lunedì 29 aprile 2024

JOGA MALITO - BAR PASTICCERIA RAFFAELE 6 - 0 (a tav.)


Last dance. Manca una partita, gli ultimi avvincenti cinquanta minuti per concludere la poule scudetto, questo mini girone infernale che qualifica le prime quattro che si litigheranno lo scettro. Joga ancora in corsa ma costretto, per non essere sorpassato all' ultima curva, alla vittoria casalinga contro i forti Maringon (attuale capolista).

Un'impresa, alla quale tuttavia ambiamo....per mantenere quel punticino di vantaggio che ci aprirebbe le porte delle semifinali ma anche per dare un segnale al campionato. Inutile nascondersi, non è stata una seconda parte di stagione scintillante; non eravamo imbattibili prima, non siamo diventati il San Rocco tutto d'un colpo; involuzione si ma a tratti si è vista una squadra capace di mettere sotto chiunque e se giochiamo assatanati possiamo davvero farcela, nonostante la Caporetto della gara di andata.

Il giorno dopo, posticipo del posticipo (ci scriveresti sei libri..) chi ci insegue dovrà a sua volta vincere o almeno strappare un punto per qualificarsi al nostro posto ma la speranza è quella di aver già messo in cassaforte il passaggio del turno, ovviamente.

In casa Joga siamo abituati ad essere realisti, con i se e i ma, Dante sarebbe calvo e invece ha più piume di un pavone. La classifica attuale è quella che ci siamo meritati...si possiamo recriminare per quel pareggio in casa contro gli universitari che probabilmente avrebbe indirizzato diversamente i giochi, ma è stata farina del nostro sacco, un harakiri per dirla alla giapponese. Se non andrà faremo loro i complimenti.

Della partita contro Pasticceria non si può dire molto...non si sono presentati e abbiamo vinto a tavolino. Ci siamo arrivati con un calendario illogico...con partite da spostare obbligatoriamente perché incasellate nei giorni di festa. Se chiamavamo il capo villaggio Masai, a compilare i calendari, beh credo che grattandosi l'osso al naso, avrebbe messo in trasferta al giovedì chi doveva giocare in casa al lunedì e avrebbe evitato metà dei casini, invece no, tutto al contrario come i fumetti manga.

Poi le bizze dei nostri avversari che, presa la palla al balzo, volevano giocare l'andata in casa ed il ritorno pure....eh si, ci chiamiamo Joga Stordito, infatti.

Deciso che si doveva giocare chez nous, diverse sono state le occasioni per fissare il recupero, ma nessuna data accontentava gli esigenti "pasticceri". Una federazione forte, ad un certo punto, si sarebbe fatta sentire invece quasi eravamo noi quelli malvisti, poco inclini al "vogliamoci bene".

Fissata la data di certo non mi aspettavo di vincerla così, ok non è un patto di sangue, ma se si trova un accordo....e peccato perché stiamo parlando di un rivale storico, di una signora squadra, che a dispetto della classifica ha lottato con tutte e ironia della sorte, prima di noi non aveva saltato nemmeno un impegno.

Sensi di colpa? Nessuno dottore, già ho problemi ad organizzare i nostri di spostamenti, figuriamoci quelli degli altri. Vittoria a parte siamo rimasti quasi fermi una settimana e nel rush finale il divano e Pechino Express certo non aiutano...ma la sfida di giovedì conta troppo, vale una stagione, mi aspetto un PalaJoga incendiario come una molotov....dai è.


venerdì 19 aprile 2024

SMART 014 - JOGA MALITO 8 - 7


Dark. Brutto stop per i diavoli Joga nella difficile e "notturna" trasferta contro gli Smart, in una serata che proprio non si farà ben ricordare per il suo epilogo. Ancora una volta abbiamo dimostrato di non avere nulla di meno rispetto a chi ci precede, ma è un momento così, dove raccogliamo meno di quanto potremmo. Anzi è un'intera poule scudetto dove non ne gira bene mezza e anche stavolta ributtiamo assieme i cocci di una prestazione discreta ma ahimè avara di punti.

