martedì 26 marzo 2024

MASSIMILIANO IL MARINGON - JOGA MALITO 12 - 1

 


Sprofondo rosso. I diavoli crollano nella trasferta lodigiana contro i Falegnami incassando un k.o. dalle proporzioni epiche. Un passivo XXL che se da una parte traduce in numeri una serata storta e nulla più dall'altra mette a nudo tutte le fragilità di un team praticamente invincibile fino a febbraio, ma che al momento alterna grandi prove a uscite molto meno autoritarie. La classifica ne sta risentendo, presentando al momento clou della stagione un Joga balbettante, dal fiato corto: ancora pienamente in corsa ma bisogna guardarsi davanti e dietro, come nei bagni turchi.

Ma più che la graduatoria a preoccupare ieri è stata la prestazione; noi irriconoscibili, uno stagista al primo giorno di lavoro. I Maringon non erano avversario facile, lo sapevamo dalla Coppa. Come noi avevano vinto il mini girone invernale e in casa erano imbattuti, nessuno si era sognato di sottostimare la sfida. Però uno stacco simile (e il campo stavolta non ha mentito) non era previsto, che schiantata.

Non siamo mai stati in partita, nemmeno per venti secondi. Sepolti di gol già dai primi minuti, il timeout più veloce della storia suonava già di ritirata. Qualcuno ha detto che loro andavano il doppio di noi...sbagliato, andavano il triplo; in un campo che sembrava il mare Adriatico noi eravamo un pedalò con la scritta "Bagni Joga" che rincorre un motoscafo e la sua scia schiumosa.

L'impegno c'è stato, molti di noi non erano al meglio ma si sono strapazzati lo stesso, solo che prima ancora di perderla nei duelli l'abbiamo persa mentalmente, abbiamo alzato bandiera bianca, abbiamo accettato che l'avversario ci facesse brutto, senza far nulla. 

Si il campo faceva schifo, lo so. Non sembrava nemmeno calcio a 5....vero anche questo. Ma è uguale per tutti, come la legge. E loro, sicuramente più abituati di noi, ci hanno surfato sopra coi Ray-Ban a specchio mentre noi siamo annegati alla prima onda, aggrappandoci al più comodo degli alibi.

Non abbiamo trovato un modo per opporci alle loro ripartenze, non ci abbiamo preso le misure subito e non lo abbiamo fatto neanche dopo. Un paio di gol sono arrivati in inferiorità numerica (l'ultimo nostro che ballava tra tre avversari), altri con il loro esterno che si accentrava e calciava dopo averci saltati tutti, fermi come il marmo dei lavandini di lusso. Il morale poi è andato giù giù giù fino agli inferi, non ci riusciva niente, nemmeno l'abc, il passaggio orizzontale di tre metri.

Sotto 7-0 dopo un tempo aspettavamo solo la fine, come i condannati al patibolo. Non siamo sprofondati come gruppo (su questo zero dubbi, siamo un top club) e ci siamo aiutati, ma senza mettere sul banco uno straccio di reazione collettiva. Abbiamo creato qualcosina ma senza una proposta di gioco credibile e ogni volta che perdevamo palla loro ci assaltavano, trovando con troppa facilità la nostra porta. Il 12-1 appena prima del fischio finale (una liberazione) è un conto salatissimo, come se il Bove dovesse saldare in un colpo solo tutti i calcetti mai pagati...milioni di euro.

Oggi prevale il malcontento, due squadre che si sfidano per lo stesso obbiettivo, per lo stesso scettro e che si scoprono (sull'erba cespugliosa lombarda) distanti anni luce...bisogna rimboccarsi le maniche Joga Malito. Ma non è tempo di verdetti, manca ancora il giusto numero di partite per riscrivere l'epilogo, quindi affiliamo i denti perché con quelli di ieri sera non si morde niente, neanche lo zucchero filato.


STILO 6-: I primi quattro tiri li vede passare senza poter far nulla, occhi al cielo, 10 d'agosto. Se poteva esprimere anche un desiderio avrebbe fatto sparire in un buco nero tutta l'erba sintetica del mondo e avremmo giocato sulla non materia, magari andava meglio. Contiene il passivo, già undici gol di scarto mi suggerivano il taglio delle vene, fossero stati di più...SAN LORENZO.

MENTO 5: Non è il solito re leone del nostro pacchetto arretrato, passano tutti e poco aiutato dalla copertura degli esterni, viene inghiottito e triturato. A sua discolpa i problemi alla schiena che da una settimana lo tormentano, si è curato con strani cerotti Made in Bucarest: già ieri voleva rigare le Tesla nel parcheggio, ne mette ancora uno e assalta i furgoncini portavalori col passamontagna, BRUTTA PIEGA.

LIN 5: Se anche China è floscio come un raviolo allora la serata è altamente negativa, difficile che il biondo della Manciuria sbagli un match....eppure sull'erba le sue finte non ingranano, il suo tiro e la sua consueta corsa sono assenti ingiustificati. Momento Trivial Pursuit all'appello: di nome fai Lin o Guoping....ma cosa gliene frega? Lo manderei all'anagrafe di Pechino l'indomani il ficcanaso, APPANNATO.

VENEZIANI 6,5: Lo Joga si è già inabissato ma il Vene che eleganza per eleganza, preferisce il parquet ma non disdegna nemmeno la finta vegetazione, prova a chiudere un po' di falle, a organizzare un minimo sindacale di risposta al fuoco. In una serata horror suoi i pochi lampi di luce...il gol su punizione, ad esempio. Fregato dall'abbondante cameriera ordina un tiramisù che germogliava lì da almeno tre giorni, con quella crema potevi tirarci su una palizzata di cemento, BERGAMO.

