martedì 13 novembre 2018

JOGA MALITO - OTTONE 6 - 3


Poker d'assi. Gli Joga conquistano il duello casalingo di alta classifica contro l'Ottone e si issano momentaneamente in testa al campionato.
Classifica a parte, che dopo sole cinque giornate è mutevole come il tempo a Londra, mi piace sottolineare gli occhi della tigre, la voglia di spuntarla di questi ragazzi. Una vittoria voluta e meritata, conquistata attraverso il gioco ma anche lottando nel torbido, al cospetto di un avversario forte fisicamente e per nulla rinunciatario.
Che non sarà un torneo facile lo si vede da queste partite. Non ho ancora visto un avversario (in passato si) già sconfitto ai nastri di partenza. Ogni squadra ribolle di esperienza ed è un campionato che ti spinge all'estremo: ho (ri)-visto delle scorrettezze alla Pasquale Bruno che profumano di anni ottanta e maglie in lanina, altro che futsal bailado.
Noi, in passato, in questo clima da battaglia abbiamo spesso cavalcato l'onda ma anche bevuto acqua salata. Ieri, come venerdì, abbiamo incassato qualche "entrataccia" muti come dei sub, continuando a macinare gioco col solo pensiero di spolpare l'astice fino alla carcassa.
I diavoli hanno una super rosa, ma perdere Cesco, già sotto di una rete, poteva affossare chiunque.
Invece l'abbiamo ripresa e poi abbiamo cinto in assedio gli ospiti, calciando da qualsiasi posizione come una mitragliatrice in Fortnite.
Ottone forte e corazzato ma non particolarmente veloce. Così, entrano Zola e Cremo, due terribili nanetti, e la partita si spezza... loro soffrono ogni nostro taglio e finalmente i gol arrivano.
Al termine della prima frazione siamo tre a uno: tutto e niente in una partita di calcio a cinque, bisogna calare di nuovo l'elmetto e tornare in battaglia.
Ma il secondo tempo, almeno l'inizio, è se possibile ancora meglio. Ema è un sottovuoto e dietro non passa nulla, mentre davanti siamo una spina nel fianco: si arriva al cinque a uno in pieno controllo e con più benzina degli avversari.
Non manca tanto alla fine ma una punizione ingenuamente concessa consente all'Ottone di accorciare e noi sbandiamo come un Apecar sulla neve. Arriva il loro terzo gol e i primi sudori freddi, ma ci sta, quando un avversario lancia l'ultimo grido disperato bisogna essere pronti.
E lo siamo. Un contropiede dello spietato Dome chiude i giochi e ci fa volare, come canta Rovazzi.
Queste due gare ravvicinate hanno detto chi siamo, accendendo i fari su di noi. Per quanto mi piaccia viaggiare sotto traccia sono talmente contento di aver ritrovato il vero Joga che non mi voglio nascondere, è da un anno buono che siamo  più maturi di un melograno al sole.
La prossima fermata del bus fa tappa ad Alseno. Svuotiamo l'infermeria dopo gli ammacchi di ieri e proviamo ad infilarne un'altra...vamos.
Ops...quasi dimenticavo. Ma perché nessuno vuole più usare i nostri palloni di marca? Anche ieri smorfie e riluttanza ospite...boh, vai a capire. Deve essere la moda di quest'autunno, ricordo che fino a pochi anni fa tutti avevamo il Kipsta... ed era già grasso colato.

MIGLIORINI 6,5: qualche minuto per togliersi di dosso un po' di ruggine e torna subito a parare come sa, da vicino o da lontano i nemici trovano spesso la porta ma lui respinge ogni minaccia, antivirus. Sulla punizione nulla può, parte in ritardo coperto da un'orgia di gambe, YES MAN.

MENTO 7,5: Avversario caterpillar, di quelli che non sposti facile... ma a lui basta anticiparlo sempre, rendendolo cucciolo e coccoloso. Si spinge anche in avanti, ben coperto dai compagni e serve a Zola l'assist da sballo per il gol più bello della serata. E' lui il termometro della squadra: quando è in serate simili non esiste nessuno che può guardarlo negli occhi, BIG.

SILEO C. 6: La partita è incanalata, per lunghi tratti controlla e prova anche il tiro dalla distanza poi nei cinque minuti di sbandamento Jm vede le streghe perché difendiamo troppo bassi e ci facciamo schiacciare. Ma a conti fatti non demerita, GRINGO.

ORSI 6: Inizia bene, sfiorando il gol e coprendo Ema nei suoi sganciamenti. Proprio in una di queste circostanze si trova vis a vis con la punta ospite e rimedia una figuraccia (0-1): ok che l'avversario sbaglia lo stop e si ritrova in porta ma serviva un minimo di ostruzione. Errore compensato con una discreta spinta nel finale, SLIMER.

CREMONA 7+: Quel baffo made in Germany ancora non lo reggo ma in campo è un forza della natura. Spinta costante bilanciata da una concentrazione difensiva mai esibita prima... un godimento, CURSORE.

GIORDANO 6: Pochi minuti che lasciano intravedere una serata alla diavola, poi lo stendono in area e lui resta nella morsa dell'avversario che lo travolge. Deve gettare la spugna, per fortuna a parte il gonfiore non sembra nulla di serio. Ho tirato giù un rosario di perline però, SAN GENNARO PENSACI TU.

ZOLA 8: Lo ricordavo forte, non così tanto. Lo vedo arrivare e non ha le stampelle di uno storpio, jesus sei immenso...penso. Entra al posto di Cesco e spacca la partita: imprendibile per i monolitici difensori avversari: due gol e nemmeno un centimetro di lingua fuori, FALSO INVALIDO.

DI SESSA 6,5: Che figata il ritorno del bomber. Ho vissuto al suo fianco tutto il rammarico delle gare perse e giuro sul Morfasso che avrei sofferto meno a saltarlo io il primo scorcio di stagione. La sua partita è nei numeri: rigore che pareggia i conti e gol della sicurezza finale. Nel mezzo tante cose buone ed altre meno, con quella generosità mista irruenza che lo porta talvolta a strafare, HIGUAIN.

BOSELLI 7: E' talmente in fi...in forma che se inciampa per strada trova un portafoglio. Ma la fortuna se la crea lui con giocate semplici ma sempre pro-team e mettendoci fisico e ardore. L'istinto del gol beh quello non lo ha mai abbandonato: in spaccata, deviando il tiro di un altro, ribattendo sulla traversa ma lui è lì,sempre, come il fiorista davanti alla Conad, OCCHI DI GATTO.

AVVERSARI 6+: Si presentavano con la coccarda di primi della classe e per dieci minuti mostrano muscoli e autorità. Poi si sgretolano ma devo dire che è più merito Joga che demerito loro. Oh ruvidi sono ruvidi, è nel loro dna... però se trovi un arbitro permissivo il secondo tempo lo giochi nel corridoio del pronto soccorso.

ATMOSFERA 7: Pubblico caldo e folta rappresentanza ospite. Mi esalta però il nostro vociare, l'applaudire le gesta di un compagno, con Arfo e Ale ultras in panchina, giustamente ammoniti dal tibetano Gigi.

La frase della serata: " Ma fanno tanto schifo i nostri palloni?" Ale incredulo quando per la seconda volta in tre giorni ha subito il marchio del rifiuto. La moda del momento è portarselo da casa e imporlo alla massa.




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