venerdì 29 novembre 2019

JOGA MALITO - CEAS CAR 5 - 1


Inarrestabili. Un grande Joga si aggiudica lo scontro al vertice contro Ceas Car sfruttando il fattore campo al termine di una prova entusiasmante sotto tanti punti di vista.
E' il Black Friday ma questa è una squadra che non fa sconti. L'obbiettivo dichiarato, prima della pausa, era quello di mettere pressione alla capolista Pipa che avendo già riposato ha ancora un turno da disputare. Se vinceranno (en plein) bravi loro, ma noi comunque gli resteremo alle costole fin dopo l'epifania. Difficile anzi impossibile fare di meglio dopo quella sconfitta alla prima giornata: una corsa a ostacoli, hop...tutti saltati come se nelle vene ci scorresse dell'olio Cuore al posto del plasma.
I complimenti spesso annebbiano e ingannano quindi estintore sui facili entusiasmi ma ieri, almeno per una volta, giù il cappello di fronte alla prestazione dei diavoli. Determinati, quasi infuriati dopo l'immediato svantaggio; ma mai frenetici nonostante i ritmi alti di una sfida che contrapponeva due squadre di valore. Perché l'avversario lo era: parlava per lui il campionato scorso e anche un ruolino di marcia in questo che fino a ieri era uguale identico al nostro.
Ma affrontare lo Joga in questo momento, tra le proprie mura, è esattamente come buttarsi in una vasca di piranha...beh non lo consigliano le guide turistiche. Poi si sa che tutto può mutare in un attimo e che basta un temporale per cambiare il vento ma finché spinge dietro di noi, lasciamolo soffiare.
Venendo alla partita, gli ospiti sono partiti con più piglio ma lo spavento è durato un attimo, come un borseggio in metro. Dopo un gol abbastanza fortuito ci siamo impadroniti del comando del gioco chiudendo ogni varco ad una squadra molto organizzata ma abbastanza stanata dietro.
E pian piano giocata dopo giocata il muro eretto dal loro ottimo estremo difensore è crollato, come un castello di sabbia. Il primo tempo è terminato 2-1 con qualcosa da recriminare per le occasioni gettate al vento ma anche ringraziando San Simone da Chiavenna Rocchetta per il miracolo sul finire del tempo.
Alla ripresa dei giochi sembra uno Joga più spento e più rinunciatario ma è un abbaglio...non si può tenere il motore sempre al massimo dei giri, a volte occorre rallentare e aspettare la mossa del nemico. Che ci prova convinto e qualche brivido ce lo crea pure... ma che inevitabilmente si scopre. E in quei frangenti, quando deve deciderla, il Deca è implacabile: prima il gol del doppio vantaggio poi il colpo di mannaia sul match: errore difensivo ospite e tap-in vincente a porta sguarnita.
C'è ancora il tempo per vedere Duracell Ema prendere palla dai bassifondi e scaricarla in rete per il quinto gol, ben coperto da un Arfo versione Spartacus dietro.
Belle le esultanze negli spogliatoi e perché no in pizzeria. Abbiamo trainato il carro senza fermarci, senza mai poterlo fare, arrivati in cima a volte è anche doveroso voltarsi e vedere da dove si è partiti.
Niente da aggiungere...la prossima riposiamo (che palle finire adesso, ora che faccio...l'albero?) e poi vacanza, il duemilaeventi è una pagina ancora vuota, tutta da scrivere.

STILO 7,5: Esagerato. Come certe sue parate che avviliscono l'avversario e ti danno una botta di ricarica per ripartire con l'azione successiva. La più determinante quella di fondoschiena a fine primo tempo...si andava sul due pari, mica una barzelletta. Scalciato due volte su quelle sante manone, inizialmente porge l'altra guancia ma al secondo giro ringhia da bestione, NON APRITE QUELLA PORTA.

MENTO 7,5: Poco importa lo scivolone che battezza il primo gol, è solo una gocciolina in un oceano di perfezione. Leader, capitano, lumino da seguire nel buio della foresta. E poi come organizza il riscaldamento...sta riuscendo a civilizzare una squadra di barbari in pelliccia, IL SOMMO.

ARFANI 7: Un tranquillante nelle vene di una partita che ha già manifestato vinti e vincitori ma che non deve più aizzarsi (in stile Bme). Lui è maestro nelle chiusure e nel coprire le spalle agli esterni.
Ancora gli devo chiedere scusa per lo scarso "secondaggio" del primo tempo (comunque prezioso il suo lavoro) ma già so che mi addebiterà tutto il malessere alla prima parcella, RAGIONIERE.