CREMONA 5,5: cinque minuti di ritardo e si perde cinque gol, uno al minuto, come le tariffe dei numeri hot. Entra anche bene, con quel surplus di grinta in un grigiore generale che fa sembrare la sua stropicciata prestazione quasi un capolavoro. Buca un'occasione sul secondo palo che è una fotografia del momento, siamo in ritardo sulla tabella di marcia, COMPITINO.

MUSSI 5,5: Il capitano prova a suonare la carica e a tenere assieme i cocci, ma i nostri rivali sono già decollati e ci salutano con la manina dall'oblò. Qualche tiro dalla distanza e tanta lotta, soprattutto nella ripresa, ha vinto più contrasti di tutti, lui che i contrasti è quasi obbligato a schivarli, per il momento. Il post match è stato ancora più impegnativo (e ce ne voleva)...ma sì lo prendo un dolcetto....gli arriva un biscione di creme insensato e la cameriera che gli sgolosava alle spalle "guarda che se non lo finisci una cucchiaiata violenta gliela allungo io", GLUCOSIO.

VISONI 5: Avrebbe i colpi per riaccendere il fuocherello della speranza, subito spento dal diluvio dei Maringon, ma dopo un inizio difficile dove comunque è il solo a provarci si autoricovera per una bronchite tra primo e secondo tempo, con dei colpi di tosse così secchi che hanno fatto sembrare "Disgrazie Arla" uno di sana e robusta costituzione. Rientra nel finale, ma ormai la situazione è al collasso, PRONTO SOCCORSO.

FERRARI 5: Dopo un'avvio dove non la vede mai,  penso all' unico rimedio possibile per sbloccarlo...cercare in google immagini poche ma significative parole... "unghie viola". Ma ora che avvio la ricerca siamo già all'imbarcata, decido quindi di togliere Bove e di cancellare la cronologia (ehm, tengo famiglia). Meglio nella ripresa ma a parte un paio di assist che inventa (non sfruttati) è un Bove che non punge. Avrà mica giocato con le anti-infortunistiche della Vanessa eh? LOW BATTERY.

AVVERSARI 8: Al completo sono una delle squadre da battere, cosa peraltro che c'era riuscita nella finale di Coppa. Non so se ieri erano particolarmente in serata e noi molto poco, fatto sta che discorso campo a parte, ci hanno surclassato e preso a pallonate. Per dirla in gergo maringonese, una legnata.

ATMOSFERA 5,5: Quando abbiamo visto il campo, mental coach Arla ha provato a paragonarlo a quello di Fiore per rientrare in comfort zone ma il nostro incoraggiante inizio ha spento a mo' di posacenere anche quelle due paglie di "presa bene". Però tutti in pizzeria, ah non si sgrarra. E i pizzaioli che da mondo e mondo dopo le 22.30 sono scorbutici che vogliono chiudere e si fanno i cazzi loro oggi avevano una loquacità da denuncia..."quanto avete fatto?" 

L'EVENTO: Che la serata non fosse allineata agli astri lo si capiva già dal viaggio. Dunque partiamo e arrivati davanti alla Biffi dico a Simo "fermati in piazza che prendiamo su Arla" come se fosse un pacchetto di mentine che ti infili in tasca. Niente, il pulmino era al completo, overbooking...mica possiamo metterlo sul portapacchi. Urge una pensata...ceduto senza obbligo di riscatto alla macchinata più fresca della zona. Che privilegio...Eugenio Pontieri è una perla rara....


venerdì 15 marzo 2024

JOGA MALITO - SMART 014 5 - 4


Ema-lo, pazzo Joga Ema-lo. Uno gol nel finale del nostro ultimo spezza l’equilibrio di una sfida vietata ai deboli di cuore e consegna ai diavoli una vittoria importantissima per la corsa alle prime quattro posizioni. 

Tre punti densi di significato al termine di una settimana emotivamente complicata, che poteva rianimarci oppure schiantarci al suolo, mai day mai day. In calendario due incontri che ci avrebbero rivelato il futuro come una zingara e noi obbligati a vincere dopo una brutta partenza; il primo scalpo era arrivato lunedì sera ma ripetersi contro gli Smart campioni in carica ancora più incerottati non era affatto semplice.

Merito a questi ragazzi: paura di nessuno e più palle di una sala da biliardo. Abbiamo vinto ma qualora non ci fossimo riusciti avrei scritto le stesse cose, solo applausi per come abbiamo interpretato e aggredito la partita. E’ il giusto premio ai sacrifici, ai km, alla fatica, alle fasciature…e chi proprio non poteva scendere in pista era in panchina a soffrire come emo, sostenendo i compagni.

Abbiamo finalmente ripreso quota, ok con una gara in più ma siamo finalmente decollati…dio benedica la regina e quel diagonale di Ema a pochi secondi dalla fine. Come detto le difficoltà erano tante, anche l’ingresso in campo…insolito e non aggiungo altro anzi non aggiungo…Aldo.

Ma poi al fischio siamo partiti a mille senza più pensarci. L’abbiamo sbloccata subito e poi portata sui nostri ritmi, bravi a scalare e micidiali nelle ripartenze. Il raddoppio di Bove a certificare un avvio stratosferico e subito dopo la traversa di China. Ho incrociato lo sguardo del Sile: non avremo cambi my friend ma quelli che sono in campo sputano fuoco, dracarys.

