venerdì 19 aprile 2024

SMART 014 - JOGA MALITO 8 - 7


Dark. Brutto stop per i diavoli Joga nella difficile e "notturna" trasferta contro gli Smart, in una serata che proprio non si farà ben ricordare per il suo epilogo. Ancora una volta abbiamo dimostrato di non avere nulla di meno rispetto a chi ci precede, ma è un momento così, dove raccogliamo meno di quanto potremmo. Anzi è un'intera poule scudetto dove non ne gira bene mezza e anche stavolta ributtiamo assieme i cocci di una prestazione discreta ma ahimè avara di punti.

La classifica è disallineata e mancano dei recuperi, ci vede ancora al quarto posto ma di certo non ci sorride. In pratica non siamo più padroni del nostro destino o meglio, noi dobbiamo fare il nostro percorso e provare a vincere gli ultimi due scontri casalinghi, poi vedremo se chi ci rincorre (con una gara in meno) avrà messo la freccia per il sorpasso oppure ci leggerà la targa. Nulla è ancora deciso, di certo non è stato il cammino trionfale della prima parte di stagione e adesso un pizzico d'ansia la percepisco, la sento attaccata ai muri dello spogliatoio.

Mentalmente siamo sul pezzo, ci crediamo, ma poi in campo la nostra voglia si sta trasforma in un vorrei ma non posso. Un peccato perché a valori ci siamo, ma qualcosa in questo finale di stagione si è inceppato, una flessione (nei risultati più che nelle prestazioni) che ci costringerà a tirare fuori l'impossibile, a giochi di prestigio in questo finale thrilling. La buona sorte ci ha voltato le spalle, palese, ma onestamente ci siamo anche scavati mezza fossa da soli...pareggiando partite già vinte e, pure ieri, non agguantando un pari che sarebbe stato grasso che cola in termini di classifica. Obbiettivo dichiarato è vincere la prossima e poi quella dopo, se non ci riusciremo è evidente che non saremo tra gli invitati al ballo delle semifinaliste.

Anche ieri uno Joga dai due volti, buona gran parte del primo tempo e il finale di match ma nel mezzo anche tanti affanni e troppe disattenzioni individuali e di reparto. Contro certe squadre l'errore non è ammesso, non ti perdonano. A inizio anno la compattezza era la nostra forza e farci gol diventava un privilegio, per pochi. Dopo aver dominato per quasi tutta la prima frazione ci siamo sciolti al primo contrattacco; marcature a tre metri come ai tempi del covid, palloni persi da suicidio, dormite su corner...non ci siamo fatti mancare niente. Impensabile dopo quel 3-1, autoritratto dei primi minuti Joga, splendidi. Loro con qualche innesto nuovo hanno iniziato a premere, a giocare un buon futsal ma alla fine i due gol che pareggiavano la contesa sono arrivati per il nostro assopimento, quasi come avessimo finito di colpo la benzina e le idee.

La ripresa inizia con Arla colpito duro che deve abbandonare il campo, un classico come Barca Real. La squadra si riassesta anche bene ma non riusciamo a prendere le misure ai loro esterni che ci puntano, ci saltano e poi calciano...un paio di gol, arrivano così, dalla linea di fondo, e noi più bucati degli onion rings. 

Abbiamo cuore, e un Mux esagerato, trova sempre un modo (che spesso è una punizione) per accorciare e tenerci attaccati al tram. La partita vive di sussulti con gli avversari che sempre in vantaggio di una rete fiutano le nostre incertezze e ci pressano costringendoci all'errore, allo sbaglio facile.

In altri momenti avremmo disinnescato la bomba, senza paura di tagliare il filo sbagliato...adesso non ci riusciamo. Un discreto Smart, dal sabor sempre più latino, ma non più forte dei precedenti o di quello che ci ha eliminato l'anno scorso. E infatti nonostante le nostre tribolazioni prima di capitolare abbiamo ancora non una, ma che dico due, dico tre...occasioni enormi per pareggiare. La più macroscopica è la classica imbeccata sul secondo palo....il capitano, colui che su punizione centrerebbe il bersaglio da qualsiasi distanza come Robin Hood, da pochi passi tocca debolmente: palla tra i guantoni del loro portiere e coach sbiancato come il buon Michael.

Il capovolgimento successivo è la nostra ghigliottina...e non è neppure il momento più basso della serata. Ripartiamo a testa bassa con la volontà di riprenderla subito. Mux cerca il tiro ma si allunga la sfera e va a contrasto, impattando su un avversario. Il campo, il modo...un terribile flashback...il nostro Cap deve gettare la spugna, tra le lacrime. Buffo che la riaccorciamo ancora...ma siamo già nell'extra-time e dopo tre scoppole nei precedenti incontri questa volta sono gli Smart a spuntarla.

Datemi del pazzo ma io continuo a crederci, mancano due partite e so che le lotteremo. Vedo l'oscurità pronta ad avvolgerci ma se restiamo uniti il buio non mi fa paura...dai è diavolo.


STILO 7: In versione zen, para anche con il muto attivato, però lo preferisco quando con le sue urla spezza-timpano ci tiene tutti svegli come un after party. Nel primo tempo respinge tutto prima di alzare bandiera bianca, quel che passa è sotto la voce "imprendibile". Nonostante il clima poco festoso al Mc sarebbe andato anche da solo (ammesso di trovare la strada) tanto si alza a mezzogiorno come i lord, ma è risaputo che se pronunci quel franchise lì il China non ti lascia mai solo, come la curva del Liverpool, AFONO.

MENTO 6: Primi venti minuti da padrone, e si che ero preoccupato perché nel riscaldamento studiava le movenze di Gabbia...invece di rompere il fiato. Poi, poco aiutato dagli esterni, cede il passo agli incursori nemici. Per indole è sempre l'ultimo delle cumpa ad arrendersi (vedi l'ultimo gol) però non riesce ad esserne il condottiero, i suoi affondi sono spesso solitari, quasi disperati, VICE CAP.

LIN 6: Nel primo si innervosisce, patisce le provocazioni e certe carinerie e finisce per autoeliminarsi come un messaggio dell' ispettore Gadget. Molto meglio nella ripresa, quel suo frescume, nel finale, alimenta le speranze e da vigore agli ultimi sfortunati assalti. Navigatore umano, da qualsiasi latitudine sa raggiungere il Mc più vicino, comodo se non sei pratico della city, però le scritte sono in cinese, GILALE A DESTLA.

VENEZIANI 6-: Detto che il Vene non può giocare male per principio e che anche quando sbaglia lui urlo "cazz..Cremo" per non essere fulminato secco dall' onnipotente, l'ho visto meno esplosivo, meno preciso, meno tutto il suo elevato standard. Pulito nelle linee di gioco però un paio di marcature leggere spalancano il baratro, eppure abbiamo bisogno di aggrapparci alle sue giocate al suo estro, ora più che mai, SALVEZZA.

CREMONA 6,5: Continua il suo momento positivo, quando la nave oscilla e perdiamo la rotta il suo ingresso riporta la calma...un po' di senso tattico non fa mai male, come il minestrone. Dopo un assist che passa tra una selva di gambe e non sfruttiamo, andiamo sotto e allora la sua copertura viene rottamata per fare spazio a una punta. Quando qualcuno si fa male e mi chiede del normalissimo ghiaccio spray io lo guardo implorante come osserverei il bagnino di Riccione mentre uno sta annegando nella broda (quella è)... però è un fisioterapista mica un guaritore, WANNA.

GIORDANO 6+: Partenza folgorante, appena recuperiamo palla distende la squadra e i suoi tagli squarciano la tela, Fontana. Il gol, incrociando al volo un corner battuto corto, è il suo Everest e in quel momento mi è sembrato il più sudamerica in campo, anche se lui è solo "sud" e poco americano. Più stropicciata la ripresa e quel pallone perso, afflosciandosi su se stesso, alla fine peserà più del Bavaro, ARGENTINO.

MUSSI 7,5: Che partita il capitano, tornando quel cyborg ingovernabile della prima parte di stagione dove aveva messo tutti in fila come una pole position. Quelle punizioni, quelle maledette che ci tenevano in vita e secondo me ce l'avremmo anche fatta....ma come i serial killer, che tornano sempre sul luogo dell'omicidio, sullo stesso campo in cui aveva sgretolato il Longo stavolta è lui a lasciarci le penne. E pensare che un'oretta prima eravamo intenti a scherzare sulle orecchie mozzate del Cina, si vede che il karma ha gli occhi a mandorla e puzza di fritto, INCRINATO.

FERRARI 6: Primo spezzone speso bene, viene a contendere palloni arretrati e riesce a far salire la squadra anche nel momento di pressione Smart. Meno efficace nel secondo anche se siamo più arruffoni; il coach prova a mischiare le carte (vai esterno, no punta...) imboscando le sue mosse come un motorino dietro alle Torri, non funziona ma che emozioni è Bove? Al Mc è spaesato...grossi totem in grigio ferro invece di abbondanti davanzali in plastica viola ciclamino....NOGOD.

ARLANDINI 6-: Abbiamo bisogno di lui come dell'ossigeno in un ascensore affollato da petomani, eppure per una sera non si intravede il miglior Arla, quello che anche se la difesa avversaria è spendida splendente trova sempre il modo di impossessarsi della sfera e creare scompiglio. Magari nel secondo l'avrebbe ribaltata come un sedile posteriore in camporella, ma i suoi muscoli di Boemia crollano sotto le percussioni latine, TAMBURELLO.

AVVERSARI 6,5: Parere personale, nonostante ad aprile cambino sempre pelle come i pitoni indiani, ieri erano alla portata quindi forti ma battibili (dal vero Joga). La spuntano di esperienza, di mestiere (vedi anche l'arrivo alla spicciolata...) ma loro sono già in semifinale e noi no, quindi zitti come gli acquari.

ATMOSFERA 5: A parte che la prossima volta che giochiamo qui butto il sale come se dovesse nevicare l'indomani (non sono scaramantico però...) ma vedere questo anfiteatro del nulla vuoto alle 21 per giocare alle 22 mi fa male al cuore. Giocherei a Ottone o a Marsaglia pur di non sentire quella sirena iraniana lì.

L'EVENTO: Il rientro negli spogliatoi più traumatico di questo 2024. Mux che pur di non aggrapparsi alla vecchiaia del Pres preferisce soffrire in silenzio facendosi quei 250 metri su una gamba sola...siamo dentro e parte a tutto volume un tormentone latino che a confronto "Bailar Contigo" l'ha scritta Mozart. Tra i vapori delle docce Arla, Ste e Ale sono intenti a fare calcoli come se dovessimo presentare il bilancio il mattino dopo. La soluzione è chiamiamo gli Special e attendiamo una buona notizia. Appena il mio orecchio ha sentito "0-0" ho avuto l'istinto di farla finita, andare nell'altro stanzino e urlare " musica de mierda chicos" per fargli estrare il ferro dal borsone e farmi impallinare peggio di un Golf Club...




venerdì 12 aprile 2024

JOGA MALITO - EDUCATT 4 - 4


X-Factor. Secondo pari consecutivo dei diavoli che si fanno raggiungere all' ultimo istante da un immortale Educatt in una serata che per la mole di gioco e le occasioni poteva congedarsi con tutt'altro risultato. Non è girata, anche se i nostri demeriti vanno a braccetto con la malasorte; due punti evaporati (come poi  era capitato alla Bellotta) e cammino nel torneo ancora tutto da decifrare...ieri con i tre punti segnavamo una bella tacca e invece bisogna tornare a nuotare nella acque stagnanti per riemergere.

Ma il traguardo è ancora lì ad aspettarci, saremo artefici del nostro destino anche se pieno di spine come un roseto. Abbiamo visto avversari non sbocciare... ma sciabolare per un punticino strappato contro di noi, segno che possiamo ancora mettere paura.

Nulla da rimproverare ai ragazzi, anche se visto quanto ci giocavamo nei cinquanta minuti di ieri non averla portata a casa è stato un peccato capitale. Abbiamo dominato in lungo e in largo il primo tempo sbagliando tantissimo sotto porta. Bravi eh i portieri degli altri... però uno strizzato 1-0 mettendo a referto trenta/trentacinque conclusioni a rete è onestamente troppo poco. Perché è in quel primo tempo che custodisco il mio cofanetto di rimpianti. Dovevamo tranquillamente essere sopra di "X" gol, avevamo difeso da squadra e attaccato no-stop, a senso unico. 