ORSI 7+: Nei primi minuti, i soli poco brillanti, è Tienanmen (io non mi sposto). Tutta la sua gara in effetti sarà difensiva, ma molto energica e allo stesso tempo ragionata, mettendo in scacco matto un rivale che si ridimensiona minuto dopo minuto, DANILO.

CREMONA 7: Potrei ricalcare mille altre pagelle spese per il Cremo che dove lo metti sta bene, come un abete pieno di addobbi. Meno appariscente che in altre serata ma lotta tra i giganti e conquista palloni in quantità industriali. Per la prima volta compare in un selfie after match, arrampicandosi sul Simo come un koala australiano, PESTIFERO.

GIORDANO 7+: Imprendibile, una Porsche inseguita da un corteo di Fiat Panda. Il suo unico neo è quello di essere poco freddo sotto porta se no un paio li metteva anche ieri (applausi al portiere loro comunque). Ma i gol non sono la sua carta obbiettivo, deve creare e allo stesso tempo nascondere palla agli avversari...ci riesce e la serpentina sulla punizione del gol è un effetto speciale, ILLUSIONISTA.

FERRARI 7: Nasce punta ma si esprime alla grandissima anche da esterno alto. Ha la corazza dura quando c'è ingorgo e deve proteggere palla, ma i piedi sono raffinati come un Barolo, se gli dai spazio questo sgargiante Bove al tiro ci va eccome. Più che il gol sfiorato però è miele per il mio palato quella sua cattiveria in campo, anche nel rincorrere un avversario tremendamente più rapido, OH MY GOD.

DE CARLI 7,5: Ingabbiato dal contenimento ben riuscito dei rivali, ci mette un po' per spezzare l'incantesimo ma trovato il primo gol, rabbioso come sempre, l'effetto Tampax della difesa ospite svanisce e lui sgretola tutto come sale grosso sul cemento. Al conto saranno tre, altri tre, LA MUERTE.

AVVERSARI 6+: Una buonissima squadra, ma lo sapevamo, bravi noi a ridurne la pericolosità a un barboncino da passeggio. Il portiere è tanta roba, poi si vede che giocano assieme da tanto e sono organizzati.

ATMOSFERA 6,5: Bello rivedere il Dome, Capitan Nik e una tribuna non dico certo gremita ma almeno popolata si. Questi ragazzi meritano un seguito, non accetterò di vedervi ricomparire al primo passo falso con quell'aria saccentina...ennò.

La frase della serata: "No non vengo a cena, a casa ho il pollo..." Un Cesco innamorato che per onorare la consorte decanta un triste pollo come un filetto di Kobe. Difatti, venti minuti dopo è in pizzeria a ordinare una schiacciatina cotto phila funghi e salamino piccante, clap clap.





