venerdì 27 novembre 2015

JOGA MALITO - BAR AGNELLO 5 - 9




Nella sfida al vertice contro l'Agnello arriva la prima sconfitta stagionale per i diavoli. Scivoliamo al secondo posto, ma è difficile chiedere di più e non ringraziare questi ragazzi per la grande partita di ieri sera.
Abbiamo tenuto testa alla corazzata del campionato, una squadra senza difetti che solo uno che fa il Cai merita di non temere. Ma non solo, rinforzata all'inverosimile per la sfida "scudetto" con gente che mai nel corso di questa stagione aveva calcato i campetti Uisp, insomma non l'Agnello di per sè già supersonico che hanno affrontato tutti gli altri ma una versione 2.0 elaborata e truccata come un motorino a Pimp my Ride.
Eppure abbiamo tenuto botta, eppure siamo usciti a testa alta, riducendo al minimo il gap di valori e anzi giocandocela alla strapari per tutta la ripresa alla ricerca di una storica remuntada.
Non credete alla frottole e a chi ve le racconta. Quelle quattro mura (quasi un fast food ultimamente) di partite così belle ne hanno viste poche. Due squadra capaci di impegnarsi a vicenda e di rispondersi colpo su colpo, con i favori del pronostico alla fine rispettati ma non offesi dal nostro coraggio sul campo di battaglia.
Siamo cresciuti parecchio in questi pochi mesi e questo era il primo vero banco di prova. Superarlo era arduo e sicuramente troppo presto, ma non abbiamo fretta, l'importante è rendersi conto della distanza, poi spiccheremo il salto.
Detto di questo Joga, per me super, due parole sugli avversari. Ammetto candidamente di essermi sbagliato. Uno pensa che nel grigiore dei seniores questi si annoino a morte, che vincere facile li appaghi meno di un poster della Camusso in doccia, niente di così falso.
E' bastato un piccolo Joga per attivare i sensori di paura e sono arrivati col pulmino. Ci sta, ci mancherebbe, ma la cosa tanto mi sorprende quanto mi fa sorridere, senza polemica of course.
Tornando sulla partita catalogo positivamente il nostro primo tempo anche se abbiamo avuto la colpa di giocarcela a viso aperto senza quel surplus di grinta che invece serviva per contenere l'onda d'urto degli ospiti. Loro, nella formazione tipo, quasi mai ritoccata, hanno calcato pesante e anche se l'abbiamo tenuta sul 4-2 per un pò, sul finire del tempo hanno preso il largo colpendoci di rimessa con azioni corali di un'altra categoria.
Un gol di Simi e uno di Ale inaugurano il nostro piccolo capolavoro: siamo sotto di tre e se vuoi ancora in partita nonostante un dispiego smisurato di energie.
Il secondo tempo infatti rimane combattutissimo fino ai minuti conclusivi. Da una parte l'Agnello incapace di segnare e visibilmente nervoso, dall'altra uno Joga intento a cercare la scintilla giusta per riaccendere il fuoco; non arriverà, ok, ma ho ancora nelle orecchie gli incitamenti delle tribune che ci accompagnavano ad ogni ripartenza.
Ora lo so, gufetti, che morite dalla voglia di dire che gli avversari corricchiavano, che controllavano la gara...dite pure che uno guardava l'ipad e che l'altro puliva vetri al semaforo ma la realtà è che siamo andati a mille anche se il sorpasso non era certo in traiettoria.
Nel finale la resa: due gol dei rivali ed uno nostro, a ritoccare il tabellino, forse fin troppo severo per quanto visto.
Archiviamo subito e ritorniamo a vincere già da giovedì prossimo, è il modo migliore per curarsi le ferite del giorno dopo.

Le Pagelle:

STILO 7,5: Se restiamo vivi fino agli ultimi scampoli di gara è grazie a un Super Simo, fondamentale con alcuni interventi istintivamente folli. Dove non arriva il suo ingombro il palo ci salva. Sull' ultima rete, ininfluente, va in ritardo ma era coperto, SANTO SUBITO.

