venerdì 21 febbraio 2020

ALSENO GOMME - JOGA MALITO 3 - 3


Locked. Uno Joga battagliero ma incompiuto non va oltre il pari nella trasferta alsenese e lascia per strada  un po' inaspettatamente due punti nella corsa alle prime posizioni.
Difficile vedere il bicchiere mezzo pieno. Al di là della classifica, dove sapevamo e sappiamo che anche vincerle tutte potrebbe non bastare, una nottata del genere assorbe energie e amplifica malumore: la sensazione era quella di aver di fronte un avversario ostile ma nettamente battibile. Pace però, non si può vincere sempre; o scritta meglio...a volte nonostante lo sforzo non ci si riesce, ma vedrete che alla fine questo punticino tornerà utile, in ottica playoff è un altro mattoncino.
Nessuno in estate ha chiesto a questi ragazzi di vincere a man bassa il campionato, nessuno. Logico che finché ci sarà spazio per i sogni terremo un occhio chiuso e l'altro mezzo aperto, ma quel che si pretendeva dai diavoli era di sputare fuoco per la "camiseta blanca" una partita dopo l'altra.
E anche martedì, sotto il profilo dell' impegno nulla di più si può chiedere a Cesco e compagni. E' stato uno Joga non brillantissimo (al momento non facciamo scintille) ma con la criniera da leone, un pelo sprecone e talvolta distratto ma ugualmente coraggioso.
Del parapiglia finale dirò abbondantemente la mia tra poco. La partita è durata fin lì, poi è stata la recita dell'assurdo, la solita sceneggiata di un team molesto (non di tutti però) che a mon avis dovrebbe giocare al sabato pomeriggio, avete presente le partite ad abbigliamento misto,  quelle con il bim bum bam per fare le squadre.
Primo tempo così e così per noi; avvio incerto e Alseno Gomme è meglio in tutto, soprattutto arriva prima su ogni pallone. Ma la sfuriata neroverde produce per nostra sfacciata fortuna solo un paio di legni clamorosi e alcune parate di Dante altrettanto mistiche. E così ci facciamo un pizzico più spavaldi e troviamo per primi il gol del vantaggio.
Nel nostro miglior momento arriva una secchiata di acqua gelida e una prodezza loro inchioda il punteggio sull'uno pari. Nella ripresa dalle nuvole sbuca immediatamente uno Joga diverso che sembra essersi scrollato di dosso ogni paura. E ancora una volta al culmine del nostro best moment ecco che una deviazione beffa Dante: 2-1. Dura un attimo, carichiamo come bisonti e Deca pareggia, Ale prende il palo e ancora lo straripante bomber dei diavoli spacca la porta per il tre a due.
Nonostante la loro aggressività poco s'intona con i nostri portatori di palla il momento sembra propizio per chiudere il recinto e la chance cade dritta sui piedi del Deca: pallone a fil di palo con il Cremo sullo sfondo pronto al tap-in.
Così, come da copione i padroni di casa la riacciuffano e anzi sfiorano il nuovo contro-sorpasso. La sfida è vibrante, tesa. E di colpo si spezza. Fallaccio insensato sullo sgusciante Cesco che accenna una reazione...mancherebbero sei sette minuti, si giocherà ancora per quaranta secondi in tutto.
Una confusione che nemmeno al mercato del pesce di Bangkok, come l'anno scorso e come quasi sempre contro di loro. Mai avevo sentito urlare "arbitro li deve buttar fuori tutti e due" come se non importasse che un condannato era pure il loro, fare uno sgarro agli Joga fa sbrodolare si vede. 
Qui, e non ne parliamo spesso, entra in gioco l'arbitro...  uno esperto con centinaia di partite alle spalle non può cadere nel tranello, affogare in un rigagnolo d'acqua. Che poi, se fai lo sceriffo, dalla lingua affilata come i coltelli dello chef Tony non può accadere che nei fatti ti dimostri più tenero di un purè di patate. Tolto il buonsenso di non espellere nessuno la decisione è quella di interrompere la partita 4 minuti prima (erano di più) pavoneggiandosi poi di averlo fatto. In che regolamento? In che mondo? Tutto concesso, reparto del fai da te...e poi mi vengono a dire con aria cyberbulla di inserire la distinta online...ma lasciamoli arbitrare va, che protagonisti come sono poi magari si fanno avanti anche per aggiustarmi il computer.
Appuntamento a giovedì prossimo, emergenze sanitarie mondiali permettendo. I Baloneiro sono l'appiglio giusto (ma non facile) per tornare in sella al destriero e proseguire per la foresta.
             
