venerdì 20 aprile 2018

Playoff: JOGA MALITO - MATADORES CSG 7 - 3


Superjoga. Con una grande prestazione i diavoli ribaltano il verdetto dell'andata accendendo ai quarti di finale ed eliminando un osso duro come i Matadores.
E' stata una partita scrigno di emozioni, una serata perfetta con attore protagonista uno Joga che ha mostrato i muscoli ad un opinione pubblica che forse in noi crede sempre un po' troppo poco. Ma è stata soprattutto la vittoria di un gruppo di ragazzi che non hanno mai mollato in una stagione che a parte l'incubo Smart è stato un lungo sogno ad occhi aperti.
Ed ora siamo lì, tra le otto più forti, nel posto dove giustamente meritiamo di stare. Il gioco si fa sempre più difficile ma non ci poniamo limiti  pur sapendo che ci sono squadre più attrezzate di noi per centrare lo slam.
La prova la dovevamo dare prima di tutto a noi stessi. La mazzata-scudetto è ancora una ferita aperta, in parte ingiusta, ma in fondo si è trattato di un singolo episodio, prima e dopo avevamo fatto bene. Poi arrivano i playoff e un'altra sconfitta, i dubbi sono venuti a tutti quanti. E invece abbiamo fatto tesoro dei nostri errori ed in settimana è cresciuta l'autostima, innaffiata dal secondo tempo remuntada del primo match.
Ieri l'adrenalina scorreva nelle vene. Andata e ritorno, differenza reti... ai miei occhi fanno la Champions e ho pure la musichetta in testa; per alcuni è il livello più basso dello sport, per me è ossigeno, aria pulita.
Giochiamo con autorevolezza, dobbiamo vincere con due gol di scarto e quindi fare noi la partita. Ma gli avversari sono giovani, corrono tanto e sono ben messi in campo, difficile stanarli. Anzi passano in vantaggio loro, la pareggiamo con un gol da playstation ma poi ci rimontano sempre fino al tre a due (tiro libero) con cui si conclude la prima frazione.
Sotto di un gol e sotto nel doppio confronto ma con la netta sensazione di avere il pedigree per ribaltare di nuovo tutto. Cosa ce lo fa pensare? Il primo tempo lo abbiamo dominato sul piano del gioco ed il risultato è più bugiardo di un venditore d'auto (o di una recensione di Walker Burger). In più gli avversari hanno visibilmente speso tanto per tener botta e già una settimana fa, nella ripresa, ad energie erano colati a picco, Costa Crociere.
Un conto sono le intenzioni, un conto è afferrare il toro per le corna e vincere questo duello. Ci riusciamo con un secondo tempo esemplare, con il diavolo in corpo.
Il gol del Cremo è una pallina da flipper impazzita che carambola in rete, il vento della buona sorte finalmente soffia alle nostre spalle spingendo l'impresa. I Matadores accusano il colpo e una volta centrato il sorpasso il risultato non ci sfuggirà più. Simi è qualcosa di sublime ma tutti fanno il loro e giocando da squadra vera anche dietro non concediamo nulla.
Finisce in gloria e peccato per un paio di egoismi che limati potevano gonfiare ancora il punteggio come dopo il chirurgo plastico. Giusto così, sarebbe stato un verdetto troppo severo per una squadra super corretta e dal sicuro avvenire come i nostri avversari.
Grandioso il post match, con un Silver Bar da incorniciare che ci affida la missione uovo di pasqua- riffa dei biglietti & saldi estivi (o si squaglia). Ci sarà un capitolo a parte, promesso.
Ora, come detto, arrivano i quarti: tutto quello che questo Joga saprà meritarsi...arriverà; ma intanto godiamoci questo piccolo traguardo, è già la migliore stagione di sempre e questa coccarda ormai non possono più levarcela.

MIGLIORINI 6,5: Dispensa sicurezza anche in un primo tempo dove concediamo le briciole eppure bussano tre volte alla nostra porta: colpe sottozero. Come una settimana fa però nella ripresa chiude la serranda, DOMENICA MATTINA.