La partita scorreva sui binari auspicati, esattamente come l'avevamo impostata, dovevamo solo concretizzare di più. Poi vero che nel calcio ci sono anche gli avversari. Stiamo sfidando le migliori, ed Educatt è tra queste. Basta un gol, uno sbandamento e prendono coraggio, si contagiano di coraggio. Vanno addirittura avanti (1-2) con il loro pivot, bravo e fortunato a liberarsi al tiro. E' il nostro momento di tilt e arrivano le prime grandi parate del Simo... va bene, ma sono le prime occasioni ospiti del match, caspita agli altri non succede mai di incepparsi? Oh trovano sempre un buco, glory hole.

Un rigore di Ema, rivendicato come un attentato dell'Isis, ci riporta a galla, poi andiamo di nuovo sotto e nelle sabbie mobili il capitano stacca il biglietto vincente: tre pari in una girandola di emozioni. E' il momento della gara dove si azzerano i tatticismi, entrambe le squadre sono organizzate e si rispettano ma vogliono vincere, a tutti i costi. Ci proviamo, costringendo il loro estremo difensore ad esibire tutto il suo repertorio...non entra, e i pali e la nostra mira fanno il resto. Poi nel modo più impensabile, grande triangolazione Joga e cross vellutato sulla testa di Ema che incorna, il portiere tocca ma nulla può...è vantaggio.

A calcetto un gol di scarto è il niente, ma per come la stavamo gestendo, cronometro alla mano credevo che quell'inzuccata negli spogliatoi avrebbe acceso un diavolo in me come  dice Zucchero. E invece, lo scacchiere aveva previsto una mossa, diabolica. Abbiamo la palla tra i piedi e possiamo gestirla in mille modi, ma ci incartiamo...finisce a centro area e il loro lesto centravanti ci infilza come uno yakitori...che bruciore.

Non c'è tempo per rimediare e finisce così...un po' increduli e arrabbiati ma ci sta, per noi è la vita. L'ebollizione dura un attimo, filtriamo il buono che resta (comunque la prestazione) e testa alla prossima. 


STILO 7+: Passeranno settimane, forse mesi, per mandar giù senza reflussi quell' ultimo minuto lì, altro che latte e biscotti. Dopo un primo tempo di inoperosa osservanza aveva trovato il modo di immolarsi fino al nostro vantaggio, che poteva avere il suo marchio stampato ovunque, come una borsa di Gucci. Umore nero come le nostre felpe, il Piccio deve averlo intuito...ha omaggiato la tavola con un cesto di fritti e mozzarelline che avrebbe sfamato l'Etiopia trasformandosi infine in un giro pizza, ATROCE.

MENTO 7: Ne aveva uno tosto da marcare e il duello sarebbe finito un po' in parità, Ema Win nel primo, meglio il loro diradato puntero nel secondo. Ma poi quella capocciata e quell'esultanza potevano essere il mio sballo, non c'è Salvini che tenga... Nel post-match solo una cosa mi era più lampante del fatto che City Real Madrid fosse stato un partitone....con 5 Ema in campo, di cui uno rigorista, si vincerebbe su tutto, TRIPLETE.

LIN 6,5: Un buonissimo China, soprattutto nel primo, collante tra il nostro gioco offensivo e quell'attenzione dietro che ci lascia in chilling tutta la prima frazione. Vicino al gol nel secondo, si spegne un po' all'improvviso come un black out ma aveva spremuto a dovere quei suoi due polmoncini asiatici. Stavolta doveva comprare una play in notturna, il meno losco dei suoi giri è un combattimento tra galli in uno scantinato comunque, AVANA.

CREMONA 6,5: Ripaga sempre con grandi prestazioni, anche quando gioca un filo meno. Il suo spezzone è da manuale, capisce da solo che la squadra è sbilanciata in avanti e si piazza a gestire il giro palla e le rotazioni trovandosi spesso a fare l'ultimo. Sul piano fisico gli universitari sono un mostro da ultimo livello per lui, eppure non esce dalla sala giochi ridimensionato, anzi, METAL SLUG.

GIORDANO 7: Il migliore del primo tempo, mai un tocco banale, sempre a supporto delle trame offensive senza perdersi l'esterno nemico. Inspiegabile quindi il suo scarso impiego nel secondo (coach ci dica...). Nei minuti finali succedono cose più turche del parrucchiere di Dante: prima il loro pareggio, poi una conclusione di Mux respinta che arriva sui piedi del nostro "vesuviano"...calcia a botta sicura ma alle stelle, RASPADORI.

MUSSI 6+: Le lanciate dell'arbitro sono ormai famose e portano più sfiga di una suora vestita di viola che guida un carro funebre...però dopo una prestazione del genere, combattendo e lottando al servizio della squadra il capitano non meritava una beffa simile, sbagliando proprio lui quell'ultimo tocco, ahimè decisivo. Per alleviargli la pena, avessi avuto poteri predittivi, mi sarei messo io al suo posto...tanto quel tocco di esterno, raffinato come un tre stelle Michelin, non avrei mai saputo farlo...CHI NIENTE, CHI TROPPO.

FERRARI 6-: Spezzone difficile, nel momento dove Educatt mette fuori la testa. Il Bove ci prova, si ingobbisce e difende qualche palla sporca però non brilla nei movimenti. Quando il loro ultimo alza il suo raggio d'azione scatta la sirena d'allarme...dentro il Longo e i suoi centimetri. In pizzeria, dopo aver pagato il campo protestando come un nord irlandese, il primo smaltino che vede (definito un non colore) la spara enorme: se passiamo, vinciamo noi, ASCOLTALO O SIGNORE.

VISONI 6,5: Entra fresco come un taglio Barbanera e la sblocca dopo quasi un tempo e un rosario di imprecazioni che vale già per il mese di maggio, chiudendo un' azione travolgente. Appena prima con un tocco sotto aveva già rischiato di scoperchiarla. Sembra la fine del nostro ramadan ma nel secondo nonostante tanta spinta e molta battaglia non riesce a ripetersi, ENTRO,SPACCO,ESCO,CIAO.

ARLANDINI 6,5: A fine partita aveva i tatu sulle braccia come Gemitaiz, stemmi di lotta e resistenza nelle grinfie del loro ultimo. Mi è mancato il suo gol, magari sul finire come il limoncello, a ghiacciare come iglù quelle facce sbarbate ancora senza peli importanti, ANCHOR.

AVVERSARI 6,5: Per una sera li avevo visti battibili, loro che sulla carta sono un po' il nostro spauracchio (ad oggi 5 punti, 4 contro di noi..) ma non averla chiusa quando ne avevamo l'occasione li ha rimessi al mondo come un parto. Ultimo forte, punta forte, stasera anche il portiere...eppure dobbiamo mangiarci le mani fino ad arrivare ai polsi.

ATMOSFERA 6: Strana, non mi piace fare proclami ma una spinta in più dagli spalti qualche volta mi manderebbe a letto felice. Se ricordate loro avevano la gente ammassata alle righe che sembrava la Libertadores...dai è uno sforzo tutti, non sempre gli stessi.

L'EVENTO: La loro unica supporter, una Barbie Universitaria, viene a chiederci una sigaretta. Tempo zero e il buon Arla si mette un panama in testa e inizia a dirgli che lui è proprietario terriero di piantagioni di tabacco e quindi le "fa su"....la ragazza quasi fiuta il colpaccio ma il buon Cesco con un solo gesto rompe la liason, allungandole un pacchetto di sigarette sottomarca da tabacchino di periferia. Il Pres cerca il gemellaggio ma la tipa una volta acceso esclama il suo schifo per noi, per gli universitari e anche per il Csi con un telegrafico ma efficace "a me delle partita non mi interessa niente...".

venerdì 5 aprile 2024

SPECIAL TEAM - JOGA MALITO 4 - 4


Risposte. Grande prova dei diavoli che alla Bellotta sfiorano il colpaccio esterno contro Special Team, riacciuffati sul risultato di parità proprio quando ormai la vittoria sembrava impacchettata. Una sfida emozionante, ben giocata dai due team ma che ci riempie la barra dei rimpianti, potevamo e meritavamo l’intera posta. Ma pazienza, il calcio sa essere spietato, la prestazione Joga è stata comunque sublime andando a sanare quel lunedì di follia contro i “carpenters”.

Risposte che dovevamo dare prima di tutto a noi stessi, ok le risate e la pizza dopo sono la benzina (che poi visti i prezzi il paragone calza a pennello) ma non vanno dimenticati gli sbatti e gli sforzi che da settembre alimentano questo sogno. Chiedersi quale fosse il vero Joga dopo la debacle lodigiana era lecito, sapere che è stata una parentesi e ora sotto a chi tocca però ha tutto un altro sapore.

Ieri, contro un avversario che voglio ripetermi… è una corazzata, abbiamo azzannato fin da subito il match, con quell’attenzione tattica e cura dei dettagli che ci rende ostici, difficili da debellare. Il campo piccolo ( Simo aveva già pensato al sequel della sua lamentela regina..) favorisce i capovolgimenti di fronte ma siamo così compatti e sempre in rotazione che sforniamo occasioni senza concedere nulla dietro. 

Il gol di Arla, rifiorito come i margheritoni in primavera, certifica una supremazia iniziale marcata, aahh quanto ci è mancato quel metro e novanta di acciacchi e malanni. Ma i padroni di casa non battono ciglio e giocano a memoria: eh si, hanno in programma una sola giocata…palla alla punta e speriamo. E’ uno schema funzionale però e la loro boa, sempre accerchiata, alla prima occasione ci punisce…1-1.

Ma non restiamo a guardare. Mastichiamo futsal, teniamo il pallino del gioco, e soprattutto siamo connessi alla partita: sfruttiamo subito un calcio d’angolo battuto corto per avvoltoio Ema che si avventa e la spinge dentro, avanti noi. Prendiamo anche un palo dopo un’azione tutta di prima ma anche Special ha le sue armi e Simo si deve impegnare non poco nelle respinte. Quando anche lui ha preso un palo… ma con la capoccia è tremato il pavimento, come a Taiwan. Una scalata mal riuscita porta al due pari e la partita è uno stallo alla messicana. Ci pensa uno scatenato Ema a riportarla dalla nostra (2-3) e su questo punteggio si chiude una prima frazione ad altissimo voltaggio.

La ripresa, se possibile, comincia ancora meglio per i diavoli. Loro attaccano e verticalizzano sulla punta, noi ripartiamo in velocità e prima viene steso Vene, poi il Cremo…rigori solari, quasi accecanti. Il primo lo realizza il solito Ema che se tiene questo passo può insidiare i 44 gol del capitano, arenati da qualche settimana come un capodoglio a riva. Così il secondo, quello del possibile +3, torna nelle mire di un Mux che stava giocando alla grande e che comunque piuttosto di venir scavalcato da Ema preferirebbe retrocedere come la Salernitana. Portiere spiazzato ma pallone alle stelle, peccato ma non sarebbe cambiato molto, su certi campi e contro certi avversari non potresti comunque abbassare la guardia.

Per lunghi tratti resistiamo, chiudendoci, difendendo quel doppio vantaggio con tutte le nostre forze. Che a dirla tutta non sono poi tante, facciamo più fatica ora a ripartire di rimessa. Ma con il passare dei minuti anche i nostri competitor cominciano a perdere quota….uno schema hanno e quello usano, ma sembra di sbattere sempre contro lo stesso muro, crash test. Eppure il loro terzo gol, quello che accorcia le distanze, passato tra le manone di Simo e il palo, li rianima quando già vedevano l'ingresso dell'obitorio. E puntualmente la mazzata...un blocco, l'unica incertezza difensiva della serata, a sculacciarci come una governante severa, 4-4. 