La stiamo domando ma il nostro avversario non ha bisogno di presentazioni, due mezze occasioni e siamo pari. Non c’è contraccolpo, la partita resta aperta, bella da morire, combattuta ma corretta. Solo che Smart sembra avere più stamina e con un rasoterra diagonale ci inchioda, adesso siamo noi il cacciatore e loro sono la preda.

Il secondo tempo Joga inizia con qualche munizione in più, arrivano Fello e Cremo, un metro e novanta in due se li impili, però iniettano corsa e qualità. La riportiamo a galla con una magia del primo e la partita resta un ping-pong di emozioni…la supremazia Jm della prima frazione è un ricordo, tutto è sul filo e anche Simo ha il suo bel da fare nel retrobottega. Quando Foppapedretti Mux (eroe) intercetta un cross sul secondo palo per il nuovo vantaggio penso che “se puede” ma gli ospiti sfruttano a specchio una situazione simile e sfondano di nuovo il muro di Ema e compagni: 4-4.

Guardavo Arla negli occhi e lui guardava me: il terrore in faccia come il capitano del Titanic quando ha visto il ghiacciolo. Eh si perché con mestiere Smart si era conquistata un tiro libero ed essendo agli sgoccioli, se firmavano il sorpasso poi non so…calcoli algebrici. Ma Simo è una calamita, inghiotte e ricarica il colpo.

Il calcio è brutale. Sul rovesciamento di fronte il biondo Nik, che con la maglia verde acido sembrava un sorbetto alla mela verde, innesca Ema che si lancia e conclude…esplosione. In un momento complicato, in un mese dove tutto stava girando storto, non giudicatela come una sbraitata eccessiva, avevamo dentro dei demoni, ce ne siamo liberati.


STILO 7,5: Criticarlo per i rilanci è come ammirare il David di Michelangelo e dire che si poteva fare di meglio con quello scalpello lì... Miracoleggia a ripetizione ma la sua otto formaggi più salamino la conquista con due robe buttate lì nel finale: uscita vampiresca sui piedi dell’avversario e tiro libero neutralizzato, l’ennesima stella sul suo petto XXL, PAC-MAN.

MENTO 7,5: La apre (come una collega mi verrebbe da dire..) e la chiude lui che resta imbattuto in stagione e colleziona multe bullandosi di ciò con il capitano. Prova difensiva importante, anche se loro davanti erano spuntati, ma è quando si sgancia come un treno Eurostar e prende la coincidenza per il gol decisivo che mi indebolisce: mi avesse chiesto l’aumento avrei vacillato…CAPOREPARTO.

LIN 7,5: Che partita, non avesse gli occhi a fessura “insert coin” con quei piedi potrei scambiarlo per un brasiliano di Belo Horizonte, fantastico. L’azione che porta alla traversa è travolgente, certo dopo aver messo tutti a sedere come la vigilia di Natale la poteva toccare anche un filino più delicatamente, ma sono briciole… il resto, anche quel secondo tempo in trincea, rasenta la perfezione, INFRADITO.

CREMONA 7: Nel momento di stanca, dove i nostri competitor sembrano pescarne di più dal serbatoio la sua corsa è vitaminica, ho in mente un paio di palloni strappati all’ ultima suolata utile prima del tiro…Cremos-issimo. Prima di uscire può giustiziarla lui, ma il suo diagonale spara a salve, ENERGY. DRINK.

MUSSI 7: Non era neanche un bipede ieri, legnoso come se l’avesse appena costruito Massimiliano dei Maringon, eppure credo che solo lui in tutto l’universo avrebbe sfidato la sedia a rotelle pur di non mancare. Capitano vero…non devo aggiungere altro. Anzi si: ha fatto anche un gol: a me servirebbero otto zampe come gli aracnidi, a lui ne è bastata una e mezza…REHAB.

LEPPINI 7: Pelo e contropelo. Dinamico e aggressivo, i suoi movimenti disorientano il nemico anche se fluttua spesso lontano dalla loro porta. Ma nell' ultima azione è glaciale come l'era, imbeccata vincente e anelli di cipolla guadagnati, RASOIO.

VISONI 7+: Non c'era, punto (potete smettere di leggere qui, farò spoiler). Quel gol, con noi sotto senza meritarlo, lo fanno in pochi, grandi meriti al coach che gli ha fatto fare un riscaldamento mirato, che ne capite voi...fatto sta che il suo ingresso e quella jogata squarciano le tenebre, LUMINOSO.

FERRARI 7-: Il taglialegna del gol aveva over performato con l'accetta in mano nel pomeriggio e si muoveva a scatti come Dazn, però i suoi colpi restano mortiferi: mette a sedere la difesa Smart e trova un'impensabile traiettoria in pallonetto. Soprannominato T-Rex per via del braccino corto nelle foto di gruppo... ma anche a saldare la quota campo, PAGHERO'.

AVVERSARI 6,5: Sempre grandi scontri con loro, intensi ma mai sopra le righe...vinca il migliore. Ieri erano rimaneggiati e le assenze pesavano (come per noi) ma come al solito sono stati un osso duro.

ATMOSFERA 6+: Family friendly con la famiglia Bove al completo e il fidato Aldo che del piano "ritardo" aveva capito molto poco, ma quantomeno parteggiava per i "gialli", che poi chi ca... erano i gialli ieri?