BOSELLI 6,5: Nel concitato primo tempo ci tiene in vita con parate importanti, reattive, e quando non può lui ci pensano i pali a negare ai "gommisti" la via della rete. Mezzo miracolo anche sul primo gol ma la carambola è beffarda e fa strike. Sulla seconda conclusione invece si incarta, ok le deviazioni ma è meno reattivo di uno spaventapasseri, BIANCANEVE.

SILEO C. 6+: Clienti difficili gli avanti alsenesi, piedi poco raffinati ma stazze da birra e salsiccia...e il Sile ci mette mestiere, ardore ma non riesce sempre a disinnescarli, A GALLA.

GIORDANO 7: E' ispirato e quando punta la porta crea sempre superiorità numerica e occasioni. Ma il k.o. di Ema lo costringe a ultimo bastione per buona parte della gara, ruolo che ricopre coi contro fiocchi ma che lo tiene lontano dal cuore della disputa. Sul caos finale sarò lapidario: mai visto uno più corretto di Cesco quindi aveva buoni motivi. E se brucia metti il.. BOROTALCO.

CREMONA 6+: Il solito apporto in termini di corsa, sembra paglietta ma quando si fa mezzo campo per recuperare un avversario lanciato a rete beh...invece vale un gol. Sfortunato spettatore delle prime file sotto porta: Ale gli preferisce il palo, il Deca conclude naso all'insù e proprio non lo mappa, SHADOW.

ORSI 6,5: Dopo un inizio a fuoco lento inizia ad arrostire in campo e fuori, sfiorando il gol e servendo al Deca l'uno due del pareggio. Sostanza e muscoli anche nell'ultimo atto, quando è il centrale difensivo Joga, POWER.

FERRARI 6: Ci prova ma con i suoi dardi infuocati non riesce mai ad incendiare la partita e soffre le aggressive attenzioni dei rivali che ti piombano addosso come sciacalli non appena ti attardi. Peccato perché la sua botta dalla distanza poteva scardinare la serratura, ARROW.

DE CARLI 7: Gli è mancato il colpo di mannaia finale, la ghigliottina che divide il ceppo dalla testa. Ma i gol sono tre perle, l'ultimo di rabbia scaraventata mi ha illuso che ce l'avremmo fatta, REVOLUTION.

MENTO 6+: Un leone in gabbia: per quanto abbia azzeccato ogni mossa e ogni parola in campo sarebbe servito più di un pozzo nel deserto. Quando l'ho visto scattare come una molla da divano nel parapiglia ho temuto il peggio... per gli altri, LO SFREGIATO.

AVVERSARI 5: In campo sono da sette in pagella, usando la loro garra per equilibrare i valori tecnici in campo. Il pari è anche meritato. Su tutto il resto sono perplesso: non abbiamo gli stessi obbiettivi e valori, si vede.

ATMOSFERA 6,5: Rovente nonostante lo scarso pubblico. Uno stadio che per noi è un guado pieno di insidie...un anno fa come martedì, rimontati tra le zuffe.

La frase della serata: "Abbiamo il pallone della Serie A e usiamo il loro?" Bove. Risposta del direttore di gara..."E questo è quello della C2" Replica definitiva del Bove "Ah ho visto". Dovevate vederlo quel pallone anti gravità, sembrava un progetto segreto e fallito dell'Area 51.




