mercoledì 27 marzo 2019

BAR TAVERNETTA - JOGA MALITO 7 - 7


Che Joga. Dopo una prestazione combattiva in piena emergenza i diavoli tornano a casa con uno strameritato punto dalla difficile trasferta travese, contro la terza forza del torneo. Insieme alle sensazioni positive scaturite da una grande partita tornano a casa con noi anche tutti i rimpianti di una serata agrodolce, meritavamo i tre punti senza se e senza ma...ma alla fine tocca accontentarsi, potevamo addirittura perderla.
Il rammarico è enorme, un pachiderma. Della prestazione di ieri cambierei solo i primi dieci minuti (noi troppo timorosi e disattenti in avvio) e la poca freddezza nella ripresa, tutti quei gol mancati che potevano e anzi dovevano indirizzare una gara che da metà primo tempo in poi abbiamo dominato in lungo e in largo. Solitamente sono prudente nei giudizi, specie se di fronte a noi incrociamo una squadra blasonata ed esperta come i nostri avversari ieri, al completo secondo me tuttora i più attrezzati del girone. Ma li abbiamo messi sotto, rimediando un avvio incerto con un forcing finale di tutto rispetto chiudendoli nella loro area per tutto il secondo tempo, escape room.
E tutto questo in soli sei uomini contati. Avevamo chiesto uno spostamento di orario (Travo alle 20 è una follia) ma per "comunque" valide ragioni non ci è stato concesso...e ci siamo dovuti rimboccare le maniche, calando l'elmetto e scendendo in battaglia coi pochi valorosi rimasti.
Questo Joga mi sta rispolverando emozioni che non provavo da tempo, nemmeno nel filotto di vittorie dell'anno passato mi rimaneva addosso tanta adrenalina. All' inferno meritatamente eppure maledettamente vivi, lucidi nel riafferrare per i capelli una gara che dopo cinque tiri degli avversari (infallibili) ci vedeva sotto di altrettante reti. Non siamo stati a guardare, abbiamo cominciato a giocarcela, con calma ma con convinzione. I primi gol del Miglio, le prime sgroppate del Cesco o i tackle di Ema, tutto quello che non ci era riuscito nelle prime battute insomma.
E gli avversari hanno incassato il colpo, recuperati fino al cinque pari dopo che  forse avevano sfiorato l'idea di una vittoria senza troppi patemi.
Il secondo tempo inizia a scintille e subito si fa rovente. Loro trovano i gol del doppio vantaggio: un'autorete beffarda e un contropiede ad intervallare un dominio di possesso palla inaspettatamente schiacciante. Il loro estremo difensore ha parato anche per i prossimi due lunedì, ma noi ci siamo divorati l'impossibile. Penso a diverse azioni mancate di un soffio, ai pali (la punimba di Ema ancora mi fa ribollire i globuli rossi) e infine ad un paio di palloni che sembrano entrare e poi calciamo fuori, sopra la traversa, un po' ovunque come schizzi in un quadro di Pollock.
Ne segniamo uno e loro, nonostante l'esperienza diventano bianchi come a Bogotà...il pareggio è nell'aria e arriva praticamente all'ultimo tentativo, ma è un pari sacrosanto e che già veste stretto, fidatevi.
Per noi ne mancano due, e saranno durissime, come e peggio di ieri. Ma vedo coraggio e ambizione e per ora mi basta.

BOSELLI 6,5: gli avversari hanno una mira da cecchino serbo e dopo dieci minuti sono dolori, più buchi che nel formaggio svizzero; ma di colpe gliene attribuisco poche...bisogna difenderla la porta, non guardare gli altri tirarci in mezzo. Poi azzecca un paio di uscite e sale in cattedra, salvando il risultato, CARMAGEDDON.

