mercoledì 12 dicembre 2018

CE.AS.CAR - JOGA MALITO 9 - 5


E sono tre. Gli Joga non riescono a spezzare il brutto incantesimo e chiudono l'anno con un'altra sconfitta, la terza consecutiva. Sarà un Natale in down calcisticamente parlando ma in ogni caso archiviamo un'annata solare più che positiva, iniziata con una rincorsa scudetto fallita per un soffio e terminata con un po' di fiato corto ma tanta voglia di non gettare la spugna.
Ancora un piccolo diavolo lunedì, nonostante le numerose defezioni. E' un momento di appannamento generale dove o non ci riesce nulla o ci riesce male anche se timidi segnali di risveglio si sono intravisti. Ma per fare risultato, al cospetto di squadre esperte (e purtroppo nulla più..) serve ben altro, non questo Joga insipido come un brodino da ospedale.
Se dovessi parlare di quello che ha funzionato potrei chiudere qui il post. Invece tocca disquisire di quanto mi manca quella combattività, quell'unione di intenti che ci ha fatto restare in alta quota per tanto tempo.
L'aspetto mentale è il primo bug del sistema. Siamo più fragili di un cracker salato e alle prime avversità ce la facciamo sotto; ok ora gli avversari hanno un altro spessore, ma non possiamo sempre regalargli un tempo o tre-quattro gol facili e poi rincorrere la rimonta. Basteranno un paio di buone partite e qualche punto per ristabilire le gerarchie, lo so, ma al momento siamo carta straccia e bisogna rimboccarci seriamente le maniche e cacciare queste streghe.
Ben venga in questo senso la pausa natalizia o non ne vincevamo più fino a capodanno...2020.
Poi l'aspetto tattico (e difensivo). Gli avversari giocano a lanci lunghi sistematici perché davanti hanno un panzer e noi che facciamo? Restiamo alti e larghi a fare da ornamento e lasciamo tutta la partita (non due minuti...) il nostro ultimo sempre uno contro uno, addios direbbe Antonino.
Da sempre la nostra tenuta difensiva è stato un vanto, la base di partenza per costruire campionati di ottima fattura. Ora sono gol a grappoli per qualsiasi avversario, medie da far rabbrividire come un cubetto di ghiaccio sul coppino.
Terzo punto della questione, l'affaire-sfortuna. Quando ti gira storta può sempre andarti peggio...recitava un meme. Nulla di più vero e lunedì l'ennesima riprova: tolti i primi minuti che comunque l'avevano compromessa la partita era in bilico, noi scendevamo giù e il loro portiere miracolava a più non posso, loro ripartivano e ci facevano gol, sempre. Mai visto una squadra tirare dodici volte in porta e segnarne nove, una mira da lanciatore di coltelli.
Sulla partita null'altro da aggiungere, sotto pesantemente per mezzo incontro non siamo riusciti a scaraventare in porta nemmeno un pallone fatto salvo un maxi-risveglio nel finale quando ormai i padroni di casa erano già in modalità divano e coi tre punti in saccoccia.
E allora spazio ad altre considerazioni, più leggere dai. Se qualcuno ad esempio osa brontolare per il nostro campo (si era bruciata una luce) lo incenerisco. Un fondo erba sintetica anni ottanta che ti spelava a guardarlo, da distante. Un freddo allucinante che pareva Lokomotiv Mosca-Anzhi, se giocavi all'aperto pativi di meno. 40 cent per fare una doccia: l'ho fatta alla svelta e con poco sapone anche se l'avevo portato io da casa, temevo una fattura di addebito il giorno dopo.
Passiamo delle buone feste amici, tornare carichi nonostante le difficoltà ci farà ripartire...speriamo.

MAROTTA 5,5: Schierato a sorpresa vive una serata difficile, perché difendiamo male lasciando liberi i tiratori avversari. Le parate (poche) arrivano solo nel secondo tempo, il primo è da mal di schiena cronico a furia di raccogliere palloni in fondo alla rete. Si rifarà, BIG HERO.

SILEO C. 5,5: Lasciato sempre vis à vis con la punta nemica si immola un paio di volte e salva ma la partita dopo pochi minuti è già in salita. Anche nella ripresa arranca, ma è l'atteggiamento "a cappella" della squadra che manda fuori rotta anche un navigante esperto come lui, APNEA.

MIGLIORINI 6: E' la mossa della serata dettata dall'emergenza. Lui bene quando entra e fa reparto da solo, ancora meglio quando suona la carica e realizza il gol del "proviamoci raga". Si smarrisce nel finale, quando uno Joga a trazione anteriore non gli copre mai le spalle, DE VRIJ.

ORSI 5,5: Due errori che indirizzano la gara, un anticipo avventato e un passaggio intercettato affossano le velleità dei diavoli. Poi c'è tutta una gara di sacrificio con impennata d'orgoglio in coda (gol bello e assist). Sandro non trascina ma con una squadra che gira coi meccanismi oliati può tornare molto utile, FRAMMENTI.

CREMONA 6: Nel primo tempo è l'unico che prova a rendersi pericoloso, non trova il gol ma ci va vicino almeno. Tatticamente così così: troppo pigro nei ripiegamenti, i lanci verso la punta lo scavalcano sempre, e non è perché è alto quanto un playmobil, YOGURT.

ZOLA 5,5: Si accende a sprazzi, tanti spazi ma viene cercato poco. Di contro porta molto palla ma non trova mai lo spiraglio giusto e quando succede sbatte sempre su quella piovra del portiere avversario. Sbotta un sacco nella ripresa, ma mancano proprio i suoi gol... ACCERCHIATO.

DI SESSA 5,5: Il gol rompe le catene, da lì in avanti riusciamo a ridurre il gap e a rendere meno amara una serata paragonabile ad un mazzo di ortiche nelle mutande. Il problema è che per buttarla dentro ci impiega mezza partita anche se prima è più sfortunato che impreciso. Tornerà a sfigurare portieri, mi gioco tutto, CASINO'.

BOSELLI 5,5: Si fa parare di tutto e di più, ma tolte le occasioni-gol resta lo scheletro di una partita povera di lotta e giocate utili. Le perle-sentenza che sanno di ghigliottina in panchina ci stanno, ma poi in campo devi bruciare l'erba (che già non abbondava), LAUTARO DANTINEZ.

CASAROLI 6: Rispolverato come un maglione natalizio orsetti e omini di zenzero si gioca l'ultimo spezzone con la voglia matta di dire la sua. Non male anche se gli avversari tirano il fiato: da bomber vero il gol che chiude il tabellino, RESTART.

AVVERSARI 6,5: Vagonate di esperienza e tanta organizzazione anche se poi a spuntarla è lo schema più antico e ripudiato del mondo: tre fissi dietro e lancio lungo allo sportellone là davanti...colpa nostra a non capirla mai in tempo. Ci asfaltano ed è un peccato che ora come ora siamo così poca cosa.

ATMOSFERA 5: Glaciale e ovattata, anche se dopo aver visto il campo dello Young Boys, forse rivaluto le mie considerazioni. Che nelle feste mi mettano pepite di entusiasmo e non canditi nel panettone...ma almeno di risse neanche l'ombra.

La frase della serata " Ma come avete fatto a perdere?" Il gestore della pizzeria ospitante, incredulo, come se ci conoscesse (o il contrario).






mercoledì 5 dicembre 2018

JOGA MALITO - BAR TAVERNETTA 4 - 8


In panne. Secondo k.o. consecutivo per uno Joga discreto ma non all'altezza di un Tavernetta in grande spolvero. Purtroppo il nostro campionato, quello consapevole e in linea con la nostra forza sembra svanito dal gol del pareggio ad Alseno. Da quel momento si sono sgretolate una dopo l'altra molte delle nostre certezze.
Nonostante le assenze, avevamo mantenuto un'identità di squadra importante. Poi sono arrivate due sfide difficili in coincidenza con la nostra emergenza: le abbiamo perse entrambe anche se in modo differente. Male anzi malissimo a Piacenza, meglio molto meglio ieri, sopraffatti soltanto da un rivale che sapevamo essere forte ma forse non così tanto.
Ci hanno battuti meritatamente ma non strapazzati come il risultato potrebbe lasciare intendere. Purtroppo sono stati più cinici di un sicario russo mentre noi ancora una volta ci siamo fatti prendere dall'emotività, se qualcosa va storto andiamo in ebollizione e basta una scintilla per incendiare tutto.
Ma la prestazione  dei diavoli è sopra ogni sospetto, abbiamo lottato e sudato per vincerla prima e per rimediarla poi. Siamo in un momento poco brillante e poco lucido, ora come ora anche uno scalino diventa Piz Palu.
La fortuna ci sta alla larga come se avessimo mangiato aglio ed è così che un avversario già forte (un anno fa giocavano una categoria sopra) si presenta con una punta fortissima, al debutto in stagione. Onore e merito al loro numero dieci: lo ricordavo bravo ma non così completo, davvero immarcabile.
Siamo andati in vantaggio noi ma l'equilibrio è durato mezzo tempo, poi la loro punta, due esterni che spingevano come treni e tanto sedere nelle conclusioni ci inchiodavano all'1-4. Prima del tracollo, due occasioni lampanti per pareggiarla: un palo di Dante e un salvataggio a porta sguarnita....ho tirato giù dalle nuvole dei santi che nemmeno esistono.
Ad inizio ripresa lo Joga migliore. Sembriamo rivitalizzati da un azzeccato quintetto e ci difendiamo con ordine per poi ripartire. Troviamo due gol della speranza prima che una magia dalla distanza del solito "dies" nemico ci riporti alla cruda realtà. Ma siamo vivi, quantomeno nella partita, poi il fattaccio... l'ennesimo di un campionato fight club che voi troverete bello e maschio ma che io, così com'è ora, trovo meno attraente della signorina Silvani in bikini.
Uno dei nostri va in contrasto con un avversario e gli rifila una spallata. Ok, non si fa, ma è un fallo di gioco, che l'arbitro si accinge a fischiare. L'avversario, in delirio ormonale, si gira di scatto e prende per il collo il nostro; in un mondo bello e giusto sarebbe rosso diretto per la reazione e tanti saluti, invece si accende un parapiglia, nella zuffa tutti ce l'hanno con tutti (e noi non siamo stati a guardare...) e l'arbitro taglia nel mezzo, espulsi entrambi con colpe divise e condivise.
Oddio, non un cuor di leone l'arbitro, non si sarebbe avvicinato alla rissa (per dividere eh..) nemmeno con una pistola puntata alla tempia, ma che doveva fare? Noi reagiamo sempre in modo plateale e taacc... il danno è fatto. Quindi se lo assolvo per il rosso, lo capisco meno quando lascia il loro espulso in panchina (per evitare il bis, dice lui), spocchioso quasi ci avesse fatto un favore (in barba a tutti i regolamenti). Un pò meno riunioni sulle scivolate e un pelo più di ripasso al polveroso libro delle regole del giuoco del calcio non guasterebbe.
Dopo dieci minuti abbondanti si è ripreso a giocare ma ormai la partita era rovinata, impossibile rimettere insieme tutti i cocci. Avremmo perso comunque ma ce la stavamo giocando, così è stato un finale quasi inutile, ad aspettare il triplice fischio con negli occhi l'ennesima rissa nata dal nulla cosmico. Detto che non siamo l'immacolato Joga's Angels ancora non mi spiego perché quest'anno la piega è questa: saremo diventati belve feroci tutto d'un colpo, che vi devo dire. Inutile piangersi addosso, ci dobbiamo abituare e in fretta. Come nelle favole spero sia zucchero filato fino a maggio ma che nessuno pensi di venire a Luga, alzare le mani, e uscire tra gli applausi della folla (Dante docet).
Obbiettivi? Invertire la rotta già da lunedì (altra sfida complicata) per poi abbandonarci a spumanti e panettoni, qualsiasi cosa succeda ricaricheremo le pile per tornare in alto.

