domenica 27 novembre 2016

PIZZERIA LA VILLA - JOGA MALITO 7 - 6


Black Friday. Non è un bel venerdì, diavoli ancora sconfitti e ora la classifica inizia davvero a mettere i brividi. Ieri non era facile: infarciti di assenze nella tana dei secondi della classe, abbiamo sfiorato l’impresa ma ancora una volta torniamo a casa con un pugno di mosche.
Mai capitato un avvio di stagione così balordo. Lasciamo perdere l’anno scorso quando guardavamo ancora tutti dall’alto verso il basso, sarebbe masochismo, sadomaso puro. Dico invece che in passato sono capitati eccome filotti di partite storte, si giocava male e si perdeva, tutto scorreva sul filo della logica. Quest’anno no, un rompicapo.
Giochicchiamo, mettiamo sotto l’avversario e non andiamo oltre il pareggio, lottiamo ad armi pari contro la seconda in classifica ma ancora non basta. Commettiamo tanti errori, quello si, e per il momento stanno facendo la differenza, always. 
La partita di giovedì non fa eccezione; uno Joga timido in avvio che cresce di tono e sembra azzannare la gara, più volte in vantaggio sempre a un soffio dallo sferrare il montante del k.o. e sempre raggiunti per una disattenzione, un errore, una fatalità. Ci sono stati momenti, fino a metà secondo tempo almeno, che il colpaccio si toccava quasi, stava materializzandosi lì sotto ai nostri occhi. Uniti, concentrati, spavaldi…andrei avanti ore, di aggettivo in aggettivo, ma poi il risveglio è brusco perché gli avversari in un modo o nell’altro ci hanno rimontati, fino al rigore purtroppo più soler di Alvaro, del 7-6 finale. 
Onesto ammettere che poteva vincerla chiunque, non che la Villa non meritasse quanto noi (il Simo si è spellato le mani ieri) ma la costante è che noi per segnare dobbiamo scalare l’Everest controvento mentre agli altri basta poco e niente e puff, diventa realtà. Il gol che passa sotto le gambe di tutti è già virale sul tubo credo, mai visto nulla di simile!
Sotto immeritatamente gli Joga non ci stanno e si riversano in attacco, concedendo più di un contropiede. Il tempo è tiranno ma le occasioni più ghiotte sono ancora una volta tutte  nostre. Fabio che calcia due volte sul portiere può essere catalogato sotto la voce “errore sottomisura” ma quando Simi, in versione Corea del Nord, sgancia il missile che prende la traversa, impatta la riga e poi esce…grrr. 
Peccato perché questi ragazzi meriterebbero ben altro, ormai a furia di pacche sulle spalle mi sono abbassato di venti centimetri, vorrei i punti…come all’Esselunga. 
La classifica, anche se guardarla ora non serve a molto, è deficitaria. Cinque punti sono pochini, da qualunque prospettiva. Certo è che le sfide di alta classifica sono finite e con una vittoria, toh due, balzi già nella metà che conta ma è ora di darsi una mossa, non vorrei di venerdì in venerdì scrivere sempre lo stesso ritornello “vorrei ma non posso”. 
Credo in questo gruppo e non mi nascondo adesso che siamo nelle sabbie mobili, crediamoci tutti, o risalita o morte. Stavolta non c’è pareggio, non c’è zona grigia, deve andare.

STILO 6,5: Le parate, nel suo caso, non mi sorprendono anche se alcune sfiorano l’impossibile che diventa possibile (anche se non so come). Mi lasciano dubbi il primo gol, preso sul palo amico, e quello da lontano anche se passa nel sottobosco di gambe e solo apparentemente sembrava semplice opporsi. Ma sul ring restano in piedi i suoi miracoli e a terra le piccole imperfezioni, STINCO DI SANTO.

