mancano sette minuti.." L'importanza di capirsi.





venerdì 2 febbraio 2018

JOGA MALITO - BME VERNICIATURE 9 - 1


Scatenate l'inferno... era lo slogan pre-partita. E questa volta i diavoli non hanno deluso vincendo anzi stravincendo lo scontro al vertice contro la forte Bme.
Era la prima del ritorno per noi, la prima di otto infuocate battaglie per il titolo e già non potevamo sbagliare. Quindi oltre alle insidie della ripresa delle ostilità avevamo questo fischio fisso nelle orecchie, si perdeva e addio sogni di gloria, da riporre in soffitta fino all'anno prossimo.
Ma quest'ansia da "dentro o fuori" ci ha caricati a mille. Se poi aggiungiamo la voglia di riscatto dopo il flop contro gli Smart otteniamo uno Joga famelico, incazzoso comeVittorio Sgarbi in un talk show.
La concentrazione e la cattiveria delle prime battute è stato un chiaro segnale inviato ai rivali: Dome che prende palla e dalla sua metà campo prova a sorprendere il portiere quasi riuscendoci inietta coraggio a tutti. Ma i gol arrivano uno in fila all'altro con azioni di prima, ai mille all'ora, con Manuel, Vene e Cremo spietati incursori, lame affilate nel burro.
La partita è bella, ben giocata da entrambe le squadre, ma stavolta ha un padrone e si chiama Joga Malito. I ragazzi, come detto, partono col piede giusto proseguendo senza mai abbassare la guardia, strapazzando un avversario che semplicemente non riusciva a reggere i ritmi alti del match.
Il primo tempo termina sul parziale di cinque a uno per i diavoli con gli episodi che per una volta benedicono ogni nostra gesta. Il loro tiro libero, che poteva quantomeno riaccendere un pò di speranza, si stampa sul palo: è l'ultimo sussulto Bme, poi il segnale scompare come un turista a Los Roques.
Joga sul velluto anche nella ripresa ma assolutamente lontano dall'essere spocchioso come magari era inconsciamente capitato contro gli Smart. Siamo sul pezzo e se c'è da difendere, ci mettiamo tutti in trincea. Davanti siamo letali e la panchina lunga si dimostra un arco pieno di frecce, chiunque subentri ha qualcosa da aggiungere a questa faccenda.
Simi e il Nik arrotondano il risultato nel finale, appena prima un tacco volante di Garli per poco non fa tremare il PalaJoga peggio di un minipimer. Gli ultimi minuti sono godimento allo stato puro; il nervosismo degli ospiti si materializza ogni momento di più ma a parte un fallaccio non succede niente di che...dai a parti invertite poteva succedere lo stesso.
Finisce in festa, 9+1 ( devo averlo letto da qualche parte) ma dimentichiamocela subito, bisogna martellare ancora e fino alla fine, già ci siamo specchiati una volta e ci siamo fatti del male. Complimenti però a questi ragazzi, vincere non è mai scontato specie contro avversari di esperienza e valore,  e farlo in questa maniera è da grande squadra.

Le Pagelle:

MIGLIORINI 7: presa e tenuta mentale d'acciaio, uomo bicentenario. Tre o quattro paratissime, felino su alcune conclusioni a botta sicura ma la difesa lo protegge quasi sempre bene. Nulla può sulla punizione, era l'unico modo per batterlo ieri sera, ALL IN.

MENTO 7,5: Annienta la punta nemica con una scioltezza disarmante, giuro che se non era per il guinzaglio, vedendoli uno fianco all'altro, non avevo capito chi era il pitbull tra lui e il suo cane (un nostro supporter). Nella ripresa tira un pò il fiato dopo una prima frazione galattica ma lo scatto per dirsene quattro nel parapiglia finale è quello di un centometrista, BOLT.

SILEO N. 6,5: Un lungo spezzone nel quale la squadra non arretra e non arranca. Il capitano resta buono buono dietro ad interrompere tutte le trame di gioco dei rivali poi, stufo di accatastare legna, si sgancia e va a siglare una delle ultime marcature, C'EST FACILE.

GARLI 6,5: Entra subito in partita con il piglio ed il passo di uno sbarbatello anche se nel discorso generazionale pre-match ha sudato freddino. Se segnava con quella diavoleria (tacco) penso che Simi gli avrebbe allacciato le scarpe fino a fine stagione per rispetto, TOTEM.

VENEZIANI 7: Semplice ma allo stesso tempo delizioso, non un passaggio così e così, solo cose belle nella sua boutique di lusso. Ok, non segna, ok non fa sfracelli, ma un altro Vene non esiste, RICCANZA.

ORSI 6,5: Inizio discreto ma con qualche saliscendi, sfiora il gol con una maledetta di sinistro poi regala un tiro libero per eccesso di generosità. Ottimo nel finale quando da ultimo non concede che le briciole. Nel battibecco finale sbaglia, doveva restare muto, il risultato parlava già per lui, BLACK.

CREMONA 7,5: E' in uno stato di forma che mette in imbarazzo, si..gli altri. Imprendibile quando si innesta, in fase di contenimento va a raddoppiare su tutti, fastidioso come una zanzara tigre. Il gol è la sua giocata tipica: sembra lì per caso eppure c'è sempre lui, DOUGLAS COSTA.

TARTARO 8: Spacca la partita a metà come a ferragosto si farebbe con un anguria, entra e la sua classe abbaglia, abbronza. Delicato l'assist per il tap-in vincente del Condor, da fantascienza il gol nella ripresa: fa tutto da solo, ONE MAN SHOW.

DI SESSA 8: L'ansia pre-gara si sgretola al fischio d'inizio, il Dome ha il piede fumante come l'arma di un pistolero del Far West e tira oggi tira domani finisce per impallinare il portiere ospite. Bello vederlo lottare su ogni pallone, ma il massimo lo dà sempre nelle trattative...con lui boh ci regalano palloni, maglie, salamelle, mozzarelle di bufala, di tutto...ACCATTATEVILLO.

CASAROLI 6,5: Partita non banale, corre tantissimo sporcando tutte le traiettorie dei rivali e sotto rete è mortifero, lui e Simi si intendono al volo, Cochi e Renato (so già chi dei due fa Renato). Nel finale è abile nel far salire i compagni anche se ormai la partita è meno competitiva di un brindisi aziendale, THE FUTURE.

STILO 7: Il mister azzecca tutto, a partire dal look operaio metalmeccanico che infonde alla squadra la voglia di lottarsi ogni pallone. I cambi sono perfetti, il quintetto iniziale pure e infatti finisce a calici al vento.

AVVERSARI 6-: Erano la capolista fino alle feste poi la sconfitta con gli Smart deve aver lasciato il segno. Le qualità ci sono, per una sera sono mancate energie e convinzione. Il risultato è severo e insindacabile ma sono ancora lì e non molleranno fino al termine.

IL MOMENTO EPICO: Il discorso di Ale negli spogliatoi è motivazionale con una spruzzata di sentimentalismo da quattro soldi alla Moccia. Cala il silenzio, ma il top è vedere Garli (un anno più vecchio) guardarsi intorno come se fosse un 1993.