MIGLIORINI 6: Tante parate, concentrate tutte nella ripresa o giù di lì. Il primo tempo è beffardo: qualcosa evita ma un paio di reti forse il miglior Dade le avrebbe negate. Mi piacerebbe rivederlo sorridere, esibire un baffo impensabile, lottare per una fede e non per rispetto dei patti, DONNARUMMA.

MENTO 6: Una buona gara, spesa in marcatura del più quotato dei rivali, uno che fa reparto da solo e fa tremare i polsi. Il gol del vantaggio e tante chiusure non bastano a tenerci in partita poi arriva l'imponderabile...o quasi: il rosso è ingiusto e lui sbrocca (purtroppo), IO STO CON EMA.

SILEO N. 6,5: Si batte nello spezzone finale, quello post litigata del secolo. E difende bene, anche se gli avversari hanno la pancia piena. Sganciandosi in avanti trova il quarto sigillo Joga: è ammaccato come una Valvenosta il capitano ma un vero re deve mettere il proprio regno anche prima di sè, LION.

ORSI 6: Buona la gestione tattica della gara, al piccolo trotto...vero, ma sempre a raddoppiare su tutti. Esce sul due a uno per loro e rientra nel miglior momento dei diavoli, a inizio ripresa. Il tiro che innesca il gol di Simi è opera sua, poco prima della rissa oblio, alla quale lui non partecipa, disgustato come uno snob al cinese all you can eat, CORRIERA.

CREMONA 6-: Corre tanto e nella prima frazione lo fa con intensità, rinculando spesso per inseguire i loro esterni, che sembravano percorsi dalla due e venti. Poco pericoloso nelle conclusioni, preciso come un alcolizzato al torneo rionale di freccette, MATUIDI.

TARTARO 7: Il suo ritorno è un Natale venti giorni in anticipo. Entra in punta di piedi ma aumenta in modo esponenziale la nostra pericolosità, un po' in ritirata dopo il promettente avvio.
Due gol e alcuni assist che potevano riscrivere un'altra storia, IN PANTOFOLE.

DI SESSA 5,5: Non è il suo momento più brillante di sempre anche se per l'impegno che ci mette meriterebbe di segnare più di chiunque altro. Il mestiere del bomber è questo: a volte basta un tiro-sega per l'intero jackpot, a volte non basta scaraventarne in porta venti di tiri per vincere almeno un pesciolino rosso. La prestazione però è valida, lotta e non cerca di strafare, PIU' IN LA'.

BOSELLI 5,5: Croce e delizia. E' in palla, dalla prima di campionato lo è, e se ha una chance lui la coglie. Ma stavolta almeno due doveva metterli dentro: sfortunato sul palo, scellerato nello sprecare il contropiede che invece del due a due ci porta in dote il terzo gol ospite e la mia scomunica dall'Altissimo, PACIERE.

AVVERSARI 7,5: La miglior squadra incrociata fino a qui. Erano dietro di noi causa una falsa partenza ma con quell'attacco atomico non possono non mirare al podio più alto. Sulla rissa non mi sbilancio più di tanto: la reazione del loro player è da condannare ma molti di loro li ho visti provare a placare gli animi.

ATMOSFERA 5: Che i tifosi delle prime partite fossero più che altro curiosi era più di un sospetto. Ma con qualche morosa e gli infortunati avremmo comunque riempito mezza tribuna. Pasquà detto "o straniero" e Condor comunque sono da ringraziare.

La frase della serata " Amo perso" in tutte le sue declinazioni. In quanti sono loro Ale? in cinque Dome...amo perso! Quanti punti hanno? Boh dieci, undici...amo perso.
 

giovedì 29 novembre 2018

PIPA INVERSA - JOGA MALITO 7 - 3


Maiday. I diavoli cadono ancora una volta sull'odiato campo cittadino e sbriciolano in una sola sera un primo scorcio di stagione pieno di certezze.
A noi mancava mezza squadra, avevamo assenze in ogni reparto, figure determinanti in campo e nello spogliatoio. Ma questo aspetto non deve essere un'alibi, si poteva e si doveva fare meglio.
Invece ci riscopriamo ancora una volta mentalmente fragili, l'approccio alla gara è stato un incubo senza fine, un black out inspiegabile ma allo stesso tempo inammissibile per una squadra che gioca insieme da anni ed ha centinaia di partite alle spalle.
Più del pallone dal rimbalzo perfetto dovremmo preoccuparci di portare la testa al campo o almeno di controllare che il cavo sia collegato. Che poi la sconfitta potesse celarsi proprio dietro l'angolo non è un mistero: se ci crediamo in quattro su una rosa di quindici... allora i sogni è meglio lasciarli agli altri.
Perché martedì qualcuno non ci ha dormito su. Per qualcun'altro invece gli Joga sono l'ultimo dei passatempi e niente più, salvo poi avere in tasca la medicina ai prossimi colpi di tosse.
E' una sconfitta che fa male ma la laveremo via, se non molliamo possiamo tornare a respirare aria alpina, e saremo sempre quei quattro cinque a spingere dal fondo per la risalita.
Pochissimo Joga, nonostante la partita ne abbia da raccontare: siamo partiti tesi, impauriti e anche un po' distratti e ci siamo ritrovati sotto di tre reti in pochi minuti.
I gol sono stati errori individuali mixati alla sfortuna più nera (ennesima autorete da far gola alla Gialappa's) e se è vero che mancava ancora una partita intera sfido chiunque a vedere a tinte rosa dopo un avvio così. Ci abbiamo provato, dopo un primo tempo di stenti abbiamo reagito lottando nel secondo alla pari (o quasi) ma senza mai dare la sensazione o comunque avvicinarci all'idea di riprenderla. Le assenze hanno pesato come macigni: una storia è partire male ma avere la forza di rispondere al fuoco, un conto è voler fare il cenone con il frigo mezzo vuoto.
E comunque non abbiamo difeso bene. Ad Alseno arrancando nel finale ci siamo battuti comunque uno a fianco all'altro, ieri no, errori su errori che hanno minato ogni tentativo di rimetterla in bolla. E tutto questo a fronte di un avversario dal blasone intatto, sicuramente organizzato, ma che non era il Barcellona.
E' presto per dire se questa debacle ci farà bene o se ci potrà affossare, viviamo alla giornata e ripartiamo dalle poche note liete della serata. Non fossimo partiti in quel modo sono convinto ce la saremmo giocata....invece ci siamo scavati la fossa ancora prima di ricevere l'estrema unzione. Il campionato non prevede soste, come li abbiamo persi noi i punti li possono dilapidare chiunque, la classifica vedrete che si accorcerà... Pipa e Tavernetta risaliranno, mentre qualcun'altro sta scendendo come un airone in sovrappeso.
Sconfitta a parte il post gara è stato uno dei più divertenti di sempre, hall of fame. La scena dei grissini, unita a quella del ghiaccio già erano una combo mortale, ma l'inseguimento da film poliziesco con tanto di fermo a lampeggianti e sirene spiegate è stato da sballo. E Cesco un vero napoletano onesto...un cavaliere normanno.

FONTANA 6: Avere tre portieri in rosa e tesserarne un quarto, fossero un italiano, un francese e un tedesco ( i tre..) sarebbe una barzelletta. Non può nulla di fronte alle dormite dei suoi difensori, forse sul primo e sull'autogol non è una molla di torsione, ma poi salva l'onore con qualche buona respinta, WHY ME?

SILEO N. 5: Il capitano per una sera non ruggisce, anzi miagola come un micetto spaurito. La loro punta è svelta, lui limita i danni per qualche minuto, poi viene sovrastato. Solo la seconda rete lo macchia di colpe ma non sprigiona sicurezza in nessun momento, A VUOTO.

SILEO C. 6: Chiude diverse falle ma ormai la frittata è in cottura, siamo sotto e disordinatamente proviamo a pareggiarla, logico che si aprono voragini. A conti fatti però con cinque Cristian avremmo fatto zero a zero, SURFACE.

ORSI 5+: Inizio da incubo, sarebbe il suo programma su Fox. Perde l'avversario sul corner della prima marcatura e spiazza Patrik sul terzo gol, tutto in un fiato come fosse tequila. Poi si risolleva provandoci almeno: una traversa, un gol, un secondo tempo di spinta con poche sbavature, TORNO SUBITO.

ARFANI 6-: In una partita così mal giocata Arfa non perde la bussola, niente di eclatante ma tiene uomo e posizione, anche se dobbiamo spingere e lui ha altre carte nel suo mazzo. Poteva essere l'eroe della serata: se impattava quel pallone avrebbe centrato il palo...con la testa: un trauma cranico poteva sospendere la partita e rinviare i nostri patemi, CARL BRAVE.

CREMONA 5,5: Il un primo tempo avaro di gioie realizza il gol della bandiera, un'azione personale ostinata conclusa con il classico tocco di punta very futsal. Rimarrà ahimè l'ultima sua giocata degna di nota, nel secondo ci prova ma non sfonda mai e poi mai, BIRRA MORETTI.

BOSELLI 5,5: Rimedia con un ottimo finale, gol incluso, una gara di stenti, a metà tra l'essere poco servito e il tanto è inutile passargliela. Dalla sua bisogna dire che aveva avuto la febbre in settimana, e comunque non si è piegato o pianto addosso, LIGHT.

DI SESSA 5: Una serata-no che lo lascia a secco e lo rende più nervoso di Higuain il giorno che hanno comprato CR7. A parte i battibecchi e un paio di pali sfortunati non combina nulla di buono; si fida solo del suo destro ma non trova sbocchi, come il manichino del crash test finisce sempre contro il muro, SBAM.

AVVERSARI 6,5: Solo quattro punti in  cascina ma temevo che la classifica fosse bugiarda, avevano fatto sudare quasi tutti senza racimolare punti. Noi eravamo incerottati ma bravi loro a partire forte: la partita la vincono in cinque minuti, nonostante poi dimostrino anche qualche limite difensivo.

ATMOSFERA 6,5: Ema e Cesco al seguito, ci hanno incitati a dovere, quasi annichiliti da una partenza Joga più falsa di una banconota da sedici euro. Come al solito al Poli ci sono i supporters piacentini (Cremo's wife) ma è un campo che non regala mai soddisfazioni.