L'EVENTO: "State a fà la sfilata", che cazziatone dal direttore di gara abbiamo preso e giusto così. Che mica potevo spiegare il piano anche a lui...gli unici che mi sono venuti dietro sono stati proprio gli avversari che sono arrivati dopo di noi. E comunque sfilata per quanto abbia rigettato il termine era proprio una fotografia del momento...ne arrivava uno ogni quarto d'ora con un passo da fashion week che non ti dico...

 

martedì 12 marzo 2024

PASTICCERIA RAFFAELE - JOGA MALITO 5 - 7


Welcome back. Gli Joga tornano al successo nell’anticipo della quarta giornata poule scudetto contro “i pasticceri” muovendo così i primi passi di risalita in classifica. Una gara difficile, ben consapevoli di trovarci di fronte a un’ottima compagine e alla fine la vittoria è stata sofferta ma meritata, difficile chiedere di più ai ragazzi in questo momento. A incupire non poco questo day-after è purtroppo il bollettino medico; partita dopo partita qualcuno sta rimanendo indietro e una coperta che a inizio anno pareva infinitamente grande oggi, nel momento cruciale della stagione, si scopre più corta di un tovagliolo di carta.

Pazienza, daremo tutto per centrare l’obbiettivo ma è chiaro che in un calendario stipato dove non sono ammesse soste questi sussulti di sfortuna fanno tremare tutto fino alle fondamenta. Dovremo gettare il cuore oltre l’ostacolo, stringere i denti…ed è quello che abbiamo fatto ieri, vincendo uno scontro solo all’apparenza semplice.

La concentrazione pre-match, gli occhi della tigre da parte di tutti e il ritorno di Ema dietro riannodavano il filo a quello delle vittorie in serie, alla marcia incontrastata della regular season. I primi minuti infatti li giochiamo con il fuoco dentro, illudendoci (subito 0-2) che potevamo scavallare l'ostacolo ad occhi chiusi e con un braccio dietro la schiena. Invece dopo qualche ripartenza fallita di un soffio, i nostri avversari salgono di tono e appoggiandosi alle punte, abili nelle sponde, ci infilano due volte riportandosi in parità. La nostra fase difensiva non è più quel frullato di attenzione e cattiveria che ci aveva reso inespugnabili fino a gennaio, concediamo sempre uno spazio, una giocata, un’infilata. E così anche quando un sartoriale Fello ricama per il tocco sul secondo palo di Mux, anche quando ci guadagniamo e trasformiamo un penalty loro tornano sempre a farsi sotto (-1) frenando ogni nostro slancio.

Ogni punizione verso la nostra porta era pronta a ribaltare le pupille del coach peggio di un esorcismo…palla che filtra al più libero degli avversari e vantaggio ancora bruciato anzi carbonizzato. Per fortuna il capitano sfrutta una saponetta del loro numero uno e ristabilisce le gerarchie, la prima frazione è storia e siamo sopra (vantaggio striminzito però se guardiamo a quanto prodotto).

La ripresa diventa così una partita a scacchi, noi ci difendiamo meglio (anche se più bassi) sfruttando poco le ripartenze, loro cercano il pari entrando centralmente e con fisicità. Un paio di paratissime di Simo e la traversa negano la beffa ma è chiaro che per far scoppiare questa bolla d’ansia serve un episodio. Che potrebbe benissimo essere quando il loro pivot palleggia come un cestista dei Knicks (la palla era uscita) e poi con nonchalance si conquista una punizione dal limite tra lo sconcerto generale e i rigurgiti di un Simo che oltre questa follia non aveva tanto digerito la merenda latte e biscotti de l’après-midi.

E invece la matassa si sbroglia e troviamo i gol del distacco, prima con un tiro a incrociare di Cremo e subito dopo con un assolo di Bove che slalomeggia e serve a Mussi il più facile dei diagonali vincenti. Il sospiro di sollievo è Vigorsol, ossigeno puro, ma a parte un po' di apprensione legata al risultato nel secondo Ema e soci hanno difeso con l’elmetto calato litigando ai rivali ogni pallone e il tiro libero sul gong (incassato dopo la ribattuta di Simo) sposta meno di Bonucci all’Union Berlino.

Facciamo la conta dei reduci e riproviamoci giovedì, non sarà facile… ma siamo gli Joga.


STILO 7: Non gli concediamo una serata di sbadigli da tempo (lascia fare che poi ieri era più una serata rutti), deve parare da vicino, da lontano e uscire in anticipo di piede fermando un contropiede sciagurato. Nel secondo, quando contava non limare il margine, è monumentale in un paio di occasioni, prima di sbroccare come un hooligans del West Ham per quel tocco di polpastrelli malandrino, REFLUSSO.

MENTO 6,5: Non scendeva in campo da due gare che per i suoi ritmi suonano come..ehm, due anni?… ma ci mette poco a riavvolgere il nastro e presidia il territorio, maschio alfa. I loro attaccanti sono vecchi marpioni delle aree di rigore, in un paio di circostanze si fa aggirare ma non si contano le pezze che va a mettere. Molto zen nella fase proteste, ho gradito…TIBET.

