venerdì 26 febbraio 2016

JOGA MALITO - PIZZERIA LA VILLA 7 - 6


Certe notti cantava il Liga. Il cielo si tinge ancora una volta di bianco rosso per un' altra incredibile rimonta firmata Joga... potevano fermarci, non ci sono riusciti.
Onore e merito però alla quarta forza del campionato che ha lottato alla pari fino al triplice fischio e ci ha fatto sudare un intero guardaroba (altro che sette camicie) prima della resa.
Bravi noi a crederci, a volerla, a strapparla dalle grinfie di un avversario con la "a" maiuscola per continuare a tenere il passo con la testa della classifica.
Non è tutto oro ciò che luccica, tra poche righe ne discorreremo, ma queste sono serate fantastiche perchè questo gruppo è fantastico, perchè questa squadra è fantastica.
Ho il dolce in bocca, quando ci vedo lì alla Bellaria coi calici in alto, tutti i nostri sforzi che da ologrammi diventano reali, si possono toccare, ci segnano il cammino una tappa dopo l'altra.
La vittoria è arrivata di pancia, ha prevalso la qualità dei nostri solisti rispetto al gioco corale, tutto vero, ma questa squadra non molla mai, non è finita finché non è finita.
Partiamo da cosa non va. Una mezza sindrome, un blocco da primo tempo, esiste. Mai una volta che partiamo a razzo, spesso anzi spessissimo andiamo in svantaggio, in modo casual.
Una volta può essere sfortuna, dieci volte è da coglioni.
Ma tanto è vero che dobbiamo caricare la sveglia già negli spogliatoi tanto è solare che le rimonte non sono frutto del caso. Abbiamo qualità, cambi, soluzioni in ogni reparto. E un plotone di gentaglia che piuttosto che perdere si farebbe infornare da Banderas assieme ai frollini.
E così con noi mai niente è facile ma nulla è impossibile. C'è sempre un Vene capace di ubriacare un'intera difesa, uno Zola pronto a colpire a mitraglia e via dicendo.
Riavvolgendo il film della partita, il primo tempo eravamo sotto 2-1 (deja-vù) ma come mille altre volte prima di ieri mai ho avvertito la sensazione di vuoto davanti a me.
Dovevamo far correre la palla e con lei gli avversari che seppur bravi erano in cinque contati. Invece tentavamo sempre di sfondare palla al piede, centralmente, sbattendo contro un muro e concedendogli poche ma pericolose ripartenze.
La ripresa propone uno Joga più battagliero ma gli avversari fanno subito tre a uno e la rimonta per un attimo appare un puntino lontanissimo.
Poi arrivano in sequenza i gol di Garli, Simi e la doppietta di Ale con quel sinistro "bastard inside" che rimescola tutte le carte, tanti sforzi dicevamo...ma siamo vivi.
Il finale è abbastanza pulp, per due volte andiamo in doppio vantaggio e per due volte ci accorciano. Bagarre vera, con un arbitraggio a dir poco grottesco, senza offesa per le grotte sia chiaro. Succede di tutto e anzi la sensazione brutta è che la partita al direttore di gara sia sfuggita completamente di mano: da quell'urna impazzita può uscire di tutto.
Rigore contro, espulsione (passi il rigore ma espulsione tragicomica) rigore per noi, tiro libero per i Villan's: tutto in cinque-sette minuti di insensata follia arbitrale.
E udite udite con due squadre che a mala pena si sopportano ma che mantengono comportamenti tibetani o "mioddio" cosa sarebbe successo.
Tra uno scatto d'ira e l'altro l'ultimo tiro libero, pro ospiti, si stampa sulla traversa e possiamo liberare l'urlo...è fatta.
Ora altra battaglia, giovedì prossimo, contro i quinti del girone. Vamos Joga!

Le Pagelle:

MAROTTA 7: Incolpevole sui gol, forse solo la punizione era intercettabile ma siamo nel campo delle ipotesi. Quello che è reale invece è la sua tempra nel momento decisivo della gara, due le parate da urlo: il rigore che entra solo di ribattuta e la deviazione sul palo, solo lui poteva, EL SALVADOR.

SILEO C. 6,5: Nei primi minuti, quelli spensierati, è l'anima della squadra quello che mette il bavaglio agli avanti nemici, gente scaltra, che ti frega. L'arbitro però inizia a prenderlo di mira capovolgendo due o tre fischi elementari che si trasformano in battibecchi, meglio evitare guai..LO SCOMODO.

