venerdì 13 aprile 2018

Playoff: MATADORES CSG - JOGA MALITO 5 - 4


E' ancora possibile. Uno Joga dai due volti perde di misura la sfida di andata degli ottavi playoff ma conserva ancora discrete possibilità di passaggio del turno. Tra sette giorni, al J Stadium, servirà una vittoria con due gol di scarto ed una prestazione uguale o superiore al secondo tempo di ieri.
Gli avversari, ma lo sapevamo, sono un ottimo team, molto coeso e rodato da almeno un paio d'anni di Cai a buonissimi livelli. E ci hanno messo in difficoltà  fin dai primi minuti pressandoci alti e non facendoci ragionare. Ritmi vertiginosi e un'area indoor ribollente, troppo per uno Joga timido come una liceale che fino a pochi minuti prima ancora discuteva sulla sensibilità di Gigi Buffon (sai noi ce lo possiamo concedere...). E infatti ci hanno tramortiti, aiutati anche da alcune leggerezze difensive davvero impagabili che solitamente non commettiamo o comunque non quando ancora abbiamo energie fisiche e mentali in saccoccia.
Mentirei se poi dicessi che da metà tempo in poi lo Joga è stato lo stesso brutto anatroccolo. Ci siamo pian piano ritrovati, non abbiamo perso la bussola disunendoci, ma sempre troppo intimoriti da un avversario che si spingeva a mille ma non dava l'impressione di essere così marziano.
Purtroppo, come spesso accade, ci facciamo dei film che nemmeno Netflix è tanto rifornito. Se ci mettiamo in testa che tanto gli altri sono di più beh per cinque dieci minuti li guardiamo giocare con religioso rispetto salvo poi accorgerci di non essere da meno e iniziando la partita con colpevole ritardo.
Il campionato, Smart esclusi, dove anche se non eri in giornata di grazia comunque la portavi a casa lo stesso è finito e come tutte le cose belle è durato poco; questi sono i playoff tra le migliori, chi sbaglia lascia, adieu.
Scritto dei nostri demeriti va aggiunto che ultimamente non siamo nemmeno circondati dalla buona sorte.Ogni nostro tiro (e ne abbiamo fatti) era un miracolo del portiere o un palo, non ho tenuto il conto dei legni ma ci mettevi su una segheria a tenerli da parte tutti.
Loro invece, come ogni grande squadra non ci hanno perdonato nulla e nonostante un sostanziale equilibrio una nostra dormita su corner ed un contestato tiro libero fissavano il punteggio sul cinque a zero, allucinante. Cinque spari che avrebbero tramortito chiunque tranne questo diavolo, ferito sul campo ma non nell'orgoglio (meglio tardi che mai).
Nella ripresa, tutto si ribalta, come nella casa degli specchi. Ora la sola squadra in campo siamo noi e i Matadores, visibilmente in riserva, iniziano a sbandare.
E' una rimonta difficoltosa, i gol arrivano uno dopo l'altro ma uno schieramento a trazione anteriore ci espone a qualche contropiede. Monumentali sia Cristian sia Dade a non concedere più di qualche "tiraccio" dalla distanza.
Recuperiamo terreno fino al cinque a quattro trascinati da un Simi devastante e meritavamo almeno il pari. Traversa e palo nella stessa azione precedono di pochi secondi il triplice fischio....il rammarico di aver giocato un tempo su due è e deve essere enorme.
La reazione rabbiosa vale però il prezzo del biglietto, questo è lo Joga che noi stessi vogliamo. Non servono calcoli, il passaggio del turno si basa sul doppio confronto e la porta resta aperta: bisogna giocare per vincere; difficile fare previsioni ma ripartire dal secondo tempo non sarebbe una bestemmia. Ribaltiamolo.

MIGLIORINI 6,5: Nel primo tempo non credo si sia divertito, cinque tiri cinque gol, ma assolutamente incolpevole, lasciato solo da una difesa più fragile di un savoiardo inzuppato nel caffelatte. Strepitoso nella ripresa, soprattutto in uscita bassa, impossibile perforarlo, REVERSE.