SILEO C. 6: Serata complicatissima, gli avversari davanti sono quasi immarcabili, puoi limitarne uno, non due o tre alla volta. Mette tante pezze abbinando foga agonistica e lingua lunga ma in un paio di reti incassate lascia troppo spazio al fuoco nemico, SOTTO TIRO.

SILEO N. 6,5: Nel nostro momento migliore è strepitoso nel giocare d'anticipo; gli avanti avversari abituati al solito gioco "sgomita e tira" soffrono parecchio la sua animosità. Si spinge anche in avanti: un assist non sfruttato e un tap-in mancato di un nonnulla, FIGHTER.

CREMONA 7: Si calcola abbia percorso in cinquanta minuti riscaldamento incluso due volte la circonferenza del globo terrestre, mica spiccioli. Dove c'è un autogol poi, trovi anche lui, immancabile come una duck face nei selfie. Scherzi a parte la solita certezza, non sfigura di fronte ai colossi avversari, RUN.

ORSI 7: Dieci minuti di furore agonistico, l'out sinistro si ingolfa e da lì non si transita più, Police Department. Suggella il tutto con il gol dell' illusorio meno tre, utopistico, ma mancava ancora quasi mezza partita, ALWAYS.

TARTARO 7+: Innervositi gli avversari devono metterlo faccia a terra in modo sistematico perchè lui ti punta, ti salta, ti mette a nudo. Ne segna due, ma quello che conta è come gioca da leader: è l'ultimo ad alzare bandiera bianca, MOET.

VENEZIANI 6,5: Il dieci sulle spalle, le ragazzine che incitano il suo nome tanto che il palazzetto vibra e lui che gioca di spada e di fioretto senza tuttavia trovare la stoccata vincente. Era difficile polverizzare i difensori nemici come nelle sfide precedenti, si muove bene certo, ma gli avversari lo blindano, IN TRAPPOLA.

BOSELLI 6,5: Minutaggio ridotto ma aveva avuto guai ad una caviglia in settimana, sfidando i colleghi ad una partita di "acchiappa la morosa del tuo miglior amico". Li fa comunque bene, rincorrendo gli avversari fino alla sua area se necessario. Protagonista di un battibecco in panchina subisce un'ammonizione tragicomica quanto immeritata, GIOSADA.

MIGLIORINI 7+: Ha portato questa squadra dalle ceneri di una ricostruzione a giocarsela quasi alla pari contro i galattici del Bar Agnello, messaggi strappalacrime e musica rock inclusi nel prezzo.
Ieri si affida ad un blocco di pochi uomini e cambi mirati, non senza patirne lui stesso, credetemi.

TIFOSERIA 8: Non so se è stato il record di sempre in fatto di presenze per una partita Joga ma c'era il pienone. Grazie a tutti.

AVVERSARI 7: Non capisco lo spavento, giuro che bastava la formazione solita... invece è dream team. Male per noi, ma ci sta in fondo eravamo la squadra da battere (da non leggere seriamente). Bravi in tutto ma alcuni spocchiosi fino alla noia, non è che se ti chiami Agnello gli altri ti devono far passare stendendoti il tappeto rosso.

MI PIACE: Le pernacchie.
                   Quando restiamo uniti, nel bene e nel male.

NON MI PIACE: Raccogliere i soldi del campo. Chi mi paga a 60 giorni, chi in dollari poi tanto vai a farteli cambiare, chi mi fa il bonifico, chi non ha spicci e paga coi cinquanta euro, chi mi da ancora le lire sperando che non me ne accorga, chi come me non sa contare più di due monete alla volta.