SILEO N. 6,5: Rientrava da un infortunio al ginocchio, pochi minuti per testare la tenuta e non sentirne gli scricchiolii. Direi minuti di fuoco dove se la cava piuttosto bene, senza sporgersi troppo, IDONEO.

ARFANI 6,5: Prosegue il suo stato di grazia, l'espulsione va conteggiata a parte. Entra nel momento topico del match: dobbiamo recuperare lenza senza scoprirci troppo. Un paio di volte è lasciato solo e vince i duelli, grintoso ma chirurgico perchè siamo al quinto fallo. Beffato in occasione del rigore ma il giallo è uno stupido atto di pignoleria dell'arbitro, GUERRIERO.

CREMONA 6+: Ha trainato il carretto per mesi, inesauribile come il coniglietto rosa della Duracell. Ieri si concede di tirare un pò il fiato, solito stantuffo ma più disordinato e fuori dalle giocate decisive. Non è un male, tornerà a raspare terreno già dalla prossima, RESPIRO.

TARTARO 6,5: Altro riesumato di giornata, bastano tre tocchi per accorgerti che la sua assenza era pesantissima. Piede fatato ma qualche leziosità di troppo e da un numero PS4 mal calibrato nasce la seconda rete dei rivali. Poi però sale in cattedra 'o professore, il gol che segna, ai punti, vale molto più del rigore che si fa parare, DECISIVO.

GARLI 6+: Soffre tantissimo la fisicità del numero sette ospite, un pò lo ferma un pò si fa portare a spasso, ma il disegno della partita ha riservato per lui una trama inaspettata, si trova nel posto giusto al momento giusto e insacca la ribattuta del tre a due, REMUNTADA.

ORSI 7+: Il suo ingresso al posto di Simi pare una bestemmia calcistica ma gli bastano due affondi per incidere la partita, Lucio Fontana. Piaccia o non piaccia è uno dei migliori tiratori che abbiamo in squadra, sinistro alla mano, può risultare letale, ANTIDOTO.

ZOLA 7+: Aveva già il motore caldo o forse non aveva fritture nelle stomaco ma tant'è che entra in partita subito anche se il meglio lo tiene per il finale, dessert. Due gol agli opposti: facile tap-in il primo (made in Vene), stratosferico il secondo, ha dribblato pure il custode, THE END.

VENEZIANI 7: Ormai nelle agenzie Bwin la giocata primo marcatore è stata levata, tanto è sempre lui a sbloccare lo stand-by Joga dei primi tempi. Da leccarsi le dita anche per l'assist che serve a Zola per il gol che certifica i tre punti, BENEBENE.

BOSELLI 6,5: Parte titolare, giusto riconoscimento al filotto di prestazioni monster che sta inanellando. Ieri solito lavoraccio sporco (tre punizioni conquistate con unghie e denti) che lo allontanano a volte dall'area di rigore, la sua zona di spaccio, IL LOSCO.

CASAROLI 7: Ha incitato i compagni dall' inizio alla fine e carico come una molla se fosse entrato avrebbe inciso, come tutti, non ho bisogno di riprove, lo so e basta. Rabbia in corpo per giovedì prossimo...e per il saponato di giugno, FOREVER.

STILO 7+: Altro scalpo, ottenuto con scelta anche spinose, vedi Ale per Simi in svantaggio, eppure ci vede bene...Luxottica. Memorabile il siparietto con il Condor in panchina, un sergente di ferro che pare il Chelsea voglia al posto del buon Andonio, un mollaccione al suo cospetto.

TIFOSERIA 7,5: Tanta spinta emotiva, la direzione arbitrale non convince e piovono accidenti, frasi irripetibili, come in una rap battle. Grazie Bea per i video.

AVVERSARI 7: In soli cinque uomini fanno un figurone, molto meglio ieri rispetto all'andata soprattutto come tenuta difensiva. Avessero strappato il pari (e ci poteva stare..) sarebbe stato un colpo gobbo.

MI PIACE: i menù con errori ortografici. I tornei in Spagna che costano meno di un Huawei usato.
                 
NON MI PIACE: la permalosità, e fatti una risata pelatone.


domenica 21 febbraio 2016

I VIAGGI DI ARFO Parte I


Esportare gli Joga negli States. Addentrarsi nel Sogno Americano che assomiglia un pò al sogno Jm prima di incontrare il Bar Agnello. Alla ricerca delle nostre origini, alla ricerca di quella leggendaria squadra a stelle e strisce che pare abbia ispirato proprio i nostri diavoli.
Noi abbiamo mandato l'Arfo; americane e americani tutti, conosciuto lui avete conosciuto un pò di Joga. Tutto il meglio della sua avventura lo trovate qui!