sabato 15 febbraio 2020

JOGA MALITO - AUTOSCUOLA STADIO 9 - 5


Pericolo scampato. I diavoli affondano il colpo superando, non senza difficoltà, il fanalino di coda Autoscuola Stadio in una serata “blood” che risultato a parte non ha regalato troppi sorrisi.
Dovevamo vincere e lo abbiamo fatto ma mi sarei augurato (e forse immaginato) qualche patema in meno…invece è stata una faticaccia che spero ci serva da lezione per il futuro.
Poteva bastare uno Joga scolastico, ed invece ci siamo complicati la vita con un primo tempo kamikaze. Gli avversari hanno zero punti, figurati se i primi vengono proprio a farli qui, contro di noi. E per poco non è andata così, per poco non gettiamo alle ortiche un anno o quasi di sacrifici e sudore.
Se pensiamo che siamo meglio di altri siamo sulla strada sbagliata, Wrong Way. Se pensiamo che basta passeggiare in campo e le partite si vincono facile ci facciamo male da soli come gli Emo.
Ma non è questa la squadra che conosco, sgobbona e piena di umiltà, quella che ho sempre visto negli sguardi di tutti; abbiamo commesso una leggerezza… nello sport succede, ma so che non ricapiterà.
Anche perché gli avversari di ieri sera, ultimi quanto vuoi, ma non erano né meglio né tanto peggio di altre compagini affrontate sino a qui; in campo hanno messo carattere, organizzazione e tutto il fiato che avevano per reggere il confronto. Eh si, perché in fondo non fanno beneficenza nemmeno loro al giovedì, provano a vincere come tutti quanti. Ma se al risultato, con un grandissimo secondo tempo, abbiamo posto rimedio purtroppo non è stato così con il nostro capitano uscito insanguinato come in sala parto, bersagliato da una luna nera che davvero non conosce pudore.
Dopo il nostro immediato uno a zero infatti abbiamo pensato che la gara fosse già archivio e quasi storditi siamo andati sotto di quattro gol (2-4) incapaci di abbozzare anche una minima reazione. Niente stava funzionando, in apnea dietro, spreconi davanti dove davvero abbiamo sbagliato l’ impossibile.
Alla ricerca affannosa del pari ecco il fattaccio: Ema e Cesco si scontrano fortuitamente testa contro testa ed entrambi finiscono k.o., stesi a terra. Se Cesco, più barcollante di Morgan all’Ariston, si rialza vedo che Ema si tinge di scarlatto come un assorbente ed ha il sopracciglio spaccato. In questi casi meglio non correre rischi ma per qualche istante la partita passa in secondo piano e rimani frastornato.
Il fischio di fine tempo è un toccasana per riordinare le idee, nel frattempo abbiamo accorciato di una rete ma siamo inaspettatamente ancora sotto e ora gli Stadio accarezzano l’idea del colpaccio.
Lo Joga della ripresa è finalmente affamato e meno arruffone ma proprio quando sembriamo aver trovato la quadra una magia non so quanto voluta di un avversario ci ricaccia nell’ incubo: 3-5. 
Il rischio di sparire come Bugo è dietro l’angolo ma per fortuna questo episodio è lo schiaffo che ci sveglia. 
Un Ale avvelenato suona la carica e prima Cesco, poi Deca pian piano tutti escono dal torpore e con gli occhi rosso fuoco la ribaltiamo in pochi minuti. Il vantaggio è esiguo ma dietro il Sile basta e avanza per fermarli tutti; giocando da squadra e senza paura non serve strafare. Dentro anche il Bove per i gol della sicurezza e alla fine la bestia è in gabbia, ma che jolly ci siamo giocati (Deca cit.).
Chiaro che ad Alseno un diavolo così minuscolo non potrà bastare. Ma l’affrontiamo da secondi in classifica e con la nave ancora in scia, dritta al timone anche dopo la tempesta. 
In attesa che ritorni il suo capitano, magari con la benda da pirata e una cicatrice in più.


BOSELLI 6,5: Tornava tra i pali l’eroe della Coppa Primavera che fu in un match che sul piano di volo poteva sembrare tranquillo ma che in realtà presenta diverse turbolenze. Anche sui primi gol si oppone a diverse conclusioni prima di capitolare, gli ingranaggi sono ancora tutti in buono stato. Discutibile l’abbigliamento: un portiere con il cappello, in notturna, al chiuso neanche dopo un’indigestione di peyote, CASUAL.


MENTO 6-: Il premio sfiga per il 2020 è già suo, e siamo solo a febbraio. Peccato perché della gara vive solo il peggio cioè quei primi nauseabondi minuti dove nemmeno lui riesce ad emergere. Due le cose che ho scoperto dopo il crash test con Cesco: che ha il giubbotto come quello del Cremo e due che ho trovato qualcuno con la capa più dura della sua, TVB.


SILEO C. 6,5: Mette il fisico e l’esperienza al servizio della squadra che deve rimontare senza più subire un solo gol perché non ci sarebbe il tempo. Gigantesco, perché i piedi buoni sono un talento ma capire la gara e i suoi momenti è un’altra faccenda, DECISIVO.


