giovedì 29 novembre 2018

PIPA INVERSA - JOGA MALITO 7 - 3


Maiday. I diavoli cadono ancora una volta sull'odiato campo cittadino e sbriciolano in una sola sera un primo scorcio di stagione pieno di certezze.
A noi mancava mezza squadra, avevamo assenze in ogni reparto, figure determinanti in campo e nello spogliatoio. Ma questo aspetto non deve essere un'alibi, si poteva e si doveva fare meglio.
Invece ci riscopriamo ancora una volta mentalmente fragili, l'approccio alla gara è stato un incubo senza fine, un black out inspiegabile ma allo stesso tempo inammissibile per una squadra che gioca insieme da anni ed ha centinaia di partite alle spalle.
Più del pallone dal rimbalzo perfetto dovremmo preoccuparci di portare la testa al campo o almeno di controllare che il cavo sia collegato. Che poi la sconfitta potesse celarsi proprio dietro l'angolo non è un mistero: se ci crediamo in quattro su una rosa di quindici... allora i sogni è meglio lasciarli agli altri.
Perché martedì qualcuno non ci ha dormito su. Per qualcun'altro invece gli Joga sono l'ultimo dei passatempi e niente più, salvo poi avere in tasca la medicina ai prossimi colpi di tosse.
E' una sconfitta che fa male ma la laveremo via, se non molliamo possiamo tornare a respirare aria alpina, e saremo sempre quei quattro cinque a spingere dal fondo per la risalita.
Pochissimo Joga, nonostante la partita ne abbia da raccontare: siamo partiti tesi, impauriti e anche un po' distratti e ci siamo ritrovati sotto di tre reti in pochi minuti.
I gol sono stati errori individuali mixati alla sfortuna più nera (ennesima autorete da far gola alla Gialappa's) e se è vero che mancava ancora una partita intera sfido chiunque a vedere a tinte rosa dopo un avvio così. Ci abbiamo provato, dopo un primo tempo di stenti abbiamo reagito lottando nel secondo alla pari (o quasi) ma senza mai dare la sensazione o comunque avvicinarci all'idea di riprenderla. Le assenze hanno pesato come macigni: una storia è partire male ma avere la forza di rispondere al fuoco, un conto è voler fare il cenone con il frigo mezzo vuoto.
E comunque non abbiamo difeso bene. Ad Alseno arrancando nel finale ci siamo battuti comunque uno a fianco all'altro, ieri no, errori su errori che hanno minato ogni tentativo di rimetterla in bolla. E tutto questo a fronte di un avversario dal blasone intatto, sicuramente organizzato, ma che non era il Barcellona.
E' presto per dire se questa debacle ci farà bene o se ci potrà affossare, viviamo alla giornata e ripartiamo dalle poche note liete della serata. Non fossimo partiti in quel modo sono convinto ce la saremmo giocata....invece ci siamo scavati la fossa ancora prima di ricevere l'estrema unzione. Il campionato non prevede soste, come li abbiamo persi noi i punti li possono dilapidare chiunque, la classifica vedrete che si accorcerà... Pipa e Tavernetta risaliranno, mentre qualcun'altro sta scendendo come un airone in sovrappeso.
Sconfitta a parte il post gara è stato uno dei più divertenti di sempre, hall of fame. La scena dei grissini, unita a quella del ghiaccio già erano una combo mortale, ma l'inseguimento da film poliziesco con tanto di fermo a lampeggianti e sirene spiegate è stato da sballo. E Cesco un vero napoletano onesto...un cavaliere normanno.

FONTANA 6: Avere tre portieri in rosa e tesserarne un quarto, fossero un italiano, un francese e un tedesco ( i tre..) sarebbe una barzelletta. Non può nulla di fronte alle dormite dei suoi difensori, forse sul primo e sull'autogol non è una molla di torsione, ma poi salva l'onore con qualche buona respinta, WHY ME?

SILEO N. 5: Il capitano per una sera non ruggisce, anzi miagola come un micetto spaurito. La loro punta è svelta, lui limita i danni per qualche minuto, poi viene sovrastato. Solo la seconda rete lo macchia di colpe ma non sprigiona sicurezza in nessun momento, A VUOTO.

SILEO C. 6: Chiude diverse falle ma ormai la frittata è in cottura, siamo sotto e disordinatamente proviamo a pareggiarla, logico che si aprono voragini. A conti fatti però con cinque Cristian avremmo fatto zero a zero, SURFACE.

ORSI 5+: Inizio da incubo, sarebbe il suo programma su Fox. Perde l'avversario sul corner della prima marcatura e spiazza Patrik sul terzo gol, tutto in un fiato come fosse tequila. Poi si risolleva provandoci almeno: una traversa, un gol, un secondo tempo di spinta con poche sbavature, TORNO SUBITO.

ARFANI 6-: In una partita così mal giocata Arfa non perde la bussola, niente di eclatante ma tiene uomo e posizione, anche se dobbiamo spingere e lui ha altre carte nel suo mazzo. Poteva essere l'eroe della serata: se impattava quel pallone avrebbe centrato il palo...con la testa: un trauma cranico poteva sospendere la partita e rinviare i nostri patemi, CARL BRAVE.

CREMONA 5,5: Il un primo tempo avaro di gioie realizza il gol della bandiera, un'azione personale ostinata conclusa con il classico tocco di punta very futsal. Rimarrà ahimè l'ultima sua giocata degna di nota, nel secondo ci prova ma non sfonda mai e poi mai, BIRRA MORETTI.

BOSELLI 5,5: Rimedia con un ottimo finale, gol incluso, una gara di stenti, a metà tra l'essere poco servito e il tanto è inutile passargliela. Dalla sua bisogna dire che aveva avuto la febbre in settimana, e comunque non si è piegato o pianto addosso, LIGHT.

DI SESSA 5: Una serata-no che lo lascia a secco e lo rende più nervoso di Higuain il giorno che hanno comprato CR7. A parte i battibecchi e un paio di pali sfortunati non combina nulla di buono; si fida solo del suo destro ma non trova sbocchi, come il manichino del crash test finisce sempre contro il muro, SBAM.

AVVERSARI 6,5: Solo quattro punti in  cascina ma temevo che la classifica fosse bugiarda, avevano fatto sudare quasi tutti senza racimolare punti. Noi eravamo incerottati ma bravi loro a partire forte: la partita la vincono in cinque minuti, nonostante poi dimostrino anche qualche limite difensivo.

ATMOSFERA 6,5: Ema e Cesco al seguito, ci hanno incitati a dovere, quasi annichiliti da una partenza Joga più falsa di una banconota da sedici euro. Come al solito al Poli ci sono i supporters piacentini (Cremo's wife) ma è un campo che non regala mai soddisfazioni.

La frase della serata (pensiero): Prendiamo tre gol in tre minuti, i primi della partita. Il Nik si gira verso Ale e gli altri compagni ed esclama "ragazzi c'è ancora tutta la partita..." Ale fa due conti e pensa "quanti cazzo ne prendiamo stasera..."







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