Finita? Macché...nel momento in cui certe partite puoi anche perderle accade che abbiamo una punizione sulla trequarti, Mux alla battuta. Il suo palmares insegnerebbe che quell'ultima chance va calciata dritta per dritta in porta, ma è stremato e soprattutto c'è Cesco inspiegabilmente senza marcatura al limite dell'area. Arla, in modalità antifurto, trova l'unico attimo di silenzio generale della serata per urlare come un rocker "passala a Cesco", ci mancava solo un' insegna luminosa che lo indicasse "Lui è Cesco"....eppure non viene calcolato. Riceve palla e calcia, nell' unico spiraglio possibile.....legno clamoroso e molti dubbi anche su San Gennaro, se non li aiuta lui i suoi discepoli. Il pareggio veste stretto, anzi skinny, ma con prestazioni simili non ho dubbi che andremo in semifinale...avanti così.


STILO 7,5: Parava con l'aureola del Santo già prima di quella craniata, poi ancora meglio con quel vizio di inglobarsi il pallone che se gli fanno le analisi trovano i globuli bianchi, i globuli rossi e quelli a pezze bianche e nere. Incolpevole sui gol, serviva Mandrake. Quando con quel rinvio sbilenco ha centrato una delle travi di sostegno della struttura ho temuto che avesse da ridire anche sulle antiche leggi dell'architettura che resistono dai romani (un paio di muri portanti servono sempre), invece dopo quella pausa alla Celentano ha esibito un sommesso quanto falso "scusate", UMILE.

MENTO 8: Grande prova difensiva, sarà anche vero che il loro puntero realizza tutti e quattro i gol Special, ma nell' uno contro uno è stato insuperabile, stordente. E non si accontenta il goloso Ema...tre marcature portano la sua firma, per la quarta non trova di meglio che incolpare il mister, quando in realtà l'ingresso di Mux che al secondo rigore scoppiettava in panchina come una ribollita, era già stato deciso. Ema per non far pesare nulla a nessuno ha finito la serata con un lapidario "io l'avrei segnato", FRATELLANZA.

VENEZIANI 7+: La partita non è per mammolette e abbonda di contrasti e colpi duri, il Vene dall'aspetto coccoloso fuori in campo però si trasforma in una belva e non si tira mai indietro. Palla a lui e stai certo che non la perdi, che te la rigioca...bene, altrimenti anche Ale sarebbe Iniesta. Scatta bene sul rigore procurato, l'unica mezza sbavatura è la non chiusura sul loro secondo centro, ma parliamo di contorni, RABIOT.

LIN 7: Un buonissimo Cina, non inganni che si è visto meno dalla metà campo in su, non ha sbagliato un appoggio e in certe mischie ha difeso e respinto contro ogni pronostico, un piccolo Huawei contro l'Iphone Pro Max che sembra un 55 pollici. Devo andare a fare le pulizie alle 23 di sera mi sembrava un errore di traduzione ma poi il buon Cesco mi ha ricordato cosa significa "pulizie" in mandarino e allora mi sono tranquillizzato...forse, CHINA TRUE CRIME.

CREMONA 7+: Rinato. Un secondo tempo sugli scudi, stantuffo nel momento migliore Joga (fino a metà ripresa) e razziatore di palloni, gli avversari gli rubavano due metri di prepotenza ma lui li recuperava sempre sulla corsa. Dimostra però di non conoscere il suo coach, un improvvisato...Lol 4: arrivo mezzoretta prima stavolta, mi scaldo bene ed entro subito...dimenticato in panca come un ombrello in stazione, stanza degli oggetti smarriti, ASCESA.

MUSSI 7+: Tremate perché se torna a pieno servizio anche il Cap, e sta tornando, ridiventiamo quel tritacarne di inizio stagione...e voi gli smash burger. I rigori li sbaglia solo chi li tira (vero che quel pallone è atterrato a Malpensa questa mattina come un Easy-Jet) ma ormai il sodalizio Pres-Capitano va ben oltre le multe e i divieti, si sono smezzati un profiterole che parevano Lilli e il Vagabondo, POLIGAMO.

GIORDANO 7,5: Spacca subito la partita, zero adattamento. Si trova ad occhi chiusi con tutti ma quell' uno-due con Arla è da urlo, il gol non arriva per pochissimo. Ottimo anche nel secondo, l'ho visto più a disagio in pizzeria, alla fine la prende coi calamari, puro istinto di sopravvivenza il suo: era più simile a un fritto misto e il cuore lacrimava di meno, EVIL.

ARLANDINI 7,5: Il Nacho Vidal del gol, autore di un after match dai risvolti boccacceschi, la sblocca con una staffilata sotto la traversa, e passa la paura. Tante sponde, una lotta continua che lo vede vincitore...e tutto questo con una vite nell'anca, il malocchio, un polmone solo eccetera eccetera. Gran giocatore di padel dall'anno prossimo, BUGIARDO.

AVVERSARI 6,5: Completi, come dice Landu dieci anni fa erano una C1...mica ho capito se intendesse una Citroen, ma va bene così. Monotono il gioco anche se l'arrembaggio finale ripaga e acciuffano il pari, festeggiato giustamente come un trionfo. D'altronde se hai punta e portiere fuori categoria sfrutti per forza quella roba lì.

ATMOSFERA 6,5: Alla fine è un palazzetto che ho rivalutato, piccolo ma ci giochiamo su bene. Non lascia posto al pubblico e....peccato quelle travi che tengono su il soffitto è Simo? Pacchiane...

L'EVENTO: Il lato oscuro del tavolo dopo aver schivato una paella che sapeva di invenduto si era abbandonato a discorsi da caserma, con Arla, allergico ai latticini che mostrava foto di davanzali che contenevano più latte della Polenghi...quando dal cilindro esce fuori la storia di Mux che esce dal baule. L'ho trasportata ai giorni nostri, subito. Ema sul dischetto, sta per battere il rigore decisivo, si sente il "clac" del baule e il capitano sbucando esclama "batto io.."



martedì 26 marzo 2024

MASSIMILIANO IL MARINGON - JOGA MALITO 12 - 1

 


Sprofondo rosso. I diavoli crollano nella trasferta lodigiana contro i Falegnami incassando un k.o. dalle proporzioni epiche. Un passivo XXL che se da una parte traduce in numeri una serata storta e nulla più dall'altra mette a nudo tutte le fragilità di un team praticamente invincibile fino a febbraio, ma che al momento alterna grandi prove a uscite molto meno autoritarie. La classifica ne sta risentendo, presentando al momento clou della stagione un Joga balbettante, dal fiato corto: ancora pienamente in corsa ma bisogna guardarsi davanti e dietro, come nei bagni turchi.

Ma più che la graduatoria a preoccupare ieri è stata la prestazione; noi irriconoscibili, uno stagista al primo giorno di lavoro. I Maringon non erano avversario facile, lo sapevamo dalla Coppa. Come noi avevano vinto il mini girone invernale e in casa erano imbattuti, nessuno si era sognato di sottostimare la sfida. Però uno stacco simile (e il campo stavolta non ha mentito) non era previsto, che schiantata.

Non siamo mai stati in partita, nemmeno per venti secondi. Sepolti di gol già dai primi minuti, il timeout più veloce della storia suonava già di ritirata. Qualcuno ha detto che loro andavano il doppio di noi...sbagliato, andavano il triplo; in un campo che sembrava il mare Adriatico noi eravamo un pedalò con la scritta "Bagni Joga" che rincorre un motoscafo e la sua scia schiumosa.

L'impegno c'è stato, molti di noi non erano al meglio ma si sono strapazzati lo stesso, solo che prima ancora di perderla nei duelli l'abbiamo persa mentalmente, abbiamo alzato bandiera bianca, abbiamo accettato che l'avversario ci facesse brutto, senza far nulla. 

Si il campo faceva schifo, lo so. Non sembrava nemmeno calcio a 5....vero anche questo. Ma è uguale per tutti, come la legge. E loro, sicuramente più abituati di noi, ci hanno surfato sopra coi Ray-Ban a specchio mentre noi siamo annegati alla prima onda, aggrappandoci al più comodo degli alibi.

Non abbiamo trovato un modo per opporci alle loro ripartenze, non ci abbiamo preso le misure subito e non lo abbiamo fatto neanche dopo. Un paio di gol sono arrivati in inferiorità numerica (l'ultimo nostro che ballava tra tre avversari), altri con il loro esterno che si accentrava e calciava dopo averci saltati tutti, fermi come il marmo dei lavandini di lusso. Il morale poi è andato giù giù giù fino agli inferi, non ci riusciva niente, nemmeno l'abc, il passaggio orizzontale di tre metri.

Sotto 7-0 dopo un tempo aspettavamo solo la fine, come i condannati al patibolo. Non siamo sprofondati come gruppo (su questo zero dubbi, siamo un top club) e ci siamo aiutati, ma senza mettere sul banco uno straccio di reazione collettiva. Abbiamo creato qualcosina ma senza una proposta di gioco credibile e ogni volta che perdevamo palla loro ci assaltavano, trovando con troppa facilità la nostra porta. Il 12-1 appena prima del fischio finale (una liberazione) è un conto salatissimo, come se il Bove dovesse saldare in un colpo solo tutti i calcetti mai pagati...milioni di euro.

Oggi prevale il malcontento, due squadre che si sfidano per lo stesso obbiettivo, per lo stesso scettro e che si scoprono (sull'erba cespugliosa lombarda) distanti anni luce...bisogna rimboccarsi le maniche Joga Malito. Ma non è tempo di verdetti, manca ancora il giusto numero di partite per riscrivere l'epilogo, quindi affiliamo i denti perché con quelli di ieri sera non si morde niente, neanche lo zucchero filato.


STILO 6-: I primi quattro tiri li vede passare senza poter far nulla, occhi al cielo, 10 d'agosto. Se poteva esprimere anche un desiderio avrebbe fatto sparire in un buco nero tutta l'erba sintetica del mondo e avremmo giocato sulla non materia, magari andava meglio. Contiene il passivo, già undici gol di scarto mi suggerivano il taglio delle vene, fossero stati di più...SAN LORENZO.

MENTO 5: Non è il solito re leone del nostro pacchetto arretrato, passano tutti e poco aiutato dalla copertura degli esterni, viene inghiottito e triturato. A sua discolpa i problemi alla schiena che da una settimana lo tormentano, si è curato con strani cerotti Made in Bucarest: già ieri voleva rigare le Tesla nel parcheggio, ne mette ancora uno e assalta i furgoncini portavalori col passamontagna, BRUTTA PIEGA.

LIN 5: Se anche China è floscio come un raviolo allora la serata è altamente negativa, difficile che il biondo della Manciuria sbagli un match....eppure sull'erba le sue finte non ingranano, il suo tiro e la sua consueta corsa sono assenti ingiustificati. Momento Trivial Pursuit all'appello: di nome fai Lin o Guoping....ma cosa gliene frega? Lo manderei all'anagrafe di Pechino l'indomani il ficcanaso, APPANNATO.

VENEZIANI 6,5: Lo Joga si è già inabissato ma il Vene che eleganza per eleganza, preferisce il parquet ma non disdegna nemmeno la finta vegetazione, prova a chiudere un po' di falle, a organizzare un minimo sindacale di risposta al fuoco. In una serata horror suoi i pochi lampi di luce...il gol su punizione, ad esempio. Fregato dall'abbondante cameriera ordina un tiramisù che germogliava lì da almeno tre giorni, con quella crema potevi tirarci su una palizzata di cemento, BERGAMO.

CREMONA 5,5: cinque minuti di ritardo e si perde cinque gol, uno al minuto, come le tariffe dei numeri hot. Entra anche bene, con quel surplus di grinta in un grigiore generale che fa sembrare la sua stropicciata prestazione quasi un capolavoro. Buca un'occasione sul secondo palo che è una fotografia del momento, siamo in ritardo sulla tabella di marcia, COMPITINO.

MUSSI 5,5: Il capitano prova a suonare la carica e a tenere assieme i cocci, ma i nostri rivali sono già decollati e ci salutano con la manina dall'oblò. Qualche tiro dalla distanza e tanta lotta, soprattutto nella ripresa, ha vinto più contrasti di tutti, lui che i contrasti è quasi obbligato a schivarli, per il momento. Il post match è stato ancora più impegnativo (e ce ne voleva)...ma sì lo prendo un dolcetto....gli arriva un biscione di creme insensato e la cameriera che gli sgolosava alle spalle "guarda che se non lo finisci una cucchiaiata violenta gliela allungo io", GLUCOSIO.

