venerdì 30 ottobre 2015

JOGA MALITO - AUSTRALIAN 5 - 1


Non so quanto durerà ma io mi auguro il più a lungo possibile.
I diavoli conquistano il terzo successo consecutivo aggirando l'ostacolo Australian e restano lassù, soli al comando, almeno un'altra settimana.
Consapevole al quadrato che quattro partite non fanno primavera anche se, egoisticamente, nemmeno l'aspetterei la primavera, la farei giusto finire così... ma ieri è stato un super Joga, non tanto per la prestazione in sé quanto per la maturità nel badare al sodo portando a casa i tre punti senza troppi affanni. Forse per la primissima volta, nonostante il passo falso dell' iniziale vantaggio ospite, ho visto uno Joga che sa ragionare da grande, che si sente forte e lo dimostra in campo.
Volevamo i punti, volevamo spuntarla noi, volevamo far capire al mondo intero che il primo tempo contro il Morfasso è stato un colpetto di tosse e non una bronchite. Direi che ci siamo riusciti, pur senza incantare, togliendo un pò di poesia ma mettendoci tanta ferocia.
Passi che l'opinione pubblica ci aspetta al varco: non vedono l'ora che si spezzi l'incantesimo ma intanto, scodinzolando, ti ricordano che potevi vincerla meglio. Niente di più abbagliante: gli avversari ci sono e più ti vedono in alto e più cercano di farti cadere.
I Canguri ieri sera hanno fatto il loro, ma noi, tolti dieci minuti scarsi sotto ritmo, abbiamo fatto meglio. Mi è piaciuta la manovra ragionata che ci ha visti pareggiare, andare sopra e poi fissare sul 3 a 1 il primo tempo con il rimpianto di un paio di occasioni non sfruttate che potevano rimpolpare il tabellino.
Azioni corali, cinque marcatori diversi, nessun mugugno nella girandola delle sostituzioni, beh tutti segnali che stiamo remando in toto dalla stessa parte, finora a vele spiegate.
Si può sempre fare meglio, chiaro, ma la gestione della partita è stata ottimale anche nella ripresa quando abbiamo segnato e tirato poco ma abbiamo subito ancora meno, finalmente.
Che aggiungere. Il dopo gara sarebbe una parentesi succulenta, parte dai cori di Fabio negli spogliatoi e termina con Dante che aggiunge una cameriera nei contatti Fb all'ora dei cornetti caldi.
Bello... ma ora si resetta tutto di nuovo. Troppo importante la sfida verità che ci attende tra sei giorni.
Li conosciamo, sappiamo che sono una compagine da primi posti e li rispettiamo, ma dobbiamo andare a prenderci quella vittoria che vorrei diventasse un pò la nostra amante del giovedì sera (tranquillo Garli in senso figurato, e comunque...gratis).

Le Pagelle:

FONTANA 6,5: Conferma quanto di buono aveva fatto vedere alla prima contro Antares: il nero lo slancia e lui si aggroviglia su pallone e avversari per togliere anche le briciole dalla tavola dei rivali. Incolpevole sul gol preso, il tiro era lento ma chirurgico, OPTIONAL.

SILEO N. 7: Altra gara da incorniciare. Non cede un millimetro, imposta l'azione a testa alta come un libero vecchia maniera, ci manca solo che ritrovi in uno spigolo del palazzetto l'antico vaso ed è pronto per una pubblicità dell'Amaro Montenegro. Sua l'idea di cambiare schema all'ultimo sulla punizione: l'uomo contro la macchina, HUMAN.

ARFANI 6,5: Sempre affidabilissimo in marcatura, gioca spavaldo e con il piedino caldarrosta, prima o poi arriverà il gol, me lo sento. Sembra giochi con noi da una vita ed è solo alla quarta partita ufficiale, non sarò Smaila ma...COLPO GROSSO.

GARLI 6,5: Parte con il piede leggero, quasi timoroso, ma lievita come un calzone con il passare dei minuti. Impressionante per continuità e corsa nella ripresa, gli capitano tra gli alluci due palloni buoni in contropiede ma arriva con la lingua a penzoloni e scaglia a lato, STURARO.

ORSI 7: Era già salito sull'ascensore per i piani alti da un paio di partite, ieri è arrivato quantomeno davanti allo zerbino del loft, welcome. Non perde un contrasto, sempre tonico. Sulla punizione gol voto alto per il tiro, "enneci" per i vuoti di memoria, PIACERE.

