venerdì 20 gennaio 2023

JOGA MALITO - FIAMMA SISTEMI 6 - 4


Da impazzire. Un grande Joga si aggiudica lo scontro di alta quota contro Fiamma Sistemi centrando così il primo bersaglio di questo rush finale. Si trattava di un recupero che, dopo la pausa natalizia, racchiudeva ancora più insidie ed incognite, al cospetto di un avversario molto forte che veniva da un filotto immacolato di sole vittorie dopo lo stop alla seconda di campionato.

Ma la sfida era sentita e importante e i ragazzi con una prestazione energivora si sono divorati la preda, Jaws. Difficile trovare sbavature in una serata collettiva quasi perfetta, semmai il rimpianto è di non aver giocato sempre con questa testa e questa consapevolezza, finalmente uno Joga che sa quel che vuole e come andare a prenderselo. 

Mi piace pensare che i nostri (pochi) momenti di down ci abbiano fatto crescere in fretta come i capelli di Dante…vantaggio subito, loro che ci rimontano in un minuto; in altri momenti sarebbe stato il panico invece abbiamo ripreso a giocare come se niente fosse imponendo a poco a poco un ritmo marziano, anche aiutato dai numerosi cambi, tutti di valore, che hanno fatto la differenza e ingigantito il solco.  

Primo tempo equilibrato comunque, il pallino del gioco è nelle nostre mani ma loro restano sempre temibili nelle ripartenze e soprattutto quelli davanti si trovano a memoria. Prima il due pari di Bove, poi una girata di Piddu e infine un tocco ravvicinato di Mux la ribaltano (4-2). Cerchiamo di addormentarla con il giro palla ora che siamo avanti…arriva un’altra marcatura ospite ma siamo sopra.

La partita è infuocata (coi Fiamma, vorrei anche vedere..) ma corretta, solo quando il Simo, in dubbio fino all’ultimo per un problema a una mano, viene pestato proprio su quella falange lì, i miei  battiti doppiano quelli di un infartato. Ma il nostro portierone dopo aver svegliato il vicinato con le sue urla, si rialza e continua, ancora più carico e l’episodio, se possibile, scuote anche il resto del team.

Nel secondo tempo facciamo ancora meglio del primo, perché difendiamo con ordine senza rinunciare ad attaccare. In questo i nostri esterni salgono in cattedra e nelle fasi di non possesso anche la punta si unisce alla lotta. Mi giro verso la panca e sembrano tutti freschi come dei surgelati anche se siamo a metà ripresa, Piddu è talmente nuovo che addirittura ha ancora su l’etichetta come un cappotto di Zara.

Con i gol dell’ex dell’accoppiata “Cesco & Ema” andiamo sopra di tre e gli avversari a poco a poco perdono quota, nonostante la rete della bandiera che complice una deviazione spiazza l’incolpevole Simo. Al fischio finale ci si abbraccia tutti come avessimo appena catturato il Messina Denaro, ma è chiaro che serate come queste sono passaggi cruciali e ok rimane pur sempre il calcetto del giovedì ma contava come e più di altre volte. L’errore sarebbe accontentarsi, schivare la fatica…invece già lunedì mi aspetto grandi cose, la mentalità deve essere quella di eliminarle tutte, Alice in Borderland.

STILO 7,5: Parate importanti, lo dicevo io che un dito gonfio aumenta il volume della mano e quindi si para di più…è fisica somari. Quando si rotolava come un epilettico ho pensato alle dimissioni, ma a vederlo rialzarsi ho ripreso un colorito normale. Perde di misura la gara di tuffi, ARGENTO.

MENTO 7: Recupero lampo, per essere del game…zero regali a Tabita per natale e cure tanto costose quanto miracolose. Ne esce un Ema 2.0 che solo a parole “non mi sgancio a sto giro, si sa mai..” due minuti e già è lassù a battere un corner. Però quando scardina la porta con una puntata all’ incrocio dei pali tutti muti come a Castelvetrano, BOSS.