SILEO N. 5,5: Il capitano veniva da finale di stagione impetuoso, una spanna sopra tutti per rendimento e cattiveria. Ieri però si sfalda nell'avvio impacciato dei nostri: la seconda rete (scavalcato) e la punizione lo chiamano in causa ma sono tranquillo in vista del ritorno, il capitano (o era il postino..) non stecca mai due volte, ZEBRA A POIS.

MENTO 6,5: Anche per lui un avvio complicato, non chiude sul tiro della prima rete, guarda impietrito il lungo lancio che innesca il secondo gol. Ma Ema è un leone e stringe i denti cambiando il look della sua gara nella ripresa: trascinante per quanto lotta, segna e difende...come fai a chiedergli di più, FIERO.

SILEO C. 7: Entra a fine primo tempo, la burrasca sembra stia per finire ma siamo già zuppi e manca tutto il secondo spezzone. Regge da solo o quasi il peso di una squadra sbilanciata e lo fa con mestiere ma anche fisicità con una chicca, è l'unico difensore che di media subisce 3-4 falli a partita con annesse polemiche da bar, SERGIO RAMOS.

CREMONA 6+: Corre tantissimo, ok lo ammetto le tabelle con i battiti cardiaci di un defunto erano reali e tanto moto libera spazi ai compagni e crea comunque...qualcosa. Poi certo, l'inizio ad handicap coinvolge anche lui e nelle conclusioni è tutto meno che un cecchino, ma le sue qualità sono altre, FUEL.

ORSI 6+: Entra sul tre a zero in uno Joga frastornato. Senza troppa qualità riesce a tamponare l'out sinistro mettendoci quantità e finalmente la prima sfumatura di reazione della serata. Nell'intervallo mette virtualmente i compagni spalle al muro, a conti fatti funziona. Onesto spezzone anche nella ripresa, la remuntada inizia appena dopo, NEL MEZZO.

TARTARO 7: Dopo la bambola iniziale è la sua qualità che ci trascina fuori dall'oltretomba. Lo subiscono per tutta la partita e solo i pali fermano la sua furia cieca. Ne segna due ma io voglio sottolineare altro: siamo in difficoltà e lui predica calma, follow me....beh doti da leader. Una nota legale: per sminuire i gobbacci menziona ancora la parola triplete....non fosse che l'Arfo è interista ci sarebbero gli estremi per la denuncia, STARGATE.

DI SESSA 6+: Per un tempo soffre la corsa dei rivali che attaccano e difendono in blocco. Lui gioca per la squadra ma non trova spazi per sfoderare la sua arma migliore, un tiro che è una sentenza di morte. La ripresa però è rock, sempre meglio fino a trovare il gol, una magia delle sue, DIABATE'.

CASAROLI 6: Meriterebbe di più: per quanto lotta, per quel tiro al volo che era sana follia (cit.) solo provarci, perché vorrebbe fissare due barra tre appuntamenti anche intanto che sgomita in area. La dormita sul loro quarto gol è quasi imperdonabile, lo salva un impegno mai visto. Il gol manca dai tempi delle truppe naziste, ma io lo aspetto, MA QUANDO SEGNA.

AVVERSARI 6,5: Quando si sfidano le squadre migliori non devi distrarti un attimo. Noi lo abbiamo fatto e loro, giustamente spietati, ci hanno fatto male. Validi in tutti i reparti ma in netto calo nella ripresa; e meno male perché nei primi minuti non l'abbiamo mai vista...

IL MOMENTO EPICO: Un arbitro mai visto, bravo nei contenuti (non ha sbagliato quasi nulla) ma spaurito di fronte alla bolgia di questo ottavo di finale...e quindi in tilt. Memorabile quando un rilancio lungo tocca il soffitto della palestra e cambia traiettoria...tutti si fermano ma lui non fischia..."e non avevo visto" si giustifica. Per poco Ema non implode, lui odia miopia e giustificazioni da pochi decibel.


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