MENTO 7,5: Dietro dice sempre la sua ma stavolta serviva guidare i compagni verso l'impresa, serviva il piglio del leader. I gol sono tre, tutti pesanti. L' ultimo è da godimento ma Ema non sorride, sa che è una vittoria mancata e non un pareggio acciuffato. In pizzeria è il genio incompreso degli abbinamenti: le patate lesse e smorte ospedale su una pizza non le avevo mai viste, LEGGE.

SILEO C. 7-: Sta facendo un campionato incredibile anche se la cosa non mi stupisce, da sempre gioca con il cervello. Entra e mette i sigilli alla nostra porta peggio di un finanziere, sfortunato però sull'autogol, arriva più lanciato di Dante in macchina lungo i tornanti di Travo e nel rimpallo non riesce a frenare in tempo, OCTOPUS.

ORSI 7: Inizia con l'assist per il pareggio del Miglio, una sortita tipica sul lungo-linea che i due sgherri facevano fin dai tempi di Agosti con discrete fortune. Rientra sotto di due e in ultima fila, per consentire a Ema di spingere più avanti: non passa  più nulla, e la rimonta ha inizio, FAVOLA.

GIORDANO 6,5: Catalizzatore di palloni, una lavatrice in pratica...recupera palle sporche e le restituisce pulite, limpide come le occasioni che crea e che spesso sbaglia: il loro portiere superlativo ma con una spruzzata di cattiveria in più, ZIELINSKI.

MIGLIORINI 7+: Se parliamo di calcetto, la prima punta è la sua veste naturale, il suo travestimento migliore. Prima frazione stellare: raddrizza e costruisce le fondamenta della rimonta, anche se pure lui (in evidente calo di zuccheri) nel finale sbaglia tanto sotto porta, TIGRE.

AVVERSARI 6,5: A loro (per pareggiare in tutto) mancava la punta centrale, un giocatore unico, capace di vincere quasi da solo. Ma non che gli altri fossero cacciaviti (anzi..) completi in tutti i reparti, solo una prestazione così poteva farli sbandare tanto, soprattutto in difesa.

ATMOSFERA 6: Ricordavo un palazzetto anni novanta in evidente decadenza invece si è rifatto il look pure lui e tutto blu così sembra di giocare all'Acquario di Genova. Pubblico non pervenuto...ma qui mancano anche le tribune quindi...

La frase della serata " Stavo correndo..." lui. " E ma se corri come il gorilla..." Ale. Scena epica, Animal Planet.





