venerdì 1 dicembre 2017

AUTOSCUOLA STADIO - JOGA MALITO 5 - 10


Victory. Uno Joga corsaro espugna Cortemaggiore e compie un altro passettino in avanti nella corsa al titolo: la strada è ancora lunga e piena di pericoli però al traguardo ne manca uno di meno.
Dobbiamo tenerci stretta questa fame, questo senso di incompiutezza. Non abbiamo ancora fatto nulla ma siamo padroni del nostro destino e lo saremo finché terremo tra le mani il timone, finché saremo in vetta. Le inseguitrici vincono più o meno sempre e sappiamo che non molleranno, quindi l'unica cosa da fare è darci dentro e non concedergli nemmeno un'occasione per agganciarci.
Venendo al match di ieri possiamo dire che è stato un pò un esame di maturità per i diavoli, superato a pieni voti ma con qualcosina da migliorare sotto diversi aspetti, soprattutto nella gestione della gara una volta in vantaggio. A differenza di altre compagini gli Stadio sono una squadra giovane, spavalda, che impone ritmi frenetici senza quelle paure che attanagliano i trentenni ( le chiamo paure ma per capirci sono gli strappi, il subdolo colpo della strega, una milza bovina dopo tre scatti...) quindi sono da prendere con le molle. Li abbiamo affrontati con la massima attenzione imponendogli una decina di minuti marziani nei quali abbiamo preso immediatamente le distanze.
In un inedito completo bianco purezza gli Joga (più che diavoli sembravamo angioletti) comandano la partita ma si specchiano un pizzico troppo colpendo due legni e sbagliando qualche gol oltre il dovuto; poco male, dopo un sussulto dei padroni di casa riprendiamo a marciare a pieno regime ed a fine primo tempo siamo cinque a uno per noi, rassicurante come un conto di Ennio Doris.
La ripresa è più stropicciata, la vogliamo gestire e non ci riusciamo perché come detto gli avversari non ci stanno, hanno ardore ed energie per provarci e noi corricchiamo incerti come avessimo il tacco dodici.
Il nostro super portiere, vigile ma quasi spettatore nel primo tempo, deve superarsi per sventare tre o quattro pericoli, ma invece di svegliarci ci accartocciamo, vorremmo già festeggiare ed invece la partita ha ancora tanto da dire.
Non dico che la rischiamo però a furia di scherzare col fuoco ci facciamo riprendere fino al sette a cinque. Ho brontolato cose irripetibili: un dominio totale nel primo tempo sporcato da una ripresa pigrissima. Eravamo la miglior difesa del campionato ed abbiamo preso cinque gol quasi tutti per disattenzione.
Sopra di due gli Stadio ci credono ed il pubblico li spinge all'impresa...fine dei sogni, i diavoli si risvegliano dal torpore e da grande squadra piazzano la zampata vincente: tre gol per mettere la museruola ad un avversario uscito comunque a testa alta.
Buona la prima per la divisa "di scorta" dunque: ci faceva mediamente più grassi (il Vene stava benissimo) ma è innegabile che ci donava quel senso di leggendario che solo le maglie regalate ti possono dare.
Ora testa all'ultima di campionato prima della pausa natalizia, l'avversario è la terza forza de campionato e verrà per fare il colpaccio... per noi è un banco di prova, l'ennesimo, e sinceramente non vediamo l'ora che arrivi.

MIGLIORINI 7,5: Chi pensava non dovesse diventare un punto di forza della squadra è un intenditore...si, ma di freccette. Sicuro tra i pali, esplosivo in uscita, mai banale nelle parate; alcune sono per i fotografi ma ci sta. Ecco, il baffo anni ottanta ci sta molto meno...senza colpe sui gol, JULIO CESAR.

SILEO C. 6,5: Una certezza vestito di nero tenebra, una certezza in bianco candeggio, il Sile non ne vuole proprio sapere di mollare il colpo. In sincro totale con i compagni di reparto, se lui si sgancia gli altri gli guardano le spalle e viceversa. Ottimo il rientro nei minuti finali, serviva legna da ardere, BRACIERE.