LA PARTENZA

Il budget Joga per questa missione era considerevole. Abbiamo spalmato il contratto di Garli su tre anni, ammortizzando pure il costo fisso del suo furgoncino. Quindi, fate due conti, rimanevano giusto i voli low cost. Ne abbiamo trovato uno interessante (prendete un mappamondo da tasca) con scalo: Milano - Istanbul - Chigago, un pò come se per andare a giocare all' Activa si transitasse da Mantova.
All' Arfa andava pure bene, kebap a colazione e hamburger di Angus la sera, danza del ventre prima, lap dance coi dollari da infilare poi... così credeva.
Arrivato allo scalo però la prima amara scoperta. Il primo areoporto al mondo senza le hostess, un pò come un campionato Uisp senza cazzate di Ago...non esiste.
I pochi operatori presenti sono sonnolenti, hanno tutti i baffi, bassi un pò scuri... per un attimo l'Arfo pensò che avessero dirottato il volo a Catania.
Poi di colpo, mentre attendeva l'uscita del gate sugli schermi ecco la madre di ogni spiegazione. Come Di Caprio in " Prova a Prendermi" un nugolo di hostess tacco dodici in fila ed al centro il Vene, vestito da pilota, che teneva a braccetto due stangone della Joga Airwais...

CHICAGO

Spiegare agli americani d'Illinois il  gioco del calcio, bella sfida Arfa. Proprio nella settimana del Super Bowl quando loro non hanno occhi che per quel pallone a supposta e tutto quel dorato contorno.
Il ritrovo con questi indigeni è una tipica steakhouse con miriadi di schermi alle pareti. Tutti con il naso all' insù ammirando una Lady Gaga supersonica nel momento clou della finale.
Arfo strappa il telecomando dalle mani di un omone sovrappeso e cambia canale, stasera si guarda Joga-Antares.
Qualcuno sbotta, cosa vuole questo italiano mafia pizza e mandolino da noi? Ma la curiosità prevale, molti vogliono capire il segreto di questo "soccer" che spopola in tutto il mondo, Giovinco a parte, tranne che negli States.
L'Arfo con la sua parlantina da avvocato inizia a spiegargli le regole, molto più semplici del baseball ad esempio, se non fosse per il cambio delle panchine che nemmeno là nessuno capisce.
I gol del Vene accedono l'entusiasmo e anche gli sguardi più diffidenti si tramutano in approvazione, un italiano ci sta spiegando il calcio. Il buon Arfo stava appunto dicendo " ci sono due porte, bisogna infilare il pallone oltre la riga della porta avversaria..." quando negli schermi hd uno spilungone in maglia rossa scaraventa il pallone alle spalle di uno vestito tale e quale a lui.. confusione, smarrimento... ma questo non è calcio, perchè uomo ha fatto gol ma anyone esulta? What's happening? Perchè avversari fanno i complimenti e suo amico in maglia rossa incazzato Obama (nero)? Perchè allenatore Stilo scuote testa e dice "Shit..shit...incredible..."
Arfo punta dritto all' uscita sul retro, forse non è ancora giunta l'ora di spiegare il calcio a questi divoratori di hamburger e patatine...

