venerdì 6 novembre 2015

PIZZERIA LA VILLA - JOGA MALITO 6 - 10


The Show must go on. I Jm calano il poker espugnando il difficilissimo campo di Ponte e restano in vetta al campionato, con pieno merito.
Non è stata certo una scampagnata. Partita tesa, ribollente, con un'accoglienza al filo spinato, proprio quello che ci aspettavamo. Colpi di scena arbitrali e non ad insaporire il tutto ma, alla fine, gara assolutamente tinta di biancorosso, non avessimo vinto sarebbe stato il furto del secolo, come uscire dal Louvre con la Gioconda sotto braccio.
E' stata la prova più bella, l'atto di forza più puro in questo primo scorcio di campionato. Ma la cosa che più rende fieri e comunque ottimisti per il futuro è che abbiamo ancora tanti margini di miglioramento. Possiamo fare ancora meglio di così: possiamo essere più cinici ed uccidere prima le partite, dobbiamo restare sempre connessi senza staccare pericolosamente la spina, possiamo e dobbiamo restare più calmi, ma con questo cuore e questa unione si va lontano.
Per fermarci non sono bastati due rigori microscopici subito concessi. Nemmeno un arbitro più grottesco di Oronzo Canà (traduco: nel pallone) che ha tentato addirittura di toglierci un gol dal taccuino; abbiamo dominato in lungo in largo e di traverso e abbiamo portato a casa l'intera posta.
Per l'ennesima volta l'abbiamo riacciuffata per i capelli, in rimonta, nonostante un primo tempo nel quale abbiamo creato almeno una ventina di palle gol. Tanto gioco, tante conclusioni da una parte, palla lunga e pedalare dall' altra... eppure siamo sotto.
Davvero superlativo il portiere di casa, ci ha negato tutto il possibile. L'inizio della ripresa sembra confortante ma il loro quarto gol, inaspettato, è un bel contraccolpo.
Lo Joga di questi tempi però è un drago a troppe teste, non puoi tagliarle tutte. La panchina lunga e le mosse del mister ci riportano a galla.
Altro giro altro regalo, rigorino quasi effervescente e "Villans" ancora avanti. Zola e Simi però sono stratosferici, confabulano un sortilegio tremendo ed in pochi minuti ribaltiamo la partita.
Manca ancora tanto tempo, vero, ma l'inerzia della gara non è che dice Joga, lo grida proprio.
Sopra di tre, il fattaccio. Ci assopiamo e gli avversari accorciano, tutto normale? Ehm no. L'arbitro si perde nel suo mondo fiabesco e dimentica di aggiornare la pagina: manca un gol, per lui il vantaggio è solo di una lunghezza e nulla pare possa scalfirlo.
La partita, già rovente, esplode definitivamente. Noi in cerchio a bloccare la partita come i No Tav, gli sportivoni degli avversari a far finta di niente, se l'arbitro ha scritto così... ma per piacere!
Il bello è che qualcuno di loro aveva anche il coraggio di lamentarsi che non si riprendeva in fretta a giocare, oltre al gol levato volevano pure due coccole forse? La nostra perseveranza, dopo dieci minuti di caos generale, riporta finalmente il tabellino in salvo e si può riprendere. Segniamo ancora, gli avversari cedono il passo ed il triplice fischio è sempre più vicino, pokeerrr.
Non ci dobbiamo fermare qui, vincere questa non sarà servito a nulla se non replichiamo giovedì prossimo. Nel mirino, un altro avversario dei piani alti, ci faremo trovare pronti.

Le Pagelle:

STILO 6,5: Quanta personalità, quanta esuberanza. Sembra perfino troppa quando si scontra con un avversario che stramazza a terra come fulminato: rigore è quando arbitro fischia, ma l'uscita era nei limiti. Sicuro tra i pali, dall' inizio alla fine, WALL.

SILEO C. 6 +: Buona prova, l'unica sbavatura, ininfluente peraltro, è nel finale quando tarda un disimpegno e confeziona il rimpallo dell'ultima rete nemica. Il suo extra però se lo guadagna nella mediazione con il sistema arbitrale: riavvolge il nastro rispolverando vecchi aneddoti e ricordi d'infanzia e alla fine salta fuori anche il ricordo cristallizzato del gol, MEMORY.

SILEO N. 6,5: Sempre sul pezzo in chiusura, non gioca tanti minuti ma li gioca tutti alla morte, come non ci fosse un domani. La squadra è schierata in modalità coraggio, anche lui si spinge in avanti e concretizza l'azione corale più bella della partita, quella del due a due, INGRANAGGIO.