LIN 6,5: Con la testa nel match: un’oretta scarsa prima della partita scopre scartando un Perugina in che campo giochiamo (lui lo chiama quello delle sirene) e da lì è tutto in discesa. I suoi primi minuti con la lama tra i denti gasano parecchio (bello davvero il suo gol) ma anche nella ripresa combatte e non cede il fianco ai muscoli degli avversari. Molto utile anche quando non facciamo partire il cronometro al fischio iniziale… puntuale come le tasse dopo cinque minuti ti chiede il cambio boccheggiando come un branzino al sale, e da lì ti regoli con il countdown, ORA LEGALE.

MUSSI 7+: Ricordatemi che nella vita due sono le cose certe, la prima è la morte…la seconda è non fidarti delle rassicurazioni di Mussi (è solo una botta frate…). In campo nonostante lo spezzino in due come nel gioco del mago e la motosega, realizza il poker d’assi che sbanca il Polisportivo. Speriamo non debba scendere dalla giostra proprio adesso, LAST DANCE.

CREMONA 7: Da un po' di partite mandava a giocare il suo doppelganger, stessi piedi da crimine di guerra ma più scarso in tutte le altre discipline (anche di un rosso più sbiadito se posso permettermi). Ieri è tornato il Cremo, the original, sempre a mordere le caviglie e a raddoppiare su tutti, con quella castagna smarcandosi da un corner che piega a nostro favore una sfida indecifrabile, SOLCO.

FERRARI 6,5: Crystal-Balls Bove, uno dei pochi omaccioni rimasti là davanti, deve smistare i lanci lunghi e difendere lontano dalla nostra  porta ogni “pallaccia” sporca. In sofferenza nel primo tempo ma bravo a smaterializzarsi da un contatto in area che poteva prendere all’amo l’arbitro, in spolvero nella ripresa con quella giocata nello stretto che ha ricordato a tutti chi è il king delle partitelle, SLURP.

GIORDANO 6: Velocizza la manovra Joga, oltre il filo spinato è uno duro da fronteggiare, ma la sua serata scorre senza trovare quel guizzo, quella giocata capace di stecchire l’avversario. Nel secondo specialmente la partita si imbruttisce, bisogna uscire dal pattume…si macchia del sesto fallo ma è un peccatuccio, ALBATROS.

VISONI 7+: La sblocca al primo affondo con quel tocco sotto che ecciterebbe persino una monaca di clausura, splash. Buono anche l’assist, sempre nei primi trenta, e volenteroso nei rientri perché lui non è una boa che resta alta a dare punti di riferimento. Meno esplosivo nella ripresa ma aggiungo che dopo tre partite (e Cina 150…) è lui che lo porta in giro per la provincia e non il contrario, UBER.

AVVERSARI 6+: Squadra di valore, che condivideva con noi qualche assenza ma che sa stare in campo, dall’inizio alla fine. Pagano i primi minuti dove sono sulle gambe ma rientrano in the game sfruttando un paio di momenti caotici della partita. Nota di merito anche per il loro player che d’istinto tenta la truffa ma poi si ravvede e decide di non calciare una punizione pericolosa dal limite, da apprezzare.

ATMOSFERA 5,5: Un posto in rovina, se chiude tre giorni farebbe gola a chi fa urbex…eppure come una medina è un incrocio di atleti e campionati e quando accade il fattaccio la tribuna è più piena di una gravidanza…hanno protestato più loro di noi ormai…

L’EVENTO: Se ci avessero fatto prendere la patente a Piacenza penso che nessuno di noi guiderebbe la macchina, ma saremmo abbonati Seta, sicuro. Per andare dal punto A al punto B, neanche tanto distanti tra loro, non sono bastati tre navigatori, abbiamo girato in tondo come un hula hoop fino ad arrivarci per inerzia, inquinando e sprecando gasolio. Terribili ragazzi di campagna.

venerdì 8 marzo 2024

EDUCATT - JOGA MALITO 7 - 3

 


Bocciati. Joga rimandato nel difficile “esame” in trasferta contro Educatt, che vince con merito e bravura una partita già crocevia per il futuro del campionato. Inutile giraci attorno, per la prima volta quest’anno ci hanno fatto il sedere a strisce e noi abbiamo fatto troppo poco e diversi errori individuali per reggere il confronto con una squadra assatanata, più organizzata e determinata in ogni zona del campo.

E’ un momento; possiamo fare totalmente meglio (c’è una regular season pronta a ricordarcelo…) ma ora che da una le sconfitte sono diventate due occorre resettare quello che è stato e ritrovare presto quella magia che ci ha spinti oltre qualsiasi ostacolo. Sapevamo della forza degli universitari, sapevamo che con qualche assente e qualcun altro non al top sarebbe stata dura, ma straperderla sul piano della lotta deve far riflettere, da quando ci crediamo meno degli altri?

Guardare la classifica oggi fa male come il bacon fritto nel burro, ma restano otto partite, otto battaglie per qualificarci e, a patto di ritornare a vincere già lunedì, tutto può succedere. Non serve vedere tutto nero, bisogna solo ricordare a noi stessi chi siamo e qual è il nostro sogno. Le sconfitte spesso sono più maestre delle vittorie, quel chiasso negli spogliatoi neanche col Brioschi scende, non vedo l’ora di renderlo indietro, tanto forte che venga scambiato per il terremoto e di là tutti muti, Ornella.

Siamo andati in vantaggio e anzi lo Joga dei primi venti minuti non è stato malvagio. Ok, loro pressavano alti e sembravano meglio organizzati però alcune nostre ripartenze potevano incanalare il match…quando Mux colpisce a botta sicura sul secondo palo lo 0-2 sembra cosa fatta ed invece qualcuno ribatte. Anche le loro proteste sembrano in gestione, l’arbitro dispensa un paio di cartellini e un 30 e lode, il tuffo vale il trenta la lode per la sceneggiata poco dopo.

