martedì 24 gennaio 2023

FARE' CASA - JOGA MALITO 5 -10


Che fatica. E’ un vento forza 10 quello che spazza via il tenace Farè Casa e consente ai diavoli di incasellare altri tre punti ma è stato un successo sudato, non facile, dopo un avvio di gara opaco sotto tutti i punti di vista. Non credo ci sia stata supponenza, sapevamo che per dare un senso al giovedì da leoni contro Fiamma serviva una partita seria, con il coltello tra i denti; eppure gli avversari sono scesi in campo con più fame, mettendoci subito in difficoltà anche sul piano della corsa e del ritmo.

Sono serviti quattro cazzotti per svegliare uno Joga narcolettico, più assopito del cameriere allo Spaccanapoli. Demeriti nostri (l’approccio alla gara è stato molle) ma anche la giusta sottolineatura alla prestazione dei padroni di casa, fino a che hanno retto fisicamente ci hanno pressato a tutto campo, togliendoci spazi e idee. Con più ricambi di un elettrauto abbiamo provato quintetti diversi mescolando più volte le carte come farebbe un mazziere esperto, più difensivi con Ale e Nik dietro, più spregiudicati senza, ma la rincorsa ad un avversario sempre in vantaggio con il passare dei minuti ci metteva sul groppone sempre più fretta e tensione. Qualche occasione sciupata di troppo è vero, ma basta una scintilla (il gol del Vene, comunque 4-3 per loro) per riaccenderci, per farci capire che aumentando l’intensità una partita del genere non possiamo non vincerla.

Con l’inizio della ripresa, ma a dirla tutta già a fine tempo, la musica in cuffia è cambiata e siamo passati dalla chillout relax al rock pesante dei metallari, con Arla riproposto da ultimo e con un Cesco a rendere ogni giocata più veloce e imprevedibile. Arrivano i gol del pari, del vantaggio e poi della sicurezza, non prima di una manciata di pali e traverse che potevano mandare in tilt il tabellone del punteggio. Il gol che spezza le catene è a mani basse il più bello della serata (e non servono nemmeno i sondaggi di Ema): lancio calibrato al millimetro (oh mica è una valvola!?) del Simo e tiro al volo di Mux…un gol a kilometro zero, come le barbabietole.

Nel finale arrivano, nell’ ordine, il timbro del Sile, al posto giusto nel momento che conta, e il loro gol della bandiera. Ci concediamo diversi cambi ma la partita è ormai in ghiaccio, solo l’arbitro come fosse una vigilessa in fase pre-mestruale decide di fischiare anche le intenzioni togliendosi lo sfizio, rincorso per tutta la sera, di arrivare al tiro libero.  Parata di Simo e pallone sul palo…il vero protagonista della serata.

After match in pizzeria, giustamente trionfanti, anche se guardando il campo era più uno Joga da panino Salvaeuro stavolta. Ma poco male, lo sforzo anche emotivo, della gara di giovedì si è fatto sentire e ci poteva stare un abbassamento di tensione. La prossima sarà meglio ma intanto aggiorniamo la classifica che si fa sempre più intrigante come Telenova dopo le 23.00 (cit. per i nati prima del duemila). 

STILO 6,5: La prima raffica di colpi va tutta a segno e nemmeno lui riesce a dare uno scossone alla squadra. Torna un muraglione invalicabile nella ripresa dove sventa un tiro libero e con la mano ferma di un chirurgo fa planare un pallone telecomandato sui piedi di Mussi per il gol della serata, DRONE. 

ORSI 6: L’inizio della squadra è un horror movie ma va riconosciuto che gli unici segni di lotta sono due falli suoi, segnali di vita anche in uno Joga Plutone. La sua ripresa si condensa in una punizione: anni fa quel tiro a giro inceneriva portieri adesso, come calciasse una palla medica, arriva in porta solo con il vento a favore e una leggera pendenza, EOLO. 

SILEO N. 6: Attento in marcatura, feroce ma senza foga, anche se nel suo spezzone prosegue il nulla di fatto di uno Joga imbalsamato. Sacrificato sull’altare della rimonta per dare spazio a frecce più letali, ma non ha demeritato, anzi. Medaglia per la soffiata sulla pizzeria: è a venti metri da casa sua ma il cornicione morbido lo scagiona da ogni sospetto, TRIPADVISOR. 

SILEO C. 6,5: Autentico uomo squadra, stregone saggio in una tribù che danza attorno al fuoco. Eh si, perché incita tutti quando è in  panca poi, si toglie felpino e plaid dalle ginocchia (l’età lo consente..) e appena entra è spirito guida: tatticamente impeccabile, tempismo perfetto nello sgancio per il tocco vincente, KALULU. 

