venerdì 12 aprile 2024

JOGA MALITO - EDUCATT 4 - 4


X-Factor. Secondo pari consecutivo dei diavoli che si fanno raggiungere all' ultimo istante da un immortale Educatt in una serata che per la mole di gioco e le occasioni poteva congedarsi con tutt'altro risultato. Non è girata, anche se i nostri demeriti vanno a braccetto con la malasorte; due punti evaporati (come poi  era capitato alla Bellotta) e cammino nel torneo ancora tutto da decifrare...ieri con i tre punti segnavamo una bella tacca e invece bisogna tornare a nuotare nella acque stagnanti per riemergere.

Ma il traguardo è ancora lì ad aspettarci, saremo artefici del nostro destino anche se pieno di spine come un roseto. Abbiamo visto avversari non sbocciare... ma sciabolare per un punticino strappato contro di noi, segno che possiamo ancora mettere paura.

Nulla da rimproverare ai ragazzi, anche se visto quanto ci giocavamo nei cinquanta minuti di ieri non averla portata a casa è stato un peccato capitale. Abbiamo dominato in lungo e in largo il primo tempo sbagliando tantissimo sotto porta. Bravi eh i portieri degli altri... però uno strizzato 1-0 mettendo a referto trenta/trentacinque conclusioni a rete è onestamente troppo poco. Perché è in quel primo tempo che custodisco il mio cofanetto di rimpianti. Dovevamo tranquillamente essere sopra di "X" gol, avevamo difeso da squadra e attaccato no-stop, a senso unico. 

La partita scorreva sui binari auspicati, esattamente come l'avevamo impostata, dovevamo solo concretizzare di più. Poi vero che nel calcio ci sono anche gli avversari. Stiamo sfidando le migliori, ed Educatt è tra queste. Basta un gol, uno sbandamento e prendono coraggio, si contagiano di coraggio. Vanno addirittura avanti (1-2) con il loro pivot, bravo e fortunato a liberarsi al tiro. E' il nostro momento di tilt e arrivano le prime grandi parate del Simo... va bene, ma sono le prime occasioni ospiti del match, caspita agli altri non succede mai di incepparsi? Oh trovano sempre un buco, glory hole.

Un rigore di Ema, rivendicato come un attentato dell'Isis, ci riporta a galla, poi andiamo di nuovo sotto e nelle sabbie mobili il capitano stacca il biglietto vincente: tre pari in una girandola di emozioni. E' il momento della gara dove si azzerano i tatticismi, entrambe le squadre sono organizzate e si rispettano ma vogliono vincere, a tutti i costi. Ci proviamo, costringendo il loro estremo difensore ad esibire tutto il suo repertorio...non entra, e i pali e la nostra mira fanno il resto. Poi nel modo più impensabile, grande triangolazione Joga e cross vellutato sulla testa di Ema che incorna, il portiere tocca ma nulla può...è vantaggio.

A calcetto un gol di scarto è il niente, ma per come la stavamo gestendo, cronometro alla mano credevo che quell'inzuccata negli spogliatoi avrebbe acceso un diavolo in me come  dice Zucchero. E invece, lo scacchiere aveva previsto una mossa, diabolica. Abbiamo la palla tra i piedi e possiamo gestirla in mille modi, ma ci incartiamo...finisce a centro area e il loro lesto centravanti ci infilza come uno yakitori...che bruciore.

Non c'è tempo per rimediare e finisce così...un po' increduli e arrabbiati ma ci sta, per noi è la vita. L'ebollizione dura un attimo, filtriamo il buono che resta (comunque la prestazione) e testa alla prossima. 


STILO 7+: Passeranno settimane, forse mesi, per mandar giù senza reflussi quell' ultimo minuto lì, altro che latte e biscotti. Dopo un primo tempo di inoperosa osservanza aveva trovato il modo di immolarsi fino al nostro vantaggio, che poteva avere il suo marchio stampato ovunque, come una borsa di Gucci. Umore nero come le nostre felpe, il Piccio deve averlo intuito...ha omaggiato la tavola con un cesto di fritti e mozzarelline che avrebbe sfamato l'Etiopia trasformandosi infine in un giro pizza, ATROCE.

MENTO 7: Ne aveva uno tosto da marcare e il duello sarebbe finito un po' in parità, Ema Win nel primo, meglio il loro diradato puntero nel secondo. Ma poi quella capocciata e quell'esultanza potevano essere il mio sballo, non c'è Salvini che tenga... Nel post-match solo una cosa mi era più lampante del fatto che City Real Madrid fosse stato un partitone....con 5 Ema in campo, di cui uno rigorista, si vincerebbe su tutto, TRIPLETE.

