sabato 4 febbraio 2017

ANTARES - JOGA MALITO 10 - 2


Kaputt. I diavoli non sfuggono alla legge della capolista e cadono così nella prima trasferta del girone di ritorno. Non voglio essere ne amaro ne dolce nello sputare giudizi, noi ci abbiamo tentato, ma diamo pieno merito e risalto ad un avversario semplicemente troppo forte per noi (in questo momento di un'altra galassia).
La bravura Antares non la scopriamo certo oggi ma quest'anno loro hanno fatto l'upgrade, e lo dimostra il ruolino di marcia incontrato (solo vittorie fin qui) con la media di dieci gol a partita rifilati a chiunque e pochissimi subiti. Per capirci quindi non è più l'Antares che abbiamo battuto o con il quale ci siamo battuti in passato ma una vera corazzata forgiata soprattutto sulle ceneri dell' Empires, altra squadra piuttosto leggendaria, pace all'anima sua.
Fatti i dovuti complimenti non mi aspettavo forse questo divario, ma loro non hanno smesso di giocare un solo minuto anche con la vittoria in cassaforte mentre noi dopo un primo tempo di sacrificio e sudore ci siamo scoraggiati come di fronte una fila alle Poste.
Incerottati li eravamo davvero, con assenze da Arfani a Zola percorrendo l'alfabeto, eppure nei primi venticinque che ci crediate o no è stato un grande Joga, uno dei migliori quest'anno. Corto, concentrato, capace di ripartire con pericolosità le poche volte che gli avversari ce lo concedevano.
Uno sforzo immane, una partita quasi perfetta e al duplice fischio siamo sotto tre reti a zero: questi dettagli fanno capire la forza dei rivali.
L'emblema sono le nostre divise zuppe di sudore mentre le loro ancora intonse (e salmonate) come all'inizio.
Il nostro secondo tempo è meno brillante. L'idea è sempre quella di difenderci con ordine per poi ripartire ma loro ci schiacciano prendendo sempre più campo, facendo girare palla con pazienza e noi a corrergli dietro, da una parte all'altra come un cane che ti riporta la pallina ovunque gliela lanci.
Troviamo anche due gol (Simi è immarcabile anche per gli extraterrestri) ma dietro le marcature si allentano, la condizione ci appanna come vetri a novembre, e concediamo di tutto con il povero Simo sempre vis à vis con due o più avversari.
Resterà la serata di Fabio senza documenti, bloccato peggio di un afgano da Trump, resterà comunque il ricordo di una trasferta che anche se assume i contorni della disfatta certifica un gruppo che sa sempre come divertirsi nonostante tutto (vedi Mc o racconti del Dome).
Ora arriva il riposo, che dopo una batosta equivale sempre alla casella punitiva "salta un turno", e poi sotto con l'ennesimo tentativo di risalita....che faticaccia quest'anno.

STILO 6,5: Sotto il fuoco nemico dal primo all'ultimo istante, se la cava alla grande, con parate in serie: quelle del primo tempo sono provvidenziali per tenerci a galla poi tutto si sgretola e rimane solo in mezzo alla tempesta, SOS.

SILEO N. 6+: Trova ancora la via del gol (il suo sesto) smarcandosi su corner dopo una chiacchierata con un avversario, il Nik conosce trucchetti che neanche i fratelli Ralli... Dietro bene all' inizio poi tanto phatos, inevitabile con la squadra in evidente stato confusionale, IL FURBETTO.

SILEO C. 5,5: Come tutta la truppa un primo tempo militaresco, con le buone o con le cattive si oppone all' onda d'urto Antares. Nulla può nella ripresa anche se perde qualche pallone di troppo, segnale lampante di una condizione ancora approssimativa, MONOCILINDRO.

CREMONA 6: Inizia con il diavolo in corpo, un folletto furioso che non si piega sotto il peso dei rivali. Crea scompigli, ruba palloni importanti, è in ogni spigolo. Crollo verticale nella ripresa, ma aveva speso davvero tanto...RICCANZA.

TARTARO 7: Quando il livello cresce lui non resta a guardare, si carica sulle spalle i compagni, spalle che ospitano la numero dieci, mica paglietta...buon primo tempo come tutti, vivo anche nella seconda metà anche se prova a risolverla spesso da solo: sbolle, spazienta, ne avrebbe ancora...ma ormai è persa, DURO A MORIRE.

ORSI 6: Entra bene in partita stavolta, nel momento preciso però nel quale gli avversari ci rintanano in un angolo, quel che si dice una botta di culo. Duelli ne vince pochi, fa densità, gioca lineare sbagliando il minimo anche se davanti non si vede quasi mai. Stiamo ancora aspettando la scintilla che faccia ripartire una stagione finora avara di emozioni, SANREMO.

DI SESSA 6: Non so se l'ho visto più in difficoltà alle automatiche del Mc Donald's per ordinare le coscette di pollo oppure in campo, attorniato da armadi di difensori a quattro ante....eppure il primo tempo è più che discreto, ci prova dalla distanza ma la mira, solitamente quella di un cecchino serbo, stavolta è sballata, fuori giri. Comunque sia tornerà a sbatter..la dentro, CLASS.

TIFOSERIA 6-: Siamo noi, con Patrick e Fabio purtroppo oggi solo spettatori (arbitro più fiscale di uno scontrino del Mediaworld).

AVVERSARI 8: Mi hanno impressionato per la facilità con la quale ci hanno battuti. Non mi risulteranno mai simpatici, quello no, ma è onesto riconoscere la loro forza suprema (tolti i primi dieci minuti alla pari).

La frase della serata: La serata no del Condor: dopo essere arrivato in ritardo, non aver portato la maglia, non aver con sè portafoglio e documenti..." Sto provando a chiamare casa ma mi risponde una che non conosco.."

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