CREMONA 6: Un inizio insolitamente lento anche per Ginger Cremo, la birra in corpo non abbonda (basta tofu…) e in più gli avversari sono grossi e ruvidi, difficili da ingabbiare. Molto meglio nella ripresa quando la sua special di recuperare palloni è il carburante per alzare il ritmo e ribaltare la partita, DOUBLE. 

MUSSI 7: Anche in un primo tempo difficile è lo scoglio, l’approdo sicuro a cui aggrapparsi nella tempesta…per il gol ma anche per quelle parole, da capitano vero, che infondono coraggio e abbattono il muro dell’ansia. Salto temporale nel secondo tempo, è un Mux devastante, incessante nel mettere a ferro e fuoco la difesa avversaria. A margine: possibile che in ogni pizzeria registrata alla camera di commercio tenti di inserire a menù la pizza Mussi? Oh questi erano napoletani doc, roba che dicono di averla inventata loro, eppure cercando di aggiungere i peperoni alla Vulcano per poco non ci riusciva, RICETTARIO. 

GIORDANO 7: Il suo ingresso cambia l’inerzia della partita, gli avversari sono in fase calante dopo un tempo a perdifiato e il suo passo li costringe ad andare in extrabeat. Gol del sorpasso nella ripresa e tanta sostanza anche nei contrasti. Salsiccia e friarielli glieli mettevano nel biberon quindi rigurgita e gradisce, però vuoi mettere i prezzi discount del Tibe…KVARA. 

LIN 6+: Anche lui soffre il pressing dei rivali, sgomma via due o tre volte ma lo fermano con le buone e anche con le cattive. Meglio, come tutti, nel secondo quando la manovra è più sciolta e ci sono più spazi per fare male. Memorabile quando svela al mondo che i numeri in cinese sono uguali ai nostri, chissà che mi credevo io. Il suo calcio d’angolo dalla traiettoria imprevedibile è atterrato due ore fa a Malpensa, MARINGON. 

VENEZIANI 6,5: Dove saremmo senza quel gol del Vene al rintocco della mezzanotte di fine primo tempo, quando invece di trasformarci in zucche…ci da la carica per iniziare a mettere nero su bianco la vittoria. Tra l’altro è un tiro che fa la barba al palo, tutti ad applaudire tranne il China pronto a dire “la faccio meglio, io..”, SLURP. 

ARLANDINI 6,5: Davanti gli arrivano pochi palloni giocabili ma non sembra una serata da smoking, quando invece arretra difende da Dio e inizia a far partire missili Nord Corea verso la porta nemica. Un paio di traverse prima di iniziare una battaglia verbale con l’arbitro che gli fischia anche i pensieri. Innamorato come un branzino al forno quando si fa impacchettare un dolcino per la sua metà, guarda sono contento di contribuire (anche monetariamente) al tuo benessere sessuale Arla, Latin Lover del gol, CALIENTE. 

MALDARELLA 7-: La concorrenza spietata del Bove lo appanna come un finestrino e per tutto il primo tempo non fa male ma nemmeno emerge, tutto l’opposto nel secondo quando dopo un’acrobazia che nemmeno al circo Orfei (montante pieno) inizia una sequela di magie nere che nemmeno a Nocturne Alley: doppietta e assist al Sile. Le sue sparate sul Tibe e sul fritto misto nel cartone della pizza vorrei tatuarmele sull’avambraccio,  VERITAS. 

MENTO 6,5: In panchina per tornare al 100% ha due semplici compiti. Il primo è quello di farmi sentire in colpa per non metterlo dentro dopo un avvio di gara da strapparsi i bulbi oculari, il secondo è quello di organizzare il dopo partita. E lo fa con personalità mettendosi contro una multinazionale stelle e strisce (Mc Donald’s) e mezza squadra, NO FEAR. 

AVVERSARI 6,5: Non era in previsione una passeggiata ma forse nemmeno di faticare tanto, visto che eravamo con la formazione al completo. Buona organizzazione e tanta corsa, per un tempo meglio loro e meritatamente sopra, poi cedono fisicamente e si schiantano. 

ATMOSFERA 5,5: E’ sempre una location, il Poli, che non riesce a farmi godere un evento che sia uno. Mi sembra che quell’aria fatiscente, quei colori spenti, e quel fondo che mamma mia…ci facciano giocare ancora peggio. E già non è che siamo conosciuti ai più come il Barcellona della Val d’Arda. Sempre gradita la donna del Cremo come supporter. 