La classifica è disallineata e mancano dei recuperi, ci vede ancora al quarto posto ma di certo non ci sorride. In pratica non siamo più padroni del nostro destino o meglio, noi dobbiamo fare il nostro percorso e provare a vincere gli ultimi due scontri casalinghi, poi vedremo se chi ci rincorre (con una gara in meno) avrà messo la freccia per il sorpasso oppure ci leggerà la targa. Nulla è ancora deciso, di certo non è stato il cammino trionfale della prima parte di stagione e adesso un pizzico d'ansia la percepisco, la sento attaccata ai muri dello spogliatoio.

Mentalmente siamo sul pezzo, ci crediamo, ma poi in campo la nostra voglia si sta trasforma in un vorrei ma non posso. Un peccato perché a valori ci siamo, ma qualcosa in questo finale di stagione si è inceppato, una flessione (nei risultati più che nelle prestazioni) che ci costringerà a tirare fuori l'impossibile, a giochi di prestigio in questo finale thrilling. La buona sorte ci ha voltato le spalle, palese, ma onestamente ci siamo anche scavati mezza fossa da soli...pareggiando partite già vinte e, pure ieri, non agguantando un pari che sarebbe stato grasso che cola in termini di classifica. Obbiettivo dichiarato è vincere la prossima e poi quella dopo, se non ci riusciremo è evidente che non saremo tra gli invitati al ballo delle semifinaliste.

Anche ieri uno Joga dai due volti, buona gran parte del primo tempo e il finale di match ma nel mezzo anche tanti affanni e troppe disattenzioni individuali e di reparto. Contro certe squadre l'errore non è ammesso, non ti perdonano. A inizio anno la compattezza era la nostra forza e farci gol diventava un privilegio, per pochi. Dopo aver dominato per quasi tutta la prima frazione ci siamo sciolti al primo contrattacco; marcature a tre metri come ai tempi del covid, palloni persi da suicidio, dormite su corner...non ci siamo fatti mancare niente. Impensabile dopo quel 3-1, autoritratto dei primi minuti Joga, splendidi. Loro con qualche innesto nuovo hanno iniziato a premere, a giocare un buon futsal ma alla fine i due gol che pareggiavano la contesa sono arrivati per il nostro assopimento, quasi come avessimo finito di colpo la benzina e le idee.

La ripresa inizia con Arla colpito duro che deve abbandonare il campo, un classico come Barca Real. La squadra si riassesta anche bene ma non riusciamo a prendere le misure ai loro esterni che ci puntano, ci saltano e poi calciano...un paio di gol, arrivano così, dalla linea di fondo, e noi più bucati degli onion rings. 

Abbiamo cuore, e un Mux esagerato, trova sempre un modo (che spesso è una punizione) per accorciare e tenerci attaccati al tram. La partita vive di sussulti con gli avversari che sempre in vantaggio di una rete fiutano le nostre incertezze e ci pressano costringendoci all'errore, allo sbaglio facile.

In altri momenti avremmo disinnescato la bomba, senza paura di tagliare il filo sbagliato...adesso non ci riusciamo. Un discreto Smart, dal sabor sempre più latino, ma non più forte dei precedenti o di quello che ci ha eliminato l'anno scorso. E infatti nonostante le nostre tribolazioni prima di capitolare abbiamo ancora non una, ma che dico due, dico tre...occasioni enormi per pareggiare. La più macroscopica è la classica imbeccata sul secondo palo....il capitano, colui che su punizione centrerebbe il bersaglio da qualsiasi distanza come Robin Hood, da pochi passi tocca debolmente: palla tra i guantoni del loro portiere e coach sbiancato come il buon Michael.

Il capovolgimento successivo è la nostra ghigliottina...e non è neppure il momento più basso della serata. Ripartiamo a testa bassa con la volontà di riprenderla subito. Mux cerca il tiro ma si allunga la sfera e va a contrasto, impattando su un avversario. Il campo, il modo...un terribile flashback...il nostro Cap deve gettare la spugna, tra le lacrime. Buffo che la riaccorciamo ancora...ma siamo già nell'extra-time e dopo tre scoppole nei precedenti incontri questa volta sono gli Smart a spuntarla.

Datemi del pazzo ma io continuo a crederci, mancano due partite e so che le lotteremo. Vedo l'oscurità pronta ad avvolgerci ma se restiamo uniti il buio non mi fa paura...dai è diavolo.