La frase della serata (pensiero): Prendiamo tre gol in tre minuti, i primi della partita. Il Nik si gira verso Ale e gli altri compagni ed esclama "ragazzi c'è ancora tutta la partita..." Ale fa due conti e pensa "quanti cazzo ne prendiamo stasera..."







martedì 20 novembre 2018

ALSENO GOMME - JOGA MALITO 1 - 1


La grande beffa. I diavoli sfiorano il colpaccio ad Alseno ma vengono raggiunti al fotofinish e devono dire addio al quinto successo consecutivo.
Per come è arrivato il pari è evidente come nell'aria ci sia più olezzo di sconfitta che profumo di buona prestazione: abbiamo dominato per un tempo e oltre, non l'abbiamo chiusa mancando il raddoppio e alla fine stringiamo tra le mani un misero punticino.
Ma il campionato non è finito ieri e non finisce dopodomani, si arriverà fino ad aprile quindi continuiamo sulla rotta percorsa. Che è la strada giusta, dobbiamo solo smussare certi spigoli che sono il nostro tallone d'Achille da sempre.
Partite come quelle di ieri sono un banco di prova, non credo che tutti verranno ad Alseno con le scarpette da passeggio. E' un campo ostile, maleducato, quasi quanto l'allenatore (più montato di un armadio Ikea) delle pallavoliste dell' ora prima. Più in generale, è un campionato anomalo, nel quale non si gioca...ci si spinge e si fanno melodrammi, se va bene ci si insulta e basta... tutto tranne giocare a futsal. Ma si sa, ognuno usa le armi che ha. Un rinoceronte non ruggisce fiero come un leone, abbassa il testone e ti carica alla cieca.
Quindi, abituiamoci e alla svelta, please, ogni partita sarà una battaglia, ogni sfida sarà nervosa, alla lunga insopportabile... il giovedì già mi manca più delle ferie estive. Ma dobbiamo farlo, perché due li hanno azzoppati, un altro si è azzuffato e qui perdiamo pezzi uno dopo l'altro, sembrano le nominations.
La nostra colpa è stata quella di non chiuderla, perché le occasioni le abbiamo avute. I pali e la bravura della difesa di casa hanno fatto il resto, non era facile sfondare. Come già detto nel primo tempo si è giochicchiato (a parte una zuffa epica buttata in piedi dai gommisti) nel secondo quasi mai.
Tra una sceneggiata e quella dopo noi ci siamo innervositi fino a cadere nel loro trabocchetto e nel finale abbiamo pensato solo a difenderci.
In questo clima rovente siamo stati bravi fino alle battute conclusive anche se loro spingevano a più non posso e noi non uscivamo quasi mai dalla nostra metà campo. Ma non erano mai pericolosi, purtroppo una jellata deviazione scaturita da una punizione dubbia spiazzava Dade e regalava il pari ai padroni di casa, festanti come al carnevale a Rio. Peccato, a conti fatti il pareggio lo meritavano pure ma senza quel colpo di fondo schiena sono convinto che avrebbero segnato nel duemilaecredici.
Pazienza, viviamo di emozioni e quelle non sono mancate. Ora torniamo subito sorridenti e tutti per uno uno per tutti così come siamo nella foto di squadra: vivremo altre difficoltà come queste, ma saremo pronti.
Nota a margine. Dio mio che girone dell' inferno. Lo avevo battezzato così perché le squadre di blasone erano tante. Adesso ne ho la prova ma per altri motivi: è un'accozzaglia di squadracce disperate: ok belle le risse, ma ogni sera che palle. Alla lunga è un logorio, ecco perché altre federazioni si sono ripulite di questa gentaglia.
Nota a margine numero due. Mai mi era capitato che il genio dell' ora prima imponesse mezz'ora di ritardo a tutti quanti incurante del rispetto minimo per chi tanto quanto lui si sbatte per il proprio sport. Alseno, non ci siamo.

MIGLIORINI 7: Difendendo bene concediamo poco ma ogni volta che si apre uno spiffero Dade è pronto a chiudere il portone di casa. Nel finale le parate si sommano una all'altra e sembra invalicabile, solo lo stinco diabolico del Nik, il solito Nik, poteva trafiggerlo, PAMPLONA.

SILEO N. 7,5: L'autorete è un capitolo a parte ed è sfortuna purosangue. Il resto del libro racconta di chiusure epiche e doti da condottiero in una retroguardia che per poco non esce imbattuta dalla bolgia alsenese. Il ritorno del capitano a questi livelli sarà determinante nelle prossime difficili uscite, GIGANTESCO.

MENTO 6: La prestazione era da sette, forse qualcosina in più. Purtroppo alla lunga, stuzzicato per tutta la gara, cede al suo nemico invisibile e casca nel tranello di provocazioni dei rivali. Un leader che non si discute, si ama, però per diventare immortale deve vincere anche questo limite umano, RED.

SILEO C. 6+: Un gladiatorio lavoro difensivo soprattutto quando la zuffa scombina schemi e schieramenti. Certo perdiamo in spinta ma senza quella deviazione staremmo qui a parlare di una barricata perfetta, VICHINGO.

ORSI 6+: Entra part-time alla "barzaglione", non manca tantissimo e la sua esperienza può fare comodo. AS è sveglio in un paio di salvataggi determinanti. Non trova modo e tempo di spingere, REPEAT.

CREMONA 6,5: Finché reggono le gambe è un motorino inesauribile anche se tanta corsa non viene poi finalizzata a dovere infrangendosi sul muro dei locali. Nel finale da una grossa mano però di essere pericoloso neanche a parlarne. Le perle proferite quando ha scoperto di condividere lo spogliatoio con le girls pallavoliste sono da parental control, V.M.

ZOLA 6: Una serata di luci e ombre dopo i fuochi d'artificio della scorsa prestazione. Non si discute lo stato di forma: corre tantissimo e ogni volta che parte in serpentina sembra sempre sul punto di scoccare la scintilla che incendi il match, invece nulla.. tutto rimandato. Nel secondo tempo boccheggia come una carpa di Sampei però non molla, avrebbe meritato il gol della ghigliottina, MEZZOSANGUE.

DI SESSA 7: Imprescindibile per gli Joga. Perché lui la porta la vede eccome, in 4K Hdr. Primi minuti che per quanto difficili annotano sul suo conto le nostre uniche conclusioni: un miracolo del portiere, un palo clamoroso e infine il gol, rabbioso quanto un pitbull a digiuno.
Nel secondo tempo sarebbe servito? Certo che si, ma la partita si complica maledettamente dopo la baruffa e lì serviva Merlino il Mago e un pizzico di polvere di buona sorte, che non abbiamo avuto, KILL BILL.

BOSELLI 6+: Un ottimo spezzone, in un momento della partita stanco, quasi noioso, senza battibecchi. Lui si muove bene ma gli spazi sono ridotti e stavolta manca la zampata decisiva, quel graffio sulla partita che è da sempre la sua firma, SIMEONE.

ARFANI 7,5: Non aveva giocato la scorsa, tassativo non doveva saltarla....questa. La partita si ingarbuglia e anche se toccava a lui, preferisce far giocare un compagno (che lo stima troppo) in quel momento più a fuoco. Possiamo stare senza bomber o senza portiere ma mai senza gente così, TOP.

AVVERSARI 6: Ci hanno messo in difficoltà, difensivamente il miglior team incrociato fino a qui e alla fine ci siamo annullati a vicenda. Il pareggio ci sta, poi per come è avvenuto sa tanto di grazia divina, ma bravi loro a crederci. Su tutto il resto stendiamo un velo pietoso, per certe scene dovrebbero giocare all'Uci Stadium, spettacolo delle 22.30.

ATMOSFERA 7: Pubblico local caldo come la lava, al gol del pari è tremato il palazzetto. Noi ci facciamo sentire, grazie anche allo "stampellato" Cesco , un mega supporto al seguito.

La frase della serata: " E mettiti una camicia..." L'Arfo, numero uno assoluto, nel commentare (di risposta) il look casual anni novanta dello scatenato mister nero-verde.





martedì 13 novembre 2018

JOGA MALITO - OTTONE 6 - 3


Poker d'assi. Gli Joga conquistano il duello casalingo di alta classifica contro l'Ottone e si issano momentaneamente in testa al campionato.
Classifica a parte, che dopo sole cinque giornate è mutevole come il tempo a Londra, mi piace sottolineare gli occhi della tigre, la voglia di spuntarla di questi ragazzi. Una vittoria voluta e meritata, conquistata attraverso il gioco ma anche lottando nel torbido, al cospetto di un avversario forte fisicamente e per nulla rinunciatario.
Che non sarà un torneo facile lo si vede da queste partite. Non ho ancora visto un avversario (in passato si) già sconfitto ai nastri di partenza. Ogni squadra ribolle di esperienza ed è un campionato che ti spinge all'estremo: ho (ri)-visto delle scorrettezze alla Pasquale Bruno che profumano di anni ottanta e maglie in lanina, altro che futsal bailado.
Noi, in passato, in questo clima da battaglia abbiamo spesso cavalcato l'onda ma anche bevuto acqua salata. Ieri, come venerdì, abbiamo incassato qualche "entrataccia" muti come dei sub, continuando a macinare gioco col solo pensiero di spolpare l'astice fino alla carcassa.
I diavoli hanno una super rosa, ma perdere Cesco, già sotto di una rete, poteva affossare chiunque.
Invece l'abbiamo ripresa e poi abbiamo cinto in assedio gli ospiti, calciando da qualsiasi posizione come una mitragliatrice in Fortnite.
Ottone forte e corazzato ma non particolarmente veloce. Così, entrano Zola e Cremo, due terribili nanetti, e la partita si spezza... loro soffrono ogni nostro taglio e finalmente i gol arrivano.
Al termine della prima frazione siamo tre a uno: tutto e niente in una partita di calcio a cinque, bisogna calare di nuovo l'elmetto e tornare in battaglia.
Ma il secondo tempo, almeno l'inizio, è se possibile ancora meglio. Ema è un sottovuoto e dietro non passa nulla, mentre davanti siamo una spina nel fianco: si arriva al cinque a uno in pieno controllo e con più benzina degli avversari.
Non manca tanto alla fine ma una punizione ingenuamente concessa consente all'Ottone di accorciare e noi sbandiamo come un Apecar sulla neve. Arriva il loro terzo gol e i primi sudori freddi, ma ci sta, quando un avversario lancia l'ultimo grido disperato bisogna essere pronti.
E lo siamo. Un contropiede dello spietato Dome chiude i giochi e ci fa volare, come canta Rovazzi.
Queste due gare ravvicinate hanno detto chi siamo, accendendo i fari su di noi. Per quanto mi piaccia viaggiare sotto traccia sono talmente contento di aver ritrovato il vero Joga che non mi voglio nascondere, è da un anno buono che siamo  più maturi di un melograno al sole.
La prossima fermata del bus fa tappa ad Alseno. Svuotiamo l'infermeria dopo gli ammacchi di ieri e proviamo ad infilarne un'altra...vamos.
Ops...quasi dimenticavo. Ma perché nessuno vuole più usare i nostri palloni di marca? Anche ieri smorfie e riluttanza ospite...boh, vai a capire. Deve essere la moda di quest'autunno, ricordo che fino a pochi anni fa tutti avevamo il Kipsta... ed era già grasso colato.

