mercoledì 8 maggio 2019

Coppa Primavera: JOGA MALITO - ALL BLACKS 11 - 4


This is Anfield. Uno Joga versione Liverpool  delle meraviglie vince il primo confronto della "coppetta" post campionato, affondando gli All Blacks, compagine già affrontata nella regular season.
Avevamo chiuso in bellezza e al quarto posto la stagione ma questa lunga pausa poteva segnare un nuovo punto zero per i diavoli. Invece siamo entrati in campo come se niente fosse annichilendo un avversario indecifrabile, una via di mezzo tra la squadra sgangherata di inizio campionato e quel rullo compressore che aveva piegato noi (ma non solo..) nel girone di ritorno.
Stavolta però la partita non ha avuto storia e l'ago della bilancia ha puntato subito nella nostra direzione. Stellari i primi minuti...ah avessimo sempre avuto Simi e Zola...vero, ma non solo. Abbiamo giocato più semplice del Lego, infilzando il malcapitato avversario con il sentimento di un becchino. Non si tratta di dente avvelenato: al ritorno ci avevano surclassati loro e con merito. Ma la Coppa è un "dentro o fuori" e sbagliare la prima può compromettere il tuo cammino. E quindi abbiamo spinto a tavoletta, portandoci sul cinque/sei a uno già nella prima frazione.
Azioni veloci, tocchi smarcanti di prima, difesa arcigna e Dante insuperabile...questi gli ingredienti della ricetta (ben riuscita) della serata. Gli avversari, in grande spolvero ultimamente, arrancano e gli animi si scaldano. Accorciano fino al 6-3 ma basta un siluro di Ema per ricacciarli indietro e far passare la paura. Fantastici alcuni siparietti: sentirsi ripetere di pensare a giocare quando li stai seppellendo di gol fa riderissimo dai, Made in Sud.
Non ricordo queste scene quando la vinsero loro...tra febbraio e marzo, ricordo tanti colpi di tacco e zero pietà, come giusto che sia. E quindi Joga a testa alta e schiena dritta, fino in fondo... non abbiamo mai abbassato i ritmi partita, nemmeno con la pancia piena.
Sugli scorci finali poco da aggiungere, loro hanno tirato i remi in barca usando le ultime energie per protestare, anche tra di loro, noi abbiamo amministrato senza il minimo inciampo.
Venerdì si replica contro il mai affrontato Maiden United, speriamo di confermarci e di accedere alle semifinali.
Nota finale: la cara vecchia, ma soprattutto cara, Uisp non smette mai di stupirmi. Mai avevo visto un arbitro baciato dalla benedizione (veniva dall'alto) di raccogliere i soldi dell'iscrizione alla competizione, timoroso di non portare a termine la sua missione...quasi gli avessero promesso un  paradiso di vergini. Bah, lui ha fatto il suo dovere, ma a livello organizzativo siamo alla frutta, anzi al digestivo. E so bene ciò che scrivo, pagando un anno dopo l'altro fino all'ultimo cent questo carrozzone sempre più cigolante.

BOSELLI 7,5: Para oggi, para domani, in tanti si stanno accorgendo che i passi (in avanti) sono ormai le orme di un gigante sulla neve. Sicurezza e tempismo nelle uscite sono il suo piatto forte... monumentale quando di nuca nega la rete a una rovesciata da figurina Panini del più blaterone degli avversari, BIG.

MENTO 7: Se spuntiamo dalla lista il suo consueto momento di buio, con sbrocco incorporato, gioca una delle migliori partite dell'anno, insuperabile sulle palle alte e senza catene quando si spinge in avanti. Provvidenziale il settimo sigillo, quello della pace dei sensi, WROOM.

ARFANI 6,5: I compagni provano in tutti i modi a farlo segnare ma lui, che ormai gioca più davanti alla porta di Icardi, prende il palo, il portiere e la staccionata attorno al campo...senza centrare la fatidica. Ma a parte questo, sempre affidabile e pronto alla lotta, BROZOVIC.

ORSI 6,5: Sbaglia per eccesso di confidenza il primo pallone della sua gara (terzo gol blacks) ma da lì in avanti dirige lui lo scacchiere: in aiuto ad Ema sulle palle lunghe e come perno difensivo quando rimane lui a fare l'ultimo. Eterna giovinezza, PEQUENO.

TARTARO 7+: Devastante. Al piccolo trotto, ma è lui che decide come e quando accelerare e quando lo fa è una lama nel costato. Venerdì non ci sarà, speriamo di sorpassare l'ostacolo per riaverlo tra i nostri, SUPERCAR.

GIORDANO 7: Qualità e quantità, frullate insieme, compresse in quel corpicino che porta il diciassette sulle spalle. Segna e apre varchi, sfruttando una condizione al momento straripante. Un dettaglio che non mi è sfuggito: la sua faccia quando scopre che il campo è in sintetico. Non lascia nulla al caso, è nato al sud ma è più ligio di un banchiere ad Amburgo, ACCIAIO.

ZOLA 7,5: Che dire... è fortissimo. Più lo avremo a disposizione e più potremo puntare il binocolo verso orizzonti lontani. Tanti i gol, una scorpacciata, forse ha fatto più reti che passaggi, EGO.

AVVERSARI 6-: Un buon team, ma lunedì troppo arruffoni e troppo nervosi, mica ci potevamo scansare. Oltre il folklore, Charlize Theron, non ho rivisto quell'esuberanza e quel gioco che ci aveva schiantato in campionato.

ATMOSFERA 5: E' già tanto che i custodi del campo ci hanno acceso le luci. Se si deve fare per forza e controvoglia, questa Coppa, allora meglio non farla.

La frase della serata: " Pensate a giocare.." "Tre passaggi...gol" Cesco.

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