STILO 7: In versione zen, para anche con il muto attivato, però lo preferisco quando con le sue urla spezza-timpano ci tiene tutti svegli come un after party. Nel primo tempo respinge tutto prima di alzare bandiera bianca, quel che passa è sotto la voce "imprendibile". Nonostante il clima poco festoso al Mc sarebbe andato anche da solo (ammesso di trovare la strada) tanto si alza a mezzogiorno come i lord, ma è risaputo che se pronunci quel franchise lì il China non ti lascia mai solo, come la curva del Liverpool, AFONO.

MENTO 6: Primi venti minuti da padrone, e si che ero preoccupato perché nel riscaldamento studiava le movenze di Gabbia...invece di rompere il fiato. Poi, poco aiutato dagli esterni, cede il passo agli incursori nemici. Per indole è sempre l'ultimo delle cumpa ad arrendersi (vedi l'ultimo gol) però non riesce ad esserne il condottiero, i suoi affondi sono spesso solitari, quasi disperati, VICE CAP.

LIN 6: Nel primo si innervosisce, patisce le provocazioni e certe carinerie e finisce per autoeliminarsi come un messaggio dell' ispettore Gadget. Molto meglio nella ripresa, quel suo frescume, nel finale, alimenta le speranze e da vigore agli ultimi sfortunati assalti. Navigatore umano, da qualsiasi latitudine sa raggiungere il Mc più vicino, comodo se non sei pratico della city, però le scritte sono in cinese, GILALE A DESTLA.

VENEZIANI 6-: Detto che il Vene non può giocare male per principio e che anche quando sbaglia lui urlo "cazz..Cremo" per non essere fulminato secco dall' onnipotente, l'ho visto meno esplosivo, meno preciso, meno tutto il suo elevato standard. Pulito nelle linee di gioco però un paio di marcature leggere spalancano il baratro, eppure abbiamo bisogno di aggrapparci alle sue giocate al suo estro, ora più che mai, SALVEZZA.

CREMONA 6,5: Continua il suo momento positivo, quando la nave oscilla e perdiamo la rotta il suo ingresso riporta la calma...un po' di senso tattico non fa mai male, come il minestrone. Dopo un assist che passa tra una selva di gambe e non sfruttiamo, andiamo sotto e allora la sua copertura viene rottamata per fare spazio a una punta. Quando qualcuno si fa male e mi chiede del normalissimo ghiaccio spray io lo guardo implorante come osserverei il bagnino di Riccione mentre uno sta annegando nella broda (quella è)... però è un fisioterapista mica un guaritore, WANNA.

GIORDANO 6+: Partenza folgorante, appena recuperiamo palla distende la squadra e i suoi tagli squarciano la tela, Fontana. Il gol, incrociando al volo un corner battuto corto, è il suo Everest e in quel momento mi è sembrato il più sudamerica in campo, anche se lui è solo "sud" e poco americano. Più stropicciata la ripresa e quel pallone perso, afflosciandosi su se stesso, alla fine peserà più del Bavaro, ARGENTINO.

MUSSI 7,5: Che partita il capitano, tornando quel cyborg ingovernabile della prima parte di stagione dove aveva messo tutti in fila come una pole position. Quelle punizioni, quelle maledette che ci tenevano in vita e secondo me ce l'avremmo anche fatta....ma come i serial killer, che tornano sempre sul luogo dell'omicidio, sullo stesso campo in cui aveva sgretolato il Longo stavolta è lui a lasciarci le penne. E pensare che un'oretta prima eravamo intenti a scherzare sulle orecchie mozzate del Cina, si vede che il karma ha gli occhi a mandorla e puzza di fritto, INCRINATO.

FERRARI 6: Primo spezzone speso bene, viene a contendere palloni arretrati e riesce a far salire la squadra anche nel momento di pressione Smart. Meno efficace nel secondo anche se siamo più arruffoni; il coach prova a mischiare le carte (vai esterno, no punta...) imboscando le sue mosse come un motorino dietro alle Torri, non funziona ma che emozioni è Bove? Al Mc è spaesato...grossi totem in grigio ferro invece di abbondanti davanzali in plastica viola ciclamino....NOGOD.