CREMONA 6: Un Cremo double face, che arranca terribilmente nel primo tempo, nonostante il gol, e in netta ripresa nel secondo quando gli altri terminano le energie e lui ne ha ancora, come il coniglietto rosa della Duracell. Il suo accappatoio è ora a fianco della Sacra Sindone, PROSIT.


GIORDANO 6+: Da un abulico primo tempo a trascinatore degli Joga, il passo sembra breve ma non lo è. Già nella prima frazione qualche spiraglio del vero Cesco ma è nel secondo che con una doppietta ci manda in orbita. Nello scontro con il capitano lo ammetto ho pensato: e adesso chi la inserisce la formazione al fanta? ZIELINSKI.


ORSI 6,5: La sua fortuna è che si gode (mmm..) da spettatore tutto il primo tempo accumulando la giusta sovversiva rabbia… e quando entra, pur senza fare magie, ci mette quella caspita di voglia che accende la scintilla anche agli altri: ok si può perdere da chiunque ma non è meglio vincerla? L’assist a Cesco ed il gol del sorpasso rendono almeno agrodolce la serata, WAKAME
.


FERRARI 6,5: Gol con sombrero incorporato al primo pallone toccato, sembra una serata di gala ed invece la squadra si incarta e si rischia la deriva. Rientra nel momento decisivo…e la spacca, con quel gol che mette finalmente distanza tra noi e l’avversario. Ma bene anche prima: ha il piede caldo come una ciotola di ramen e ad ogni tiro sfiora il jackpot, GABBANI.


DE CARLI 6+: Mai visto così in difficoltà, poco supportato dagli esterni e con il mirino ultra appannato. Però anche nel primo tempo lotta e rincorre tutti con generosità e quando semini o prima o dopo raccogli. I gol sono dannatamente belli, quello dalla distanza un capolavoro, FABULOSO.


AVVERSARI 6,5: Limiti tecnici mascherati da tanto impegno, da una buona organizzazione e da uno Joga in modalità cazzeggio. Però mi ripeto: ultimi a zero punti per quanto visto ieri è abbastanza ingiusto.


ATMOSFERA 6-: La bolgia dell’ora prima doveva lasciare strascichi di sana adrenalina, invece il palazzetto si svuota e gli Joga si sgonfiano. Ma, non fosse stato per lo spavento Ema, sarebbe stata una serata come tante, anche in tribuna.



La frase della serata: “ Ma è il mio accappatoio quello?” Il Cremo, di pietra ma anche divertito dallo scambio accappatoio.
















sabato 8 febbraio 2020

052 TRASH - JOGA MALITO 2 - 6


On Air. Missione compiuta per uno Joga capace di non tradire le attese e di imporsi in trasferta contro il quotato 052Trash. Tornare a vincere era in cima alla lista delle cose da fare, per liberarci un po' anche dalle scorie dell'immeritata sconfitta di sette giorni prima che cristo, non va giù nemmeno col Brioschi.
Ma, al cospetto di un avversario che veniva da cinque successi consecutivi (che gli erano valsi un solitario quarto posto), di un campo indigesto da sempre e a fronte di alcune assenze pesanti serviva uno Joga assatanato, nessuna mezza misura.
Senza fare sfracelli si è vista una squadra concentrata, pratica, ostinata nel cercare i tre punti senza mai perdere la calma quando il gol tardava ad arrivare. E sono orgoglioso di questi ragazzi, specialmente di chi magari ha giocato un filo meno ma che quando poi scende il campo è più duro della balconata di Sabrina Salerno.
Un successo che ci riporta a meno tre dalla capolista che in questo turno riposava e di nuovo avanti a Ceas Car che lo ha già fatto; si lo so, serve meno di una mascherina a Wuhan, ma psicologicamente aiuta: alla fine non servirà ma fa stare bene, come una Benagol se hai il mal di gola.
Se vogliamo trovare un difetto alla serata i diavoli sono stati pigri in diversi frangenti, adattandosi al ritmo soporifero dei padroni di casa. Loro manovravano, noi ripartivamo ma senza imporre una certa superiorità e se rallentavano gli andavamo dietro. Così trovato il vantaggio e poi il due a zero la partita addormenta più del festival di Amadeus fino al gol Trash ad accorciare le distanze e a mettere un pizzico di paura.
Nell' intervallo il Simo scuote la truppa...se il trend è questo si rischia, per niente. E anche nel secondo tempo l'inizio è un fuoco lento che mette a brasare gli avversari ma non li griglia a puntino. Arriva il terzo gol (prima ne abbiamo sbagliati tanti) ma subito il loro 2-3 e non ci si può rilassare. Sile e Arfo nelle retrovie sono però una muraglia e quando il Deca si libera in un fazzoletto e piazza la sua "maledetta" nell'angolino basso gli avversari gettano la spugna.
Il tempo di vedere il Simo che si ammacca come un avocado maturo, Arfo in versione Dzeko e altri due gol Joga che siamo già ai titoli di coda, con la preda sotto braccio.
Bello vedere poi tutti a cena, accontentando un Cremo che aveva proposto il Nessie dai tempi della clava e delle pellicce di orso. Bello vedere una squadra che ha incassato il colpo e che più che mai vuole provare a vincerle di nuovo tutte per vedere cosa potrà accadere.
Ma la strada è ancora lunga, tortuosa e piena di insidie...avanti tutta.