sabato 23 novembre 2019

CAGNONI IPOCRITI - JOGA MALITO 4 - 7


Che Bel Friday. I diavoli passano a Pontenure contro gli ostici Cagnoni infilando il sesto successo consecutivo, utile a mantenerci ancora in testa affiancando il Pipa.
Era una trasferta temuta, forse la più temuta di questo filotto di incontri. E non solo per l'innegabile valore dei padroni di casa ma anche e soprattutto per quel sintetico che storicamente ci ha sempre creato più di un grattacapo. Ma questo Joga ha sette vite e tanto carattere. Pur non giocando la nostra miglior partita (tutt'altro...) abbiamo compiuto la missione rischiando poco e niente, portando alla base una gara nella sostanza equilibrata ma mai in discussione nel tabellino.
Niente a che vedere con lo Joga famelico di sette giorni fa. Lì avevamo azzannato il match, ieri invece nonostante l'immediato 0-1 ci abbiamo messo parecchio a carburare...ritmo sonnolento e reparti molto scollati tra loro. Il campo e la prudenza dei Dogs gli altri ingredienti di una ricetta poco appetitosa. Loro ci lasciavano tanto spazio aspettandoci nelle retrovie per poi ripartire, ma su quel sintetico usurante e largo come Il Camp Nou di Barcellona non era facile fare gioco e contemporaneamente dosare le energie.
In bilico se è stata una serata pigra o siamo bravi alchimisti, ma per lunghi tratti potevamo ucciderla e invece abbiamo speculato su quel misero margine di vantaggio.
Però quanto l'abbiamo voluta. Quanto abbiamo lottato nelle pieghe di una partita certamente non bella (eccetto il siparietto custode-giustiziere della noche). Guidati dal condottiero Ema e sorretti dai gol implacabili del Deca prima e dalle parate di Simo nel finale...l'abbiamo portata a casa, dimostrando che se c'è da sporcarsi noi ci siamo, paintball.
I tre gol di vantaggio si sono assottigliati a due in diversi frangenti (4-2, 5-3 eccetera) ma mai abbiamo rischiato il borseggio nonostante l'assedio cagnonico nel finale... poi già nel recupero il gol del Bove a levare ogni dubbio.
Chi pensa che vincere, con l'obbligo di doverlo fare, sia facile è fuori pista. Chi pensa che sia semplice vincerne sei di fila è ancora più distante. Ne manca una, poi riposo e siamo già al pandoro...coraggio diavolo.
Non posso non citare quanto successo a dodici minuti dalla fine, se pensavo di averle viste tutte... pensavo male. E posso farlo a cuor leggero sapendo che i Dogs si sono poi chiariti con lo sceriff..con il custode. Gli attori di questo thrilling: un young custode in tuta di felpa, un arbitro dal giubbino facile, uno smartphone....ah no e anche quelli dell'ora (anzi delle ore dopo) fieri come se si giocasse l'Europa League.
Stavamo giocando. Poi mentre si sta per battere una rimessa mi trovo a due metri da questo eroe in tuta di felpa che sospende la partita manco fosse un Irriducibile. Dove avevo già visto quel pizzetto da brigadiere? Ah si, ecco, nel gabbiotto all' ingresso... e l'arbitro che gli da retta, infilandosi il piumino della resa alla prima mezza minaccia.
In pratica per non rubare dieci minuti a quelli dopo la soluzione menzionata era più o meno questa: si omologa il risultato sospendendo la gara per poi recuperare quei dodici minuti... un giorno. Eh si mi sembra un buon compromesso in fondo. Ma la farsa si sta ancora compiendo.
L'arbitro, travolto da questa inaspettata popolarità è l'ago della bilancia, quella della follia collettiva. Presta il cell a tuta di felpa (che non si sottrae) per chiamare la Uisp e dirgliene quattro, fermamente convinto a bloccare tutto come un "No Tav". Il finale sembra scontato ma non lo sarà.
Sul più bello questo Zorro dal look casual s' incarta, balbettando al Deca (l'altro) l'atrocità. Io non so cosa abbia capito Mr. Uisp probabilmente divanato...probabilmente nulla. A placare il senso di giustizia le proteste vibranti delle due squadre, spiegando che dei dodici minuti la metà li stava dilapidando tuta di felpa e la sua incursione alla Paolini.
Il rinsavire del direttore di gara (dopo essersi fatto ridare il telefono...) e la mestizia con cui questo senza telefono è tornato nel gabbiotto sono gli atti conclusivi di questa allucinazione, godibilissima.

STILO 7: Come ogni portiere ama il fondo sintetico così come un alano amerebbe un siamese, ma risponde presente con respinte efficaci e mai banali: se nel finale non mette quelle due o tre pezze i rivali potevano andare a meno uno e tentare l'insperato, WALL.

MENTO 7: Esaltato da un capitano che richiama gli altri alla lotta senza mai eccedere nelle scintille di un match corretto ma che dopo l'interruzione custode poteva incendiarsi. Oltre ai mille recuperi difensivi anche i gol, due carezze, che impostano i piani di vittoria. L'unico micro errore? Il mancato anticipo sul corner sul finire del primo tempo, BALUARDO.

SILEO 7+: Nessuno è meglio di lui in marcatura, se poi gli avversari hanno punte corazzate e brave a far da sole, allora è il mastino che serve, perché il Sile ti seguirebbe anche nel gabbiotto del custode. Impreziosisce la minestra con un sapiente lancio felpato che mette Ema solo davanti al portiere per la seconda marcatura, più di così....CANNAVARO.

ORSI 6: Utile in fase di contenimento, meno nel ripartire stavolta: ci sono praterie ma dopo due corse l'attrito con il sintetico lo scarica di batteria peggio di un Samsung S4, ci prova con un paio di conclusioni dalla distanza ma non è la sua serata di gala, HUMILTE'.

CREMONA 6,5: Solito rendimento oscuro per il piccolo Cremo che in un campo gigantesco come questo è già tanto se non lo perdi in giro da qualche parte. Non rientra nel tabellino dei marcatori ma nelle scalate chi taglia l'aria e porta le borracce è altrettanto determinante, PUNTINO.

GIORDANO 6: Il mio pupillo potrebbe fare di più anche se piuttosto di levarlo mi farei tagliare tre dita come in Arabia Saudita. Si, perché non molla mai... però tanta è la fatica ad entrare nel match e spreca un paio di contropiedi che nelle partitelle estive avrebbe realizzato ad occhi chiusi, GERMOGLIO.

