sabato 25 febbraio 2017

AUSTRALIAN - JOGA MALITO 3 - 3


Capre, capre, capre. Un ottimo Joga ma solo un punticino nella sempre ostica sfida contro i Canguri.
Da inizio campionato il ritornello è sempre lo stesso: bravi ma mai bravissimi, manca sempre un centimetro per centrare il bersaglio, manca sempre un secondo per vincere al fotofinish.
Giovedì, per la prima volta sotto l'occhio della tv, è stato uno Joga "bello & incompiuto" ma sono innegabili i passi avanti rispetto alle ultime stropicciate prestazioni, la strada è segnata, ora basta solo percorrerla.
Il punto alla fine credo accontenti più loro, non muoviamo granché la classifica ed il distacco con le prime resta immutato. Rimane la sensazione di essere al livello di quel gruppone alle spalle di Antares ma purtroppo i tanti punti gettati alle ortiche stanno facendo la differenza.
All'andata il pari casalingo con gli Australian echeggiò come un'autentica beffa, convinti di essere più forti bruciò tantissimo quell'autogol dolcetto scherzetto al culmine di una gara dominata ma non chiusa. Un girone dopo i Canguri sono la rivelazione del torneo, hanno fatto rotolare molte teste e fino a poche settimane fa erano saldi al terzo posto...per questo li temevamo e li rispettavamo ma anche stavolta l'abbiamo buttata via noi, accidenti.
In vantaggio tre a zero non siamo riusciti a controllarla, non siamo riusciti a domare quella bestia che si dimenava proprio sotto di noi. Ma facciamo un passo indietro.
Sapevamo delle telecamere, ok per una squadra normale nulla di che, ma noi siamo i Jm, ingigantiamo tutto, come sui giornaletti gossip. Il rischio di giocarcela contratti e tesi come le corde di un violino era dietro l'angolo. Invece il primo tempo è uno dei migliori mai giocati: teniamo il comando del gioco, dietro non rischiamo mai e pur senza fare cose marziane ogni tre per due siamo nell'area avversaria. La nostra colpa atavica è sempre quella di creare tanto e stringi stringi di raccogliere sempre poco, venticinque minuti di dominio ed uno striminzito 0-1 con gol di Simi.
Nella ripresa la partita è più equilibrata ma noi continuiamo a difenderci bene e con ordine. Respinti alcuni assalti dei gialli padroni di casa ci affidiamo all'estro di uno Zolinho in grande spolvero. E lui non si fa pregare: due bordate dalla distanza e siamo sopra tre a zero.
In quel momento come poche altre volte nella vita ho pensato che l'avessimo in pugno. Nessuna nube all'orizzonte continuando a giocare con questa intensità. Eppure un episodio cambia e annulla tutto come il tasto "canc": punizione generosa e senza pretese per gli Australian, la barriera si apre ed il pallone Kipsta si infila in rete. Loro tornano a crederci spingendo a più non posso, noi sembriamo contenerli ma  quando trovano la seconda rete (batti e ribatti) l'odore della beffa inizia a farsi sentire.
Il finale è da palpitazioni, da seguire col cuore in gola. La partita, già bella, si fa bellissima, possiamo segnare noi il quarto, possono riacciuffarla loro.
Che non sia il nostro anno è risaputo, che sia l'anno "tutto bene mi va" dei padroni di casa lo è altrettanto. Una magia del loro dieci inchioda il match sul pari ma è il loro estremo difensore che nel finale diventa verde Hulk e si oppone addirittura con l'aiuto della traversa in più di una circostanza.
Peccato per la remuntada ma non si può rimproverare nulla ai ragazzi. Rivedremo le immagini in tv (per noi quel minutino verrà venduto ai posteri come fossimo finiti a Sky Sport 24 in loop tutto il santo giorno..)  e comunque sia, assimilato il dispiacere sportivo, resterà un bel ricordo nella storia Joga Malito.

STILO 6,5: Rispetto alle ultime apparizioni, bombardato peggio di un kossovaro, vive una serata relativamente tranquilla, ben protetto da una difesa tornata finalmente agli antichi splendori. Sulla punizione non ha colpe ma gli uomini in barriera penso verranno giustiziati per alto tradimento, CORTE SUPREMA.