I NOSTRI ANTENATI

Almeno otto ore di volo ci separano da questo smisurato continente a stelle e strisce. Eppure anche là esiste un piccolo campionato del tutto simile ai nostri seniores. E anche là è esistita una squadra mitologica denominata Joga Malito. L'Arfo è andato sulle tracce di quelli che possono considerarsi i nostri antenati.
Chiedi al benzinaio, chiedi all'ambulante venditore di hot dog si scopre che il presidente era un certo Bears, uno squattrinato fanatico che amava farsi chiamare "Snake President" anche se non aveva un dollaro bucato. Un uomo pieno di nemici che pare abbia fatto una brutta fine. Pubblicava le pagelle sui match della squadra con inchiostro e calamaio si narra.
Un certo Mr. August capeggiava la federazione. La sua abilità era quella di scontentare tutti, sia la East sia la West Coast. Pare infatti che il Rap, un genere musicale di protesta, sia nato proprio per contrastare il suo operato.
Ogni anno dal suo palazzone di vetro prometteva gironi equilibrati. Ma esisteva già allora una squadra imbattibile che il quotidiano Liberty osannava anche nel giorno del turno di riposo, il mitico Pub Lamb. Peccato che nel giorno del ringraziamento se la prendano con il tacchino, cambiava la storia (no questa è troppo..).
Ma torniamo agli Joga. Un buon team, allenato da un calabrese emigrato ai tempi della seconda guerra mondiale. Molti gli italiani in squadra, veneziani, cremonesi... ma il perno della squadra era il centravanti, un americano di nome Cheddar.
I brothers Yesleo, uno dei due era il capitano, completavano la squadra. Quante vittorie, quanti successi....rinviati anno dopo anno. Ma nonostante questo sia nella vittoria sia nella sconfitta gli Joga  d'America amavano ritrovarsi in un luogo mistico, la Beautiful Air.
Oggi questo antico pub è un rudere ma l'Arfo l'ha visitato per noi. Entrando ancora si respira l'odore degli anelli di cipolla fritti. Spostando il cartello "closed" e aprendo il pesante portone ancora si scorge dietro il bancone il volantino "Lunch menu 19 dollars". Che atmosfera sfogliare il registro dei conti e scorgere la scritta " Dante: filetto non pagato, mortacci sua" (forse i proprietari erano romani).
Nella sala, tra ragnatele e polvere, il tempo sembra essersi fermato.
Una ex cameriera denominata "Panna Acida" ci spiega che il fantasma del pizzaiolo aleggia ancora in quelle stanze aspettando un Gigi qualunque di passaggio pronto a ordinargli una focaccia Beautiful Air....








giovedì 18 febbraio 2016

AUSTRALIAN - JOGA MALITO 3 - 7



I Jm calano il tris e conquistano un'altra vittoria lontano da casa nell'anticipo contro i canguri.
Era un testacoda, ma in piena emergenza ed al cospetto di un Australian in buona salute sapevamo che dovevamo fare una signora partita e non il compitino..direi missione riuscita.
Partita dopo partita e giocandocela da secondi in classifica sappiamo bene che  i pericoli sono dietro ogni angolo, se vogliamo restare là in alto dobbiamo bandire distrazioni e cali di tensione perchè da qui alla fine non potremo mai steccare.
Vincere e solo vincere, è andata, e passano in secondo piano quindi tutte le defezioni e le ansie pre-match ma non deve diventare una costante da trasferta, da qui alla fine ci sarà bisogno di tutti e anzi dell'abbondanza fatta a squadra...capiamoci al volo.
Ma questo Joga ha un'anima. E allora succede che Davide alla fine si aggrega, Simi ci segue ovunque come una groupie, Dante si catapulta al campo mezzora prima, tutti segnali importanti che si uniscono alla forza motrice di chi non manca mai e sputa fuoco quando indossa questi colori.
L'inizio di gara è poco esaltante. Troppo tenero l'approccio dai diavoli, gli avversari colpiscono per primi. Trascinati da un grande Zola ci rimettiamo subito in bolla ma ingenui come una verginella ci facciamo riprendere e poi superare (3-2) senza opporre uno straccio di reazione.
I gol presi fanno "evitabile" di secondo nome ma a onor del vero ce li facciamo da soli e sono veramente gli unici sgarri che ci concediamo in una serata difensivamente parlando piuttosto attenta.
Il tempo scorre e la partita viaggia sul filo teso dell' equilibrio, meglio noi da metà primo tempo in poi ma serve sempre una magia di Zola per chiudere la prima frazione almeno in parità.
Gli avversari hanno spinto tanto, raddoppiando gli sforzi per contenere e colpire di rimessa. Il secondo tempo è un'altra musica e fin dalle prime battute è lampante che possiamo portarla a casa come una cena take away.
Il gol dell' Arfo, il primo in maglia Joga, è ciò che serve per spaccare in due la partita, KitKat. Pregevole il suo tocco sotto sul portiere in uscita, una di quelle giocate che ti carica a mille anche se non sei tu a farla. La squadra inizia a giocare come sa ed arrivano tutte le altre reti, manovra avvolgente come direbbero i telecronisti d'un tempo.
Il finale è tranquillo e gestito bene, se dobbiamo migliorare qualcosa partiamo dai primi tempi e dal fatto che non è necessario far sgolare Simone sempre e comunque prima di mettercela tutta.
Un paio di giorni in più di meritato riposo e poi inizieremo a pensare alla partita contro la Villa, antico nemico ed ostacolo vero sulla strada tortuosa verso nuovi trionfi.
Una nota a margine di tutto, complimenti all'arbitro donna, il miglior direttore di gara visto quest'anno. Toni gentili e vocina da scherzo telefonico ma precisa in ogni intervento, mai un fischio a casaccio. Ci vuole così tanto?