mercoledì 20 marzo 2019

JOGA MALITO - PIPA INVERSA 6 - 5


Air Fresh Vigorsol. Boccata d'aria intensa in termini di classifica e prestazione da incorniciare per i diavoli che stendono l'agguerrito Pipa e conquistano punti fondamentali per restare nelle prime sei posizioni.
Un campionato non facile, costellato da squadre ostiche in campo e fuori (ne parleremo..) dove ogni partita è una battaglia, una nuotata annaspante in uno stagno fangoso e pieno di insidie... ma vogliamo oltrepassarlo.
Abbiamo fatto quadrato, isolandoci dal resto dell' universo. Affondare o resistere, restando gruppo: prima il "noi" e dopo"l'io". E l'abbiamo svoltata o meglio siamo sul giusto cammino, fatto di prestazioni importanti, oltre i nostri limiti, intrise di orgoglio.
Uno Joga coraggioso, quello delle ultime apparizioni, capace di cambiare pelle come un serpente a sonagli, di sovvertire gerarchie e ruoli, pur di non proseguire nell'anonimato di un campionato cominciato anche bene ma nel disinteresse generale.
Anche ieri è stato così ed i nostri sono stati semplicemente fantastici nel piegare un avversario forte, attaccandolo subito e resistendo tra mille difficoltà nella ripresa. Da Agrifarma in poi tocchiamo vette di grande futsal. Siamo discontinui, è vero, ma in questo momento quando alziamo il ritmo difficilmente gli altri non faticano a starci dietro.
Tre indizi fanno una prova, non riusciamo a tenere per tutta la partita questo atteggiamento marziano ma capolista a parte tanto basta per prenderci il vantaggio e non mollarlo più, fino a che morte non ci separi come nei matrimoni.
Fino al quattro a uno per noi, circa metà primo tempo, loro non ci hanno capito niente, come svegliarsi in Nepal. E la partita fino a lì (forse una sensazione) mi è sembrata trascorrere in un secondo, a una velocità superveloce come la fibra di Tim.
Poi abbiamo rallentato, consentendo ai rivali di prendere corpo e convinzione e di raggiungerci nella ripresa: un gol da cineteca su punizione a imbalsamare Dante e un contropiede mortifero annullavano in pochi istanti lo Joga stellare del primo spezzone.
In quel frangente lo slinding doors della serata: il sorpasso sarebbe stato un duro colpo, invece torniamo in vantaggio noi, con una discesa irresistibile di Ema, 5-4. Prima del match lo avevo paragonato al buon Cristiano, quello con il sette sulla schiena, il nostro Cristiano; perché il carisma non si compra al mercato del venerdì ed Ema ne è pieno, tocca a lui trascinarci fuori dalle sabbie mobili, è il suo destino.
Il gol ci mette le ali come una Red Bull e un attimo dopo il Cremo si inventa con un avvitamento circense la rete della tranquillità. Il finale è convulso, noi iniziamo a pagare stanchezza e gol sbagliati (quanti...) e ciliegina sulla torta il rosso al Dome complica maledettamente il tutto.
Per fortuna siamo agli sgoccioli e la loro quinta marcatura all'ultimo respiro questa volta conta meno di un Lipton Tea all' Oktober Fest bavarese.
Il menu ci propone ancora tre portate, tre gare una più tosta dell'altra. Questo Joga, non quello spaurito di fine andata, può dire la sua....speriamo solo di riuscire a giocarle tutte.

BOSELLI 7: Siamo passati dal "vediamo se la para" al "deve prenderle tutte" ed è un bene questo upgrade, significa che sta alzando l'asticella superando un livello dopo l'altro, Mario Bros. Un paio di tiri al limite del parabile ma anche tante uscite e interventi strepitosi, felini, MICIONE.

MENTO 7,5: Di fronte il capocannoniere del campionato, lui lo annienta con maestria e anzi si va a prendere palco e standing ovation: sua la doppietta che schianta la partita, BOEING 737.

SILEO C. 7: Brava eh la punta nemica, ci aveva scornato all'andata e lunedì ambiva al remake ma il Sile può soffrire quelli rapidi, quelli bravi tecnicamente sono la frittata che finisce dritta in mezzo al suo sfilatino. Un muraglione dietro, in avanti si divora il gol della completezza, DESAILLY.

ARFANI 7-: entra in partita subito ma è nel secondo che esprime il suo calcio uruguagio fatto di rincorse, recuperi, lotta negli anfratti di una sfida che lascia ad altri il compito di offendere.
In pochi secondi un frullato di emozioni: tiro al volo finito in curva (al Meazza), sgroppata con tiro a fil di palo e finta pelo e contropelo a sventare un pericoloso contropiede Pipa, ADANI.

ORSI 6,5: Solito tassello fondamentale, entra a coprire le spalle alle scorribande di Ema e mette calma ed equilibrio fino al bottino del quattro a uno. Meno efficace nella seconda parte, soffre un ingresso lampo in un momento di fiacca dei diavoli, non demerita ma non spinge come potrebbe, INGRANAGGIO.

CREMONA 8: Sarà stata l'irish beer che ancora gli percorreva le vene ma ogni volta che toccava il pallone arando la fascia per gli avversari erano dolori. A fine serata è una quaterna, da descrivere il gol in avvitamento che a qualcuno ha ricordato il tuffo tra le dune di Aldo Baglio in Italia-Marocco, SFIDE.