venerdì 20 novembre 2015

REAL PODENZANO - JOGA MALITO 4 - 10


Joga corsaro al Bernabeu. I ragazzi di Mister Migliorini agguantano il sesto successo consecutivo e restano in solitudine al comando della classifica.
Di giovedì in giovedì abbiamo tenuto un ruolino di marcia importante, non ci siamo mai voltati, dritti per la nostra strada con un solo obbiettivo in mente. L'appetito iniziale si è ben presto tramutato in fame e ora che la tavola è imbandita, ci proveremo fino in fondo.
Detto questo, keep calm, sappiamo chi è favorito e chi no. Qui si tratta di sovvertire il pronostico, di scoperchiare l'inimmaginabile, ma ci avrei messo non una ma due firme insanguinate per arrivare al big match avanti di un punto.
E per arrivarci abbiamo moltiplicato per mille lo sforzo di ogni singolo non sottovalutando nessuna delle battaglie in agenda. Ieri l'esempio più calzante: non uno Joga sfavillante, ma uno Joga pratico, quello si, quasi ansioso di sbrigarsela in fretta per pensare fin da subito a quello che ci aspetta tra sette giorni.
La corsa degli avversari ma soprattutto qualche assenza nel nostro reparto avanzato ci hanno impantanato in acque basse nei primi venticinque minuti; abbiamo creato il minimo sindacale (lungo fino alla noia l'1-0 iniziale) e siamo stati puniti alle prime avvisaglie dalle nostre parti andando addirittura sotto nel punteggio.
La reazione dei diavoli non è veemente ma non si fa attendere; Zola e compagni continuano a snocciolare palle gol ma è il coast to coast del difendente Silko a confezionare il pari.
E' un gol che rompe gli equilibri e a fine tempo conduciamo 4 a 2. Non è abbastanza però: un'autorete fantasma che solo gli occhialetti 3D dell'arbitro certificano come "buona" ed il Real accorcia di nuovo. E' l'ultimo sussulto però, Ale finalmente esce dal tunnel come Caparezza e mette la tripla, Zola, Garli ed il capitano guarniscono il tutto, Bake Off Italia.
Il finale è accademico, giochicchiamo senza patemi con la testa già in viaggio destinazione giovedì prossimo, è umano. Il tempo di un rigore contro che non fa troppo male (seh ditelo al Gigi...) e la partita scivola sui titoli di coda, siamo al sesto Oscar, qualcuno vuole fermarsi qui?
Comunque vada, e potrebbe anche non andare, non sarà certo un capolinea, ma un punto di arrivo.
E non è scaramanzia spicciola (giuro, ho le mani sulla tastiera), è piuttosto consapevolezza che ci si gioca molto al motto di "non succede ma se succede.." ma comunque un rendez-vuos onirico  con Diletta Leotta resterà sempre il vero obbiettivo stagionale.

Le Pagelle:

MAROTTA 6,5: Esordio in campionato col delay ma non so perchè il Gigi è come se ci fosse da sempre, come la pianta di ficus in ufficio, come se non ci fosse mai stato un a.g. (avanti Gigi) e un d.g. (dopo Gigi). Ieri positivo nelle uscite basse e nei tiri ravvicinati: per batterlo servono un rigore e due autogol, MAGNETICO.

ARFANI 6,5: Se il punteggio rimane a lungo ancorato sull'uno a zero è merito anche dell'Arfa nazionale. Mirino rosso in testa sul centravanti madrileno, un bisonte buono, e zero pericoli nella nostra area. Nella ripresa sfiora prima il gol poi si annebbia e procura il rigore ininfluente dei rivali, MURILLO.

 SILEO C. 6,5: E' il difensore meno puro in rosa, nel senso stretto del termine, ma per questo il più adatto al calcio a cinque. Ama sganciarsi, basta vedere il treno sul quale sale in corsa in occasione del secondo gol: un sunto di tutte le sue doti "futsalistiche", MAESTRO.

SILEO N. 6,5: Il capitano non delude mai. Dopo un primo tempo in naftalina entra nel ring con la rabbia che pulsa sotto pelle; elegante e puntuale in marcatura, scarica in rete un missile per il gol della tranquillità, ANIMAL.

GARLI 7: Partita di una continuità impressionante la sua, forse, da quando lo acquistai in saldo al mercatino delle pulci di Olgiate Olona, il picco più alto in termini di rendimento. Due gol facili ma non casuali: segue l'azione e sotto porta stavolta non sbaglia, IL VOLO.

