mercoledì 20 aprile 2016

IL PUNTO SUL CAMPIONATO - Speciale Sorteggio


Alla fine è stato terzo posto, non avremo scritto la storia ma è stata senza ombra di dubbio una delle stagioni più brillanti dalla nascita dei Jm.
Partiamo con il dire che il primo gradino del podio era già assegnato. Come quando entri nel più classico dei ristorantini sul mare e vedi il tavolo "figo", quello vista panoramica sul golfo, con il cartellino "riservato" sulla tovaglia bordata ad ancore. Poco male, ce la siamo giocata con Antares colpo su colpo; loro erano altrettanto valorosi, anche se pesa come un macigno il furto arbitrale della prima giornata.. acqua passata. Se proprio cerchiamo una morale si può dire che in quel frangente, dopo un extratime durato quanto un matrimonio a Maratea, beh proprio lì ho capito il senso della frase "non è finita finchè non è finita".
Campionato comunque spassoso ed avvincente, tre spanne sopra agli ultimi due e con una chicca: Joga terzo senza mai essere stato terzo per una sola giornata in vita sua, Possible?
In testa per metà torneo, prima che lo strapotere agnellico riducesse la competizione meno interessante di una trivella, secondi per tutta la metà restante, in attesa che Antares recuperi le 27 partite rimandate negli ultimi tempi.
Anche se terzi già ci arrivammo nel 2013 (con una vagonata di rimpianti in più) mai si era visto uno Joga così competitivo, quindi meriti da distribuire in parti uguali ai ragazzi, ai mister e a tutta la dirigenza.
E' stato un anno metamorfosi dove i giovani si sono fatti uomini ed assieme alla vecchia guardia hanno trainato il carro, creando coi nuovi volti un cocktail perfetto dentro e fuori dal campo.
Un anno di cene e panini ipercalorici, altre due stagioni così e la mia massa grassa diventa tesserabile pure lei, ma la partnership con la Bellaria è stato un colpo grosso alla Umberto Smaila.
Fuori dai primi tre posti il solito campionato del giovedì, dove la Villa è sempre un osso duro, dove i Cagnoni arrancano ma poi si salvano come sempre, dove il Morfasso affronta noi come non ci fosse un domani e poi lascia ad Antares la vittoria a tavolino risparmiando però un sacco di benza. Onore e merito anche ai Pinco Pallino che si sono presi un titolone quasi anacronistico battendoci, "Altro che Pinco Pallino" sogghignava Libertà.
Una Liga che ha vissuto nell' incertezza playoff fino alla fine. La regola, l'unica vera regola,  è che non ci sono regole. In passato quando arrivavamo terzi ci andavano le prime due e infatti anche saldo al secondo posto toccavo ferro...quest'anno ci vanno le prime e si fa un bel triangolare a Cesenatico.
Invece no. Stavolta si fanno le cose in grande (finalmente, chapeau) e c'è pure la riunione.
Di questa voglio parlare, la mia prima riunione tra i potenti del calcio italiano.

L'inizio non è incoraggiante: presenziamo io e Arfo, giusto per avere la legge dalla nostra (in emergenza). Otto e venticinque spaccate, cerchiamo un bar per ingannare l'attesa ma è tutto chiuso, ci tocca entrare e siamo i primi.
Il che comporta due vantaggi: rompiamo il ghiaccio e io chiedo uno sconto per la prossima stagione barattando la nostra puntualità. Il secondo vantaggio è che siamo in prima linea, lì dinnanzi all' altissimo per carpire anche il più piccolo segreto di questa (mala) organizzazione.
Il primo avviso è che si comincia alla nove, per permettere a tutti di arrivare. Ma tutti chi? Il telefono dell'onnipotente è più rovente di un ferro da stiro e le rinunce fioccano come neve a Cortina.
Poi qualcuno arriva e si fanno i bigliettini. Si avete capito bene. Come in una lezione di Art Attack l'Arfo piega i foglietti e produce in serie i nomi della squadre. Non c'è pallina che tenga, questa è tecnologia 4K. Quanti bigliettini? Un tot....come dal salumiere, due etti e mezzo che faccio..lascio?
Basterebbe contare le squadre come fossero fagioli magici, invece no, si comincia il sorteggio.
Sembra pura formalità ma poi è previsto che le squadre dello stesso girone non si possano incontrare e lo Zio inizia a sudare non freddo, ghiacciato.
A metà opera il mio presentimento si fa certezza, il bigliettino Joga Malito (che essendo in prima fila cercavo di seguire a pupilla svelta come si fa col gioco delle tre carte) non è stato fatto.
Tra lo stupore degli altri competitors, interessati come dinnanzi ad un documentario sui fagiani, e la nonchalanche di Ago che vorrebbe aggiungerlo a lavori in corso il sorteggio salta, tutto da rifare.
Decisiva in questo senso la nostra pole position. Arfo da uomo di legge qual'è inizia ad elencare la serie di articoli che abbiamo infranto ma il mio accusatorio "come non l'hai fatto?" in faccia ai potenti è ancora più risolutivo.
La tensione aumenta perchè volevamo evitare tutte le squadre convinti di sapere quale fosse il nostro bigliettino, a detta dell'Arfo più piegato di uno che vomita. In realtà i bigliettini sono tutti schifosamente uguali ed il nostro non esce neanche per scherzo.
La mano fatata dell' unica donna presente ci estrae: restavano solo due bigliettini ancora, e per farti capire la nostra arguta competenza, pensavamo che il nostro fosse l'altro.
Terminati i sorteggi la palla passa al comitato organizzativo che biascica tre regole in croce subito sbugiardate da chi i playoff li fa tutti gli anni (non noi).
Ottima l'aggiunta dei quarti di finale...proveremo ad entrare tra le prime otto d'Europa, viva il sorteggione!



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