domenica 27 novembre 2016

PIZZERIA LA VILLA - JOGA MALITO 7 - 6


Black Friday. Non è un bel venerdì, diavoli ancora sconfitti e ora la classifica inizia davvero a mettere i brividi. Ieri non era facile: infarciti di assenze nella tana dei secondi della classe, abbiamo sfiorato l’impresa ma ancora una volta torniamo a casa con un pugno di mosche.
Mai capitato un avvio di stagione così balordo. Lasciamo perdere l’anno scorso quando guardavamo ancora tutti dall’alto verso il basso, sarebbe masochismo, sadomaso puro. Dico invece che in passato sono capitati eccome filotti di partite storte, si giocava male e si perdeva, tutto scorreva sul filo della logica. Quest’anno no, un rompicapo.
Giochicchiamo, mettiamo sotto l’avversario e non andiamo oltre il pareggio, lottiamo ad armi pari contro la seconda in classifica ma ancora non basta. Commettiamo tanti errori, quello si, e per il momento stanno facendo la differenza, always. 
La partita di giovedì non fa eccezione; uno Joga timido in avvio che cresce di tono e sembra azzannare la gara, più volte in vantaggio sempre a un soffio dallo sferrare il montante del k.o. e sempre raggiunti per una disattenzione, un errore, una fatalità. Ci sono stati momenti, fino a metà secondo tempo almeno, che il colpaccio si toccava quasi, stava materializzandosi lì sotto ai nostri occhi. Uniti, concentrati, spavaldi…andrei avanti ore, di aggettivo in aggettivo, ma poi il risveglio è brusco perché gli avversari in un modo o nell’altro ci hanno rimontati, fino al rigore purtroppo più soler di Alvaro, del 7-6 finale. 
Onesto ammettere che poteva vincerla chiunque, non che la Villa non meritasse quanto noi (il Simo si è spellato le mani ieri) ma la costante è che noi per segnare dobbiamo scalare l’Everest controvento mentre agli altri basta poco e niente e puff, diventa realtà. Il gol che passa sotto le gambe di tutti è già virale sul tubo credo, mai visto nulla di simile!
Sotto immeritatamente gli Joga non ci stanno e si riversano in attacco, concedendo più di un contropiede. Il tempo è tiranno ma le occasioni più ghiotte sono ancora una volta tutte  nostre. Fabio che calcia due volte sul portiere può essere catalogato sotto la voce “errore sottomisura” ma quando Simi, in versione Corea del Nord, sgancia il missile che prende la traversa, impatta la riga e poi esce…grrr. 
Peccato perché questi ragazzi meriterebbero ben altro, ormai a furia di pacche sulle spalle mi sono abbassato di venti centimetri, vorrei i punti…come all’Esselunga. 
La classifica, anche se guardarla ora non serve a molto, è deficitaria. Cinque punti sono pochini, da qualunque prospettiva. Certo è che le sfide di alta classifica sono finite e con una vittoria, toh due, balzi già nella metà che conta ma è ora di darsi una mossa, non vorrei di venerdì in venerdì scrivere sempre lo stesso ritornello “vorrei ma non posso”. 
Credo in questo gruppo e non mi nascondo adesso che siamo nelle sabbie mobili, crediamoci tutti, o risalita o morte. Stavolta non c’è pareggio, non c’è zona grigia, deve andare.

STILO 6,5: Le parate, nel suo caso, non mi sorprendono anche se alcune sfiorano l’impossibile che diventa possibile (anche se non so come). Mi lasciano dubbi il primo gol, preso sul palo amico, e quello da lontano anche se passa nel sottobosco di gambe e solo apparentemente sembrava semplice opporsi. Ma sul ring restano in piedi i suoi miracoli e a terra le piccole imperfezioni, STINCO DI SANTO.

SILEO N. 7: Il capitano che realizza una doppietta, si fa notizia, ma è il giusto merito ad una prestazione rabbiosa, vikinga, specialmente nella ripresa quando si vede lo Joga più brillante, quello con l’elmetto. In marcatura soffre la bravura degli avanti di casa e ricorre alle maniere forti, nel primo tempo è obbligato nel secondo un pizzico irruento, CRUDO.

GARLI 5,5: Una settimana fa di fronte ad avversari tecnicamente oversize aveva mostrato i canini, questa volta invece rimane schiacciato dalla spinta dei rivali anche se l’unica macchia è la chiusura mancata sul terzo gol che prende le sembianze della pillola del giorno dopo. Fatale si, ma l’unico errore, piena fiducia nel Max, RUGANI.

ARFANI 6: E’ il difensore Jm che soffre meno i corpo a corpo, ispido come la sua barba non disdegna battibecchi e maniere forti, vedi la quasi scazzottata nel secondo tempo. Meno bene da esterno, corre da una parte all’altra senza trovare la posizione, FLIPPER.

ORSI 6-: Galleggia sull’out sinistro senza affondare mai il colpo, non un tiro, non una discesa, solo tanta densità e giocate lineari. Talmente compassato che il suo sponsor è la Compass sta pagando un momento poco brillante sul piano fisico. Calcia senza decoro e alle stelle l’ultima punizione una manciata di secondi dal triplice fischio, ORIZZONTALE.

TARTARO 7: Lo scoglio a cui aggrapparsi prima della deriva e del mare aperto. La serata inizia in salita, il più bravo dei Villans lo mette spesso sulla difensiva ed i primi due gol arrivano dalla sua parte. Ma poi si riprende lo scettro e tutto il reame, un gol quasi dalla riga di fondo, tanti assist e la traversa, ziodog.. GOLD.

DI SESSA 7: Seconda presenza assoluta in maglia Joga ed altri tre gol, pesanti, perché per diversi minuti tengono la seconda forza del campionato stretta nella nostra morsa.  Nel secondo tempo è one man show ma proprio sul più bello, quando dai suoi piedi sembrano uscire solo ricami, stende in area un avversario girato di spalle, è il rigore che ci frega, GHIACCIO BOLLENTE.

CASAROLI 6,5: E’ sempre più coinvolto dalla manovra della squadra che vede in lui il terminale perfetto per chiudere ogni azione. Si perché il Condor lotta, pressa, gioca di sponda, tutte cose che un anno fa poteva mettere in rima ma non replicare sul campo. E’ vero manca il gol (egoista/bravo il portiere) ma se le prestazioni sono queste non potranno non arrivare a grappoli…delizioso quando chiede alla cameriera milf in carriera un consiglio spassionato sulla pizza zucchine e gamberetti, SALAS.

TIFOSERIA 7,5: Grande il Miglio in trasferta, non poteva mancare l’appuntamento con un campo che tradizionalmente offre una corposa presenza femminile ma invece della solita Zumba prima del match una partita di bassa lega con delle panze impietose.

AVVERSARI 6+: La solita Villa: con loro sempre sfide tirate e spesso sopra le righe. Forse avevano un paio di elementi in più rispetto all’anno scorso ma la sensazione è che stavolta vincano con il minimo sforzo e che si potevano tranquillamente battere.


La frase della serata “  Le nigeriane sul loro gruppo Whatsapp hanno appena scritto, stasera si va a Garli ragazze?” Simi, freddura.

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