ARLANDINI 6-: Abbiamo bisogno di lui come dell'ossigeno in un ascensore affollato da petomani, eppure per una sera non si intravede il miglior Arla, quello che anche se la difesa avversaria è spendida splendente trova sempre il modo di impossessarsi della sfera e creare scompiglio. Magari nel secondo l'avrebbe ribaltata come un sedile posteriore in camporella, ma i suoi muscoli di Boemia crollano sotto le percussioni latine, TAMBURELLO.

AVVERSARI 6,5: Parere personale, nonostante ad aprile cambino sempre pelle come i pitoni indiani, ieri erano alla portata quindi forti ma battibili (dal vero Joga). La spuntano di esperienza, di mestiere (vedi anche l'arrivo alla spicciolata...) ma loro sono già in semifinale e noi no, quindi zitti come gli acquari.

ATMOSFERA 5: A parte che la prossima volta che giochiamo qui butto il sale come se dovesse nevicare l'indomani (non sono scaramantico però...) ma vedere questo anfiteatro del nulla vuoto alle 21 per giocare alle 22 mi fa male al cuore. Giocherei a Ottone o a Marsaglia pur di non sentire quella sirena iraniana lì.

L'EVENTO: Il rientro negli spogliatoi più traumatico di questo 2024. Mux che pur di non aggrapparsi alla vecchiaia del Pres preferisce soffrire in silenzio facendosi quei 250 metri su una gamba sola...siamo dentro e parte a tutto volume un tormentone latino che a confronto "Bailar Contigo" l'ha scritta Mozart. Tra i vapori delle docce Arla, Ste e Ale sono intenti a fare calcoli come se dovessimo presentare il bilancio il mattino dopo. La soluzione è chiamiamo gli Special e attendiamo una buona notizia. Appena il mio orecchio ha sentito "0-0" ho avuto l'istinto di farla finita, andare nell'altro stanzino e urlare " musica de mierda chicos" per fargli estrare il ferro dal borsone e farmi impallinare peggio di un Golf Club...




venerdì 12 aprile 2024

JOGA MALITO - EDUCATT 4 - 4


X-Factor. Secondo pari consecutivo dei diavoli che si fanno raggiungere all' ultimo istante da un immortale Educatt in una serata che per la mole di gioco e le occasioni poteva congedarsi con tutt'altro risultato. Non è girata, anche se i nostri demeriti vanno a braccetto con la malasorte; due punti evaporati (come poi  era capitato alla Bellotta) e cammino nel torneo ancora tutto da decifrare...ieri con i tre punti segnavamo una bella tacca e invece bisogna tornare a nuotare nella acque stagnanti per riemergere.

Ma il traguardo è ancora lì ad aspettarci, saremo artefici del nostro destino anche se pieno di spine come un roseto. Abbiamo visto avversari non sbocciare... ma sciabolare per un punticino strappato contro di noi, segno che possiamo ancora mettere paura.

Nulla da rimproverare ai ragazzi, anche se visto quanto ci giocavamo nei cinquanta minuti di ieri non averla portata a casa è stato un peccato capitale. Abbiamo dominato in lungo e in largo il primo tempo sbagliando tantissimo sotto porta. Bravi eh i portieri degli altri... però uno strizzato 1-0 mettendo a referto trenta/trentacinque conclusioni a rete è onestamente troppo poco. Perché è in quel primo tempo che custodisco il mio cofanetto di rimpianti. Dovevamo tranquillamente essere sopra di "X" gol, avevamo difeso da squadra e attaccato no-stop, a senso unico. 

La partita scorreva sui binari auspicati, esattamente come l'avevamo impostata, dovevamo solo concretizzare di più. Poi vero che nel calcio ci sono anche gli avversari. Stiamo sfidando le migliori, ed Educatt è tra queste. Basta un gol, uno sbandamento e prendono coraggio, si contagiano di coraggio. Vanno addirittura avanti (1-2) con il loro pivot, bravo e fortunato a liberarsi al tiro. E' il nostro momento di tilt e arrivano le prime grandi parate del Simo... va bene, ma sono le prime occasioni ospiti del match, caspita agli altri non succede mai di incepparsi? Oh trovano sempre un buco, glory hole.