FERRARI 6,5: Nel primo spezzone è poco incisivo anche se trova un feeling inaspettato con quel sintetico che tanto ricorda un vero campo da calcio. Bello e concreto il suo finale con quel pallone che scarica in porta a mettere i sigilli a una partita infinita, THE END.

DE CARLI 7+: Inizio complicato anche per lui ma gli bastano tre palloni giusti e sentenzia la sfida, gol sporchi, facili solo all'apparenza. E udite udite nella ripresa ne sbaglia anche di più semplici, ma ... il tacco volante per il Cremo da solo vale il prezzo del biglietto, IBRA.

AVVERSARI 6: Dopo un mercato faraonico e con un attacco fortissimo, giusto temerli anche più del solito. Credo che il campo non favorisca nemmeno loro, tecnici ma poco devoti alla corsa. Infatti non incantano: arroccati dietro e palla lunga, uno schema antico ma che non sempre ripaga.

ATMOSFERA 5,5: Boh, che non amo i tendoni (mai riscaldati) ormai lo sanno anche al Cai, se poi ci aggiungi un orario improbabile e un custode guru della non comunicazione.... ok mi sono divertito ma pollice verso, lunga vita ai palazzetti.

La frase della serata: "Mah cos'è?" La faccia spaesata di Bove quando vede uno spogliatoio unico, per lui le tattiche pre-gara sono più sacrali di un santino nel portafoglio.



venerdì 15 novembre 2019

JOGA MALITO - BME ELETTROSERVICE 6 - 3


Lo Joga uccide. Come le scritte sui pacchetti di sigarette, uno Joga straripante si aggiudica lo scontro ad alta quota contro la forte Bme mantenendo la testa della classifica.
Una partita comandata dall’inizio alla fine figlia di una partenza feroce (proprio come aveva chiesto il Pres nel pre-gara) e successivamente gestita senza patemi fino alla mini accenno di rimonta nel finale. Vietato sedersi, i pericoli sono dietro ogni spigolo e il nemico incombe; spesso come un oracolo ti predice che perderai sperando di azzeccare la macumba e quindi bisogna parare i colpi e proseguire diritti facendo scudo…. ma è chiaro che se giochiamo con questa rabbia in corpo possiamo infastidire tutti, come Despacito.
Quando sei in corsa qualsiasi cosa attorno a te si muove veloce, siamo a novembre e l’andata è già agli sgoccioli, non vuoi perdere terreno. Ma se sale il valore degli avversari, e Bme da sempre è uno scalino bello alto, ecco che devi partire da subito con il piede giusto perché un avvio pigro in queste sfide può essere un’autentica zavorra.
Lo Joga dei primi venti minuti è stato disintegrante. Compatto dietro, pungente davanti, a ritmo forsennato… tunz tunz tunz. E in sequenza sono arrivati i gol, one two three go e bandiera a scacchi, contro un avversario frastornato e sorpreso da tanta veemenza.
Riempito il forziere abbiamo tirato il fiato e cercato di gestire il risultato ma non appena gli avversari tornavano a farsi sotto rispolveravamo subito l’artiglieria pesante e tornavamo a pedalare. La disamina non sarebbe completa se non facessi nemmeno un accenno al nostro estremo difensore. Un muro di uomo contornato da un improbabile ma fighetto codino maori talmente in serata da scoraggiare qualsiasi avversario. E loro hanno tirato in porta, nonostante il nostro predominio, ma rien à faire.
Al secondo tiro libero (nei primi venticinque) complice un arbitro di manica enorme la palla scheggia il palo ed esce a lato: ebbene gli avversari volevano il corner, convinti che avesse neutralizzato pure quella.
Nella ripresa la musica non cambia anche se tocca gestirla: è evidente che i ritmi folli di inizio gara non potevamo tenerli anche nella seconda parte del match. Ema, Sile e Arfo non fanno passare uno spillo, mentre davanti Deca è maestro nel proteggere palla e farci respirare…arriviamo fino al 6 a 0, indiavolati ma anche freddi sicari di una Bme dura a morire.
Uno Joga che non si complica la vita da solo…non esiste. Una distrazione da corner (gol di mani) e un eurogol loro rianima un avversario che pareva già cibo per avvoltoi… manca poco ma il terzo gol ospite su un fantomatico e poco algebrico tiro libero comunque un minimo di apprensione la creava. Ad un minuto scarso dalla fine il Sile però predicava calma, il sei a tre andava comunque benissimo. Altre due battaglie diranno chi siamo davvero. Le gioie di oggi possono essere i dolori di domani ma al termine di una partita come questa sono orgoglioso come pochi presidenti al mondo e la dedico ai vari Dome, Simi, Vene, Ale Zola… tutti quelli che fisicamente ieri non erano lì  ma che rimangono nel cuore e negli Joga perché hanno scritto con noi un pezzo di questa fiaba, senza tempo come insetti intrappolati nell’ambra.

