martedì 23 gennaio 2024

Coppa di Lega: MASSIMILIANO AL MARINGON - JOGA MALITO 4 - 7 (d.c.r.)

 


Infiniti. I diavoli si aggiudicano una tiratissima finale ai rigori e portano all’ombra dei calanchi, la Coppa di Lega ( più nota come Coppa di Plastica), il primo trofeo assegnato in stagione. Come tutte le finali le vibrazioni pre-match erano un po’ più intense del solito…ne è uscita una sfida combattuta, leale ed emozionante risolta solo nel finale da uno Joga iceberg dal dischetto.

Per noi il trionfo è stato amplificato anche da una splendida rimonta, sotto due a zero fino a quasi metà ripresa abbiamo visto il baratro spalancarsi, ma abbiamo tenuto la barra dritta e i nervi saldi fino al gol di Ema che ci ha riportato in vita più di un defibrillatore. Onore ai nostri avversari, primo posto solitario nell’altro girone e telaio molto più robusto rispetto all’anno scorso ( e già si facevano rispettare). Per batterli abbiamo dato davvero tutto e che questa coppetta tanto bistrattata ci sia maestra, da adesso il livello si alza e resterà questo, abituiamoci prima di subito.

L’inizio JM è meno esuberante rispetto alla semifinale: vuoi perché ci si gioca la medaglia, vuoi che un po' l’avevamo impostata così ma si viaggia ai 30 come in centro a Bologna, e gli avversari sembrano avere in un paio di elementi quel cambio passo che ti può fare male.

L’1-0 dei “falegnami” arriva abbastanza casualmente ma certifica un avvio sicuramente più brillante. Ci prendiamo le misure ed iniziamo a guadagnare campo con i primi cambi che smuovono un po' le acque. Vista da bordo campo la trama è questa: pallone sempre tra i nostri piedi e ripartenze fulminee dei rivali, anche se superare il barbuto Ema non è cosa semplice this night. Le occasioni adesso rintoccano regolari come un campanile e tra pali, parate e chi più ne ha più ne metta mi strapperei gli occhi quando, sotto assedio, rilanciano e trovano il due a zero con un tiro impensabile sotto la traversa. Nel nostro miglior momento perché Cesco, Cremo ma soprattutto un infuocato Bove, si cercano e si trovano mandandosi ripetutamente in porta…incredibile ma non entra, come un inciucio tra due lesbiche. Al fischio di metà gara siamo frastornati (cosa fare di più?) ma non c’è segno di resa, Jog-alive.

Il secondo tempo è maledettamente complicato. Da un lato dobbiamo riportarla prima possibile a galla e occorre pressare alti, dall’altro sappiamo che scoprire il fianco e  prendere il terzo comprometterebbe non poco i  nostri piani malvagi.

Lo spartito è sempre lo stesso, ma non si schioda. Mux e compagni le provano tutte, i legni tra un po' vanno in doppia cifra come Lautaro Martinez, eppure è sempre 2-0. Il nostro pressing li manda finalmente in affanno e todo cambia in pochi minuti. Mux trova il pertugio giusto e accorcia, si ripete e il portiere respinge corto…Cremo è un rapace e insacca il pari. A favore di vento sembra che quei sette-otto giri completi di lancette che restano siano un tempo giusto per mettere il muso davanti e invece una sbandata difensiva manda avanti loro, mancano poche curve e siamo ancora a rincorrere.

Tutto si fa scuro, Gotham. Sai perché cadiamo Ema? Per imparare a rimetterci in piedi…e proprio dai suoi piedi (che lì per lì avrei sbaciucchiato come un feticista) parte la freccia che squarcia le tenebre, tre pari e giusto così.

Si va  direttamente alla lotteria dei penalty…serve fortuna, non sempre vince il più forte ma c’è il fattore “S”, ovvero il Simo. Noi siamo glaciali e non ne sbagliamo uno, lui come un incantatore di serpenti ipnotizza due conclusioni e quando il Longo insacca il suo la festa può cominciare, Campeones.


STILO 7,5: In partita non deve fare cento parate ma quando serve, quando prenderlo significherebbe salutare il trofeo in PVC, risponde da campione. Ai rigori sappiamo bene che non è regolamentare. Troppo grosso per una porta troppo piccola, e ci manda in estasi (e al Mc..), DONNARUMMA.

MENTO 8: Quel pallone che perde è più sanguinoso di una trasfusione, eppure il migliore in campo per distacco, provate a prenderlo. Insuperabile sui palloni alti, quelli bassi…le loro punte erano tecnicamente formidabili ma ne escono in 1000 pezzi come le scatole dei puzzle. Da quando mangia bio gli è cresciuta una strana barba, tipo la peluria dei kiwi... eh le donne si strappano l’intimo, BESTIALE.

