martedì 20 novembre 2018

ALSENO GOMME - JOGA MALITO 1 - 1


La grande beffa. I diavoli sfiorano il colpaccio ad Alseno ma vengono raggiunti al fotofinish e devono dire addio al quinto successo consecutivo.
Per come è arrivato il pari è evidente come nell'aria ci sia più olezzo di sconfitta che profumo di buona prestazione: abbiamo dominato per un tempo e oltre, non l'abbiamo chiusa mancando il raddoppio e alla fine stringiamo tra le mani un misero punticino.
Ma il campionato non è finito ieri e non finisce dopodomani, si arriverà fino ad aprile quindi continuiamo sulla rotta percorsa. Che è la strada giusta, dobbiamo solo smussare certi spigoli che sono il nostro tallone d'Achille da sempre.
Partite come quelle di ieri sono un banco di prova, non credo che tutti verranno ad Alseno con le scarpette da passeggio. E' un campo ostile, maleducato, quasi quanto l'allenatore (più montato di un armadio Ikea) delle pallavoliste dell' ora prima. Più in generale, è un campionato anomalo, nel quale non si gioca...ci si spinge e si fanno melodrammi, se va bene ci si insulta e basta... tutto tranne giocare a futsal. Ma si sa, ognuno usa le armi che ha. Un rinoceronte non ruggisce fiero come un leone, abbassa il testone e ti carica alla cieca.
Quindi, abituiamoci e alla svelta, please, ogni partita sarà una battaglia, ogni sfida sarà nervosa, alla lunga insopportabile... il giovedì già mi manca più delle ferie estive. Ma dobbiamo farlo, perché due li hanno azzoppati, un altro si è azzuffato e qui perdiamo pezzi uno dopo l'altro, sembrano le nominations.
La nostra colpa è stata quella di non chiuderla, perché le occasioni le abbiamo avute. I pali e la bravura della difesa di casa hanno fatto il resto, non era facile sfondare. Come già detto nel primo tempo si è giochicchiato (a parte una zuffa epica buttata in piedi dai gommisti) nel secondo quasi mai.
Tra una sceneggiata e quella dopo noi ci siamo innervositi fino a cadere nel loro trabocchetto e nel finale abbiamo pensato solo a difenderci.
In questo clima rovente siamo stati bravi fino alle battute conclusive anche se loro spingevano a più non posso e noi non uscivamo quasi mai dalla nostra metà campo. Ma non erano mai pericolosi, purtroppo una jellata deviazione scaturita da una punizione dubbia spiazzava Dade e regalava il pari ai padroni di casa, festanti come al carnevale a Rio. Peccato, a conti fatti il pareggio lo meritavano pure ma senza quel colpo di fondo schiena sono convinto che avrebbero segnato nel duemilaecredici.
Pazienza, viviamo di emozioni e quelle non sono mancate. Ora torniamo subito sorridenti e tutti per uno uno per tutti così come siamo nella foto di squadra: vivremo altre difficoltà come queste, ma saremo pronti.
Nota a margine. Dio mio che girone dell' inferno. Lo avevo battezzato così perché le squadre di blasone erano tante. Adesso ne ho la prova ma per altri motivi: è un'accozzaglia di squadracce disperate: ok belle le risse, ma ogni sera che palle. Alla lunga è un logorio, ecco perché altre federazioni si sono ripulite di questa gentaglia.
Nota a margine numero due. Mai mi era capitato che il genio dell' ora prima imponesse mezz'ora di ritardo a tutti quanti incurante del rispetto minimo per chi tanto quanto lui si sbatte per il proprio sport. Alseno, non ci siamo.

MIGLIORINI 7: Difendendo bene concediamo poco ma ogni volta che si apre uno spiffero Dade è pronto a chiudere il portone di casa. Nel finale le parate si sommano una all'altra e sembra invalicabile, solo lo stinco diabolico del Nik, il solito Nik, poteva trafiggerlo, PAMPLONA.