SILEO N. 6,5: Ambiva alla statuetta di migliore in campo. Concentrato, reattivo come una molla, nel primo tempo è quasi perfetto. Nel secondo rientra sul due a tre e come un Tampax deve solo contenere, ci riesce fino al fattaccio: sombrero su di lui e gol del pari. Più bravura dell'attaccante che colpa sua comunque...SCERIFFO.

SILEO C. 6: Molto ordinato, pulito, quasi ci fosse passato un filippino lì all' Activa... la squadra si muove bene, lui contribuisce da dietro a pilotare ogni giocata. Quando esce siamo sopra di tre, nulla che faccia presagire al tracollo, TALISMANO.

GARLI 6+: "El mudo Garli" è ancora in silenzio stampa ma lascia parlare il campo. Entra subito in partita, in sintonia con un match spigoloso: tiene bene la posizione, poco estro ma tanto lavoro sporco. Nel finale avrei offerto la vista per un suo gol, sarebbe diventato l'eroe di giornata, LEICESTER.

CREMONA 6+: Nato per correre, ci mette poco per immergersi nel fango, nella lotta, il primo tempo è quasi perfetto. Rende anche nella ripresa anche se la sua opposizione in barriera sembra quella del fantasmino Casper: quel pallone gli è passato attraverso? Le telecamere sveleranno l'arcano ma i più maligni sostengono che data la statura quel pallone possa essergli passato sopra, come un jet, RYANAIR.

ORSI 6: Entra e a freddo il primo frame di telecamera immortala una sua entrata scomposta, fallo speso bene. Di sostanza anche nella ripresa, fino al tre a zero azzarderei anche molto bene, ma sul secondo gol incassato si fa saltare troppo facilmente, BAD.

TARTARO 6,5: Il nostro gioco passa inevitabilmente tra i suoi piedi, magari a volte rallenta troppo o rischia giocate impossibili in un fazzoletto, ma specie nel primo tempo è imprescindibile, gol compreso. Nella ripresa rientra da ultimo ( perchè non in porta mister?) ma non è la posizione a limitarlo, fosse entrato quel suo tacco volante, saremmo ancora alla Farnesiana a fare il giro dei bar, INIESTA.

ZOLA 7,5: Nel primo tempo mi ha fatto consumare un rosario di epiteti, poi ho scoperto che la traversa clamorosa era una deviazione del portiere (miopia arbitrale conclamata) e allora l'ho perdonato. Nella ripresa è immarcabile, due gol strepitosi e con un briciolo di fortuna in più avrebbe potuto dilaniarla questa partita, KILLER.

CASAROLI 5,5: Partita complicata, si muove bene ma non trova spazi e la sua pericolosità è pari a quella di un orsacchiotto peluche in mano a un bambino pacioccoso. Poco servito anche nel secondo tempo, lui sgomita, ma non riesce a incidere, LA PROSSIMA.

TIFOSERIA 6,5: Un tempo le trasferte così erano le più seguite, bastavano poche persone a bordo campo per farti sentire in mezzo alla torcida. Giovedì....meno male che i gemellati Cagnoni erano al seguito (grandissimi) ma confinati in quell'angolo stile punizione di Bonucci, al buio, mi sono accorto di loro solo a fine partita.

AVVERSARI 6: I primi tempi della loro cavalcata li guardavo stupito (e ammirato), gli operai in paradiso fanno sempre piacere. Duri a morire, ben disposti in campo, ma niente di eccezionale. Un delitto non batterli.

La frase della serata: " Peccato doversi guardare Masterchef soltanto in replica, il giorno dopo. Fabio.
                                   " Ma perchè non lo guardi in diretta, al giovedì?" Nik.

