venerdì 8 aprile 2016

BAR NIGHT & DAY - JOGA MALITO 4 - 5


Fiuuu. Con un sovraccarico di sofferenza i diavoli vincono anche l'ultima di campionato tagliando il traguardo dei 46 punti finali, il punto più alto mai toccato da questi colori.
La regular season termina qui, ora ci aspettano i playoff. Premio o condanna? E' un'antica diatriba, per il momento definiamoli semplicemente strameritati e mai in discussione.
L'abbiamo fatta da padroni fin quando il calendario ci ha messo lo zampino, poi abbiamo consolidato mattoncino dopo mattoncino il secondo posto, sfuggitoci solo alle ultime curve e in modo beffardo (prima d'andata docet) pur senza intaccare un copione da assoluti protagonisti.
L'ultimo Joga di stagione non è stato certo da mettere in quadro ma per una volta alzo gli occhi e accetto il clima rilassato da ultimo giorno di scuola senza la fissa di rincorrere i tre punti in modo ossessivo. Poi ovvio, la volevamo vincere eccome, ma esistono anche gli avversari che ieri mi sono parsi organizzati e ben più meritevoli del loro attuale penultimo posto.
Non l'abbiamo scoperto certo ieri: appena abbassiamo il voltaggio della tensione diventiamo più prevedibili del 3b meteo e quella che sembrava una domenica pic-nic con sole a palla si è trasformata in un temporalone improvviso che per poco non ci lascia a bocca asciutta.
L'inizio è concentrato. Andiamo sul due a zero, poi sul tre a uno, abbassando gli stimoli di una gara invece ancora tutta da giocare. I padroni di casa non ci stanno, prendono le misure, mettono fuori la testa ed in più di un'occasione il Gigi deve fare la voce grossa con parate in serie.
Il quattro a due a metà ripresa, dopo una fase phatos che nemmeno una telenovelas argentina sembra scongiurare un finale thriller, ma non sarà così.
Davanti diventiamo leziosi preferendo il tocco sotto alla conclusione a colpo sicuro, dietro ci prendiamo rischi inutili diventando un bersaglio facile per un avversario comunque sotto solo di due lunghezze. Ed infatti prima un flipper sulla riga di porta poi il classico tiro a casaccio (ma chapeau) si traducono in pareggio.
Da lì nasce una nuova partita: usciamo dal torpore e finalmente dimostriamo di non essere secondi così, a caso. Non manca molto al triplice fischio ma il tempo necessario per sedersi in poltrona e godersi l'Ale show: Simi suggerisce, lui timbra il sorpasso (appena dopo sarà traversa) festeggiando al meglio le trentatre candeline.
Non c'è più tempo, finisce in gloria anche se serviranno ben altri Joga per non trasformare i playoff in un calvario senza fine. Speriamo di svuotare l'infermeria, infine, ormai i malati di lungo corso sono più di quelli sani, e meno male che eravamo in tanti.
Una divagazione, giusto per chiudere il post. Un campionato che mi è piaciuto un sacco arricchito da un quotidiano Libertà mai così graffiante come quest'anno. Finchè eravamo in testa hanno scritto altro, poi via di titoloni... roba che "Miracolo Don Bosco" era niente. Aspetto con l'impazienza di un ergastolano il mercoledì che viene. Sperando anch'io di non sbagliare giorno e di restare deluso nel non vedere nemmeno un trafiletto infilando il naso dentro al giornale, appoggiato al tavolino di un bar.

Le Pagelle:

MAROTTA 6,5: Gli avrei dato voto alto comunque, anche fosse stato un mutilato di guerra, visto che ha accresciuto la presenza femminile sugli spalti in modo esponenziale. Solita roccia tra i pali, prima di sgretolarsi devono colpire e ancora colpire, scuotendolo più di un tappeto persiano, TUTOR.

SILEO N. 6+: Bene per grinta e senso della posizione dietro, partenza non malvagia anche da esterno ma appena gli spazi si ingolfano il capitano fatica a trovare il passo, la giocata che apre crepe sul muro nemico. Aveva l'ingrato compito di sostituire Simo mettendo un minimo di ordine nella successione dei cambi, direi missione riuscita, ESAMINATO.

SILEO C. 6+: Togliendo dal conto la piccola indecisione sulla prima rete (la fratellanza) una gara senza fronzoli, tra i migliori dietro quando caliamo d'intensità e serve il lavoraccio sporco. Pregevole l'assist al volo che suggella l'azione più "barcelloniana" della partita, REHAB.

GARLI 6-: Nessun errore ma leggermente sotto-ritmo rispetto al Garli tambureggiante di questa stagione. Un pò di fiato corto dopo tanto trainare ci sta tutto e per l'appunto un massaggio distensivo nel dopo gara, non solo è salutare, ma glielo prescrivo pure nella ricetta, BABAM.

ARFANI 6: In marcatura, non è un mistero, non sbaglia un colpo, infatti i gol della rimonta arrivano in modo casuale anche se lui si arrabbia e ringhia come fosse una finale di Champion's. Più impreciso invece da playmaker basso e quando potrebbe segnare su assist del Condor si allunga ma non ci arriva per...uno scaldacollo, LEMON FREE.

CREMONA 6: Tantissima corsa, quella pigrizia che ingessa i suoi compagni non lo sfiora nemmeno di striscio, ma non riesce ad incidere come meriterebbe, sfruttando male un paio di contropiedi succulenti più di un triplo toro seduto. Nel finale, in pieno forcing per vincere anche questa, il suo apporto però è determinante, INDISPENSABILE.

ORSI 6,5: La sblocca con un sinistro chirurgico poi va in letargo come una marmotta di Vancouver e non combina nulla, ne davanti ne dietro come aver a che fare con una suora. L'epilogo però è tutto suo: il controllo e la saetta che decidono il match sono più pesanti della coppa Alaska, RED CARPET.

TARTARO 6,5: In senso assoluto il migliore in campo, decisivi sul totale quei due gol iniziali (uno su punizione) e l'assist al bacio Perugina per il gol-mannaia di Ale. Nel mezzo un pò di luna park e cattiveria sotto le suole, ma gliela si perdona, FOLLOW ME.

CASAROLI 6+: Nella giornata più incasinata della sua vita, a metà strada tra il cancello degli inferi ed il portone dell'Eden è già tanto se sapeva a che gioco stavamo giocando... ci mette diversi minuti per rendersi pericoloso. Ci riesce nella ripresa, un gol sporco, dei suoi, inattaccabilmente decisivo a conti fatti, CHI E' SENZA PECCATO.

TIFOSERIA 8: E bravo Gigi. L'Arfo ha buttato l'amo, il buon Marotta ha risposto triplicando la posta in palio, chi cala il poker d'assi?

AVVERSARI 6+: Noi da uccidere, ma un grosso plauso a loro per l'organizzazione e la grinta, indispensabili per sopperire a qualche lacuna tecnica. Sicuramente un penultimo posto bugiardo.

MI PIACE: L'economia e Fabio, due sconosciuti. Cinque euro di gettoni doccia per un palazzetto che non ci vedrà più fino al 2017 è da master alla Bocconi.
Gli scaldacollo usati in modo alternativo.

NON MI PIACE: Parlare male della 207 dell'arbitro senza saperlo (Fabio numero uno).





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