VISONI 5: Avrebbe i colpi per riaccendere il fuocherello della speranza, subito spento dal diluvio dei Maringon, ma dopo un inizio difficile dove comunque è il solo a provarci si autoricovera per una bronchite tra primo e secondo tempo, con dei colpi di tosse così secchi che hanno fatto sembrare "Disgrazie Arla" uno di sana e robusta costituzione. Rientra nel finale, ma ormai la situazione è al collasso, PRONTO SOCCORSO.

FERRARI 5: Dopo un'avvio dove non la vede mai,  penso all' unico rimedio possibile per sbloccarlo...cercare in google immagini poche ma significative parole... "unghie viola". Ma ora che avvio la ricerca siamo già all'imbarcata, decido quindi di togliere Bove e di cancellare la cronologia (ehm, tengo famiglia). Meglio nella ripresa ma a parte un paio di assist che inventa (non sfruttati) è un Bove che non punge. Avrà mica giocato con le anti-infortunistiche della Vanessa eh? LOW BATTERY.

AVVERSARI 8: Al completo sono una delle squadre da battere, cosa peraltro che c'era riuscita nella finale di Coppa. Non so se ieri erano particolarmente in serata e noi molto poco, fatto sta che discorso campo a parte, ci hanno surclassato e preso a pallonate. Per dirla in gergo maringonese, una legnata.

ATMOSFERA 5,5: Quando abbiamo visto il campo, mental coach Arla ha provato a paragonarlo a quello di Fiore per rientrare in comfort zone ma il nostro incoraggiante inizio ha spento a mo' di posacenere anche quelle due paglie di "presa bene". Però tutti in pizzeria, ah non si sgrarra. E i pizzaioli che da mondo e mondo dopo le 22.30 sono scorbutici che vogliono chiudere e si fanno i cazzi loro oggi avevano una loquacità da denuncia..."quanto avete fatto?" 

L'EVENTO: Che la serata non fosse allineata agli astri lo si capiva già dal viaggio. Dunque partiamo e arrivati davanti alla Biffi dico a Simo "fermati in piazza che prendiamo su Arla" come se fosse un pacchetto di mentine che ti infili in tasca. Niente, il pulmino era al completo, overbooking...mica possiamo metterlo sul portapacchi. Urge una pensata...ceduto senza obbligo di riscatto alla macchinata più fresca della zona. Che privilegio...Eugenio Pontieri è una perla rara....


venerdì 15 marzo 2024

JOGA MALITO - SMART 014 5 - 4


Ema-lo, pazzo Joga Ema-lo. Uno gol nel finale del nostro ultimo spezza l’equilibrio di una sfida vietata ai deboli di cuore e consegna ai diavoli una vittoria importantissima per la corsa alle prime quattro posizioni. 

Tre punti densi di significato al termine di una settimana emotivamente complicata, che poteva rianimarci oppure schiantarci al suolo, mai day mai day. In calendario due incontri che ci avrebbero rivelato il futuro come una zingara e noi obbligati a vincere dopo una brutta partenza; il primo scalpo era arrivato lunedì sera ma ripetersi contro gli Smart campioni in carica ancora più incerottati non era affatto semplice.

Merito a questi ragazzi: paura di nessuno e più palle di una sala da biliardo. Abbiamo vinto ma qualora non ci fossimo riusciti avrei scritto le stesse cose, solo applausi per come abbiamo interpretato e aggredito la partita. E’ il giusto premio ai sacrifici, ai km, alla fatica, alle fasciature…e chi proprio non poteva scendere in pista era in panchina a soffrire come emo, sostenendo i compagni.

Abbiamo finalmente ripreso quota, ok con una gara in più ma siamo finalmente decollati…dio benedica la regina e quel diagonale di Ema a pochi secondi dalla fine. Come detto le difficoltà erano tante, anche l’ingresso in campo…insolito e non aggiungo altro anzi non aggiungo…Aldo.

Ma poi al fischio siamo partiti a mille senza più pensarci. L’abbiamo sbloccata subito e poi portata sui nostri ritmi, bravi a scalare e micidiali nelle ripartenze. Il raddoppio di Bove a certificare un avvio stratosferico e subito dopo la traversa di China. Ho incrociato lo sguardo del Sile: non avremo cambi my friend ma quelli che sono in campo sputano fuoco, dracarys.

La stiamo domando ma il nostro avversario non ha bisogno di presentazioni, due mezze occasioni e siamo pari. Non c’è contraccolpo, la partita resta aperta, bella da morire, combattuta ma corretta. Solo che Smart sembra avere più stamina e con un rasoterra diagonale ci inchioda, adesso siamo noi il cacciatore e loro sono la preda.

Il secondo tempo Joga inizia con qualche munizione in più, arrivano Fello e Cremo, un metro e novanta in due se li impili, però iniettano corsa e qualità. La riportiamo a galla con una magia del primo e la partita resta un ping-pong di emozioni…la supremazia Jm della prima frazione è un ricordo, tutto è sul filo e anche Simo ha il suo bel da fare nel retrobottega. Quando Foppapedretti Mux (eroe) intercetta un cross sul secondo palo per il nuovo vantaggio penso che “se puede” ma gli ospiti sfruttano a specchio una situazione simile e sfondano di nuovo il muro di Ema e compagni: 4-4.

Guardavo Arla negli occhi e lui guardava me: il terrore in faccia come il capitano del Titanic quando ha visto il ghiacciolo. Eh si perché con mestiere Smart si era conquistata un tiro libero ed essendo agli sgoccioli, se firmavano il sorpasso poi non so…calcoli algebrici. Ma Simo è una calamita, inghiotte e ricarica il colpo.

Il calcio è brutale. Sul rovesciamento di fronte il biondo Nik, che con la maglia verde acido sembrava un sorbetto alla mela verde, innesca Ema che si lancia e conclude…esplosione. In un momento complicato, in un mese dove tutto stava girando storto, non giudicatela come una sbraitata eccessiva, avevamo dentro dei demoni, ce ne siamo liberati.


STILO 7,5: Criticarlo per i rilanci è come ammirare il David di Michelangelo e dire che si poteva fare di meglio con quello scalpello lì... Miracoleggia a ripetizione ma la sua otto formaggi più salamino la conquista con due robe buttate lì nel finale: uscita vampiresca sui piedi dell’avversario e tiro libero neutralizzato, l’ennesima stella sul suo petto XXL, PAC-MAN.

MENTO 7,5: La apre (come una collega mi verrebbe da dire..) e la chiude lui che resta imbattuto in stagione e colleziona multe bullandosi di ciò con il capitano. Prova difensiva importante, anche se loro davanti erano spuntati, ma è quando si sgancia come un treno Eurostar e prende la coincidenza per il gol decisivo che mi indebolisce: mi avesse chiesto l’aumento avrei vacillato…CAPOREPARTO.

LIN 7,5: Che partita, non avesse gli occhi a fessura “insert coin” con quei piedi potrei scambiarlo per un brasiliano di Belo Horizonte, fantastico. L’azione che porta alla traversa è travolgente, certo dopo aver messo tutti a sedere come la vigilia di Natale la poteva toccare anche un filino più delicatamente, ma sono briciole… il resto, anche quel secondo tempo in trincea, rasenta la perfezione, INFRADITO.

CREMONA 7: Nel momento di stanca, dove i nostri competitor sembrano pescarne di più dal serbatoio la sua corsa è vitaminica, ho in mente un paio di palloni strappati all’ ultima suolata utile prima del tiro…Cremos-issimo. Prima di uscire può giustiziarla lui, ma il suo diagonale spara a salve, ENERGY. DRINK.

MUSSI 7: Non era neanche un bipede ieri, legnoso come se l’avesse appena costruito Massimiliano dei Maringon, eppure credo che solo lui in tutto l’universo avrebbe sfidato la sedia a rotelle pur di non mancare. Capitano vero…non devo aggiungere altro. Anzi si: ha fatto anche un gol: a me servirebbero otto zampe come gli aracnidi, a lui ne è bastata una e mezza…REHAB.

LEPPINI 7: Pelo e contropelo. Dinamico e aggressivo, i suoi movimenti disorientano il nemico anche se fluttua spesso lontano dalla loro porta. Ma nell' ultima azione è glaciale come l'era, imbeccata vincente e anelli di cipolla guadagnati, RASOIO.

VISONI 7+: Non c'era, punto (potete smettere di leggere qui, farò spoiler). Quel gol, con noi sotto senza meritarlo, lo fanno in pochi, grandi meriti al coach che gli ha fatto fare un riscaldamento mirato, che ne capite voi...fatto sta che il suo ingresso e quella jogata squarciano le tenebre, LUMINOSO.

FERRARI 7-: Il taglialegna del gol aveva over performato con l'accetta in mano nel pomeriggio e si muoveva a scatti come Dazn, però i suoi colpi restano mortiferi: mette a sedere la difesa Smart e trova un'impensabile traiettoria in pallonetto. Soprannominato T-Rex per via del braccino corto nelle foto di gruppo... ma anche a saldare la quota campo, PAGHERO'.

AVVERSARI 6,5: Sempre grandi scontri con loro, intensi ma mai sopra le righe...vinca il migliore. Ieri erano rimaneggiati e le assenze pesavano (come per noi) ma come al solito sono stati un osso duro.

ATMOSFERA 6+: Family friendly con la famiglia Bove al completo e il fidato Aldo che del piano "ritardo" aveva capito molto poco, ma quantomeno parteggiava per i "gialli", che poi chi ca... erano i gialli ieri?

L'EVENTO: "State a fà la sfilata", che cazziatone dal direttore di gara abbiamo preso e giusto così. Che mica potevo spiegare il piano anche a lui...gli unici che mi sono venuti dietro sono stati proprio gli avversari che sono arrivati dopo di noi. E comunque sfilata per quanto abbia rigettato il termine era proprio una fotografia del momento...ne arrivava uno ogni quarto d'ora con un passo da fashion week che non ti dico...

 

martedì 12 marzo 2024

PASTICCERIA RAFFAELE - JOGA MALITO 5 - 7


Welcome back. Gli Joga tornano al successo nell’anticipo della quarta giornata poule scudetto contro “i pasticceri” muovendo così i primi passi di risalita in classifica. Una gara difficile, ben consapevoli di trovarci di fronte a un’ottima compagine e alla fine la vittoria è stata sofferta ma meritata, difficile chiedere di più ai ragazzi in questo momento. A incupire non poco questo day-after è purtroppo il bollettino medico; partita dopo partita qualcuno sta rimanendo indietro e una coperta che a inizio anno pareva infinitamente grande oggi, nel momento cruciale della stagione, si scopre più corta di un tovagliolo di carta.

Pazienza, daremo tutto per centrare l’obbiettivo ma è chiaro che in un calendario stipato dove non sono ammesse soste questi sussulti di sfortuna fanno tremare tutto fino alle fondamenta. Dovremo gettare il cuore oltre l’ostacolo, stringere i denti…ed è quello che abbiamo fatto ieri, vincendo uno scontro solo all’apparenza semplice.

La concentrazione pre-match, gli occhi della tigre da parte di tutti e il ritorno di Ema dietro riannodavano il filo a quello delle vittorie in serie, alla marcia incontrastata della regular season. I primi minuti infatti li giochiamo con il fuoco dentro, illudendoci (subito 0-2) che potevamo scavallare l'ostacolo ad occhi chiusi e con un braccio dietro la schiena. Invece dopo qualche ripartenza fallita di un soffio, i nostri avversari salgono di tono e appoggiandosi alle punte, abili nelle sponde, ci infilano due volte riportandosi in parità. La nostra fase difensiva non è più quel frullato di attenzione e cattiveria che ci aveva reso inespugnabili fino a gennaio, concediamo sempre uno spazio, una giocata, un’infilata. E così anche quando un sartoriale Fello ricama per il tocco sul secondo palo di Mux, anche quando ci guadagniamo e trasformiamo un penalty loro tornano sempre a farsi sotto (-1) frenando ogni nostro slancio.

