venerdì 2 dicembre 2016

JOGA MALITO - USTARIA PUGRERA 6 - 5


Che bello tornare a vincere. Era l'ultimo treno e gli Joga dovevano prenderlo al volo, con o senza biglietto si doveva salire, un nuovo passo falso e saremmo davvero sprofondati. Vittoria doveva essere e così è stato ma quanta fatica diavolo.
Diciamolo subito, di buono ieri c'è stato solo il risultato ma guarda un pò è la cosa che più conta. Ci sono venute le orecchie di Dumbo a furia di sentire complimenti ma alla fine festeggiavano gli altri mentre stavolta al cospetto di una prestazione mignon con più ombre che luci abbiamo incassato punti e morale, i'm lovin it.
Da questa prestazione salviamo il salvabile che è ben poco. Doveva essere la partita del dentro o fuori, dovevamo sbranarla tanta era la rabbia accumulata ed invece ci siamo limitati al compitino, timidi e impacciati come quattordicenni alla prima cotta.
Non vincevamo un contrasto eppure fin da subito si è capito che il talento in campo stava solo da una parte, con un Vene in grande spolvero a capeggiare l'avanzata.
Solo alle prime battute gli ospiti tengono il passo ( fino al 3-2) poi, pur senza strafare, gli Joga prendono il sopravvento chiudendo la prima frazione sopra di tre reti. La sensazione per una volta è quella che si possa passare un secondo tempo senza patemi, non dico controllando la partita (sia mai..) ma almeno evitando le sciagurate rimonte degli ultimi ottocentoventisette incontri...e invece no. Se il primo tempo non è stato eccezionale beh la ripresa è molto molto peggio.
Una squadra pigra, sfilacciata, con la pancia piena e dura nei contrasti come una spada di cartapesta in battaglia. Mancando ancora un tempo gli avversari tornano a crederci, noi ci intimoriamo presagendo l'ennesima beffa e ci mettiamo lì in trincea quando basterebbe far circolare la palla per arrivare in porta una volta si e quella dopo anche. La fortuna non è certo nostra amica, succede che un paio di conclusioni sporche ci infilzano ed il risultato è clamorosamente ancora in bilico ma mentre noi siamo visibilmente stanchi i Pugrera caricano come bisonti per l'ultimo assalto.
Un palo a portiere battuto mi fa scorrere un brivido lungo la schiena e l'abbiamo pensato tutti....adesso ci pareggiano. Invece il Dome toglie le castagne dal fuoco sfruttando una ribattuta da corner: sopra di due (anche se per poco) il risultato non ci sfuggirà più.
Ora ci aspetta un turno di stop dato che il match clou coi Cagnoni è stato rinviato a gennaio per permettere alla "bellissimissima" Tensostruttura di ampliare le tribune da 20 a 45 mila posti (riscaldati) a sedere. Faremo fruttare questo periodo per ripassare qualche concetto e per ritrovare un pò di condizione...ripartire da una vittoria è sempre la miglior cura.

STILO 6,5: Poteva essere una serata tranquilla se non altro perché sul cinque a due tutto faceva pensare ad una discesa senza ostacoli e lui qualche parata importante l'aveva già compiuta. Invece la ripresa è un escalation di orrori: si oppone come può soprattutto nelle uscite basse, alla fine solo una rete lo macchia di responsabilità, DIXAN.

SILEO N. 6,5: La retroguardia con lui non vacilla, anzi, ha modo di spingersi in avanti trovandosi, come un Rovazzi qualunque, al posto giusto nel momento giusto, ed è vantaggio. Più complicata la ripresa, le grane aumentano e deve ricorrere alle misure forti: il fallo che gli costa il giallo è censurabile nel calcio ma nel kung fu sarebbe "la mossa", DIPENDE.

SILEO C. 6: Non giocava da Podenzano, tiene la posizione senza correre rischi ma l'autonomia è risicata, finché il palleggio è nostro maschera il fiato corto in tutti i modi, ma nel momento di spinta degli ospiti la fatica nel contenerli un pò affiora, FAR.

GARLI 5,5: Non era al meglio, ha stretto i denti, ma la corsa tradiva gli acciacchi e sia da ultimo che da esterno non ha convinto. Nessun disastro intendiamoci, ma ho troppa fiducia nel soldato Garli, questo era un fuocherello, lui può essere incendio, 115.

ARFANI 6+: Comanda lui la difesa nello spezzone di vero Joga e ricalca un pò quanto già detto, basta la sua grinta anche senza piedi bon ton per inchiodare lì un avversario che non può fare paura. Ringhia, a volte anche fuori dal suo cortile (per poco non si fa ammonire per un'entrata nella loro area...) ma come fai a non apprezzarlo, GONZALO RODRIGUEZ.

VENEZIANI 7+: Si è acceso a sprazzi, ma con i suoi colpi è stato una lanterna nel buio di una prestazione che definire tenebrosa è voler offendere l'oscuro signore. Chirurgico il diagonale del primo gol, di gran classe il secondo mettendo a sedere l'intera difesa avversaria. Ne sbaglia qualcuno più facile ma sta tornando sui livelli monstre di un anno fa, IN ALTO.

CREMONA 6: Solita generosità nel rincorrere come un pitbull ogni avversario ma è chiaro che dal Cremo tutti si aspettano anche qualche giocata importante, d'altronde l'abbiamo pagato caro anche se è grande come una statuina del presepe. Nonostante una prestazione abbastanza piatta, molto meglio avere quei due polmoni lì in più, SEI SOLO NOSTRO.

ORSI 6+: Sarà la fortuna di entrare nel momento propizio, noi in crescita e loro in calo, ma dà la scossa ad una gara che, fino all'arrivo della donna del Dome, era da sbadigli, uno dietro l'altro. Due assist e qualche buona giocata mentre nella ripresa cala parecchio: ok in interdizione ma in avanti è legnosissimo oltre che poco servito, FOPPAPEDRETTI.

DI SESSA 6,5: La classe non si discute, gli bastano tre occasioni e timbra tre volte, come all'ufficio anagrafe. Per il resto vivacchia dalla metà campo in su, quando gli dai la palla sai che è in cassaforte, ma tra un colpo di tacco e un contrasto morbido non sempre riesce a fare la differenza. Comunque sia anche stavolta e la regola del tre continua, L'ALCHIMISTA.

CASAROLI 6: Gioca per la squadra, addirittura troppo, con eccessi di generosità che neanche Luce Caponegro ai tempi d'oro, ma è proprio questo lavoro extra che lo allontana dalla porta e gli annebbia la mira. Qualche gol da lui è lecito aspettarselo, BOMBER (IL PIUMINO PERO').

TIFOSERIA 6,5: Ho apprezzato Zola che con un piede solo scende dal divano e viene a sostenere lo Joga. Non mancano i soliti affezionati ma il clima è abbastanza freddo, ovattato...si può fare di meglio.

AVVERSARI 6: Alla fine, avessero strappato il pari, non avrebbero rubato nulla, perchè il primo tempo ok meglio noi, ma le partite durano almeno cinquanta minuti. Li conoscevamo del resto: compatti in ogni reparto ma senza elementi in grado di vincerla in solitario.

La frase della serata " Fabio sottoporta sei come un diabetico in pasticceria..." Simi, incoraggiamento a distanza.





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