venerdì 30 marzo 2018

JOGA MALITO - AUSTRALIAN 6 - 4


Premio di consolazione. Gli Joga vincono l'ultima di campionato ovvero il recupero contro gli Australian chiudendo a testa alta la regular season: ora saranno i playoff tra le sedice regine dei rispettivi tornei ad assegnare lo scettro di squadra campione.
Abbiamo concluso a  ben quaranta punti un campionato spolpato di partecipanti. Abbiamo ottenuto un secondo posto che rappresenta il piazzamento migliore in tutta la nostra storia, abbiamo accarezzato il sogno di potercela fare fino a giovedì scorso. Per tutti questi motivi avevamo idealizzato, anzi sognato ad occhi aperti un'ultima di campionato molto diversa. Una festa, oppure una battaglia finale insomma qualcosa da ricordare con il palazzetto gremito e lo striscione "piano piano" lì appeso sulla balaustra.
Invece la realtà si è rivelata diversa, ahimè, lo squillo di una sveglia da comodino il lunedì mattina. Siamo stati bravi ma non bravissimi o meglio qualcuno lo è stato più di noi, forse non durante tutto il percorso è vero, ma al traguardo è arrivato per primo. E allora spalti vuoti e partita da fine stagione, infarcita di assenze (precauzionali e non) e liberi permessi in casa Joga.
Ma anche se in palio non rimaneva granché ne per noi ne per i canguri la partita si è dimostrata comunque avvincente, risolta nel secondo tempo dal maggior tasso tecnico dei diavoli.
L'abbiamo vinta quasi agli sgoccioli ma è nel primo atto che i diavoli hanno espresso il miglior calcio. Siamo andati sotto ma ci siamo subito ricompattati, rischiando poco e ribaltando il risultato con una doppietta di capitan Sileo. Potevamo segnare la terza rete ma "due novembre" Dante, davvero sfortunato in questa stagione, coglie la base del palo concludendo a botta sicura. Onesto dire che la partita scorre sul filo dell'equilibrio senza inciampare: un paio di miracoli del ritrovato Gigi vanno a pareggiare il conto delle occasioni sciupate.
Nella ripresa si vede che ne abbiamo di più ma inizialmente invece di controllare la gara ci sbilanciamo intestardendoci nello sfondare palla al piede. Due o tre contropiedi suonano come avvisaglia e bastano un corner ed un tiro dalla distanza per il sorpasso degli ospiti.
Il Simo con un paio di cambi al momento giusto risistema le cose ed Ema, una furia nella ripresa, ci trascina fuori dalle sabbie mobili. La doppietta del Dome fissa il punteggio ma prima del fischio finale, inaspettatamente dato che la partita valeva come un torneo di boccette a Torre Pedrera, gli animi si scaldano.... Australian inizia per primo ma noi ci caschiamo sempre e rispondiamo per le rime: chickens.
Meritata comunque la vittoria al triplice fischio, non è stata una festa scudetto ma non va nemmeno nascosta la testa sotto la sabbia. I ragazzi hanno fatto una stagione fantastica, capisco la delusione ma come già detto la vita va avanti, guai a chi manca le prossime volte...Buona Pasqua.

MAROTTA 7: Lo avevamo visto in campo per la prima di campionato, poi alcune panchine a lui graditissime e un po' di letargo prima di rispolverare la sua mole tra i pali. Incolpevole anzi di più sui gol subiti, uomo ragno nello sventare tre o quattro diagonali insidiosissimi, WELCOME BACK.

SILEO N. 7,5: Il capitano è in condizioni stratosferiche. Saranno le contaminazioni latine degli ultimi tempi ma mi sembra più sudamericano, più abbronzato, più raffinato anche di piede. Difende alla grande e piazza le due zampate nel primo tempo: sotto rete è ancora un discreto killer, SIBERIANO.

GARLI 6: Un inizio al piccolo trotto. Non fa male, è ordinato e generoso, a volte fin troppo ma trova spesso gli spazi intasati e non ha nelle sue corde il cambio passo per spaccare la partita. Oltre al profumo di mentine di lui ricordo un paio di cross-rasoiata niente male, TIEPIDO.

ARFANI 6: Tatticamente ineccepibile, copre le spalle ad Ema in un movimento che sembra provato e riprovato in allenamento, peccato che noi mai l'abbiamo fatto... un allenamento. Stranezze a parte "il sindaco" presidia la sua zona senza sbavature, solo il pallone perso sul quarto gol poteva essere gestito con più lucidità, IN CARICA.

ORSI 6+: Nella sua gara tanti tasselli diversi, Rubik. Inizio blando, la sinistra viene ignorata e lui finisce ai bordi, poi con un passaggio chirurgico anche un po' fortunoso serve al Nik l'assist per il gol del pareggio. Entra nella ripresa che siamo sotto e fotocopiando il derby contro il Morfasso rivitalizza uno Joga calante anche se sbaglia parecchio sotto porta, CARTA VINCENTE.

MENTO 6,5: Libero da compiti di marcatura mi volto e non lo vedo dietro... penso ok, giocherà più avanti, ma continuo a non vederlo anche se in compenso non sento più il profumo di menta alpina. Nella ripresa è il trascinatore che tutti ci aspettiamo: gol su punizione e raddoppio di rara bellezza prima di accendersi come un petardo nel concitato finale, CAPODANNO.

BOSELLI 6: Beh ha giocato per la squadra e il gol stavolta se lo meritava proprio. Ma la sua buona stella quest'anno guarda altrove, dai si era girato da bomber vero e nove volte su dieci quel pallone entra facile. La rete che invece si divora nella ripresa è una cilecca in piena regola, DOUBLEFACE.

DI SESSA 6,5: Ci mette quasi un tempo per ritrovare la sua vena realizzativa, ancora in preda agli incubi di giovedì scorso. Ma sul piano tecnico è di altra galassia, e nella ripresa ingrana la quinta e spiana la strada al successo dei diavoli. Difficilmente faccio complimenti ai singoli ma accidenti che stagione ha fatto: 37 gol ufficiali e secondo me ne hanno persi per strada una caterva, VIERI.

STILO 7: Artefice di un ottimo secondo posto, il cervello degli Joga, lo stratega, il motivatore, anche in una serata scialba come quella di ieri sera. Capisco il desiderio di tornare in porta ma c'è tanto di suo in questa stagione, io continuo a scriverlo, si sa mai...

AVVERSARI 6: Difficile giudicarli ieri, la partita non cambiava le sorti a noi come non le cambiava a loro. Un discreto primo tempo ed un inizio di ripresa scoppiettante con il loro bomber in campo capace di innalzarli in termini qualitativi, poi il calo nel finale.

IL MOMENTO EPICO: Esistono leggi non scritte. Il Sile entra duro e viene giustamente ammonito. Qualcuno giura di aver visto la pachidermica scrivania spostarsi dal movimento d'aria, fatto sta che da lì in avanti la partita si tranquillizza, immediatamente. A volte non servono tanti proclami, università di strada.


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