ORSI 7: Sembrava un vorrei ma non posso, spinge tanto anche nel primo tempo perchè gli spazi stavolta ci sono, ma la mira è sballata. Nella ripresa però si incendia, tre gol (potenza, precisione e culo) abbelliscono un piatto da ristorante, BASTIANICH.

CREMONA 6+: L'atleta in attività con più autogol sul groppone esibisce la solita prestazione generosa ma lucida, non segna ma l'assist per il primo gol di Garli ad esempio, vale quanto una marcatura. Esibisce anche un paio di ginger baffetti discutibili, ma dopo la pallonata nelle zone d'ombra di giovedì scorso serviva una mascolina risposta, NON LE MANDO A DIRE.

ZOLA 7: Non ripete le magie delle ultime quattrocentosei giornate ma è sempre quello più ispirato, i piedi buoni a cui appoggiarsi, specialmente nel combattuto primo tempo. Alla fine ne segna tre, ma ricama anche nel finale servendo un paio di assist sette piani di morbidezza, TENDERLY.

CASAROLI 6,5: Neanche il tempo di leggere le formazioni ed un rimpallo (assist di Arfo al vaglio degli inquirenti) lo catapulta davanti al portiere, mira da cecchino serbo e siamo avanti. Non si risparmia mai il Condor anche se il tanto lavoro spalle alla porta spesso gli toglie energie per concludere a rete e un paio di palloni ghiotti li ciabatta miseramente. Re incontrastato in ogni pizzeria del globo, A.A.A. cameriere cercasi, SCACCIA..PENSIERI.

MIGLIORINI 6,5: Gestione tranquilla, ormai sa quanto chiedere e fin dove spingere sul piano motivazionale. Questo era l'antipastino, ora arriva il piatto forte.

TIFOSERIA 6,5: Un gradito ritorno, quello della Sara, che immortala più azioni lei in mezzo tempo che il Gigi in otto partite. Anche degli amici di Zola in tribuna, e poi Loris...tanti.

AVVERSARI 6-: Una squadra sportiva come non ne vedi tante in giro: lottano, per un tempo e oltre pienamente in partita poi cedono il passo ma senza isterismi e bollori adolescenziali. Dietro da brividi però.

MI PIACE: Il minuto di silenzio. Non sempre è così forte e sentito.
                    Fabio in extra-beat (sulle punchlines deve ancora perfezionarsi...)

NON MI PIACE: Dunque, un arbitro neanche malvagio, ma che pignolissimo prova il rimbalzo del pallone sull' indoor come in Perugia-Juve nel fango. No, non si può sorvolare...