L’EVENTO: La faccio breve. Ema ordina un dolce napoletano con il dubbio che la torta caprese fosse una bufala con il pomodoro a lato. Quando gli arriva un dolce con una pallina sopra, del tutto simile a un pomodoro, ecco che il suo dubbio diventa realtà. La ingoia, per quanto ne sapeva lui poteva anche essere un ovulo importato da Bogotà, deglutisce e poi chiama il cameriere. Ma era un pomodorino quello che ho appena mangiato? Ora, il cameriere che onestamente sembrava non averlo mai fatto in vita sua (da qualche parte bisogna pure iniziare..) non poteva sapere ma Ema non pago chiedeva ai tavoli, alla cassiera, a Piddu…alla fine wikipedia certifica che era una bacca dal nome impronunciabile, ma aspettiamo l’esame fecale. 


venerdì 20 gennaio 2023

JOGA MALITO - FIAMMA SISTEMI 6 - 4


Da impazzire. Un grande Joga si aggiudica lo scontro di alta quota contro Fiamma Sistemi centrando così il primo bersaglio di questo rush finale. Si trattava di un recupero che, dopo la pausa natalizia, racchiudeva ancora più insidie ed incognite, al cospetto di un avversario molto forte che veniva da un filotto immacolato di sole vittorie dopo lo stop alla seconda di campionato.

Ma la sfida era sentita e importante e i ragazzi con una prestazione energivora si sono divorati la preda, Jaws. Difficile trovare sbavature in una serata collettiva quasi perfetta, semmai il rimpianto è di non aver giocato sempre con questa testa e questa consapevolezza, finalmente uno Joga che sa quel che vuole e come andare a prenderselo. 

Mi piace pensare che i nostri (pochi) momenti di down ci abbiano fatto crescere in fretta come i capelli di Dante…vantaggio subito, loro che ci rimontano in un minuto; in altri momenti sarebbe stato il panico invece abbiamo ripreso a giocare come se niente fosse imponendo a poco a poco un ritmo marziano, anche aiutato dai numerosi cambi, tutti di valore, che hanno fatto la differenza e ingigantito il solco.  

Primo tempo equilibrato comunque, il pallino del gioco è nelle nostre mani ma loro restano sempre temibili nelle ripartenze e soprattutto quelli davanti si trovano a memoria. Prima il due pari di Bove, poi una girata di Piddu e infine un tocco ravvicinato di Mux la ribaltano (4-2). Cerchiamo di addormentarla con il giro palla ora che siamo avanti…arriva un’altra marcatura ospite ma siamo sopra.

La partita è infuocata (coi Fiamma, vorrei anche vedere..) ma corretta, solo quando il Simo, in dubbio fino all’ultimo per un problema a una mano, viene pestato proprio su quella falange lì, i miei  battiti doppiano quelli di un infartato. Ma il nostro portierone dopo aver svegliato il vicinato con le sue urla, si rialza e continua, ancora più carico e l’episodio, se possibile, scuote anche il resto del team.

Nel secondo tempo facciamo ancora meglio del primo, perché difendiamo con ordine senza rinunciare ad attaccare. In questo i nostri esterni salgono in cattedra e nelle fasi di non possesso anche la punta si unisce alla lotta. Mi giro verso la panca e sembrano tutti freschi come dei surgelati anche se siamo a metà ripresa, Piddu è talmente nuovo che addirittura ha ancora su l’etichetta come un cappotto di Zara.

Con i gol dell’ex dell’accoppiata “Cesco & Ema” andiamo sopra di tre e gli avversari a poco a poco perdono quota, nonostante la rete della bandiera che complice una deviazione spiazza l’incolpevole Simo. Al fischio finale ci si abbraccia tutti come avessimo appena catturato il Messina Denaro, ma è chiaro che serate come queste sono passaggi cruciali e ok rimane pur sempre il calcetto del giovedì ma contava come e più di altre volte. L’errore sarebbe accontentarsi, schivare la fatica…invece già lunedì mi aspetto grandi cose, la mentalità deve essere quella di eliminarle tutte, Alice in Borderland.

STILO 7,5: Parate importanti, lo dicevo io che un dito gonfio aumenta il volume della mano e quindi si para di più…è fisica somari. Quando si rotolava come un epilettico ho pensato alle dimissioni, ma a vederlo rialzarsi ho ripreso un colorito normale. Perde di misura la gara di tuffi, ARGENTO.

MENTO 7: Recupero lampo, per essere del game…zero regali a Tabita per natale e cure tanto costose quanto miracolose. Ne esce un Ema 2.0 che solo a parole “non mi sgancio a sto giro, si sa mai..” due minuti e già è lassù a battere un corner. Però quando scardina la porta con una puntata all’ incrocio dei pali tutti muti come a Castelvetrano, BOSS.