ORSI 6: Partenza incoraggiante ma una pallonata a bruciapelo gli mozza il fiato più della Nargi, potrebbe farcela ma decide di chiedere il cambio che nello Joga multi assortito di oggi equivale a rientrare dopo Natale. Scherzi a parte nel secondo tempo fa voto alla prudenza ma non sbaglia quasi nulla, esce solo per dare spazio a compagni più offensivi, KHEDIRA.

ARFANI 6: Cliente difficile, di quelli larghi come un camper in sosta, Arfa scannerizza e decide per l'anticipo sistematico: scelta azzeccata. Sulla quarta rete l'attaccante lo frega con una giocata fortunosa, la palla passa beffando Simo in uscita, CONVINCE.

GARLI 7,5: Il Garli 5.0 sta alzando l'asticella, da gregario porta borracce a primo scalatore il passo è breve; ok non corriamo troppo, ma ieri si prende l'onere e l'onore di pareggiare la gara con un inserimento perfetto e tocco sotto per battere l'estremo difensore in uscita. Poi tanti contrasti vinti e infine quell'arpionata sulla riga di fondo che pareva un fenicottero, GOURMET.

CREMONA 7+: Altra partita prepotente, non è tanto la quantità nella corsa a risaltare ma la qualità: mai un taglio a vuoto, mai una sovrapposizione fine a se stessa, sembrava di giocare in superiorità numerica, UBIQUITA'.

BOSELLI 6: L'ho scritto altre mille volte, vale più una partita di sacrificio così, anche se all'asciutto, che una tripletta contro il Bar Bagianni di turno ultimo in classifica . Tante sponde, punizioni conquistate, è mancato il guizzo non il lavoro oscuro al servizio della squadra. Il filetto però si paga, GENOVA.

TARTARO 9: Se mi metto nei panni degli avversari immagino questa scena: driin, suona il campanello, apro e mi trovo davanti una figura ricurva, cappuccio e falce in mano. Le prime cartucce le spara a salve intenerito dai colori interisti del portiere ma poi mette a fuoco e sono dolori. Il taco de Dios che affonda i rivali era una pazzia anche solo pensarlo, TOTTI.

CASAROLI 6: Solo chi non capisce di calcio non noterebbe i progressi del Condor partita dopo partita, e io, fortuna sua, ne mastico. Anche in una partita per lui avara di occasioni riesce a fare da boa, liberando sempre l'esterno per il tiro. Abbiamo cominciato nell'anarchia tattica e già siamo alle scuole medie, PILASTRO.

ZOLA 8,5: E' in grande spolvero, gli riesce tutto e di più mettendo a nudo le crepe di una difesa, quella di casa, tutt'altro che imperforabile. La sfortuna nel primo tempo svanisce in fretta come un kebab al taglio, nella ripresa sarà tripletta, l'ultimo addirittura in surplace dribblando il portiere in uscita, EDEN.

MIGLIORINI 7,5: Ha portato la squadra lassù contro ogni pronostico, nessuno prima di lui. Il difficile, la sfida, sarà restarci ma...appunto, niente è come esserci. Ieri, lezione di tattica: squadra sempre equilibrata, cambi difficili (tutti meritano di giocare al momento) ma sempre azzeccati.

TIFOSERIA 7: Per una volta avrei recensito volentieri la fanzine ospite, ma non saranno certo due mammine coi leggins ad impietosirmi. Noi zero seguito ma abbiamo fatto chiasso lo stesso, ci seguivano in modalità silenziosa il Vene via wifi e la Bea in pizzeria.

AVVERSARI 6: Sempre ostici, anche se schiacciati nella morsa nonostante un punteggio rimasto in bilico a lungo. Non mi soffermo sulla simpatia ne sulla sportività, evito, perchè Marc Marquez a confronto sarebbe Don Bosco.

MI PIACE: La calma Zen del Gigi. Certi comportamenti valgono più di una respinta all' incrocio dei pali.
Il siparietto: " A cena mi trattengo, promesso..." Ale Zola. Gli arriva un panino più alto di Luca Cremona (di 3 cm).

NON MI PIACE: Chi non si arrabbia mai (la prossima volta che mi tolgono un gol ritiro tutte le squadre Uisp in Italia). Chi vorrebbe i nostri giocatori (vi vedo...)



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