Le Pagelle:

MAROTTA 6: l'inizio è shock, poi, avesse voluto, poteva tranquillamente tenerci il posto all'Old.  I compagni di reparto sono ormai i suoi peggior nemici e anche stavolta si deve inchinare ad altre due autoreti; solo sul terzo gol appare un Gigi in versione sfinge, per il resto fa il suo dovere come sempre, OMMMM.

SILEO C. 6,5: La moda del momento è fare autogol, chi li fa da cineteca (vero Ale?) chi punta sulla quantità, ma tutti vogliono dire la loro ed il buon Silko, con la fascia da capitano in adozione, non si risparmia. In realtà è sfortunatissimo a toccare due palloni altrimenti innocui, per tutto il resto dell' incontro è la solita diga difensiva, IL COLLEZIONISTA.

ORSI 6,5: Sul primo gol (corner) si distrae neanche avesse visto passare Belen in intimo...ma rimedia alla frittata con una prestazione inizialmente compassata poi quasi arrogante, gol e assist per Dade inclusi nel prezzo. Educati un paio di lanci nel primo tempo, WRAP.

ARFANI 7,5: Eroe di giornata per la doppietta ma soprattutto per il valore del quarto gol, quello del sorpasso. Il filo conduttore della sua partita è la rabbia con la quale vince ogni contrasto, ogni palla sporca. La rete non poteva arrivare che così, irruenza da hooligan alticcio, recupera la sfera e va a concludere, APOTEOSI.

ZOLA 7,5: Nel primo tempo gli squilli Joga sono tutti i suoi, di rapina i primi due acuti, urlo in faccia alla malasorte la terza rete trovando l'angolo lontano con una pennellata a giro. Ma la sua prestazione è anche molto altro, esce più sudato di Bud Spencer chiuso in sauna, ha corso per venti,
FOLLOW ME.

BOSELLI 6,5: Splendido paraculo il Fante, ha visto che eravamo in pochi e poteva giocare un tempo e mezzo...si sarebbe licenziato e dio se non gli firmavano la libera uscita. Non posso però non inchinarmi ad una prestazione come la sua, determinato e sempre pronto a dare una mano dietro, poco importa se il portiere nemico gli nega il gol in ogni modo, VERO O FALSO.

MIGLIORINI 6+: Gli basterebbe un pò di fiato e due ginocchia sane invece di una più un fermacarte per dominare i mari come faceva un tempo ma pur senza spaccare in due la difesa avversaria mette peso all'attacco Joga. Il gol lo trova nella ripresa con un tocco facile facile, PROTOTIPO.

STILO 6,5: Ho appena ricevuto il referto da Joga Lab, è quello che alle partite corre di più, calpestando come un vendemmiatore la riga di bordo campo. Martedì ha dovuto strigliare i suoi quasi minacciando punizioni corporali ma la squadra recepisce i segnali e gioca un secondo tempo affamato, proprio come il suo mister all' Old Wild West, MAZZONE.

TIFOSERIA 7+: Piacenza non è mai trasferta per noi visto che parte della fanzine vive tra le nebbie della pianura padana. Si fanno sentire. Grande anche Simi che tra un messaggio alle fighe e un messaggio...ad altre fighe, senza neanche alzare lo sguardo dallo schermo incitava e dava consigli (peraltro giusti).

AVVERSARI 6: Ottimi fino alla quarta rete, ci fanno soffrire perchè corrono tanto ed hanno anche individualità (tiratori per lo più). Alla distanza i canguri però cedono il passo, spariscono davanti... ed è notte fonda.

MI PIACE: Il Gigi quando ordina la birra (ma quale ha ordinato poi?)