Un rigore di Ema, rivendicato come un attentato dell'Isis, ci riporta a galla, poi andiamo di nuovo sotto e nelle sabbie mobili il capitano stacca il biglietto vincente: tre pari in una girandola di emozioni. E' il momento della gara dove si azzerano i tatticismi, entrambe le squadre sono organizzate e si rispettano ma vogliono vincere, a tutti i costi. Ci proviamo, costringendo il loro estremo difensore ad esibire tutto il suo repertorio...non entra, e i pali e la nostra mira fanno il resto. Poi nel modo più impensabile, grande triangolazione Joga e cross vellutato sulla testa di Ema che incorna, il portiere tocca ma nulla può...è vantaggio.

A calcetto un gol di scarto è il niente, ma per come la stavamo gestendo, cronometro alla mano credevo che quell'inzuccata negli spogliatoi avrebbe acceso un diavolo in me come  dice Zucchero. E invece, lo scacchiere aveva previsto una mossa, diabolica. Abbiamo la palla tra i piedi e possiamo gestirla in mille modi, ma ci incartiamo...finisce a centro area e il loro lesto centravanti ci infilza come uno yakitori...che bruciore.

Non c'è tempo per rimediare e finisce così...un po' increduli e arrabbiati ma ci sta, per noi è la vita. L'ebollizione dura un attimo, filtriamo il buono che resta (comunque la prestazione) e testa alla prossima. 


STILO 7+: Passeranno settimane, forse mesi, per mandar giù senza reflussi quell' ultimo minuto lì, altro che latte e biscotti. Dopo un primo tempo di inoperosa osservanza aveva trovato il modo di immolarsi fino al nostro vantaggio, che poteva avere il suo marchio stampato ovunque, come una borsa di Gucci. Umore nero come le nostre felpe, il Piccio deve averlo intuito...ha omaggiato la tavola con un cesto di fritti e mozzarelline che avrebbe sfamato l'Etiopia trasformandosi infine in un giro pizza, ATROCE.

MENTO 7: Ne aveva uno tosto da marcare e il duello sarebbe finito un po' in parità, Ema Win nel primo, meglio il loro diradato puntero nel secondo. Ma poi quella capocciata e quell'esultanza potevano essere il mio sballo, non c'è Salvini che tenga... Nel post-match solo una cosa mi era più lampante del fatto che City Real Madrid fosse stato un partitone....con 5 Ema in campo, di cui uno rigorista, si vincerebbe su tutto, TRIPLETE.

LIN 6,5: Un buonissimo China, soprattutto nel primo, collante tra il nostro gioco offensivo e quell'attenzione dietro che ci lascia in chilling tutta la prima frazione. Vicino al gol nel secondo, si spegne un po' all'improvviso come un black out ma aveva spremuto a dovere quei suoi due polmoncini asiatici. Stavolta doveva comprare una play in notturna, il meno losco dei suoi giri è un combattimento tra galli in uno scantinato comunque, AVANA.

CREMONA 6,5: Ripaga sempre con grandi prestazioni, anche quando gioca un filo meno. Il suo spezzone è da manuale, capisce da solo che la squadra è sbilanciata in avanti e si piazza a gestire il giro palla e le rotazioni trovandosi spesso a fare l'ultimo. Sul piano fisico gli universitari sono un mostro da ultimo livello per lui, eppure non esce dalla sala giochi ridimensionato, anzi, METAL SLUG.

GIORDANO 7: Il migliore del primo tempo, mai un tocco banale, sempre a supporto delle trame offensive senza perdersi l'esterno nemico. Inspiegabile quindi il suo scarso impiego nel secondo (coach ci dica...). Nei minuti finali succedono cose più turche del parrucchiere di Dante: prima il loro pareggio, poi una conclusione di Mux respinta che arriva sui piedi del nostro "vesuviano"...calcia a botta sicura ma alle stelle, RASPADORI.

MUSSI 6+: Le lanciate dell'arbitro sono ormai famose e portano più sfiga di una suora vestita di viola che guida un carro funebre...però dopo una prestazione del genere, combattendo e lottando al servizio della squadra il capitano non meritava una beffa simile, sbagliando proprio lui quell'ultimo tocco, ahimè decisivo. Per alleviargli la pena, avessi avuto poteri predittivi, mi sarei messo io al suo posto...tanto quel tocco di esterno, raffinato come un tre stelle Michelin, non avrei mai saputo farlo...CHI NIENTE, CHI TROPPO.