MENTO 7: Devastante, i primi minuti sono forsennati, è il primo a difendere e il più pericoloso davanti. La scena madre è questa: finisce il pallone sul palchetto degli spogliatoi...Ema si fa tutte le scale, recupera il pallone finito là in alto, riscende, battiamo l'angolo e lui fa gol. Stupenda le rete al volo nel secondo tempo che fa media però con un paio di palloni persi così, a ca...so, SACRO.

GARLI 6: Parte a razzo anche stavolta: ruba un pallone mal difeso e serve a Cremo un assist delizioso. Poi, sul più bello, come un amante focoso dopo un piatto di polenta e cinghiale si spegne, limitandosi al compitino e perdendo un pò troppi contrasti nell'opporsi alla baldanza rivale, YES OR NOT.

ARFANI 6: Ormai è un esterno a tutti gli effetti: devastante contro il Morfasso sette giorni fa, normal-one ieri...non una furia, a dirla tutta. Capendo che la serata non promette fuochi d'artificio si mette a fare interdizione, alla vecchia maniera, e si guadagna la pagnotta, SOLDATO SEMPLICE.

ORSI 6,5: Entra per dare equilibri e la squadra tac.. li trova, non è una bacchetta magica ma dopo anni a calpestare parquet e linoleum (con scarsi risultati tra l'altro..) qualcosa sa fare. E' nella ripresa però che spicca il volo: un assist per il gol di Ema ed il suo timbro nel finale (omaggio del portiere nemico)..ringraziamenti particolari? Si, alle Mizuno giallo canarino del Simi. L'ECLETTICO.

VENEZIANI 7+: Mamma mia ( anzi un sentito grazie a mamma sua) i primi minuti sono da Cristiano Venaldo. Il gol che sblocca la gara è una perla, il secondo è astuzia, altre giocate di prima invece sono solo per palati fini. Cosa manca ancora? Quel briciolo di cattiveria in più (vedi il palo) ma è uno dei leader silenziosi di questo gruppo... poche parole, mai fuori posto, per lui parlano i piedi, FETISH.

CREMONA 6,5: Entra nel momento di arrembaggio dei rivali, lui sempre preciso nelle movenze patisce il disordine in campo e ci mette del tempo prima di trovare la quadra. Dal gol in poi si scioglie ed è sicuramente il solito motorino instancabile per noi insostituibile. Nelle maglie bianche mono-taglia si perdeva un pò, assomigliando a un gelataio sardo, MIRTO E VANIGLIA.

DI SESSA 6,5: Il re dei cannonieri per una sera resta all'asciutto ma che ci crediate o no gioca una delle migliori partite in maglia Joga perchè con gli altri tenori si intende al volo e ne esce un suono purissimo, cherubino. Peccato che col passare dei minuti l'astinenza finisce per innervosirlo (per un attaccante segnare è respirare), ma fino a lì aveva fatto benissimo, HIGUAIN.

ZOLA 7,5: Quando il Deca ha fatto uscire la classifica cannonieri (lo zio Ago la promise nel '93) ho visto che Zolinho non l'aveva ancora messa, ma come? Abbiamo segnato per cinque campionati...ed infatti il digiuno, termine ostile allo Zola, non poteva durare. La serata è di gala, lui segna e fa segnare, BENTORNATO.

STILO 6,5: Il mister alla fine è quello che lavora più di tutti il giovedì sera. Un attimo corriamo come cavalli l'attimo dopo siamo spompi, ci adagiamo, poi ci risolleviamo...yeee. Cambio più cambio meno riesce a dare un discreto minutaggio a tutti, certo che se non ci inguaiavamo da soli con quei dieci minuti di spocchia...

AVVERSARI 6+: Allora, chiariamo, la partita è stata in discussione si e no quel minuto sul sette a cinque e forse dopo al bar, però per quanto acerbi mi hanno fatto un'ottima impressione. Guai a sottovalutarli in futuro, la rosa è giovane e credo abbiano molti margini di miglioramento. La fase difensiva è invece rivedibile.

IL MOMENTO EPICO: L'arbitro, durante il riscaldamento, si avvicina alla panchina ed esclama "Ma a calcetto non si gioca in cinque?" alludendo al fatto che eravamo una dozzina lì a bordo campo tra mister, infortunati e giocatori. La gag è che lo stesso arbitro, sullo stesso campo, ci aveva propinato la stessa battuta da osteria un anno fa, quando eravamo in sei contati, lui compreso. Mi sa che gli viene difficile toglierla dal repertorio.

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