Ma un tiro non contrastato del loro abile n.7 pareggia i conti e  inspiegabilmente ci sgonfia. Loro ci attaccano con coraggio osannati dal pubblico, noi con lucida follia sbagliamo due uscite regalando di fatto il secondo e il terzo gol. E’ come dare in mano a un piromane uno Zippo…la partita si incendia e  se già comandavano sul piano della corsa e della fisicità, adesso ci credono ancora di più triplicando gli sforzi.

Tra la fine del primo e l’inizio della ripresa due punizioni, una del capitano e l’altra dell’azzoppato Arla, riportano i diavoli al pareggio (3-3). Qui uno spunto di riflessione; dunque, meglio loro in tutto, dall’organizzazione alla grinta passando per le occasioni eppure nonostante la serata fin qui dica che loro sono una figa indecente e noi una rugosa vecchiaccia…siamo ancora lì a giocarcela punto su punto.

 Ma non è il solito Joga, tanti appoggi sbagliati, la loro pressione a toglierci ossigeno ed i rilanci da dietro tutti preda della loro retroguardia. Si sul quarto gol, l’arbitro doveva fischiare a favore nostro ma quel possesso l’abbiamo gestito malissimo, per gli universitari è la scritta “welcome” sullo zerbino di casa. Nella bolgia generale non ci ritroviamo più, cerchiamo una rete per riaprila ma sarà solo un palo dell’ infinito Mux a interrompere il monologo dei padroni di casa che, tanto che ne stavano vincendo una, provano a infierire.

Finisce nel modo peggiore, travolti (sette gol sono tanti) ma giustamente surclassati e irrisi…il mondo è un posto crudele? Si lo è, complimenti a loro.


STILO 6+: Simo capisce che qualcosa non va sempre un po’ prima, come i gatti che sentono arrivare il brutto tempo…ma stavolta le sue urla e le sue manone non bastano. Pur di non vivere quei minuti di ordinaria follia avrebbe accettato un multiverso dove in Vanessa si lavora sodo e forse lo accetterebbe anche adesso, pur di non doverli rivivere. La corta respinta sulla quarta marcatura è la sua bandiera bianca, poi solo palle in fondo al sacco come una pornostar, CIAONE.

ARLANDINI 6: Giocava più fasciato di una mummia al Cairo, troppo importante la sua presenza dietro…ma già al primo contrasto sono volate scintille; da quel momento in avanti stringe i denti e difende pure bene dovendo limitare di molto il suo raggio d’azione. Sfortunato e frettoloso sul terzo gol, l’aveva ripresa con una genialata delle sue, con quel tocco morbido degno di un' insegnante di padel, SALDATORE.

LIN 5,5: Gli avevamo imposto di stare zitto e buono, ma il centone di multa forse è stato un deterrente troppo grande (anche se non so se sa cosa sia un deterrente, lui non capile solo balba e capelli…). Un Cina compassato, troppi tocchi, scarsa inventiva…detto che loro ringhiavano come rottweiler a digiuno. Bene invece dietro, solo il rigore a macchiare una prestazione difensiva di tutto rispetto, KEEP CALM.

MUSSI 5,5: Inizio confortante, di lotta, e rimedia a quel pallone perso malamente con la sua solita punizione alza uccello, precisa come i polsi di un cardiochirurgo. Ultimo ad arrendersi anche se come succede negli sparatutto zombie giocati in prima persona alla fine i “non vivi” sono troppi e spuntano da tutte le parti, livello leggenda non completato, GAME OVER.

CREMONA 6-: partenza a gasolio con la marcatura a 620 passi dal loro più temuto tiratore e vittima più che colpevole dello sbandamento generale, recupera con tanta corsa e cose semplici, quelle che non faceva nessun altro. L’avevamo riequilibrata con lui in campo, anche se la partita era da fisico mandingo non ha sfigurato; però il suo ultimo gol sa ancora di zenzero e cannella e fuori ora inizia a crescere l’erba, TIME LAPS.

GIORDANO 5,5: Recuperato in extremis ho rischiato di riperderlo, stavolta per sempre, tatuando sul suo cranio partenopeo lo spigolo del portellone della Fiesta. Nella garra perde alla distanza con la fisicità dei rivali che gambe o pallone qualcosa prendono sempre. La sua giocata più cool rimane quel contropiede dove sterza benissimo ma poi conclude in bocca al portiere, INESPRESSO.

BOSELLI 6: Pochi minuti ma ben spesi, sgomitando alla ricerca di un gol che poteva riaprire uno spiraglio. Da quando è tornato rifoderato dalle terre ottomane già era il mio eroe,  poi ci ha salvato le chiappe tra i pali…ma è quando gli chiedi di aiutare la squadra in un momento delicato che lui ti risponde subito presente; resta una colonna portante degli Joga, da generazioni SINCE 2012.

FERRARI 6+: Con quella sassata rabbiosa sblocca la sfida, è un Bove goloso che le mani nel vasetto di marmellata le rimetterebbe più che volentieri ma spreca e calcia debolmente a lato. In debito di ossigeno ma con la squadra in vantaggio rientra (non benissimo) e prendiamo un instant-gol ma per il suo commercialista i numeri parlano chiaro: +1-1 uguale zero…e il campo non si paga, PARTITA DOPPIA.