CREMONA 7: E' un pò il riassunto Wikipedia del percorso Joga fino a qui, cura maniacale dei dettagli, mai rifiatare, sempre combattere. Bene tutti, premio lui però per il gol del pari (batti e ribatti rabbioso) e per l'assist al Condor nella ripresa, PUSH.

TARTARO 7: Voto alto per le scarpe taggate Jm, standing ovation. Scherzi a parte altra prova sontuosa, meno ricamini, più sostanza e...un pizzico di utopia. Fa male più della carne rossa in occasione del quinto gol e se arrivava anche quello di tacco al volo, SLURP.

VENEZIANI 6,5: Oh non ne sbaglia una, Justin Bieber. Il suo ingresso sposta l'ago della bilancia nettamente a nostro favore, la fluidità delle sue giocate lo porta a siglare il due a uno ed a sfiorare ripetutamente il gol del k.o. già nel primo tempo, PAZZESCO.

BOSELLI 6,5: Non segna ma il lavoro che fa mimetizzando la palla tra i suoi tatuaggi è impagabile. Gli avversari non gli risparmiano cruditè, lui battaglia come può e la serpentina che porta alla punizione capolavoro del terzo gol è il suo morso di vendetta, SQUALO.

CASAROLI 6,5: Stravedo per il Condor, uno dei miei sedici uccelli preferiti, direbbe Aldo Busi. Tanto lavoro di sponda, nelle prime partite non gli veniva così naturale, ma è il suo gioco più redditizio. Rapace sul quarto gol, BOOM.

MIGLIORINI 7+: Basta lo schema su punizione per illuminare a giorno la situazione? Forse no perchè è ogni dettaglio all'apparenza insignificante che sta facendo la differenza tra una semplice gestione dei cambi e la sua leadership, VINCENT.

TIFOSERIA 6: Meno pubblico, meno calore ma squadra più tranquilla (all' inizio anche troppo).

AVVERSARI 5,5: La squadra che finora ci ha messo meno in difficoltà. Non sono male, abbastanza completi in ogni reparto ma si arrendono e crollano sotto i colpi di mortaio Joga. Nella ripresa il morale è sceso sotto i tacchetti e non combinano più nulla.

MI PIACE: Il giorno prima (corrispondenza personale): sono contento perchè tutti mi ascoltano.
Il giorno dopo (alla partita): Schema uno, ok? Schema due, gol.

NON MI PIACE: Lasciare i sogni a metà (top...).




venerdì 23 ottobre 2015

MORFASSO - JOGA MALITO 3 - 8


Amalo, pazzo Joga amalo. I diavoli conquistano il derby dell'Alta Valdarda e si issano momentaneamente al primo posto solitario in classifica. La parola "momentaneo" la voglio scrivere a caratteri cubitali: dopo tre giornate non ha proprio senso parlarne e non è questione di vertigini, ma di buon senso.
La soddisfazione  comunque, per quanto effimera, è tutta nostra anche se ieri siamo stati bravi ma non bravissimi, tanto strabilianti nel secondo tempo quanto ansiosi e stropicciati nel primo.
Tiro le orecchie alla squadra ma non posso non apprezzare la reazione rabbiosa e un pò pazza che ci ha portati a ribaltare sottosopra un immeritato tre a zero trasformando la classica serata down in un trionfo.
Questo è il carattere che ci deve sempre accompagnare da qui alla fine: ci hanno dati per morti troppo presto, gli avvoltoi a dieta e noi che come zombie ci siamo risollevati dalle tenebre, President Evil.
Le partite però durano cinquanta minuti, non venticinque. Ficchiamocelo in testa perchè non sempre poi ti va così liscia, anche se sei più forte.
Non so dire se eravamo deconcentrati, se la pensavamo facile o se le prime difficoltà ci hanno annebbiato le idee. In campo ci sono anche gli avversari ed il Morfasso di ieri, almeno nel primo tempo, è stato un signor avversario.
Fino alla remuntada ce la siamo vista davvero brutta, colpa di quella prima frazione vegana nella quale non siamo stati né carne né pesce e, sotto 1-0, generosamente ci siamo spinti avanti tutta per recuperarla, subito. La foga ci ha giocato un brutto tiro e con due contropiedi i rivali ci hanno infilzato altre due volte.
Il fischio finale del primo tempo è stato un vero toccasana: abbiamo azzerato tutto e partorito uno Joga feroce, capace di azzannare la partita e di ridurla a brandelli con il passare dei minuti.
Gli avversari sono calati alla distanza e noi finalmente liberi dagli spettri e un pò meno legnosi abbiamo giocato come sappiamo, niente di eclatante, ma quanto basta per elettrizzare la serata.
Fatemelo dire, senza lo Zola XXL di ieri sarebbe stata molto meno agevole. Difficile che mi sbilancio sui singoli ma quei sei gol in pochi minuti, sfruttando in lungo e in largo il suo smisurato bagaglio tecnico sono grasso che cola.
Ora una settimana in vetta, Messner, a riflettere però su quel primo tempo horror che non deve più ripetersi. Dobbiamo continuare a restare in bilico su questo filo, senza guardare in basso, sospesi tra il sogno e la realtà. Non sarà il Cai... ma è una sensazione bellissima.