MIGLIORINI 6,5: qualche minuto per togliersi di dosso un po' di ruggine e torna subito a parare come sa, da vicino o da lontano i nemici trovano spesso la porta ma lui respinge ogni minaccia, antivirus. Sulla punizione nulla può, parte in ritardo coperto da un'orgia di gambe, YES MAN.

MENTO 7,5: Avversario caterpillar, di quelli che non sposti facile... ma a lui basta anticiparlo sempre, rendendolo cucciolo e coccoloso. Si spinge anche in avanti, ben coperto dai compagni e serve a Zola l'assist da sballo per il gol più bello della serata. E' lui il termometro della squadra: quando è in serate simili non esiste nessuno che può guardarlo negli occhi, BIG.

SILEO C. 6: La partita è incanalata, per lunghi tratti controlla e prova anche il tiro dalla distanza poi nei cinque minuti di sbandamento Jm vede le streghe perché difendiamo troppo bassi e ci facciamo schiacciare. Ma a conti fatti non demerita, GRINGO.

ORSI 6: Inizia bene, sfiorando il gol e coprendo Ema nei suoi sganciamenti. Proprio in una di queste circostanze si trova vis a vis con la punta ospite e rimedia una figuraccia (0-1): ok che l'avversario sbaglia lo stop e si ritrova in porta ma serviva un minimo di ostruzione. Errore compensato con una discreta spinta nel finale, SLIMER.

CREMONA 7+: Quel baffo made in Germany ancora non lo reggo ma in campo è un forza della natura. Spinta costante bilanciata da una concentrazione difensiva mai esibita prima... un godimento, CURSORE.

GIORDANO 6: Pochi minuti che lasciano intravedere una serata alla diavola, poi lo stendono in area e lui resta nella morsa dell'avversario che lo travolge. Deve gettare la spugna, per fortuna a parte il gonfiore non sembra nulla di serio. Ho tirato giù un rosario di perline però, SAN GENNARO PENSACI TU.

ZOLA 8: Lo ricordavo forte, non così tanto. Lo vedo arrivare e non ha le stampelle di uno storpio, jesus sei immenso...penso. Entra al posto di Cesco e spacca la partita: imprendibile per i monolitici difensori avversari: due gol e nemmeno un centimetro di lingua fuori, FALSO INVALIDO.

DI SESSA 6,5: Che figata il ritorno del bomber. Ho vissuto al suo fianco tutto il rammarico delle gare perse e giuro sul Morfasso che avrei sofferto meno a saltarlo io il primo scorcio di stagione. La sua partita è nei numeri: rigore che pareggia i conti e gol della sicurezza finale. Nel mezzo tante cose buone ed altre meno, con quella generosità mista irruenza che lo porta talvolta a strafare, HIGUAIN.

BOSELLI 7: E' talmente in fi...in forma che se inciampa per strada trova un portafoglio. Ma la fortuna se la crea lui con giocate semplici ma sempre pro-team e mettendoci fisico e ardore. L'istinto del gol beh quello non lo ha mai abbandonato: in spaccata, deviando il tiro di un altro, ribattendo sulla traversa ma lui è lì,sempre, come il fiorista davanti alla Conad, OCCHI DI GATTO.

AVVERSARI 6+: Si presentavano con la coccarda di primi della classe e per dieci minuti mostrano muscoli e autorità. Poi si sgretolano ma devo dire che è più merito Joga che demerito loro. Oh ruvidi sono ruvidi, è nel loro dna... però se trovi un arbitro permissivo il secondo tempo lo giochi nel corridoio del pronto soccorso.

ATMOSFERA 7: Pubblico caldo e folta rappresentanza ospite. Mi esalta però il nostro vociare, l'applaudire le gesta di un compagno, con Arfo e Ale ultras in panchina, giustamente ammoniti dal tibetano Gigi.

La frase della serata: " Ma fanno tanto schifo i nostri palloni?" Ale incredulo quando per la seconda volta in tre giorni ha subito il marchio del rifiuto. La moda del momento è portarselo da casa e imporlo alla massa.




domenica 11 novembre 2018

ALL BLACKS - JOGA MALITO 1 - 11


Un, due...tre...Joga! I diavoli vincono il posticipo della quarta giornata centrando così il terzo successo consecutivo. Dopo il passo falso Agrifarma il crescendo dei ragazzi è stato evidente ma ieri, nella prima trasferta stagionale, abbiamo fatto un ulteriore passettino avanti.
Una prova di maturità, al cospetto di un avversario inedito e molto agguerrito che un paio di settimane fa aveva fermato sul pari una compagine esperta e favorita al titolo come l'Ottone.
La partita però non ha avuto storia, l'abbiamo sbloccata e indirizzata subito e per i nostri avversari si è fatta impossibile, un autentico black friday.
Tanto odio quando siamo leziosi (fortunatamente non capita spesso) tanto adoro quando siamo pratici e concreti, spietati come un killer professionista. Abbiamo giocato semplice, senza fronzoli anche quando la pancia era piena e si poteva fare un ricamo in più ed una corsa in meno senza il rischio di compromettere il risultato. Finalmente siamo stati squadra, superiori anche se i nostri dirimpettai hanno provato a scaldare l'atmosfera con qualche atteggiamento da saloon, da gangsta coi brufoli.
E' con questo atteggiamento che si fa strada. E' con queste prove che si tiene alto il morale, la fatica non pesa e le assenze si dimenticano in fretta. Anche quest'anno cari miei è uno Joga pirata che naviga a vista ma con il vento a favore e le scorte piene di rum e riccanze dorate: beato chi lo vive 24/24, Dio perdoni ogni pecorella smarrita.
Sulla partita poco altro da aggiungere, un parziale di sei a zero nel primo tempo bastava per capire padrone e inserviente ma direi che siamo stati bravi anche nella ripresa, chiudendoci in difesa e ripartendo approfittando dei tanti spazi concessi dagli All Blacks.
All you can eat quasi per tutti quindi, con Dante Cesco ed Ema autentici mattatori della serata. Un rigore fallito dagli avversari è l'ultimo sussulto che scorre sulla schiena del Gigi, la partita è vinta e il risultato al triplice fischio è una scorpacciata inattaccabile.
Bello quello che ho visto in campo, spaziale il contorno: dopo polemiche, regolamenti, mail e calendari sballati che spasso vedere una squadra ruspante, sanguigna, surreale, animosa, autentica.
Sono impazzito come una maionese quando li ho visti impuntarsi per usare il loro pallone e non il nostro ma sul sei a zero....ah ecco cosa stava creando quel divario lì, scemo io a non capire che lo sporco brutto e cattivo era il nostro pallone.
A parte questa disputa (alla fine abbiamo smezzato... un tempo il nostro, un tempo il loro, in regalo con il Calippo Algida) tanti altri spintoni a gioco fermo, entrate fintamente assassine...ma tutto così, pour parler, tanto il risultato non era in discussione e finito il match (arbitrato benissimo) non sono rimaste scorie.
Non c'è il tempo di crogiolarsi al sole. Incombe la sfida di lunedì, chi la spunterà mirerà alle stelle....speriamo di essere noi.

MAROTTA 6,5: Gigi c'è. Anche ieri, due o tre parate prima che il risultato perdesse i connotati allargandosi come il Pokemon Snorlax. Sta migliorando sensibilmente anche sui rinvii: i primi due finiscono dritti nelle grinfie nemiche ma poi corregge il tiro e diventa un suggeritore, SICUREZZA.

SILEO N. 6,5: Ottima prova condita dal primo gol stagionale: segue l'azione (tre vite fa era un bomber..) e conclude a porta sguarnita. Quando gli animi si scaldano e volano colpi proibiti il capitano non si tira indietro...ho sentito un paio di "ciaff" altezza caviglia che domani sono ematomi viola cardinale, IL GIGLIATO.

SILEO C. 6+: Il risultato è in cassaforte ma il Sile vuole mantenere la sua porta blindata e ci mette mestiere e arguzia. Sul rigore non ho capito la dinamica ma non gli attribuisco grosse colpe: è stata una carambola pazzesca, EXPERIENCE.

MENTO 7,5: In una partita che si arroventava ogni minuto di più come un pollo infilzato sullo spiedo, ho tremato per l'Ema-psyco che è in lui, invece da vero leader incassa colpi e non fiata, sono le sue gesta in campo che parlano più di Lodo Guenzi: quattro gol e tutti a nanna. Fantastica la sua lotta personale per non usare il pallone degli avversari, a parte bucarlo con uno spillo le ha provate tutte, WALT DISNEY.

ARFANI 7: Prestazione sontuosa e spavalda, iniziata con un salvataggio sulla linea che poteva accendere le speranze avversarie e proseguita con chiusure e interventi sempre puliti ma decisi. Da esterno ha anche l'occasione per segnare, evento più improbabile di uno tsunami in Svizzera, ma non ci riesce...DE VRIJ.

ORSI 6: La prestazione tutto sommato c'è: copre, sbaglia pochi passaggi, resta zen in una serata inspiegabilmente elettrica. Ma il piede è da registrare, comincia con un tiro libero di rara bruttezza e prosegue con un paio di tiri meno pericolosi dei gattini su Facebook. Nel mezzo il contropiede per l'ultima rete (di tacco) di Ema, MOSSO.

CREMONA 7: Non segna ma corre tanto, si inserisce, crea scompiglio in una retroguardia che già aveva dei guai a capirsi tra i suoi interpreti. Almeno due o tre assist sono farina del suo sacco; se tuttavia, si ripresenta con quel ginger-baffo....giuro che lo vendo su Ebay, categoria "cose brutte", DURACELL.

GIORDANO 7+: E' in un ottimo momento di forma e anche se potrebbe fare giochi di prestigio lui rende semplice il difficile, giocando per la squadra, preferendo il passaggio alla conclusione personale. Ne realizza tre, ma potevano essere anche di più...da urlo quando confessa agli avversari le sue origini "mediterranee", chiarendo però che rispetto a loro era di Trento, INSOSTITUIBILE.

BOSELLI 7,5: Per dieci minuti buoni della ripresa sembrava un marziano, tocchi di prima, gol al volo, giocate di suola... poi ho capito: il pallone da spiaggia che stavamo usando, coi rimbalzi di una cavalletta alata, favoriva il buon Fante e lo rendeva invincibile. Allora, per non illudere il ragazzo, i tre saggi lo hanno tolto subito, quasi punitivi. Poco male, nel borsone era già pronta la camicia del party, IL MONDANO.

AVVERSARI 6-: A fine gara quattro chiacchiere con loro. E' la prima volta che si cimentano con i campionati e stanno pagando lo scotto del debutto in un girone che forse non doveva essere il loro (io non ho dimenticato la categoria Amatori..). A parte qualche atteggiamento sopra le righe hanno un buon telaio, al momento tuttavia sono ancora troppo acerbi e improvvisati.