venerdì 13 novembre 2015

JOGA MALITO - GRUPPO PINCO PALLINO JOE 4 - 2


Gimme five. Ancora un grande Joga ieri, vittorioso sui Pinco Pallino terzi in classifica, e saldamente al comando del campionato dopo un filotto di cinque successi consecutivi.
Una partita dai mille contorni: sicuramente non la nostra miglior performance, ma un'altra prova di maturità e carattere al cospetto di una squadra di vecchie volpi dell' indoor capaci di giocarsela alla pari solo due settimane fa contro l'Agnello.
Non ci vogliamo fermare e, se dovremo farlo, sarà perchè qualcuno è stato più bravo di noi; questo deve essere il punto di partenza e deve essere chiaro a tutti. Meglio dirlo ora che il vento è favorevole, l'urlo di battaglia arriverà prima alle orecchie dei nemici.
E non parlo per una volta delle altre squadre, parlo di chi, vede tutto facile, come se fosse semplice essere in testa dall'inizio del campionato ad oggi, come se fosse l'ovvio vincerne cinque di fila, casa e trasferta, un' ostacolo dopo l'altro, olio Cuore.
Chi vede sempre il bicchiere mezzo vuoto, chi non vuole soffrire neanche cinque minuti contro la terza forza del torneo, chi non sa riconoscere i meriti altrui, c'è di tutto; ma chi vede tutto scontato...beh è al Fidenza Outlet Village non a vedere i Jm.
Qui si soffre, la si porta a casa lottando con le unghie e con i denti, giocando prima bene poi male poi ancora bene. Che se fosse così facile stare quassù ci starebbe qualcun'altro adesso e invece ci siamo noi. C'è stato prima? Non mi risulta, nemmeno nello sgangherato e bistrattato Uisp.
Alla fine la cosa più bella è che il sogno continua, zzz zzz, do not disturb.
Venendo alla partita io archivierei il primo tempo sotto la voce "stratosferico". Arcigni dietro, rapidi e sempre imprevedibili sulle fasce, pungenti davanti con il trio Casaroli-Zola-Veneziani in grande spolvero.
Il punteggio di tre a zero a metà tempo ci va pure stretto, abbiamo come al solito creato tanto e concretizzato poco ma comunque siamo padroni del nostro destino.
La riprese comincia benino, sfioriamo il quattro a zero due volte e poi, quasi a sorpresa, ci riscopriamo rinunciatari. Gli avversari fiutano il momento e pressano alto, perdiamo campo. Segnarci è sempre difficile di questi tempi ma prima una punizione dal limite poi un corner allegro e i viola accorciano, tre a due.
Lo sbandamento dura pochi minuti, alcuni cambi danno nuova linfa ma non è più lo Joga della prima frazione, ci si muove poco e la paura della beffa è dietro l'angolo come i "pr" in riviera.
A dirla tutta poi non è che corriamo chissà quali pericoli, anzi, ma dove occorre Simo mette sempre la pezza giusta. Nel finale gli ospiti ne hanno meno di noi, batti e ribatti arriva la quarta rete, quella della tranquillità che manda di traverso anche lo spuntino, ops.
Potremmo segnare ancora, ma diversi errori di mira rinviano la quinta rete a data da destinarsi: giusto così, un punteggio più largo non avrebbe reso giustizia alla battaglia in campo.
La prossima è sfida al Real, di Podenzano. La testa deve essere lì e solo lì, al dopo ci penseremo.

Le Pagelle:

STILO 6,5: Serata movimentata, pochi tiri ma tutti ben indirizzati. In situazioni così di equilibrio il portiere è spesso l'ago involontario della bilancia e lui in un paio di respinte ravvicinate è strepitoso. Sulla punizione, molto centrale, forse un uomo in più in barriera poteva aiutarlo, ma era una bordata, COSTANTE.

SILEO C. 7: Mestierante giramondo della difesa, ne ha viste troppe, ne sa troppe. Gli attaccanti rivali sono tutti bravi e tecnicamente agili, lui li affronta uno alla volta vincendo ogni duello. Quando si lancia in avanti e per poco non colpisce su lancio millimetrico del portiere mi ha ricordato la scena del motorino nel Ciclone di Pieraccioni, CULT.

SILEO N. 6,5: E' attore protagonista nel momento migliore della partita, riesce a difendere alto prendendosi il lusso ad esempio di impostare l'azione tambureggiante che porta al secondo gol, il più figo della serata, CHIC.

ORSI 5,5: Parte avanti, stupore, come trovare un inedito di Mozart in una soffitta di Vienna. Manca il feeling ma il best off della sua gara è racchiuso lì, in una sponda elegante nell' occasione di Garli e in due tiri generosi purtroppo neutralizzati. Il secondo tempo è affannoso, non si risparmia ma combina poco, irruento infine sulla punizione del gol, MANDZU.

ARFANI 6+: Come un matador ha la palla buona per infilzare a morte il match, la finta che lo porta al tiro è tanta roba, ma il portiere respinge. Da lì in poi i primi sbandamenti, un paio di palloni persi per troppa foga tra mille interventi chirurgici e azzeccati. Sui gol presi zero colpe, SOLIDO.