STILO 8: Mole da rugbista che diffida a provarci, insuperabile da lontano da vicino, da terra, da aria…solo nel finale riescono a trovare il pertugio dopo una collection cofanetto di tiri liberi andati al macero, ENERGUMENO.
MENTO 7,5: Era stanco e in condizioni precarie ma i campioni si differenziano dagli umani proprio per questo…sono bio-diversi. Non concede nulla, sempre attento, sempre primo sul pallone…e nelle zuffe, cuore di capitano, SERGIO RAMOS.
SILEO 6,5: Un polipo. Un cervellone centrale enorme che lui usa interamente per capire i momenti della partita, qui spingo, qui mi fermo e mille tentacoli utili ad estirpare palloni su palloni agli avversari. Importante nel finale quando sparge calma sul fuocherello della rimonta, ESTINTORE.
ARFANI 6,5: Rende semplice un concetto banale solo in apparenza: stiamo vincendo sei a zero, sarà meglio buttarsi tutti avanti o non correre rischi? Bravo a metterci testa e ardore nei contrasti, con un’apertura a tutto campo per il Cremo che mi spinge a cercare paragoni scomodi (peraltro senza trovarli) nella bibbia del calcio, GOLEM.
ORSI 6,5: Nella partenza a razzo lui è uno dei propulsori, spinge e si sacrifica, se serve battibecca con accenni da tricologo navigato, ma non cede di un centimetro anzi è un rifornimento costante di appoggi al Deca. Meno bello nella ripresa, quando in un minuto prendiamo tre gol, senza comunque averne grosse responsabilità, DENTISTA.
CREMONA 6,5: Sta facendo un campionato normale, solo che la sua normalità tocca vette altissime, Levissima. Pressa, lotta, colpisce di testa (siii di testa…) senza mai un cedimento, senza mai uscire dai suoi binari di rendimento. La doccia a -22°, evitata da tutti come un herpes, lui l’ha trovata tiepido-calda, ZABAIONE.
GIORDANO 7: Due gol, tanta qualità ben inscatolata, nel senso che se c’è da ricamare ricama ma se bisogna abbassare l’elmetto e imbracciare il fucile beh lui è il primo volontario. Partite come queste gli prenotano un finale d’anno sotto i riflettori, non ne resterà abbagliato, PIN CODE.
FERRARI 6+: I problemi alla schiena ne limitano la certificata esuberanza atletica, ok si sbatte con generosità ma la partita è da gestire e l’arbitro non gli perdona un paio di contrasti al limite ma leciti. Stesso sound anche nella ripresa, tanta lotta ma un po' meno smalto del solito, PETAGNA.
DE CARLI 8: Crivella di colpi una partita che lo vede carnefice fin dalle prime battute, emicrania pura per i difensori avversari: non lo sposti, non lo anticipi, non lo tieni in progressione….e poi segna, l’essenza del calcio dal Boccio a San Siro…dai palla alla punta.. tiro e gol, MATADOR.
AVVERSARI 6: Al completo e con il piglio della grande squadra ma al cospetto di uno Joga così si accartocciano senza trovare rimedio, resuscitando solo nei minuti conclusivi. Grande correttezza da parte di tutti nonostante alcuni momenti di comprensibile nervosismo, uno di loro che inizialmente aveva fatto spesa grande all’Eurospin della supponenza a fine gara è stato il primo a complimentarsi…quindi chapeau anche a lui.
ATMOSFERA 6-: Ecco quello che ancora manca. Giochiamo da Real, quella divisa da blancos coi numeri oro va in quella direzione ma il grande pubblico ci gira distanti come se avessimo la rogna… eccezion fatta per il custode che tra un po' è capo ultras per auto-incoronamento. Se però nel deserto dei tartari troviamo la tranquillità per fare certe gare allora ben venga il clima ovattato da teatro viennese.
La frase della serata: “ Arbitro a domanda risponde: quattro falli per voi, tre per gli avversari…”. Due azioni dopo, mai interrotte, fallo a favore degli avversari e…tiro libero. “ Ma arbitro aveva appena contato i falli… è il quinto semmai…” No, risponde lui…”avevo detto quattro per voi, non per loro…” “Ok, allora è il quarto…”No, il pallone è mio e decido io… tiro libero.  Anticristo.