Le Pagelle:

STILO 6,5 : Solita debordante sicurezza in una serata strana, poco decifrabile. Nel primo tempo ne prende tre ma oltre ad essere incolpevole è poi bravo nelle uscite alte in contrasto al lancio lungo dei padroni di casa. Nel secondo la vive da spettatore ma è comunque determinante nel tenere sulla corda i compagni: memorabile il suo ringhio per qualche sorriso di troppo in panchina, LA FALCE.

SILEO C. 6: Gli capita un altro bestione, quegli attaccanti che ti nascondono la palla meglio di Silvan e cercano sempre il duello fisico. Lo soffre parecchio ma tutto sommato regge botta. Esce sull' uno a zero quando il meglio e il peggio devono ancora venire, BEFORE.

ARFANI 6+: Subisce lo scotto di una partita folle che ci vede premere senza trovare sbocchi con il rischio di sbilanciarsi troppo. Nel momento del ciclone è tra i migliori, difende alto, trova il tiro un paio di volte con buon esito, insomma niente male. Nel terzo gol si spinge in zone inesplorate e salta la copertura, difficile dargli colpe, a verbale direi solo eccesso di generosità, HEART.

SILEO N. 7,5: Ritorno sontuoso, bronzo di Riace in una difesa che al suo ingresso smette immediatamente di tossire. Il duello con la piazzata punta nemica è presto vinto ed il finale è meno infuocato, POMPIERE.

ORSI 6,5: Vive gli estremi: l'inizio alla camomilla, dove peraltro è tra i più combattivi dei suoi, ed il finale passerella quando il punteggio non si schioderà più. Sfiora il gol sia nel primo tempo sia in coda al match su punizione, sento che è vicino. Losco trafficante nel dopo gara, SPONSORED BY.

GARLI 6,5: Per lui una partita nella partita e lo capisci dal dettaglio più sfuggente: si è fatto la barba, cosa che accade puntuale a Natale e nei derby. In campo ci mette un pò per carburare, i primi minuti farebbero sembrare Bambi uno spaccone, ma la ripresa è sfavillante, lui è su tutti le palle, SOFIA GUCCI.

CREMONA 7: Fatica ad entrare in partita ma quando ci entra lo fa dal portone principale. Sgretola con le sue incursioni il muro nemico che seppur crepato aveva retto ad oltranza: un gol è tutta farina del suo sacco, l'altro è il più moviolistico degli autogol ma per gli almanacchi è sempre suo, SARA'.

VENEZIANI 7: Vederlo giocare è un massaggio alle pupille. Anche nel primo tempo, dove ne incanta ne sfigura, non perde mai la calma, pesca sempre dal mazzo la carta buona anche se il tavolo piange. Nel crescendo generale della rimonta è tra i protagonisti più limpidi anche se non timbra, ENFANT PRODIGE.

TARTARO 6,5: Nella prima frazione è la mossa che da i primi scossoni ad uno Joga in hangover ma il portiere avversario, un autentico catalizzatore, gli nega il gol. Nella ripresa è sublime, meglio come suggeritore che come finalizzatore, un paio di conclusioni erano (per lui) facili ma si specchia troppo, ZLATAN.

CASAROLI 6: Dopo l'abbuffata di giovedì scorso trova la serranda dell'osteria chiusa e l'insegna spenta, lo ingabbiano e un Condor in gabbia non è per definizione un bel vedere. Nel finale gli spazi ci sono e prova ad approfittare dei saldi: un paio di conclusioni sporche meritavano il colpo grosso, DYBALA.

ZOLA 8,5: In tempi non sospetti ho scritto che potenzialmente lui è il migliore di tutti. E sono convinto che possa segnare tanto tanto tanto come cantava il Jova. Il nome sulle spalle pesa, il dieci pesa, se mangia quel panino dei record anche lui pesa, ma per ora godiamocelo così, primo tempo bruttino e poi capace di inventarsi sei gol uno in fila all'altro che ci tengono in vita come un defibrillatore, GUARITORE.