GARLI 6: Dopo la prova multicolor di Ponte esce dall' oblò un capo più ingrigito ma ugualmente utile alla causa. I minuti a disposizione non sono tanti, nel mezzo l'occasione per firmare il tabellino per la seconda volta di fila, sbaglia da due passi, ANNI 60.

CREMONA 6,5: Altra partita energy drink, sei in difficoltà atletica? Calo di zuccheri? Arriva lui, corre anche per te, e recuperi i sali minerali dilapidati. Meglio il primo tempo (assist per il Vene) che il secondo dove la corsa è continua ma confusa. Nei minuti conclusivi, una pallonata nelle parti basse mette la Bea sul mercato, VAI DANTE.

VENEZIANI 7,5: E' il più piccolo di tutti ma già trascina gli Joga; il primo tempo è pazzesco, dall'assist per la prima rete all' incursione che porta al raddoppio c'è tutto il suo mondo, Veneland, fatto di giocate impossibili che a lui risultano semplici semplici. Più macchinoso nella ripresa, trova pochi sbocchi fino al gol che mette in ghiaccio il risultato, COCCOLE.

ZOLA 7: Ha il merito di sbloccare la sfida, sembra un tortellino Giovanni Rana ma è una molla quando c'è da lasciare il segno anticipando i difensori avversari. Non so se siamo Zola-dipendenti o no ma il suo ingresso nella ripresa anche se meno graffiante del primo tempo mette comunque pepe sul finale: salta anche il portiere e calcia a lato, INSIGNE.

CASAROLI 6,5: Nel primo tempo il volo del Condor riprende quota, il primo mezzo pallone sporco che passa di lì lo scaraventa in gol e siamo tre a zero. Gli esterni lo cercano sempre, lui difende e scarica, tutto giusto. Nella ripresa perde un pò di smalto ma è tutta la squadra che non gira, PISTOLERO.

MIGLIORINI 6,5: La formazione iniziale gli strizza l'occhio, è un arsenale rifornitissimo, togli uno metti l'altro e la resa è identica. Quando la squadra si affloscia corre ai ripari, difficile giudicare se poteva fare qualcosa prima o se i primi quintetti non hanno funzionato a dovere, ma alla fine si vince, non dico in scioltezza ma con pieno merito.

TIFOSERIA 6,5: Un buon clima, da partita di cartello. Il Condor è il più acclamato anche se le vendite della sua maglietta no number (o 19?) ancora non decollano.

AVVERSARI 6+: Tolti gli Antares, dove il clima ostile, l'arbitro e l'ansia da debutto ci hanno un pò frenato, direi gli avversari più completi. Ricordo a tutti, espertoni e non, che gli avversari di ieri anche se con altro nome in passato hanno vinto campionati...non a parole, sul serio. In difesa non incantano ma reggono, davanti poco pericolosi.

MI PIACE: "No raga stavolta non mangio, prendo solo un caffè.." Zola.
Chi non gioca, infortunato o appena recuperato, ma è più in fissa di chi suda in campo, chi è al lavoro e  vuole sapere tutto in tempo reale, la forza del gruppo.

NON MI PIACE: Da tredici a quindici a diciannove euro. Volutamente enigmatico ma ci siamo capiti.