MENTO 7,5: Può tutto, come un eroe della Marvel. Giganteggia in difesa (e non erano attaccanti da due soldi..) e solca i mari alla ricerca del gol, non ha la fascia al braccio ma è il termometro emotivo della salute della squadra: ribolle per un tempo poi esplode con un gol squarcia partita, LA TOCCO PIANO.

SILEO N. 7: Aveva annaspato giovedì scorso, inizia che deve rincorrere anche stavolta, bruciato in velocità sul secondo gol... ma è il difensore purosangue più forte che abbiamo, da lì in poi rasenta la perfezione, deciso ma sempre pulito, TENTACOLARE.

SILEO C. 6,5: Entra con la squadra in vantaggio per blindare il risultato e puntare su di lui è una scelta fin troppo facile, non quotabile alla Snai. Con esperienza guida la difesa nei minuti finali anche se gli assalti degli avversari vanno via via diradandosi come i capelli del Pres, VIGILANTES.

GARLI 6: Pochi ottimi minuti, quelli che bastano per testare che il suo mal di schiena riposa in pace. Il colpo di tacco no-look valeva il prezzo del biglietto (se si pagasse un biglietto), IDONEO.

ORSI 6,5: Nel quintetto base e quindi con il morale a mille: vince contrasti, prova a concludere, insomma una sostanziosa zuppa e non un brodino da ospedale. Esce che siamo sotto ma in piena lotta, CONVINCENTE.

TARTARO 8: Se il Simy fake, quello che gioca a Crotone, sapesse che nonostante le rovesciate esiste al nord un Simi più buono di lui penso che si mangerebbe le mani come fossero barrette di cioccolato (non ridete..).Un extraterrestre, capace di numeri circensi ma anche di tanta sostanza. Gli si perdona stra volentieri l'eccesso di foga che causa il tiro libero, MARZIANO.

CREMONA 7: Ha corso come non ci fosse un domani, perché per l'esattezza senza il suo motorino incessante forse non ci sarebbe stato per noi un domani. Finalmente decisivo anche in zona gol: ci crede e va a pressare anche il portiere rivale, ne nasce una carambola di rara bruttezza ma è il gol del tre pari, THE BEGIN.

CASAROLI 6: Un paio di minuti, ci stava il suo ingresso un pelo prima anche perché il Condor non ha quasi mai tradito quest'anno, digiuno di reti a parte. Vederlo uscire dal campo ed esultare come se l'avesse giocata tutta (una pompetta pre-caricata di acqua gli facilitava una sudorazione da maratona newyorkese) è un gran segnale, materia grigia...ne abbiamo, ESEMPLARE.

DI SESSA 7-: Buono il primo spezzone, non segna ma gioca con carattere il dies. Nella ripresa basta una scintilla per infuocarlo come un pezzo di diavolina: arriva una doppietta con tanto di esultanze rabbiose a seppellire il match ed il ricordo di due contropiedi non sfruttati; il Dome vive per il gol...e per fare affari, CALIBRO.

STILO 7: Ogni mossa calcolata, un campione di scacchi. La squadra iniziale è bilanciata, quella dopo pure, tutti rendono e lui cambia il meno possibile. Nel finale mischia le carte ma il suo orologio non è in sincro con quello dell'arbitro, gli ultimi cambi arrivano sul gong, VAMOS.

AVVERSARI 6,5: Ottimo il primo tempo poi ancora una volta si schiantano, a questo giro con meno demeriti rispetto alla gara di andata nella quale si ero costruiti un bel margine. L'impressione che mi hanno lasciato comunque è quello di un buonissimo team.

La frase della serata "Arbitro al posto del cuore hai una pattumiera.." Sembra una frase inflazionata anche se d'attualità. Ma se a pronunciarla è la first lady e la giacchetta nera è il nostro spauracchio (ieri alla fine ha arbitrato con accortezza..) beh allora cambia tutto.




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