GIORDANO 7: Solita prestazione gigantesca, perché oltre a ricamare le stoffe delle nostre azioni più belle non perde un contrasto, lottando alla pari con bestioni più fisicati dei bagnini dei Baywatch.
Mezzo voto in meno per il numero di gol che sbaglia: due o tre in più della popolazione cinese secondo Wiki, GRAN VISIR.

DI SESSA 6,5: Sta tornando un giocatore con la G maiuscola, scritta ovunque come sui borselli di Gucci. Ora deve tornare anche bomber (anche ieri a secco) ma la strada è quella giusta...ha allargato gli spazi lottando su ogni pallone e confezionando un paio di assist caramellosi. Peccato per il finale far west, ok tutte le scusanti, ma alla fine il conto lo deve pagare lui, COMPLEANNO.

CASAROLI 7-: A mon avis il miglior Condor della stagione. Impettito, abile a farci salire, in pochi minuti ha tra i piedi almeno tre ghiotte palle gol...non segna ma stavolta ci va ancora più vicino. Meriterebbe più spazio, anche se di girovita se n'è già preso abbastanza, IL GORDITO.

AVVERSARI 6+: Squadra alla vecchia maniera, dietro sono da brivido ma palla lunga al bomberone davanti e questa è l'arma non tanto segreta ma che funziona: all'andata ci avevano lisciato la pelliccia ad esempio. Ieri meglio noi, in tutto.

ATMOSFERA 7: Solita tristezza degli ultimi tempi però ormai abbiamo imparato a fare da sé anche lì, da pelle d'oca l'applauso (a noi stessi) dopo la sfuriata del primo tempo.

La frase della serata " Ma giochi con il cappellino?" Un Ale basito all'ennesimo look azzardato del Fante.



martedì 12 marzo 2019

JOGA MALITO - ALSENO GOMME 7 - 2


Resurrection. Gli Joga sgonfiano l'Alseno Gomme e tornano alla vittoria in campionato dopo due passi falsi consecutivi. Stop bene diversi uno dall'altro: se gli All Blacks erano stati un tonfo inaspettato ma giusto (noi orribili) ecco che contro la capolista la prestazione è stata tutto meno che scialba. Ieri abbiamo solo confermato quei segnali positivi che si erano visti, amplificati da qualche innesto in più ad alzare il tono della squadra. Segnali di lotta, di sacrificio, di unione, spiragli di un diavolo che fu e che tanto amo. Graffi di un manipolo di ragazzi che non hanno mai ritirato gli artigli e che vogliono finire in bellezza questo campionato, un torneo che almeno in ottica playoff  allargati ancora deve emettere i suoi verdetti.
La partita di ieri, oltre per la classifica, contava in termini di orgoglio, perché perdere giocando bene o pareggiare all'ultimo tiro non fa piacere proprio a nessuno. Come del resto era successo all'andata proprio contro i "gommisti", un pari che innescò la prima crisi di risultati della stagione e che ancora mi ribolle dentro a ripensarci. Volevamo vendicare quell'inciampo, restituire al mittente quella serata più litigata che giocata...direi che ci siamo riusciti, vincendo nettamente il confronto sul rettangolo di gioco.
Che figata i primi minuti. Ben disposti in campo, efficaci in avanti e blindati in difesa con il capo plaza Ema a ridare muscolatura a un reparto spesso apparso più friabile di un cracker (quest'anno).
In vantaggio per tre a zero con giocate da playstation (Cesco e Zola si trovano ad occhi chiusi) senza subire nulla, ma era già successo con Agrifarma e lì poi avevamo pagato alla distanza l'esuberanza dei primi minuti.
Infatti la flessione arriva ma è un momento, uno sbadiglio;  loro accorciano ma non ci distraiamo e comunque Dante è attento tra i pali e nelle uscite, sempre.
Nella ripresa cambiano gli interpreti ma non lo spartito e la musica è sempre la stessa, come in una serata gabber. Segniamo in sequenza gli altri gol, quelli che servono per non soffrire più. L'avversario è alle corde, qualche tensione si addensa all'orizzonte ma poca cosa, la partita rimane corretta....a parte il disturbatore in tribuna, maledeeetttiiii....
Bello il finale, ci aiutiamo per non sentire la fatica, e tutti invochiamo un gol del Condor, che non arriverà per pochi centimetri.
Ora una sfida dura, contro un lanciatissimo Pipa. Però sarà in casa, in uno stadio Joga che dobbiamo riconquistare assolutamente. Inutile voltarsi dall'altra parte, non ci sta seguendo più nessuno. Anche ieri gli spalti lasciati completamente in mano agli ospiti, non esiste.
In questo stato di abbandono va da sé che basta un esagitato col ciclo per vedere un triste show come quello di ieri, incontrastato da nessuno dei nostri supporters.
Ma peace, non è tempo di polemizzare, giocando così faremo ricredere molti. E comunque prevalgono le sensazioni nitide e pulite di una grande serata, ieri avevo due sorrisi (questa non è per tutti).