mercoledì 6 novembre 2019

BALONEIRO - JOGA MALITO 6 - 9


Pokerissimo. Joga corsaro nell'anticipo della quinta giornata e balzo momentaneo in testa alla classifica in attesa dei risultati delle altre. Chi pensava che il testacoda con i Baloneiro fosse una scampagnata e poco più beh allora della savana Uisp non ci ha capito molto... è stata battaglia vera contro un avversario indomabile e vivo nonostante la classifica deficitaria. Abbiamo sofferto, dal primo all'ultimo minuto di una sfida campo minato giocata (ahimè dobbiamo dirlo) su un campo totalmente inadatto.
Come sempre vige la legge non scritta che se fai (giustamente) un favore a qualcuno questo ti si rivolta contro. Lo spostamento di giorno e orario ha fatto si che del Polisportivo (già in odio da tempo) rimanesse solo il campo due, orribile. Largo come una speedy pizza, un mini-rettangolo che pareva quasi rimpicciolito da un raggio laser. E difatti ne è nata una partita flipper, tutti a mucchio come una mandria bovina, con la possibilità di tirare da metà campo con la stessa efficacia di Ciro Immobile in area di rigore.
Qui apro, per diletto, e chiudo una parentesi. Ma come diavolo si fa a piazzare nella stessa struttura il campo più dispersivo della provincia e accanto, diviso solo da una rete, una cagatina simile? Ma farli uguali o almeno simili no?
Due le certezze Joga della serata, partirei dalla meno lieta. Sbagliamo tutti i primi tempi, l'approccio alla gara è sempre pigro, lento e dobbiamo costantemente inseguire l'avversario di turno. Ora, fino ad adesso ci è andata bene, con delle rimonte folli li abbiamo fin quì sepolti di gol (tranne Pipa of course..) ma cosa accadrebbe in una serata storta...ehm non ci voglio pensare.
La seconda verità è che questo gruppo sa soffrire, ci passano sopra dei tir, ma noi la vogliamo portare a casa, sempre. E lunedì abbiamo sofferto il passo dei rivali e la mancanza di spazi.
Dopo la falsa partenza mitigata dalle parate del Simo l'abbiamo recuperata nel punteggio e nella manovra prendendo in mano il comando del gioco ma una distrazione all' ultimo frame ci mandava a riposo sotto di una rete.
L'inizio del secondo tempo ha un trend chiaro: noi a spingere, i gialloneri padroni di casa pericolosi in contropiede. E il risultato è un saliscendi continuo... paura di perderla forse no, ma lo spettro di non vincerla quasi a materializzarsi anche sì. Poi al primo cedimento loro è uscita la nostra qualità, a lungo incatenata a quello strano equilibrio. E i gol di Ema, Deca e Cesco a sancire un successo complicato ma per questo ancora più succoso, maracuja.
Finale conservativo con un saggio Ale che mette tutti i difendenti a sua disposizione pur di accaparrarsi uovo e gallina.
Del post-gara voglio dire poche cose, comprensibili credo solo ai presenti.
Capitolo primo. Mai in vita mia ho visto scroccare un dolce sull'uscio di una pizzeria, divorato a quattro mani sul davanzale della finestra, cristo santissimo. Messina è più a Sud del Polo Sud.
Capitolo secondo. Il sole sorge a Est ma tramonta a Tramonti. La pizza l'hanno inventata a Tramonti e non a Napoli. Gomorra l'hanno girato interamente a Tramonti. Maradona ha giocato prima nella Tramontese.

STILO 7,5: Per l'ennesima volta i compagni lo tradiscono in partenza, lui sforna parate in serie tanto che dopo cinque minuti Simo ha il fiatone mentre i compagni di movimento sono ancora roselline. Grande intervento nella ripresa, sul tocco fraticida di Cesco... zero crampi stavolta, FARMACY.

MENTO 6,5: L'asfissia del campo mette a dura prova la sua azione tipica, ripartenza palla al piede ad attraversare tutto il campo. Molto meglio il leone della ripresa, più sul pezzo e sull'uomo, invalicabile. E i gol, ironia della suerte, arrivano nel secondo tempo, TRAINO.

SILEO C. 7: Nato pronto, sempre in battaglia anche quando ti sorride. E infatti tolti un paio di minuti di puro adattamento rimette ordine a uno Joga dallo sbilanciamento facile. Ho sentito parlare di ritiro a fine stagione? Più bufala di quella che avevo sulla pizza tre quarti d'ora dopo...EVERGREEN.

ORSI 6: Rimedia con un gol tutt'altro che semplice un avvio ripido, con il loro capelluto più talentuoso che lo punta e lo lascia stecchito come una zanzara tigre. Utile nella lotta finale, quando finalmente respiriamo aria pulita, MOUNTAIN.