ATMOSFERA 6+: Il Poli è un campo che mi mette una tristezza infinita. A parte il ricordo ancora fresco, purtroppo, di un paio di sconfitte storiche dico che se il nostro non è ben illuminato, qui si gioca al buio. Noi abbiamo un paio di tifosi, loro qualcuno in più...ma il clima è da fine stagione.

La frase della serata. " Hai mai visto giocare una partita di futsal con un pallone Adidas? Te si,arbitro? No perché io mai...." Esilarante siparietto tra Ema e l'arbitro per spiegare che un pallone se non è a rimbalzo controllato....va beh lasciamo perdere. In ogni caso per queste dichiarazioni siamo in causa con il colosso americano delle tre righine.






martedì 30 ottobre 2018

JOGA MALITO - MORFASSO SUAVIS 4 - 1


Da sballo. In una serata da apocalisse meteo i diavoli vincono e finalmente convincono, aggiudicandosi il derby dell'alta Valdarda.
Ho rivisto e riassaporato il vero Joga, altissimo purissimo e arrabbiatissimo anche in "camiseta blanca". Più che dei punti, ora che siamo a inizio campionato e tutto deve ancora compiersi, era importante la prestazione: non avevamo incantato e quindi cercavamo risposte nel vento (forse troppo..) prima di tutto verso noi stessi.
Questo deve essere il punto di partenza, la linea che non dobbiamo più oltrepassare, solo balzi avanti come un marsupiale. Abbiamo fatto bene ma possiamo fare molto di più: creiamo trenta palle gol per sera ed è la seconda volta che nella ripresa restiamo all'asciutto, really? Però, se la voglia è questa, se il sacrificio del gruppo prevarica ogni obbiettivo personale, allora potremo dire la nostra anche quest'anno.
Sicuramente finora non abbiamo mai sbagliato l'approccio alla gara. Anche ieri, il primo tempo ma soprattutto i primi dieci minuti sono stati superbi, un solo protagonista sotto il cono di luce dei riflettori. E succede che schiacciamo gli avversari, anche se sono fisici e ben disposti in campo.
E' emersa la nostra maggior qualità e per una volta anche una spolverata di cinismo, la trafiggiamo subito grazie ai tre caballeros del gol Vene, Ema e Dante: tre a zero Joga.
Se fino ad oggi avevamo difeso bene solo a sprazzi alternando buone fasi difensive al caos assoluto, ieri concentrazione massima: nemmeno il gol del 3-1 ad accorciare le distanze, viziato da un fallo che nemmeno il Ciclope poteva ignorare, ci ha scomposto il look.
La ripresa dopo i fulmini e le saette dei primi venticinque non è così scintillante ma è uno Joga che sa soffrire al cospetto di avversari che si giocano il tutto per tutto con  tanto agonismo e senza gli eccessi grotteschi degli anni passati. Per questo il match resta bello, loro ci provano noi respingiamo al mittente, creando e fallendo l'impossibile per arrotondare il bottino.
Il Gigi, dopo tre o quattro interventi "proGigiosi" nella prima frazione, subisce qualche tiraccio da lontano e poco altro, segno che se giochiamo da squadra farci gol non è così facile.
Si aspetta solo il triplice fischio per festeggiare ancora una volta noi...anche se, trap music a parte, abbiamo tenuto un basso profilo, giustissimo così.
Degna di nota anche la pasta all'arrabbiata, con variante carbonara e tartufo del dopo gara: sapienza di una dirigenza che ha un reparto marketing & accordi scritti sulla sabbia da far invidia alle alte sfere, praticamente Lapo Elkann che vende una cinquecento mimetica come fosse un sacchetto di noccioline.
Ora il calendario ci propone una variante,prima trasferta e pure di venerdì: tocca aspettare....che bello questo Joga e questo campionato un po' inedito: forse è perché lo conosco meno, ma mi sembra più attraente: se si gira probabilmente avrà il solito brutto naso, ma da dietro...che bel sedere.

MAROTTA 7+: Che bel Gigi hanno detto tutti. Ma non è una novità per me: tolta la ruggine dalle spalle è la solita sicurezza formato famiglia anche se quasi solo nel primo tempo deve spellarsi i guantoni. Due parate in copertina: quella da due passi dopo un pasticcio in difesa e quella a mano aperta di inizio ripresa dove mostra riflessi felini a occhio dell'aquila, NEL NOME DEL PADRE

MENTO 7: Torna difensore nudo e crudo, ci mette fisico, maniere forti e quintali di pazienza e zenzero per digerire due o tre fischi arbitrali no-sense. Ma oltre a non cedere di un millimetro inventa la punizione capolavoro del tre a zero, TIE'.

SILEO C. 6,5: Un ombra minacciosa su tutte le intenzioni del Morfasso. Lui c'è, ti vede e ti legge nel pensiero come un cartomante. Non subiamo gol e non andiamo in ansia, stavolta, ENTITA'.

SILEO N. 6+: Uno spezzone, giocato bene e con il coltello tra i denti, prima che gli stessi denti vadano ad impattare sul portiere nemico in versione kamikaze. La maglietta si sporca di rosso porpora, lui tiene botta ma arriva solo a fine tempo... comunque eroico, TAMPONATO.

ORSI 7-: Queste partite per il regname lo esaltano un po' da sempre, lui entra con il piglio di un pittbull a digiuno, morde le caviglie, sradica palloni, non si concede distrazioni. O meglio, una si, per eccesso di confidenza: ci pensa San Gigi a negare il quattro a due, SQUALO.

VENEZIANI 7,5: Ieri sublime, in un mondo fatto di Oreo lui sarebbe la cremina, quella buona, dentro. La doppietta indirizza la gara (il primo gol alla Cristiano) poi gioca elegante ma con la sciabola: oltre alla sua anche le morfassine hanno lasciato il cuore sulla sua zazzera bruna, MERCE NON IN VENDITA.

GIORDANO 7: Sembra delicato come un cristallo di Boemia invece ci va giù duro come un Allan qualunque e vince contrasti su contrasti tra una sgommata e un dribbling. Avete notato quanto è cresciuto, statura a parte, dalla prima di campionato? Se la risposta è "no" beh allora non abbiamo più niente da dirci, MOTORINO.

CREMONA 6,5: Quando gli ho detto che avrebbe giocato da punta, falso nueve per i millenials, mi avrebbe dato una coltellata ma il Cremo è un soldatino: ordini e lui esegue. Fa molto bene tutto quello che è nelle sue corde, interdizione e copertura incluse, meno tutto il resto a parte un paio di contropiedi, conclusi bene, sui quali il loro estremo difensore si immola, SIGNORSI'.

BOSELLI 7: Se gioca così, non è secondo a nessuno. Lotta per la squadra e con la squadra, non in solitaria cercando di vincere qualche rimpallo spesso col sedere a terra. Il gol è la naturale conseguenza di una prestazione sopra le righe: è nel posto giusto, al momento giusto, BECCHINO.

AVVERSARI 6-: Un ottimo portiere e un collettivo sicuramente migliorato in ogni reparto...messaggio ai posteri: non andranno sottovalutati. Mi è mancato ma giusto per un insensato secondo il loro astio schiumoso....meglio così, ci aveva sempre fatto soffrire come le cipolle negli occhi.

ATMOSFERA 7,5: Sempre un catino ribollente il derby, onorato della presenza dell'ex più amato dalla torcida Joga, Max Garli. Voglio, su tutti, ringraziare però Arfo e Dome: uno in panca a incitare e meritava di giocare quanto gli altri, l'altro a sgolarsi in tribuna....non mi sfugge nulla di tutto questo attaccamento: se dai, ti ritorna.

La frase della serata: " Max per chi farai il tifo?" " Non lo so." Max Garli intervistato da Dazn prima del match. Che colpo al cuore.





martedì 23 ottobre 2018

JOGA MALITO - COLORIFICIO CAPELLONI 6 - 5


I punti o la vita. Uno Joga doubleface confeziona il primo successo in campionato sconfiggendo con il fiatone un Colorificio dalle sette vite.
Il debutto non era andato. Una battaglia persa non conta se vuoi vincere la guerra, ma comunque avevamo voglia e urgenza di ripartire, di capovolgere un po' tutto. E giocare di nuovo in casa, anomalia di un calendario specchio di una confusione ai piani alti che nemmeno da Hao-Mei, rappresentava la preda da inseguire e braccare per tornare in traiettoria.
Vinto abbiamo vinto, sul piano del gioco invece, abbiamo ricalcato le difficoltà del primo match.  Soprattutto in termini di tenuta mentale siamo ancora lontani dallo Joga fiero di un anno fa, anche se qualcosa di buono si è intravisto; il primo tempo, ad esempio,  non sarà stato grande futsal ma un dominio controllato e incontrastato quello si.
Poi, con il risultato in pugno ovvero sul sei a uno abbiamo pensato di averla già vinta, abbiamo pensato alla pizza del dopo-gara e via dicendo, dimenticandoci che c'era ancora un tempo da giocare e un avversario che non era venuto in collina a prendere del fresco.
Sono errori imperdonabili perché noi se stacchiamo la spina non siamo poi più in grado di ricollegarci alla partita, ci barcameniamo ma senza quel fraseggio e quel minimo di lotta che non deve mai mancare.
Se ripartiamo dal primo tempo, tutto quanto, possiamo toglierci delle soddisfazioni. L'abbiamo resa una formalità noi, con giocate semplici, lineari ma efficaci, corali. La spinta di Ema, la classe del Vene, gli strappi del Cesco o le diagonali del Sile dietro... tutto perfetto.
Nel secondo loro sono tornati alla carica non avendo più nulla da perdere e d'improvviso la partita è cambiata, totalmente. Un avversario bravo a crederci e molto più ostico per noi: davanti sembravano indemoniati e il loro portiere impietosamente impallinato all' inizio si trasformava in un autentico pigliatutto, Sasha Grey.
Regalagli un gol, concedigli subito dopo un contropiede ed ecco che il risultato si assottiglia come uno spaghetto di soia e noi, visibilmente poco tranquilli, invece di reagire, ci spaventiamo.
Bastava un gol o due per mettergli la museruola, ma non li facciamo ed il finale è vietato ai deboli di cuore. Ci raggiungono fino al sei a cinque, poi un cross a casaccio (o alla Vecino) ci fa correre un  brivido lungo la schiena....sarebbe stata una beffa, forse una punizione troppo severa anche per un diavolo così distratto.
Il triplice fischio è liberatorio, via le paure e tutti a cena, con i consigli di chef Ema, un tuttologo sulla leggerezza delle varie pizze.
La prossima è il derby, se così lo vogliamo definire, con il nuovo Morfasso. Nonostante i pastrocchi in lega questo girone mi sembra succoso come un maracuja e dopo questo vorrei dargli tanti altri morsi ragazzi.

MIGLIORINI 6,5: Torna tra i pali dopo lo stop della prima giornata. Un valido scudiero di un risultato che gonfiava il petto nel primo tempo e provvidenziale nell'agitata ripresa con alcune respinte su tiri da lontano davvero determinanti. Solo su uno dei cinque presi sembra un po' pigro nella respinta, JULIO CESAR.