MIGLIORINI 7: Nel primo tempo gira, mescola, rimpasta, ma la squadra non è sul pezzo e per un attimo anche lui si affloscia. Poi riordina le idee e con la calma dei vincenti manda in campo undici autentiche belve. Ok Zolashow da una grossa mano ma lui muove i fili dello spettacolo, CIRCUS.

TIFOSERIA 6,5: Il clima è quello delle grandi occasioni: spalti pieni ma attenzione, giocavamo in trasferta, al terzo gol preso ho sentito baldoria. Poi è finita come è finita.

AVVERSARI 6,5: Tanto rispetto per una squadra temuta e capace di stare in campo come poche. Per un tempo ci hanno fatto vedere i sorci verdi come J.Ax ma alla lunga è venuta fuori la nostra maggior freschezza e la rimonta ha pesato sul morale. Ottimo l'estremo difensore.

MI PIACE: lo spogliatoio in festa dopo una vittoria così.
 La casacca dell'arbitro tutta zigrinata che sembrava quando non prende il segnale del digitale terrestre.

NON MI PIACE: la salsina con sedici ingredienti ma per ragioni di marketing devo dire che era favolosa.

venerdì 16 ottobre 2015

JOGA MALITO - CAGNONI IPOCRITI 9 - 4


Arriva il primo convincente successo per i diavoli Jm, bravi ad imporsi nel "clasico" contro i Cagnoni. Un debutto casalingo che equivale ad un pieno di fiducia, ma piano con i facili entusiasmi: sono stati tre punti voluti, consapevoli quanto meritati ma non per questo semplici da conquistare.
Abbiamo dominato per lunghi tratti e nel finale abbiamo controllato la partita senza correre rischi, segnali positivi per una squadra che ambisce a recitare un ruolo da frontman e non da comparsa. Nel mezzo però ci siamo presi qualche pausa di troppo e quando non restiamo connessi alla gara ci riscopriamo piccoli piccoli come "quello" dei cinesi.
Sul tre a zero ci siamo rilassati e ci siamo fatti rimontare in poche mosse, imperdonabile.
Però devo essere sincero, come mai in passato questo Joga mi da la sensazione di avere grande cuore e fede nei propri mezzi, nei suoi dodici apostoli. Contro Antares ma soprattutto ieri non c'è stato un solo istante nel quale ho temuto di non farcela, il fatidico braccino corto in gergo tennistico.
Merito assoluto di questi ragazzi, consapevoli che essere in tanti può essere penalizzante nell' immediato ma una garanzia di successo a lungo termine. Merito di una gestione del parco uomini finora perfetta: olio agli ingranaggi, ogni pezzo incastrato nell'altro e nessuna vite fuori posto, Ikea Family.
Sul piano mentale dobbiamo crescere ancora, il difetto di staccare la spina di tanto in tanto rimane ed è un pidocchio difficile da debellare con pochi lavaggi shampoo. Ma ci stiamo lavorando e questo è importante.
Voglio tenere i piedi di tutti per terra, come Dargen io odio volare. I Dogs però non sono un boccone facile, l'abbiamo imparato sulla nostra pelle in passato con un paio di sconfitte epiche. Sarà stato anche calcio estivo ma proprio qualche mese fa abbiamo faticato parecchio contro di loro.
Anche ieri non hanno deluso. Tre pali all'attivo, un pò di sfortuna sotto rete, insomma tutto tranne che una passeggiata, quindi bravi noi.
Finalmente poi una serata dove tutto è filato liscio, una serata dove l'arbitro non era nei pensieri di nessuno, dove si è sbraitato solo negli spogliatoi e in pizzeria, ma per ben altri motivi.
Ora ci attende una trasferta a km zero, una sottospecie di derby contro Morfasso. Una settimana per prepararla al Miglio...ops... al meglio.

Le Pagelle:

STILO 7-: Rientrante tra i pali nonostante un dito a rischio amputazione, gioca come sa comandando una squadra che specie nei momenti di sbandamento ha bisogno di una voce leader. Diverse le parate importanti, intervallate da lunghi momenti di calma. Sulla punizione, udite udite, per una volta vede bene la giacchetta nera, RECOVERY.