BOSELLI 7: Finalmente abbigliato come uno dei nostri tempi, mi fa sbavare per una serie di parate e di uscite  a tempismo cento, come aver trovato il Sacro Graal...e l'avevamo lì nascosto in soffitta.
Se migliora nel comunicare con i compagni della retroguardia sarà un ulteriore level up, CHAPEAU.

SILEO C. 7: Preciso, duro, sempre in posizione, giustamente polemico anche se il risultato stava prendendo una bella piega. Se la squadra gioca la sua esperienza azzanna e fa a brandelli la mancata giovinezza, SUN.

MENTO 7+: Inizio mostruoso: sottovuoto difensivo e spinta ossessiva e devastante. Trova anche un gol bruttarello ma fondamentale ma non è per questo che va elogiato. Gli abbiamo tirato le orecchie tante volte per qualche sclero di troppo, ieri colpito duro, incassa e si rialza...come solo i grandi fanno, ROBOCOP.

ORSI 7+: Spinge e copre, due fasi che quando gli riescono in simbiosi lo rendono un giocatore utilissimo, quasi insostituibile. Il fermo immagine della sua partita è nei primi scampoli di gara: una palla contesa, l'avversario entra duro, lui di più...e vince il contrasto, CARICO.

CREMONA 7: Ha il piede più caldo delle lasagne appena tolte dal microonde, e prova e riprova trova un gol stratosferico. Pazienza se a volte litiga col pallone, sul piano del movimento ha le ali ai piedi, EMRE CAN.

GIORDANO 7,5: Irresistibile, come una tripla di Ronaldo contro l'Atletico del Cholo. Ne mette tre, pure lui, di astuzia, di precisione, sfruttando quello spunto che se sei un pò lento ti lascia sul posto a rimuginare. L'intesa con Zola (chii?) è impressionante, BUM BUM BUM.

ZOLA 7+: Beh io lo odio. Venisse sempre invece di trascinarsi come un pensionato in coda alle poste saremmo in ben altre posizioni di classifica. E' una molla sempre pronta ad avvitarsi su se stessa e a scattare. Decide la gara con gol e assist, so già che ora lo rivedremo alla cena di giugno, BEST MOVIE.

CASAROLI 7: Aspetta il suo momento e coglie l'occasione, Spinazzola. Gioca per la squadra cercando la sponda e spesso il tiro. Non trova il gol ma stavolta ci va davvero vicino. Faccio un appello alla sua donna, santa donna: mettilo a dieta peggio di un fruttariano, la divisa ieri infagottava più di un doppio petto, ELEGANTONE.

AVVERSARI 6-: Un buon team, che perde subito un pezzo per infortunio e fatica a ritrovarsi spiazzato da una partenza, la nostra, a tutta birra. Ieri corretti, solo uno era fuori dal coro.

