venerdì 21 ottobre 2022

JOGA MALITO - G.S.O. SAN ROCCO 2000 14 - 5


 Maracaibo. E’ uno Joga che convince e diverte quello del debutto casalingo, capace di imporsi sul rivale di serata con un punteggio extralarge. Un tabellino dopato da una prestazione muscolosa dei diavoli e anche da un po' di rilassatezza nel finale (su entrambe le sponde) ma che comunque non sposta il giudizio su una gara che fin dalle prime battute è stata a senso unico.

Diciamolo qui, adesso, così chi è sprovveduto si attrezza. Si resta umili e ancorati a terra come un tombino stradale perché due partite non fanno ne indizi ne prove. Ci siamo meritati ogni briciolo di queste due vittorie ma il percorso è ancora lungo e disseminato di trappole, Tomb Rider. Se stai su, cercano tutti di farti cadere, c’est la vie. E guai a chi pensa che sarà tutto sempre semplice, come magari ok questo giovedì può esser sembrato. Verranno le partite dove ci dovrà sporcare le mani per portarla a casa e personalmente non vedo l’ora. Ma dovremo essere squadra; nelle vittorie è facile cantare in coro, vedremo se avremo il giusto sound anche nella tempesta. Sotto a chi tocca però se lo Joga sarà questo.

Il nostro debutto, in un inedito bianco-rosso crociato, si riassume in una decina di minuti di studio: noi avanti 2-1 e padroni della situazione ma avversari organizzati e ben disposti in campo. Alla lunga, ma nemmeno troppo, il maggior tasso tecnico però esce sovrano: azioni ben orchestrate, difesa alta ma attenta, pressing costante dei laterali…i nostri rivali si inabissano come un’oliva nel Martini e il San Rocco ne esce più trito di uno smash burger.

Il primo tempo si chiude sul 7-2 e viene difficile fare l’elogio ai singoli, tutti hanno fatto la loro porca figura. La forza, quest’anno, è di avere una panchina all’altezza di chi parte dall’ inizio e ieri ne è stata una dimostrazione pratica. Vedere uno scoppiettante Carlo Dante dirmi “Fai entrare un po' Landu al posto mio..” mi gonfia il petto e per un attimo mi fa pensare che l’asse terrestre sta ruotando al contrario.

La ripresa fotocopia fedelmente i primi venticinque minuti. Anche se gli ospiti che comunque avevano fondamentali e gamba, provano a mettere fuori la testa e a giocarsi le loro chance. Con il punteggio che col passare dei minuti si ritocca come Ilary Blasi ho forse visto lo Joga più consapevole della serata, attento dietro (gli altri gol presi arriveranno coi titoli di coda) e bravo nel far girare palla evitando egoismi e protagonismi inutili.

Come successo a Piacenza nei finali di gara ci perdiamo un po’, forse già annusando quell’ odorino che solo i peperoni in agrodolce rendono la pizza Mussi così speciale. Ok, lo score conta altre reti nostre ma anche almeno un paio di svarioni che ci costano altrettanti gol: Ema brontola e fa bene, fosse per lui le partite dovrebbero finire tutte “un cifro” a zero. Ma va bene così, prendiamolo come spunto per migliorare ancora che la strada per la serie D (si scherza Arla) è ancora lunga come la Route 66.

 STILO 6,5: Fino agli ultimi cinque/sei minuti è un omone in tuta di ciniglia che si sorseggia la tisana del buon sonno. Sempre pronto il giusto le poche volte necessarie e  bravo a disinnescare ogni tentativo di rimonta. Turbolenze in coda all’aereo: la difesa sbanda, lui regala l’ultimo gol come un buono di Amazon Prime, ma sul 14 a 2 è tanto se non era già sotto la doccia sostituito da un cartonato, MI CONSENTA. 

MENTO 7: Partita non difficile per uno del suo spessore, imposta anche il cruise control perché nell’allenamento di martedì si stava sfilacciando come un pulled pork. Il gol che segna nel finale è una sassata che piega le mani al portiere ma il meglio di sé lo elargisce sempre a cena: tra felpe da fare, proposte di matrimonio e Praga by night non ho capito se siamo ancora nella legalità, SPONSORED BY. 