SILEO N. 7: Il capitano che realizza una doppietta, si fa notizia, ma è il giusto merito ad una prestazione rabbiosa, vikinga, specialmente nella ripresa quando si vede lo Joga più brillante, quello con l’elmetto. In marcatura soffre la bravura degli avanti di casa e ricorre alle maniere forti, nel primo tempo è obbligato nel secondo un pizzico irruento, CRUDO.

GARLI 5,5: Una settimana fa di fronte ad avversari tecnicamente oversize aveva mostrato i canini, questa volta invece rimane schiacciato dalla spinta dei rivali anche se l’unica macchia è la chiusura mancata sul terzo gol che prende le sembianze della pillola del giorno dopo. Fatale si, ma l’unico errore, piena fiducia nel Max, RUGANI.

ARFANI 6: E’ il difensore Jm che soffre meno i corpo a corpo, ispido come la sua barba non disdegna battibecchi e maniere forti, vedi la quasi scazzottata nel secondo tempo. Meno bene da esterno, corre da una parte all’altra senza trovare la posizione, FLIPPER.

ORSI 6-: Galleggia sull’out sinistro senza affondare mai il colpo, non un tiro, non una discesa, solo tanta densità e giocate lineari. Talmente compassato che il suo sponsor è la Compass sta pagando un momento poco brillante sul piano fisico. Calcia senza decoro e alle stelle l’ultima punizione una manciata di secondi dal triplice fischio, ORIZZONTALE.

TARTARO 7: Lo scoglio a cui aggrapparsi prima della deriva e del mare aperto. La serata inizia in salita, il più bravo dei Villans lo mette spesso sulla difensiva ed i primi due gol arrivano dalla sua parte. Ma poi si riprende lo scettro e tutto il reame, un gol quasi dalla riga di fondo, tanti assist e la traversa, ziodog.. GOLD.

DI SESSA 7: Seconda presenza assoluta in maglia Joga ed altri tre gol, pesanti, perché per diversi minuti tengono la seconda forza del campionato stretta nella nostra morsa.  Nel secondo tempo è one man show ma proprio sul più bello, quando dai suoi piedi sembrano uscire solo ricami, stende in area un avversario girato di spalle, è il rigore che ci frega, GHIACCIO BOLLENTE.

CASAROLI 6,5: E’ sempre più coinvolto dalla manovra della squadra che vede in lui il terminale perfetto per chiudere ogni azione. Si perché il Condor lotta, pressa, gioca di sponda, tutte cose che un anno fa poteva mettere in rima ma non replicare sul campo. E’ vero manca il gol (egoista/bravo il portiere) ma se le prestazioni sono queste non potranno non arrivare a grappoli…delizioso quando chiede alla cameriera milf in carriera un consiglio spassionato sulla pizza zucchine e gamberetti, SALAS.

TIFOSERIA 7,5: Grande il Miglio in trasferta, non poteva mancare l’appuntamento con un campo che tradizionalmente offre una corposa presenza femminile ma invece della solita Zumba prima del match una partita di bassa lega con delle panze impietose.

AVVERSARI 6+: La solita Villa: con loro sempre sfide tirate e spesso sopra le righe. Forse avevano un paio di elementi in più rispetto all’anno scorso ma la sensazione è che stavolta vincano con il minimo sforzo e che si potevano tranquillamente battere.


La frase della serata “  Le nigeriane sul loro gruppo Whatsapp hanno appena scritto, stasera si va a Garli ragazze?” Simi, freddura.