LIN 6,5: Un buonissimo China, soprattutto nel primo, collante tra il nostro gioco offensivo e quell'attenzione dietro che ci lascia in chilling tutta la prima frazione. Vicino al gol nel secondo, si spegne un po' all'improvviso come un black out ma aveva spremuto a dovere quei suoi due polmoncini asiatici. Stavolta doveva comprare una play in notturna, il meno losco dei suoi giri è un combattimento tra galli in uno scantinato comunque, AVANA.

CREMONA 6,5: Ripaga sempre con grandi prestazioni, anche quando gioca un filo meno. Il suo spezzone è da manuale, capisce da solo che la squadra è sbilanciata in avanti e si piazza a gestire il giro palla e le rotazioni trovandosi spesso a fare l'ultimo. Sul piano fisico gli universitari sono un mostro da ultimo livello per lui, eppure non esce dalla sala giochi ridimensionato, anzi, METAL SLUG.

GIORDANO 7: Il migliore del primo tempo, mai un tocco banale, sempre a supporto delle trame offensive senza perdersi l'esterno nemico. Inspiegabile quindi il suo scarso impiego nel secondo (coach ci dica...). Nei minuti finali succedono cose più turche del parrucchiere di Dante: prima il loro pareggio, poi una conclusione di Mux respinta che arriva sui piedi del nostro "vesuviano"...calcia a botta sicura ma alle stelle, RASPADORI.

MUSSI 6+: Le lanciate dell'arbitro sono ormai famose e portano più sfiga di una suora vestita di viola che guida un carro funebre...però dopo una prestazione del genere, combattendo e lottando al servizio della squadra il capitano non meritava una beffa simile, sbagliando proprio lui quell'ultimo tocco, ahimè decisivo. Per alleviargli la pena, avessi avuto poteri predittivi, mi sarei messo io al suo posto...tanto quel tocco di esterno, raffinato come un tre stelle Michelin, non avrei mai saputo farlo...CHI NIENTE, CHI TROPPO.

FERRARI 6-: Spezzone difficile, nel momento dove Educatt mette fuori la testa. Il Bove ci prova, si ingobbisce e difende qualche palla sporca però non brilla nei movimenti. Quando il loro ultimo alza il suo raggio d'azione scatta la sirena d'allarme...dentro il Longo e i suoi centimetri. In pizzeria, dopo aver pagato il campo protestando come un nord irlandese, il primo smaltino che vede (definito un non colore) la spara enorme: se passiamo, vinciamo noi, ASCOLTALO O SIGNORE.

VISONI 6,5: Entra fresco come un taglio Barbanera e la sblocca dopo quasi un tempo e un rosario di imprecazioni che vale già per il mese di maggio, chiudendo un' azione travolgente. Appena prima con un tocco sotto aveva già rischiato di scoperchiarla. Sembra la fine del nostro ramadan ma nel secondo nonostante tanta spinta e molta battaglia non riesce a ripetersi, ENTRO,SPACCO,ESCO,CIAO.

ARLANDINI 6,5: A fine partita aveva i tatu sulle braccia come Gemitaiz, stemmi di lotta e resistenza nelle grinfie del loro ultimo. Mi è mancato il suo gol, magari sul finire come il limoncello, a ghiacciare come iglù quelle facce sbarbate ancora senza peli importanti, ANCHOR.

AVVERSARI 6,5: Per una sera li avevo visti battibili, loro che sulla carta sono un po' il nostro spauracchio (ad oggi 5 punti, 4 contro di noi..) ma non averla chiusa quando ne avevamo l'occasione li ha rimessi al mondo come un parto. Ultimo forte, punta forte, stasera anche il portiere...eppure dobbiamo mangiarci le mani fino ad arrivare ai polsi.

ATMOSFERA 6: Strana, non mi piace fare proclami ma una spinta in più dagli spalti qualche volta mi manderebbe a letto felice. Se ricordate loro avevano la gente ammassata alle righe che sembrava la Libertadores...dai è uno sforzo tutti, non sempre gli stessi.

L'EVENTO: La loro unica supporter, una Barbie Universitaria, viene a chiederci una sigaretta. Tempo zero e il buon Arla si mette un panama in testa e inizia a dirgli che lui è proprietario terriero di piantagioni di tabacco e quindi le "fa su"....la ragazza quasi fiuta il colpaccio ma il buon Cesco con un solo gesto rompe la liason, allungandole un pacchetto di sigarette sottomarca da tabacchino di periferia. Il Pres cerca il gemellaggio ma la tipa una volta acceso esclama il suo schifo per noi, per gli universitari e anche per il Csi con un telegrafico ma efficace "a me delle partita non mi interessa niente...".

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