ORSI 6,5: Torna difensore centrale, nudo e crudo come una fetta di sashimi. Direi bene in termini di concentrazione e cattiveria, Un solo tiro verso la porta avversaria, scordiamoci i ventiquattro gol di un anno fa, giusto così, ad offendere quest'anno ci pensano altri, SOLDATO.

GARLI 6,5: Possiamo discutere l'alveare o chi è stata l'ape regina, mai un dubbio però sull'ape operaia Garli, dove lo metti sta, lottando sempre con la lama tra i denti. Diligente sulla corsia di destra, non trova il gol ma lo sfiora in un paio di circostanze, BZZZ.

SILEO C. 7: Mi aveva convinto alla prima perchè nella tempesta non aveva perso la rotta come invece tanti altri. Ieri la partita prende una piega più dolce ma lui ha il merito di non strafare, VECCHIA VOLPE.

ARFANI 6,5: Gettato nella mischia nell' unico momento di tilt del flipper Joga, poteva essere game over ed invece ne esce alla grande alzando subito il baricentro della squadra che si stava facendo schiacciare troppo. Subentra di nuovo nel finale con il solo compito di scortare gli ultimi scampoli di partita, ATTO DI FORZA.

CREMONA 6,5: Inutile sottolineare ancora che gli altri corrono e boccheggiano mentre lui sembra avere due monopattini al posto degli scarpini. Si incarta come un origami sulla rete del pareggio ma si rifà con gli interessi da lì in avanti. Non trova il gol ma il piede scotta, tanto che servono le presine, HOT.

VENEZIANI 7,5: Esordio folgorante, start, salto l'ingresso in campo come a Fifa e siamo già sopra di tre: due gol e un assist, niente male ragazzino. Non sbaglia nulla nemmeno dopo, rifiata solo nel finale a risultato in cassaforte. La cantera Joga ne ha sfornato un'altro? PREMONIZIONE.

TARTARO 6,5: Primo tempo panchinaro fisso, brufolosa rivincita per quelli scarsi, brutti e cattivi come me (hihi). Quando entra nella ripresa siamo a fine pop corn ma non ancora ai titoli di coda, contribuisce con un gol da cineteca, appunto, e tanta accademia, REGISTA.

ZOLA 6,5: Alla faccia dei nutrizionisti. Prima dell' incontro ammette che il kebab trangugiato alle sei ha preso vita e vuole entrare anche lui in distinta. Ale il turco però non tradisce mai, prima calcia sul portiere in uscita poi lo trafigge dopo un assolo palla al piede. Esce stremato dal ritorno, improvviso, della cipolla, STRONG.

BOSELLI 7: Nell' unico momento della partita con il punteggio in bilico, dove il gol non pesa doppio, ma triplo, lui sfonda di strafottenza e batte a rete. Non combina molto altro ma il suo unico morso è letale, VELENO.

CASAROLI 7,5: Ognuno ha il suo triplete. Quello del Condor è la prima scorpacciata di gol in maglia Joga, e potrebbe farne addirittura altri perchè la serata lo mette davanti al portiere in loop quasi una decina di volte. La sua corsa esteticamente parlando fa rabbrividire, ma ha l'onda d'urto di un carrarmato russo, RALPH SPACCATUTTO.

MIGLIORINI 7+: Niente è come esserci...e dover decidere chi schierare pescando da un ampolla zeppa di pesci rossi. Non scontenta nessuno, dosa le forze di tutti e porta a casa una vittoria solo all'apparenza comoda come un Mc Drive.

TIFOSERIA 6+: Mi aspettavo più pienone e più bolgia ma va bene così. Noi siamo talmente tanti lì in panca che se vogliamo ci scappa anche la ola.

AVVERSARI 6: Sempre ostica con i Cani, e non sono frasi di circostanza. Mi aspettavo di soffrire dietro con il John Carew visto quest'estate, meglio così. Come al solito, da qui in avanti, gli auguro il meglio.

MI PIACE: I cori negli spogliatoi, non li sentivo dal derby. Fanno molto calcio nostalgia, pane e salamella.
Diletta Leotta ( non succede, ma se succede).