SILEO C. 6: Nel primo tempo è insuperabile, un dragone alato che arriva ovunque, palle alte o basse che siano. Quando la squadra si disunisce non tradisce i suoi compiti ma a metà ripresa mancano un po' lucidità ed energia, scricchiolii di una vecchia poltrona comunque comodissima, POLTRONE SOFA'

SILEO N. 6: Non ancora al top della forma, ma difende con coraggio e a testa alta contro avversari assatanati come tori a Pamplona. Sul lancio finale (noi non giocheremo palla a terra ma nemmeno gli altri..) compie un miracolo difensivo opponendosi con mestiere alla punta nemica, SALVADANAIO.

ARFANI 6-: La condizione è quella che è, come tutti con il vantaggio largo non sbaglia un appoggio, appena la partita si complica il sindaco sale sulle montagne russe: un recupero fantastico e subito dopo un lancio sbagliato dritto nei piedi di un avversario. Esce coi crampi (non è vero ma fa figo e Mediaset dirlo), MEZZO SANGUE.

ORSI 6: Ottimo il suo primo tempo, non tante sgroppate ma diversi palloni recuperati con quei tentacoli sgraziati che si ritrova. Il secondo gol ad esempio nasce da un suo tackle vinto. Nella ripresa vorrebbe fare di tutto ma eccetto un buon tiro non combina nulla, ignorato e piagnucoloso lì sulla sinistra, ARRUFFATO.

VENEZIANI 6,5: Il suo vero esordio dato che alla prima era durato meno di un ghiacciolo a Ferragosto. Beh Vene è un pilastro Joga: te ne accorgi quando manca, ancora di più quando è in campo. Elegante ma un pizzico inconcludente nel secondo tempo: gli chiediamo solo più cattiveria, BUENO.

MENTO 6,5: Comincia da punta, dato che con il forfait di Dante una vera in carne e ossa non l'avevamo. Ha forza d'urto e piedi educati, ma per buttarla dentro serve un maxi regalo della retroguardia ospite. Nel secondo ci prova in tutte le maniere ma il portiere avversario lo ipnotizza, lui si innervosisce finendo per portare troppo palla. Vero leader con gli sponsor: che arrabbiata sia! OLE'.

CREMONA 6+: Il più è per il gol che all'apparenza sembra un candito sulla torta della festa ma alla fine è fondamentale per incamerare i primi punti. Per il resto alterna buone cose, anche senza palla, a qualche pasticcio in zone del campo iper pericolose. Bene così, sta prendendoci le misure, SARTO.

GIORDANO 7: Più a suo agio da giocatore di movimento perchè lui è istinto puro, una gazzella nella Savana. Abile e tecnico negli spazi stretti (leggi: prima rete) spacca la partita con due gol ed un'autorete propiziata. Nella ripresa però rallenta i giri del motore, DOUGLAS COSTA.

AVVERSARI 6: Un primo tempo più anonimo di un numero privato sul display del "cell", poi si riprendono e quasi sfiorano il colpo gobbo. Più demeriti nostri anche se rispetto agli Autoscuola Stadio (molti visi noti) il passo avanti è considerevole.

ATMOSFERA 7+: Joga così così ma spalti pieni, menzione per  Dome e Fabio, sempre vicini alla squadra e nel cuore avido del proprio presidente. Stiamo alternando le morose: lì sta il vero turnover.

La frase della serata (parimerito): " Come si fa a dire che manca illuminazione, il Gigi da solo vale quattro lampioni..." Ale, commentando la mise sgargiante del Gigi anestetizza la polemica sulle luci mancanti al palazzetto.
"Togliamo l'uovo Ale, troppo pesante a quest'ora..." La tattica di Ema per alleggerire una pizza farcita con peperoni, olive, capperi, salamino piccante e funghi.




martedì 16 ottobre 2018

JOGA MALITO - AGRIFARMA 5 - 8



(Non) buona la prima. Gli Joga 2018-2019 inciampano nell'esordio in campionato gettando alle ortiche, nella ripresa, una partita ampiamente alla portata.
Eravamo più rimaneggiati e scompigliati di una battona a fine serata, ma le assenze non devono suonare come una scusante. Se mai il campanello di allarme deve essere un altro: come mai gli altri arrivano alla prima che sanno di nuovo peggio di un Mercedes in concessionaria mentre noi perdiamo spesso pezzi come un aereo in picchiata?
Non abbiamo avuto fortuna. Il Vene costretto a gettare la spugna dopo pochi minuti dal fischio d'inizio è stato solo il primo presagio sinistro di una serata che comunque in campo era cominciata nel migliore dei modi. Primi quindici minuti buoni con un discreto ordine e diavoli subito in vantaggio e padroni del campo, quasi a tracciare una linea di continuità con l'esaltante stagione scorsa.
Poi a poco a poco abbiamo staccato la corrente mentre gli avversari sono saliti di tono costringendoci alla ritirata. Troppo annebbiati e troppo impauriti, tutti a difendere uno striminzito vantaggio con l'affanno di un ottantenne alle olimpiadi.
Ci siamo difesi con ardore di fronte alla sfuriata degli ospiti ma è chiaro che non si può reggere tutta una gara sotto assedio, prima o poi bisogna anche mettere il naso fuori dal portone. Un paio di cambi ci rivitalizzano e nonostante il meritato pareggio avversario torniamo in vantaggio con una rapina di Dante: gol da rapace ma anche un furto visto lo Joga a risparmio energetico  quasi sempre in balia del volere nemico. Chiudere in vantaggio poteva essere la molla per cambiare l'inerzia della sfida ma prima del duplice fischio pecchiamo d'ingenuità e regaliamo il penalty del pari, nulla da eccepire.
La ripresa è la fotocopia fronte retro del pigro primo tempo: tanto impegno ma anche un "vorrei ma non posso" continuo, siamo arruffoni e gli avversari, scarsi di mira nella prima frazione, iniziano ad impallinarci come un groviera del Canton Friburgo.
Loro ci sovrastano fisicamente e si portano a + 3 ma basta una piccola impennata d'orgoglio che Ema e compagni quasi la riacciuffano riportandosi ad una sola lunghezza. Questo giusto per pesare le due forze in campo, bastava veramente poco ma non è serata per questo piccolo Joga.
Ci spingiamo in avanti lasciando voragini, la distanza aumenta di nuovo e sale aria di sfiducia, il finale è incandescente e a trazione anteriore ma la remuntada non arriva.
Giusto così, cospargiamoci il capo di cenere, bagno in una piscina di umiltà e ripartiamo. Sperando di recuperare alcuni pezzi lucenti di un'argenteria ricca ma spesso relegata in fondo al cassettone della credenza.
Lunedì (se mi suona strano scriverlo..) nuovo giro, nuovi avversari....il campionato deve ancora cominciare.

MAROTTA 6-: Bombardato dall'inizio alla fine, e quando il tuo portiere è il più impegnato in campo non è mai un buon segnale. Nel primo tempo fa un figurone e anzi i suoi interventi danno coraggio a tutto il reparto ma nella ripresa tutto si sgretola come in San Andreas: un paio erano evitabili ma su tutto il resto è assolto, perché il numero di parate sovrasta le incertezze, CHI ME LO HA FATTO FARE.

MENTO 6: Uno dei più valorosi in un primo tempo di trincea, insuperabile dietro ma furioso e irascibile come un dogo argentino, un deja-vu. Nella ripresa è il bene e il male: senza di lui cala la stamina ma i suoi attacchi a briglia sciolte ci scoprono parecchio, MONTERO.

SILEO C. 6,5: Pochi allenamenti nelle gambe ma il suo bagaglio di esperienza e cattive maniere fanno si che riesca ad emergere dallo stagno di difficoltà del primo tempo. Nel secondo anche lui commette qualche svarione ma a conti fatti uno dei più "in the game", MUSACCHIO.

SILEO N. 5: Serataccia per il capitano, la medicina è resettare tutto perchè ormai è andata. Tutto comincia sui titoli di coda del primo tempo, un tocco di mano meno comprensibile di Shutter Island capace di spianare la strada al successo degli ospiti. Qualcosina meglio nella ripresa ma perde tutti i contrasti con l'astuta e un po' sgomitona punta nemica, TEMPESTA.

VENEZIANI SV.: Un assaggio e poi subito k.o. per un dolorino che tuttavia lo imballa come un pacco Dhl. Peccato perché la sua verve sarebbe servita per contrastare, un avversario  molto fisico ma poco agile, PREVIEW.

ORSI 6: Segna la prima rete Joga dell'anno e sembra il ben augurante inizio di una serata tutta lustrini e paillettes. Invece non la sarà, nemmeno per lui che esce sull'uno a zero e rientra a giochi fatti appena in tempo per dare il là all' ultima rete Agrifarma, SOB.

CREMONA 5,5: Si danna l'anima alla ricerca di spazi che non sempre trova ma rincorre tutti come un Matuidi qualunque, tanto lavoro sporco e poche gratificazioni, eccetto il gol più bello della serata a tempo ormai scaduto. La sua corsa è sempre acqua nel deserto ma serve ancora un po' di rodaggio, BEDUINO.

GIORDANO 5+: Parte piuttosto bene, in un ruolo, quello della punta centrale, sicuramente non suo; Pochi sussulti e poi viene inghiottito e risputato a brandelli da una partita fisica e piena di spigoli come un ritratto di Picasso. Avevo sognato un altro ritorno per il nostro partenopeo malefico, si rifarà perché non l'ho mai visto steccare due volte di seguito, BOLLICINE.

BOSELLI 5,5: Provvidenza vuole che il suo istinto killer non sia andato perduto, segue l'azione del Cremo e va a timbrare il gol dell'effimero vantaggio per due a uno. Prima poco e nulla anzi qualche litigio con il pallone che sembra una fidanzatina capricciosa in quei giorni del mese lì. Comunque sia la sua voglia di spaccare le partite verrà utile in un prossimo futuro, SHADOW.

CASAROLI 6: Pochi minuti, di lotta, a cercare di tener su qualche pallone, compito ingrato quando arrivano pochi rifornimenti e gli avversari sono armadi dell' Ikea. Prosegue il suo feeling al contrario con il gol: due chanches e due ciabattate da calzolaio della Val Brembana, OLD SCHOOL.

AVVERSARI 6+: La spuntano grazie a tanta esperienza mista ad una fisicità che a questi livelli da sempre del filo da torcere. Noi siamo stati in vena di regali e loro bravi ad approfittarne centrando il bersaglio grosso....peccato perché sarebbe bastato un Normal Joga...

ATMOSFERA 7: Pubblico delle grandi occasioni...quasi e noi che li abbiamo traditi come  farebbe un vitellone romagnolo. Tra new sponsor, esiliati, morose e cani abbiamo proprio un bel quadretto.... mi piace.

La frase della serata" Controlla se abbiamo pagato il coperto?" Tabita, reparto amministrativo & conti in tasca agli sponsor Joga Malito Spa











domenica 17 giugno 2018

CENA JOGA 2018 - LE PAGELLE

L'ORGANIZZAZIONE 9,5: Squadra che vince (ehm..non sul campo) non si cambia. La formula è vincente così: giropizza esagerato, dvd, tiramisù e piano piano siamo già ai saluti. La novità di quest'anno era il proiettore che ha fatto risaltare le nostre gesta come se fossimo al multisala. Quando si è inceppato il Pres ha snocciolato sottovoce epiteti irripetibili...

