venerdì 27 novembre 2015

JOGA MALITO - BAR AGNELLO 5 - 9




Nella sfida al vertice contro l'Agnello arriva la prima sconfitta stagionale per i diavoli. Scivoliamo al secondo posto, ma è difficile chiedere di più e non ringraziare questi ragazzi per la grande partita di ieri sera.
Abbiamo tenuto testa alla corazzata del campionato, una squadra senza difetti che solo uno che fa il Cai merita di non temere. Ma non solo, rinforzata all'inverosimile per la sfida "scudetto" con gente che mai nel corso di questa stagione aveva calcato i campetti Uisp, insomma non l'Agnello di per sè già supersonico che hanno affrontato tutti gli altri ma una versione 2.0 elaborata e truccata come un motorino a Pimp my Ride.
Eppure abbiamo tenuto botta, eppure siamo usciti a testa alta, riducendo al minimo il gap di valori e anzi giocandocela alla strapari per tutta la ripresa alla ricerca di una storica remuntada.
Non credete alla frottole e a chi ve le racconta. Quelle quattro mura (quasi un fast food ultimamente) di partite così belle ne hanno viste poche. Due squadra capaci di impegnarsi a vicenda e di rispondersi colpo su colpo, con i favori del pronostico alla fine rispettati ma non offesi dal nostro coraggio sul campo di battaglia.
Siamo cresciuti parecchio in questi pochi mesi e questo era il primo vero banco di prova. Superarlo era arduo e sicuramente troppo presto, ma non abbiamo fretta, l'importante è rendersi conto della distanza, poi spiccheremo il salto.
Detto di questo Joga, per me super, due parole sugli avversari. Ammetto candidamente di essermi sbagliato. Uno pensa che nel grigiore dei seniores questi si annoino a morte, che vincere facile li appaghi meno di un poster della Camusso in doccia, niente di così falso.
E' bastato un piccolo Joga per attivare i sensori di paura e sono arrivati col pulmino. Ci sta, ci mancherebbe, ma la cosa tanto mi sorprende quanto mi fa sorridere, senza polemica of course.
Tornando sulla partita catalogo positivamente il nostro primo tempo anche se abbiamo avuto la colpa di giocarcela a viso aperto senza quel surplus di grinta che invece serviva per contenere l'onda d'urto degli ospiti. Loro, nella formazione tipo, quasi mai ritoccata, hanno calcato pesante e anche se l'abbiamo tenuta sul 4-2 per un pò, sul finire del tempo hanno preso il largo colpendoci di rimessa con azioni corali di un'altra categoria.
Un gol di Simi e uno di Ale inaugurano il nostro piccolo capolavoro: siamo sotto di tre e se vuoi ancora in partita nonostante un dispiego smisurato di energie.
Il secondo tempo infatti rimane combattutissimo fino ai minuti conclusivi. Da una parte l'Agnello incapace di segnare e visibilmente nervoso, dall'altra uno Joga intento a cercare la scintilla giusta per riaccendere il fuoco; non arriverà, ok, ma ho ancora nelle orecchie gli incitamenti delle tribune che ci accompagnavano ad ogni ripartenza.
Ora lo so, gufetti, che morite dalla voglia di dire che gli avversari corricchiavano, che controllavano la gara...dite pure che uno guardava l'ipad e che l'altro puliva vetri al semaforo ma la realtà è che siamo andati a mille anche se il sorpasso non era certo in traiettoria.
Nel finale la resa: due gol dei rivali ed uno nostro, a ritoccare il tabellino, forse fin troppo severo per quanto visto.
Archiviamo subito e ritorniamo a vincere già da giovedì prossimo, è il modo migliore per curarsi le ferite del giorno dopo.

Le Pagelle:

STILO 7,5: Se restiamo vivi fino agli ultimi scampoli di gara è grazie a un Super Simo, fondamentale con alcuni interventi istintivamente folli. Dove non arriva il suo ingombro il palo ci salva. Sull' ultima rete, ininfluente, va in ritardo ma era coperto, SANTO SUBITO.

SILEO C. 6: Serata complicatissima, gli avversari davanti sono quasi immarcabili, puoi limitarne uno, non due o tre alla volta. Mette tante pezze abbinando foga agonistica e lingua lunga ma in un paio di reti incassate lascia troppo spazio al fuoco nemico, SOTTO TIRO.

SILEO N. 6,5: Nel nostro momento migliore è strepitoso nel giocare d'anticipo; gli avanti avversari abituati al solito gioco "sgomita e tira" soffrono parecchio la sua animosità. Si spinge anche in avanti: un assist non sfruttato e un tap-in mancato di un nonnulla, FIGHTER.

CREMONA 7: Si calcola abbia percorso in cinquanta minuti riscaldamento incluso due volte la circonferenza del globo terrestre, mica spiccioli. Dove c'è un autogol poi, trovi anche lui, immancabile come una duck face nei selfie. Scherzi a parte la solita certezza, non sfigura di fronte ai colossi avversari, RUN.

ORSI 7: Dieci minuti di furore agonistico, l'out sinistro si ingolfa e da lì non si transita più, Police Department. Suggella il tutto con il gol dell' illusorio meno tre, utopistico, ma mancava ancora quasi mezza partita, ALWAYS.

TARTARO 7+: Innervositi gli avversari devono metterlo faccia a terra in modo sistematico perchè lui ti punta, ti salta, ti mette a nudo. Ne segna due, ma quello che conta è come gioca da leader: è l'ultimo ad alzare bandiera bianca, MOET.

VENEZIANI 6,5: Il dieci sulle spalle, le ragazzine che incitano il suo nome tanto che il palazzetto vibra e lui che gioca di spada e di fioretto senza tuttavia trovare la stoccata vincente. Era difficile polverizzare i difensori nemici come nelle sfide precedenti, si muove bene certo, ma gli avversari lo blindano, IN TRAPPOLA.

BOSELLI 6,5: Minutaggio ridotto ma aveva avuto guai ad una caviglia in settimana, sfidando i colleghi ad una partita di "acchiappa la morosa del tuo miglior amico". Li fa comunque bene, rincorrendo gli avversari fino alla sua area se necessario. Protagonista di un battibecco in panchina subisce un'ammonizione tragicomica quanto immeritata, GIOSADA.

MIGLIORINI 7+: Ha portato questa squadra dalle ceneri di una ricostruzione a giocarsela quasi alla pari contro i galattici del Bar Agnello, messaggi strappalacrime e musica rock inclusi nel prezzo.
Ieri si affida ad un blocco di pochi uomini e cambi mirati, non senza patirne lui stesso, credetemi.

TIFOSERIA 8: Non so se è stato il record di sempre in fatto di presenze per una partita Joga ma c'era il pienone. Grazie a tutti.

AVVERSARI 7: Non capisco lo spavento, giuro che bastava la formazione solita... invece è dream team. Male per noi, ma ci sta in fondo eravamo la squadra da battere (da non leggere seriamente). Bravi in tutto ma alcuni spocchiosi fino alla noia, non è che se ti chiami Agnello gli altri ti devono far passare stendendoti il tappeto rosso.

MI PIACE: Le pernacchie.
                   Quando restiamo uniti, nel bene e nel male.

NON MI PIACE: Raccogliere i soldi del campo. Chi mi paga a 60 giorni, chi in dollari poi tanto vai a farteli cambiare, chi mi fa il bonifico, chi non ha spicci e paga coi cinquanta euro, chi mi da ancora le lire sperando che non me ne accorga, chi come me non sa contare più di due monete alla volta.

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