venerdì 17 febbraio 2017

JOGA MALITO - ASD XXX 5 - 4


La vittoria è il più potente dei rimedi. E' uno Joga ammalato, esile e impacciato anche contro l'ultima della classe, incapace di imprimere il proprio marchio sulla partita....eppure è arrivata, speriamo siano le prime luci in fondo al tunnel.
Detto che pur di vincere baratterei qualsiasi cosa (tranne il Vene..) la partita è stata combattuta ma bruttina, tutt'altro che uno Joga da ricordare. Alla fine è uscita le forza del gruppo, una spinta che ci ha resi capaci di spuntarla in una selva di difficoltà, ma non sempre può bastare viaggiare al minimo, bisogna ritornare a pedalare e alla svelta, lo dobbiamo prima di tutto a noi stessi.
Il gioco preoccupa fino là, ok non abbiamo incantato ma spesso, anche in questa stagione, abbiamo giocato benino o comunque meglio dei rivali. Preoccupano invece la miriade di errori che commettiamo, sempre gli stessi come le canzoni di Albano a Sanremo. Psicologicamente siamo fragili come un pavesino: teniamo palla e sembra tutto facile poi basta un niente, un tiro loro, e ci impauriamo, buuu!
Siamo infarciti di talento ma spesso gli avversari sono più organizzati, più sul pezzo, noi sembriamo spavaldi ma al fischio d'inizio improvvisiamo alla grande, se viene bene, se non viene...amen.
Poi la condizione fisica....altro punto cruciale, ma non voglio dilungarmi oltre, tutte cose che sappiamo.
La partita è stata il remake dell'andata (vinto sul filo di lana) e se vuoi anche dell'anno scorso: bene così, la parola xxx ci porta bene, non è solo una voce da cancellare dalla cronologia di Chrome.
Rispetto ai precedenti dobbiamo mettere tra i ringraziamenti quello al Simo (mamma mia ieri..) e quello alla buona sorte, assolutamente dalla nostra parte, specie nelle conclusioni. Un buon inizio ma nel complesso un primo tempo orribile, sotto nel punteggio e sotto ritmo...un disastro.
Molto meglio la ripresa, nella quale abbiamo lentamente ripreso il nostro cammino, ci abbiamo creduto, abbiamo rimontato e poi superato un rivale tutt'altro che rassegnato.
Decisivi sul risultato il gol spaccatutto di Fabio e la pennellata di Garli, due outsiders quasi mai sotto i riflettori ma importanti per questa squadra quindi guai a sottovalutarli.
Due parole sugli ospiti infine le (ri)spendo volentieri. Ultimi con due punticini, fanalino di coda indiscusso eppure non sono male, ci hanno sempre fatto penare e comunque ho visto compagini più deboli, molto più deboli. Misteri di un campionato strano, Duomo-Montereggio uno a uno l'ho dovuto rileggere sei volte ma era tutto vero.
Archiviata una partita che dovevamo vincere o mai più ecco che ne arriva subito un'altra, contro quell' Australian dei miracoli che vola lassù in classifica. Mi piacerebbe rivederci festeggiare con una bella cena tipo l'anno scorso, sembrano passati secoli e non pochi mesi...anche questa è una pigrizia tutta nostra, un giorno, forse, la capirò...

STILO 7,5: Santo subito. Una serata facile non la vive da un pezzo e non so quando rivivrà la prossima. Alterniamo momenti di difesa ordinata a spezzoni di subbuglio totale, lui c'è sempre, di mano, di piede, di carisma...gli mancano solo le ali. Sul primo gol poteva fare di più, TIE'.

SILEO N. 6,5: Annata di sofferenze, non ci schiacciano mai ma dietro sembriamo tutto meno che invalicabili. In questo contesto il capitano è lo scoglio al quale aggrapparsi durante la tempesta. Anche ieri il più convincente sul piano della grinta, gli altri sofficiosi, lui più spigoloso di un punk borchiato, YEAH.

ARFANI 6+: Un ottimo ritorno quello dell'avvocato. Concentrato in marcatura, si fa saltare solo in occasione del secondo gol ma per il resto è attore protagonista della barricata finale, accesa anche da una lite con un visitors: utile mossa per perdere secondi, ROMPISCATOLE.

GARLI 6+: Il primo tempo è timido, quasi frastornato, quando esce dalla parte sbagliata ( pignolo l'arbitro eh, ma da regolamento non fa una grinza) ho visto Evil Nik aizzarsi come un pitbull...lui incassa e serve freddo il piatto della vendetta: tocco di giustezza con esultanza polemica, HAPPY ENDING.

CREMONA 6: Tanta corsa, in una squadra che si muove in un modo tutto suo i suoi tagli sempre ordinati e mai casuali fanno quasi commuovere, averne due o tre di Cremo e saremmo a cavallo. Tolti i giusti meriti tattici ieri una partita non proprio straripante e la dormitina sul corner del terzo gol abbassa il voto, GREY.