LIN 7: Non strappa come al solito,  ma la sua partita è un crescendo. Nel finale la sua tigna è contagiosa: un paio di palloni razziati alla disperata dalle caviglie degli avversari suonano la carica peggio di un corno vichingo. Già un meme la sua battuta sulle flange, CIN CIN.

CREMONA 7,5: Il primo spezzone è intenso, il secondo da prelievo antidoping. Corre, morde, uccide…eh si perché sulla respinta del loro estremo difensore bisognava esserci e non avere pietà. Medico della squadra senza averne gli attrezzi (nemmeno una bottiglietta d’acqua), ci cura a consigli Google come mypersonaltrainer, GURU.

GIORDANO 7: Iniziamo bene ma siamo prevedibili, entra lui e cambia il finale anzi la finale. La sua spinta mette in ansia i loro esterni che sono bravi a saltare l’uomo ma meno a contenere. Non segna (in partita) ma sul rigore è più freddo di uno scozzese, Francis Mc Jordan. Ennesimo “no grazie” all’ hamburger, ha festeggiato e ballato da solo come la Silent Disco, SCHIUMETTA.

FERRARI 7+: Gli ho dato pochi minuti, troppi pochi minuti, nella centrifuga di una partita con il fiatone, ma li ha giocati da assatanato, risvegliandoci dal torpore di un avvio balbettante. Lui e Cesco bullizzano la retroguardia nemica, si mangia però il gol che poteva vederci dimezzare lo svantaggio. Mi ha fatto vincere una finale, gli restituirò il favore (mai avere debiti con Bove). Nelle foto della premiazione però sembrava uno di Fare Casa, al bando quella felpa color Fanta, dai è che arrivano quelle nuove, SACRIFICIO.

MUSSI 7+: Quando nel torello di riscaldamento si è accasciato ho perso tre anni di vita, quattro se contiamo che ha chiesto lumi al Cremo che di solito predica riposo anche se ti si alza una pellicina. Così per contrappasso gliel’ho fatta fare tutta, sperando in un suo gol come un beduino spera in una sguazzo in mezzo al deserto. Il tiro della felicità arriva poco prima delle premiazioni, ma senza quello ora non avremmo quel decoro da soggiorno, ASSO PIGLIATUTTO.

ARLANDINI 6,5: In controtempo, è uno dei migliori in campo agli albori del match, bravo nelle sponde, latitante però in zona gol. Difficile il rientro, anche se viene scelto dal coach per un motivo più che valido: è 1,97 cm di intolleranze e disturbi vari, però quando lanci lungo è un porto sicuro…e da uno dei suoi agganci volanti nasce la percussione di Ema, ZIRKZEE.

AVVERSARI 7+: Gran bella squadra, ma non solo in campo anche fuori. Il loro Geppetto, che noi tutti pensavamo incarnasse la quinta essenza del maringone, è prima di tutto un amico e poi un rivale, e gli altri sono sulla stessa linea. Tosti in ogni reparto con quegli esterni che ti rivoltano le budella ogni volta che ti puntano…tanta roba. Andranno lontano, stay tuned.

ATMOSFERA 6,5: Anche se non ci sono tribune il contorno è dignitoso (meglio che Riyadh comunque) con i rappresentanti del terzo quarto posto che dovevano scegliere se aspettare la fine della partita o impiccarsi ai canestri sporgenti del Campus (che la sofferenza era la stessa).

L’EVENTO 1: “Vi raggiungo da Carpa coi freschi di zona” mi suona sempre come un “chissà se li avrò a disposizione”, non c’è cosa al mondo che più sconsiglierei di quella macchinata lì. Tenere presente che l’autista (il Nik), che comunque è il più affidabile del trio, si era perso a Chiavenna, abitanti 51,su un' unica strada. Rispetto a lunedì scorso il Campus non l’avevano mica spostato, eppure...

L'EVENTO 2: Non che dalla premiazione mi aspettassi modelle "sgallonate" e la musichetta della Champions però quel banchetto preso in prestito dalla facoltà di economia buttato alla meglio a centrocampo non faceva presagire nulla di buono. L'orario tardo ha inflitto il colpo di grazia. La sensazione era un po' quella di quando hai fatto serata, sei su di giri e vuoi chiudere tu il locale ma il barman, per farti capire che è ora e ti devi spicciare, inizia a passare il Lysoform sul bancone e ad impilare le sedie sui tavoli...

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