AVVERSARI 7,5: Serata di grazia, festeggiata più di una sessione di lauree, pensavo avessero anche il pullman scoperto pronto a passare come un vascello tra il Mc e le mignotte…si scherza, ci hanno surclassati: carichi, affamati, spietati. Nelle partite prima (2su2 per noi) qualcosina sugli episodi potevano recriminare, stavolta gli sono girati tutti a favore ma nulla scalfisce la loro prestazione e anzi saranno una mina vagante. La domanda è sempre la stessa: ma possibile che non si laurea mai nessuno di questi? Sto invecchiando con alcuni di loro…

ATMOSFERA 7: Che dire, tutto il campus contro, ogni pallone che toccavano il tendone prendeva fuoco, ogni fischio contro era il finimondo…ambienti così ostili dovrebbero caricarti invece non ce la siamo fatta sotto però l’abbiamo subita.

L’EVENTO: Nei lustri avevo visto prendere gol per colpa di Ale mai e ripeto mai per colpa del borsone di Ale. Il Landu va a battere una rimessa dal fondo con il suo 47 e mezzo e inspiegabilmente sbuccia il pallone consegnandolo dritto sui piedi della punta nemica…gol. Lo sgambetto dell’ ignaro borsone Givova: ho il solo rammarico di non averlo ripreso in video, avremmo perso lo stesso ma oggi saremmo virali su Tik Tok, monetizzando a più non posso. Il progettista di questo campo ha sfidato le leggi della fisica comunque…era nel mezzo del niente e ha fatto tutto stretto, però coi canestri a spiovere.


 

venerdì 1 marzo 2024

JOGA MALITO - SPECIAL TEAM 3 - 4


Peccato. Stop interno per i diavoli che all’esordio nella poule scudetto perdono di misura contro un corsaro Special Team, capace di sfruttare con molto cinismo le poche occasioni create. Pur non raggiungendo il risultato sperato ieri sera abbiamo visto uno Joga bello e sfortunato al cospetto di un avversario di sicuro valore; anche se è sempre meglio portare a casa i punti anziché i complimenti sono convinto che giocando in questo modo possiamo centrare l’obbiettivo di restare nelle prime quattro.

Testa alla prossima, non c’è tempo di piangersi addosso. Le sfide ora sono tutte toste e le squadre tutte forti, non si improvvisa più niente. Ma è quello che aspettavamo, il level-up che volevamo e ieri, nonostante la sconfitta, tutti hanno capito se mai ce ne fosse bisogno che gli Joga lotteranno fino alla morte.

Non perdevamo da quasi un anno (playoff con gli Smart), in casa dal duemilaventidue, giusto per inquadrare l’evento. Onore e merito a chi ci ha battuti…la partita è stata intensa, adrenalinica, perfino ingiusta ma un vero e proprio spot al futsal amatoriale. Nessun dramma però nonostante la disabitudine, già resettata quando Aldo ha tirato giù il contatore delle luci. Il focus è cambiato…prima si puntava a vincerle tutte ora che siamo tra le “big” è survivor, bisogna qualificarsi e restare sul treno, belli aggrappati come i capelli di Dante.

Senza Ema, pedina fondamentale dello scacchiere dei diavoli, sacrifichiamo Arla dietro e proviamo a fare la partita, come sempre. Gli avversari partono bassi e nei primi dieci minuti l’aggressività e la pulizia di gioco dei nostri pare sorprenderli. Immediato il vantaggio Joga con una staffilata del solito Mux a strofinare l’incrocio dei pali come farebbe uno swiffer duster. Continuiamo a premere con il demerito di non concretizzare una certa supremazia; infatti dopo un salvataggio sulla riga loro, parte il contropiede (magistrale) che ci infilza come uno spiedo, 1-1.

Special che forte di una superiore fisicità esce alla distanza quando noi prendiamo un minimo fiato dopo un inizio rovente. Ma serve un episodio per indirizzarla: punizione calciata forte in mezzo, il loro pivot è sulla traiettoria e la butta dentro per il sorpasso. Finisce la prima frazione e siamo immeritatamente sotto, ma questo è il calcio. Una cosa però doveva esserci chiara…tanta filosofia ma poi un teorema prevale sempre sugli altri: palla sempre lunga alla punta, specie se è un bisonte.

Non dovevamo concedere questa giocata e invece a inizio secondo tempo a loro riesce non una ma due volte (imperdonabile l’1-3, da rilancio del portiere). Siamo sotto di tre gol, più incredibile di un nano che schiaccia a pallacanestro, più insolito di una Mussi con triplo peperone sopra.

Ma, sull’orlo del precipizio, le vibes più belle della serata. Restiamo uniti, i cambi ci danno nuova linfa e prima con Arla (bordata sotto la traversa) poi con Vene accorciamo fino al 4-3. Mancano pochi minuti, troppo pochi…quando il Sile me l’ha detto ho provato a guardare nella sua crapa pelata come fosse una sfera di cristallo e lui una cartomante, credevo nelle carta del pareggio come non mai.

Prendiamo un palo clamoroso (un legno anche ospite) ma soprattutto li recintiamo in area, sospinti da un pubblico finalmente ruggente. Potevamo agguantarla, ce lo saremmo anche meritato un punticino, ma la bravura del loro estremo difensore e tanta esperienza hanno consentito agli Special di chiudere indenni e vittoriosi un brutto quarto d’ora.