NON MI PIACE: Il campo dell'Activa in gres porcellanato effetto barba ispida di due giorni.





venerdì 12 febbraio 2016

JOGA MALITO - MORFASSO 8 - 4


Un grande Joga fa suo il derby di ritorno e torna a correre in campionato conquistando il secondo successo consecutivo dopo la vittoria contro i Cani.
Non è stata una passeggiata, bensì un'arrampicata a mani nude. Onore a questo Morfasso che come all'andata ci ha messo in difficoltà soprattutto nei primi venticinque, mettendo in campo quel surplus di energie fisiche e mentali che un derby, specie se non parti favorito, richiede.
Siamo usciti dal fango, sporchi, ma ancora in piedi. Sabbie mobili che nel primo tempo ci hanno frenato parecchio, noi quasi timorosi dello scontro, troppo in punta di piedi e paurosi degli schizzi per farla da padroni.
Gli avversari ci sovrastavano fisicamente e pur tenendo palla, pur avendo maggior tasso tecnico non riuscivamo a tenere il passo. Sempre in agitazione e spesso pressati alti ci siamo incartati parecchio riuscendo solo a sprazzi a mostrare il nostro gioco, la nostra miglior mercanzia.
I numeri non mentono, siamo andati sotto tre volte e per tre volte abbiamo dovuto rimboccarci le maniche e rimontare (cuore Joga). Gol presi in fotocopia, perdendo ogni pallone conteso, il remake uguale uguale del primo tempo dell'andata quando addirittura avevamo chiuso sotto di due reti.
Detto del fiatone e sempre sottolineando la prova orgogliosa dei rivali sapevamo che potevamo portarla a casa da un momento all'altro ed il fatto che non ci abbiano ammazzati nel primo tempo deponeva per mille e un motivo a nostro favore.
E' bastato darsi una regolata in difesa, metterci un briciolo di cattiveria agonistica in più ed abbiamo preso il toro per le corna lasciandolo inerme al centro della corrida.
Bravi, dopo un inizio sonnolento, i nostri attaccanti: mai egoisti, sempre alla ricerca della giocata smarcante, un massaggio alle pupille vedere tutta quella trigonometria sotto porta.
Andando in vantaggio ci siamo riscoperti più forti, i passaggi bon ton del primo tempo si sono tramutati in tocchi decisi, i dribbling suicidio in virtuosismi e via dicendo ma tutto nasce e muore sempre con noi, lo ripeto, tolta una partita, per il resto siamo padroni del nostro destino.
E' stata una vittoria di tutti, non dimentichiamocelo. Del mister, di chi era in tribuna a soffrire con noi, di chi è stato decisivo a questo giro e di chi invece lo sarà al prossimo.
All'andata esultavamo come non ci fosse un domani, ieri quasi poteva sembrare un pareggino. Ehm.. mi piacerebbe rivedere quella spensieratezza, quella sana "ignoranza"..e via dalle palle le pressioni inutili, stiamo facendo un grande campionato, tutto il resto, deve finire in secondo piano, anche la gloria personale.
La prossima tappa è L'Australian, giochiamo in anticipo, di martedì...provaci ancora diavolo.

Le Pagelle:

MAROTTA 7,5: Il Gigio Donnarumma del panorama Uisp, impressionante quanto è stato decisivo ieri. Nel primo tempo svagato mette più di un sigillo ma è nel secondo che compie due barra tre miracoli che pietrificano gli avversari come dei gargoyles di Notre Dame, PURO.

GARLI 6-: Riproposto in versione ultimo baluardo gli tocca il più difficile dei clienti per le sue caratteristiche, un bisonte complicato da anticipare e abile nell' infrangerti a spallate. Eccetto il contrasto sul primo gol dal quale esce più schiacciato del pane carasau...tiene botta, SETTE CAMICIE.

SILEO C. 6: Parte da esterno e pur non demeritando non riesce ad allungare la squadra perchè gli avversari corrono tanto e attuano un pressing zemaniano. Rientra da ultimo ed è il solito pin di sicurezza anche se la partita è ormai in pugno, ENTER CODE.

ARFANI 6: Di ritorno dagli States dove lo sforzo più intenso che ha fatto è stato quello di sollevare un mojito ci mette un attimo per ritrovare il passo svelto anche se mi piace come interpreta il ruolo, difensore ma con lo sganciamento facile sulle corsie esterne. Sfortunato sul terzo gol, affonda il contrasto e perde il rimpallo decisivo, BENTORNATO.

ORSI 7: Gettato nella mischia come ultimo dietro, serviva fisicità, detto fatto come dalla Balivo. Gli avversari fino a lì pungenti come zanzare del Lungo Po non passano più, con le buone ma più spesso le cattive... ma è andata bene, NO?

CREMONA 6,5: Partenza in salita: la partita non decolla, gli spazi scarseggiano e le sue sgroppate finiscono in un imbuto di avversari dalla gamba buona. Meglio molto meglio nella ripresa, suoi alcuni degli assist vincenti con appoggio facile in rete, LINK.

