mercoledì 9 novembre 2016

BME VERNICIATURE - JOGA MALITO 7 - 4


Joga sconfitto ma non ridimensionato nella sfida con la Bme; ancora una volta paghiamo a caro prezzo alcuni black out ma la prestazione c'è stata, non potrà andarci sempre storta.
Logico, dopo il passo falso casalingo di giovedì ci si aspettava una riscossa, volevamo tornare dalla trasferta coi punti in tasca, invece rimaniamo a bocca asciutta, Hillary.
Nulla da rimproverare ai diavoli: impegno, lotta, coraggio non sono mancati. La prestazione, anche se a corrente alternata, l'abbiamo fatta ma in questo momento ci manca qualcosa, gli altri riescono sempre a metterci in difficoltà e se attrezzati (e ieri lo erano) a vincerla sotto i nostri nasi.
Non possiedo la sfera di cristallo: ho visto partenze slow motion come questa trasformarsi in autentici naufragi mentre altre volte è bastata una scintilla per ribaltare le sorti, per cambiare tutto finendo nei primi posti. Sarei preoccupato se non vedessi i ragazzi crederci, se non vedessi la rabbia, segnali di reazione ogni volta che annaspiamo. Sarebbe allarme rosso se non ci vedessi a cena, nonostante un pareggio beffa o una caporetto al gelo.
Per rialzarci basta poco ma quel poco va fatto. Anche ieri abbiamo pagato a caro prezzo certe amnesie, certi svarioni che gli altri non commettono e che noi invece ripetiamo con l'ossessività di un maniaco seriale. Giocare bene non basta se poi un passaggio, un movimento sbagliato, un liscio difensivo vanificano minuti e minuti di possesso palla.
A vederla da fuori (appiccicato a quel sudiciume di tendone da circo) vedevi un'azione Joga ed un'azione Bme, nessun dominatore e nessun dominato. Però loro davano l'impressione di poter segnare in qualsiasi momento e dietro erano una muraglia mentre noi scricchiolavamo, in bilico su un equilibrio sottile: una fatica immonda per buttarla dentro e ansia a pacchi ogni volta che ribaltavano il fronte.
Capita così che l'arbitro sorvoli su una falciata in piena area Bme (una scivolata a piedi uniti degna del kung-fu) e sul ribaltamento dopo sbagliamo noi e lo prendiamo. Capita che sfioriamo il palo, poi lo colpiamo proprio mentre gli avversari due passaggi, un rimpallo e vanno in porta.... ma tutto è la sintesi di un periodo no che spero passi al più presto.
Tornando sulla prestazione, discreto il primo tempo, siamo andati in vantaggio poi un gol loro e uno noi fino al parziale quattro a tre per i padroni di casa. Ai punti non meritavamo di essere sotto ma gli episodi non li abbiamo sfruttati e loro si.
Più confusionaria la ripresa Joga. Ci mettiamo furore e maggiore spinta esponendoci però a rischi colossali specie quando gli avversari lanciavano lungo una punta carrarmato sempre libera di puntarci uno contro uno. Simo (bentornato) le para tutte e ci tiene in corsa, così a poco dal termine siamo sotto di una rete pronti a giocarcela.
Come già detto il finale è un minestrone ricco di ingredienti.. il rigore non dato ha del clamoroso, come clamorosi sono alcuni nostri svarioni e invece di pareggiarla andiamo sotto di due e poi di tre...nemmeno il tiro libero, concesso in ultimo, ci dice bene: parato.
Capitolo campo "da giuoco", lo lascio per ultimo, un pò perchè non voglio farlo passare da scusante un pò perchè almeno ci facciamo due (amare) risate.
In una solo parola: raccapricciante. Entrando in quella ghiacciaia mi è sembrato di scivolare indietro di anni, a quei tornei di parrocchia brutti. Eh si, per giustizia ci sono anche i tornei di parrocchia belli.
Stretto, angusto, grosso come un fazzoletto Tempo piegato a metà (tutto è troppo). Nulla è norma, passi il riscaldamento ma quei pali della tensostruttura a centimetro zero dalla riga di fondo reclamano sangue e vittime.... arriveranno (ahimè).
Il terreno è sconnesso, in pendenza, con quel sintetico talmente low cost che ho fin paura che da un momento all'altro si apra una voragine e mi inghiotta negli inferi più profondi.
Inutile dire che ci siamo abituati a quelle misure a metà secondo tempo. Non vuole essere un piagnisteo ma un campo del genere penalizza tecnica, bel gioco, tutto...ti ci puoi abituare ok, ma che schifo fa.
Ora, fermi a quattro punti, il calendario ci propone altre salite (Duomo e La Villa). Dura, ma la scalata la tenteremo, anche dovessimo cadere rovinosamente.