ORSI 6,5: Dopo alcune partite dove sembrava correre sui carboni ardenti (qualche segnale di risveglio già prima della sosta) finalmente un pò di muscoli e qualche strappo di classe, vedi l'assist al bacio per la prima rete. All'età di Cristo non corre tantissimo, ma tatticamente e con questo minutaggio potrebbe ancora mangiare in testa a tanti, SISSIGNORE.

VENEZIANI 6+: Ci si aspetta sempre tanto da lui, perchè all'anagrafe sarà pure il più giovane ma in campo è un professore. Ci mette parecchio a trovare la giusta posizione e spesso soffre l'aggressività un pò disordinata ma efficace degli avversari. Quando il film sembra arrivato tra uno sbadiglio e l'altro ai titoli di coda ecco il colpo di scena, il lampo, ed è un gol che pesa tre punti, ORO.

CASAROLI 6+: Due spezzoni, il primo è incolore come un tedesco a Riccione, si muove tanto intendiamoci, ma con la grazia di un ippopotamo in cristalleria. Il piglio della ripresa invece è quello giusto e quando capita l'occasione è glaciale, sembrava un gol facile ma non lo era... palo palo gol non lo vedevo dall'86, AMARCORD.

DI SESSA 6: Dopo i botti delle prime gare ora sta segnando meno (un eurogol lo aveva fatto anche ieri) ma è droga, dipendenza pura, non riesco a farne a meno...gli dai la palla e la nasconde agli avversari, fondamentale anche in una serata di luci e ombre, COPYRIGHT.

 ZOLA 6,5: Esterno o punta dove lo metti sta bene, se sei figa sei figa, non importa il vestito. Adatterei questo principio da tavola calda al nostro bomber tascabile che ieri ha faticato parecchio però ha il merito di sbloccarla e il culo di trovare la saponetta del portiere per il gol del due a due, CAZZIMMA.

TIFOSERIA 7+: C'è quasi il pienone (arrotondo all'eccesso) e voglia di Joga, eppure i ragazzi deludono la folla. Ovazioni per Fabio, il pupillo della curva.

AVVERSARI 6,5: Dopo tre partite contro di noi tutte perse di un soffio gli insulti sono sacrosanti. Il distacco in classifica non si è visto in campo, hanno fatto la differenza i dettagli ma non posso che parlarne bene, non sono fenomeni ma nemmeno gli ultimi degli ultimi.

La frase della serata " Orsi, cosa vogliamo fare..." Uno di noi esce dalla parte opposta del campo e l'arbitro se la prende con il portaborse presidente allenatore giocatore quarto uomo magazziniere custode giardiniere...why always me?

sabato 4 febbraio 2017

ANTARES - JOGA MALITO 10 - 2


Kaputt. I diavoli non sfuggono alla legge della capolista e cadono così nella prima trasferta del girone di ritorno. Non voglio essere ne amaro ne dolce nello sputare giudizi, noi ci abbiamo tentato, ma diamo pieno merito e risalto ad un avversario semplicemente troppo forte per noi (in questo momento di un'altra galassia).
La bravura Antares non la scopriamo certo oggi ma quest'anno loro hanno fatto l'upgrade, e lo dimostra il ruolino di marcia incontrato (solo vittorie fin qui) con la media di dieci gol a partita rifilati a chiunque e pochissimi subiti. Per capirci quindi non è più l'Antares che abbiamo battuto o con il quale ci siamo battuti in passato ma una vera corazzata forgiata soprattutto sulle ceneri dell' Empires, altra squadra piuttosto leggendaria, pace all'anima sua.
Fatti i dovuti complimenti non mi aspettavo forse questo divario, ma loro non hanno smesso di giocare un solo minuto anche con la vittoria in cassaforte mentre noi dopo un primo tempo di sacrificio e sudore ci siamo scoraggiati come di fronte una fila alle Poste.
Incerottati li eravamo davvero, con assenze da Arfani a Zola percorrendo l'alfabeto, eppure nei primi venticinque che ci crediate o no è stato un grande Joga, uno dei migliori quest'anno. Corto, concentrato, capace di ripartire con pericolosità le poche volte che gli avversari ce lo concedevano.
Uno sforzo immane, una partita quasi perfetta e al duplice fischio siamo sotto tre reti a zero: questi dettagli fanno capire la forza dei rivali.
L'emblema sono le nostre divise zuppe di sudore mentre le loro ancora intonse (e salmonate) come all'inizio.
Il nostro secondo tempo è meno brillante. L'idea è sempre quella di difenderci con ordine per poi ripartire ma loro ci schiacciano prendendo sempre più campo, facendo girare palla con pazienza e noi a corrergli dietro, da una parte all'altra come un cane che ti riporta la pallina ovunque gliela lanci.
Troviamo anche due gol (Simi è immarcabile anche per gli extraterrestri) ma dietro le marcature si allentano, la condizione ci appanna come vetri a novembre, e concediamo di tutto con il povero Simo sempre vis à vis con due o più avversari.
Resterà la serata di Fabio senza documenti, bloccato peggio di un afgano da Trump, resterà comunque il ricordo di una trasferta che anche se assume i contorni della disfatta certifica un gruppo che sa sempre come divertirsi nonostante tutto (vedi Mc o racconti del Dome).
Ora arriva il riposo, che dopo una batosta equivale sempre alla casella punitiva "salta un turno", e poi sotto con l'ennesimo tentativo di risalita....che faticaccia quest'anno.