STILO 7: Sempre più "big" e anche se veste di nero come un becchino io la porta, di fianco a lui, la vedo sempre più piccola. E anche gli avversari che calciano bene ma trovano sempre il passaggio sbarrato. Forse solo sul primo gol difende poco il suo palo ma è cavillo. Calma zen quando viene tamponato ad altezza stinco da un impavido avversario, AUTOGENO.

SILEO C. 7+: Poter contare su di lui, il capitano numero due, è un onore e una certezza assoluta. Prestazione maiuscola: sempre attento, preciso negli interventi, mestiere a palate in ogni chiusura. E la ciliegina (anzi due): il tiro tutta perfidia che innesca la quarta rete e la passione smisurata per la rosso fuoco Miriam Leone, INTENDITORE.

ARFANI 6,5: Partita di contenimento perfetta, condita anche da qualche lancio ben assestato verso la nostra punta. Poi, nei minuti finali, prova a sbloccarsi dal mal di gol che ha origini virali e per il quale ancora non esiste una cura (ma tanto non esiste neanche quella per il Bove)...rien à faire ma lo sfiora stavolta. Ps. Ma un sindaco può guidare come caspita vuole? In un paio di vie della città credevo di stare in GTA, LIBERTY.

CREMONA 6: Un Cremo meno esplosivo del solito, la visione del calcio femminile l'ora prima lo aveva già saziato come un ayce. Intendiamoci, corre copre e si inserisce senza risparmio ma non con la solita veemenza. Perché il resto al pub è finito nelle sue tasche? ALCHIMISTA.

ORSI 6,5: Bene sotto tanti punti di vista, su di lui puoi sempre puntare ad occhi chiusi specie se bisogna difendere il risultato. Sorpreso sul taglio del loro primo gol, annienta tutto prima e anche dopo ma anche per lui il gol è un dolce e lontano ricordo. Non dico che debba segnarne tre a partita ma qualcuno in più, ANNI 80.

GIORDANO 7,5: Come un anno fa questa è la sua stagione, fa giostrare gli Joga calamitando ogni giocata, non c'è pallone che non passi tra i suoi piedi zuccherosi. Timbra una quaterna ma credetemi, fosse un pelo più killer,solo ieri poteva segnarne il doppio. Piccola nota vegan: prende un'insalata di contorno solo per parlare male della rucola, FRIARIELLO.

DE CARLI 6,5: Per sua stessa ammissione non è ancora al 100%. E meno male aggiungo io, perché ci sarà da divertirsi. Lotta e sgomita... non sempre ha la meglio ma quando si libera sono dolori, una doppietta sacrale, a spezzare l'incantesimo che vuole che i primi suoi quattordici tiri finiscano stampati sul palo, VELENO.

AVVERSARI 6: Temuti. Per le assenze tra le nostre fila ma non solo, doveroso rispetto che si deve alla quarta forza del torneo. A livello tecnico sui valori dell'andata, solo molto più organizzati e con un portiere dalle movenze feline. Spero siano un osso duro (e magari traverso) per chiunque.

ATMOSFERA 6+: Il tocco rosa della partita prima svanisce quasi subito e mi rimane un palazzetto attraente come l'outfit di Achille Lauro. La morosa del Cremo una sparuta ma sempre gradita rappresentanza.