SEBA, SILVANA E CREW 10: Riescono sempre a stupirmi. Di base c'è che non sanno la matematica. Avevamo in frigo più birre che l'Oktober Fest a Monaco e per venticinque persone, tra cui diverse donne in odore di prova costume...ma si "famo" trentasei pizze farcite! Senza Zola e Patrick, noti per divorare anche gli sgabelli quest'anno hanno vinto facile, giù il cappello.
Menzione particolare per la Silvana: per scherzo il Pres l'avvisa che un giocatore nuovo è intollerante al glutine e quindi serviva un cambio menù, bugia che poteva seccare come il Baygon zanzare ed invece lei si stava già riprogrammando come un cyborg per inventarsi qualcosa...da applausi.

IL DVD 9: Il risultato finale giudicatelo voi, se emoziona anche solo la metà di quei brividini che provoca a me rivedere su maxi schermo un dribbling di Ale contro il Morfasso allora...bersaglio colpito. Più che l'applauso dopo la performance di Fabio mi fa piacere sottolineare il "ma è già finito?" di un Dome incredulo.

BOSELLI 8: In campo, nell'ultima stagione è stato meno pericoloso di un un pupazzetto della Trudy ma alle cene con fidanzate e mogli è lui il pericolo numero uno. La prima a farne le spese è l'ignara Allegra, che per uno strano gioco di posti si trova dirimpettaia al tatuato (ex) latin lover. A fine sera ammetterà: "anche con la tonno e cipolla l'alito di un figaccione è sempre profumato come un arbre magique al pino silvestre". Ema, fiutato il pericolo, non ripete lo stesso errore spostando Tabita all'ultimo. Più tranquilli Simo e Ale che hanno vagonate di esperienza sull'argomento...le loro donne le hanno confinate direttamente in cucina.

GARLI 8+: La cena di fine anno non è solo lustrini e paiettes, è anche una mannaia silenziosa sulla rosa kilometrica che abbiamo. E allora lui arriva per primo e in tuta Givova conquistando un Pres che a queste cose bada eccome. Molto utile anche in fase assist, passava i taglieri pieni e li riprendeva solo quando avevano esalato l'ultimo respiro di pizza.

DI SESSA 7,5: Siamo andati a casa alle due e un quarto per vedere tutti suoi gol stagionali, ma è ben prima che il bomber da il meglio di sè sfoderando il suo waglionese: inizia a chiamare "capocchia" ogni oggetto presente sulla tavolata mandando in confusione tutti, come fosse una difesa avversaria. Solo quella santa donna di Melissa riusciva a orientarsi tra le varie capocchie e a decifrare agli altri commensali le intenzioni del Dome.

MELISSA 7: Scontro generazionale e musicale con Fabietto, lui l'accusa di non conoscere "spirale ovale" lei allora lo incalza pavoneggiandosi paladina della musica dance..."se vieni a un concerto in discoteca, lì le conosco tutte.." Superlativa.

ALLEGRA 8: I suoi vecchi non potevano cucirle addosso un nome più azzeccato. Dopo cinque minuti la vedo parlare con la mamma di Simo come se si conoscessero dal '98, allora ho passato tutta la sera interrogandomi su quale fosse il suo segreto, il suo inno alla joia. In tarda serata è il saggio Seba a farmi luce...sorriso a novantasei denti, piacere sono allegra...e a tutti verrebbe da rispondere "e cacchio, lo vedo" ma è proprio quella spontaneità che conquista.No, non giocheremo a Rivergaro, mettiti il cuore in pace.

ARFANI 7,5: Per il sindaco sempre un occhio di riguardo, il Pres, orfano del pupillo Vene, chiede subito se per lui invece che la classica sedia di legno non si potesse utilizzare una poltrona con l'appoggia gomito, anche se un trono sarebbe stato più opportuno. Nelle feste è sempre a suo agio con quei sigari vanigliati che addolcivano l'atmosfera...attimo di terrore soltanto quando il Pres gli mostra l'angolo delle cessioni: un muretto con sotto un dirupo, un salto nel vuoto che prima del tiramisù a qualcuno sarebbe toccato.

MENTO 7: Ema arriva da un calcetto affamato come uno squalo bianco australiano e con il nuovo acquisto sotto-braccio come una gazzetta dello sport in spiaggia. Ci mette poco per calarsi nel clima rilassato della cena e da metà serata in poi si trasforma in deejay privilegiando le nuove generazioni trap: Coez ad un certo punto si è materializzato sul tavolo trangugiandosi una fetta di cotto e funghi.

ORSI 7+: Chiude accordi e trattative tra una zola e crudo e una tonno e cipolla, vorrebbe vendere anche qualcuno ma poi si intenerisce pensando che forse anche se altri due acquisti e doppiamo la popolazione dell'Islanda la nostra forza è proprio questa, che ognuno è indispensabile a suo modo. Il dvd gli azzera sempre la saliva...e se stavolta si stecca? Macché, un'altra bomba.

ENRICA 8: Se il Pres è libero di mangiare, sporcare e fare affari in penombra è merito di quest'anima pia che sgobba in cucina assieme alla Jo e.... Garli. Ha fatto mezzo dvd, una torta al limone, tagliato pizze, mangiato quasi nulla senza sedersi e voi l'avete vista nei ringraziamenti che scorrevano sullo schermo?

CASAROLI 7+: Per una sera gli risparmiamo il pezzo dal vivo, ormai i tempi delle rap battle sono finiti, ora è tempo di tormentoni per entrare nell' olimpo accanto a Giusy Ferreri e Baby K. E infatti a fine serata tutti intonano "Si- leh- oh" come non ci fosse un domani. Pare che anche Ghali ne sia rimasto impressionato.

CREMONA 6,5: Alla quinta canzonetta estiva ridondante di autotune ha chiesto la cessione.

STILO 7: Che errore mettersi in fondo al tavolo. Le pizze non arrivano perchè Ale ed Ema sono troppo intenti a discutere su Sfera Ebbasta per passare taglieri e lui digiuna saziandosi con gli odori. A metà serata l'ho visto in un angolo buio del giardino che si scaricava la app del McDonald's per ordinare con il servizio delivery. Le sue risate il termometro del dvd: alla marmotta i sismografi hanno registrato 3.2 sulla scala Mercalli.




lunedì 21 maggio 2018

IL PAGELLONE DEL CAMPIONATO


MIGLIORINI 7,5: La sorpresa, ma nemmeno troppo, del campionato Joga. Tra i pali più sicuro di un codice pin, ha abbinato divise di dubbio gusto a baffi da pistolero improponibili ma sempre parando anche le mosche. Con uno stile tutto suo si è dimostrato bravo sia nelle uscite sia coi piedi sventando anche qualche tiro libero. Il suo apice in trasferta contro gli XXX.

MAROTTA 6,5: Due partite del monumento Gigi, la prima e l'ultima di campionato. Bene in entrambe, con parate salva risultato e zero colpe a sporcare la fedina. Mi mancano però le serate a base di focacce sempre uguali e le sue birre scelte sempre a caso.

SILEO N. 7: Grande stagione, l'ennesima, per un capitano che a trent'anni voleva portare la squadra in cima al mondo ma che invece ancora una volta deve spolverare le mensole vuote della bacheca trofei. Il solito marcatore implacabile con il vizietto del gol alla Manolas (ne ha piazzati una decina..). La sua partita perfetta? ce ne sono state tante, da vero capitano è stato l'ultimo a mollare nel match point fallito contro gli Smart.

SILEO C. 6,5: La carta d'identità mente. Il Bonucci Joga è in età da passeggio lato cantiere con il giornale sotto al braccio ma in campo assicura un rendimento a tasso fisso, sempre. Ha blindato molti risultati spesso partendo dalla panchina, è stato una forza nel gruppo perchè sempre pronto ad aiutare tutti e a rimproverare gli arbitri divorati dalla sua personalità. Il top match nei playoff contro i Matadores, un bulldozer difensivo.

MENTO 8: Il solo acquisto, seppur faraonico, della scorsa campagna acquisti capace di ribaltare l'impacciata squadra del campionato scorso in una corazzata, sconfitta solo da un avversario, gli Smart, semplicemente marziano. Insuperabile dietro, devastante palla al piede e nelle conclusioni, l'unico difensore che assicura i gol di un attaccante ics (non Fabio però). Non ha riposato mai e le troppe partite ce lo hanno frullato come un milkshake: nel finale ha arrancato pure lui. Contro Bme e Cagnoni al ritorno i suoi match supersonici.

ARFANI 6+: Un discreto apporto quello del sindaco che tuttavia non ha toccato le vette della prima stagione Joga. Nello scorcio iniziale del campionato, quando abbiamo camminato su petali di rosa asfaltando avversari ha fatto il suo dovere poi nella seconda parte di torneo si è visto di meno, poche apparizioni e non tutte da ricordare. Ma la sua importanza nel gruppo non si scalfisce, la legge è dalla nostra, Batman.

GARLI 7: Stagione da incorniciare e appendere in salotto. Un Max scintillante che ha trasformato le prime panchine a muso lungo in spezzoni sempre più consistenti anche perchè il suo olio trentuno puzzava da morire e il mister preferiva tenerselo a distanza. C'è stato un momento della stagione, da fine gennaio a marzo inoltrato che pareva Cristiano Ronaldo: tocchi di prima, assist volanti....per il Simi era da pallone d'oro. Contro gli Australian (andata) il suo match da ricordare.

ORSI 6,5: Si è ritagliato una buona stagione Ales Sandro anche se forse il grido di battaglia della sua maglietta è rimasto in parte inespresso. Pochi gol ben distribuiti e tanto lavoraccio sporco sull'esterno, dove non è arrivato con il fisico ha tamponato con l'esperienza ed i suoi passaggi a vuoto sono stati rari come la nebbia a Salerno. I suoi super match sono stati i derby contro il Morfasso, ahhh se si giocasse sempre contro di loro...

CREMONA 7: L'infaticabile Cremo è da tre stagioni suonate uno dei punti di forza Jm. Ha toccato i livelli dei suoi esordi supportato da una fisicata bonsai che gli permette di essere in forma da agosto a giugno senza mai fondere il suo motorino. Tante le partite da ricordare, coi Cagnoni al ritorno ad esempio, ma da punta centrale ha assicurato meno reti di Kalinic.

VENEZIANI 7,5:Ormai si è fatto uomo, dalla cantera alla sua era il passo si sta compiendo. Ho studiato ogni suo tocco di palla senza capirne la formula, una Pepsi che cerca di imitare la Coca-cola, anche se è il successo con le young girls che tutti gli invidiamo a bestia. In campo un faro, soprattutto nella prima parte di stagione. Leggera flessione nel finale quando un infortunio l'ha tolto di mezzo sul più bello. All'andata contro gli Stadio la sua mattanza: immarcabile.