FONTANA 7: In un campo grosso quanto un quadratino Loacker alla nocciola è cosa normale che i tiri arrivino da tutte le parti, pioggia di meteoriti. Una conclusione da centrocampo è un tiro dentro l'area in un campo normal size ma un Patrick così sveglio non lo sorprendi. Tante le parate, nulla può sulle azioni Bme che liberano gli attaccanti a uno sputo dalla porta, SCUDO.

STILO 7,5: Mamma mia che rientro. Il detto entrare "a freddo" non è mai stato così azzeccato visto il clima, ma nel secondo tempo Joga, all'attacco, sforna parate come merendine la Mulino Bianco, alcune davvero eccezionali, ALTO VOLTAGGIO.

ARFANI 5,5: Inizio positivo, deve marcare un perticone, lo soffre ma non subisce. Con il passare dei minuti però gli avanti dei rivali prendono il sopravvento e spesso è preso in mezzo ai tiki taka prolungati dei nemici. Ne esce con le ossa rotte anche se grossi errori non ne fa, anzi è uno dei più battaglieri, BADABUM.

GARLI 6-:Dopo due gare ai box un rientro difficoltà dieci; in certi momenti compaiono ancora le streghe post Antares, ma a differenza di allora non abbassa il capo, tiene d'orgoglio e di muscoli, forse rinvigorito dal tour della Cina che da lì a poco l'avrebbe atteso. Non è stato un partitone ma nemmeno una via Crucis, NEL MEZZO.

SILEO C. 5+: La prestazione generale non è stata una malvagità, anzi, pesano tuttavia i due errori che spianano la strada alla vittoria Bme. Capiamoci: la sfortuna ci mette più di uno zampino, ad esempio sul secondo gol un mezzo fallo dell'attaccante poteva starci, però una vecchia volpe come lui doveva vendere più cara la pelliccia, UNDER.

ORSI 5,5: Il più in difficoltà su quel campo da Barbie & Ken, è sempre con il sedere a terra, non trova spazi e libertà d'azione calpestando la fascia senza concludere nulla. Dietro da una mano, ma non basta, eppure la sua partita poteva svoltare a metà primo tempo: inserimento alla Khedira e palo secco, l'ennesimo, DANNATO.

TARTARO 7: Il solito trascinatore. Il campo stretto non lo aiuta ma nemmeno lo limita perchè palla al piede fa quello che vuole e non c'è avversario che tenga. Il primo gol è fantascienza: traversata oceanica del campo (tre bracciate) e tocco sotto a battere il portiere. Di rapina il secondo, nel mezzo, il lancio ciofeca che innesta una rete avversaria, SUPERPOTERE.

ZOLA 6+: Sprazzi del miglior Zola? Ne abbiamo, e non solo in hamburgeria. Segna il terzo gol con il suo marchio di fabbrica, dribbling secco e saetta scagliata in porta. Nella ripresa le tenta tutte, c'è sempre qualcosa ad impedirgli di cogliere il bersaglio, CARAMELLATO.

CASAROLI 6,5: Il miglior Condor della stagione, inaspettato come Trump alla Casa Bianca ruba palla e si invola a rete, uno a zero. Poi tante sponde, tanto lavoro sporco che a volte lo annebbia quando va al tiro. Aspettiamo altre prove così e altri gol... si spera decisivi, ALTA QUOTA.

SILEO N. 6,5: Stavolta tocca a lui sedersi sulla sedia del regista. I cambi sono giusti dall' inizio alla fine e anzi, approvo questa continua ricerca del quintetto migliore a seconda delle fasi della partita. Di più non poteva....l'unico rimpianto è non averlo avuto in campo, SCIENZIATO.

TIFOSERIA NG: E dove la mettevi? Non ci sono le panchine figuriamoci le tribune. Si risparmiano del freddo, bahh.

AVVERSARI 6,5: Beh che dire, compatti, spigolosi, astuti...come me li aspettavo. Peccato perchè non avevano nulla più di noi se non un gioco meno improvvisato ma al contrario più paziente e ragionato, pronto a colpirci senza pietà. E non è poco.

La frase della serata: " Voglio un recinto di patatine, cottura... tanta..." Fabio, il cliente ha sempre ragione.

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