venerdì 18 novembre 2016

JOGA MALITO - PROFUMERIA DUOMO 4 - 4


Un grande Joga. E' un altro pareggio casalingo che muove appena la classifica ma la prova dei diavoli è stata da dieci e lode mettendo alle corde la forte Profumeria Duomo e sfiorando più volte il colpo del k.o.
Quindici giorni fa il pareggio contro i canguri aveva lasciato solo malumori e rimpianti. Ieri, nonostante il risultato assolutamente identico, nonostante una vittoria sfuggita di mano, le sensazioni sono diametralmente opposte.
Va così, produciamo cento raccogliamo dieci. Peccato perchè i ragazzi avrebbero meritato l'intero malloppo, anche se alla fine poteva vincere chiunque: davanti ai miei occhi due grandi squadre e una partita bellissima.
La fama degli avversari parla per loro, sono sempre stati competitivi, in qualsiasi annata o girone. Un rivale ostico, in questo seniores B infernale che per adesso ci ha messo di fronte un ostacolo dietro l'altro senza un attimo di sosta. Ma li abbiamo fronteggiati a viso aperto, con questo cuore e con queste prestazioni si va lontano.
All' appello, come già detto, mancano i punti e qualche gol nella casella reti segnate, ma ci arriveremo. La nostra crescita passa attraverso partite a così alto voltaggio e le scosse stavolta solo soltanto benefiche.
Ora dobbiamo continuare e comunque migliorare perché con un pelo di cinismo in più si vinceva e saluti e baci. Invece siamo belli ma non concreti, siamo forti, a tratti fortissimi, ma non continui. E alla fine la fortuna ci volta le spalle come in un film xxx, un anno fa di questi tempi all' ultimo secondo uno stinco deviava un pallone nella porta ospite e tutti in pizzeria, hasta la victoria.
La cronaca del match è un sussulto continuo, una partita vibrante che scorre fluida dall' inizio alla fine, merito dei dieci in campo e di un arbitro finalmente old school: se ha fischiato cinque volte per tempo è tanto (chapeau).
Gli ospiti giocano il vero calcio a cinque ma per dieci minuti buoni non escono dalla loro area, pressing costante dei nostri ma senza sbloccarla. Così il primo affondo loro ci fa più male dell' olio di palma, 0-1.
Il pari passa attraverso il gioco,il gioco Jm; tanto per essere chiaro, non baratterei mai il taglio giusto di un qualsiasi avversario con una sgroppata palla al piede, in barba ad ogni legge del futsal, del Simi di turno.
Che poi ieri l'abbiamo modellato su quello avversario è un dato di fatto, ma la definirei accortezza tattica (per una volta che succede). L'equilibrio del primo tempo concluso sull'uno a uno non cambia nemmeno nella ripresa, nuovo vantaggio ospite e nuovo pareggio Joga.
Il finale è scenografico... facciamo un applauso a Luca Tommasini. Una punizione di Simi deviata in barriera da una piuma del Condor ci regala il vantaggio, subito annullato però da una frittatona difensiva sfruttata a dovere dai rivali. E' uno Joga epico però, pagheremo lo sforzo nei minuti conclusivi, ma rialziamo il baricentro, li andiamo a prendere altissimi e Zola, scartando mezza difesa, ci ributta sulla corsia di sorpasso.
Sembra fatta ma manca il colpo di grazia. Imprecisi e poco feroci noi ma anche un portiere-molla pronto a sfidare le leggi della fisica sull'altro versante.
Un mani non visto (ma ci sta) avvia l'azione del pareggio Duomo, non abbiamo più energie e tempo per andarla a riprendere. Appagante l'applauso finale del nostro pubblico, abbiamo dato tutto e ci è stato riconosciuto.

STILO 5,5: Fino a metà ripresa innaffia di sicurezza ogni spigolo del campo, vero, il secondo gol spiove da lontano ma era coperto, mentre sui tiri ravvicinati beh non teme rivali. Il terzo gol purtroppo lo inchioda: la palla gli scivola dai guantoni come una panetta di burro, punizione dal limite e... DOCCIA GELATA.

GARLI 7: La sua miglior esibizione stagionale, in smoking alla serata di gala. Annulla le temute punte nemiche con le sua armi predilette, concentrazione e gioco d'anticipo. Deve aver trovato su Google maps un nuovo centro massaggi, REVIVAL.