TARTARO 8: Ha saltato il primo scorcio di campionato nel quale ci siamo fatti largo a spallate e quasi sembrava un orpello, un ghirigoro in più... niente di più sbagliato. E' tornato imponendo il suo talento smisurato a furia di prestazioni da leader prima in campo e poi fuori. Dalla Bme ai playoff un crescendo inarrestabile condito da sentenze indimenticabili. Impossibile farne a meno.

DI SESSA 8: E' stato il nostro bomber , un timbro, re del gol e delle trattative impossibili con gli sponsor: ancora mi arrivano salamelle a casa, abbiamo tre mute di maglie e sei palloni sgonfi...devo ancora capire il giro di capitali e se per il Fisco è tutto in regola, j'espere. In campo ha sverniciato incroci e trafitto portieri come totani su uno spiedino di pesce in frittura, con quel tiro secco che è stato il suo marchio nero, l'ultima parola. Devastante nel derby di ritorno, meno bene ai playoff: la benzina era finita.

ZOLA 6+: Man of the season un anno fa e bersagliato da infortuni a catena quest'anno con un ginocchio che ha fatto crac troppo presto, abbandonandoci come un auto in panne. Solo pochi sprazzi della sua classe suddivisi in una manciata di partite, dopo i fasti contro gli Stadio (e i primi gol) non l'abbiamo più rivisto... in campo. Alla cena ci sarà, fidatevi.

BOSELLI 6: Non è riuscito a ripetere le ultime stagioni nelle quali anche se giocava a singhiozzo trovava sempre il modo di fare bottino di reti... i suoi gol brutti, sporchi e cattivi. Non si è difeso male in campo ma queste apparizioni rateizzate hanno limato i suoi artigli da rapace.

CASAROLI 6+: E' cresciuto nelle prestazioni:meno minuti ma più qualità, zero passaggi a vuoto quest'anno. Pochi anzi pochissimi i gol, il pallone aveva la calamita sui portieri avversari ma il Condor non si è mai incupito portando buonumore e scroccando a più non posso (se un debito non si può estinguere allora va allargato), io ti capisco business man.

STILO 7+: Ha dovuto ingoiare un boccone amarissimo con il campionato che doveva ancora emettere il primo vagito: spalla rotta di nuovo e arrivederci torno (forse) tra un anno. Smaltita la delusione è stato la mano che ha portato gli Joga vicino al sogno, a due passi dal sole prima di sentire puzza di bruciato, Icaro. Scelte sempre condivise con la società e palle cubiche per guidare una truppa numerosa e bella tosta.


sabato 5 maggio 2018

Playoff: YOUNG BOYS - JOGA MALITO 7 - 5


Che spreco. Finisce ai quarti il sogno dei diavoli, sconfitti di misura e nei minuti finali da uno Young Boys tutt'altro che imbattibile. Dobbiamo recitare un mea culpa enorme, siamo arrivati al momento clou della stagione in apnea e con molti, troppi, assenti ma nonostante questo la partita si è rivelata alla portata e non siamo stati abbastanza bravi per cogliere l'occasione e staccare il biglietto per la semifinale.
Peccato, ma era una gara secca e queste partite o si vincono o si perdono, non esiste sfumatura. Per quanto visto in campo avrei pagato oro per un doppio confronto andata e ritorno, noi le "finali" le soffriamo peggio della Juve...ma il verdetto è questo, un capolinea che comunque non macchia in nessun modo la grande stagione di questi ragazzi.
Evitando di calpestare un terreno minato urge un chiarimento. Conoscevamo la forza e il blasone di un avversario che aveva stritolato il proprio girone vincendolo sul velluto. Per questo alla vigilia li temevamo con doveroso rispetto pur non avendoli mai affrontati.
Al triplice fischio i rimpianti però sono giganteschi; ok erano giovani e ben disposti in campo ma uno Joga al completo e più attento l'avrebbe comunque portata a casa. Invece ancora una volta l'abbiamo persa nei dettagli, ci siamo giocati il passaggio del turno con qualche leggerezza di troppo e con un'emotività che ci porta a voler strafare quando invece non serve.
Almeno una consapevolezza questa stagione ce la porta: finalmente siamo al livello delle squadre più blasonate, ora tocca a noi fare l'ultimo balzo in avanti. Due anni fa arrivammo lo stesso ai quarti di finale ma con meno spinta. Detto questo per colmare il gap ci vuole quella mentalità e quello spirito di squadra che ad inizio anno avevamo e che poi via via abbiamo perso per strada, forse ancora prima dello scivolone Smart.
Ieri, ad esempio, siamo andati sopra per tre volte, con azioni da capogiro. Gli avversari hanno risposto al fuoco, è vero, ed il nostro vantaggio è durato meno di un gatto in tangenziale ma ce li potevamo sbranare come nell'Africa più nera e invece...
E invece ci disuniamo, perdiamo la calma, tentiamo di risolverla individualmente o partendo palla al piede come ci fossero i binari. In quel momento, complici un paio di disattenzioni siamo andati sotto chiudendo il primo tempo sul cinque a tre per gli Young.
Nel secondo, ma già sul finire del primo abbiamo assediato di tiri il loro portiere (ottimo) ma direi  che anche la fortuna ci ha abbandonati talmente presto che potremmo tranquillamente essere una squadra di orfani.
La ripresa Joga però la salvo in blocco. Con foga e disordine ma ci abbiamo provato a riprenderla e grazie ad un rigore (intervento folle di un difensore avversario) siamo stati a lungo sotto di una sola rete. La partita ha vissuto poi una fase di nervosismo che l'arbitro raramente è riuscito a domare.
I nostri dirimpettai hanno usato le cattive maniere in più di un occasione (ci sta) salvo poi esagerare con le sceneggiate quando subivano il minimo contrasto.
 Alti momenti di comicità, penso che avrei riso di meno andando a vedere Pintus a teatro. Ne raccontiamo uno che vale per tutti gli altri: fallo nostro al limite dell'area, il loro attaccante si rotola come se lo avessero gambizzato per un regolamento di conti. A sorpresa, con il compagno ancora a terra un genio degli avversari calcia in porta cercando il gol più beffardo che si sia ma non gli riesce e noi ripartiamo in contropiede. Proteste a non finire: a detta sua, abbiamo ripreso il gioco con uno a terra, antisportivi, cattivoni e coi baffi da siciliani.
In questo momento il gol del pari poteva ribaltare emotivamente la partita. Invece Max prende il palo, Dome si fa cacciare per una reazioncina e Ale commette un fallo al limite dell'area che ci costerà carissimo; punizione degli Young la barriera si apre e siamo di nuovo con la testa sott'acqua.
Riusciamo a segnare nonostante l'inferiorità numerica ma loro sono più freschi e colpiscono in contropiede per il sette a cinque finale che chiuderà la nostra stagione.
Ora... testa alla cena di fine anno che come sempre vale dieci campionati, enjoy.

MIGLIORINI 7+: Chiude con una grande prova una stagione tra i pali a mio parere strepitosa. Non devono ingannare i gol presi, ne evita almeno il doppio con interventi felini, quando ci sbilanciamo lui è sempre pronto a coprirci le spalle. Finisce da quinto uomo di movimento in uno Joga alla disperata, MODERN.

ORSI 5,5: Rispolverato dietro non convince appieno anche se l'inizio di gara con lui in campo è stato comunque lo Joga più ordinato e più efficace della serata. Un po' di legnosità e un po' di ruggine sono le uniche colpe e anche sul fallo della punizione decisiva a tradirlo è proprio la sua poca grazia. Il suo errore più grosso però lo commette dimenticando il nostro pallone nel baule della macchina di Ema, abbiamo giocato con un 4 da calcio (viva il futsal a rimbalzo controllato) che pareva un super tela, BARZAGLI.

MENTO 6-: Ci mette l'anima e anche di più ma eccetto i primi dieci minuti di furia ragionata se la gioca quasi da solo provando a sfondare sempre centralmente e sempre e solo palla al piede. La sua tecnica gli permette questo ed altro ma non è serata e non è avversario. La colpa è anche nostra: lo abbiamo spremuto come un bergamotto per tutta la stagione e lui ha giocato zoppo, con la febbre, ha giocato sempre, AL VAPORE.

TARTARO 7+: Altra prestazione stellare, segna tre dei cinque gol Jm, ed è il solo che a tanta individualità abbina anche la riuscita, prendendo per mano la squadra. L'ultimo ad arrendersi dopo aver lottato come un gladiatore romano. Il tocco suicida che innesca il contropiede del terzo gol dei rivali era forse troppo morbido ma divide le colpe con il cuginastro, NAINGGOLAN.

CREMONA 5,5: Non sono le sue partite. E non gliene faccio una colpa...se la squadra smette di cantare in coro provando un assolo dopo l'altro, il Cremo fatica, i suoi tagli senza palla cadono nel vuoto e la sua corsa infaticabile va sprecata. Davanti però è tanto leggero da sembrare inconsistente e la serata non svolta mai, PAVESINO.

GARLI 6,5: Un ottimo spezzone per il conte Max e poteva essere gloria eterna se quel suo perfido diagonale fosse entrato in rete invece di stamparsi sul palo. Mette ordine, prova la giocata personale solo quando non ci sono pericoli all'orizzonte. Gli tolgo sadicamente mezzo voto per la mancata rincorsa al contropiede che ha chiuso i giochi: ok era impossibile riprendere l'attaccante ma girarsi dall'altra parte...INCOMPIUTO.

DI SESSA 5,5: I primi dieci minuti sono perfetti, ha gamba, vince contrasti, segna al volo il gol più bello della serata su imbeccata di Simi, poi...sprofonda. La partita lo inghiotte e lo risputa, perde palloni in zone pericolose, prova il tiro da qualsiasi spigolo senza trovare mai la porta. Sull'espulsione sono combattuto: lui poteva evitare la mini-reazione in una zona di campo pericolosa come un Teletubbies ma l'arbitro esagera con lo zelo: per la stessa reazione aveva appena graziato uno degli avversari, DANGER.

STILO 6,5: La squadra la deve raffazzonare perché le defezioni sono tante e le ultime arrivano poco prima del match, in tempo reale come una google news. La formazione era ben costruita e comunque l'ha rimodellata anche in corsa ma la squadra è in modalità anarchia e non ascolta...andrebbe santificato per la pazienza tibetana.

AVVERSARI 6: Vincono senza convincere. Mentirei se dicessi che non sono un buon team ma non mi hanno impressionato. Il loro estremo difensore è tanta roba, per il resto spicca il collettivo...ma con la "c" minuscola. Ora vedrete che verrò smentito e alla fine vincono loro.

IL MOMENTO EPICO: Siamo a cena. La cameriera prova a spiegare al Dome (in forma smagliante) un concetto semplice: abbiamo la Coca-Cola ma solo in bottiglietta, non in lattina. Il Dome ordina ogni bibita con gas esistente sul mercato ma rigorosamente in lattina. Sudori freddi per la cameriera, sorridente solo alla richiesta di un chinotto. Alla fine il nostro eroe conclude così: "wagliò non avete neanche la Coca-Cola, state proprio inguaiati stasera eh?....".