CREMONA 6: Ordine e disciplina tattica sono i capisaldi della sua carriera ma in un campo così mignon anche lui fatica a trovare spazi e corsie libere. Ottimo nella ripresa, l'inizio della rimonta parte anche dalla sua lotta negli anfratti, VERRATTI.

ARFANI 6+: Non voleva entrare perché aveva sentito dalla curva dei cori razzisti nei suoi confronti ( i sindaci mediamente sono una razza superiore). Quando tuttavia gli ho fatto notare che non c'era una curva allora si getta nella mischia con ardore con il solo compito di tenere lontano il pallone dalla nostra area. Sfiora il gol ma viene anticipato in scivolata, SPIRIT.

FERRARI 6,5: Solita finta da incantatore di serpenti e palla in rete per il gol del primo pareggio, poi tanta lotta anche se i colpi gli restano nel fucile. Sulla storia del titolare della pizzeria ho temuto che con un lanciafiamme mettesse fine all'inventore della margherita, RISOLUTORE.

GIORDANO 7: In punta di piedi in avvio, poi sale di tono, unico dei nostri a nozze anche negli spazi ristretti, joga bonito. Gol di classe e mirino in mezzo ai piedi anche se un paio di disimpegni mi hanno drizzato il pelo non poco, ROCK.

DE CARLI 7,5: Spacca il match dopo una prima frazione dormiente, malware. I gol sono scariche elettriche pazzesche e alla fine saranno quattro, determinanti per resuscitare uno Joga zombie. Una macchina da guerra questo Deca, WILD.

AVVERSARI 6,5: Il campo gli avrà dato una mano ma è incomprensibile come siano ancora al palo in classifica, hanno giocato bene di squadra e con buone individualità (una su tutte) hanno sfiorato il colpo grosso.

ATMOSFERA 6: Detto dello stadio (ma ho visto ben di peggio) una serata poco elettrizzante, scene epiche in pizzeria a parte. Dura predicare serietà se poi il campo che ti ospita ha le panchine dietro alla porta, jesus.

La frase della serata: " Vai alla Torretta e al momento del conto digli, erano buoni i primi, mi offri un secondo? Cesco, lifestyle napoletano a Ema The Scrock.



venerdì 1 novembre 2019

JOGA MALITO - ALSENO GOMME 8 - 3


Dolcetto. Nella serata di Halloween uno Joga di carattere si sbarazza nella ripresa di un ottimo Alseno Gomme confezionando così il secondo successo casalingo, il terzo consecutivo.
La partita non poteva essere più a tema: un primo tempo impacciato nel quale abbiamo visto le streghe e un secondo invece mostruoso, gonfio di rabbia e di volontà.
Ho visto Joga più belli nel corso degli anni. Ne ho visti di più cinici, esperti o sornioni ma mai ho potuto ammirare uno Joga così arrabbiato, così convinto nel ribaltare il risultato, manco fossimo a 4 Ristoranti.
Che non siamo ancora una macchina perfetta è sotto gli occhi di tutti. Lo testimonia la fatica del primo scorcio di gara, la fretta e la paura di sbagliare, la forzatura di certe giocate. Ma levati i difetti, a patto di mantenere questa umiltà possiamo dire la nostra, contro chiunque.
La sfida di ieri non era semplice, al cospetto di un avversario in crisi di risultati ma pur sempre un osso duro, soprattutto caratterialmente. La loro esuberanza, spesso urlata, ti costringe a una battaglia di nervi e il nostro inizio poco spavaldo ha fatto il resto. Sotto di due in pochi minuti e annebbiati nelle idee e nelle giocate... per lunghi tratti non ci abbiamo capito molto, Dostoevskij.
Con tanta pazienza e i giusti cambi abbiamo a poco a poco recuperato metri di campo come lenza per un pescatore, mettendo all'angolo un Alseno Gomme che fino a lì aveva fatto il bello e il cattivo tempo. La palla non voleva saperne di entrare ma salivamo di tono e insieme a noi cresceva il numero di pali colpiti e il conteggio dei falli subiti. Al secondo tiro libero (fallito il primo tentativo) accorciavamo 1-2, risultato con cui si concludeva il primo round.
Alla riprese delle ostilità quello che forse non ti aspetti da una serata così è uno Joga indemoniato, cinque belve che corrono in mutande dietro a un pallone (direbbero le donne..) con il solo obbiettivo di fare rivolta. Per dieci minuti buoni si gioca in una sola metà campo, quella ospite, uno Joga più corto di un membro cinese ad asserragliare la loro area. Il pari arriva e assaporiamo anche il sorpasso (sbagliando molto...) poi la doccia gelata: Deca calcia a botta sicura, il portiere respinge e proprio dalla respinta esce una carambola che mette il loro attaccante vis à vis col Simo: 2-3.
Un gol fortunoso che avrebbe ucciso chiunque ma che non riesce a scalfire la piega che invece ha preso l'incontro. Diavoli che insistono come un martello pneumatico e "gommisti" alle corde: Ale pareggia, Deca sorpassa mentre Dante ed Ema puntellano una vittoria strameritata e finalmente giusta nelle proporzioni.
Bravi tutti, non abbiamo perso la testa come a Sleepy Hollow e ci abbiamo messo il carattere, quello vero, non quello da saloon del solito cialtrone in tribuna. Ma il tempo per crogiolarsi è poco, torniamo in scena già lunedì contro i Baloneiro....non sarà semplice...ma vincere aiuta a rivincere.