SILEO N. 7: In collisione con gli avversari come sotto una pioggia di meteoriti, sembra avere la peggio (metà secondo tempo) ma poi si rialza e torna in battaglia, troppo utile alla causa la sua fisicità in una squadra che trabocca di talento ma che a volte gioca in punta di piedi, LION KING.

VENEZIANI 7-: Passato presente e futuro degli Joga, l'abbiamo impiegato ovunque ieri, anche da ultimo, difficile dire dove ha reso di più. Ha corso tantissimo, ha procurato la seconda rete ma pesano alcuni gol che si divora, con i piedi educati che si ritrova, quando va al tiro, la porta dovrebbe piegarsi in due come una piadina a Riccione, QUASI PERFETTO.

ORSI 6: Uno spezzone di gara gestito con sapienza, così potrà giocare fino a 153 anni senza accusare fatica. Pochi palloni giocati (bene peraltro) e tanta devozione tattica per allentare la pressione ospite sul finire del primo tempo. Nel.. molto.. tempo libero si occupa dei cambi, con il profitto di una Spa, OPTIONAL.

TARTARO 7,5: Approfittane e spremilo quando c'è, ok missione compiuta. Scherzi a parte al momento è insostituibile, trovatemene uno meglio e portatemelo qui davanti. Il primo gol, la punizione.... sostanza e qualità nel palleggio. Sul quarto gol (preso) tenta una giocata impossibile, ecco lì avrei preferito che avesse due cassette da ortolano al posto dei piedi e che non rischiasse così tanto, ma siamo al pelo nell'uovo, IMMENSO.

CASAROLI 6,5: Siamo arrivati al punto che entra e spacca le partite, una freccia al nostro arco che in certi momenti è quasi  un obbligo scoccare. Crea scompiglio, sgomita, fa rifiatare la squadra, quando si piazza spalle alla porta è d'ingombro ad ogni difesa. Sulla punizione-gol è maledettamente furbo: rimproverato da tutti perchè alza il gomito si professa pubblicamente astemio, gli avversari si rilassano e lui...beh i meriti si fermano qui, viene colpito e insacca, PROVVIDENZA.

ZOLA 7,5: Devastante. Il kebap delle cinque lo rende invincibile, come gli spinaci per braccio di ferro. Immarcabile per lunghi tratti ha solo la "colpa" di non freddare il portiere in un paio di circostanze anche se sfortuna e bravura dell'estremo difensore appunto vanno a braccetto. La quarta rete però è un capopopopolavoro come canterebbe Rita Pavone, MATADOR.

TIFOSERIA 7+: Calda, appassionata, non mancano mai (voi sapete chi siete), sempre così. Ieri ripagata alla grande.

AVVERSARI 7: Partita per palati fini ed il merito è anche loro (per me i migliori affrontati fino a qui) giocano bene ma ti lasciano salire almeno fino alla trequarti, l'ordine chiama ordine, per forza. Quest'anno è un girone che non scontenta gli haters Uisp, soddisfatti finalmente?

La frase della serata: " Guardava quel motore fissandolo, come se stesse guardando un muro..." Simi. 
Tratto dal libro " Sono perito meccanico" Edizioni Miglio Verde.