venerdì 6 novembre 2015

PIZZERIA LA VILLA - JOGA MALITO 6 - 10


The Show must go on. I Jm calano il poker espugnando il difficilissimo campo di Ponte e restano in vetta al campionato, con pieno merito.
Non è stata certo una scampagnata. Partita tesa, ribollente, con un'accoglienza al filo spinato, proprio quello che ci aspettavamo. Colpi di scena arbitrali e non ad insaporire il tutto ma, alla fine, gara assolutamente tinta di biancorosso, non avessimo vinto sarebbe stato il furto del secolo, come uscire dal Louvre con la Gioconda sotto braccio.
E' stata la prova più bella, l'atto di forza più puro in questo primo scorcio di campionato. Ma la cosa che più rende fieri e comunque ottimisti per il futuro è che abbiamo ancora tanti margini di miglioramento. Possiamo fare ancora meglio di così: possiamo essere più cinici ed uccidere prima le partite, dobbiamo restare sempre connessi senza staccare pericolosamente la spina, possiamo e dobbiamo restare più calmi, ma con questo cuore e questa unione si va lontano.
Per fermarci non sono bastati due rigori microscopici subito concessi. Nemmeno un arbitro più grottesco di Oronzo Canà (traduco: nel pallone) che ha tentato addirittura di toglierci un gol dal taccuino; abbiamo dominato in lungo in largo e di traverso e abbiamo portato a casa l'intera posta.
Per l'ennesima volta l'abbiamo riacciuffata per i capelli, in rimonta, nonostante un primo tempo nel quale abbiamo creato almeno una ventina di palle gol. Tanto gioco, tante conclusioni da una parte, palla lunga e pedalare dall' altra... eppure siamo sotto.
Davvero superlativo il portiere di casa, ci ha negato tutto il possibile. L'inizio della ripresa sembra confortante ma il loro quarto gol, inaspettato, è un bel contraccolpo.
Lo Joga di questi tempi però è un drago a troppe teste, non puoi tagliarle tutte. La panchina lunga e le mosse del mister ci riportano a galla.
Altro giro altro regalo, rigorino quasi effervescente e "Villans" ancora avanti. Zola e Simi però sono stratosferici, confabulano un sortilegio tremendo ed in pochi minuti ribaltiamo la partita.
Manca ancora tanto tempo, vero, ma l'inerzia della gara non è che dice Joga, lo grida proprio.
Sopra di tre, il fattaccio. Ci assopiamo e gli avversari accorciano, tutto normale? Ehm no. L'arbitro si perde nel suo mondo fiabesco e dimentica di aggiornare la pagina: manca un gol, per lui il vantaggio è solo di una lunghezza e nulla pare possa scalfirlo.
La partita, già rovente, esplode definitivamente. Noi in cerchio a bloccare la partita come i No Tav, gli sportivoni degli avversari a far finta di niente, se l'arbitro ha scritto così... ma per piacere!
Il bello è che qualcuno di loro aveva anche il coraggio di lamentarsi che non si riprendeva in fretta a giocare, oltre al gol levato volevano pure due coccole forse? La nostra perseveranza, dopo dieci minuti di caos generale, riporta finalmente il tabellino in salvo e si può riprendere. Segniamo ancora, gli avversari cedono il passo ed il triplice fischio è sempre più vicino, pokeerrr.
Non ci dobbiamo fermare qui, vincere questa non sarà servito a nulla se non replichiamo giovedì prossimo. Nel mirino, un altro avversario dei piani alti, ci faremo trovare pronti.

Le Pagelle:

STILO 6,5: Quanta personalità, quanta esuberanza. Sembra perfino troppa quando si scontra con un avversario che stramazza a terra come fulminato: rigore è quando arbitro fischia, ma l'uscita era nei limiti. Sicuro tra i pali, dall' inizio alla fine, WALL.

SILEO C. 6 +: Buona prova, l'unica sbavatura, ininfluente peraltro, è nel finale quando tarda un disimpegno e confeziona il rimpallo dell'ultima rete nemica. Il suo extra però se lo guadagna nella mediazione con il sistema arbitrale: riavvolge il nastro rispolverando vecchi aneddoti e ricordi d'infanzia e alla fine salta fuori anche il ricordo cristallizzato del gol, MEMORY.

SILEO N. 6,5: Sempre sul pezzo in chiusura, non gioca tanti minuti ma li gioca tutti alla morte, come non ci fosse un domani. La squadra è schierata in modalità coraggio, anche lui si spinge in avanti e concretizza l'azione corale più bella della partita, quella del due a due, INGRANAGGIO.

ORSI 6: Partenza incoraggiante ma una pallonata a bruciapelo gli mozza il fiato più della Nargi, potrebbe farcela ma decide di chiedere il cambio che nello Joga multi assortito di oggi equivale a rientrare dopo Natale. Scherzi a parte nel secondo tempo fa voto alla prudenza ma non sbaglia quasi nulla, esce solo per dare spazio a compagni più offensivi, KHEDIRA.

