domenica 5 giugno 2022

Clausura: FIAMMA SISTEMI - JOGA MALITO 10 - 4

 

Heroes. Uno Joga duro a morire si arrende nel secondo tempo al cospetto del lanciatissimo Fiamma, dopo una prima frazione quasi perfetta che aveva bloccato il risultato sul pareggio e che per lunghi tratti ci aveva visti addirittura in vantaggio. Sapevamo che era impresa impossibile, il cuore purtroppo non è bastato ma abbiamo venduto la pelliccia ad un prezzo altissimo, onorando così un impegno che comunque in termini di classifica era inodore e insapore come dopo il covid.

In un campionato insensatamente lungo e rivomitato, nonostante i nostri momenti bui e passaggi a vuoto non siamo nuovi a spezzoni ad altissima intensità: penso al primo tempo con la Bme in casa, ma pure la sconfitta di misura al ritorno, il primo tempo nei playoff. Mai però in cinque uomini contati senza la possibilità di giocarsi un cambio e di iniettare un po' di frescume. Quindi petto gonfio per questi ragazzi, più di questo non si poteva contro un avversario maledettamente forte e costruito per vincere subito.

E' un ritornello anche fastidioso da ripetere, per un motivo o per l'altro non riusciamo mai a batterci ad armi pari in questa seconda fase e abbiamo lasciato agli altri vittorie ancora incellophanate che non sono mai un elegante biglietto da visita. Ma la nostra storia ci fa da scudo. Il periodo è turbolento ma se il futuro è una finale noi siamo il Real Madrid. Chi un minimo ci conosce non può non sapere che in questi due mesi estivi ci rimboccheremo le maniche per tornare ai livelli che ci competono. 

Il primo tempo dei diavoli mi ha fatto sbavare all'Ambrogio Fogar. Uniti, concentrati, anche inaciditi (agonisticamente parlando) come uno yogurt dimenticato in frigo. Ma non è che l'atteggiamento non ricalcasse le ultime ottime prestazioni, ce l'abbiamo messa contro chiunque sempre...quando non siamo andati era solo perché in meno di cinque non si joga. Ovviamente lo spreco di forze è notevole: si attacca e si difende tutti, la punta diventa l'ultimo difensore e viceversa. Il risultato è che gli avversari per diversi minuti restano sorpresi e devono aggiustare il tiro e la formazione. Potevamo sfruttare qualche occasione in più, perché era facile prevedere che al nostro calare loro avrebbero preso il sopravvento. Ma quando vedi ciascun compagno incoraggiarti e lottare su ogni pallone non ti rimproveri nulla e tiri dritto. La partita è spigolosa, bella. Fiamma a poco a poco aumenta la pressione, raggiunge il pari  (4-4) ed inizia ad accerchiarci tanto che in quel momento se mi chiedevi come mi chiamavo ti avrei risposto Aleksei. All'half time bastava vedere le due panchine per capire come sarebbe finita: noi cinque a boccheggiare come branzini e loro freschi come Frisk Peppermint.

Il countdown era iniziato, ancora qualche minuto di equilibrio poi ecco il gol del sorpasso, anche sfortunato a sconnetterci dalla partita. Resistere ad un avversario più forte si può fare e ci stavamo riuscendo ma quando finisce la benzina allora sono guai. Eppure, tolti un paio di pasticci difensivi ad allargare il solco creato, siamo generosi e capaci di ribattere colpo su colpo rimanendo comunque dentro la partita. Al triplice fischio la sensazione è che la sconfitta sia accettabile e in fondo giusta; nessuno, neanche dopo un primo tempo così virile, sperava di sbancare. Però aprendo l'app calcistica  sembra di essere passati dal chirurgo plastico. La moltiplicazione dei pani, dei pesci e dei gol. Ha segnato gente che non era in distinta, il re dei bomber ha vinto anche la cannonieri dell'anno prossimo. Così mi sono toccato nei jeans: ero uscito con 50 euro in tasca e ora ne avevo 100, che figata. 

STILO 7,5: Parate...ne abbiamo. Quelle del primo tempo mandano in crisi i bookmakers, poi anche lui deve cedere a una pioggerella che prima si fa intensa e poi una grandinata che Dio la manda. E' in analisi da sabato mattina: non sa quanti gol ha preso e da chi. Pare, dice lo strizzacervelli, sia colpa di un dramma irrisolto ai tempi dell'ovetto Kinder, 24-2.

ORSI 7,5: Una buona gara, nonostante anche un gol di Aldo il custode nel tabellino. Nel primo tempo non sbaglia nulla, fa il suo dovere anche nella ripresa, chiaro che quando calano le forze e si aprono crepe l'antico vaso non si può davvero salvare, AMARO LUCANO.

CAPRA 7: Anche oggi titolare, tiè. Al campo ci arriva in hangover, dopo cinque minuti prende una stecca epica eppure riesce a segnare un gol stupendo sfrecciando come Quartararo. Un paio di pasticci difensivi non macchiano comunque una buona prestazione e un finale in ebollizione fisica: talmente fuori fase il suo motore  che a fine partita pensava avessimo vinto noi, SALDO.

MUSSI 7,5: Il suo primo tempo è fantascienza, servirebbe la divisione Fringe per fermarlo. Tre gol in fila e altre mine inesplose a rendere ostico il sorpasso nemico. Leader indiscusso anche nella ripresa, la stiva imbarca acqua ma lui resta al timone. SPARROW.

FERRARI L. 7: Premesso che un gol dal Bove me lo aspetto un po' sempre e che questa volta non arriva (per la gioia dell'antagonista Dante, in alto boccale e pretzel...Prosit) la sua gara è sacrificio puro, nel primo tempo attacca e difende a tutto campo consumando tutta la barra della vita. Neanche una visita allo stabilimento Red Bull può rianimarlo nella ripresa, GNONTO.

AVVERSARI 6,5:E' partita vera, e quindi servono gli uomini migliori tutti al loro posto. Ma sarei bugiardo a non applaudire la loro forza e la loro stagione. Miriadi di soluzioni anche da pescare in panchina, tutta gente che spacca le partite. Peccato per il nostro divertimento e anche la nostra autostima non averli affrontati con la nostra formazione tipo che poi è quella di inizio anno con Arla, Cremo e puntini puntini. 

ATMOSFERA 7: Ammetto...strana. In tre hanno sbagliato spogliatoio, vedere Ema e Cesco avversari faceva un certo effetto eppure tirava aria di derby quando in fondo di rivalità non ce n'è nemmeno un briciolo. Si giocava per la festa dei gol e l'arbitro l'ha presa in parola, direi.

La frase della serata " Giocare in cinque è da stupidi" Mux, ma ci sta bene anche scartando un Perugina. Quanta verità in sei paroline..