mercoledì 9 novembre 2016

BME VERNICIATURE - JOGA MALITO 7 - 4


Joga sconfitto ma non ridimensionato nella sfida con la Bme; ancora una volta paghiamo a caro prezzo alcuni black out ma la prestazione c'è stata, non potrà andarci sempre storta.
Logico, dopo il passo falso casalingo di giovedì ci si aspettava una riscossa, volevamo tornare dalla trasferta coi punti in tasca, invece rimaniamo a bocca asciutta, Hillary.
Nulla da rimproverare ai diavoli: impegno, lotta, coraggio non sono mancati. La prestazione, anche se a corrente alternata, l'abbiamo fatta ma in questo momento ci manca qualcosa, gli altri riescono sempre a metterci in difficoltà e se attrezzati (e ieri lo erano) a vincerla sotto i nostri nasi.
Non possiedo la sfera di cristallo: ho visto partenze slow motion come questa trasformarsi in autentici naufragi mentre altre volte è bastata una scintilla per ribaltare le sorti, per cambiare tutto finendo nei primi posti. Sarei preoccupato se non vedessi i ragazzi crederci, se non vedessi la rabbia, segnali di reazione ogni volta che annaspiamo. Sarebbe allarme rosso se non ci vedessi a cena, nonostante un pareggio beffa o una caporetto al gelo.
Per rialzarci basta poco ma quel poco va fatto. Anche ieri abbiamo pagato a caro prezzo certe amnesie, certi svarioni che gli altri non commettono e che noi invece ripetiamo con l'ossessività di un maniaco seriale. Giocare bene non basta se poi un passaggio, un movimento sbagliato, un liscio difensivo vanificano minuti e minuti di possesso palla.
A vederla da fuori (appiccicato a quel sudiciume di tendone da circo) vedevi un'azione Joga ed un'azione Bme, nessun dominatore e nessun dominato. Però loro davano l'impressione di poter segnare in qualsiasi momento e dietro erano una muraglia mentre noi scricchiolavamo, in bilico su un equilibrio sottile: una fatica immonda per buttarla dentro e ansia a pacchi ogni volta che ribaltavano il fronte.
Capita così che l'arbitro sorvoli su una falciata in piena area Bme (una scivolata a piedi uniti degna del kung-fu) e sul ribaltamento dopo sbagliamo noi e lo prendiamo. Capita che sfioriamo il palo, poi lo colpiamo proprio mentre gli avversari due passaggi, un rimpallo e vanno in porta.... ma tutto è la sintesi di un periodo no che spero passi al più presto.
Tornando sulla prestazione, discreto il primo tempo, siamo andati in vantaggio poi un gol loro e uno noi fino al parziale quattro a tre per i padroni di casa. Ai punti non meritavamo di essere sotto ma gli episodi non li abbiamo sfruttati e loro si.
Più confusionaria la ripresa Joga. Ci mettiamo furore e maggiore spinta esponendoci però a rischi colossali specie quando gli avversari lanciavano lungo una punta carrarmato sempre libera di puntarci uno contro uno. Simo (bentornato) le para tutte e ci tiene in corsa, così a poco dal termine siamo sotto di una rete pronti a giocarcela.
Come già detto il finale è un minestrone ricco di ingredienti.. il rigore non dato ha del clamoroso, come clamorosi sono alcuni nostri svarioni e invece di pareggiarla andiamo sotto di due e poi di tre...nemmeno il tiro libero, concesso in ultimo, ci dice bene: parato.
Capitolo campo "da giuoco", lo lascio per ultimo, un pò perchè non voglio farlo passare da scusante un pò perchè almeno ci facciamo due (amare) risate.
In una solo parola: raccapricciante. Entrando in quella ghiacciaia mi è sembrato di scivolare indietro di anni, a quei tornei di parrocchia brutti. Eh si, per giustizia ci sono anche i tornei di parrocchia belli.
Stretto, angusto, grosso come un fazzoletto Tempo piegato a metà (tutto è troppo). Nulla è norma, passi il riscaldamento ma quei pali della tensostruttura a centimetro zero dalla riga di fondo reclamano sangue e vittime.... arriveranno (ahimè).
Il terreno è sconnesso, in pendenza, con quel sintetico talmente low cost che ho fin paura che da un momento all'altro si apra una voragine e mi inghiotta negli inferi più profondi.
Inutile dire che ci siamo abituati a quelle misure a metà secondo tempo. Non vuole essere un piagnisteo ma un campo del genere penalizza tecnica, bel gioco, tutto...ti ci puoi abituare ok, ma che schifo fa.
Ora, fermi a quattro punti, il calendario ci propone altre salite (Duomo e La Villa). Dura, ma la scalata la tenteremo, anche dovessimo cadere rovinosamente.