ORSI 6,5: Difensivamente parlando è sempre una bellezza come un tronista di Uomini&Donne, nell’ impostare un po' legnoso questo giovedì qui, un passaggio corto suicida e un paio di appoggi errati che fanno media con altrettante chiusure e un paio di tiri da fuori. Quando ha segnato l’ultimo gol il China doveva ancora venire al mondo, AMARCORD. 

CREMONA 7-: Ha corso più di tutti e per questo gli si perdonano due “feet” non propriamente levigati in un quintetto base che faceva del palleggio il suo marchio di fabbrica. Il gol che schioda la gara è la sua giocata tipo: si direziona verso la porta, punta i piedi e tiene il fiato…viene colpito e la palla entra, KAMIKAZE. 

MUSSI 7+: Era fuori dalla lista dei convocati e da quella del regno dei vivi, mercoledì, ma risorto dopo tre giorni come quell’Altro, lo abbiamo aggiunto in extremis…e bene così che finalmente ho scoperto tutti gli ingredienti segreti della pizza del momento. In campo il solito gladiatore ma già si sta accorgendo che croce si porta a fare il capitano di questi sbandati. Una settimana al timone e già  raccoglie i soldi del campo (anticipatamente come un bonifico) e lava le maglie puzzolenti, LAVANDERIA A GETTONI. 

LIN 7+: Se possibile ancora meglio della prima. Sempre nel vivo del gioco, tecnicamente manda a casa chiunque ma resta altruista e funzionale alla squadra, il mio “giallo” preferito. Solo io posso chiamarlo così, sia chiaro, come fossimo fidanzatini…ANNO DELLA TIGRE. 

LEPPINI 6,5: Subentra da indemoniato ma il fatto che svaria molto, da esterno a falso nueve, non crea mai confusione in campo ma semmai aumenta le soluzioni. Ci resto male per lui quando Ema gli soffia un gol sulla linea, hai presente quando ti “ciullano” il parcheggio auto sotto casa… ma Nik non demorde e ne piazza un altro. Tenero come un GrissinBon quando la cameriera fa cadere una pila di piatti e lui (per non farla rimproverare) auto-incolpa me e una sedia che era più ferma di me in campo, PIC. 

ARLANDINI 6,5: Non sono il suo motore di ricerca ma posso immaginare che oggi ha ordinato un paio di parastinchi con consegna immediata, vedendo quella caviglia a pois giuro che la tentazione di dargli un calcio (sono pur sempre un Lele Adani che non ce l’ha fatta) è venuta pure a me. In campo il solito mestierante, ci mette solo di più del suo solito ad entrare in partita e spaccarla in due come un cocomero maturo, KARIM. 

BOSELLI 7+: Il designer del gol. Gioca per la squadra (dopo che ha rischiato di sterminarla come un insetticida) e ne piazza tre, uno più del quotato Landu, giusto per creare sana competizione. Sirene turche per lui, ho guardato nella mail se fossero offerte, invece erano solo pubblicità spam che parlavano di fluenti chiome. Tenta una “sforbiciata” e ho sentito Nik sussurrare “Non si fa così…”, VARIANTE. 

AVVERSARI 6-: Devo ammettere che cominciano bene poi affondano colpo dopo colpo come un galeone spagnolo ma salvo sicuramente il combattivo Malvo e il portiere. Mega corretti, un piacere trovare team simili. 

ATMOSFERA 6+: Giocare in casa ci infonde sicurezza, ma possiamo fare meglio anche se qualche tifoso c’è e Aldo è sempre carico come una rivoltella. Mi aspetto grandi cose se la squadra continuerà a fare bene.

L’EVENTO: Eravamo intenti a decantare un profilo Linkedin da self-man e gli spiriti che riequilibrano il mondo hanno teso un filo invisibile, facendo inciampare la cameriera, e riportandoci con quel tonfo alla  cruda realtà…va bene l’euforia per la vittoria ma si stava esagerando.

 

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