ZOLA 7: Difensori a doppia anta e pochi sbocchi, Ale serve l'assist decisivo per il pareggio ma poi rimbalza contro la muraglia "ospite" fino allo sfinimento. Spostato da esterno diventa però imprendibile, il secondo tempo è uno squarcio, stavolta non segna ma entra in tutte le giocate importanti, FIRST CLASS.

VENEZIANI 7,5: Ho il suo santino nel portafoglio, a volte lo tiro fuori, lo lucido e prego il dio del calcio ringraziando di averlo scaraventato sulla strada degli Joga. Ieri una manita, non serve una calcolatrice per capire che senza di lui...MESSIA.

BOSELLI 7+: Il solito Dante, quello che rincorre gli avversari fino negli spogliatoi, quel Dante che con un impegno simile strapperebbe il sei anche grattando gli intonaci del palazzetto..ma ieri è ultra decisivo, vuoi per la zampata del terzo pareggio, vuoi per le altre due fiammate nella ripresa, vuoi perchè offre la bottiglietta d'acqua all'arbitro all'insegna del "Sisamai". Che bel modo di festeggiare il compleanno, HAPPY.

CASAROLI 6+: Poteva non esserci. Una camionata di patate bollenti tutte per lui non lo scalfiscono, arriva all'ultimo ma timbra il cartellino. Partita spigolosa la sua, non segna ma sgomita e lotta su ogni pallone, i gol arriveranno presto, PER FORZA.

STILO 7: Questa partita l'ha vinta lui, le sue mosse pagano più della lotteria il giorno della befana e non sono scelte comode, che tutti avrebbero fatto. Zola spostato esterno per togliergli un pò di marcature, più sostanza dietro... e si becca pure gli insulti della platea femminile con aplomb londinese, SAVOIR FAIRE.

TIFOSERIA 6,5: Un derby richiama sempre folto pubblico, anche ospite e di bell'aspetto...i nostri ci sono tutti, grandi come sempre.

AVVERSARI 6,5: Se le partite durassero una trentina di minuti lotterebbero per i primi posti, due indizi fanno una prova e fino a che reggono vigore e lucidità è difficile superarli. Nel finale la partita si scalda ma nonostante la temperatura tropicale restano sportivi.

MI PIACE:" La saluto signor arbitro"... " Arrivederle" la sua risposta. Raga io lo adoro e sto già stampando le magliette con la scritta Arrivederle.
La gag delle figurine della Champion's.

NON MI PIACE: Le donne e il calcio. Ma solo quando entrano in contatto.






venerdì 5 febbraio 2016

CAGNONI IPOCRITI - JOGA MALITO 5 - 11


Ritorno alla vittoria per gli Joga, bravi a riprendersi il palco dopo il flop contro Antares di una settimana fa. Tre punti importanti per tanti motivi: perchè arrivati in trasferta, perchè vincere coi Cagnoni non è mai  facile e scontato, perchè la prestazione sul piano nervoso (meno su quello fisico) è stata ottima.
Il tutto in una settimana di emergenza pura, tra infortuni, acciacchi, virus Zika e assenze di ogni genere...un incubo organizzativo iniziato la settimana scorsa e terminato con il lieto fine come in un massaggio orientale solo un paio d'ore prima del fischio d'inizio.
Contento per la goleada solleva morale, ci voleva. Il punteggio extralarge però non deve trarre in inganno: il primo tempo è stato combattutissimo e fino a che i diavoli non hanno alzato il ritmo imprimendo finalmente il proprio marchio sulla partita mettere a cuccia i Dogs non è stato per niente semplice.
Prolifici davanti (clap clap..) ma buona prova anche nelle retrovie. Tre dei cinque gol subiti sono arrivati nel finale a risultato ormai in cassaforte, mentre i primi due sono stati ok degli svarioni ma abbastanza isolati e conditi comunque da una buona dose di sfortuna.
Più di quanto io stesso voglia ammettere la pausa invernale per noi è una mannaia. Il primo tempo sotto ritmo di ieri va a braccetto con il fiato corto del secondo tempo contro Antares; ci vorranno ancora alcune gare per tornare a pieno regime.
Merito poi all'organizzazione avversaria, abbiamo creato anche nella prima frazione ma la porta "nemica" sembrava davvero minuscola. Il tre a due finale non ci poteva accontentare ma allo stesso tempo ci ha tenuti svegli e con tanta fame in pancia.
L'inizio di secondo tempo è stato travolgente. Azioni in fotocopia ma mai banali, e cosa importante, andiamo sempre a segno: è l'allungo decisivo.
Nel finale tutti vogliono partecipare all'abbuffata e inevitabilmente saltano presto tutti gli schemi. Avrei evitato volentieri le tre reti "prego si accomodi" nel recupero ma giusto per cercare la perfezione.
L'epilogo parla di pizze fritte, farine kamut e autogol mai scordati...si guarda avanti. Giovedì c'è il Morfasso che penso avrà ancora il dente avvelenato (sportivamente parlando) dal derby d'andata.
Recuperiamo le forze e diamoci dentro.