FONTANA 7: In un campo grosso quanto un quadratino Loacker alla nocciola è cosa normale che i tiri arrivino da tutte le parti, pioggia di meteoriti. Una conclusione da centrocampo è un tiro dentro l'area in un campo normal size ma un Patrick così sveglio non lo sorprendi. Tante le parate, nulla può sulle azioni Bme che liberano gli attaccanti a uno sputo dalla porta, SCUDO.

STILO 7,5: Mamma mia che rientro. Il detto entrare "a freddo" non è mai stato così azzeccato visto il clima, ma nel secondo tempo Joga, all'attacco, sforna parate come merendine la Mulino Bianco, alcune davvero eccezionali, ALTO VOLTAGGIO.

ARFANI 5,5: Inizio positivo, deve marcare un perticone, lo soffre ma non subisce. Con il passare dei minuti però gli avanti dei rivali prendono il sopravvento e spesso è preso in mezzo ai tiki taka prolungati dei nemici. Ne esce con le ossa rotte anche se grossi errori non ne fa, anzi è uno dei più battaglieri, BADABUM.

GARLI 6-:Dopo due gare ai box un rientro difficoltà dieci; in certi momenti compaiono ancora le streghe post Antares, ma a differenza di allora non abbassa il capo, tiene d'orgoglio e di muscoli, forse rinvigorito dal tour della Cina che da lì a poco l'avrebbe atteso. Non è stato un partitone ma nemmeno una via Crucis, NEL MEZZO.

SILEO C. 5+: La prestazione generale non è stata una malvagità, anzi, pesano tuttavia i due errori che spianano la strada alla vittoria Bme. Capiamoci: la sfortuna ci mette più di uno zampino, ad esempio sul secondo gol un mezzo fallo dell'attaccante poteva starci, però una vecchia volpe come lui doveva vendere più cara la pelliccia, UNDER.

ORSI 5,5: Il più in difficoltà su quel campo da Barbie & Ken, è sempre con il sedere a terra, non trova spazi e libertà d'azione calpestando la fascia senza concludere nulla. Dietro da una mano, ma non basta, eppure la sua partita poteva svoltare a metà primo tempo: inserimento alla Khedira e palo secco, l'ennesimo, DANNATO.

TARTARO 7: Il solito trascinatore. Il campo stretto non lo aiuta ma nemmeno lo limita perchè palla al piede fa quello che vuole e non c'è avversario che tenga. Il primo gol è fantascienza: traversata oceanica del campo (tre bracciate) e tocco sotto a battere il portiere. Di rapina il secondo, nel mezzo, il lancio ciofeca che innesta una rete avversaria, SUPERPOTERE.

ZOLA 6+: Sprazzi del miglior Zola? Ne abbiamo, e non solo in hamburgeria. Segna il terzo gol con il suo marchio di fabbrica, dribbling secco e saetta scagliata in porta. Nella ripresa le tenta tutte, c'è sempre qualcosa ad impedirgli di cogliere il bersaglio, CARAMELLATO.

CASAROLI 6,5: Il miglior Condor della stagione, inaspettato come Trump alla Casa Bianca ruba palla e si invola a rete, uno a zero. Poi tante sponde, tanto lavoro sporco che a volte lo annebbia quando va al tiro. Aspettiamo altre prove così e altri gol... si spera decisivi, ALTA QUOTA.

SILEO N. 6,5: Stavolta tocca a lui sedersi sulla sedia del regista. I cambi sono giusti dall' inizio alla fine e anzi, approvo questa continua ricerca del quintetto migliore a seconda delle fasi della partita. Di più non poteva....l'unico rimpianto è non averlo avuto in campo, SCIENZIATO.

TIFOSERIA NG: E dove la mettevi? Non ci sono le panchine figuriamoci le tribune. Si risparmiano del freddo, bahh.