Appuntamento tra sette giorni contro gli Universitari, si China sto dicendo proprio a te…va al catechismo questo weekend e giura sulla muraglia cinese (che crolli giù secca) che farai il bravo stavolta.


STILO 6,5: Si nutre di queste serate, e anche di molto altro + zola…, più gli “oppositori” sono forti e più si gasa. Scudo antimissili per tutta la gara, solo sulla terza rete è forse un pizzico precipitoso nell’ uscita, ma è anche vero che pescano un jolly dal mazzo non indifferente. Ogni cameriera del globo terracqueo quando ordina una pizza con su anche le dita del pizzaiolo e a ruota una coca zero si piscia nelle mutande, ma è una scena che rivivo sempre volentieri, ANESTETICO.

ARLANDINI 7,5: Gigante della difesa, conosce tutti e quanto sono forti dimenticandosi di quanto lui è più forte. La caviglia è più nera della Egonu ma il Longo è un combattente e non perché gira con una giacca mimetica da testa di cuoio. Insuperabile come il Pozzo di Bane, non c’è riuscito nessuno, GENERALE.

VENEZIANI 7: Partita sontuosa, sul terzo gol si incolla all’avversario e viene scavalcato ma è una gocciolina in un mare di chiusure, tocchi al velluto e anche quel gol della speranza che non era per niente facile da fare. E’ capace di tutto ma è specializzato nel farmi prendere spaventi…quando mi arriva un suo messaggio temo il pacco e inizio a tremare tutto come un sex toy, AMUSEMENT.

LIN 6,5: Il demone pechinese non sfigura mai anzi più sono grossi e cattivi e più si getta nella lotta, senza paura. Nei primi minuti è uno stantuffo inesauribile con quelle finte e controfinte che nessuno decodifica come uno sbarco alieno. Mi aspetto qualche gol e che non si intaschi i pantaloncini della divisa ogni cacchio di settimana…chiedo troppo forse? ALADDIN.

MUSSI 7+: Con quella frustata iniziale non è che rompe la partita, la monta a neve…ma è sul piano della corsa che si moltiplica in ogni zona del campo come avessimo un tris di Mussi. Per la prima volta da quando ha ricevuto il dono della parola chiede un cambio lui ma ha talmente poco fiato in corpo che non può dirlo, per quello inizia a mimare un palombaro e una bombola di ossigeno…era gara accesa tra Ale e il Sile per indovinare la risposta come in un quiz a premi, SCOSSA.

LEPPINI 7: Entra che siamo sotto nel punteggio, non nel morale e anzi la sua vivacità è l’appiglio al quale aggrapparci nella tempesta. Quando ha sfiorato il montante con quel tiro da fuori ho sognato ad occhi chiusi e per poco, per sbaglio, non mi butto dentro al posto del Cina. A me è piaciuto tantissimo e sarà una risorsa fondamentale da qui a maggio, PUPILLO.

CREMONA 6,5: Si sfianca, in un momento della partita dove iniziano ad uscire i nostri rivali la sua corsa è una rinfrescata; Sfortunato sulla seconda rete, quel pallone maledetto che pareva telecomandato e che impatta un avversario sul secondo palo a lui passa sopra la testa, un puntino luminoso in cielo come la stella dei desideri, MESSICANO.

VISONI 6,5: Tecnicamente fantastico, palla a lui e nel motore Joga aumentano i giri dell’ imprevedibilità, tutto può succedere. Certo che non gliel’ho resa facile, schierato in avanti circondato da difensori che guarderebbero negli occhi un elefante. Mi piace anche la sua spavalderia: era d’accordo sullo stanzino eh (idea malsana meno realizzabile che camuffare Dullo da svedese..)  ma avrebbe giocato comunque dai,  IMBOSCO.

FERRARI 7: Bove ci abbiamo fatto su il campo e, per renderla credibile, il giaccone di Arla…bon, le parole che voleva sentire (inutili in questo senso i discorsi motivazionali di coach e capitano). Infatti gioca con la bava alla bocca e la prestanza di un titolarissimo, difficile da marcare perché svaria molto anche sugli esterni. Al pagamento del campo le sue banconote erano fuori corso, l’ultima volta aveva pagato in lire e gettoni telefonici…SIP.

AVVERSARI 7: Non hanno vinto per caso la Golden del Cai, se ci sono tutti hanno pochi punti deboli, forse nemmeno uno. La vincono con quell’allungo a inizio ripresa e con l'astuzia di quella signora punta che si ritrovano (applausi) ma soprattutto nel finale devono ringraziare gli astri e una grande tenuta difensiva.

ATMOSFERA 7+: Un po' di pubblico carica sempre, il leone Ema (anche se l’avrei preferito in campo) era un secondo coach. Non abituarti alla bella vita però, ricordati che sei uno di strada come i tombini… Ma il Gaggio?

L'EVENTO: Il piano di imboscare la coppia Fello-Vene come fossero della ganja era molto stupido ma partorito dalla mente del Pres non era contestabile più d' un tanto, solo un vocale del capitano ne incrinava giusto un paio di aspetti. Ma i piani per funzionare spesso vanno cambiati in corsa. Appena varcato l'ingresso del palazzetto saluto Dullo, sorriso da dentifricio e faccia da arresti domiciliari senza sconti di pena, mi viene un'idea.  Ricapitolando: uno stanzino buio, due player, Gaggio....e se ci chiudessimo dentro direttamente lui? Dulloooo...