STILO 7: Incolpevole sulle prime due conclusioni ma trafitto come un toro a Pamplona, sembrava una serata no e invece la riempie di contenuti: parate, uscite, sicurezza ad alto dosaggio. Immancabile il crampo fulminante a metà secondo tempo, ormai lo attendo con trepidazione, come fossi il parente di un detenuto, TOTEM.

MENTO 7+: Soffre più di tutti lo sbandamento iniziale ma poi risorge dalle sue stesse ceneri, esaltandosi in una partita tutta spigoli. Potrei incensarlo per i tre quattro gol spettacolari ma preferisco farlo per quel recupero in scivolata dopo una rincorsa epica....solo lui poteva, FENICE.

GIORDANO 7: Inizio trattenuto, veniva da un infortunio e nei toni aspri della partita poteva accadere di tutto...ma la prestazione cresce fino ad esplodere in un secondo tempo di classe, dove non sbaglia un appoggio e gioca a tutto campo, ripiegando all'occorrenza in difesa, welcome home surdato 'nnammurato, TONALI.

ORSI 7: Poco utile nel primo spezzone, nel secondo mette a ferro e fuoco i rivali, con un forcing insensato: si procura due occasioni, sulla prima grazia il portiere, sulla seconda non perdona infilandolo di punta alla Van Nistelrooy. Assolto sul gol carambola: un rimbalzo così nemmeno con un Supertele sgonfio, ESAGERO.

ARFANI 6,5: Entra per amministrare (se non lo sa fare lui...) senza disdegnare qualche discesa. In una stagione iniziata con diversi over in zona gol il mio obbiettivo è quello di farlo segnare: l' ultima volta che è successo avevo un sacco di capelli e la pornostar del momento era Luce Caponegro, AMARCORD.

BOSELLI 6,5: Ha tanta voglia di spaccare la partita ma nel primo tempo mancano gli spazi anche se la sua verve contribuisce a sfiancare l'attenta retroguardia neroverde. La remuntada inizia lì ma è nella ripresa che Lautaro Dantinez segna il territorio: il portiere saponetta un pallone facile facile e lui lo castiga. Piccola nota ai posteri: l'ho riportato a casa da Londra una volta... lo riporterò indietro anche dalle rive dell'Arno, IL FUGGITIVO.

FERRARI 6,5: Ha forza nelle gambe e non rinuncia mai alla giocata, consentendo alla squadra di respirare, Vigorsol. Certo, se mancano gli spazi e lo pressano arranca ma se il risultato ci sorride averlo in campo equivale a metterlo in banca, BIRRA MORETTI.

DE CARLI 7+: Primo tempo difficile ma attenzione il suo davanti lo fa, mancano rifornimenti ma tiene in ostaggio l'intera difesa e con il passare dei minuti, con la squadra alle spalle, si aprono tutte le crepe. Lui straripa: gol importanti, di potenza, di astuzia...se arbitro non fischia, TEQUILA.

AVVERSARI 6: Lo sapevamo che erano squadra vera, e infatti ci creano grattacapi anche se tolti i primi dieci minuti di loro ricordo un contropiede. Sognano (a ragione) il colpaccio segnando la rete del tre a due ma è l'ultima comunicazione con la torre di controllo... poi lo schianto.

ATMOSFERA 6,5: Ma i nostri tifosi (sezione canina esclusa) perché arrivano sempre dopo come un condom ritardante? All'ingresso in campo sembra il Gran Canyon poi la tribuna si popola, ma Cristo voi al cinema entrate in sala nel secondo tempo?....però che bolgia poi.

La frase della serata " Se mi dicono hey dodici...oh io mi esalto" Ale, l'emozione delle piccole cose.