SILEO N. 7,5: L'autorete è un capitolo a parte ed è sfortuna purosangue. Il resto del libro racconta di chiusure epiche e doti da condottiero in una retroguardia che per poco non esce imbattuta dalla bolgia alsenese. Il ritorno del capitano a questi livelli sarà determinante nelle prossime difficili uscite, GIGANTESCO.

MENTO 6: La prestazione era da sette, forse qualcosina in più. Purtroppo alla lunga, stuzzicato per tutta la gara, cede al suo nemico invisibile e casca nel tranello di provocazioni dei rivali. Un leader che non si discute, si ama, però per diventare immortale deve vincere anche questo limite umano, RED.

SILEO C. 6+: Un gladiatorio lavoro difensivo soprattutto quando la zuffa scombina schemi e schieramenti. Certo perdiamo in spinta ma senza quella deviazione staremmo qui a parlare di una barricata perfetta, VICHINGO.

ORSI 6+: Entra part-time alla "barzaglione", non manca tantissimo e la sua esperienza può fare comodo. AS è sveglio in un paio di salvataggi determinanti. Non trova modo e tempo di spingere, REPEAT.

CREMONA 6,5: Finché reggono le gambe è un motorino inesauribile anche se tanta corsa non viene poi finalizzata a dovere infrangendosi sul muro dei locali. Nel finale da una grossa mano però di essere pericoloso neanche a parlarne. Le perle proferite quando ha scoperto di condividere lo spogliatoio con le girls pallavoliste sono da parental control, V.M.

ZOLA 6: Una serata di luci e ombre dopo i fuochi d'artificio della scorsa prestazione. Non si discute lo stato di forma: corre tantissimo e ogni volta che parte in serpentina sembra sempre sul punto di scoccare la scintilla che incendi il match, invece nulla.. tutto rimandato. Nel secondo tempo boccheggia come una carpa di Sampei però non molla, avrebbe meritato il gol della ghigliottina, MEZZOSANGUE.

DI SESSA 7: Imprescindibile per gli Joga. Perché lui la porta la vede eccome, in 4K Hdr. Primi minuti che per quanto difficili annotano sul suo conto le nostre uniche conclusioni: un miracolo del portiere, un palo clamoroso e infine il gol, rabbioso quanto un pitbull a digiuno.
Nel secondo tempo sarebbe servito? Certo che si, ma la partita si complica maledettamente dopo la baruffa e lì serviva Merlino il Mago e un pizzico di polvere di buona sorte, che non abbiamo avuto, KILL BILL.

BOSELLI 6+: Un ottimo spezzone, in un momento della partita stanco, quasi noioso, senza battibecchi. Lui si muove bene ma gli spazi sono ridotti e stavolta manca la zampata decisiva, quel graffio sulla partita che è da sempre la sua firma, SIMEONE.

ARFANI 7,5: Non aveva giocato la scorsa, tassativo non doveva saltarla....questa. La partita si ingarbuglia e anche se toccava a lui, preferisce far giocare un compagno (che lo stima troppo) in quel momento più a fuoco. Possiamo stare senza bomber o senza portiere ma mai senza gente così, TOP.

AVVERSARI 6: Ci hanno messo in difficoltà, difensivamente il miglior team incrociato fino a qui e alla fine ci siamo annullati a vicenda. Il pareggio ci sta, poi per come è avvenuto sa tanto di grazia divina, ma bravi loro a crederci. Su tutto il resto stendiamo un velo pietoso, per certe scene dovrebbero giocare all'Uci Stadium, spettacolo delle 22.30.

ATMOSFERA 7: Pubblico local caldo come la lava, al gol del pari è tremato il palazzetto. Noi ci facciamo sentire, grazie anche allo "stampellato" Cesco , un mega supporto al seguito.

La frase della serata: " E mettiti una camicia..." L'Arfo, numero uno assoluto, nel commentare (di risposta) il look casual anni novanta dello scatenato mister nero-verde.





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