ATMOSFERA 6: Mi ripeto...così è dura, peccato perché certe partite meriterebbero ben altre cornici e meno strafottenza ospite. La buccia di banana era cascare nella provocazione, bravi noi a far calmare le acque, vincendola bene.

La frase della serata " Ci capiamo con le maglie, noi rossa e nera, loro verde e nera..." Un daltonico Dante, provando a giustificare una cromia indifendibile.




domenica 3 marzo 2019

AGRIFARMA - JOGA MALITO 7 - 4


Cancellare gli All Blacks. Non esisteva occasione migliore che battersi contro i primi della classe per dimostrare che il brusco stop di lunedì è stato soltanto un incidente di percorso. Non siamo riusciti a fare il colpaccio, è vero, ma è stato un grande Joga, uno dei migliori della stagione.
E se a giorni di distanza prevale ancora il rammarico rispetto alla buona prestazione è segno che in campo avremmo meritato un pizzico di più. Ma la nostra emergenza (un solo cambio a disposizione) versus la loro completezza (ah bei tempi quelli delle convocazioni) e il prevedibile calo fisico nel finale hanno interrotto sul più bello un sogno che per un tempo e mezzo quasi diveniva realtà.
Ma, sconfitta a parte, che ci complica ulteriormente la classifica, mi tengo stretto questo ritrovato Joga, questo giocare da squadra e perché no questi uomini, la base su cui ripartire l'anno che verrà.
La nostra prima frazione, difensivamente attenti e pronti a ripartire, si è presto rivelata vincente, mandando in confusione la capolista. Una squadra che merita la posizione in cui è ma che contro di noi, sia all'andata sia questa volta, non ha mai dimostrato a pieno la sua forza.
Abbiamo tenuto ritmi altissimi, energie che non pensavo avessimo, lunedì ci trascinavamo più fiacchi di un carretto di gelati....e ci siamo ritrovati sopra due a zero senza subire un solo tiro.
Loro che un minimo ci avevano sottovalutato e non si aspettavano tale veemenza sbandano ed è lì che dovevamo colpirli. Invece ci mangiamo tre-quattro enormi palle gol: bravo anzi super il loro portiere, ma a noi è mancato il ghiaccio nel sangue.
In quell'istante, avessi potuto fermare il tempo come nei film fantasy, avrei ascoltato nel silenzio il bum-bum del mio cuore che mai aveva spinto tanto, avrei guardato la mia panchina vuota e poi la loro, gremita come il multisala al film di Zalone. Avrei pensato che non poteva durare, che dovevamo prenderci più distanza, perchè passata la nostra sfuriata Agrifarma sarebbe tornata in picchiata come un aquila su di noi.
L'arbitro, un volto noto. Avevo avvisato i compagni che sarebbe stato un avversario in più, ma a volte la realtà supera anche l'immaginazione. Scambiando il nervosismo dei padroni per maleducazione nostra decide di concedergli tutto, il minimo contatto è fallo.
Bravi ed esperti loro, pollo che dovrebbe lavorare da KFC lui. Prima accorciano le distanza con un rimpallo poi arriva il maledetto tiro libero (moriva dalla voglia di darglielo) sul finire del primo tempo: Dante para ma sulla ribattuta siamo poco pronti e ci trafiggono, 2-2.
Inizia il secondo atto e loro, scampato il pericolo, spingono sull'acceleratore. Joga provato, siamo andati a mille, meritavamo di essere in vantaggio e invece ci ritroviamo in trincea e la guerra è ancora lunga. Nemmeno un beffardo autogol ci piega, Cesco con un tiro a giro pennella il nuovo pareggio, tre pari.
Proprio il furetto napoletano subisce un colpo e deve gettare momentaneamente la spugna; non abbiamo cambi mirati e tocca inserire un difensore. Crollano nervi e tatticismi, davanti non riusciamo più a tenerla e bastano 5-6 minuti di appannamento per concedere alla capolista i contropiedi che ci mandano al tappeto (il quinto gol viziato da un fallo che va beh...).
Peccato perché il finale è ottimo e ci concediamo il lusso di fallire altre occasioni sotto porta, sempre ben sorvegliata dall'Octopus vestito Atletico che avevano tra i pali.
Chissà come sarebbe andata la stagione, e certe partite, fossimo stati al completo come un anno fa, ma pazienza questo è lo Joga che tutti vogliamo vedere, indipendentemente dal resto.
Appuntamento tra due lunedì, Ottone (quelli che io non le sposto!) ci hanno chiesto il rinvio della gara e abbiamo detto "oui".... a buon rendere, speriamo.