FERRARI 6-: Spezzone difficile, nel momento dove Educatt mette fuori la testa. Il Bove ci prova, si ingobbisce e difende qualche palla sporca però non brilla nei movimenti. Quando il loro ultimo alza il suo raggio d'azione scatta la sirena d'allarme...dentro il Longo e i suoi centimetri. In pizzeria, dopo aver pagato il campo protestando come un nord irlandese, il primo smaltino che vede (definito un non colore) la spara enorme: se passiamo, vinciamo noi, ASCOLTALO O SIGNORE.

VISONI 6,5: Entra fresco come un taglio Barbanera e la sblocca dopo quasi un tempo e un rosario di imprecazioni che vale già per il mese di maggio, chiudendo un' azione travolgente. Appena prima con un tocco sotto aveva già rischiato di scoperchiarla. Sembra la fine del nostro ramadan ma nel secondo nonostante tanta spinta e molta battaglia non riesce a ripetersi, ENTRO,SPACCO,ESCO,CIAO.

ARLANDINI 6,5: A fine partita aveva i tatu sulle braccia come Gemitaiz, stemmi di lotta e resistenza nelle grinfie del loro ultimo. Mi è mancato il suo gol, magari sul finire come il limoncello, a ghiacciare come iglù quelle facce sbarbate ancora senza peli importanti, ANCHOR.

AVVERSARI 6,5: Per una sera li avevo visti battibili, loro che sulla carta sono un po' il nostro spauracchio (ad oggi 5 punti, 4 contro di noi..) ma non averla chiusa quando ne avevamo l'occasione li ha rimessi al mondo come un parto. Ultimo forte, punta forte, stasera anche il portiere...eppure dobbiamo mangiarci le mani fino ad arrivare ai polsi.

ATMOSFERA 6: Strana, non mi piace fare proclami ma una spinta in più dagli spalti qualche volta mi manderebbe a letto felice. Se ricordate loro avevano la gente ammassata alle righe che sembrava la Libertadores...dai è uno sforzo tutti, non sempre gli stessi.

L'EVENTO: La loro unica supporter, una Barbie Universitaria, viene a chiederci una sigaretta. Tempo zero e il buon Arla si mette un panama in testa e inizia a dirgli che lui è proprietario terriero di piantagioni di tabacco e quindi le "fa su"....la ragazza quasi fiuta il colpaccio ma il buon Cesco con un solo gesto rompe la liason, allungandole un pacchetto di sigarette sottomarca da tabacchino di periferia. Il Pres cerca il gemellaggio ma la tipa una volta acceso esclama il suo schifo per noi, per gli universitari e anche per il Csi con un telegrafico ma efficace "a me delle partita non mi interessa niente...".

venerdì 5 aprile 2024

SPECIAL TEAM - JOGA MALITO 4 - 4


Risposte. Grande prova dei diavoli che alla Bellotta sfiorano il colpaccio esterno contro Special Team, riacciuffati sul risultato di parità proprio quando ormai la vittoria sembrava impacchettata. Una sfida emozionante, ben giocata dai due team ma che ci riempie la barra dei rimpianti, potevamo e meritavamo l’intera posta. Ma pazienza, il calcio sa essere spietato, la prestazione Joga è stata comunque sublime andando a sanare quel lunedì di follia contro i “carpenters”.

Risposte che dovevamo dare prima di tutto a noi stessi, ok le risate e la pizza dopo sono la benzina (che poi visti i prezzi il paragone calza a pennello) ma non vanno dimenticati gli sbatti e gli sforzi che da settembre alimentano questo sogno. Chiedersi quale fosse il vero Joga dopo la debacle lodigiana era lecito, sapere che è stata una parentesi e ora sotto a chi tocca però ha tutto un altro sapore.

Ieri, contro un avversario che voglio ripetermi… è una corazzata, abbiamo azzannato fin da subito il match, con quell’attenzione tattica e cura dei dettagli che ci rende ostici, difficili da debellare. Il campo piccolo ( Simo aveva già pensato al sequel della sua lamentela regina..) favorisce i capovolgimenti di fronte ma siamo così compatti e sempre in rotazione che sforniamo occasioni senza concedere nulla dietro. 

