venerdì 19 aprile 2024

SMART 014 - JOGA MALITO 8 - 7


Dark. Brutto stop per i diavoli Joga nella difficile e "notturna" trasferta contro gli Smart, in una serata che proprio non si farà ben ricordare per il suo epilogo. Ancora una volta abbiamo dimostrato di non avere nulla di meno rispetto a chi ci precede, ma è un momento così, dove raccogliamo meno di quanto potremmo. Anzi è un'intera poule scudetto dove non ne gira bene mezza e anche stavolta ributtiamo assieme i cocci di una prestazione discreta ma ahimè avara di punti.

La classifica è disallineata e mancano dei recuperi, ci vede ancora al quarto posto ma di certo non ci sorride. In pratica non siamo più padroni del nostro destino o meglio, noi dobbiamo fare il nostro percorso e provare a vincere gli ultimi due scontri casalinghi, poi vedremo se chi ci rincorre (con una gara in meno) avrà messo la freccia per il sorpasso oppure ci leggerà la targa. Nulla è ancora deciso, di certo non è stato il cammino trionfale della prima parte di stagione e adesso un pizzico d'ansia la percepisco, la sento attaccata ai muri dello spogliatoio.

Mentalmente siamo sul pezzo, ci crediamo, ma poi in campo la nostra voglia si sta trasforma in un vorrei ma non posso. Un peccato perché a valori ci siamo, ma qualcosa in questo finale di stagione si è inceppato, una flessione (nei risultati più che nelle prestazioni) che ci costringerà a tirare fuori l'impossibile, a giochi di prestigio in questo finale thrilling. La buona sorte ci ha voltato le spalle, palese, ma onestamente ci siamo anche scavati mezza fossa da soli...pareggiando partite già vinte e, pure ieri, non agguantando un pari che sarebbe stato grasso che cola in termini di classifica. Obbiettivo dichiarato è vincere la prossima e poi quella dopo, se non ci riusciremo è evidente che non saremo tra gli invitati al ballo delle semifinaliste.

Anche ieri uno Joga dai due volti, buona gran parte del primo tempo e il finale di match ma nel mezzo anche tanti affanni e troppe disattenzioni individuali e di reparto. Contro certe squadre l'errore non è ammesso, non ti perdonano. A inizio anno la compattezza era la nostra forza e farci gol diventava un privilegio, per pochi. Dopo aver dominato per quasi tutta la prima frazione ci siamo sciolti al primo contrattacco; marcature a tre metri come ai tempi del covid, palloni persi da suicidio, dormite su corner...non ci siamo fatti mancare niente. Impensabile dopo quel 3-1, autoritratto dei primi minuti Joga, splendidi. Loro con qualche innesto nuovo hanno iniziato a premere, a giocare un buon futsal ma alla fine i due gol che pareggiavano la contesa sono arrivati per il nostro assopimento, quasi come avessimo finito di colpo la benzina e le idee.

La ripresa inizia con Arla colpito duro che deve abbandonare il campo, un classico come Barca Real. La squadra si riassesta anche bene ma non riusciamo a prendere le misure ai loro esterni che ci puntano, ci saltano e poi calciano...un paio di gol, arrivano così, dalla linea di fondo, e noi più bucati degli onion rings. 

Abbiamo cuore, e un Mux esagerato, trova sempre un modo (che spesso è una punizione) per accorciare e tenerci attaccati al tram. La partita vive di sussulti con gli avversari che sempre in vantaggio di una rete fiutano le nostre incertezze e ci pressano costringendoci all'errore, allo sbaglio facile.

In altri momenti avremmo disinnescato la bomba, senza paura di tagliare il filo sbagliato...adesso non ci riusciamo. Un discreto Smart, dal sabor sempre più latino, ma non più forte dei precedenti o di quello che ci ha eliminato l'anno scorso. E infatti nonostante le nostre tribolazioni prima di capitolare abbiamo ancora non una, ma che dico due, dico tre...occasioni enormi per pareggiare. La più macroscopica è la classica imbeccata sul secondo palo....il capitano, colui che su punizione centrerebbe il bersaglio da qualsiasi distanza come Robin Hood, da pochi passi tocca debolmente: palla tra i guantoni del loro portiere e coach sbiancato come il buon Michael.

Il capovolgimento successivo è la nostra ghigliottina...e non è neppure il momento più basso della serata. Ripartiamo a testa bassa con la volontà di riprenderla subito. Mux cerca il tiro ma si allunga la sfera e va a contrasto, impattando su un avversario. Il campo, il modo...un terribile flashback...il nostro Cap deve gettare la spugna, tra le lacrime. Buffo che la riaccorciamo ancora...ma siamo già nell'extra-time e dopo tre scoppole nei precedenti incontri questa volta sono gli Smart a spuntarla.

Datemi del pazzo ma io continuo a crederci, mancano due partite e so che le lotteremo. Vedo l'oscurità pronta ad avvolgerci ma se restiamo uniti il buio non mi fa paura...dai è diavolo.


STILO 7: In versione zen, para anche con il muto attivato, però lo preferisco quando con le sue urla spezza-timpano ci tiene tutti svegli come un after party. Nel primo tempo respinge tutto prima di alzare bandiera bianca, quel che passa è sotto la voce "imprendibile". Nonostante il clima poco festoso al Mc sarebbe andato anche da solo (ammesso di trovare la strada) tanto si alza a mezzogiorno come i lord, ma è risaputo che se pronunci quel franchise lì il China non ti lascia mai solo, come la curva del Liverpool, AFONO.