AVVERSARI 6,5: Beh che dire, compatti, spigolosi, astuti...come me li aspettavo. Peccato perchè non avevano nulla più di noi se non un gioco meno improvvisato ma al contrario più paziente e ragionato, pronto a colpirci senza pietà. E non è poco.

La frase della serata: " Voglio un recinto di patatine, cottura... tanta..." Fabio, il cliente ha sempre ragione.

sabato 5 novembre 2016

JOGA MALITO - AUSTRALIAN 4 - 4


Due punti persi per strada. Gli Joga gettano via una sfida già in pugno e così la prima vittoria casalinga è rimandata. Spesso nel calcio il risultato diventa arbitro di ogni possibile commento, la linea sottile che divide il bene e il male come nel simbolo tao.
Abbiamo giocato una buona gara, credo la migliore prova da inizio stagione, avessimo vinto staremmo qui a parlare di uno Joga al decollo ed invece dall'urna è uscito un pareggino (imprecazione libera, a scelta del lettore).
Giovedì siamo stati anche sfortunati; se la rigiochi dieci volte forse ne vinci nove, ma gli avversari non hanno rubato nulla sia chiaro: chi sbaglia paga e noi abbiamo sbagliato tanto davanti e dietro, anche se dopo altri due pali clamorosi un pò di sale dietro la schiena proferendo una santeria forse lo inizierei a buttare.
Si è detto anche in conferenza stampa (che per noi è una pizzeria), un anno fa una partita come questa l'avremmo vinta, e anche comodamente. Quante volte abbiamo sofferto nei primi venticinque per poi dilagare nella ripresa, quante volte i nostri campioni l'hanno risolta man mano che ci si avvicinava al sole e non ci siamo scottati.
In questo momento manca quel fattore lì, sul quattro a due per noi sembravamo pronti a marchiarla a fuoco questa partita, un quinto gol poteva aprire il varco invece l'epilogo lo sapete, è arrivato il quattro a tre con un carico di paure e poi un "gollonzo" finale a completare la beffa.
Ecco dobbiamo essere più bravi noi però, detto delle sfighe, è anche vero che la buona sorte bisogna andarsela a cercare, passarla a prendere sotto casa, va corteggiata (gratis Garli..).
Bisogna avere quella fiducia che a volte sembra un pò mancare, quella ferocia che ti fa uccidere le partite, che non permette agli avversari di rialzarsi ogni volta. E' successo a Carpaneto (rimonta uguale) ed abbiamo rimediato, ieri non c'è stato il tempo, ed abbiamo pianto.
Non credo che nel finale abbiamo sbagliato nel gestire il risultato. Credo che non avendola chiusa prima, dopo la terza rete dei canguri è venuta un pò di tremarella, ma non dovevamo essere lì, per come abbiamo giocato potevamo già averla depositata in banca.
Vedo gli altri risultati e un pò mi incupisco, spesso sono parziali tennistici, tra un pò da NBA.... gli Joga fanno fatica con chiunque. Eppure ho visto un signor Australian, soprattutto dietro si sono compattati alla grande, anche avessero perso avrei detto le stesse cose.
Quindi ogni giornata sarà una lotta, che almeno questa sia la lezione della serata. Martedì arriva presto, avanti diavolo.

FONTANA 6+: Non è un portiere per rotocalchi e fotografi, bada al sodo e anche ieri si leva i guanti esente da colpe sui gol. Non deve parare tanto ma lo fa bene, sull'autorete non sembra reattivo ma la deviazione è da pochi passi, ci voleva l'occhio bionico, HUMAN.

SILEO C. 6: Gli attaccanti avversari non pungono, il "Papi" come lo chiamano i tifosi tiene unite le fila dietro anche se sembra meno esplosivo rispetto a giovedì scorso. Meglio il secondo tempo, comunque sui primi due gol (inserimenti centrali) non poteva fare più di tanto, A GALLA.