Ogni punizione verso la nostra porta era pronta a ribaltare le pupille del coach peggio di un esorcismo…palla che filtra al più libero degli avversari e vantaggio ancora bruciato anzi carbonizzato. Per fortuna il capitano sfrutta una saponetta del loro numero uno e ristabilisce le gerarchie, la prima frazione è storia e siamo sopra (vantaggio striminzito però se guardiamo a quanto prodotto).

La ripresa diventa così una partita a scacchi, noi ci difendiamo meglio (anche se più bassi) sfruttando poco le ripartenze, loro cercano il pari entrando centralmente e con fisicità. Un paio di paratissime di Simo e la traversa negano la beffa ma è chiaro che per far scoppiare questa bolla d’ansia serve un episodio. Che potrebbe benissimo essere quando il loro pivot palleggia come un cestista dei Knicks (la palla era uscita) e poi con nonchalance si conquista una punizione dal limite tra lo sconcerto generale e i rigurgiti di un Simo che oltre questa follia non aveva tanto digerito la merenda latte e biscotti de l’après-midi.

E invece la matassa si sbroglia e troviamo i gol del distacco, prima con un tiro a incrociare di Cremo e subito dopo con un assolo di Bove che slalomeggia e serve a Mussi il più facile dei diagonali vincenti. Il sospiro di sollievo è Vigorsol, ossigeno puro, ma a parte un po' di apprensione legata al risultato nel secondo Ema e soci hanno difeso con l’elmetto calato litigando ai rivali ogni pallone e il tiro libero sul gong (incassato dopo la ribattuta di Simo) sposta meno di Bonucci all’Union Berlino.

Facciamo la conta dei reduci e riproviamoci giovedì, non sarà facile… ma siamo gli Joga.


STILO 7: Non gli concediamo una serata di sbadigli da tempo (lascia fare che poi ieri era più una serata rutti), deve parare da vicino, da lontano e uscire in anticipo di piede fermando un contropiede sciagurato. Nel secondo, quando contava non limare il margine, è monumentale in un paio di occasioni, prima di sbroccare come un hooligans del West Ham per quel tocco di polpastrelli malandrino, REFLUSSO.

MENTO 6,5: Non scendeva in campo da due gare che per i suoi ritmi suonano come..ehm, due anni?… ma ci mette poco a riavvolgere il nastro e presidia il territorio, maschio alfa. I loro attaccanti sono vecchi marpioni delle aree di rigore, in un paio di circostanze si fa aggirare ma non si contano le pezze che va a mettere. Molto zen nella fase proteste, ho gradito…TIBET.

LIN 6,5: Con la testa nel match: un’oretta scarsa prima della partita scopre scartando un Perugina in che campo giochiamo (lui lo chiama quello delle sirene) e da lì è tutto in discesa. I suoi primi minuti con la lama tra i denti gasano parecchio (bello davvero il suo gol) ma anche nella ripresa combatte e non cede il fianco ai muscoli degli avversari. Molto utile anche quando non facciamo partire il cronometro al fischio iniziale… puntuale come le tasse dopo cinque minuti ti chiede il cambio boccheggiando come un branzino al sale, e da lì ti regoli con il countdown, ORA LEGALE.

MUSSI 7+: Ricordatemi che nella vita due sono le cose certe, la prima è la morte…la seconda è non fidarti delle rassicurazioni di Mussi (è solo una botta frate…). In campo nonostante lo spezzino in due come nel gioco del mago e la motosega, realizza il poker d’assi che sbanca il Polisportivo. Speriamo non debba scendere dalla giostra proprio adesso, LAST DANCE.

CREMONA 7: Da un po' di partite mandava a giocare il suo doppelganger, stessi piedi da crimine di guerra ma più scarso in tutte le altre discipline (anche di un rosso più sbiadito se posso permettermi). Ieri è tornato il Cremo, the original, sempre a mordere le caviglie e a raddoppiare su tutti, con quella castagna smarcandosi da un corner che piega a nostro favore una sfida indecifrabile, SOLCO.

FERRARI 6,5: Crystal-Balls Bove, uno dei pochi omaccioni rimasti là davanti, deve smistare i lanci lunghi e difendere lontano dalla nostra  porta ogni “pallaccia” sporca. In sofferenza nel primo tempo ma bravo a smaterializzarsi da un contatto in area che poteva prendere all’amo l’arbitro, in spolvero nella ripresa con quella giocata nello stretto che ha ricordato a tutti chi è il king delle partitelle, SLURP.

GIORDANO 6: Velocizza la manovra Joga, oltre il filo spinato è uno duro da fronteggiare, ma la sua serata scorre senza trovare quel guizzo, quella giocata capace di stecchire l’avversario. Nel secondo specialmente la partita si imbruttisce, bisogna uscire dal pattume…si macchia del sesto fallo ma è un peccatuccio, ALBATROS.

VISONI 7+: La sblocca al primo affondo con quel tocco sotto che ecciterebbe persino una monaca di clausura, splash. Buono anche l’assist, sempre nei primi trenta, e volenteroso nei rientri perché lui non è una boa che resta alta a dare punti di riferimento. Meno esplosivo nella ripresa ma aggiungo che dopo tre partite (e Cina 150…) è lui che lo porta in giro per la provincia e non il contrario, UBER.

AVVERSARI 6+: Squadra di valore, che condivideva con noi qualche assenza ma che sa stare in campo, dall’inizio alla fine. Pagano i primi minuti dove sono sulle gambe ma rientrano in the game sfruttando un paio di momenti caotici della partita. Nota di merito anche per il loro player che d’istinto tenta la truffa ma poi si ravvede e decide di non calciare una punizione pericolosa dal limite, da apprezzare.

ATMOSFERA 5,5: Un posto in rovina, se chiude tre giorni farebbe gola a chi fa urbex…eppure come una medina è un incrocio di atleti e campionati e quando accade il fattaccio la tribuna è più piena di una gravidanza…hanno protestato più loro di noi ormai…

L’EVENTO: Se ci avessero fatto prendere la patente a Piacenza penso che nessuno di noi guiderebbe la macchina, ma saremmo abbonati Seta, sicuro. Per andare dal punto A al punto B, neanche tanto distanti tra loro, non sono bastati tre navigatori, abbiamo girato in tondo come un hula hoop fino ad arrivarci per inerzia, inquinando e sprecando gasolio. Terribili ragazzi di campagna.

venerdì 8 marzo 2024

EDUCATT - JOGA MALITO 7 - 3

 


Bocciati. Joga rimandato nel difficile “esame” in trasferta contro Educatt, che vince con merito e bravura una partita già crocevia per il futuro del campionato. Inutile giraci attorno, per la prima volta quest’anno ci hanno fatto il sedere a strisce e noi abbiamo fatto troppo poco e diversi errori individuali per reggere il confronto con una squadra assatanata, più organizzata e determinata in ogni zona del campo.

E’ un momento; possiamo fare totalmente meglio (c’è una regular season pronta a ricordarcelo…) ma ora che da una le sconfitte sono diventate due occorre resettare quello che è stato e ritrovare presto quella magia che ci ha spinti oltre qualsiasi ostacolo. Sapevamo della forza degli universitari, sapevamo che con qualche assente e qualcun altro non al top sarebbe stata dura, ma straperderla sul piano della lotta deve far riflettere, da quando ci crediamo meno degli altri?

Guardare la classifica oggi fa male come il bacon fritto nel burro, ma restano otto partite, otto battaglie per qualificarci e, a patto di ritornare a vincere già lunedì, tutto può succedere. Non serve vedere tutto nero, bisogna solo ricordare a noi stessi chi siamo e qual è il nostro sogno. Le sconfitte spesso sono più maestre delle vittorie, quel chiasso negli spogliatoi neanche col Brioschi scende, non vedo l’ora di renderlo indietro, tanto forte che venga scambiato per il terremoto e di là tutti muti, Ornella.

Siamo andati in vantaggio e anzi lo Joga dei primi venti minuti non è stato malvagio. Ok, loro pressavano alti e sembravano meglio organizzati però alcune nostre ripartenze potevano incanalare il match…quando Mux colpisce a botta sicura sul secondo palo lo 0-2 sembra cosa fatta ed invece qualcuno ribatte. Anche le loro proteste sembrano in gestione, l’arbitro dispensa un paio di cartellini e un 30 e lode, il tuffo vale il trenta la lode per la sceneggiata poco dopo.

Ma un tiro non contrastato del loro abile n.7 pareggia i conti e  inspiegabilmente ci sgonfia. Loro ci attaccano con coraggio osannati dal pubblico, noi con lucida follia sbagliamo due uscite regalando di fatto il secondo e il terzo gol. E’ come dare in mano a un piromane uno Zippo…la partita si incendia e  se già comandavano sul piano della corsa e della fisicità, adesso ci credono ancora di più triplicando gli sforzi.

Tra la fine del primo e l’inizio della ripresa due punizioni, una del capitano e l’altra dell’azzoppato Arla, riportano i diavoli al pareggio (3-3). Qui uno spunto di riflessione; dunque, meglio loro in tutto, dall’organizzazione alla grinta passando per le occasioni eppure nonostante la serata fin qui dica che loro sono una figa indecente e noi una rugosa vecchiaccia…siamo ancora lì a giocarcela punto su punto.

 Ma non è il solito Joga, tanti appoggi sbagliati, la loro pressione a toglierci ossigeno ed i rilanci da dietro tutti preda della loro retroguardia. Si sul quarto gol, l’arbitro doveva fischiare a favore nostro ma quel possesso l’abbiamo gestito malissimo, per gli universitari è la scritta “welcome” sullo zerbino di casa. Nella bolgia generale non ci ritroviamo più, cerchiamo una rete per riaprila ma sarà solo un palo dell’ infinito Mux a interrompere il monologo dei padroni di casa che, tanto che ne stavano vincendo una, provano a infierire.

Finisce nel modo peggiore, travolti (sette gol sono tanti) ma giustamente surclassati e irrisi…il mondo è un posto crudele? Si lo è, complimenti a loro.


STILO 6+: Simo capisce che qualcosa non va sempre un po’ prima, come i gatti che sentono arrivare il brutto tempo…ma stavolta le sue urla e le sue manone non bastano. Pur di non vivere quei minuti di ordinaria follia avrebbe accettato un multiverso dove in Vanessa si lavora sodo e forse lo accetterebbe anche adesso, pur di non doverli rivivere. La corta respinta sulla quarta marcatura è la sua bandiera bianca, poi solo palle in fondo al sacco come una pornostar, CIAONE.

ARLANDINI 6: Giocava più fasciato di una mummia al Cairo, troppo importante la sua presenza dietro…ma già al primo contrasto sono volate scintille; da quel momento in avanti stringe i denti e difende pure bene dovendo limitare di molto il suo raggio d’azione. Sfortunato e frettoloso sul terzo gol, l’aveva ripresa con una genialata delle sue, con quel tocco morbido degno di un' insegnante di padel, SALDATORE.

LIN 5,5: Gli avevamo imposto di stare zitto e buono, ma il centone di multa forse è stato un deterrente troppo grande (anche se non so se sa cosa sia un deterrente, lui non capile solo balba e capelli…). Un Cina compassato, troppi tocchi, scarsa inventiva…detto che loro ringhiavano come rottweiler a digiuno. Bene invece dietro, solo il rigore a macchiare una prestazione difensiva di tutto rispetto, KEEP CALM.

MUSSI 5,5: Inizio confortante, di lotta, e rimedia a quel pallone perso malamente con la sua solita punizione alza uccello, precisa come i polsi di un cardiochirurgo. Ultimo ad arrendersi anche se come succede negli sparatutto zombie giocati in prima persona alla fine i “non vivi” sono troppi e spuntano da tutte le parti, livello leggenda non completato, GAME OVER.

CREMONA 6-: partenza a gasolio con la marcatura a 620 passi dal loro più temuto tiratore e vittima più che colpevole dello sbandamento generale, recupera con tanta corsa e cose semplici, quelle che non faceva nessun altro. L’avevamo riequilibrata con lui in campo, anche se la partita era da fisico mandingo non ha sfigurato; però il suo ultimo gol sa ancora di zenzero e cannella e fuori ora inizia a crescere l’erba, TIME LAPS.

