venerdì 5 aprile 2024

SPECIAL TEAM - JOGA MALITO 4 - 4


Risposte. Grande prova dei diavoli che alla Bellotta sfiorano il colpaccio esterno contro Special Team, riacciuffati sul risultato di parità proprio quando ormai la vittoria sembrava impacchettata. Una sfida emozionante, ben giocata dai due team ma che ci riempie la barra dei rimpianti, potevamo e meritavamo l’intera posta. Ma pazienza, il calcio sa essere spietato, la prestazione Joga è stata comunque sublime andando a sanare quel lunedì di follia contro i “carpenters”.

Risposte che dovevamo dare prima di tutto a noi stessi, ok le risate e la pizza dopo sono la benzina (che poi visti i prezzi il paragone calza a pennello) ma non vanno dimenticati gli sbatti e gli sforzi che da settembre alimentano questo sogno. Chiedersi quale fosse il vero Joga dopo la debacle lodigiana era lecito, sapere che è stata una parentesi e ora sotto a chi tocca però ha tutto un altro sapore.

Ieri, contro un avversario che voglio ripetermi… è una corazzata, abbiamo azzannato fin da subito il match, con quell’attenzione tattica e cura dei dettagli che ci rende ostici, difficili da debellare. Il campo piccolo ( Simo aveva già pensato al sequel della sua lamentela regina..) favorisce i capovolgimenti di fronte ma siamo così compatti e sempre in rotazione che sforniamo occasioni senza concedere nulla dietro. 

Il gol di Arla, rifiorito come i margheritoni in primavera, certifica una supremazia iniziale marcata, aahh quanto ci è mancato quel metro e novanta di acciacchi e malanni. Ma i padroni di casa non battono ciglio e giocano a memoria: eh si, hanno in programma una sola giocata…palla alla punta e speriamo. E’ uno schema funzionale però e la loro boa, sempre accerchiata, alla prima occasione ci punisce…1-1.

Ma non restiamo a guardare. Mastichiamo futsal, teniamo il pallino del gioco, e soprattutto siamo connessi alla partita: sfruttiamo subito un calcio d’angolo battuto corto per avvoltoio Ema che si avventa e la spinge dentro, avanti noi. Prendiamo anche un palo dopo un’azione tutta di prima ma anche Special ha le sue armi e Simo si deve impegnare non poco nelle respinte. Quando anche lui ha preso un palo… ma con la capoccia è tremato il pavimento, come a Taiwan. Una scalata mal riuscita porta al due pari e la partita è uno stallo alla messicana. Ci pensa uno scatenato Ema a riportarla dalla nostra (2-3) e su questo punteggio si chiude una prima frazione ad altissimo voltaggio.

La ripresa, se possibile, comincia ancora meglio per i diavoli. Loro attaccano e verticalizzano sulla punta, noi ripartiamo in velocità e prima viene steso Vene, poi il Cremo…rigori solari, quasi accecanti. Il primo lo realizza il solito Ema che se tiene questo passo può insidiare i 44 gol del capitano, arenati da qualche settimana come un capodoglio a riva. Così il secondo, quello del possibile +3, torna nelle mire di un Mux che stava giocando alla grande e che comunque piuttosto di venir scavalcato da Ema preferirebbe retrocedere come la Salernitana. Portiere spiazzato ma pallone alle stelle, peccato ma non sarebbe cambiato molto, su certi campi e contro certi avversari non potresti comunque abbassare la guardia.

Per lunghi tratti resistiamo, chiudendoci, difendendo quel doppio vantaggio con tutte le nostre forze. Che a dirla tutta non sono poi tante, facciamo più fatica ora a ripartire di rimessa. Ma con il passare dei minuti anche i nostri competitor cominciano a perdere quota….uno schema hanno e quello usano, ma sembra di sbattere sempre contro lo stesso muro, crash test. Eppure il loro terzo gol, quello che accorcia le distanze, passato tra le manone di Simo e il palo, li rianima quando già vedevano l'ingresso dell'obitorio. E puntualmente la mazzata...un blocco, l'unica incertezza difensiva della serata, a sculacciarci come una governante severa, 4-4. 

Finita? Macché...nel momento in cui certe partite puoi anche perderle accade che abbiamo una punizione sulla trequarti, Mux alla battuta. Il suo palmares insegnerebbe che quell'ultima chance va calciata dritta per dritta in porta, ma è stremato e soprattutto c'è Cesco inspiegabilmente senza marcatura al limite dell'area. Arla, in modalità antifurto, trova l'unico attimo di silenzio generale della serata per urlare come un rocker "passala a Cesco", ci mancava solo un' insegna luminosa che lo indicasse "Lui è Cesco"....eppure non viene calcolato. Riceve palla e calcia, nell' unico spiraglio possibile.....legno clamoroso e molti dubbi anche su San Gennaro, se non li aiuta lui i suoi discepoli. Il pareggio veste stretto, anzi skinny, ma con prestazioni simili non ho dubbi che andremo in semifinale...avanti così.