Il gol di Arla, rifiorito come i margheritoni in primavera, certifica una supremazia iniziale marcata, aahh quanto ci è mancato quel metro e novanta di acciacchi e malanni. Ma i padroni di casa non battono ciglio e giocano a memoria: eh si, hanno in programma una sola giocata…palla alla punta e speriamo. E’ uno schema funzionale però e la loro boa, sempre accerchiata, alla prima occasione ci punisce…1-1.

Ma non restiamo a guardare. Mastichiamo futsal, teniamo il pallino del gioco, e soprattutto siamo connessi alla partita: sfruttiamo subito un calcio d’angolo battuto corto per avvoltoio Ema che si avventa e la spinge dentro, avanti noi. Prendiamo anche un palo dopo un’azione tutta di prima ma anche Special ha le sue armi e Simo si deve impegnare non poco nelle respinte. Quando anche lui ha preso un palo… ma con la capoccia è tremato il pavimento, come a Taiwan. Una scalata mal riuscita porta al due pari e la partita è uno stallo alla messicana. Ci pensa uno scatenato Ema a riportarla dalla nostra (2-3) e su questo punteggio si chiude una prima frazione ad altissimo voltaggio.

La ripresa, se possibile, comincia ancora meglio per i diavoli. Loro attaccano e verticalizzano sulla punta, noi ripartiamo in velocità e prima viene steso Vene, poi il Cremo…rigori solari, quasi accecanti. Il primo lo realizza il solito Ema che se tiene questo passo può insidiare i 44 gol del capitano, arenati da qualche settimana come un capodoglio a riva. Così il secondo, quello del possibile +3, torna nelle mire di un Mux che stava giocando alla grande e che comunque piuttosto di venir scavalcato da Ema preferirebbe retrocedere come la Salernitana. Portiere spiazzato ma pallone alle stelle, peccato ma non sarebbe cambiato molto, su certi campi e contro certi avversari non potresti comunque abbassare la guardia.

Per lunghi tratti resistiamo, chiudendoci, difendendo quel doppio vantaggio con tutte le nostre forze. Che a dirla tutta non sono poi tante, facciamo più fatica ora a ripartire di rimessa. Ma con il passare dei minuti anche i nostri competitor cominciano a perdere quota….uno schema hanno e quello usano, ma sembra di sbattere sempre contro lo stesso muro, crash test. Eppure il loro terzo gol, quello che accorcia le distanze, passato tra le manone di Simo e il palo, li rianima quando già vedevano l'ingresso dell'obitorio. E puntualmente la mazzata...un blocco, l'unica incertezza difensiva della serata, a sculacciarci come una governante severa, 4-4. 

Finita? Macché...nel momento in cui certe partite puoi anche perderle accade che abbiamo una punizione sulla trequarti, Mux alla battuta. Il suo palmares insegnerebbe che quell'ultima chance va calciata dritta per dritta in porta, ma è stremato e soprattutto c'è Cesco inspiegabilmente senza marcatura al limite dell'area. Arla, in modalità antifurto, trova l'unico attimo di silenzio generale della serata per urlare come un rocker "passala a Cesco", ci mancava solo un' insegna luminosa che lo indicasse "Lui è Cesco"....eppure non viene calcolato. Riceve palla e calcia, nell' unico spiraglio possibile.....legno clamoroso e molti dubbi anche su San Gennaro, se non li aiuta lui i suoi discepoli. Il pareggio veste stretto, anzi skinny, ma con prestazioni simili non ho dubbi che andremo in semifinale...avanti così.


STILO 7,5: Parava con l'aureola del Santo già prima di quella craniata, poi ancora meglio con quel vizio di inglobarsi il pallone che se gli fanno le analisi trovano i globuli bianchi, i globuli rossi e quelli a pezze bianche e nere. Incolpevole sui gol, serviva Mandrake. Quando con quel rinvio sbilenco ha centrato una delle travi di sostegno della struttura ho temuto che avesse da ridire anche sulle antiche leggi dell'architettura che resistono dai romani (un paio di muri portanti servono sempre), invece dopo quella pausa alla Celentano ha esibito un sommesso quanto falso "scusate", UMILE.