ARLANDINI 7,5: La mossa, neanche tanto celata, è quello di vederlo da ultimo, fisico da Nba e pantaloncini da sbirro, sempre pronto con le sue lunghe leve a interrompere le giocate avversarie. Mette il bavaglio a tutti e quando torna a fare il centravanti boa scarta quel cioccolatino di assist per il gol di Cesco. Per ragioni di concorrenza lo rimetterò punta e non se ne parla più, però difensore sopraffino, ASSO PIGLIATUTTO.

CREMONA 6,5: Ha giocato meno del solito e sicuramente avrebbe meritato più minutaggio, ma meno ingombrante di un bagaglio a mano l’ho perso nei meandri di una panchina che sembrava la fila all’Apple Store quando esce l’ultimo Iphone. L’ha ritrovato un po' infreddolito Aldo questa mattina…tra l’altro, S.O.S.

LIN  7: Il China sta bene e lo abbini con tutto, come una cravatta di Hermes. In campo ci mette corsa, imprevedibilità ma anche tanta attenzione difensiva. Umile quando in pizzeria ammette che la sera prima della sconfitta contro Pasticceria aveva sbocciato e fatto serata peggio del figlio di Pirlo, WASABI.

MUSSI 7+: L’ho geolocalizzato tutto il giorno il capitano (a sua insaputa) e quando ha varcato la soglia ho capito che gli astri si stavano allineando nel modo giusto.  In campo giganteggia e non perde mai il focus, straripante e offensivo nel primo tempo, più attento e gladiatorio nel secondo. After match, con zero minuti di sonno all’attivo, l’ho visto dialogare con la meringa al forno e lei rispondere” Ma tu, dove…è?, CIT. VIVENTE.

FERRARI 7+: Di cognome non fa Twingo, e già qualcosa vorrà dire no?  Decide che è ora di mangiarsi platea e palcoscenico con una prestazione di sostanza, meno ricami e tocchi palla, più energie da spendere sotto porta. E dopo un palo di Mux e la porta sguarnita…l’avversario che barcolla come dopo una fatality, arriva il giustiziere del gol, TARTUFON SE BON.

GIORDANO 7: Non l’avessimo rinviata sarebbe stato oltre la barricata anche se un nemico, lo scugnizzo del gol, non lo potrà mai essere. Qualche minuto per ingranare e sciogliere ogni timore, poi in un secondo tempo dove non sbaglia nulla, sfrutta la sponda di Arla e freddo come un igloo trafigge in uscita l’ottimo Benaglia, WELCOME HOME.

MALDARELLA 7+: La gag del “non vi siete mai fatti vedere” è il suo biglietto da visita: cavallo purosangue che ha giocato nei salotti nobili ma che non si prende troppo sul serio, un uomo del pueblo, insomma uno di noi.  In campo temevo un cedimento fisico, invece corre tanto e bene, coprendo tutte le linee di tiro nemiche. Il gol, girandosi in un fazzoletto, è solo la punta dell’ iceberg del suo impolverato repertorio, DINAMITE.

ORSI/SILEO N. 6,5: Attaccati alla panchina come edere, fintamente pronti a entrare, entri lei…no vadi lei…peggio di Fantozzi e Filini. Ma la squadra gira oliata e il rombo è quello giusto, IL GATTO E LA VOLPE.

AVVERSARI 6,5: Squadra di valore, per loro parlano i numeri attuali e anche la loro storia recente. Batterli è difficile e fa curriculum, tanta ammirazione per loro. Ne esce un derby tirato e che secondo me portiamo a casa con merito, ma che non scalfisce una potenza di fuoco (soprattutto davanti) notevole.

ATMOSFERA 6,5: Sperando che Aldo (ammesso che abbia riconosciuto le squadre, con quelle maglie un po' equivoche) abbia in segreto tifato per noi, il palazzetto era lontano dall’essere una bolgia. Comunque l’aria tesa e pesante era quella delle partite che contano. 

L’EVENTO: Lo spogliatoio era sempre quello. Giocavamo virtualmente in casa, questa volta, ma ci siamo attardati e ci siamo accomodati di là. Sembrano passate tre vite ma era solo giugno. In undici, assiepati come i no-vax…l’ultima volta avevamo una panca per uno, volendo. Aver mantenuto la parola mi rende fiero, ma il resto l’avete fatto tutto voi, persone uniche, unite assieme, fanno una squadra unica, semplicemente Joga Malito.



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