GIORDANO 5,5: Recuperato in extremis ho rischiato di riperderlo, stavolta per sempre, tatuando sul suo cranio partenopeo lo spigolo del portellone della Fiesta. Nella garra perde alla distanza con la fisicità dei rivali che gambe o pallone qualcosa prendono sempre. La sua giocata più cool rimane quel contropiede dove sterza benissimo ma poi conclude in bocca al portiere, INESPRESSO.

BOSELLI 6: Pochi minuti ma ben spesi, sgomitando alla ricerca di un gol che poteva riaprire uno spiraglio. Da quando è tornato rifoderato dalle terre ottomane già era il mio eroe,  poi ci ha salvato le chiappe tra i pali…ma è quando gli chiedi di aiutare la squadra in un momento delicato che lui ti risponde subito presente; resta una colonna portante degli Joga, da generazioni SINCE 2012.

FERRARI 6+: Con quella sassata rabbiosa sblocca la sfida, è un Bove goloso che le mani nel vasetto di marmellata le rimetterebbe più che volentieri ma spreca e calcia debolmente a lato. In debito di ossigeno ma con la squadra in vantaggio rientra (non benissimo) e prendiamo un instant-gol ma per il suo commercialista i numeri parlano chiaro: +1-1 uguale zero…e il campo non si paga, PARTITA DOPPIA.

AVVERSARI 7,5: Serata di grazia, festeggiata più di una sessione di lauree, pensavo avessero anche il pullman scoperto pronto a passare come un vascello tra il Mc e le mignotte…si scherza, ci hanno surclassati: carichi, affamati, spietati. Nelle partite prima (2su2 per noi) qualcosina sugli episodi potevano recriminare, stavolta gli sono girati tutti a favore ma nulla scalfisce la loro prestazione e anzi saranno una mina vagante. La domanda è sempre la stessa: ma possibile che non si laurea mai nessuno di questi? Sto invecchiando con alcuni di loro…

ATMOSFERA 7: Che dire, tutto il campus contro, ogni pallone che toccavano il tendone prendeva fuoco, ogni fischio contro era il finimondo…ambienti così ostili dovrebbero caricarti invece non ce la siamo fatta sotto però l’abbiamo subita.

L’EVENTO: Nei lustri avevo visto prendere gol per colpa di Ale mai e ripeto mai per colpa del borsone di Ale. Il Landu va a battere una rimessa dal fondo con il suo 47 e mezzo e inspiegabilmente sbuccia il pallone consegnandolo dritto sui piedi della punta nemica…gol. Lo sgambetto dell’ ignaro borsone Givova: ho il solo rammarico di non averlo ripreso in video, avremmo perso lo stesso ma oggi saremmo virali su Tik Tok, monetizzando a più non posso. Il progettista di questo campo ha sfidato le leggi della fisica comunque…era nel mezzo del niente e ha fatto tutto stretto, però coi canestri a spiovere.


 

venerdì 1 marzo 2024

JOGA MALITO - SPECIAL TEAM 3 - 4


Peccato. Stop interno per i diavoli che all’esordio nella poule scudetto perdono di misura contro un corsaro Special Team, capace di sfruttare con molto cinismo le poche occasioni create. Pur non raggiungendo il risultato sperato ieri sera abbiamo visto uno Joga bello e sfortunato al cospetto di un avversario di sicuro valore; anche se è sempre meglio portare a casa i punti anziché i complimenti sono convinto che giocando in questo modo possiamo centrare l’obbiettivo di restare nelle prime quattro.

Testa alla prossima, non c’è tempo di piangersi addosso. Le sfide ora sono tutte toste e le squadre tutte forti, non si improvvisa più niente. Ma è quello che aspettavamo, il level-up che volevamo e ieri, nonostante la sconfitta, tutti hanno capito se mai ce ne fosse bisogno che gli Joga lotteranno fino alla morte.

Non perdevamo da quasi un anno (playoff con gli Smart), in casa dal duemilaventidue, giusto per inquadrare l’evento. Onore e merito a chi ci ha battuti…la partita è stata intensa, adrenalinica, perfino ingiusta ma un vero e proprio spot al futsal amatoriale. Nessun dramma però nonostante la disabitudine, già resettata quando Aldo ha tirato giù il contatore delle luci. Il focus è cambiato…prima si puntava a vincerle tutte ora che siamo tra le “big” è survivor, bisogna qualificarsi e restare sul treno, belli aggrappati come i capelli di Dante.

Senza Ema, pedina fondamentale dello scacchiere dei diavoli, sacrifichiamo Arla dietro e proviamo a fare la partita, come sempre. Gli avversari partono bassi e nei primi dieci minuti l’aggressività e la pulizia di gioco dei nostri pare sorprenderli. Immediato il vantaggio Joga con una staffilata del solito Mux a strofinare l’incrocio dei pali come farebbe uno swiffer duster. Continuiamo a premere con il demerito di non concretizzare una certa supremazia; infatti dopo un salvataggio sulla riga loro, parte il contropiede (magistrale) che ci infilza come uno spiedo, 1-1.

Special che forte di una superiore fisicità esce alla distanza quando noi prendiamo un minimo fiato dopo un inizio rovente. Ma serve un episodio per indirizzarla: punizione calciata forte in mezzo, il loro pivot è sulla traiettoria e la butta dentro per il sorpasso. Finisce la prima frazione e siamo immeritatamente sotto, ma questo è il calcio. Una cosa però doveva esserci chiara…tanta filosofia ma poi un teorema prevale sempre sugli altri: palla sempre lunga alla punta, specie se è un bisonte.

Non dovevamo concedere questa giocata e invece a inizio secondo tempo a loro riesce non una ma due volte (imperdonabile l’1-3, da rilancio del portiere). Siamo sotto di tre gol, più incredibile di un nano che schiaccia a pallacanestro, più insolito di una Mussi con triplo peperone sopra.

Ma, sull’orlo del precipizio, le vibes più belle della serata. Restiamo uniti, i cambi ci danno nuova linfa e prima con Arla (bordata sotto la traversa) poi con Vene accorciamo fino al 4-3. Mancano pochi minuti, troppo pochi…quando il Sile me l’ha detto ho provato a guardare nella sua crapa pelata come fosse una sfera di cristallo e lui una cartomante, credevo nelle carta del pareggio come non mai.

Prendiamo un palo clamoroso (un legno anche ospite) ma soprattutto li recintiamo in area, sospinti da un pubblico finalmente ruggente. Potevamo agguantarla, ce lo saremmo anche meritato un punticino, ma la bravura del loro estremo difensore e tanta esperienza hanno consentito agli Special di chiudere indenni e vittoriosi un brutto quarto d’ora.

Appuntamento tra sette giorni contro gli Universitari, si China sto dicendo proprio a te…va al catechismo questo weekend e giura sulla muraglia cinese (che crolli giù secca) che farai il bravo stavolta.


STILO 6,5: Si nutre di queste serate, e anche di molto altro + zola…, più gli “oppositori” sono forti e più si gasa. Scudo antimissili per tutta la gara, solo sulla terza rete è forse un pizzico precipitoso nell’ uscita, ma è anche vero che pescano un jolly dal mazzo non indifferente. Ogni cameriera del globo terracqueo quando ordina una pizza con su anche le dita del pizzaiolo e a ruota una coca zero si piscia nelle mutande, ma è una scena che rivivo sempre volentieri, ANESTETICO.

ARLANDINI 7,5: Gigante della difesa, conosce tutti e quanto sono forti dimenticandosi di quanto lui è più forte. La caviglia è più nera della Egonu ma il Longo è un combattente e non perché gira con una giacca mimetica da testa di cuoio. Insuperabile come il Pozzo di Bane, non c’è riuscito nessuno, GENERALE.

VENEZIANI 7: Partita sontuosa, sul terzo gol si incolla all’avversario e viene scavalcato ma è una gocciolina in un mare di chiusure, tocchi al velluto e anche quel gol della speranza che non era per niente facile da fare. E’ capace di tutto ma è specializzato nel farmi prendere spaventi…quando mi arriva un suo messaggio temo il pacco e inizio a tremare tutto come un sex toy, AMUSEMENT.

LIN 6,5: Il demone pechinese non sfigura mai anzi più sono grossi e cattivi e più si getta nella lotta, senza paura. Nei primi minuti è uno stantuffo inesauribile con quelle finte e controfinte che nessuno decodifica come uno sbarco alieno. Mi aspetto qualche gol e che non si intaschi i pantaloncini della divisa ogni cacchio di settimana…chiedo troppo forse? ALADDIN.

MUSSI 7+: Con quella frustata iniziale non è che rompe la partita, la monta a neve…ma è sul piano della corsa che si moltiplica in ogni zona del campo come avessimo un tris di Mussi. Per la prima volta da quando ha ricevuto il dono della parola chiede un cambio lui ma ha talmente poco fiato in corpo che non può dirlo, per quello inizia a mimare un palombaro e una bombola di ossigeno…era gara accesa tra Ale e il Sile per indovinare la risposta come in un quiz a premi, SCOSSA.

LEPPINI 7: Entra che siamo sotto nel punteggio, non nel morale e anzi la sua vivacità è l’appiglio al quale aggrapparci nella tempesta. Quando ha sfiorato il montante con quel tiro da fuori ho sognato ad occhi chiusi e per poco, per sbaglio, non mi butto dentro al posto del Cina. A me è piaciuto tantissimo e sarà una risorsa fondamentale da qui a maggio, PUPILLO.

CREMONA 6,5: Si sfianca, in un momento della partita dove iniziano ad uscire i nostri rivali la sua corsa è una rinfrescata; Sfortunato sulla seconda rete, quel pallone maledetto che pareva telecomandato e che impatta un avversario sul secondo palo a lui passa sopra la testa, un puntino luminoso in cielo come la stella dei desideri, MESSICANO.

VISONI 6,5: Tecnicamente fantastico, palla a lui e nel motore Joga aumentano i giri dell’ imprevedibilità, tutto può succedere. Certo che non gliel’ho resa facile, schierato in avanti circondato da difensori che guarderebbero negli occhi un elefante. Mi piace anche la sua spavalderia: era d’accordo sullo stanzino eh (idea malsana meno realizzabile che camuffare Dullo da svedese..)  ma avrebbe giocato comunque dai,  IMBOSCO.

FERRARI 7: Bove ci abbiamo fatto su il campo e, per renderla credibile, il giaccone di Arla…bon, le parole che voleva sentire (inutili in questo senso i discorsi motivazionali di coach e capitano). Infatti gioca con la bava alla bocca e la prestanza di un titolarissimo, difficile da marcare perché svaria molto anche sugli esterni. Al pagamento del campo le sue banconote erano fuori corso, l’ultima volta aveva pagato in lire e gettoni telefonici…SIP.

AVVERSARI 7: Non hanno vinto per caso la Golden del Cai, se ci sono tutti hanno pochi punti deboli, forse nemmeno uno. La vincono con quell’allungo a inizio ripresa e con l'astuzia di quella signora punta che si ritrovano (applausi) ma soprattutto nel finale devono ringraziare gli astri e una grande tenuta difensiva.

ATMOSFERA 7+: Un po' di pubblico carica sempre, il leone Ema (anche se l’avrei preferito in campo) era un secondo coach. Non abituarti alla bella vita però, ricordati che sei uno di strada come i tombini… Ma il Gaggio?

L'EVENTO: Il piano di imboscare la coppia Fello-Vene come fossero della ganja era molto stupido ma partorito dalla mente del Pres non era contestabile più d' un tanto, solo un vocale del capitano ne incrinava giusto un paio di aspetti. Ma i piani per funzionare spesso vanno cambiati in corsa. Appena varcato l'ingresso del palazzetto saluto Dullo, sorriso da dentifricio e faccia da arresti domiciliari senza sconti di pena, mi viene un'idea.  Ricapitolando: uno stanzino buio, due player, Gaggio....e se ci chiudessimo dentro direttamente lui? Dulloooo...

sabato 24 febbraio 2024

PIPA INVERSA - JOGA MALITO 6 - 6

 


A metà. Finisce in pareggio l'ultimo incontro della regular season dei diavoli, bloccati da un Pipa guerriero che ha rimontato nelle battute finali uno Joga sprecone. Inutile dire che un po' di amaro in bocca c'è, eravamo a un passo dall'en plein, dal vincerle tutte e volevamo a tutti i costi riuscirci.