STILO 6,5: Sotto il fuoco nemico dal primo all'ultimo istante, se la cava alla grande, con parate in serie: quelle del primo tempo sono provvidenziali per tenerci a galla poi tutto si sgretola e rimane solo in mezzo alla tempesta, SOS.

SILEO N. 6+: Trova ancora la via del gol (il suo sesto) smarcandosi su corner dopo una chiacchierata con un avversario, il Nik conosce trucchetti che neanche i fratelli Ralli... Dietro bene all' inizio poi tanto phatos, inevitabile con la squadra in evidente stato confusionale, IL FURBETTO.

SILEO C. 5,5: Come tutta la truppa un primo tempo militaresco, con le buone o con le cattive si oppone all' onda d'urto Antares. Nulla può nella ripresa anche se perde qualche pallone di troppo, segnale lampante di una condizione ancora approssimativa, MONOCILINDRO.

CREMONA 6: Inizia con il diavolo in corpo, un folletto furioso che non si piega sotto il peso dei rivali. Crea scompigli, ruba palloni importanti, è in ogni spigolo. Crollo verticale nella ripresa, ma aveva speso davvero tanto...RICCANZA.

TARTARO 7: Quando il livello cresce lui non resta a guardare, si carica sulle spalle i compagni, spalle che ospitano la numero dieci, mica paglietta...buon primo tempo come tutti, vivo anche nella seconda metà anche se prova a risolverla spesso da solo: sbolle, spazienta, ne avrebbe ancora...ma ormai è persa, DURO A MORIRE.

ORSI 6: Entra bene in partita stavolta, nel momento preciso però nel quale gli avversari ci rintanano in un angolo, quel che si dice una botta di culo. Duelli ne vince pochi, fa densità, gioca lineare sbagliando il minimo anche se davanti non si vede quasi mai. Stiamo ancora aspettando la scintilla che faccia ripartire una stagione finora avara di emozioni, SANREMO.

DI SESSA 6: Non so se l'ho visto più in difficoltà alle automatiche del Mc Donald's per ordinare le coscette di pollo oppure in campo, attorniato da armadi di difensori a quattro ante....eppure il primo tempo è più che discreto, ci prova dalla distanza ma la mira, solitamente quella di un cecchino serbo, stavolta è sballata, fuori giri. Comunque sia tornerà a sbatter..la dentro, CLASS.

TIFOSERIA 6-: Siamo noi, con Patrick e Fabio purtroppo oggi solo spettatori (arbitro più fiscale di uno scontrino del Mediaworld).

AVVERSARI 8: Mi hanno impressionato per la facilità con la quale ci hanno battuti. Non mi risulteranno mai simpatici, quello no, ma è onesto riconoscere la loro forza suprema (tolti i primi dieci minuti alla pari).

La frase della serata: La serata no del Condor: dopo essere arrivato in ritardo, non aver portato la maglia, non aver con sè portafoglio e documenti..." Sto provando a chiamare casa ma mi risponde una che non conosco.."