ARFANI 6: Cliente difficile, di quelli larghi come un camper in sosta, Arfa scannerizza e decide per l'anticipo sistematico: scelta azzeccata. Sulla quarta rete l'attaccante lo frega con una giocata fortunosa, la palla passa beffando Simo in uscita, CONVINCE.

GARLI 7,5: Il Garli 5.0 sta alzando l'asticella, da gregario porta borracce a primo scalatore il passo è breve; ok non corriamo troppo, ma ieri si prende l'onere e l'onore di pareggiare la gara con un inserimento perfetto e tocco sotto per battere l'estremo difensore in uscita. Poi tanti contrasti vinti e infine quell'arpionata sulla riga di fondo che pareva un fenicottero, GOURMET.

CREMONA 7+: Altra partita prepotente, non è tanto la quantità nella corsa a risaltare ma la qualità: mai un taglio a vuoto, mai una sovrapposizione fine a se stessa, sembrava di giocare in superiorità numerica, UBIQUITA'.

BOSELLI 6: L'ho scritto altre mille volte, vale più una partita di sacrificio così, anche se all'asciutto, che una tripletta contro il Bar Bagianni di turno ultimo in classifica . Tante sponde, punizioni conquistate, è mancato il guizzo non il lavoro oscuro al servizio della squadra. Il filetto però si paga, GENOVA.

TARTARO 9: Se mi metto nei panni degli avversari immagino questa scena: driin, suona il campanello, apro e mi trovo davanti una figura ricurva, cappuccio e falce in mano. Le prime cartucce le spara a salve intenerito dai colori interisti del portiere ma poi mette a fuoco e sono dolori. Il taco de Dios che affonda i rivali era una pazzia anche solo pensarlo, TOTTI.

CASAROLI 6: Solo chi non capisce di calcio non noterebbe i progressi del Condor partita dopo partita, e io, fortuna sua, ne mastico. Anche in una partita per lui avara di occasioni riesce a fare da boa, liberando sempre l'esterno per il tiro. Abbiamo cominciato nell'anarchia tattica e già siamo alle scuole medie, PILASTRO.

ZOLA 8,5: E' in grande spolvero, gli riesce tutto e di più mettendo a nudo le crepe di una difesa, quella di casa, tutt'altro che imperforabile. La sfortuna nel primo tempo svanisce in fretta come un kebab al taglio, nella ripresa sarà tripletta, l'ultimo addirittura in surplace dribblando il portiere in uscita, EDEN.

MIGLIORINI 7,5: Ha portato la squadra lassù contro ogni pronostico, nessuno prima di lui. Il difficile, la sfida, sarà restarci ma...appunto, niente è come esserci. Ieri, lezione di tattica: squadra sempre equilibrata, cambi difficili (tutti meritano di giocare al momento) ma sempre azzeccati.

TIFOSERIA 7: Per una volta avrei recensito volentieri la fanzine ospite, ma non saranno certo due mammine coi leggins ad impietosirmi. Noi zero seguito ma abbiamo fatto chiasso lo stesso, ci seguivano in modalità silenziosa il Vene via wifi e la Bea in pizzeria.

AVVERSARI 6: Sempre ostici, anche se schiacciati nella morsa nonostante un punteggio rimasto in bilico a lungo. Non mi soffermo sulla simpatia ne sulla sportività, evito, perchè Marc Marquez a confronto sarebbe Don Bosco.

MI PIACE: La calma Zen del Gigi. Certi comportamenti valgono più di una respinta all' incrocio dei pali.
Il siparietto: " A cena mi trattengo, promesso..." Ale Zola. Gli arriva un panino più alto di Luca Cremona (di 3 cm).

NON MI PIACE: Chi non si arrabbia mai (la prossima volta che mi tolgono un gol ritiro tutte le squadre Uisp in Italia). Chi vorrebbe i nostri giocatori (vi vedo...)