Giù il cappello però di fronte a una prima parte di stagione mostruosa, conclusa al primo posto da imbattuti. Piuttosto bisogna domandarsi se questa formula campionato sia vincente; ok la poule scudetto gasa, ma si riparte da zero senza riguardi per una classifica che da oggi è già carta straccia come un giornale dell'altro ieri.

Ieri non certo un grande Joga, con l'attenuante delle pesanti assenze, ma che poteva e doveva fare meglio e soprattutto per come si stava mettendo, doveva portare a casa i tre punti. Più di tutto è mancata la solita determinazione, la "cazzimma" che ci ha sospinti fin qui come una mano invisibile. Dopo il grande sforzo dell' ultima settimana abbassare un minimo le antenne ci poteva stare, era quasi in previsione. Per questo il capitano ci aveva incoraggiato negli spogliatoi: giochiamo a calcetto, partiamo dalle nostre certezze. In campo è successo solo a tratti, quando stacchi la spina è difficile riattaccarla a piacimento; quando lo abbiamo fatto siamo andati in porta con tre passaggi, abbiamo sbagliato l'impossibile ma sempre restando in sala di comando. Il finale è stato più arruffone e il pari dei padroni di casa (meritato) una manata in faccia.

L'inizio è al piccolo trotto, adattandoci al ritmo non certo frenetico degli avversari. Loro mordono per primi ma poi con Mux ed Ema la riprendiamo...3-2. Sul gong un loro tiro da fuori impatta la traversa e poi la schiena di Simo, pareggio. La ballade lenta della prima frazione si trasforma in un rock martellante  e sul quattro pari troviamo con Cesco e Mux le reti dell'allungo. L'atteggiamento è diverso, siamo più pronti...ad esempio Ale batte svelto una punizione e serve il capitano davanti alla porta, benché Ale e svelto nella stessa frase vanno meno d'accordo di Arla e un milkshake.

Abbiamo anche l'occasione per portarci a +3: rigore di Mux, solitamente infallibile, parato...anche se lì per lì non sembra sarà un episodio decisivo. Un minuto dopo Ema sguscia via e viene abbattuto e scalciato da terra...inutile dire che finirà col rosso, come un tramonto. Ne nasce una nuova partita, restiamo in vantaggio ma ci sfilacciamo come un pulled pork, perdendo via via posizioni e certezze.

Il palo a centimetro-zero di Cremo, il contropiede di Ale....potevamo esagerare, invece saltano gli schemi, le sostituzioni non pagano e loro si fanno minacciosi, tirando verso la porta del Simo da ogni spigolo. Si urla, si sbraccia, si arretra...più impauriti di Bambi quando non trova sua mamma. E la pareggiano, trovando due gol anche strani ma che premiano la squadra che ci ha creduto di più.

Lunga la coda delle polemiche sul parapiglia...mi ero appena pacificato con il loro espulso che ricevevo l'hating di tutto il mio team: per forza avevo la tessera attiva docce in tasca e ci si doveva lavare a sputi....pardon.

STILO 6,5: Il ritorno di Mufasa, con Dante-Scar a guardarlo male nelle penombra. Si scherza, Simo è sempre sul pezzo e nel finale le prova tutte (anche urlandoci dietro delle bruttissime cose) per tenerci svegli... tutto inutile. Oltre ad essere un gran portiere è anche il miglior parcheggiatore che conosco: per sfida ha disattivato i sensori piazzando il pulmino Joga nello spazio di una C3, MILLIMETRICO.

MENTO 5: Magari non era stato l'Ema più solido e roccioso di sempre però bastava la sua prestanza a tenerci al riparo da spiacevoli sorprese. Sul fattaccio gli voglio troppo bene per assolverlo...si era un entrata assassina ma la partita era in ghiaccio e contava meno delle prossime. Se Miano e tutti quelli picchiati da Ema negli ultimi 5 anni fanno una class-action quasi quasi (ho un occhio nero) mi aggiungo e gratto via qualche centone, TRADIMENTO.

CREMONA 6: Aggiunge corsa e senso tattico, pesano un paio di occasioni sbagliate ma è un Cremo in risalita nei sondaggi dopo un periodo di appannamento. Il suo lavoro mi sta facendo ammattire...se giochiamo alle nove lui finisce alle nove, se giochiamo alle otto lui finisce alle otto e quando arriva mi chiede sempre "quanto stiamo?" come il ragionier Fantozzi, RESTART.

ORSI 5: Entra e una pallonata in faccia lo trucca come uno dei Maneskin, se il buon giorno si vede dal mattino...Da esterno non convince, non bastano l'assist a Mux e il quasi per Cesco (passaggio dosato male), perde il confronto con il loro "dieci" facendosi saltare qualche volta di troppo. Dentro per puntellare la difesa ma è una mossa che non paga, e l'ha fatta lui...STRATEGA.

MUSSI 6,5: I suoi gol mascherano uno Joga abbastanza opaco e quando prende il pallone in mano per quel rigore mi sento come un evasore coi conti alle Cayman...in una botte di ferro, e invece no. Nel finale arretra per dare copertura ma la squadra non risponde ai comandi e anche lui viene travolto dalla rimonta. Aggiungere peperoni a una "Politano" per renderla il più possibile una Mussi vuol dire sfidare il Vesuvio e i suoi mastri pizzaioli, MILANESE.

FERRARI 6-: La prossima volta ci facciamo su il campo con gli avversari, è il solo modo per vedere il Bove indossare i panni del supereroe e segnare a raffica. Poi, si, è bravo nelle sponde, palla al piede non la perde però non è una serata esplosiva, fatica ad alzare il ritmo e il passaggio sul primo gol era per l'amico immaginario. Il meno è solo perché sotto a quel piumino da Minion non aveva la felpa Jm, SMALL.

GIORDANO 6,5: Per evitare il Mc aveva prenotato da un mese, pagando in anticipo con bonifico. Detto questo è uno dei più vivi sia nel primo che nel secondo, gli manca solo il colpo di grazia, l'istinto killer che gonfia la rete invece di ammaccare la traversa. Quando hanno confrontato la pizza del Tibe con la sua preferita i napoletani famosi appesi al muro si sono girati dall'altra parte, FRIZZANTE.

AVVERSARI 6+: In formazione tipo meritano più dell'attuale grigio quarto posto, anche se dietro concedono sempre qualcosa e non siamo stati bravi noi ad approfittarne. Deve valere come monito per il futuro, mai abbassare la guardia. Sulla rissa qualche dissing è volato ma la maggior parte di loro ha tentato di spegnere l'incendio.

ATMOSFERA 5,5: Sile e Ste con la felpa, sempre presenti e partecipi la nota lieta. Tutto il resto sul Poli è ormai un disco rotto, fosse per me lo butterei giù con le ruspe. Ha più spogliatoi che Versailles stanze, trovare quello giusto è una caccia al tesoro.

L'EVENTO: pizza napoletana o i sette euro del Tibe, è lotta tra opposti come camicia nera e pugno chiuso, come Marvel e DC. La spunta il Simo che trova i funghi sott'olio un po' acidini, ma se la scofana lo stesso. Pazzesco anche il microclima del Donna Sophia, per una strana disposizione del tavolo Bove cenava vicino al forno a legna in maglietta ed avambracci tatuati, Ema invece in terrazza a due gradi con sciarpa e giubbotto. Per uscire a fumare bastava allungare un braccio...












 

venerdì 16 febbraio 2024

JOGA MALITO - SMART 014 9 - 8


Karma. Uno Joga dal cuore enorme si aggiudica anche lo scontro casalingo con gli Smart continuando la sua marcia vittoriosa. E’ un successo che da una parte certifica e blinda in modo matematico il primo posto nel girone (poi la poule scudetto vedremo cosa dirà) dall’altro ci consente, vincendo la prossima settimana, di chiudere imbattuti anzi a punteggio pieno l’intero campionato.

Ci teniamo in modo particolare, non ammetterlo? Fosse per me lo scriverei sui muri come Bansky. Ne ho viste troppe per non sapere quando sotto c’è un bluff, e infatti…ma è un Joga stupendo, sicuramente non perfetto, ma una squadra unita che anche nelle difficoltà ha saputo divincolarsi e azzannare la preda. Era il secondo atto della sfida di lunedì, dove avevamo(stra)vinto e convinto. Stavolta à stata dura, Smart era giustamente agguerrito e non è certo un team abituato agli schiaffi. In più, e lo sappiamo, è una di quelle compagini che arrivati alle partite che contano (vedrete ai playoff..) cambia pelle come i serpenti, iniziano alcuni ma finiscono degli altri .… un epilogo simile devo averlo visto in un video di Malena. Filosofie contrapposte, non sta a me dire chi ha ragione e chi torto, dico solo che è stata una settimana bella tonica, come se mi avesse consigliato la dritta l’urologo del Bove.

Inizio come detto complicato, gli ospiti spingono e hanno un nuovo esterno rapido e molto tecnico negli spazi stretti. La partita è godibilissima, si vede che si affrontano le regine del girone. Vantaggio loro, subito pari di Ema (che sberla), e il tabellino ondeggia prima per l’una poi per l’altra senza scegliere nessuno. A pochi minuti dal fischio di fine primo tempo siamo tre pari e l’ equilibrio non ne vuole sapere di infrangersi. Noi facciamo la partita e un paio di pali e gol divorati davanti alla porta gridano vendetta mentre loro pungono di rimessa e quando Dante devia sulla traversa un pallonetto, ho chiuso gli occhi e stretto le chiappe come non ci fosse un domani. Smart ci mette più vigore e vincendo di forza un contrasto innesca il contropiede del sorpasso. Siamo sotto e stanchi morti, ma dannatamente in the game. 

La ripresa dei diavoli non inizia nel migliore dei modi. Si, la pareggiamo ma i nostri avversari ripartono pericolosamente ad ogni nostro errore ed è il frangente di gara dove ne commettiamo di più. Molti, troppi lanci lunghi atterrano nel niente e non allentano la loro pressione. Gli episodi non girano dalla nostra e in pochi minuti prima un gol in mischia, poi un colpo di testa ci sorprendono e ci cacciano negli inferi, -3 e Smart con la pala in mano pronto a seppellirci.

Non so come poteva finire senza quel missile di putiniana memoria che il capitano scaglia da centrocampo…toglie le ragnatele (dai è Aldo) al sette e lo svantaggio si riduce. E’ una corsa contro il tempo ma mai ho visto i ragazzi crederci più di così, volere così tanto la rimonta. Quando il Longo la pareggia ho visto più fegati spappolati che il buon Vasco, ma in fondo al cuore (se fosse il loro sarebbe il corazòn) sapevo che il meglio doveva ancora arrivare e non era certo il toast del Limo.

Il coach mischia le carte ben sapendo che un Arla con il piede più fumante di una Smith & Wesson al momento debito andava ributtato nel calderone. Detto-fatto con quel diagonale che uccide come una zuppa d’aglio, good night.

Siamo già nel recupero e vanno respinti gli ultimi disperati assalti; ci pensa un super Dante infilandosi il mantello dell’ imbattibilità che poi altro non è che un pettorale da personal trainer di provincia. Urlo liberatorio finale, era da un po' che i muri dello spogliatoio non tremavano come il Giappone…sarà durissima da qui in avanti, ma siamo nati per questo.


BOSELLI 7: Sotto gli occhi di Simo e Ste, ovvero nella tana delle tigri, improvvisa e spesso estrae dal cilindro parate senza senso, ringraziando mamma traversa quando saponetta una palombella senza pretese. Nel finale due uscite spazza dubbi, si è ripetuto il turco. Abbinato alle nostre maglie verdi dava fastidio agli occhi comunque, COLLIRIO.

MENTO 7,5: Da come calcia il pallone del primo gol già capisco che lo potrei togliere solo se avessi un ictus…e il leone Ema ripaga con tanta attenzione, scorribande poche e giuste e tanto mestiere dove e quando serve. Si, la prossima ti faccio riposare, attendibile come lo screenshot di una chat di Dante, CREDERCI.