STILO 7,5: Parava con l'aureola del Santo già prima di quella craniata, poi ancora meglio con quel vizio di inglobarsi il pallone che se gli fanno le analisi trovano i globuli bianchi, i globuli rossi e quelli a pezze bianche e nere. Incolpevole sui gol, serviva Mandrake. Quando con quel rinvio sbilenco ha centrato una delle travi di sostegno della struttura ho temuto che avesse da ridire anche sulle antiche leggi dell'architettura che resistono dai romani (un paio di muri portanti servono sempre), invece dopo quella pausa alla Celentano ha esibito un sommesso quanto falso "scusate", UMILE.

MENTO 8: Grande prova difensiva, sarà anche vero che il loro puntero realizza tutti e quattro i gol Special, ma nell' uno contro uno è stato insuperabile, stordente. E non si accontenta il goloso Ema...tre marcature portano la sua firma, per la quarta non trova di meglio che incolpare il mister, quando in realtà l'ingresso di Mux che al secondo rigore scoppiettava in panchina come una ribollita, era già stato deciso. Ema per non far pesare nulla a nessuno ha finito la serata con un lapidario "io l'avrei segnato", FRATELLANZA.

VENEZIANI 7+: La partita non è per mammolette e abbonda di contrasti e colpi duri, il Vene dall'aspetto coccoloso fuori in campo però si trasforma in una belva e non si tira mai indietro. Palla a lui e stai certo che non la perdi, che te la rigioca...bene, altrimenti anche Ale sarebbe Iniesta. Scatta bene sul rigore procurato, l'unica mezza sbavatura è la non chiusura sul loro secondo centro, ma parliamo di contorni, RABIOT.

LIN 7: Un buonissimo Cina, non inganni che si è visto meno dalla metà campo in su, non ha sbagliato un appoggio e in certe mischie ha difeso e respinto contro ogni pronostico, un piccolo Huawei contro l'Iphone Pro Max che sembra un 55 pollici. Devo andare a fare le pulizie alle 23 di sera mi sembrava un errore di traduzione ma poi il buon Cesco mi ha ricordato cosa significa "pulizie" in mandarino e allora mi sono tranquillizzato...forse, CHINA TRUE CRIME.

CREMONA 7+: Rinato. Un secondo tempo sugli scudi, stantuffo nel momento migliore Joga (fino a metà ripresa) e razziatore di palloni, gli avversari gli rubavano due metri di prepotenza ma lui li recuperava sempre sulla corsa. Dimostra però di non conoscere il suo coach, un improvvisato...Lol 4: arrivo mezzoretta prima stavolta, mi scaldo bene ed entro subito...dimenticato in panca come un ombrello in stazione, stanza degli oggetti smarriti, ASCESA.

MUSSI 7+: Tremate perché se torna a pieno servizio anche il Cap, e sta tornando, ridiventiamo quel tritacarne di inizio stagione...e voi gli smash burger. I rigori li sbaglia solo chi li tira (vero che quel pallone è atterrato a Malpensa questa mattina come un Easy-Jet) ma ormai il sodalizio Pres-Capitano va ben oltre le multe e i divieti, si sono smezzati un profiterole che parevano Lilli e il Vagabondo, POLIGAMO.

GIORDANO 7,5: Spacca subito la partita, zero adattamento. Si trova ad occhi chiusi con tutti ma quell' uno-due con Arla è da urlo, il gol non arriva per pochissimo. Ottimo anche nel secondo, l'ho visto più a disagio in pizzeria, alla fine la prende coi calamari, puro istinto di sopravvivenza il suo: era più simile a un fritto misto e il cuore lacrimava di meno, EVIL.

ARLANDINI 7,5: Il Nacho Vidal del gol, autore di un after match dai risvolti boccacceschi, la sblocca con una staffilata sotto la traversa, e passa la paura. Tante sponde, una lotta continua che lo vede vincitore...e tutto questo con una vite nell'anca, il malocchio, un polmone solo eccetera eccetera. Gran giocatore di padel dall'anno prossimo, BUGIARDO.

AVVERSARI 6,5: Completi, come dice Landu dieci anni fa erano una C1...mica ho capito se intendesse una Citroen, ma va bene così. Monotono il gioco anche se l'arrembaggio finale ripaga e acciuffano il pari, festeggiato giustamente come un trionfo. D'altronde se hai punta e portiere fuori categoria sfrutti per forza quella roba lì.

ATMOSFERA 6,5: Alla fine è un palazzetto che ho rivalutato, piccolo ma ci giochiamo su bene. Non lascia posto al pubblico e....peccato quelle travi che tengono su il soffitto è Simo? Pacchiane...

L'EVENTO: Il lato oscuro del tavolo dopo aver schivato una paella che sapeva di invenduto si era abbandonato a discorsi da caserma, con Arla, allergico ai latticini che mostrava foto di davanzali che contenevano più latte della Polenghi...quando dal cilindro esce fuori la storia di Mux che esce dal baule. L'ho trasportata ai giorni nostri, subito. Ema sul dischetto, sta per battere il rigore decisivo, si sente il "clac" del baule e il capitano sbucando esclama "batto io.."



Nessun commento:

Posta un commento