NON MI PIACE: Lo schema due nelle punizioni. Cioè ho vuoti di memoria.





venerdì 9 ottobre 2015

ANTARES - JOGA MALITO 5 - 5



Debutto sfortunato per uno Joga battagliero come non mai letteralmente "placcato" da un arbitraggio raccapricciante. Un pareggio che lascia l'amaro in bocca non tanto per la partita in sé (ci stava benissimo il pari) ma per l'indecenza di una somma di fattori che, purtroppo per noi, hanno pilotato il risultato.
E' la prima di campionato e già ci dovrebbe far capire a cosa andremo incontro.
Che lavorrrooo mi viene da esclamare, con la cadenza del topo Parmareggio. Non c'è tempo di piangersi addosso, teniamoci stretto il punto, comunque ottenuto in trasferta, e guardiamo avanti.
Il clima del palazzetto di Castello è sempre stato ostile, condizionante, ma lo sapevamo.
Due anni fa vincemmo proprio contro questo Antares e ricordo ancora gli echi di quella battaglia ed i capricci di un avversario sportivo quanto una Panda station wagon.
Ci aspettavamo un arbitraggio incerto, non questo scempio. Bravi noi a non cedere, a non ammutinare ma non così superbi per spuntarla lo stesso, nonostante fossimo manifestamente più forti.
Ci siamo arrovellati tutta la sera per capire dove sono iniziati i nostri demeriti, per capire se nonostante tutto potevamo comunque portare a casa il bersaglio grosso. Ci siamo andati vicino ma onestamente ieri proprio ci è stato impedito di vincere.
Partita durata un tempo (solo nel primo si è giocato) rovinata da una direzione arbitrale che più che casalinga definirei una colf di Manila.
Nel secondo si è parlato, si è discusso, sono volati calci ma la preoccupazione della giacchetta nera era sempre la stessa... il cambio delle panchine state dicendo, no stavolta era finirla prima possibile, possibilmente senza scontentare nessuno, tantomeno i piagnucolosi padroni di casa.
Venendo a noi analizziamo un discreto primo tempo chiuso sotto di un gol e con la consapevolezza di poter dare molto ma molto di più. Ordinati ma distratti prima su corner e poi in una facile ripartenza, Antares non ci ha perdonato nulla.
Nella ripresa il piglio è più combattivo: pareggiamo, ci sorpassano di nuovo, poi ancora pari; tra una protesta e l'altra (un paio di avversari facevano tranquillamente il culo a Buffa) andiamo anche sopra.
L'arbitro ha già perso ogni tipo di credibilità ma resta lucido nel fischiare anche i sospetti così da arrivare al sesto fallo in cinque minuti scarsi.
Alla fine i tiri liberi saranno due più un rigorino omaggio. L'ultima prodezza del nostro cuor di leone avviene a tempo già scaduto, dopo aver sbandierato un minuto di recupero che in realtà raddoppia come per magia, arbitrocadabra.
Finale agitato ma per fortuna senza strascichi, mi tengo stretto questo Joga con l'elmetto, leone in campo ma corretto fuori, nonostante un insensato clima da saloon.

Le Pagelle:

FONTANA 7: Esordio boom, terzo portiere per emergenza ma sulla rampa di lancio con una prestazione all'altezza in ogni frangente. Scelgo due istantanee: il tiro libero parato, arpionando uno scavetto da pensionato in bocciofila e la respinta sul palo sempre nella seconda frazione, HULK.

SILEO N. 6: Parte davanti, scelta audace ma sorprendente quanto una nevicata a luglio. Fa del suo meglio, più sicuro però quando torna nei ranghi, in trincea a comandare la difesa. Soffre parecchio la punta rivale, abile nel pararsi davanti per poi crollare fulminato, ZEUS.

SILEO C. 6,5: La sua esperienza, soprattutto nel primo tempo, paga parecchio, come il formaggio Galbani, Sile dietro vuol dire fiducia. Nella ripresa non si scompone, entra pulito ma l'arbitro lo condanna lo stesso, GUARDINGO.

ARFANI 6,5: Ottimo l'approccio alla partita, maestro nel tentare l'anticipo, limita parecchio le velleità dell'avversario. Sul gol annullato ai rivali è visibilmente spinto ma è la scintilla che accende la voglia di compensazione del direttore di gara. Un leone in gabbia nella bolgia del secondo tempo, gli ho visto perfino azzannare il braccio del suo compagno seduto in panca, MURILLO.

GARLI 5,5: Dopo il miglior precampionato della sua vita e dopo un'avvicinamento disteso alla partita, cantando i Finley, diciamo che stecca sul palco o meglio non entra in sintonia con una gara che gli passa davanti senza coinvolgerlo pienamente. Tanta corsa ma pochi palloni giocati, gli capita anche un' occasionissima ma sbuccia da pochi passi un invitante assist di Simi, MR. GREY.