La frase della serata: "Quando la vedo in tv mia moglie cambia canale..." Un Sile tutta mestizia nell'affaire Miriam Leone. A due metri da lui Ale e Arfo stavano lodando Marina Presello, poco più in là il Simo la vecchia dei Ricchi e Poveri. Patata generazionale.






sabato 1 febbraio 2020

JOGA MALITO - PIPA INVERSA 4 - 5


Sogni infranti. Un grande Joga si arrende all' ultimo respiro alla capolista al termine di una sfida ottimamente giocata dalle due principali forze del campionato. E' una sconfitta che suona come un verdetto sull'esito del campionato ma che certo non ci ridimensiona...giovedì è stata una beffa, non trovo e non voglio trovare un altro vocabolo per definirla.
Ora i nostri "antagonisti", ancora imbattuti, hanno raddoppiato il loro vantaggio su di noi e così con due partite di vantaggio hanno in cassaforte il successo finale, difficile se non impossibile sottrargli lo scettro. Ci abbiamo provato con tutte le forze, ma non ci siamo riusciti, in una serata sportivamente parlando più sfortunata di un sordomuto assunto in un call-center.
Insuccesso ben diverso dal precedente confronto con Pipa; quel giorno meglio loro in tutto, stavolta già ci avrebbe vestito stretto un pareggio, figuriamoci perderla. Ma questo è il calcio e intendiamoci Pipa Inversa si è dimostrato e resta uno squadrone. Ha disputato la gara che doveva fare, difendendo a oltranza il vantaggio maturato nel primo tempo e i numeri sono dalla loro parte, ora più che mai. Dal mio punto di vista chi vince sempre è inattaccabile.
Ma se il timore era di non arrivare alla grande sfida pronti, di vedere uno Joga non al meglio o impaurito dalla capolista beh strafelice di come l'abbiamo affrontata, è mancato solo il risultato, quel guizzo che ci avrebbe regalato il pass per una serata indimenticabile.
In questi due giorni l'ho rivissuta nella mente decine di volte. A caldo mi era sembrato che non potessimo fare davvero più di così. A mente fredda due o tre cosine le abbiamo sbagliate...ma è anche vero che se prendi sei pali in una sera devi portarti sulle spalle questa scimmia e inchinarti al volere divino.
Nei primi minuti si è visto un diavolo tarantolato, costringendo gli ospiti a difendere bassi, fino al gol del meritato vantaggio. La scintilla della partita si accende subito: qualche fallo, troppe proteste, con i rivali sempre pronti al battibecco come zie inacidite.
Temuto come il coronavirus, il loro centravanti ci ha messo parecchio per entrare in partita ma al primo mezzo sbandamento ci ha castigati subito, trovando poco dopo anche la girata che vale il sorpasso. Il Deca ristabilisce il pari e nel forcing creiamo diverse palle gol: sprechi e legni clamorosi... il calcio è una scienza esatta e spietata quando lasci troppo sul banco.
Molto diligenti a coprire gli esterni ci siamo fatti risucchiare dalla bravura di questo pivot atipico; due incursioni centrali fruttano due gol ospiti in fotocopia, malvagiamente beffardo il secondo con una deviazione a spiazzare un incolpevole Simo.
L'allungo rosanero lascia il segno, perché se è vero che nel futsal puoi recuperare alla svelta è altrettanto vero che i nostri avversari sanno soffrire, sanno difendere e soprattutto... fare polemica: ogni motivo è quello buono per perdere tempo disquisendo sull'universo e sulla caducità dell'essere terreno.
Ci mettiamo un po', forse troppo, per rientrare nel match ma quando lo facciamo è senza chiedere permesso, portando il motore al massimo dei giri.
Tra una protesta e l'altra (stavo per chiedere un venerdì di ferie in ufficio..) li chiudiamo nella loro metà campo rischiando zero, ma il gol, questo infame, sembra non arrivare mai.
Lo troviamo sfruttando lo schema più riuscito della serata...prendere il palo. Palla che schizza sulla traversa, poi sul loro portiere e finalmente sui piedi di Cesco: 3-4.
Il cronometro dice che c'è ancora il tempo materiale per l'impresa ma il gioco si spezzetta sempre di più e l'arbitro allunga addirittura a quattro i minuti di recupero (che poi se ne sono persi di più) roba che nemmeno in serie A. Quando sei appeso a un filo se la butti dentro subito magari la vinci pure, ma questa volta l'errore lo commettiamo sul più bello, al massimo dell'eccitazione. Una distrazione difensiva da un fallo laterale e infilzata degli ospiti, bravi a capitalizzare l'unica chance vera del tribolato secondo tempo.
Nel recupero succede di tutto: immediata risposta di Ema e occasione colossale per il pari on delivery sui piedi del Deca: miracolo del loro estremo difensore. Il triplice fischio sa di liberazione (e cuce tre quarti di scudetto...) da una parte e di atroce beffa dall'altra, ma è stata una partita schiumosa ma bellissima, tra le due regine del torneo.
Il treno del campionato sostava ad una fermata decisiva, ma prosegue la sua corsa, guai a piangersi addosso. Bisogna centrare i playoff e provare a vincerle tutte o quante più potremo e sinceramente uno Joga così mi lascia piuttosto tranquillo, sotto questo punto di vista.