ARLANDINI 7,5: La mossa, neanche tanto celata, è quello di vederlo da ultimo, fisico da Nba e pantaloncini da sbirro, sempre pronto con le sue lunghe leve a interrompere le giocate avversarie. Mette il bavaglio a tutti e quando torna a fare il centravanti boa scarta quel cioccolatino di assist per il gol di Cesco. Per ragioni di concorrenza lo rimetterò punta e non se ne parla più, però difensore sopraffino, ASSO PIGLIATUTTO.

CREMONA 6,5: Ha giocato meno del solito e sicuramente avrebbe meritato più minutaggio, ma meno ingombrante di un bagaglio a mano l’ho perso nei meandri di una panchina che sembrava la fila all’Apple Store quando esce l’ultimo Iphone. L’ha ritrovato un po' infreddolito Aldo questa mattina…tra l’altro, S.O.S.

LIN  7: Il China sta bene e lo abbini con tutto, come una cravatta di Hermes. In campo ci mette corsa, imprevedibilità ma anche tanta attenzione difensiva. Umile quando in pizzeria ammette che la sera prima della sconfitta contro Pasticceria aveva sbocciato e fatto serata peggio del figlio di Pirlo, WASABI.

MUSSI 7+: L’ho geolocalizzato tutto il giorno il capitano (a sua insaputa) e quando ha varcato la soglia ho capito che gli astri si stavano allineando nel modo giusto.  In campo giganteggia e non perde mai il focus, straripante e offensivo nel primo tempo, più attento e gladiatorio nel secondo. After match, con zero minuti di sonno all’attivo, l’ho visto dialogare con la meringa al forno e lei rispondere” Ma tu, dove…è?, CIT. VIVENTE.

FERRARI 7+: Di cognome non fa Twingo, e già qualcosa vorrà dire no?  Decide che è ora di mangiarsi platea e palcoscenico con una prestazione di sostanza, meno ricami e tocchi palla, più energie da spendere sotto porta. E dopo un palo di Mux e la porta sguarnita…l’avversario che barcolla come dopo una fatality, arriva il giustiziere del gol, TARTUFON SE BON.

GIORDANO 7: Non l’avessimo rinviata sarebbe stato oltre la barricata anche se un nemico, lo scugnizzo del gol, non lo potrà mai essere. Qualche minuto per ingranare e sciogliere ogni timore, poi in un secondo tempo dove non sbaglia nulla, sfrutta la sponda di Arla e freddo come un igloo trafigge in uscita l’ottimo Benaglia, WELCOME HOME.

MALDARELLA 7+: La gag del “non vi siete mai fatti vedere” è il suo biglietto da visita: cavallo purosangue che ha giocato nei salotti nobili ma che non si prende troppo sul serio, un uomo del pueblo, insomma uno di noi.  In campo temevo un cedimento fisico, invece corre tanto e bene, coprendo tutte le linee di tiro nemiche. Il gol, girandosi in un fazzoletto, è solo la punta dell’ iceberg del suo impolverato repertorio, DINAMITE.

ORSI/SILEO N. 6,5: Attaccati alla panchina come edere, fintamente pronti a entrare, entri lei…no vadi lei…peggio di Fantozzi e Filini. Ma la squadra gira oliata e il rombo è quello giusto, IL GATTO E LA VOLPE.

AVVERSARI 6,5: Squadra di valore, per loro parlano i numeri attuali e anche la loro storia recente. Batterli è difficile e fa curriculum, tanta ammirazione per loro. Ne esce un derby tirato e che secondo me portiamo a casa con merito, ma che non scalfisce una potenza di fuoco (soprattutto davanti) notevole.

ATMOSFERA 6,5: Sperando che Aldo (ammesso che abbia riconosciuto le squadre, con quelle maglie un po' equivoche) abbia in segreto tifato per noi, il palazzetto era lontano dall’essere una bolgia. Comunque l’aria tesa e pesante era quella delle partite che contano. 

L’EVENTO: Lo spogliatoio era sempre quello. Giocavamo virtualmente in casa, questa volta, ma ci siamo attardati e ci siamo accomodati di là. Sembrano passate tre vite ma era solo giugno. In undici, assiepati come i no-vax…l’ultima volta avevamo una panca per uno, volendo. Aver mantenuto la parola mi rende fiero, ma il resto l’avete fatto tutto voi, persone uniche, unite assieme, fanno una squadra unica, semplicemente Joga Malito.