Le Pagelle:

MAROTTA 7: Più lo vedo giocare e più fatico a trovargli punti deboli. Serata tranquilla ma non troppo, quando deve sporcarsi i guanti risponde presente sia nelle fasi iniziali sia nell'accademico secondo tempo. Dice che in panchina stava da re ma suo trono è la porta, BIG.

GARLI 6,5: Ormai vederlo ultimo non è più tabù, non è più un inedito tipo Nik centravanti di sfondamento. E a ragion veduta, non sbaglia una virgola. Angelo custode di Zola in ogni viaggio di ritorno, ma andranno veramente a casa? IL DIAVOLO E L'ACQUA SANTA.

SILEO C. 6,5: Il gol di testa è un'incornata alla Gigi Casiraghi, per chi ha memoria lunga un must. Per il resto solida affidabilità dietro ma anche e soprattutto da esterno. Non chiedetegli le sgroppate ma i tagli li sa fare, GIARDINIERE.

SILEO N. 6,5: Tenta di imbucarsi alla festa del gol e per poco non ci riesce mancando l'invito per un soffio. Per il resto solita grinta e prestanza a dispetto di un ginocchio che alla vigilia era dato più fragile di Caceres. Protagonista di un battibecco malinteso con il buon Catti, poteva costare un gemellaggio scolpito nella pietra, PIROS

ORSI 7: Si risolleva dalle tenebre che poi così tenebre non erano ma faceva comodo..beh il primo gol è una bomba H stile Corea del Nord, chirurgico il sinistro nella ripresa. Nel mezzo una prestazione pulita, quasi scolastica. Italia, patria di navigatori, poeti e allenatori...bah, SOPRAVVISSUTO.

CREMONA 7: Arriva con il ritardo di un regionale ma gli bastano pochi minuti e...ha la pizza sul piatto. A parte gli scherzi aggiunge pepe ad una squadra, quella della ripresa, già infuocata di suo. Segna, prende traverse, crea scompiglio, VORTICOSO.

DI SESSA 7+: Occasione last minute proprio quando non saltava fuori il quinto per fare almeno presenza. Ma lui sa fare tutto e non lo scopriamo certo noi, dal giocoliere al risolutore, ne segna quattro, ne fa segnare altrettanti. Ci ha dato una grossa mano in un momento cruciale, FRIEND.

ZOLA 7,5: Riportato nel mondo dei vivi dopo una settimana di febbre: la promessa di un pasto caldo è l'esca decisiva. Ma soprattutto riportato agli antichi splendori, che per lui sono la normalità, dopo la partita evanescente di giovedì scorso. Ne segna tre ma più che altro gioca da fuoriclasse, ZOLINHO.

STILO 6,5: Prima vittoria. La squadra è messa bene in campo e non perde mai la calma, nemmeno quando le cose non riescono. Nella ripresa dopo lo strappo decisivo c'è spazio per tutti, se inizia ad essere anche fortunato chi lo tiene più? Finisce che mi litiga con la Micaela Calcagno...IN ALTO.

TIFOSERIA 5: Speriamo di vederli giovedì, ieri turno di riposo.

AVVERSARI 5,5: Nel primo tempo sono i Cani che ricordavo: temibili, sempre sul pezzo, ringhiosi per definizione. Abbastanza inspiegabile il black-out di inizio ripresa, difficile poi riacciuffare una gara così compromessa. Applausi al Pero, il migliore dei suoi.

MI PIACE: La maglia slim fit numero 22.
Una scena epica che vado a descrivere: uno di noi cade tra la nostra area e la metà campo, caduta rovinosa, guadagna qualche metro. Prende la palla per battere la punizione, la butta avanti ancora un pò, poi la perfeziona un pò più in là...e saremo quasi nella loro area, l'arbitro lascia correre. Uno degli avversari (my idol) esclama " Eh si, è rigore adesso...".

NON MI PIACE: Rosa lunga e mi prendo del cretino. Settimana da salti mortali...e vedrai che mi prenderò del cretino.