MENTO 8: Grande prova difensiva, sarà anche vero che il loro puntero realizza tutti e quattro i gol Special, ma nell' uno contro uno è stato insuperabile, stordente. E non si accontenta il goloso Ema...tre marcature portano la sua firma, per la quarta non trova di meglio che incolpare il mister, quando in realtà l'ingresso di Mux che al secondo rigore scoppiettava in panchina come una ribollita, era già stato deciso. Ema per non far pesare nulla a nessuno ha finito la serata con un lapidario "io l'avrei segnato", FRATELLANZA.

VENEZIANI 7+: La partita non è per mammolette e abbonda di contrasti e colpi duri, il Vene dall'aspetto coccoloso fuori in campo però si trasforma in una belva e non si tira mai indietro. Palla a lui e stai certo che non la perdi, che te la rigioca...bene, altrimenti anche Ale sarebbe Iniesta. Scatta bene sul rigore procurato, l'unica mezza sbavatura è la non chiusura sul loro secondo centro, ma parliamo di contorni, RABIOT.

LIN 7: Un buonissimo Cina, non inganni che si è visto meno dalla metà campo in su, non ha sbagliato un appoggio e in certe mischie ha difeso e respinto contro ogni pronostico, un piccolo Huawei contro l'Iphone Pro Max che sembra un 55 pollici. Devo andare a fare le pulizie alle 23 di sera mi sembrava un errore di traduzione ma poi il buon Cesco mi ha ricordato cosa significa "pulizie" in mandarino e allora mi sono tranquillizzato...forse, CHINA TRUE CRIME.

CREMONA 7+: Rinato. Un secondo tempo sugli scudi, stantuffo nel momento migliore Joga (fino a metà ripresa) e razziatore di palloni, gli avversari gli rubavano due metri di prepotenza ma lui li recuperava sempre sulla corsa. Dimostra però di non conoscere il suo coach, un improvvisato...Lol 4: arrivo mezzoretta prima stavolta, mi scaldo bene ed entro subito...dimenticato in panca come un ombrello in stazione, stanza degli oggetti smarriti, ASCESA.

MUSSI 7+: Tremate perché se torna a pieno servizio anche il Cap, e sta tornando, ridiventiamo quel tritacarne di inizio stagione...e voi gli smash burger. I rigori li sbaglia solo chi li tira (vero che quel pallone è atterrato a Malpensa questa mattina come un Easy-Jet) ma ormai il sodalizio Pres-Capitano va ben oltre le multe e i divieti, si sono smezzati un profiterole che parevano Lilli e il Vagabondo, POLIGAMO.

GIORDANO 7,5: Spacca subito la partita, zero adattamento. Si trova ad occhi chiusi con tutti ma quell' uno-due con Arla è da urlo, il gol non arriva per pochissimo. Ottimo anche nel secondo, l'ho visto più a disagio in pizzeria, alla fine la prende coi calamari, puro istinto di sopravvivenza il suo: era più simile a un fritto misto e il cuore lacrimava di meno, EVIL.

ARLANDINI 7,5: Il Nacho Vidal del gol, autore di un after match dai risvolti boccacceschi, la sblocca con una staffilata sotto la traversa, e passa la paura. Tante sponde, una lotta continua che lo vede vincitore...e tutto questo con una vite nell'anca, il malocchio, un polmone solo eccetera eccetera. Gran giocatore di padel dall'anno prossimo, BUGIARDO.

AVVERSARI 6,5: Completi, come dice Landu dieci anni fa erano una C1...mica ho capito se intendesse una Citroen, ma va bene così. Monotono il gioco anche se l'arrembaggio finale ripaga e acciuffano il pari, festeggiato giustamente come un trionfo. D'altronde se hai punta e portiere fuori categoria sfrutti per forza quella roba lì.

ATMOSFERA 6,5: Alla fine è un palazzetto che ho rivalutato, piccolo ma ci giochiamo su bene. Non lascia posto al pubblico e....peccato quelle travi che tengono su il soffitto è Simo? Pacchiane...

L'EVENTO: Il lato oscuro del tavolo dopo aver schivato una paella che sapeva di invenduto si era abbandonato a discorsi da caserma, con Arla, allergico ai latticini che mostrava foto di davanzali che contenevano più latte della Polenghi...quando dal cilindro esce fuori la storia di Mux che esce dal baule. L'ho trasportata ai giorni nostri, subito. Ema sul dischetto, sta per battere il rigore decisivo, si sente il "clac" del baule e il capitano sbucando esclama "batto io.."