venerdì 7 giugno 2019

IL PAGELLONE DEL CAMPIONATO + LA COPPA


MIGLIORINI 7-: Inizio in porta, sull'onda emotiva della strepitosa stagione precedente, un campionato sfuggito all' ultima curva proprio con i suoi guantoni a difesa dei nostri pali. Ma l'anno inizia con più scivoli dell'Acquafan, tra infortuni, partite saltate e qualche prodezza. Seconda parte di stagione da protagonista, davanti, feeling ritrovato con un abito che lo veste su misura, FASTLIFE.

MAROTTA 6: Gigi, un gigante buono, un tripudio di muscoli... più fragili di una confezione di Pavesini. E quando non l'hanno tradito loro come un amante, ecco il collo, i guanti, gli occhiali, controvento, controsole...peccato perché tra i pali sa il fatto suo. Il suo meglio contro il Morfasso, il crack nel gelo di Pontenure versus Ceascar, VA COSI'.

BOSELLI 7+: Percorso inverso rispetto a Dade, dritto fino al trionfo della finale con una prestazione massaggia pupille. Inizio in attacco, nell'anonimato: si, qualche gol...impallinando gli All Blacks ad esempio, ma anche tanta fatica nel ritagliarsi i suoi spazi. In porta è stravagante, alternando parate di piede degne di Buffon a respinte da culturista coi tatù, ma si è migliorato partita dopo partita ricucendo la bocca a tutte le malelingue, DE GEA.

SILEO N. 6,5: Inizio complicato e pieno di acciacchi. Il numero sulla maglia certifica i trenta compleanni appena festeggiati ma dopo qualche partita è già accartocciato. Stringe i denti da buon capitano: contro Alseno Gomme è un leone, ma la sfortuna si nasconde nei paraggi... un paio di partite e deve gettare la spugna. Non rientrerà più, anche per alzare la coppa ha dovuto utilizzare il treppiedi, ALLEGRO CHIRURGO.

SILEO C. 7: Il più vecchio del duo, ma messo di fianco al fratello beh sembra il nipotino (sarà quel taglio rasato sempre fresh...). In campo tanta esperienza, saggezza, soprattutto nei momenti difficili, nelle battaglie più dure, fino all'Ottone, CERTEZZA.

ARFANI 7: Un anno importante, iniziato benino e finito in crescendo, con una Coppa che non lo ha visto solo uomo spogliatoio ma anche protagonista nel rettangolo di gioco. Alla ricerca del Sacro Graal del gol, gli unici due in maglia Joga ormai vanno già all'asilo, ha avanzato progressivamente il suo raggio d'azione: per metterlo c'era da levare una punta, AA7.

MENTO 7,5: Fiero di averlo difeso dopo Alseno...o peggio dopo il Tavernetta,quando i nervi sono saltati ed era facile etichettarlo come "testa calda". Invece dopo un'andata normale, ecco un girone di ritorno stellare, infarcito di gol e di chiusure difensive, impossibile passare con lui al top della forma. La finale è stata il suo ritorno al futuro, EMA EBBASTA.

ORSI 7+: Poteva essere una stagione di contorno, il primo naturale trapasso verso il ruolo di chioccia dirigenziale...e invece il primo gol stagionale contro Agrifarma è il suo, l'ultimo quello che certifica la finale (contro Maiden) pure. Nel mezzo tante battaglie, con meno pelliccia sopra alla nuca ma ancora la fame di un lupo mannaro. Si è meritato un altro gettone, SMETTO QUANDO VOGLIO.

CREMONA 7+: Continuità, kilometri e gol pesanti per il ginger baffo con la passione per l'Irlanda e la birra scura. In campo non ha mai fatto mancare la sua corsa, toccando livelli alti (penso alla partitona del ritorno contro la capolista Agrifarma). Non posso fare a meno, nemmeno per l'immediato futuro, dei suoi arrivi alla spicciolata mentre l'arbitro sta già facendo l'appello, TRENITALIA.

TARTARO 7: Tre partite, tre capolavori...ma purtroppo solo quelle. La finale è ancora pittura fresca sul muro delle mie emozioni (e lui ne è stato protagonista) ma in campionato solo l'altissimo sa quanto ci sarebbe servito. Bisognerà capire...lo farei portare in spalla dall' Arfani se mi garantisse un sacchetto di gettoni presenza, THE NEW GARLI.

VENEZIANI 6,5: La statuetta della sfiga è sua, di diritto. Nato nel '98, pensi che non si possa rompere nemmeno infilandolo testa in giù nel tritacarne invece arriva fino al Morfasso (terza partita) e si spezza come una barretta Kit-Kat. Doveva tornare sotto Natale come Bubblé ma un altro stop muscolare lo manda al tappeto, MISSED.

GIORDANO 7,5: Era il nuovo acquisto (un cavallo di ritorno però..) il sogno estivo per i grandi traguardi che a fine agosto sono di tutti quanti. La stagione prende invece una brutta piega e la sua caviglia di più, martoriata da un tackle omicida (versus Ottone) dopo un grande avvio. Rientra alla grande, stendendo il Colorificio e facendo tremare la capolista con una doppietta. Calo fisiologico solo nel finale, ma aveva giocato più di tutti, organizzando calcetti anche dalle due alle tre (di notte), CORAZON.

ZOLA 7,5: Quando c'è stato...l'uomo (l'omino dai) in più, toccando vette quasi inesplorate di rendimento. Vale lo stesso discorso per  Simi: bello averlo, e si ti abitui crea dipendenza, rinunciare alle sue serpentine è una condanna che due anni a fila è difficile da mandar giù, DRUG.

DI SESSA 6+: Un anno fa era in copertina, stendendo tutti con una valanga di gol e sfiorando il trono dei cannonieri. Poi la macchia (immeritata) dell'espulsione nei playoff e la barzelletta delle quattro giornate da scontare, manco avesse sparato nei piedi a un avversario. Al rientro ha patito il ritmo di un campionato che non lo ha mai contagiato e i gol, pochini, sono stati più sporadici del suo ciuffo. Ma il Dome vero è quello che abbiamo assaporato un anno fa. Piatek o Pipita? Toccherà a lui dimostrarlo, ARE YOU READY.

CASAROLI 6: Per accordi era quello in più, anche se non ha mai fatto mancare il suo buonumore guascone e il suo apporto ogni volta che ha potuto. In guerra contro la bilancia (a metà anno pure lei ha esclamato "e mo' basta...") si è ritagliato pochi spezzoni, ma nei momenti delicati beh lui c'era. Il Condor in campo avrà pure vestito attillato ma ha sfornato buone prestazioni, quasi sempre. I gol però sempre una chimera, ORACOLO.