MENTO 6: Primi venti minuti da padrone, e si che ero preoccupato perché nel riscaldamento studiava le movenze di Gabbia...invece di rompere il fiato. Poi, poco aiutato dagli esterni, cede il passo agli incursori nemici. Per indole è sempre l'ultimo delle cumpa ad arrendersi (vedi l'ultimo gol) però non riesce ad esserne il condottiero, i suoi affondi sono spesso solitari, quasi disperati, VICE CAP.

LIN 6: Nel primo si innervosisce, patisce le provocazioni e certe carinerie e finisce per autoeliminarsi come un messaggio dell' ispettore Gadget. Molto meglio nella ripresa, quel suo frescume, nel finale, alimenta le speranze e da vigore agli ultimi sfortunati assalti. Navigatore umano, da qualsiasi latitudine sa raggiungere il Mc più vicino, comodo se non sei pratico della city, però le scritte sono in cinese, GILALE A DESTLA.

VENEZIANI 6-: Detto che il Vene non può giocare male per principio e che anche quando sbaglia lui urlo "cazz..Cremo" per non essere fulminato secco dall' onnipotente, l'ho visto meno esplosivo, meno preciso, meno tutto il suo elevato standard. Pulito nelle linee di gioco però un paio di marcature leggere spalancano il baratro, eppure abbiamo bisogno di aggrapparci alle sue giocate al suo estro, ora più che mai, SALVEZZA.

CREMONA 6,5: Continua il suo momento positivo, quando la nave oscilla e perdiamo la rotta il suo ingresso riporta la calma...un po' di senso tattico non fa mai male, come il minestrone. Dopo un assist che passa tra una selva di gambe e non sfruttiamo, andiamo sotto e allora la sua copertura viene rottamata per fare spazio a una punta. Quando qualcuno si fa male e mi chiede del normalissimo ghiaccio spray io lo guardo implorante come osserverei il bagnino di Riccione mentre uno sta annegando nella broda (quella è)... però è un fisioterapista mica un guaritore, WANNA.

GIORDANO 6+: Partenza folgorante, appena recuperiamo palla distende la squadra e i suoi tagli squarciano la tela, Fontana. Il gol, incrociando al volo un corner battuto corto, è il suo Everest e in quel momento mi è sembrato il più sudamerica in campo, anche se lui è solo "sud" e poco americano. Più stropicciata la ripresa e quel pallone perso, afflosciandosi su se stesso, alla fine peserà più del Bavaro, ARGENTINO.

MUSSI 7,5: Che partita il capitano, tornando quel cyborg ingovernabile della prima parte di stagione dove aveva messo tutti in fila come una pole position. Quelle punizioni, quelle maledette che ci tenevano in vita e secondo me ce l'avremmo anche fatta....ma come i serial killer, che tornano sempre sul luogo dell'omicidio, sullo stesso campo in cui aveva sgretolato il Longo stavolta è lui a lasciarci le penne. E pensare che un'oretta prima eravamo intenti a scherzare sulle orecchie mozzate del Cina, si vede che il karma ha gli occhi a mandorla e puzza di fritto, INCRINATO.

FERRARI 6: Primo spezzone speso bene, viene a contendere palloni arretrati e riesce a far salire la squadra anche nel momento di pressione Smart. Meno efficace nel secondo anche se siamo più arruffoni; il coach prova a mischiare le carte (vai esterno, no punta...) imboscando le sue mosse come un motorino dietro alle Torri, non funziona ma che emozioni è Bove? Al Mc è spaesato...grossi totem in grigio ferro invece di abbondanti davanzali in plastica viola ciclamino....NOGOD.

ARLANDINI 6-: Abbiamo bisogno di lui come dell'ossigeno in un ascensore affollato da petomani, eppure per una sera non si intravede il miglior Arla, quello che anche se la difesa avversaria è spendida splendente trova sempre il modo di impossessarsi della sfera e creare scompiglio. Magari nel secondo l'avrebbe ribaltata come un sedile posteriore in camporella, ma i suoi muscoli di Boemia crollano sotto le percussioni latine, TAMBURELLO.

AVVERSARI 6,5: Parere personale, nonostante ad aprile cambino sempre pelle come i pitoni indiani, ieri erano alla portata quindi forti ma battibili (dal vero Joga). La spuntano di esperienza, di mestiere (vedi anche l'arrivo alla spicciolata...) ma loro sono già in semifinale e noi no, quindi zitti come gli acquari.

ATMOSFERA 5: A parte che la prossima volta che giochiamo qui butto il sale come se dovesse nevicare l'indomani (non sono scaramantico però...) ma vedere questo anfiteatro del nulla vuoto alle 21 per giocare alle 22 mi fa male al cuore. Giocherei a Ottone o a Marsaglia pur di non sentire quella sirena iraniana lì.

L'EVENTO: Il rientro negli spogliatoi più traumatico di questo 2024. Mux che pur di non aggrapparsi alla vecchiaia del Pres preferisce soffrire in silenzio facendosi quei 250 metri su una gamba sola...siamo dentro e parte a tutto volume un tormentone latino che a confronto "Bailar Contigo" l'ha scritta Mozart. Tra i vapori delle docce Arla, Ste e Ale sono intenti a fare calcoli come se dovessimo presentare il bilancio il mattino dopo. La soluzione è chiamiamo gli Special e attendiamo una buona notizia. Appena il mio orecchio ha sentito "0-0" ho avuto l'istinto di farla finita, andare nell'altro stanzino e urlare " musica de mierda chicos" per fargli estrare il ferro dal borsone e farmi impallinare peggio di un Golf Club...




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