sabato 5 dicembre 2015

JOGA MALITO - ASD XXX 4 - 3


I diavoli tornano al successo in una serata nefasta che, tre punti a parte, ha ben pochi motivi per strapparci sorrisi. Mi riferisco ovviamente al grave infortunio di Simo: spalla lussata, possibile operazione in vista e tempi di recupero indefiniti.
In campo, contava vincere e lo abbiamo fatto, ma sul piano del gioco non abbiamo disputato una grande partita, anzi abbiamo faticato come non mai per venirne a capo.
Le attenuanti ci sono. Tanti assenti, acciacchi vecchi e nuovi, un clima surreale dopo lo switch off Simo ma è onesto dire che la prestazione Joga è stata sottotono (anche per merito degli avversari) e ci è andata di lusso in termini di risultato, fosse stato un pari non ci sarebbe stato nulla da eccepire.
Ottenere il massimo risultato con il minimo sforzo è evidente che non è nelle nostre corde. Se non siamo sempre concentrati, se non siamo al completo, se non andiamo sempre a mille incontriamo difficoltà, rischiamo e rischieremo sempre.
Non devo spiegarlo io che se vogliamo mantenere lo status di nobiltà restando seduti al tavolo dei grandi, dobbiamo mantenere la compattezza delle prime sette-otto giornate.
Al netto delle dovute critiche, abbiamo vinto tra mille difficoltà, il carattere certo non ci manca. In una serata complicata abbiamo tirato fuori energie e attributi, la vecchia guardia non delude mai e trascina gli altri... i tre punti sono il premio a questa lotta nella fanghiglia.
Bravi anche i nostri giovani. Vedere un Vene colpito ma non affondato che stringe i denti e rientra in campo è motivo di grande orgoglio, lo spirito Joga esiste sul serio.
Il menu della partita propone un brodino insipido per tutto il primo tempo. Bravi gli ospiti a chiudersi dietro e ripartire, noi pigri e compassati nella manovra.
Andiamo in vantaggio ma gli avversari ci riprendono subito sfiorando più volte il raddoppio.
La ripresa è sicuramente più elettrica. Gli XXX trovano il vantaggio due volte ma la rimediamo con un grande Davide (bentornato fenomeno) che da lì a poco diventerà il salvatore della patria.
Sul tre pari l'episodio che spacca in due la gara... e spacca in due anche il Simo.
Rigore per gli ospiti, palla fuori; il nostro portiere si volta per abbracciare il pallone e rilanciare e si accascia a terra. Arriva l'ambulanza e la partita si interrompe per una ventina di minuti.
Si riprende che ormai sono le undici e chi ha giocato sa bene che ricominciare a freddo rompe tutti gli schemi, può succedere di tutto. Ci va bene che segniamo noi con la terza meraviglia della serata di Davide e la portiamo a casa battagliando fino alla fine su ogni pallone.
Ora il turno di riposo prima dell'ultima tappa già in odore di panettone. Ricarichiamoci e mettiamo nel mirino anche quella.
Un inciso. Dopo i mal di pancia dell' ultima settimana entro in clima pre-natalizio e mi sparo un po di pagelle zuccherose. Voglio la pace nel mondo.

Le pagelle:

STILO 7+: Fino al crack è la nostra ancora di salvezza, il nostro appiglio nella burrasca di una partita  inaspettatamente complicata. Prodigiosi alcuni interventi nel primo tempo, incolpevole sui gol e provvidenziale anche se esce a valanga sul rigore procurato. Speriamo di rivederlo al più presto in campo, SPALLA COTTA.

MAROTTA 6,5: Non è facile viverla da spettatore, subentrare a freddo con il risultato appeso a un filo e risultare comunque determinante. Non tradisce emozione, come la Ceres c'è e quando andiamo sopra irradia sicurezza, CYBER.

GARLI 6,5: In difesa non delude mai, è concentrato, cattivo, tignoso. Non che dovesse dimostrare nulla ma non è una partita in panca che cambia il suo status di leader silenzioso di questa squadra, FONDAMENTA.

SILEO N. 6: Il capitano nella lotta ci sguazza, ci va a nozze. Da esterno il passo è buono ma gli avversari sono chiusi a riccio e lui, come altri, non ha le chiavi per aprire il portone. Nel momento clou è costretto ad arrendersi dopo uno scontro con un avversario, VANGELO.

SILEO C. 6: Meno minuti del solito ma rendimento costante. Sempre abile in marcatura si spinge anche in avanti nel momento buio della partita nel quale andiamo sotto due volte. La corsa in ambulanza comprende anche lui e in un colpo solo ne perdiamo due, 2X1.

ORSI 6: Scocca qualche freccia, sia nel primo che nel secondo tempo ma si accende e si spegne come le lucine dell'albero senza entrare mai veramente nelle giocate decisive. In termini di lotta e rottura del gioco non ha bisogno di presentazioni ma, in generale, può fare di meglio, TIEPIDO.

VENEZIANI 6+: Nei primi minuti è il solito fattore wow, tra gli sbadigli di una gara che non decolla irrompe e fa uno a zero. Poi come un motorino ingolfato inizia a perdere giri fino ad uscire per un dolore all'inguine. Rientra a puntate come una serie tv ma si vede che soffre più di un uomo costretto a guardare Twilight, META' PREZZO.

CASAROLI 6: Tanti buoni spunti. La partita è complicata perchè mancano i rifornimenti e da terminale avanzato deve rientrare a sgomitarsi qualche pallone da solo. Un colpo di tacco e un paio di conclusioni sventate il suo biglietto da visita, ma come un cartomante io ci vedo anche altro, ad esempio quei minuti finali da esterno basso, con la lama tra i denti, DRUGO.

MIGLIORINI 7,5: Decimati già ai nastri di partenza, perdiamo uomini su uomini in battaglia e decide gettarsi nella mischia. Non giocando da mesi la sua condizione è approssimativa ma trabocca di classe e nel momento topico decide con una tripletta. Da infarto l'aggancio di tacco che poi spreca spedendo a lato, BOMB.

TIFOSERIA 7: Ringrazio Loris e Patrick ma anche Luca e Savo e tutti i presenti. Vogliamoci bene.

AVVERSARI 6,5: Delle squadre di centro classifica quelli che mi hanno impressionato di più per organizzazione e gioco. Noi ci abbiamo messo del nostro ma il pari (almeno) l'avrebbero meritato. Pagano un pò di imprecisione davanti ed un rigorista improvvisato. Ringrazio il loro leader carismatico per gli apprezzamenti sul blog.

MI PIACE: Chi vive di Joga. A volte, per difendere una bandiera, bisogna chiedere dopo scusa non prima per favore, ma è tutto calcolato.

NON MI PIACE: La maledizione della prima luna che incombe sui nostri portieri.



















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