mercoledì 10 aprile 2019

OTTONE - JOGA MALITO 3 - 5


Piano Piano. Uno Joga versione squalo bianco si divora l'Ottone in trasferta ottenendo così la matematica certezza del quarto posto.
Una partita che poco cambiava per il mondo esterno ma che tanto invece significava per noi, o meglio per molti di noi. Volevamo restare quarti e così è stato evitando di scivolare una posizione indietro a scapito proprio dei rivali di serata. Abbiamo raddrizzato un campionato iniziato discretamente che ad un certo punto ci stava sfuggendo di mano tra espulsioni, strani ammutinamenti e partite fight-club. Abbiamo concluso in bellezza la regular season festeggiando in pizzeria tra orfanotrofi, Pine e...va beh non lo dico, meritandoci quello che ci siamo meritati ma dopo un girone di ritorno a mio modesto, ma neanche troppo, parere... quasi perfetto.
E ora sotto con la Coppa: che sia per una partita o per tre, fino alla finale, ci batteremo con orgoglio, convinti che quest'annata tribolata ci abbia rafforzato invece di squagliarci come uno stracchino Nonno Nanni.
La riprova della nostra solidità proprio ieri, infarciti di assenze eppure spavaldi, capaci di andare a prenderci un risultato per nulla scontato tra mille avversità. In grado di dominarla dall' inizio alla fine, sbagliando talmente tanti gol che alla fine ho avuto pure il timore di non vincerla, sacrilegio.
Ma soffrire è una nostra dote, lo Joga di adesso non può prescindere da questo. Perché non è più lo Joga bello che talvolta si specchia e si piace troppo di un anno fa, è un diavolo brutto sporco e cattivo che non ha più una sfilza di piedi buoni ma possiede la fame di Chef Rubio quando scende dal camion. Il primo tempo, terminato zero a zero, rappresenta un inno alla nostra compattezza ma non rende giustizia in pieno: con tutti i legni che abbiamo preso ci costruivamo un villaggio in Scandinavia.
Nella ripresa, un occhio attento al risultato (un pari ci manteneva comunque quarti) e l'altro vigile a trovare spazi nella difesa di un Ottone duro a morire che tuttavia aveva già speso molto per reggere il confronto. Andiamo subito due a zero ma la partita ha appena iniziato a scoppiettare: orgoglio dei padroni di casa e subito pari (disattenti noi).
Nemmeno il tempo di appoggiare la sfera a terra che Ale, nello stupore generale, si inventa una giocata "douglas costiana" per il tocco vincente di un Miglio, hombre del partido.
Una rete che riattacca la spina Joga...arriva il tre pari ma si vede che abbiamo più spinta: rigore del Dome e gol della certezza di Cesco, nel saliscendi di una gara spigolosa ma a tratti bellissima.
Campionato finito e fortunatamente anche le trasferte a Travo... bel posto eh...ma due all'anno possono bastare. Appuntamento alla Coppa, attendiamo info dai potenti del calcio.

BOSELLI 6,5: Un errore, nemmeno piccolo, sul tiro che innesca il secondo gol loro nel mare anzi in un oceano di ottimi interventi. Ok lo stile è ancora grezzo, ma per dirne una l'uscita a centrocampo sui piedi del loro panzer è decisiva e vale un diamante sudafricano, PROMOSSO.

MENTO 7+: Che giocatore spaziale. Nel primo tempo oscura la punta nemica bloccando tutti i rifornimenti ma è nella ripresa che sfonda: un gol, tanti pericoli, scalciate date e prese (molte di più..).
Si immola per il profumo d'origano: una patata lessa era da vendicare, PERSONALITY.

ARFANI 7: Come gioca l'Arfani, direbbe il buon Maurizio Mosca se fosse ancora tra i nostri. Gara di sacrificio, corsa, sostanza ma anche qualità: il tiro a incrociare nel primo tempo meritava la gloria, peccato. Nella ripresa ignora ogni tatticismo e si lancia all'attacco per trovare la prima gioia stagionale...secondo voi? Si è offerto anche di lavarmi la macchina ogni sabato per battere quel rigore, FUEGO.

ORSI 7+: Già aveva cominciato bene, con voglia, con gamba, in barba agli anni appena compiuti. Ma è nel secondo tempo, al netto di una distrazione da corner, che sale di tono: lo slalom per il gol del tre a due è una magia che non andrebbe spiegata (quale mago svela il  proprio trucco...) ma io lo farò: nessuno prima di lunedì credeva sapesse saltare un avversario, figuriamoci due...e lui arriva fino alla porta, AJAX.

GIORDANO 7: Inizio timido, praticamente entra in campo che ancora doveva affrontare gli ultimi due tornanti per arrivare a Travo, ma appena rompe gli indugi la partita si spezza in due. Ritrova il gol e di colpo ogni giocata è un coniglio che esce dal cilindro, FLY.

DI SESSA 7: Rientro convincente. Il primo tempo pare stregato, due o tre pali clamorosi, in un escalation di sfiga  che nemmeno un gatto nero in braccio a una suora vestita di viola. Ma il Dome sa aspettare il momento giusto: il penalty ci scrolla di dosso le ultime resistenze dei padroni di casa, O VIENT.

MIGLIORINI 7+: La testa fa la differenza. E un Dade così fa vincere le partite. Il bello e il cattivo tempo, soprattutto da metà sfida in avanti: doppietta, rigore procurato, assist.... e almeno ho mangiato una pizza rossa, grondante di pomodoro, succoso pomodoro, OUTING.

AVVERSARI 6-:Una squadra fisica, con lo stimolo di ultimare il sorpasso proprio all' ultima curva...ma dannatamente sulle gambe. Nel primo tempo tengono botta e strappano lo zero a zero ma poi calano nel finale perdendo lucidità.

ATMOSFERA 6: Pubblico delle grandi occasioni, che raddoppia rispetto alla nostra prima comparsata da queste parti...erano in due. Anno horribilis (il nostro) sotto il profilo della tifoseria.

La frase della  serata " Arfo dai una mano in difesa...Ok, risponde lui". La terza punta, fisso là davanti come un branzino al mercato del pesce.





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