ARFANI 6,5: Gioca gli spezzoni nei quali soffriamo meno, la chiusura di primo temo e l'inzio della seconda frazione. L'impressione è quella di una crescita verticale in termini di rendimento, Skyline.
Certo i piedi sono spigolosi come un mobiletto di design, però compensa il tutto con una grinta affamata e ieri ha sfiorato anche il bersaglio grosso in un paio di occasioni, WALL.

SILEO N. 6: Anche il capitano cammina sul filo di queste pagelle, non è la sua miglior gara in carriera però non fa certo male. Sul conto pesa l' occasione fallita nel primo tempo che poteva tramortire il match mentre sull'autogol è sfortunato e punto...una rimessa laterale che tipo flipper da bar gli impatta sulla caviglia e rotola in rete fino a ieri era soltanto una trama da film di fantascienza, LUNA NERA.

CREMONA 6,5: Non il best actor in senso assoluto (ricordo versioni del Cremo decisamente migliori) però è un motorino perpetuo che sbaglia tanto, appoggi, tiri, ma che c'è sempre. Il gol, il quarto, sembrava l'allungo decisivo e Luca si sarebbe meritato questa copertina, PECCATO.

ORSI 6,5: Ha il sinistro bollente, lo sgancia subito ed è uno a zero. Poi due dormite, specialmente sul secondo gol, come un pallido Dani Alves di provincia si dimentica che bisogna anche difendere. Molto molto bene invece nella ripresa: altri due legni, sulla punizione, fosse entrata, sarebbe venuto giù il J- Stadium, BIFASE.

VENEZIANI 6,5: Buonissima prova, non solo per i due gol, ma il passaggio avventato che rimette in corsa Australian affossa una prestazione super. E' lui che cambia passo alla squadra però, con maggior cattiveria segnerebbe cinque gol a partita. E questa cattiveria io gliela chiedo. Per il resto...invidiatecelo pure, STATUS SYMBOL.

ZOLA 6: Sta giocando sempre, su più fronti, e non si risparmia mai, ovvio che il dispendio di tante energie prima o poi ti presenta il conto. Arriverà il momento di farlo rifiatare ma per ora è ciò che più luccica nell'argenteria Joga e rimane lì in bella vista. Quattro gol giovedì scorso, a secco ieri, eppure se mi chiedete quale ha giocato meglio io non ho dubbi...certo i gol sbagliati creano nuvoloni di rimpianti ma non toccatemi Zolino, DON'T TOUCH.

CASAROLI 6,5: Un attaccante che non fa gol è come un meccanico senza officina, come un pizzaiolo senza forno a legna, come un barbiere senza forbici...ma se gioca così Fabio è inattaccabile, perchè ci mette l'anima, perchè l'assist per il secondo gol in effetti vale una marcatura. Certo ne sbaglia almeno tre clamorosi, una spruzzatina di spietata freddezza non guasterebbe, specialmente se poi non si vince, BASTONE E CAROTA.

TARTARO 6,5: In versione mister "posizione vacante" se la cava alla grande: squadra solida, che lo segue, impone tutto senza urlare. Non aver vinto ed essere stati più belli che bravi sono le uniche  colpe, ESTETA.

TIFOSERIA 7: I soliti supporters che non finirò mai di ringraziare e la mamma del Vene, che personalmente adoro (non solo perchè scarrozza quà e là il bimbo prodigio). Gli regaleremo una gioia prima o poi?

AVVERSARI 6+: Si difendono in cinque, con le unghie e con i denti, anche nei momenti dove noi spingevamo i "canguri" hanno barcollato più di Arisa a X-Factor però sono rimasti in partita. Il finale gli sorride a quarantasei denti, fortuna o no, strappano il punto, chapeau.

La frase della serata: " Sono ben stempiato..." Patrick uscendo dalla doccia con il capello zuppo ed un ciuffo mai visto prima.