LIN 7: Vestito verde evidenziatore ho finalmente capito perché i coni d’allenamento li chiamano “cinesini”, sapere è potere. In campo un veterano, azzecca ogni chiusura, solo sul primo gol arriva leggermente in ritardo sul gioco di gambe del loro talentuoso number 8. Che a proposito Cina versus Sudamerica sembrava la guerra dei mondi, RISIKO.

VENEZIANI 6,5: Talmente elegante che anche quel verdino (che diciamocelo sbatte parecchio) su di lui gasava tipo le supercar. La partita è animosa, Vene fatica nei momenti più concitati però quando gli consegni il pallone tra i piedi o quando ti trovi in vantaggio beh non puoi fare a meno dei suoi piedi camosciati. Fantastico il siparietto iniziale con il Pres “mi ha detto Fello che…”, subito stoppato…”devi venire Vene, non ha detto Fello..” tutti uguali sti ‘2000, YILDIZ.

CREMONA 6: Arriva a partita iniziata, non una di quelle sonnacchiose dove entri e ti puoi bere un caffè corretto…difficile connettersi subito al match. Nessuna colpa  evidente sia chiaro solo qualche passaggio sbagliato di troppo per uno che di solito è preciso come un impiegato di Losanna. Il pendolino Cremo ci ha fatto vincere una Coppa ed erano solo due fermate fa,  sono sicuro che tonerà a sfrecciare già dalla prossima, CI SCUSIAMO PER IL DISAGIO.

MUSSI 7,5: Un paio di legni clamorosi ad ancorare la sua prestazione (strepitosa) sdoppiandosi come la vista di un ubriaco per chiudere e farci ripartire. Sotto di tre sapevo che mi avrebbe tirato fuori l’inimmaginabile ma con quel siluro non ha segnato… ha dichiarato guerra, Kim Jong-un. Sabotato nel dopogara…impossibile chiedere una Mussi al Limo: ha quattro ingredienti basici basici e ci fa saltar fuori sei piatti (Ratatouille in cucina?)…ma che fatica, DINAMITE.

FERRARI 7+: Soprannominato “palle di cristallo” e non certo perché ha un albero di Swarovski in salotto, sul bugiardino c’è scritto “usare con cautela” ma il coach lo getta subito nella mischia e arriva un gol di punta da leccarsi i baffi. Tanta presenza anche nella ripresa, penso non abbia sbagliato un appoggio. Non indossava la felpa Joga… ma un maglione peloso di dubbia provenienza, non lo perdonerò una seconda volta, UOMO AVVISATO.

ARLANDINI 8: Carica tutti sulle sue spalle, “yo estoy aqui” come Cristiano e quattro sberle che fanno male, secondo me il giorno dopo malissimo. Quel tiro raso-palo tanta roba ma è il diagonale che inchiappetta come le supposte che mi manda in visibilio. Quando ha preso un colpo al volto mi ha chiesto se aveva il segno…era rosso come l’unione sovietica ma gli ho detto “no no vai tranquillo”, il mondo è in mano ai bugiardi, GOAT.

AVVERSARI 7: Forti al quadrato, se all'andata ovvero l'altro ieri avevano rincorso, qui, nonostante il turnover per lunghi tratti hanno fatto la voce grossa, dilapidando un bel vantaggio. C'è voluto uno Joga very bastard...al cubo.

ATMOSFERA 7: Le vibes del nostro stadio caricano sempre anche senza pienone. E poi con Simo & Ste a supportare quando è partita la rimonta la nostra panca sembrava un anello di San Siro.

L'EVENTO: Raga il coach come lotta. Vene alza la gamba come un barboncino che fa pipì e lascia scorrere il pallone oltre la linea per guadagnarsi una rimessa. Con arroganza il loro player si impossessa della sfera per battere con il nostro rimasto di gesso come colpito da un petrificus totalus. Ale si alza di scatto (si beh per i suoi standard..) e sculaccia il pallone a nostro favore, via tutti e insultato in più lingue dai "nemici". Dante fa solo lanci lunghi e non giochiamo mai dal basso. Allora chiama il timeout e lo resetta (si, ha un tastino dietro la nuca proprio vicino alla scritta "Made in Turkey") reimpostandolo ai valori di fabbrica....risultato, stop ai lanci e si vince la partita.



 

martedì 13 febbraio 2024

SMART 014 - JOGA MALITO 5 - 7


Plus fort. I diavoli si aggiudicano il recupero contro gli Smart e restano imbattuti e solitari al comando della classifica. La sfida rappresentava un vero e proprio scontro tra titani per il trono, per la prima posizione. Un traguardo di metà stagione, vero, al quale però teniamo particolarmente come alla Coppa (vinta) e a tutto quello che via via si frappone sul nostro cammino. Giovedì, in casa nostra, ci sarà subito il remake ma è indubbio che questo primo set non chiude i giochi ma ci mette nelle condizioni di poter finire in testa il campionato.

Uno Joga intoccabile come il figlio del boss, incurante di avversari e defezioni, più unito dei napoletani che votano Geolier. Non era facile, in casa dei campioni in carica, imporre il nostro gioco portando home delivery una vittoria strameritata che alla fine poteva essere anche più abbondante. Serve fottuta personalità, direbbe Mahmood.

Bravi, oltre che sul campo, anche a gestire quelle situazioni di tensione quasi inevitabili negli scontri di alta classifica, quelle trappole nelle quali a volte ancora caschiamo. Impassibili come un mimo, beffardi come un meme…per noi ha parlato solo il campo. Certo che quando ho visto Ema sgridare Cesco che replicava a un avversario ho pensato che fossimo finiti nel sottosopra, come i protagonisti di Stranger Things.

L’avvio di gara è confortante, difendendo con ordine e sfruttando due situazioni da corner ci troviamo sopra due a zero, felicemente al comando. I padroni di casa non ci stanno, hanno punte forti fisicamente e dal tiro facile ed esterni che si inseriscono coi tempi giusti. Ci facciamo riprendere, è parità.

Cesco e Mux sfiorano il gol dell’anno, imbeccata del primo e tuffo carpiato del capitano per incocciare di testa, fuori di centimetri. Ma la nostra pressione è costante e gli argini Smart sembrano poter saltare da un momento all’altro. Ema, indomabile dietro, quando avanza fa i buchi per terra come le talpe (3-2); la quarta marcatura è da sballo: lancio calibrato del buon Mento e “Je suis Fello” si presenta: tocco morbido in mezzo per il timbro di Arla, un coro gospel di cose belle.

L’inizio ripresa è complicato, loro si fanno sotto, noi resistiamo. Quando passano c’è sempre Dante (che sostituiva Simo) a sbarrare il passaggio. E questo stallo inacidisce loro e carica noi, capiamo che possiamo soffocarla questa partita. Ci pensano il solito Ema e lo scugnizzo del gol Cesco…e fatemelo dire, con un po' più di precisione c’è stato un momento che potevamo strapazzarli come un uovo al tegamino, impallinarli come una caccia all’anitra. Siamo comunque sopra di quattro reti e non manca molto… il problema è che si gioca poco e si chiacchiera tanto. Cala un po' la tensione (vuoi che abbiamo speso parecchio) e prima con un eurogol, poi con un brutto pallone perso in uscita Smart accorcia e torna a crederci.

Siamo agli sgoccioli e in questo folle finale non so se ha avuto meno senso il timeout del coach a un minuto e mezzo dal triplice fischio o quel salto delle luci che fa molto blackout a Calcutta, solo Dante in mise giallo taxi sbucava un minimo dalle ombre. Al riaccendersi dei fari il countdown è di venti luridi secondi….li ho contati tutti come un pastore conta le sue pecore…ajò.

Sappiamo che è stato bello ma che giovedì si riparte da zero, loro saranno agguerriti e non dovremo essere nemmeno mezza tacca sotto…Vamos.


BOSELLI 8: Da paura, senza paura. Ipnotizza, agguanta, respinge con ogni parte del corpo. L’ultima uscita quella che evita un pericoloso riallaccio alla sfida è perfetta per tempismo e riflessi. Impazzisco quando cerca e trova la sua  seconda skill preferita, ovvero la parata di pettorale (meglio se sudato). Oh quando allarga le ali copre tanta porta quanto Simo l’immenso, MANTELLO.

MENTO 8: Porca puttena direbbe Lino Banfi. Più incollato di un reggicalze ad Annalisa annienta il pur bravo pivot locale, a.a.a. cercasi. Infarcisce la serata con tre reti piccanti, l’ultima scaraventando di potenza in diagonale gli vale la palma di man of the match, EMANUELINO MANGO.

LIN 7: Piantato a terra come un ombrellone a Rimini, non lo sposti anche se sei multiplo di tre rispetto a lui. Non perde l’uomo, non perde contrasti, si ricorda di mettere Fello in borsa…insomma non ne ha sbagliata una il biondo di Beijing. Abituato a mandargli la posizione ogni volta che giochiamo ho deciso di geolocalizzarlo come un Uber, ORIENT-EXPRESS.

CREMONA 6,5: Un paio di palloni persi non spostano il giudizio, una gara di cuore e polmoni, a battagliare, lasciando ad altri la scena e gli applausi. Si incazza perché pretende sempre il massimo da quei suoi piedi da scartavetro… e mi piace…JOHN TRAVOLTA.

VISONI 7: Calcisticamente evoluto, ci mette poco ad ambientarsi…lotta e ricama. Ma la 18, sulle spalle di China per troppo tempo, ha poteri oscuri e incontrollabili…quattro minuti e mi chiede il cambio, svuotato di energie. L’assist e lo scavetto nella ripresa alzano la posta….buona la prima. Per farlo venire più spesso la felpa volevo dargliela a rate, oggi una manica domani il cappuccio, come la DeAgostini, METEORITE.

MUSSI 7+: Schiuma di competizione già dal giorno prima però trasmette calma e infonde fiducia, da vero totem. In campo detta legge, bravo a sfruttare il disorientamento nemico sui calci d’angolo, maestro nel tocco di suola…ma sotto misura ha il piede caldo come un fior di fragola appena tolto dal frigo. Il suo cambio è sembrato più un pitch stop a Maranello: 8,7 secondi ed era già dentro, HAMILTON.

GIORDANO 7: Inizia al piccolo trotto ma poi risale la corrente come un salmone norvegese, lui che di nordico non ha neanche le gomme invernali…l’apoteosi quando inizia e conclude l’azione del più quattro, ecco in quell’istante lì (ma solo perché offuscato dagli eventi) avrei gridato forza Napoli e votato Geolier se me lo avesse chiesto, DIE HARD.

ARLANDINI 7: Recuperato dall’ oltretomba, dove peraltro ormai ha gli amici (schiatta e rinasce almeno tre volte al mese), in campo è prezioso nel calamitare i rilanci e nel farci rifiatare. Il gol è un’oasi nel deserto ma ancor più importante è quel salvataggio in extremis a poco dalla fine: spoiler, ovviamente mi ha fatto vedere la cicatrice di quel gesto, DOTTOR HOUSE.

AVVERSARI 6,5: Squadra tripla A, non difettano di esperienza e  il tasso tecnico è sempre importante. Ieri, nonostante il telaio collaudato e un serbatoio di malizie raschiato fino a fondo barile, cedono il passo. Ma sappiamo che il loro meglio è nei finali di stagione ed è ancora bella lunga…

ATMOSFERA 6-: Era il recupero della discordia (si scherza), giocato ore 22 nel teatro del Poli, la scala del calcio. Perdonatemi se, dopo un’ ora dove hanno protestato tutti ininterrottamente (qualcuno stava anche prendendo il patentino da arbitro..) quando è calato il buio mi sono permesso di dare zero alla “locashion”, tanto c’è ancora il voto di Borghese che può “ribbaltare” il risultato.

L’EVENTO: Ancora non l’avevamo tutti, però vederci con addosso le felpe logate portando in giro per l’Italia (Ema spera l’Europa...dell’Est) il nostro diavoletto beh un po' mi allarga il petto. Chiaro che do tempo a tutti ancora due giornate, poi scenderà in campo solo chi la indossa, democraticamente ingiusto lo so. Io per non rovinare il finale di stagione come il Trono di Spade, fingerò di dimenticarmela a casa, dai…