ORSI 6: L'iceberg della sua partita è quella sciabolata per Simi che poteva indirizzare le sorti del match già a metà ripresa. Nel mezzo un primo tempo difficile nel quale a suo confronto Bradipo Hernanes è Usain Bolt ed invece un secondo buono, nel quale si è spremuto parecchio sfiorando anche il gol, SLOW MOTION.

CREMONA 6: Il giocatore più calcio a cinque che abbiamo in rosa, capace di movimenti e di tagli che neanche dal parrucchiere.. ieri molto abbottonato, tiene la posizione, raddoppia su tutti ma poco appariscente dalla metà campo in su. L'entrata killer ai suoi danni: se quella non era un entrata per far male allora anche l'Isis è un collegio pastorale, AMMACCATO.

TARTARO 8:  Il campo è un tavolo verde e lui il primo tiro, quello che spacca la partita in mille pezzi, come nel biliardo. Inutile girarci intorno senza quei quattro gol, belli quanto dannatamente utili, staremmo qui a leccarci le ferite. Ironia della sorte sbaglia il più facile, solo da spingere dentro sull'assist di Ale, ATOMICO.

CASAROLI 6: Minutaggio ridotto ma preziosissimo, dato che il suo gioco basato su sponde e fisicità non è nelle corde di nessun altro in squadra. Un paio di tocchi ben riusciti liberano i compagni a rete, poca gloria invece quando prova direttamente dalla distanza. Il re incontrastato nella prenotazione locali a nome Joga Malito Fc nell'after match, PR.

ZOLA 6+: Il gol è una pennellata d'autore e confortante rimane la sua prestazione generale anche se pesa sul conto al tavolo quel passaggio a vuoto che costa il secondo gol (in compartecipazione). Ovvio che in lui sono riposti i sogni e i traguardi impossibili perchè potenzialmente è il più forte di tutti. Asso pigliatutto al Mc Donald, POLDO.

MIGLIORINI 6,5: Gestire un parco di dieci giocatori e tenere tutti sulla corda fino al triplice fischio è missione ardua. Lui ci riesce, prendendosi i suoi rischi, come quella formazione iniziale impronosticabile ma che in campo non sfigura. Squadra in crescendo però con le mosse del secondo tempo, la grinta dei ragazzi in campo è la sua, FINO ALLA FINE.

TIFOSERIA 7: Partiamo con il piede giusto e per quanto distanti anni luce mi ammaliano sia l' incitamento sofficioso del Gigi che si è sparato kilometri al seguito della squadra sia quello più street di Loris che inveisce contro l'arbitro invadendo addirittura il campo.

AVVERSARI 6+: Meno simpatici dello spray urticante dritto in faccia, non tanto per l'agonismo che se vuoi è anche lecito in partite così tirate quanto per la lacrimuccia facile mista al fare da gangster che manda in tilt un arbitro già sulla buona strada anche senza dottrina. Per il resto discreti davanti e onesti nelle retrovie, punto.

MI PIACE:
"Pronto Roadhouse? Si sono Assunta, Ah mi fa piacere..." Fabio.
Camminare a piedi con la squadra in fila indiana sullo spartitraffico di due strade a                             doppia corsia.

NON MI PIACE:
Il fondo dell'area indoor, velocizza la corsa del pallone Kipsta del 27%.
Le calze vintage del Simi e la divisa presa alla bancarella di fianco al paninaro di                                 Zola.
                           