STILO 6,5: Un presunto crampo nel riscaldamento, alla vista del doc Cremona tra l'altro, ha fatto sì che Dante precauzionalmente dormisse in Autogrill coi truckers, pronto a imboccare l'A1 in caso di bisogno. Bravo nei momenti decisivi, incolpevole sui gol e poco fortunato nelle deviazioni...se penso che anche sulla quinta rete per poco non ci mette una pezza....CRISTAL.

MENTO 7-: Una gara sontuosa, ebbene si, anche se il suo cliente (difficoltà elevata) trova comunque le giocate per uccidere l'orso e portarsi a casa lo scalpo. Nella ripresa non gliela fa mai toccare, segna il gol della flebile speranza finale, cosa chiedere di più a questo leone di capitano? IMMORTALE.

ORSI 7-: Sugli scudi fino al quinto gol ( perde l'uomo sullo scambio decisivo ) ma non posso negare che a dispetto del pelo che ingrigisce corre tantissimo spingendo e difendendo con gamba e ordine. Litiga e poi si riappacifica con il suo dirimpettaio di fascia, unendo la soap più smielata e multiculturale alla sua attitudine street, MIX.

CREMONA 6,5: Inesauribile nella corsa, mago negli inserimenti ma nonostante i numerosi tentativi è sempre troppo avanti o troppo indietro, come una pornoattrice amatoriale. Sul piano fisico soffre la spinta dei rivali nella prima frazione ma specularmente li stana sul ritmo nel secondo, KULUSEVSKI.

GIORDANO 7+: tuttocampista, collante appiccicoso di ogni trama Jm, duro nei contrasti nonostante la stazza degli avversari. Fosse calcolatore e sicario come quando tratta un atleta al fantacalcio segnerebbe sei gol ogni giovedì. Ne mette due (sul primo l'effetto è cinematografico e serviva il Var..) e per poco non piazza anche la zampata del pari, QUASI.

FERRARI 6,5: Debilitato da una forma influenzale che per poco non mi fa gridare al primo caso italico nonostante il Bove e la Cina tra loro non centrino una mazza, arriva al campo bianco lenzuolo Caleffi ma deciso a non mancare. E fa il suo cogliendo il palo (strano eh) al primo affondo. La partita però non si sblocca e la sua stamina cala a vista d'occhio; viene sostituito ma non certo per demerito, WUHAN.

DE CARLI 7-: Poteva essere il matador della nottata o quanto meno il volto copertina di un meritato pareggio ma l'urlo viene strozzato in gola da una parata alla disperata del loro portiere. Prima una faticaccia, solo contro tutti a sorreggere il peso e le nostre sorti in attacco. Bello e da opportunista il gol del due pari, ammaccato come un caco maturo il legno che coglie su punizione, VERTIGINI.

SILEO 6,5: Incitatore, psicologo, pronto intervento di una squadra che semplicemente non può fare a meno di lui. La prossima tocca al Sile, not problem, NATO PRONTO.

AVVERSARI 7: La nostra Brexit, una spallata decisiva (o quasi) che tuttavia è più frutto della partita dell'andata. Ieri tanta esperienza, tanto mestiere ma anche una dose di fortuna non indifferente. La loro punta una sentenza e nel complesso il piglio e i giocatori (perché no..) che merita una capolista.

ATMOSFERA 7,5 : Spalti delle grandi occasioni. Vociante il manipolo di supporters ospite (un pò cornacchie ma dall'aspetto gradevole) ma anche tanti i nostri... peccato non avergli regalato di più, anche se la prestazione è stata apprezzata.

La frase della serata: " No ma nessuno commenta l'accappatoio?" Un Simo sessista e basito dinnanzi all'accappatoio pink panther di un orgoglioso Cesco.