BOSELLI 7+: Udite udite, in porta fa la differenza. Monumentale quando neutralizza un tiro libero parando coi pettorali, bravo anche in seguito, con la sola pecca di non aver chiamato quel pallone a mezz'aria che Ema toccherà verso la nostra porta. Raga, facciamo una colletta e andiamo all' Outlet, è il portiere peggio vestito del pianeta, CARITAS.

MENTO 7: Ok, ora è tutto chiaro, l'Ema che ha giocato contro gli All'Blacks era il cugino, quello scarso (però un grande... ha portato le paste). Non passa nulla, nel primo tempo sovrasta chiunque, solo l'arbitro poteva fermarlo. L'autorete, sfortunatissima, gli fa perdere qualche certezza, ma a conti fatti è proprio quando si sposta dalla difesa alla fascia che subiamo i gol decisivi, ROMAGNOLI.

SILEO C. 6,5: Quintali di esperienza e di lotta. Abbiamo in rosa giovani che se giocano il lunedì al giovedì staccano il telefono e se le campane suonano da morto io mi spavento... lui non molla un colpo. I ritmi alti della sfida tuttavia lo sfiancano, attento in marcatura e bravo nei raddoppi nel primo tempo ma poi qualcosa concede, SONO ANCORA QUA.

ORSI 7: Prosegue il suo trend positivo. Essenziale nelle giocate ma attentissimo sia a spingere sia a difendere, il primo tempo giocato tutto d'un fiato è un mezzo capolavoro. Quando entra nella ripresa Agrifarma è appena passata in cassa a riscuotere il premio, ma zero colpe specifiche (abbattuto come un jet indiano sulla quinta rete). Bello e di astuzia il gol sul tramonto del match, VIVO.

CREMONA 7: Esterno ma all'occorrenza falso anzi contraffatto nueve, con il compito di fare male ma anche di non lasciarci mai soli. Per quasi tutta la partita è strepitoso, correndo per dieci, solo nel finale si annebbia e si divora un gol facile a porta sguarnita, PERPETUO.

GIORDANO 7+: E' il simbolo della serata, anzi la copertina del nostro primo tempo. Una spanna sopra tutti, segna e fa segnare, poi, sul più bello, si divora i gol che scaccerebbero ogni paura. E la paura ci viene, specie quando la caviglia scricchiola e deve uscire. E' comunque il bomber della squadra e mezza stagione l'ha vissuta ai box, INSIGNE.

AVVERSARI 6+: La nostra partenza spavalda li sorprende, poi cambiano marcia aiutati dal fatto di avere una panchina kilometrica con tante soluzioni. Non una capolista con la "c" maiuscola e vederli lassù imbattuti un po' mi sorprende, però squadra vera, ben costruita: quel portiere a fine stagione porta a casa sette-otto punti.

ATMOSFERA 6,5: Elettrizzante come quando sai che nulla hai da perdere e tutti sono contro di te. Ale che urla in faccia all'arbitro di aprire gli occhi (anche per noi) è il simbolo di una grinta che lunedì ne sarebbe bastata meno della metà...

La frase della serata: " Mento l'ho già chiamato !?..." Era in difficoltà già nel fare l'appello (ed eravamo in sei contati).