martedì 6 ottobre 2015

INSIDE OUT


Il periodo più bello dell'anno per un presidente? Fatemi pensare.. Non è scartare tutti quanti i regali dei dipendenti Joga sotto l'albero di natale. E nemmeno chiudere l'ufficio presidenziale l'ultimo giorno di lavoro prima delle ferie nooo. Il periodo top è quello tra gli ultimi passi in infradito e i primi raffreddori da pianura, il periodo dei calendari Uisp.
Nulla a che vedere con il Cai che martella più di Infostrada, loro si chiudono nel più riserbo dei riserbi e io mi assaporo l'attesa, giorno dopo giorno.
Pazienza anzi meglio se quest'anno le voci di corridoio erano nuvoloni neri all'orizzonte: il Cai si è mangiato tutto, come il mare si divora le spiagge, come al City Wok dopo le nove e mezza di sera.
Io invece ci credevo, come sempre. Prima dell'evento, nel torpore dell'incerto, il fattaccio.
Squilla il cell! Leggo quel nome che sembra il plurale di un mese vacanziero a caso (agosto) e sudo freddo. Rispondo.
Apro una piccola parentesi perchè magari non ci avete mai parlato al telefono...due sono le cose che balzano all' orecchio: la prima è che anche se ti chiama lui non parla mai per primo, lascia passare quei tre barra cinque secondi che tu ti chiedi," è morto per caso?"
Ma a questo ritardo nella cornetta c'è una spiegazione. Lui è là in Lapponia, nel suo cottage innevato che legge l'almanacco che mai fu e con le sue renne prepara i pacchi per ogni squadra affiliata.
La seconda, che se non ci sei un minimo abituato paralizza la lingua come un sorso di tequila al colpo è che i suoi toni al telefono sono uguali a quelli di un supporter del Leeds in trasferta.
Risposte secche, spigolose, vorrebbe dirti tremila cose in centoventi caratteri tipo Twitter e tu zitto che non vorresti farlo più incazzare di così ma in realtà allo stesso tempo muori dalla voglia di farlo.
Beh chiusa parentesi... mi dice "Xkè (l'ho detto che conta i caratteri..) non vi siete ancora iscritti quest'anno?" Ho avuto la mia occasione, dritto o rovescio, colpo vincente, Flavia Pennetta.
Perchè la tua lega farlocca non mi frega più, basta affiliazioni, basta tasse gara, basta polpettone da settecentocinquanta carte e basta Bar Agnello, giocaci te contro quel team geneticamente modificato...questo è quello che avrei voluto dirgli ma ci eravamo iscritti due giorni prima e fine del sogno.
Quindi abbasso il capo e confermo, noi ci siamo, anche quest'anno. Lui gongola.
A quel punto ho pensato: se mi chiama burbero e poi scoppia di gioia e i calendari non escono...tre indizi fanno una prova, questo sta raschiando il fondo del barile, allora è vero che di squadre ne sono rimaste pochine, allora i presagi di un crollo dell'impero sono reali.
Mi faccio coraggio e chiedo. Lui mi sorprende una volta di più. Dopo il solito pathos silenzioso durato qualche secondo rilancia...diverse squadre del Cai sono tornate indietro, this year ce ne sono eccome. Il mio cuore si scalda, prendo sempre più coraggio e mi spingo dove non osano le aquile.
Gli chiedo diretto come un Frecciarossa, c'è anche la promozione  vero? Non ci sarà un Agnello-bis è? Mi è un pò indigesto. Sia chiaro non per loro, ma non centrano un...coi seniores del giovedì.
Lui mi rassicura, ci sarà la promozione.
Premo il tasto rosso con il cuore che pompa, tutum tutum...ingenuo io a credergli più di una moglie cornuta. L'uscita dei calendari mi ha azzerato ogni emozione, Inside Out.
Di malumore in giro ne ho sentito parecchio e non è per un sito che non si aggiorna dai dinosauri, è per la mancanza di buon senso che ogni anno invece di raddrizzare la barca la affossa un pò di più.
Prima di inabissarmi cerco le alternative e purtroppo non le trovo.
La concorrenza non sta certo meglio. L'esodo non è stato così massiccio e sinceramente che sia apertura, chiusura, serie B o Lega Pro se penso a otto squadre idealizzo un fantacalcio, non il mio campionato.
Hanno i video le pagelle e pure i loghi di ogni team? Wow, peccato che noi li abbiamo già, da sempre.
Il campionato è alle porte, so già chi lo vince ma non so chi arriverà ai playoff, basta questo per formicolare il mio interesse. O forse no.
I playoff sono l'ennesimo aggeggio spilla soldi, un finto piano rialzato in questo castello di cartapesta che ogni anno crolla e si deve ricostruire da capo.
Cosa sono serviti l'anno scorso? Chi è andato in promozione? Aspetta fammi controllare...nessuno, perchè la promozione è un pò come l'almanacco, come quella squadra, forse tramutata in renne, che un dicembre qualunque nella testa dello zio Ago avrebbe fatto un favore a tutti.
Capitolo money, un sorbetto per mandar giù tutto. Puoi passare un pomeriggio di algoritmi a decifrare se costa più l'Uisp il Cai o il Csi, tanto ti frega comunque.
Conti alla mano sembra convenire, poi ti accorgi che l'offerta è sempre più spoglia, spendi meno ma giochi meno, très facile.
Meno male che tra poche ore tornerà a rotolare un pallone, rigorosamente Kipsta, e ci dimenticheremo ancora una volta di questi magheggi perchè il calcio resta sempre il più forte degli incantesimi.

LA ROSA 2015 -2016